Parigi San Silvestro 2011
France
Racconto di viaggio 2011
di Domenico
http://domenico1974.wordpress.com/
“Parigi non finisce
mai e i ricordi di chi ci ha vissuto
differiscono tutti gli uni dagli altri…”
Enrique Vila-Matas
Parigi
da vivere, da respirare… La mia prima volta in questa città è stata un
amplesso di emozioni che pochi luoghi hanno saputo destarmi. E non parlo solo
del romanticismo che si respira. Quello può essere un fatto soggettivo. Parigi
è fatta per i ricordi, per essere vissuta, per farsi soggiogare anche
dall’odore caratteristico della sua pioggia sottile, costante, quasi
impercettibile. Lasciare che la città entri nella carne, che faccia essa stessa
da guida per le sue arterie è cosa essenziale per goderne appieno del suo
evidente fascino. Io per la verità mi sono fatta guidare anche da Domenico che
essendoci stato più volte ha saputo suggerirmi il migliore degli itinerari (con
qualche “deviazione” fermamente richiesta dalla sottoscritta)
Appena
usciti dalla metro Anvers sembrava di essere più o meno a Roma: caos di gente,
automobilisti che strombazzano e si insultano, venditori ambulanti. Pochi metri
più avanti e l’apparizione del bianchissimo Sacre
Cœur tra il nero del cielo mi basta per ricordare
quanto
questa città sia romantica, imponente e avvolgente. Ogni angolo di Parigi ha il
suo fascino: vorresti infilarti per essere avvolto dagli eleganti edifici, dalle
strade acciottolate e dai cafè che vi si affacciano e da quell’atmosfera da
Belle Èpoque che sembra essere rimasta identica da oltre un secolo. Così sei
preso dall’imbarazzo della scelta nel decidere il tuo da farsi: un giro sul
bateau mouche, una visita a un museo, una passeggiata tra i silenziosi viali
dell’Ile Saint-Louis o quelli eleganti di Saint-Germain o il boulevard caotico
degli champs Elysées; oppure un po’ di relax in uno dei giardini cittadini.
Se la Fitzgerald cantava “I Love Paris in the spring” bisogna crederle: nel
periodo natalizio Parigi non si offre particolarmente diversa da altri periodi
dell’anno e, considerando il tempo più freddo e piovoso, non si può dire che
dicembre sia il periodo migliore per visitarla. Eppure, anche i colori grigi del
cielo piovigginoso non intaccano il fascino della capitale. L’appartamento ai
piedi della basilica aggiunge a questa mi nuova esperienza nella Ville Lumiere
quel po’ di “sentirsi parigino” che fa apprezzare ancor più Montmartre e
i suoi lati meno turistici.
Dato che su Parigi troverete decine di diari in rete (inclusi quello del
sottoscritto- vai alla pagina), di ritorno da una delle più belle città
del mondo spero di fare cosa gradita fornendo qualche utile informazione a chi
penserà – seppur tra 11 mesi – di festeggiare l’ultima notte dell’anno
nella capitale francese. Sull’appuntamento di san Silvestro infatti girano
molte voci infondate: girando in rete ho trovato anche tour operator che
millantavano fuochi d’artificio dalla Tour Eiffel allo scoccare della
mezzanotte.
Come
detto, Parigi è per me una città straordinariamente bella (questa è stata la
mia quarta visita) che si apprezza in ogni stagione, ma il periodo a cavallo del
nuovo anno non mi è parso che offra eventi imperdibili; piuttosto ci siamo
trovati con aperture ridotte o chiusure totali dei musei e con condizioni
meteorologiche, seppur discrete, non certo ideali per godersi al meglio la città.
La prima cosa da sapere è che l’unico anno in cui c’è stato lo spettacolo
pirotecnico alla torre Eiffel è stato il 2000 per le celebrazioni del nuovo
millennio. Quindi non vedrete, a meno di nuove comunicazione del maire
(il signor sindaco), nessun fuoco d’artificio né dalla torre né dagli Champs
Elysées né in tutti gli altri arrondissement.
Addirittura l’amministrazione comunale aveva vietato per il 2011 l’utilizzo
di esplosivi di qualunque tipo e l’utilizzo di bottiglie di vetro nelle zone
della torre Eiffel e degli Champs Elysées.
