Ritorno a Parigi
France
Racconto di viaggio 2011
di Ferny Forner
Viaggio
organizzato via web, leggendo molti racconti di viaggio e giudizi sui vari siti.
Partiamo
da Torino Sabato 7 maggio 2011 con il TGV delle 8 (costo a/r per due 120 euro,
prenotando per tempo), arriviamo alla Gare de Lyon intorno alle 14, muniti di
foto acquistiamo la carta Navigo decouverte che ci consentirà di viaggiare su
tutti i trasporti della città da Lunedì a Domenica, tenendo conto che solo per
la metro non valgono le zone, raggiungiamo l’Hotel Jules Cesar, a circa 400
metri, ci assegnano la camera n. 11 lato cortile (silenziosa), piuttosto
spaziosa, bagno completo con doccia e bidet. Wifi gratis, ascensore, costo 80
euro a notte, senza colazione.
Premetto
che non è la prima volta che visito Parigi, questa è dedicata soprattutto ad
approfondire la nostra conoscenza sull’architettura gotica, per questo ci
siamo muniti di un buon binocolo che ci consentirà di vedere le storie
contenute nelle vetrate e le sculture.
Iniziamo
il giro, visitando la zona vicina all’hotel: Place de la Bastille, su un lato
il grande e moderno teatro dell’Opera, della rivoluzione non rimane nulla, poi
Place des Vosges (XVII secolo), una delle più belle ed eleganti piazze che ho
visto, quadrata, simmetrica con 36 magnifici edifici in pietra tutti uguali (9
per lato) pieni di storia, con magnifici frontoni, un sole splendido ne
evidenzia il colore rossiccio dei palazzi e i tetti di ardesia, al centro della
piazza un ampio giardino con fontana monumentale, affollato di ragazzi sdraiati
sull’erba, sotto i portici, bar, ristoranti affollati e negozi, da sempre
residenza di vip di ogni epoca quali il cardinale Richelieu, Victor Hugo per
citarne solo alcuni.
Ci
inoltriamo nella rue saint-Antoine, la via reale dove arrivavano le personalità
della corte. Vicino alla Senna vediamo l’Hotel de Sens (XV secolo), un palazzo
che nonostante le ristrutturazioni conserva elementi di architettura medievale
anche se pare un castello di fate.
Ci
riposiamo ai bordi della Senna, affollata di persone di tutte le età, sul fiume
una fila quasi continua di bateaux mouches strapieni.
Continuiamo
con la piccola isola Saint Louis, ormai elegante quartiere residenziale con
eleganti palazzi dell’800, ci fermiamo a cenare al ristorante – gelateria
Pom. Cannelle, locale semplice, mangiamo zuppa di cipolle gratinate, insalata
mista, gelato e sorbetto, cucina soddisfacente, prezzi medi.
Domenica:
La Défense, quartiere avveniristico e tecnologico di Parigi con grande
addensamento di grattacieli, non a caso la zona viene definita “la foresta dei
grattacieli” .
Dalla
grande piazza (l’Esplanade)
saliamo sull’ampia scalinata del Grand Arche, un enorme cubo di marmo bianco,
vetro e acciaio che misura di più di 100 metri di lato, vuoto all’interno, è
un moderno arco di trionfo con una specie di tenda in acciaio
volteggiante, e nonostante il tempo nuvoloso si vede l’arco di Trionfo (quello
celebre… dell’Etoile).
Poi
ci perdiamo per Saint Germain de Près, uno dei quartieri simbolo di Parigi,
strade affollate, ristoranti, bar, negozi, visita all’abbazia (VI secolo),
più volte distrutta e ricostruita, l’esterno conserva qualche traccia
dell’aspetto originale, la sua torre campanaria domina il quartiere, la navata
centrale è dei secoli XI-XII, è
frutto della ristrutturazione del XIX
secolo, belle le vetrate istoriate alcune sono del XIII secolo.
Chiesa
di S. Sulpice, grande chiesa gotica, con una bella facciata di stile neoclassico
in due piani con colonnati, nel
tempo ha subito radicali trasformazioni che la fa sembrare quasi barocca, nella
prima cappella a destra affreschi di Delacroix, bello anche il pulpito
sopraelevato (XVIII secolo), ha un enorme organo, molti sono attratti dallo
“gnomone”, una linea meridiana costruita nel XVIII secolo
dall’Osservatorio astronomico di Parigi, peraltro è parzialmente coperta
dalle sedie, penso che l’attuale interesse sia anche dovuto ai film della
serie Il codice da Vinci.
