SARDINIA AìO…Aìè …
Diario di
viaggio 2010
di
Sabi e Ivo
In Sardegna per
una settimana di sole, mare, relax , in un paradiso naturale,
vicino, incontaminato e per di più italiano …. Che volere di più
!?!?!
La Sardegna è
la seconda isola del Mediterraneo, messa li a
pochissimi km da altre terre stupende come la Corsica, la Toscana, la Sicilia e
ancora più giù a meno di 200
Km dalle coste del Nord-Africa.
E’ un’isola
antica e moderna al tempo stesso, ricca di colore e contrasti con le sue pietre
di granito rosa che corrono scoscese e incastonate verso un mare decisamente
strabiliante.
Secondo la
leggenda Dio la formò con il suo piede dandole l’impronta di un sandalo, da
qui il nome di Sandalyon attribuitigli dai Greci . In ogni suo anfratto abbiamo
beatificato i sensi (la vista in particolare) trovando
angoli ancora
incontaminati e seminascosti dove gli occhi si
rilassano e si perdono nei riflessi del celeste.
E poi
ancora….Oltre al mare è stato possibile assaporare le zone interne , i
nuraghi che in pochi conoscono , goduto del clima
mite cosi come dei venti impetuosi tra tutti domina il maestrale. Abbiamo
assistito a diverse sagre paesane ricche di fascino con
i costumi tipici locali,gustato il carattere forte della sua cucina con la
tempra solida dei suoi abitanti .
Tutto ciò ben miscelato,
ha dato completezza, colore e valore a questa nostra vacanza.
29/5
OLBIA – TAVOLARA – MOLARA
Alloggiamo al
Villaggio Camping Cugnana , situato nel
golfo di Marinella, sicuramente un ottimo punto di partenza per poter
visitare la Costa Smeralda.
Decidiamo di
noleggiare una macchina per l’intera settimana e grazie ai suggerimenti di
Monica del camping, individuiamo
da subito le spiagge più belle, i promontori interni e i punti più selvaggi.
Passaggio per
Olbia city, che di primo acchito non è solo la tappa da / per aeroporto
ma una vera e
propria cittadina turistica molto animata e piena di turisti.
Di primo
mattino con un cielo ancora tinto di rosa viola, attraversiamo Murta
Maria , una piccola frazione coloratissima di Olbia per raggiungere l’area
marina protetta di Tavolara - Molara e Capo di Coda Cavallo.
La spiaggia
alle prime ore del giorno è pressocchè deserta. Fortunatamente si può
passeggiare liberi sulla
battigia spoglia perchè
ancora non ci sono le capannelle né gli ombrelloni montati. Davanti ai
nostri occhi l’imponente mole del monte di Tavolara.
Un anziano
pescatore ci racconta che l’isola di Tavolara è stata il più piccolo regno
al mondo, riconosciuto ufficialmente già nel 1700.
Poco più in là
a fianco, c’è Molara l’isola
con una forma circolare , colorata a macchie da cespugli e olivi, con i resti
della chiesa e di un castello in rovina.
Questa area di
parco marino è molto interessante non solo la sua posizione ma anche per la
fauna presente come l’aquila reale o i bellissimi , solitari fenicotteri rosa.
La prima giornata sarda , in totale full immersion con la natura e il mare, vola
veloce.
30/5
PALAU + LA MADDALENA + SPARGI
Con Elena tour
scegliamo un’ escursione di una giorno al
Parco Nazionale dell'Arcipelago della Maddalena.
Per
raggiungerlo prendiamo il traghetto da Palau , località balnearia molto carina.
Il suo litorale
si estende in una incredibile varietà di calette da sogno, è un susseguirsi
continuo di rocce rosa artisticamente
modellate dal vento, che hanno forme insolite e svariate. La più celebre è
quella dell’Orso, innestata in un lungomare con intorno delle costruzioni colorate
ottocentesche. Il collegamento tra La Maddalena e Palau è assicurato
quotidianamente tramite dei traghetti
economici, che trasportano sia
le auto che i passeggeri.