Come festeggiano quindi i parigini la fine dell’anno? Una dritta ce la dà
Pierre, dell’ufficio turistico ai piedi di Montmartre. Ci dice che i
“botti”, il concertone di piazza e il cenone sono usanze italiane, non
parigine. I parigini si riuniscono essenzialmente lungo gli Champs Elysées e
attendono tutti vicini vicini la mezzanotte per poi brindare (quest’anno
con bottiglie di plastica), abbracciarsi e baciarsi. Tutto qui. Il consiglio
quindi dell’ufficio turistico parigino è di evitare addirittura questa zona
molto caotica dove per giunta confluiscono dalla periferia giovanotti un po’
alticci. Suggerisce piuttosto zone più caratteristiche come Saint-Germain, il
Quartier Latin, la zona Bastille o Montparnasse. Anche a Montmartre, dove
alloggiamo in un appartamento poco a lato del Sacre Cœur, non è previsto
niente di festoso.
Da considerare poi un aspetto importante, questa volta già suggeritomi da
amicizie parigine. Le metropolitane sono prese d’assalto da migliaia di
persone e se non ci si muove in tempo il rischio di brindare in treno non è così
remoto.
Fatte le somme, la nostra esperienza è stata questa.
Sua
Eccellenza la RATP apre i suoi tornelli ed elargisce metropolitane e bus gratis
dalle ore 17 e per tutta la notte. Alcune linee metro chiudono dopo le 02.30.
Evito ogni mortificante paragone con i servizi italioti di fine anno.
Usciamo
di casa intorno le 21 e sembra tutto tranquillo, nel senso che c’è gente in
strada ma l’affollamento in treno è normale. C’è da dire che l’accesso
gratuito alle metro fa vedere con maggiore frequenza qualche faccia strana. Le
guardie della RATP sono in giro in modo abbastanza diffuso e ogni tanto si
portano via qualcuno.
Abbiamo evitato sia gli Champs Elysées (di stare nel caos per due ore per
“svitare” una bottiglia di plastica non ci andava; eravamo stati lì il
pomeriggio del 31 dicembre e c’era il solito affollamento lungo il viale e
dentro le gallerie) sia la torre Eiffel dove eravamo stati la sera prima. La
scelta è il quartiere Saint-Germain dove ci sono molti locali tra cui alcuni
cafè letterari storici di un certo pregio. Nei locali si trova generalmente
spazio anche se non si è prenotato; pochi locali richiedono la prenotazione.
Alcuni presentano il menù di San Silvestro a prezzi fissi (prezzi variabili, ma
si trovano molte proposte intorno ai 30€), altri un menù con prezzi
maggiorati (e noi ci caschiamo…), altri fanno normale servizio e ci si può
sedere a bere qualcosa.
L’idea che ci siamo fatti è che a Parigi la sera del 31 dicembre sia quasi
una sera come le altre: la gente esce o sta a casa, consuma una cena normale,
poi brinda per strada.
A mezzanotte, dopo aver girato lungo rue
St. Andres des Arts, decidiamo di brindare sul Pont
St- Michel con la cattedrale di Notre
Dame alle nostre spalle. Qui non c’è divieto per il vetro e a
mezzanotte stappiamo lo spumante dopo aver fatto ognuno per sé il proprio conto
alla rovescia. Lo spettacolo è del tutto normale e la cosa ci lascia stupiti:
ci sono alcuni automobilisti che suonano il clacson ma sembra che stiano
tornando da una giornata di routine, ci sono degli autobus con normali
passeggeri, non c’è quasi traffico, c’è gente che grida (ma un pochino) e
augura “Bonne Annè” a tutte le persone che incrocia. Niente fuochi, niente
petardi.
Segue
giro pedonale per il centro, complice la bella serata serena (dopo un po’ di
pioggia pomeridiana) e tutto sommato tiepida (penso intorno ai 10°C): Notre
Dame e Hotel de Ville prima di riprendere la metro a Chatelet per un rientro a
Montmartre liscio come l’olio. Intorno alle 2 siamo a casa.
La mattina seguente, mercatini e negozi aperti più o meno dalle 10 e vita
regolare come sempre, ad eccezione dei musei quasi tutti chiusi.