Pranzo
alla Pizzeria Vesuvio, niente si speciale.
Poi
quartiere latino dove visitiamo la chiesa gotica di S.Severin (XIII secolo),
come le altre ha subito negli anni notevoli modifiche, belli gli ornamenti delle
volte e le vetrate istoriate appartenenti ad epoche diverse, che vanno dallo
stile gotico al moderno, le più datate illustrano la vita dei santi e racconti
biblici, quelle moderne (degli anni 70) i
sacramenti (se non l’avessi letto sul foglio all’ingresso non l’avrei
capito), notevoli anche le colonne a forma di palma, da non perdere per chi
vuole vedere l’evoluzione delle vetrate istoriate nel tempo.
Cena
al ristorante L’Epicerie in rue Montorgueil, strada pedonalizzata, a lato
della chiesa di
St.
Eustache, il ristorante con tavolini all’aperto,
ci torneremo più volte.
Lunedì:
visita a Chartres, partiamo dalla gare de Montparnasse, arriviamo in un’ora
(21 euro a/r ciascuno)
La
celebre cattedrale domina la città, è uno dei più grandi capolavori
dell’architettura gotica, notiamo subito che la facciata ovest è coperta da
un telone per lavori in corso, sono per fortuna visibili, le sculture dei tre
portali, non sono tutte originali, ma credo che sia la cattedrale gotica meglio
conservata.
Spesso
il binocolo non basta, per distinguere le sculture, e le storie contenute nelle
vetrate, ricordo che le cattedrali sono
stati definite “libri di vetro e di pietra” che illustrano storie
della Bibbia e del nuovo testamento.
La
cattedrale appare piuttosto buia, ma non era questa l’impressione all’epoca
della costruzione, infatti, la gente era abituata alla luce di lanterne o di
candele, di conseguenze il concetto di luogo illuminato era diverso, peraltro
l’architettura delle cattedrali gotiche si fonda sul concetto platonico che
Dio è luce, ed è questo il motivo delle grandi vetrate istoriate che lasciano
passare la luce del sole.
E’
di tutta evidenza che alla Sainte Chapelle o a Notre Dame, che sono anche
illuminate dalla luce elettrica, a questo fatto non ci si pensa, si deve anche
considerare che le sculture delle cattedrali erano colorate
ora sono grigie.
Nascosto
tra le sedie vediamo tratti del celebre Labirinto, un percorso di penitenza
originale fatto a spirale sul pavimento, che probabilmente si faceva in
ginocchio.
Da
notare che la cattedrale (e non solo questa) è stata spesso frequentata per il
simbolismo esoterico e per i significati alchemici che alcuni hanno attribuito
ad alcune sculture e vetrate.
Approfittiamo
per fare un giro completo dell’esterno, essendo l’unica cattedrale dell’Ile
de France dove si può fare un giro completo, rimaniamo stupiti del sistema di
architravi e contrafforti che sostengono la cattedrale.
Martedì:
La Sainte Chapelle, la Promenade Plantée e Museo Branly
La
Sainte Chapelle (XIII secolo) costruita come cappella collegata con il palazzo
reale, è praticamente incorporata nel palazzo di giustizia. È composta di due
cappelle, quella inferiore riservata al personale del palazzo, quella superiore
alla famiglia reale che custodiva le reliquie, all’interno dominano i colori
rossi e blu (simbolo della Francia), non originali, ma frutto della
ristrutturazione del XIX secolo, la volta è anche decorata di stelle, la
cappella superiore è fantastica, intorno a noi magnifici vetri istoriati (circa
600 mq) da storie della Bibbia e del Nuovo testamento, sono per circa per il 60%
originali, penso che sia il luogo dove le vetrate si vedono meglio, da non
perdere.
Poi
al Museo du Quai Branly, situato in zona Tour Eiffel e ai bordi della Senna, in
un edificio architettonicamente molto moderno, contiene una enorme collezione di
oggetti delle civiltà appartenenti ai quattro continenti, allestiti in modo
eccezionale, tra l’altro sugli schermi sono diffuse immagini e suoni, si
passeggia tra suggestivi corridoi, strutture a ponte, con ai lati vetrine con
oggetti, pitture, in una struttura assolutamente originale all’esterno anche
un giardino botanico.
