Patagonia
Argentina
Diario di viaggio effettuato tra febbraio e marzo 2015
di Virna
Viaggio Patagonia – Baires dal 22/02/15 al 15/03/15
Spese generali di trasporto
Volo Torino-Roma-Buenos Aires a/r con Alitalia – 860 euro a testa + 115 per posto comodo al ritorno
Volo Baires- Ushuaia solo andata Aerolinas Argentina – 325 euro a testa
Bus Ushuaia – Punta Arenas www.bussur.com – 56 euro a testa
Bus Punta Arenas – Puerto Natales www.bussur.com – 8,5 euro a testa
Bus Puerto Natales El Calfate – 20 euro a testa
Bus El Calfate- El Chaltén – El Calafate Aeroporto + parco perito Moreno – 35 euro a testa
Volo El Calafate- Baires , solo andata LAN – 183 euro a testa
Spesa Totale 3.300 euro a testa
1° giorno 22/02/15: Italia – Volo
Partenza dall’Italia con volo di linea. Pernottamento a bordo.
domenica, 22 febbraio Partenza: TRN TURIN, ITALY 18:40
Arrivo: FCO ROME FIUMICINO, ITALY 19:55
domenica, 22 febbraio – lunedì, 23 febbraio Partenza: FCO ROME FIUMICINO, ITALY 21:45
Arrivo: EZE BUENOS AIRES EZE, ARGENTINA
07:50 arrivo previsto il giorno successivo
2° giorno Lunedì 23/02/15: Buenos Aires
Arrivo e trasferimento all’hotel, cambio valuta, relax .
Appuntamento con con due amici di Torino incontriamo già nel pomeriggio vicino al nostro cambista di fiducia. Visita al museo della città che non ci é piaciuto x niente. cena al Los Cholas a las Canitas ,in Palermo poi Milonga, al Gricel.
3° giorno martedì 24/02/15: Buenos Aires
Secondo giorno a Baires doppia lezione di tango al Neat di galleria Pacifico , costo lezioni 90 pesos, riposo, cena e milonga a El Beso
4° giorno mercoledì 25/02/15: Buenos Aires – Ushuaia
partenza per Ushuaia alle 10.45 – Arrivo alle 14.20 circa sistemazione in hotel e contatto con agenzia per escursione il giorno dopo
Aereo x Usuhaia molto grande. All’aeroporto vengono sequestrati frutta,verdura,semi.insaccati,fiori…a noi i kiwi portati dall’Italia! Dall’aeroporto non ci sono bus x la città ma solo taxi con prezzo fisso 70 pa. l’appartamento prenotato con Booking non é male, camera, bagno e sala da pranzo x la colazione. Frigo a disposizione. Il padrone, Eduardo é gentile però la sua disponibilità /gentilezza andrà scemando col passare dei giorni. Colazione abbondante il primo quasi nulla il terzo!il posto é un pò lontano dal centro sulla collina della città. Non lo consiglio. In taxi gli spostamenti costano suo 40 pa.
Ushuaia, è la città più australe al mondo, capoluogo della provincia argentina della Terra del Fuoco, circondata dalle montagne che si specchia nel canale di Beagle.
Girovagando per i chioschi del porto che offrono le escursioni nel canale di Beagle scegliamo “Canoero” di un simpatico signore figlio di una coppia di quegli italiani che nel 1946 emigrarono a Ushuaia per costruire la città…… e li si fermarono. Offre un bel tour completo , in catamarano, che comprende l’isola dei leoni marini ,l’isola dei cormorani, il faro, l’estancia Harberton, la pinguinaia e poi con un bus il rientro in città passando in alcuni punti panoramici tra cui il lago Escondido. Ben 8 ore di gita per 1000 pa, che poi diventano 850 e che, con l’ottimo cambio a 15 saranno 110 euro!