Questa, in sintesi, la nostra esperienza di fine anno a Parigi: spero che possa
essere d’aiuto per chi progetta il prossimo brindisi annuale.
A
latere della serata di baldoria, per noi molto limitata, Parigi si presenta
elegante e romantica come sempre. Approfittando della bella giornata soleggiata
del 29 dicembre suggerisco ad Adriana un lungo giro per la città. Con il sole
è infatti tutto più apprezzabile.
Ritrovo
anche qui alcuni mercatini natalizi la cui atmosfera è però ben lontana da
quella tedesca. Riesce appena a tenervi testa il Village
de Noël du Trocadero, un bel mercatino intorno al giardino e le
fontane sotto il palazzo di Chaillot con la Tour Eiffel sullo sfondo. É il
mercatino più suggestivo. Come gli altri offre soprattutto prodotti
gastronomici (crepes, bignet, gouffres e ovviamente il vin
chaude): finalmente trovo la mia compote
de pommes con cui mi faccio farcire un bignet (simile ai krapfen).
C’è anche un mini villaggio invernale con tanto di neve sparata dai cannoni.
Sullo sfondo, dicevo, la Tour Eiffel che io trovo magnifica per quel suo
combinare la freddezza dell’acciaio con il calore dell’illuminazione.
Anche il mercatino attorno il Sacre
Cœur è molto carino, raccolto e suggestivo. Qui c’è la chiesa
bianchissima a fare da sfondo da un lato, mentre dall’altro c’è una
straordinaria veduta su tutta la città. La sera fortunatamente la Place
du Tetre si svuota degli artisti e si scopre un quartiere più
tranquillo e autentico, soprattutto in alcune stradine secondarie di cui parlerò
più avanti.
Altri mercatini mi sono sembrati fatti con poco cuore. Ce n’è uno molto
anonimo sopra l’imbarcadero della Torre Eiffel, un altro molto piccolo in Place
des Abbsesses e davanti la Eglise de Saint-Germain-des-Pres. Al
mercatino della Defense non andiamo.
E poi ci sono centinaia di stands lungo entrambi i lati degli Champs Elysées
che definire “mercatino” non si può. È semplicemente un insieme di
bancarelle a festa, con oggetti natalizi o gastronomici, vestiti, souvenirs etc
etc che si estende dalla Rond Point fino più o meno a Place
de la Concorde dove c’è la famosa ruota panoramica. Onestamente
vale una passeggiata in quanto passeggiata (purtroppo tra una folla molto
caotica) ma non in quanto mercatino.
Eccettuato quanto sopra, la Ville Lumiére non offre molto altro di natalizio:
anche la parte chic degli Champs Elysées è più meno quella di sempre e le
illuminazioni – piccole spirali attorno gli alberi – non sono niente di
eccezionale, soprattutto con la luce del giorno.
Dopo quattro volte mi restano ancora cose inesplorate che richiedono quindi una nuova visita, magari stavolta con la conoscenza di un po’ di francese. A proposito: prima di parlare del caratterino dei parigini (effettivamente un po’ scontroso) forse dovremmo analizzare coscienziosamente quello di alcune città nostrane.
Ecco
infine alcune opinioni, suggerimenti e link alla luce del mio poker parigino e
al battesimo di Adriana. Ad eccezione di un paio di novità, ho rivisto
molte delle cose già viste nei precedenti viaggi.
Rimandandovi
al diario
del 2004 per altre impressioni, per quanto riguarda il giro
turistico tra le strade delle città ecco l’elenco delle mie tappe favorite.
La veduta della Tour
Eiffel sia da Trocadero
sia arrivando dal parco di Champ-de-Mars.
Stavolta ai giardini di Trocadero c’è un bel mercatino che ci offre una delle
pochissime atmosfere davvero natalizie della città.
La zona del quartiere del Marais:
non tanto la Place de la Bastille che oramai niente conserva del passato;
piuttosto
l’Hotel de Ville (al
cui ingresso c’è una pista di pattinaggio su ghiaccio), l’armoniosa ed
elegante simmetricità di Place des
Vosges (riportata all’originario splendore solo nel 1965) e il
seicentesco giardino al suo centro; il quartiere ebraico (Pletzl)
intorno alle pittoresche e animatissime rue
des Rosiers e rue
St-Croix de la Bretonneire. Da queste parti inizia Rue
de Rivoli, una delle strade più chic di Parigi che arriva fina a
Place de Concorde.