Poi
pranzo con Rita (che era andata alla Promenade Plantée) al Bazar dell’Hotel
de Ville, che al 5° piano ha un grande self service a prezzi modici, in una
grande sala panoramica, ci verremo quasi tutti i giorni.
Rita
mi riferisce che la Promenade Plantée: è una splendida area verde ottenuta
dalla trasformazione di una ferrovia dismessa, un percorso verde tra fiori,
giardini, sculture, che inizia non lontano dalla gare de Lyon, lungo circa 5
chilometri, frequentato da chi fa jogging, scolaresche di bambini che disegnano
sulle panchine, è difficile pensare che questo luogo sia in centro città, la
passeggiata poggia sul Viaduc des Arts molto frequentato dai turisti per le
botteghe artigiane.
Andiamo
poi a visitare due esposizioni temporanee nel vicino Hotel de Ville, una sulla
Comune dove sono esposte fotografie della rivolta, l’altra relativa a Parigi
nel tempo degli impressionisti, con opere provenienti dal Museo d’Orsay (in
ristrutturazione), molto interessanti, ingresso libero.
Andiamo
quindi al Jardin des Tuileries, un grande giardino in pieno centro della città,
situato tra il Louvre e la Concorde, ci sono molte sedie e sdraio a
disposizioni, vasche dove i ragazzi fanno navigare le loro barchette
telecomandate, molte le statue decorative.
Alla
sera cena in zona Beaubourg e visita del quartiere, bello il Beaubourg
illuminato.
Mercoledì:
Montmartre, Saint Denis, Champ Elisée, Arc De Triomphe.
Raggiungiamo
Montmartre, uno dei quartieri più frequentati dai turisti che sperano di
trovare l’ambiente di un tempo, infatti, era considerato il quartiere degli
artisti, soprattutto impressionisti, ancora oggi è caratterizzato da strade
strette, pavimentate con il “pavé”, piene di bancarelle che però
vendono i soliti souvenirs, certo la Place du Tetre e la rue des Abesses sono
molto affollate, l’antico fascino non c’è più.
Andiamo
quindi alla Chiesa del Sacrè Coeur (XIX secolo), situata su una piccola
collina, salgo con la funicolare (la carta navigo è valida), mentre Rita
preferisce fare la scalinata, scelta di cui si pentirà.
Ci godiamo il panorama della città, la chiesa è di marmo
bianco, con quattro cupole, in stile bizantino, molta folla sia all’interno
che all’esterno.
Poi
con la metro alla Cattedrale di Saint Denis (vale la carta navigo, se andate in
metro), la facciata romanica è imponente, forse meno decorata rispetto a quelle
già viste, una sola torre
(l’altra era crollata), in altezza la facciata pare divisa su tre piani, i 3
portali sono magnificamente decorati con statue alte e strette, all’interno
navata altissima, naturalmente grandi finestre-pareti, con vetrate istoriate,
con storie dell’antico e nuovo testamento però poche sono originali, molto
bello il rosone nord, la cattedrale fu scelta come cimitero dai re di Francia, e
le sculture poste sulle loro tombe sono un vero e proprio museo dell’arte
funeraria (visita a pagamento), ho notato in particolare la tomba di Dagoberto,
primo re ad essere sepolto.
Poi
flanella con Rita agli Champs Elisées, con gelato Berthillon, seduti in un bar
vicino dell’Arc de Triomphe.
Cena
al ristorante Swann e Vincent, non male.
Venerdì:
ci serviamo dei Batobus, i vaporetti di linea di Parigi, per continuare la
visita, approdano in molte località soprattutto turistiche, il costo è 9 euro
valido per corse illimitate per un giorno (per 5 giorni il costo è 21 euro).
Andiamo
a visitare il museo dell’Orangerie, situato praticamente all’interno dei
giardini della Tuileries, davanti al museo una splendida scultura di Rodin,
ingresso a pagamento, all’interno gli splendidi ed enormi pannelli delle
Ninfee di Monet e la ricca collezione di grandi pittori impressionisti quali
Paul Cézanne, Henri Matisse, Pablo Picasso, Pierre-Auguste Renoir, per citarne
solo alcuni, foto libere. Da non perdere
Nel
pomeriggio passeggiata nel quartiere latino, con visita alla piccola chiesa di
St Julien le Pauvre (VI secolo), la chiesa è tutta recintata, dell’antico
passato si vede poco, anche in seguito alle trasformazioni subite nel tempo.