Iniziamo la
crociera molto
presto, ci fa compagnia un sole cocente . La navigazione è lenta e piacevole,
in tarda mattinata raggiungiamo l’arcipelago che sta
in prossimità delle Bocche di Bonifacio. E’ costituito da una galassia
di isolotti di color rosa oro
e cipria , le isole
maggiori sono “pezzi di sasso rosato’ gettati: le più ammirate La
Maddalena, Caprera, Santo Stefano, Spargi , Santa Maria , Razzoli e la
bellissima Budelli. Ci sono poi molti altri crostoni e scogli rivolti verso la
Corsica.
Lasciata la
Maddalena, pranziamo in mezzo al blu del mare passando prima per l'isola
di Caprera per proseguire poi , senza purtroppo mettere piede a terra, verso le
bellissime Spargi e Budelli .
La crociera
finisce nel tardo pomeriggio ed è gia ora di cena…. a base di pesce sardo e
immancabile pane carasau.
31/5
TEMPLIO PAUSANIA – STINTINO –
ALGHERO
Dopo un lungo e
sinuoso percorso tra i monti granitici e la macchia
selvaggia,
oltrepassiamo
la cittadina di Tempio Pausania, con la sua bella cattedrale immersa
nei sughereti e alcuni villaggi nuragici . Prendiamo la via costiera che porta
verso il mare, oggi
Il punto di
partenza, o d’arrivo, è
Stintino, piccola ma famosissima
frazione di Sassari, posta sulla punta ovest della Sardegna .
La giornata è
mite e non c’è l’affollamento tipico del periodo estivo. Avanti a noi il
parco dell’Asinara. La mattinata la trascorriamo sulla spiaggia della
“ Pelosa”, il cielo è libero spazzato dal maestrale, il mare ha un
colore azzurro intenso come quello di una gemma e ammiriamo altissime onde
bianche spumate arrivare da lontano. Molti ragazzi approfittano per fare surf,
escono anche parecchie squadre a fare sub.
La limpidezza e
la trasparenza dell'acqua sono difficilmente riscontrabili altrove.
Meritano assolutamente, per la loro pace naturalistica, anche le spiagge
vicine di "Saline", di "Puzzona" .
Sostiamo alla
“Pelosetta” altra spiaggia dalla finissima sabbia bianca che la fa somigliare
ad una spiaggia tropicale più che ad una mediterranea. Qui tira un vento
fortissimo e prima di mezzogiorno arrivano le invasioni barbariche /turisti
casinari , per cui scappiamo.
Puntiamo al promontorio
di Capo Falcone dove si slancia la torre saracena, antico baluardo difensivo che
sovrasta il colle. I contrasti dei colori sono fantastici.
Seguiamo una
scolaresca che sta facendo un’ escursione di speleologia, fantastico ammirare
le roccia granitiche
dalle grotte sottostanti . Tutto intorno molte ville ed abitazioni
del luogo sono abbellite dalla
pietra tipica della zona
chiamata "Pietra
di Stintino" .
Nel pomeriggio
partenza verso Alghero, considerata una vera e propria città catalana, si dice
che almeno la metà dei suoi abitanti parla il Catalano.
Nel Medio Evo
la città veniva chiamata Algarium (dall’alga che si trova in queste coste)
durante la dominazione spagnola il nome diventò Alguer per poi arrivare
all’odierna Alghero, con ben presente il quartiere denominato Barceloneta.
Il suo centro
storico è un vero gioiello di architettura proteso sul mare.
