In
Viaggio… nel Dodecaneso
Grecia
Racconto di viaggio - settembre 2005 -
…”Viaggiano
i Viandanti, Viaggiano i Perdenti più adatti ai mutamenti Viaggia sua Santità,
viaggiano ansie nuove sempre nuove crudeltà…” Sulle note della splendida In
Viaggio dei CSI siamo In Viaggio anche Noi.
Scegliamo
la Grecia, il Dodecaneso, l'isola di Rodòs, una delle isole più lontane; la
raggiungiamo in aereo, con volo Aghean Airlines da Roma con breve scalo tecnico
in andata ad Atene.
Appena scesi al Diagora Airport di Rodòs veniamo subito piacevolmente
colpiti dal caldo estivo che in Italia avevamo troppo presto dimenticato; nel
mentre veniam letteralmente “sconvolti” dall’odore di spezie che ci
accompagnerà per tutta la vacanza... cipolla, basilico, come pure origano,
rosmarino, timo... profumi inebrianti, odore di Grecia.
Scegliamo
Lindos come “base” per la nostra vacanza
che presto si rivelerà molto più di una semplice base di partenza.
Splendida
e molto greca Lindos; bellissima, e bianchissima, arroccata e dominata dall’
Acropoli ed incastonata tra due baie di un blue/verde mozzafiato.
Insomma
quello che dalla Grecia ti aspetti.
Apro
una piccola parentesi: ci definiamo viaggiatori, a volte per caso e a volte no,
semplici viandanti non so bene, ma sicuramente
non siamo di “quelli” che fanno collezione di kilometri e di luoghi
da visitare velocemente troppo velocemente e poter dire poi “io ci sono
stato”; se stiam bene in un posto, se un luogo ci piace davvero cerchiamo di
viverlo il più possibile, senza troppa fretta;
lo so lo so saremmo potuti
andare a…. non siam stati a..., ma…
insomma….per 3 giorni di seguito siam stati a Lindos, solo a
Lindos e poi dopo tanto girovagare ci siam ritornati; l’abbiam conosciuta di
mattina presto, appena svegliata e appena svegliati, seduti in un bar
sorseggiando il buonissimo ‘Ellenikos Kafè’, rigorosamente “sketo”,
facendoci inebriare dall’odore della Grecia e dai suoi splendidi colori
profumi e dai colori della Grecia;
l’abbiam
poi visitata di pomeriggio, al tramonto dopo il mare, gustando il buonissimo
nescafè/frapè, divenuta bevanda nazionale…che gustosissima scoperta!
L’abbiam
goduta di sera passeggiando tra i bazar pieni di colori, facendo qualche piccolo
acquisto, tra luci, musica e turistico brusio; infine di notte, così silenziosa
e diversa dal solito, illuminata
dalla luna…
Insomma
l’abbiam vissuta e ci è piaciuta davvero tanto.
Unica per così dire pecca
della bella Lindos è forse quella di essere troppo al “servigio” del
turismo inglese; chissà cosa sarebbero stati quei vicoletti, quei Bazar e
quegli splendidi localini tutti con vista sull’acropoli, se invece della
“fuori-posto pop-music anni ’90 (bellissima, badate bene, ma appunto
fuori-luogo) si sarebbero potute ascoltare le note di un sirtaki e chissà cosa
sarebbe stata Lindos senza la terribile "english breakfast" e ancora,
senza i numerosissimi schermi al plasma che trasmettevano le partite del
campionato inglese….
Beh…questa
Lindos ci è piaciuta un po’ meno!
Bellissimo il mare,
bellissime le spiagge della bianchissima cittadina greca, anche se
affollatissime, meritano più di una visita;
sono
due, una appena prima del paese venendo da Nord, l’altra appena dopo il paese
stesso, dominata dalla imperiosa rocca da un lato e dalla piccola chiesetta di
San Paolo dall’altro; quest'ultima senza dubbio la spiaggia più bella.
Allontanandoci da Lindos
abbiam scoperto, rispettivamente da Nord a Sud, spiagge bellissime come quella
di Anthony Queen, Tsampica Beach (dove nel punto più bello della stessa, vicino
alla scogliera sulla destra, è persino “concesso” di denudarsi
completamente e vivere la natura in assoluta libertà), la Golden Sand dove
oltre al colore dell’acqua e della sabbia, stupisce la piccolissima chiesetta
di Sant’Agata scavata nella roccia, nascosta e tutta da scovare; poi ancora
verso Sud la meravigliosa, silenziosa e solitaria Kiotari Beach sino a spingersi
a Prassonisi dove s’incontrano i due mari l’uno quieto (il mediterraneo) e
l’altro più inquieto (l’Egeo)…emozionante.
Ma il bello, per così
dire, doveva ancora arrivare; il luogo che stava per fare di un viaggio
bellissimo un viaggio indimenticabile era vicino:
la piccola Mègisti.
Lontana,
apparentemente troppo lontana da Rodi (5 h. in nave) ma che, grazie ad un
piccolo aereo della Olympic Airlines, divenuta vicina davvero vicina;
non
è stata scoperta a caso; è stato tutto, diciamo così ”creato”, anche se
questo termine poco si addice, nel tempo.