5° giorno giovedì 26/02/15: Ushuaia
A causa del forte vento l’autorità portuale ha chiuso il porto. Percui oggi niente gita via mare. Si cambia, quindi velocemente itinerario. Difronte al porto c’é l’ufficio di info turistiche. Chiediamo come raggiungere il parco della terra del fuoco. Avute le notizie ci dirigiamo 2 quadre più su, alla fermata dei minibus che partono ogni ora dalle 09.00 per il parco. Qui ci spiegano che il bus si ferma in punti prestabiliti dai quali partono dei percorsi a piedi all’interno del parco di lunghezze diverse. per poi tornare in città ad orari prestabiliti. Il costo é di 200 pa a testa a/r a cui bisogna aggiungere il costo x l’ingresso al parco che é di 140 pa (14 euro circa) Per i residenti nazionali il costo è di $PA 40. Alta stagione è da novembre ad aprile, mentre la bassa stagione è da maggio a ottobre.
Noi scendiamo alla prima fermata, Ensenada, e percorriamo a piedi l’itinerario costiero di 8 km fino a Lapataia, dove ci sono due punti ristoro e la fermata del bus x il rientro. L’itinerario che é un pó sul lago ed un pò all’interno del bosco é piacevole e non faticoso, con alcune tappe lo perorriamo in 3 ore e 1/2. Alle 15 siamo di ritorno e ne approfittiamo per vedere il multimuseo allestisto all’interno delle vecchie carceri. 150 pa vale 2 giorni. Interessante ma un pò costoso x quel che offre. Cena con Centolla, granchio patagonico gigante specialità del posto da Chico’s, consigliato dal padrone di casa, non male.
6° giorno venerdì 27/02/15 Ushuaia
Torniamo al porto per fare un’escursione breve e scopriamo di poter fare l’escursione lunga, sospesa il giorno prima, che normalmente viene fatta il giovedì ed il sabato..
Alle 9,00 partiamo col catamarano alla volta del canale di Beagle e delle isole che permettono di ammirare sia uccelli che leoni marini ed anche la bella isola Hammer di pinguini Magellano, tipici di questa zona. I pinguini sono stabiliti nell’isola durante l’estate, condividendo habitat con altri uccelli come stercorari (il suo predatore principale), procellarie, cormorani Lasciato il catamarano nella baia della estancia Harberton, dove ci ferma per il pranzo e per una visita al museo Acatushún degli scheletri dei mammiferi marini della zona, proseguiamo in bus fino al lago Escondido ed infine torniamo ad Ushuaia verso le 18., dove a conclusione della gita ci viene offerta una tazza di cioccolata calda alla niña negra.Ceniamo da el Turco, san Martin 1410, cibo dozzinale, bife completo con uova fritte merluzzo bollito con patate, ma prezzi bassi, 360 PA. Serata in una milonga informale nel centro commerciale El Fuego, un po’ fuori città che ci ha costretto a fare l’autostop per rientrare a casa. Per fortuna i Fueghigni sono cortesi. Penso che due giorni per Ushuaia e dintorni siano pochi, quindi consiglio almeno un giorno in più per poter vedere anche il galciar Martial, il Cerro Middle, la Long Beach ed altro
7° giorno sabato 28/02/15 Ushuaia– Punta Arenas
Il Bus per Punta Arenas parte dalla stessa stazione dei minibus per il Parco della terra del Fuoco, Calle Maipu con esquina Fadul, alle ore 08.00 si parte , il paesaggio è brullo e piatto cosparso di mucche, pecore, guanachi e nandù, piccoli struzzi al pascolo. Verso le 12.00 siamo al confine col Cile. Occorre un po’ più di mezz’ora per passare la frontiera , dove non lasciano passare alcun tipo di frutta, verdura, insaccati. Vengono scaricati e controllati tutti i bagagli, messi i timbri e si riparte. Alle 16.30 si arriva all’imbarco per passare il famoso stretto di Magellano. In mezz’ora siamo nuovamente sulla Ruta de la fin del Mundo fino a Punta Arenas. Tempo bello ma ventoso. Arriviamo a Punta Arenas alle 18.00 in tempo per vedere il cambio all’uscita del terminal del bus, chiuderci la porta in faccia! Paghiamo così il biglietto per Puerto Natales, del giorno dopo, con la carta di credito (6.000 pesos cileni = 8,5 euro circa a testa) cerchiamo, quindi, un modo per arrivare all’Hotel Chez Nous, Brasilera 0688. Fermiamo un’auto per chiedere indicazioni ed un signore gentile si mostra disponibile ad accompagnarci e, dopo aver saputo che non eravamo riusciti a cambiare, ci accompagna anche in un centro commerciale, dove si trova un cambio aperto. Arrivati, però, all’hotel chi chiede ben 10.000 Pesos (quasi 15 euro) per il “servizio”! e noi che volevamo dagli 10 euro per ringraziarlo. Cose che capitano!