Dalla grande
piazza davanti al porto dove stanno ormeggiati ad incastro tanti yacht ,
passiamo a visitare le imponenti torri e i bastioni interni, i palazzi signorili
ed in particolare gli agili campanili della cattedrale . Assistiamo divertiti ad
una manifestazione popolare che esalta il volto marinaresco della città: la
pesca del riccio di mare. I pescatori , uomini generosi, sanno dare colore e
calore anche alle più semplici attività del mare, con urla canti e
atteggiamenti folckoristici. Ci godiamo la cena sul porto e rientriamo a Cugnana
che è ormai notte fonda. Viaggiare al buio, sulla
strada che costeggia il litorale è quasi poetico.
http://www.parcoasinara.org
http://www.alghero.com
1/6
PORTO CERVO - CALA
VOLPE - CAPRICCIOLI - ARZAGHENA
-
Giornata
dedicata al mare e al relax.
Ci spostiamo da
Arzachena verso Porto Cervo, seguendo i cartelli che riportano proprio
l'indicazione Cala di Volpe. Dopo alcuni tornanti strettissimi, arriviamo alla
vista dello straordinario panorama della Cala, grande, ricca , con alte
vegetazioni, un mare color smeraldo che lambisce dolcemente le spiagge. Qui c’è
il vip Hotel omonimo, la sua sagoma è seminascosta in assoluta armonia con la
natura. Stupendo, quando si parla di coscienza ecologica e architettura
ambientale….. qui hanno capito tutto, bravi !
Arriviamo a
Porto Cervo che è un villaggio costruito negli anni '60 dal principe Aga Khan
che attratto da questa costa, la acquistò e la trasformò in una tra le
destinazioni più rinomate del turismo internazionale.
E’
decisamente agli antipodi delle nostre solite mete, ma esser in zona e
non venire a dare un’occhiata sarebbe banale. Curiosiamo intorno, tutto è
lussuoso, all’eccesso, griffato, iper-costoso, ben esposti ovunque tanti
gioielli, arredi, vestiario, cornici , monili.
Questa non
a caso rimane la meta preferita di moltissimi volti noti dello spettacolo
e ricconi . In tanti la considerano la punta di diamante della Costa Smeralda
anche per i suoi locali esclusivi come Il Bilionaire
di Briatore, la
storica discoteca Ritual, scavata interamente nella roccia e il famoso golf
center del Pevero Club.
Però
anche questo borgo
piccolo, se visto
con occhi diversi, a mio parere diventa quasi un pout
pourri di architettura mediterranea. Ci sono delle bellissime case
bianche e oro che ricordano i vicoli dell’Africa
del Nord, tanti piccoli giardini colorati e le banchine del Porto Vecchio da
dove risaliamo per arrivare alla famosa Piazzetta.
La piazzatta al
contrario è un luogo movimentato , fin troppo, dove in intrecciano i negozi e
le boutique più esclusive. Sto a guardare divertita gli atteggiamenti finti e
convinti di chi sfila a passerella, … preferisco di gran lunga i dettagli
colorati delle viuzze strette, le finestre bianche blu mediterranee o i
balconcini multicolori tipici, carichi di fiori e piante rampicanti . A tutti i
pontili, banchine e moli del porto non posso far a meno di leggere le tariffe di
ormeggi…cifre da capogiro ..mi viene da svenire !!
Proprio vero …
l’essenziale non è
davvero nelle cose …e come dice il saggio dimmi
di cosa ti vanti e ti dirò di cosa sei privo !!
Ci spostiamo a Capriccioli posta
tra Porto
Cervo e Cala
di Volpe. Le sue due spiagge, divise da un passaggio di scogli granitici,
sono di fine sabbia bianca e facilmente raggiungibili; per fortuna troviamo un
grande parcheggio libero. Passiamo il pomeriggio coccolati
dalla bellezza di
questo luogo e dalla meravigliosa vista sull'arcipelago del Mortorio.
Tramonto alla caletta di Razza di Iuncu, dove ci sono tanti piccoli anfratti
facilmente raggiungibili anche via mare.
2/6
RENA BIANCA - ROMAZZINO + LISCIA RUIA - PORTISCO
Lasciamo Cala
di Volpe in direzione Capriccioli, una strada sulla sinistra ci conduce alla
spiaggia di Rena Bianca che è lunghissima, favolosa.