Poche
informazioni, poche indicazioni da internet, molti spunti invece dal film
“cult” Mediterraneo di G. Salvatores, grazie al quale l'abbiam
"conosciuta" per la prima volta negli ormai lontanissimi primi anni
novanta;
bramata
e desiderata dalla prima personalissima visione del film ai tempi
dell’università, ed ora eccola a
portata di mano;
Siamo
in volo ed eccola lì improvvisamente quando al blue del mare sotto di noi si
sostituisce la roccia, l’aeroplanino che si avvicina sempre di pìù sino a
toccare terra, quando alla nuda roccia si sostituisce la piccolissima pista
dell’aereoporto di Kastellorizo, la stessa dove atterrò il simpaticissimo
tenente Carmelo La Rosa interrompendo l'esecuzione di un discutissimo calcio di
rigore.
Emozione
immensa
Discendiamo
il km e mezzo che ci separa dal paesino con un bus-taxi.
L’azzurro
del mare ci appare all'improvviso dopo una curva e man mano che scendiamo ci
avvolge completamente; scorgiamo di fronte a NOI il continente della mezza luna,
distante meno di 2,5 miglia marine.
Tre
fila di casette disposte a ferro di cavallo tutt’ intorno alla baia naturale
che si affaccia sulle coste della turca Antalia; barche di pescatori, qualche
ricca barca a vela, tavolini ordinati maniacalmente intorno al molo, una piccola
Moschea sulla destra, un paio di bellissime chiesette e un fortino militare in
cima ad una rupe a dominare (e difendere) la piccola Baia, su cui sventola una
gran bandiera Greca posta lì quasi a sbeffeggiare simpaticamente i vicini
dirimpettai, questa è Megisti, piacere ...molto piacere Megisti.
Arriviamo
presto, il paesino si sta appena svegliando…lentamente, molto lentamente; un
pescatore seduto sugli scalini della sua casa prepara la rete da pesca mentre
una piccola radio “suona” uno
splendido sirtaki che, grazie al Melteni, si diffonde magicamente in tutta la
baia.
Bellissimo.
Un
luogo per stressati in fuga alla ricerca di un Paradiso (quasi) incontaminato.
Assoluta
assenza di orde di turisti, di mega-albergoni all-inclusive, di stressante
animazione e di mega-discoteche.
Questa
è Megisti; aggiungeteci case coloratissime, gente disponibilissima e
simpaticissima (Italiani Greci una razza una faccia ci ripetevano simpaticamente
magari prendendoci anche un po’ in giro),
dove cielo e mare si fondono in un acquerello Blu. Il profumo di Megisti
ci avvolgeva completamente e poi il Film, le sue locations, la casa azzurra
veramente azzura di Vassilissa, il Pope, l’ Ellenikos Kafè della originale
Patisserie, il più buono di tutta
la Grecia!
Ah
…il caffè Greco, non chiamatelo mai caffè Turco, si arrabbierebbero, che
grande scoperta; "…devi lasciar depositare il fondo …bisogna saper
aspettare, sentire il profumo ed aspettare…questo è il piacere” diceva
orgogliosamente il sergente Nicola Lo Russo sorseggiandone uno…
Mai
cosa così vera.
Non
eravamo i soli visitatori dell’isoletta; il piccolo aereo aveva
“scaricato” insieme a noi altri “turistipercaso”, accomunati, forse,
dalla stessa esigenza di pace assoluta che avevamo noi; ci siam tra noi
lasciati, per così dire, in pace, senza mai disturbarci, scambiandoci,
incontrandoci tra i violetti del piccolo borgo o seduti nei piccoli Bar posti a
bordo molo sorrisi compiaciuti.
Il
solo camminare nel piccolo borghetto marinaro, si rivelava una esperienza
indimenticabile, quasi una necessità fisica.
Ci si accorgeva poi dell’
arrivo della sera anche per uno strano affannarsi nel preparare, ma lo scoprimmo
poi, le fornacelle su cui accendere le braci per succulenti arrosti di pesce
…e carne.
Abbiam
cercato di interiorizzare le sensazioni, i profumi, i luoghi per portarne
piccole “fette” con NOI; e forse, almeno in parte, ci siam riusciti.
…Davvero.
Un
incanto è stata poi l’ultima colazione consumata di mattina presto e seduti
all’ormai nostro solito, piccolo tavolino della Patisserie, guardando nascere
nuovo sole e salutando malinconicamente la nostra Mègisti con un:
arrivederci.
Glielo
abbiamo promesso; Ce lo siam promessi.
Ripercorrendo
a ritroso il km e mezzo che ci separava dal piccolo aeroporto pensai che la mia
personalissima idea di paradiso terrestre non si discostava poi tanto da quel
luogo.
Abbiamo
poi avuto altro tempo di tornare a Lindos e visitare altre bellezze dell’Isola
di Rodòs sino alla triste partenza per l’Italia qualche giorno dopo.
Il
trasferimento al Diagora Airport è avvenuto a mezzo Bus, in compagnia di altri
turisti, tutti intenti a raccontarsi le esperienze di quella vacanza greca.
Monica
ed io in silenzio e senza peccare di presunzione ci siam sentiti diversi, molto
diversi dai vacanzieri che ci circondavano, avevamo, infatti, alle spalle
esperienze indimenticabili, un contatto incontaminato con un passato…che forse
non c’è più, merito di Mègisti e di Noi che l’abbiam bramata prima,
cercata trovata e raggiunta poi.
…Si
proprio così.
Grazie
e …arrivederci Mègisti
Rino
e Monica