L’hotel Chez Nous, Brasilera 0688, è di nuovo lontano dal centro della città, purtroppo!. Il proprietario è gentile ma la stanza, al 1° piano con una ripida scala in legno, è piccola, senza armadi né ganci per appendere i giacconi. Il bagno è un blocco posizionato all’interno della stanza, senza finestra, chiaramente, né aspirazione forzata. Non lo consiglio di certo, anche se la colazione, la mattina dopo si rivelerà buona ed abbondante, servita in una bchezella e spaziosa cucina.
Il padrone di casa ci spiega che ci sono dei taxi colletivi, numerati, che sostituiscono i bus, che fanno tragitti standard e costano 400 pesos a testa. Noi, Per il centro, dobbiamo prendere lo 011, e così facciamo. Ceniamo al Los Ganaderos, O’Higgins 1166, Ristorante elegante congrande braciere per cuocere lentamente gli agnelli,come si usa da queste parti. Il cordero (agnello) è ottimo! Il bife è gustoso e tenero. Servizio impeccabile grazie Renè un cameriere decisamente fuori dal comune. Speso 36.000 pesos, circa 52 euro. La cittadina si rivela molto estesa, con case basse per lo più in legno e risalenti all’inizio del secolo, ma niente di particolare.
Alcune compagnie di pullman effettuano collegamenti diretti, altre con cambio di veicolo a Rio Grande, in base al giorno di operativo. Non è prevista alcuna sosta per il pranzo e pertanto consigliamo di portare con sè un pranzo al sacco, tenendo presente che non è possibile attraversare il confine cileno (dopo 4 ore di strada) con qualsiasi prodotto alimentare (come da normativa cilena).
8° giorno Domenica 01/03/15: Punta Arenas – Puerto Natales
Partenza ore 10.00 per Puerto Natales – Durata 3h circa costo 15 USD. orario
http://www.busespacheco.com/rutas.htm
Arriviamo a Puerto Natales verso le 13.30, ed acquistiamo subito i biglietti per il bus che ci porterà, domani, al parco della torre del Paine, 12.000 Pesos (all’interno della stazione dei bus ci sono diverse compagnie che offrono più o meno gli stessi servizi a prezzi diversi) ed il biglietto per El Calafate, 15.000 pesos, (anche qui prezzi diversi).
Preferiamo il bus di linea, per effettuare la gita al parco, anziché i tour organizzati, perché non sono nel nostro stile.
Puerto Natales è una cittadina carina e molto turistica, più raccolta e colorata di Punta Arenas. Anche qui esistono i taxi/bus numerati a 350 pesos la corsa. L’hostal scelto per questa notte è, per fortuna, in centro. Carino, stanza grande con 4 letti ma niente armadio e pochi attaccapanni, per fortuna abbiamo 2 letti in più per posare le cose!