La sabbia fine
a certi tratti sul bagnasciuga assume riflessi rosso - rosa, è formata da
minuscoli frammenti di corallo. Oggi
pranzo al sacco, questa caletta per noi è l’ideale,
pacifico angolo di mare, silenzio, siamo solo noi.
L’acqua ha mille
tonalità dal blu al turchese, passando per il verde, ed è sempre limpidissima.
Cambia di
colore ad ogni ora, bellissime le foto .
In serata
visitiamo anche le spiagge di Romazzino e Liscia Ruia.
Cena a Portisco,
non c’è molta vita ma
assistiamo incuriositi alle attività che girano intorno al moderno e attrezzato
porto turistico di Marina di Portisco. In ogni stagione, da qui
partono molte regate e deliziamo gli occhi alla vista dei mega-yacht
ormeggiati e i tanti crew stranieri…included a New zealander team.
http://www.marinadiportisco.it
3/6
CAPO CESARO + LI CUCHIDDU -
BAIA SARDINIA
Gironzoliamo
per le calette di Capo Cesaro e la consigliata Li Cunchiddu. Ogni giorno
l’isola ci regala insenature nuove e colori abbaglianti.
Questa è
davvero la stagione migliore,
le spiagge sono ancora semivuote, il mare caldo giusto e soprattutto non
c’è ressa.
Baia Sardinia
è una località bellissima e molto conosciuta della Costa Smeralda.
Sta proprio di fronte all’arcipelago della Maddalena ed è molto ben
servita e attrezzata. Qui si trova una vasta gamma di alberghi e ristoranti e la
sera i vari locali animano la zona
ormai rinomata per la sua
vivace mondanità.
Il panorama
della zona che comprende anche le coste di La Maddalena, di Caprera e della
Corsica, si può cogliere salendo su un vicino colle, detto anch'esso Battistoni
http://www.baiasardinia.com
4/6
GOLFO ARANCI + PORTO ROTONDO
Dopo colazione
partenza per Golfo Aranci , un meraviglioso paesino chiamato cosi per due
motivazioni. La prima riguarda il lontano naufragio di una nave carica di
arance, la seconda legata
al termine gallurese "granci" ovvero granchi, la cui presenza un tempo
distingueva la zona.
Visitiamo le
sue bellissime spiaggette : Cala Sabina, Cala Greca e la spiaggia Bianca
Dove un gruppo
di ragazzi pratica sport acquatici.
Noi preferiamo andare nelle vicinanze alla splendida insenatura di Cala
Moresca sotto l’ombra della sua pineta, raggiungibile solo a piedi o in
bicicletta.
Nel pomeriggio
andiamo verso Porto Rotondo,
un lussuoso centro marinaro , forse il più mondano dell’isola. Qui
c’è il vippame in ogni locale specialmente durante l’estate. Nella
centralissima Piazzetta San Marco ci sono
negozi, boutiques e gelaterie alla moda con esposti fotografie autografi
e chissa-cosa di personaggi politici , dello sport e della moda.
Ci passano
davanti giocatori di calcio, che io ovviamente manco riconosco:J
Questi sono
solo alcuni dei ricordi di tutti quei posti meravigliosi che abbiamo visitato in
una sola settimana. Senz’altro la meta è facile, raggiungibile, comoda e
stupefacente. E’ sicuramente nostra intenzione ritornarci, perché anche il
sud è molto interessante.
Da qualche
parte avevo letto :
La
SARDEGNA è così bella che, quando un sardo muore
va in Paradiso e incomincia subito a criticare”. Parola di Lucio Salis.
E
quali altre parole dovremmo
aggiungere, se non ancora le sue?
“Era
abituato troppo bene...”.
Besitos e buoni
Viaggi, Saby e IVO
Per info : sabivo2002@libero.it