Attualmente è una chiesa di culto melchita, l’interno è stato quasi tutto
rifatto
Poi
chiesa di Saint Etienne du Mont (XV-XVII secolo) costruita dove esisteva una
delle più antiche abbazie della città, all’interno un interessante pulpito
in legno, e una struttura a ponte (ambone), che forse in passato era un grande
pulpito, con interessanti scalinate ai lati, il tutto mi pare stile barocco,
interessanti anche alcune vetrate del seicento, all’esterno
vediamo la Torre di Clovis, che appartiene però ad altra struttura, al lato opposto
il Pantheon, ma lo visioniamo solo dall’esterno
Sabato:
Mattinata lungo la Senna dove ci soffermiamo sulle bancarelle che vendono
souvenirs, stampe e libri
Nel pomeriggio visita alla cattedrale di Notre Dame, nell’Ile
de la Citè, davanti il Parvis, una grande piazza con giardino, frutto della
ristrutturazione dell’Haussmann, la vista della facciata occidentale è molto
suggestiva, tenuto conto che il sole del tramonto rende i colori più belli.
Magnifici
i tre grandi portali finemente scolpiti con storie dei testamenti,
è uno dei capolavori del gotico, anche se nel tempo ha avuto molte
vicissitudini.
Seduti
su di un muretto del Parvis, con il
binocolo esaminiamo le sculture dei portali, più in alto il grande e tipico
rosone, all’interno la grande navata centrale, le volte stanno a circa 35
metri, il coro con sculture, senza contare le magnifiche vetrate istoriate,
anche se non tutte sono originali, in particolare sono certamente originali i
vetri dei rosoni nord e sud, con scene del vecchio testamento, il rosone ovest
è parzialmente coperto dall’organo
Alla
sera visita al Louvre (era la notte dei musei, entrata libera in tutti i musei),
uno dei musei più grandi del mondo, e ci sono proposte di ampliamento, oggi se
volete percorrere tutti i corridoi fate 15 chilometri, noi ci soffermiamo sui
settori delle antichità greche e romane, poi pittura fiamminga, infine in altri
settori per vedere qualche capolavoro del periodo XV-XVI secolo, che ci eravamo
annotati, all’uscita vediamo la suggestiva piramide illuminata.
Cena
a tarda ora al Bistrot S. Eustache, arredamento d’epoca, cucina francese,
piccolo cabaret con canzoni, ottimo fine serata.
Domenica:
Rita torna a Notre Dame per assistere alla messa con i cori gregoriani mentre io
vado alla chiesa di Saint Germain l’Auxerrois (XIV-XV secolo), situata in una
bella piazza, imponente la torre campanaria (diede il segnale di inizio del
massacro degli ugonotti), sulla facciata si distingue una cornice a balaustra,
portale gotico del XIII con
sculture e statue alte e strette, mentre l’interno è del XV secolo, era la
chiesa del Louvre, quando vi risiedeva il sovrano
Poi
ritorno al Louvre per vedere l’edificio e la cour Carrè, e la Piramide.
Nel
pomeriggio visitiamo la zona della Madeleine, sull’omonima piazza la grande
chiesa che sembra un tempio greco, infatti, è circondata da alte colonne
doriche, all’esterno non reca alcun segno che si tratta di una chiesa, no vi
sono campanili o croci, all’interno una lunga navata (circa 80 m) e notevoli
sculture del XIX secolo, da notare che la scalinata di accesso è praticamente
coperta da fiori, nella piazza la gastronomia Fauchon, nota in tutto il mondo.
Poi
ultima passeggiata serale sul lungosenna.
Il
nostro viaggio è praticamente al termine, che dire…. Parigi è sempre Parigi
e come sempre ha molto da offrire a chiunque la visiti, certo alcune cose che
volevamo rivedere non erano disponibili come il Museo Picasso, Il Museo d’Orsay,
tanto sappiamo che ci ritorneremo.
Ferny Forner