Ci rifocilliamo con due mega panini al Masay pizza, posto molto frequentato da famglie e giovani. Girovaghiamo un po’ per la città e ceniamo da La Picada de Carlitos, Blanco Encalada 444, un buon posto. Consigliato speso 20.000 pesos
9° giorno Lunedì 02/03/15: Puerto Natales – Torres del Paine
Sveglia presto per prendere il bus alle 07.50 per il Parco. Tempo bello, alle 10.30 siamo all’ingresso dove ci fanno compilare un foglio e ci danno le istruzioni sul comportamento da tenere nel parco, Si pagano ben 18.000 pesos, circa 24 euro. pagamento unico indipendentemente dalla durata del soggiorno.
Riprendiamo il bus, che ci lascerà a Pudeto alle 11,10 per poi riprenderci alle 13.30. Il tempo, in effetti è poco ed il tempo atmosferico è pure peggiorato! Ci incamminiamo per il sentiero più vicino e vediamo una cascata e parte del massiccio del Paine. Per fortuna siamo riusciti a vederlo meglio strada facendo! Per poter vedere qualcosa ed apprezzare la bellezza di questo luogo occorrerebbe fermarsi almeno un paio di giorni. Torres del Paine ha un’estensione di 181.000 ettari, e per i viaggiatori e appassionati di cammino che passano di lì offre tante e diverse possibilità. All’interno del parco ci sono sia campeggi che hotel/ostelli per i pernottamenti. I sentieri sono tutti ben segnalati e ci sono parecchi guardia parchi. I guanachi, volpi, rapaci si vedono spesso. Vale la pena visitarlo con più tempo a disposizione. Al rientro vediamo il piccolo, ma interessante, museo cittadino, in Bulnes, 1.000 pesos. Cena a El Bote, dove ho assaggiato il guanaco in salmì, niente di particolare, in questo ristorante hanno cercato di farsi pagare la mancia, 10% del totale, senza dircelo. Ma ce ne siamo oraraccorti. Ottima la birra Austral al calafate, una specie di mora patagonica.
Torres del Paine è stato ufficialmente riconosciuto la ottava meraviglia al mondo, ricevendo oltre 5 milioni di voti e superando la concorrenza di altri 300 candidati al titolo. E’ stato inoltre considerato dalla prestigiosa rivista National Geographic come uno dei luoghi più belli del pianeta.
Il tempo in Patagonia è un fattore molto importante da considerare. La temperatura massima raggiunge i 20 ° C in estate e scende al di sotto di 0 ° in inverno. La sensazione termica che a volte produce il vento fa scendere la temperatura di 6-7 gradi. L’acqua presenta normalmente temperature tra 4-5 gradi Celsius.
10° giorno 3/03/15 – Martedì -Puerto Natales – El Calafate Durata 5 ore prezzo 20 Euro circa a testa
Ci sono più compagnie di Bus che coprono il percorso tra Puerto Natales e El Calafate tra cui http://www.turismozaahj.co.cl e la Cootra, con prezzi simili noi prendiamo un bus della Cootra che parte alle 08.30. Il tragitto è buono e le formalità alla frontiera con l’Argentina sono più veloci della volta precedente.
Alle 14,30 siamo a El Calafate. Qui acquistiamo subito i biglietti sia per El Chaltén , 300 Pa che per il Perito Moreno 550 Pa, che con lo sconto fanno un totale di 710 PA a testa. La stazione dei Bus si trova su una piccola collina e per accedere al paese si scende una brutta scalinata. Il nostro hotel non è molto distante dalla stazione dei bus ma fuori dal centro. E’ una bella struttura moderna, più un ostello che un hotel, la stanza non è molto grande e scarseggiano gli appendiabiti. Di armadio non se ne parla proprio. Ci richiedono il pagamento anticipato e ci fanno pagare, unica volta del viaggio, l’IVA, del 21%! E così il prezzo passa da 117 $ a 141 $! La piccola e molto turistica cittadina di El Calafate è nata e cresciuta in funzione del turismo verso il famoso ghiacciaio Perito Moreno che si trova a 78 km dal Parco del Glaciar . E’ carina, tutta nuova con hotel, negozi, casinò, agenzie turistiche per ogni esigenza.