§
Saint-Germain,
in particolare intorno la rue
St-Andrè des Arts, piena di gente e di locali, alcuni dei quali
furono un tempo famosi ritrovi di letterati. Ancora una volta non riesco a
visitare la Eglise Saint-Germain davanti alla quale c’è un piccolo mercatino
e di lato due famosi caffè letterari: il Cafè
de Flore (ospitò Sartre e Picasso) e Les
Deux Magots (ritrovo di Hemingway, André Breton e Sartre che,
evidentemente, trascorreva molto tempo al bar…). La Lonely Planet indica un
interessante passeggiata tra Saint-Germain e il Quartier Latin a caccia dei
posti dove alloggiarono o si intrattenevano famosi artisti e letterati, in
particolare ad inizio ’900.
Il
cimitero Pére Lachaise,
enorme giardino dedicato alle sepoltura di diversi personaggi celebri: Guillaume
Apollinaire, Honorè de Balzac, Georges Bizet, Edith Piaf, Oscar Wilde, Marcel
Proust, Moliere, Gioacchino Rossini, Jim Morrison. Procuratevi assolutamente una
mappa prima di entrare: dovrebbero fornirle gratis all’ingresso principale, ma
noi non le abbiamo trovate.
Ovviamente Montmartre,
soprattutto se lontano dalla usuale folla di turisti e di improvvisati artisti.
Segnalo senza dubbio l’itinerario suggerito dalla Lonely Planet che vi farà
osservare qualche angolo meno noto ma molto caratteristico della zona attraverso
stradine molto
pittoresche:
cominciando da Place Blanche,
troverete il celebre Moulin Rouge,
molto più caratteristico se visto la sera con le luci accese; salendo su rue
Lepic troverete al n° 15 il Cafè
des Deux Moulins, dove lavorava Amélie del noto film (il locale è
affollatissimo); la casa al n°54 ospitò Vincent Van Gogh per due anni;
continuando a salire ci sono i due mulini gemelli. Su rue
Girardon c’è l’originale statua del Passe-Muraille opera di Jean
Marais. Place Dalida
(foto) vi offre uno scorcio da cartolina.
Tra rue St-Vincent e rue
des Saules c’è il famoso e piccolissimo cabaret Au Lapin Agile; su
rue des Saules c’è il Clos-Montmartre,
piccola vigna coltivata a partire dal 1933 grazie alle quale si celebra
per le vie del quartiere la festa della vendemmia il secondo week end do
ottobre. Lì vicino, all’incrocio con rue de l’Abreuvoir, c’è
lapittoresca Maison Rose;
su rue de Cortot c’è il museo di Montmartre e la casa del compositore Eric
Satie. Poco oltre siete oramai a ridosso della celebre Place
du Tertre: di giorno la troverete piena di artisti o presunti tali
(molto meglio piazza Navona a Roma), la sera apprezzerete l’atmosfera da
piccolo borgo.
Il
Forum Les Halles, la cui
ricostruzione sarebbe dovuta essere stata completata per la fine del 2011,
appariva ancora come un rudere.
Tra le curiosità: il piccolo giro per Pigalle
in tarda mattinata ci ha fatto scorgere famiglie con bimbi tranquillamente a
spasso lungo il viale pedonale al centro del Boulevard de Clichy.
Da
dimenticare il caos da esaurimento nervoso intorno le gallerie Lafayette e
all’interno dei negozi: la cosa più irritante del soggiorno parigino!
Ecco
invece le mie brevissime recensioni sulle visite ai monumenti e chiese. Non
abbiamo visitato il Louvre per evitare di perderci una intera giornata; la
chiusura dei musei del 1 gennaio ci ha impedito altre visite.
Notre
Dame de Paris, sempre bella da dentro e da fuori, la cui costruzione
durò due secoli. Da consigliare un bel giretto a piedi tutto intorno alla
cattedrale per ammirare lo splendore della sua architettura. Dietro Notre Dame
c’è Place Jean XXIII,
nota soprattutto come punto per scattare belle foto alla cattedrale.