Nel pomeriggio visitiamo la vicina Laguna Nimez, costo 70 PA. Che permette di tornare anche il giorno dopo. Il giro dura un ora e ½ su un sentiero che costeggia un paio di lagune ed il lago Argentino. Vediamo parecchi fenicotteri rosa ed altri tipi di uccelli. Il tutto si rivela moto rilassante.
Ceniamo in un self service gestito da cinesi, da dimenticare!
11° giorno 4/03/15 – Mercoledì – Perito Moreno
Alle 8.15 partiamo per la visita al ghiacciaio. Alle 09.30 ci fermiamo, per gare l’ingresso 215 Pa, e poi raggiungiamo l’imbarcadero per il catamarano per il safari fotografico, l’escursione è facoltativa dura un ora e costa 200 Pa. Noi decidiamo di farla e non ce ne pentiamo! L’imbarcazione arriva molto vicina al ghiacciaio che è davvero impressionante per le sue dimensioni ed i suoi colori che vanno dal bianco abbagliante all’azzurro cielo al grigio sporco. Anche il rumore secco dei blocchi di ghiaccio che si staccano e cadono nel fiume da delle belle emozioni. Una bella esperienza. Alle 11.00 il bus ci recupera e ci porta sul piazzale da dove inizia il percorso di passerelle che danno modo di vedere il maestoso Perito Moreno, Il ghiacciaio che tutti vorrebbero vedere almeno una volta nella vita, la formazione di ghiaccio all’interno del Parque Nacional Los Glaciares, 30 kilometri di lunghezza per uno dei 48 componenti dello Hielo Patagonico del sur, terza riserva al mondo d’acqua dolce, in tutta la sua bellezza e da molte angolazioni. Passeggiamo percorrendo tutti gli itinerari sostando in più punti per ammirare le bellezze del ghiaccio. Il bus ripartirà poi alle 16. Esperienza decisamente emozionante che vale tutto il viaggio!
Ceniamo ottimamente a El Choucharon, 9 de julio, bel ristorante con carne molto buona e buon servizio. Speso 550 Pa.
12° giorno giovedì 05/03/15 -Calafate – El Chaltén
Partenza alle 08.00 da El Calafate per El
Chaltén, panorama stupendo tra steppa patagonica e montagne. Il Bus si ferma
all’ingresso del paese dai guardia parco che ci danno alcune informazioni sul
parco e sui comportamenti da tenere nel suo interno. Questa parte del parco de
Los Glaciares, in cui si trovano il famosi massicci del Cerro Torre e Fitz Roy
è ad ingresso gratuito ed è meta di moltissimi appassionati di montagna. La
zona offre vari percorsi a piedi di differenti difficoltà, in modo da
consentire a tutti di ammirare queste bellissime montagne.
Lasciamo i bagagli all’Hotaria Los Nires, discreta struttura con stanza e bagno ampi e, finalmente una armadio! Buona la colazione e gentilezza estrema dei proprietari. Qui avevamo prenotato per una notte ma poi ci siamo fermati per due ottenendo anche uno sconto del 10%, grazie a pagamento in contanti. Nel pomeriggio facciamo subito la passeggiata al Mirador del Condor e al Mirador delle aquile, semplice anche se un po’ in salita, di due ore e ½. Molto bella la vista che si ha sul fiume Río de las Vueltas. Siamo riusciti anche a vedere alcuni condor. Buon pranzo a base di zuppa e pizza al el Patagonicus, sulla via che porta alla stazione dei bus. Cena da Don Guerra a base di zuppa di cipolla e carne. Bel ristorante in legno costruito con enormi tronchi e grandi vetrate. Buon cibo. Abbiamo avuto qualche difficoltà ad arrivarci a causa del fortissimo vento in senso contrario.
Per tutte le info sui trekking da fare questo è il link: http://www.elchalten.com/
Mirador dei condor e delle aquile
Descrizione: Questo è il trekking più breve da El Chalten, con una vista panoramica eccezionale sui massicci del CerroTorre e Fitz Roy e la valle.
Durata: 1 ora (solo andata).Difficoltà: facile.Altitudine: 100 metri.
Itinerario: Partendo da El Chalten, ponte di accesso sul fiume Fitzroy si attravers e continua fino all’ingresso degli uffici del Parco Nazionale. Da qui la strada sale al belvedere ed è ben segnalata. Questo percorso è relativamente nuovo, che è stato autorizzato nel 2004. Come suggerisce il nome, il punto di vista si trova in un punto strategico per l’eventuale osservazione di condor nel loro sentiero di discesa frequenti da e per la valle del fiume Fitz Roy . E ‘anche un’ottima alternativa per apprezzare le imponenti vette di granito e ghiacciai che dominano lo skyline. Il sentiero al belvedere delle Aquile inizia ad un bivio a pochi minuti dalla vetta del Miredor del Condors, e poco più di 15 minuti per arrivare a questo balcone naturale con vista panoramica sulla steppa.
13° giorno venerdì 06/03/15 – Circuito Laguna Capri- Laguna madre y Jia e Mirador Torre 20 Km.
Partiamo alle 08.45 decidendo di fare un circuito che comprende due delle tre lagune della zona e che permette di vedere sia il Cerro Torre che il Fitz Roy. E’ una “passeggiata che vale la pena fare anche se è un percorso un po’ lungo e non sempre facile, soprattutto se, come noi, non si è allenati. Ci abbiamo impiegato in tutto, con le dovute soste 7 ore e ½. Ci siamo portati dei panini , frutta e dell’acqua acquistati , la mattina, in paese. Siamo rientrati in albergo stanchi morti ma abbiamo però trascorso una giornata fantastica, con un bel sole, poco vento e cielo terso. Siamo riusciti ad ammirare tutte le cime sgombre da nubi, cosa non da poco! A cena, non volendo fare molta strada abbiamo cenato al Ahonikenk, posto molto frequentato dove abbiamo mangiato bene zuppe e carne per 540 Pa.
14° giorno sabato 07/03/15 El Calafate – Buenos Aires
Avevamo prenotato il bus per tornare a El Calafate alle 13.00, in modo da poter fare ancora una piccola escursione al mirador della Cascata Margarita ma, purtroppo, il tempo è pessimo. Piove forte e tira un bel vento freddo. Da queste parti il tempo cambia velocemente. Quindi passiamo la mattina a cazzeggiare in hotel ed alla stazione dei bus. Abbiamo optato per farci lasciare direttamente all’aeroporto, in questo modo evitiamo di fare strada e spendere soldi inutilmente. Il volo per Baires parte in orario ed alle 22.30 siamo nuovamente nella capitale del Tango! Queste due settimane in Patagonia sono state molto belle ho apprezzato sia la parte argentina che quella cilena con un sacco di rimpianti per aver dedicato così poco tempo a posti bellissimi e meritevoli come il paro delle Torri del Paine ma anche a El Chaltén ed Ushuaia.
Bisognerebbe tornarci!
15° giorno domenica 08/03/15 al 15/03/15 – Baires
Come nostra abitudine, da 3 anni a questa parte il nostro Hotel di riferimento a Buenos Aires è il Gran Hotel Hispano http://www.hhispano.com.ar/ in pieno centro, av. De Mayo a fianco al cafè Tortoni. Qui ci sentiamo ormai come a casa e prenotando anche la stessa stanza. spendiamo circa 50 euro a notte, con colazione
Le giornate da adesso fino alla fine del nostro viaggio saranno un susseguirsi di lezioni di tango, milonghe, locali in cui si balla tango, pomeridiane e serali e visita a quelle parti della città che non abbiamo visto nei viaggi precedenti.
Ecco cosa abbiamo visto questa volta:
Feria de Mataderos Da Marzo a dicembre dalle 11 alle 20
Av. Lisandro de la Torre y Av. de los Corrales (Ex Mercado Nacional de Hacienda)
http://www.feriademataderos.com.ar/
Nato da quasi tre decenni, la Mataderos è diventata una passeggiata nei fine settimana per chi vuole entrare in contatto con le tradizioni argentine legate al campo. Situato nel quartiere dei macelli, di fronte al vecchio mercato Hacienda nazionale (dove il bestiame provenienti da bovini da controllare e venduto per il consumo interno), ha più di 300 bancarelle che vendono artigianato gaucho (come compagni, poncho, coperte e articoli in pelle e argento) e cibi regionali (come le torte e locros). Ma merita una visita anche per i suoi festival di arti e dei loro spettacoli gaucho competenze e carriere anelli (in occasioni speciali) (in cui vengono eseguite guitarreadas, musicisti tradizionali e folkloristiche numerosi concerti danze). Inoltre, vengono organizzati conferenze, mostre, giochi tradizionali per bambini e adulti e lezioni di danza popolari e tango. Domenica si svolge da aprile a dicembre, e gennaio e febbraio, solo il sabato. Incontra la storia della Macelli quartiere e ottenere tutte le attività del comune dell’Agenda Culturale.
Fiera Plaza Julio Cortázar Dirección Honduras y Serrano
Riunisce artisti che espongono e vendono il loro lavoro nell’ex Plaza Serrano
Questa fiera si trova in Plaza Cortázar (ex Plaza Serrano), situato nel cuore di Palermo e il centro di quello che divenne noto come Palermo Soho, la quantità di negozi di abbigliamento e design d’avanguardia che si stabilì a ambiente, così come la varietà di bar e ristoranti.
La fiera, organizzata dalla Società per la promozione di Palermo Viejo, funziona ogni fine settimana, 10-20 ore., E riunisce più di 40 artisti di esporre e vendere le loro opere in piazza.
La cosa interessante di questo spettacolo è la capacità di interagire con gli artisti e chiedere loro domande e imparare di più su ogni sua opera. I partecipanti a questa mostra a cielo aperto sono stati selezionati da una giuria di notabili, tra i quali sono stati il noto artista argentino Alejandro Boim, Juan Doffo, Ana e Carlos Gorriarena Eckell, e gli architetti Clorindo Testa e Jorge Glusberg.
Museo della Memoria (ex ESMA) http://www.espaciomemoria.ar/ Av. Del Libertador 8151
Lo spazio di memoria e per i diritti umani si trova all’interno di quella che fu la sede della Scuola di Meccanica della Marina (ESMA).
La Escuela de Mecánica de la Armada (prima Escuela Superior de Mecánica de la Armada da cui ESMA) conosciuta internazionalmente come ESMA, era la scuola per la formazione degli ufficiali della marina argentina di Buenos Aires, soprattutto per quanto riguardava la preparazione tecnica in ingegneria e navigazione.
Passò tragicamente alla storia per essere, durante la dittatura autodenominatasi Processo di Riorganizzazione Nazionale (1976-1983), il più grande e attivo centro di detenzione illegale e tortura delle persone scomode al regime della giunta (capeggiata prima da Videla, e poi in successione da Viola, Galtieri e Bignone). Di qui sono passate più di 5.000 persone.
Alcuni tra i più bei cafè storici della città http://www.turismo.buenosaires.gob.ar/es/article/bares-notables
Circuito Design Palermo Viejo Dirección EL Salvador y Armenia Palermo è il quartiere più creativo ed esteso della città di Buenos Aires.