Musée d’Orsay:
resta uno dei miei musei preferiti grazie sia all’originale ubicazione (una ex
stazione ferroviaria) sia alla straordinaria collezione di dipinti
impressionisti. Sul sito
del museo trovate anche un elenco e una descrizione di alcune
opere esposte. Fate attenzione agli orari perché già 45 minuti prima della
chiusura i visitatori sono pregati di avviarsi verso l’uscita e poco dopo gli
addetti alla sicurezza cominciano a transennare alcune aree. Così sperimentiamo
che alle 17.15 la già caotica folla viene presa dalla frenesia di vedere quello
che non ha visto e il museo si trasforma in un formicaio. All’interno del
museo ci sono numerosi divieti di fotografare, ma in moltissimi fanno fotografie
anche in presenza degli addetti ai controlli.
Eglise St-Eustache,
alle spalle di Les Halles, maestosa
chiesa gotica al cui interno troverete un altrettanto maestoso organo del 1854
che vanta 101 registri e 800 canne. Poco noto è che la chiesa ha presieduto a
numerosi eventi parigini: bil attesimo di Moliere (che vi è stato anche sepolto
per qualche tempo), della signora di Pompadour e di Richelieu.
Saint-Chapelle,
piccolo gioiello gotico. Le straordinarie vetrate alte 15m che al
secondo piano sostituiscono i muri (di cui circa la metà sono originali)
illustrano storie del vecchio e nuovo testamento danno il meglio di sé quando
fuori splende il sole.
Conciergierie,
la celebre prigione che accolse le migliaia di condannati del Tribunale
rivoluzionario, tra cui Marie-Antoniette, Marat, Lavoisier, Danton, Robespierre.
La condanna fu quasi sempre la ghigliottina di piazza della Concorde. A pensare
che la ghigliottina fu proposta al re Luigi XVI dal medico che le diede il nome
come mezzo più “umano” di condanna a morte. Il re accolse entusiasta
l’idea ma ne modificò la lama senza immaginare che quella lama l’avrebbe
provata anche lui.
Orari
mercatini e musei
Informazioni sui mercatini (con date e orari) potete trovarle sul sito
della città di Parigi: http://www.paris.fr/noel.
Per il 2011-2012 (così da potersi fare un’idea) questo è stato il programma
dei mercatini di Parigi che abbiamo visitato.
Il
Marché Paris Champs Elysées
è stato aperto da fine novembre al 2 gennaio; quello alla Eglise de
Saint-Germain-des-Pres dal 2 dicembre al 2 gennaio 2012 dalle 10.30 alle 19.30.
Il Village de Noël du
Trocadéro è stato aperto dall’8 dicembre al 2 gennaio 2012 dalle 10.30 alle
19.30.
Fino al 21 dicembre anche il piazzale antistante Notre Dame aveva ospitato il
suo mercatino natalizio.
La chiusura del mercatino del Sacre Cœur comincia intorno alle 20, qualche
stand gastronomico chiude alle 21.30. Anche la sera del 31 dicembre la chiusura
è alle 20 e l’apertura al 1 gennaio avviene normalmente la mattina intorno le
10.
E’ d’obbligo anche verificare gli orari dei musei che sono quasi tutti
chiusi il 1° gennaio, ad eccezione, per quello che ho trovato in rete, del Centro
Pompidou e del Museo
dell’Erotismo di Montmartre. Sono aperte ovviamente le chiese, ma
potreste trovarci dei concerti a pagamento. Il 1 gennaio 2012 è coinciso con la
prima domenica del mese, giorno in cui i musei sono ad accesso gratuito, ma
purtroppo non questa volta.
Preparatevi alle solite lunghe file per accedere ai monumenti a meno che non
riusciate a comprare in anticipo i biglietti. Ad esempio al Musee d’Orsay ci
tocca una fila di quasi 90 minuti, alla Saint Chapelle abbiamo bisogno di un
secondo tentativo. Se decidete di visitare anche la Conciergerie, se comprate lì
il biglietto combinato potete accedere più celermente alla Saint-Chapelle.
Trasporto
pubblico a Parigi la notte di san Silvestro
Per san Silvestro 2011 la RATP ha previsto metro,
RER e bus gratis dalle ore 17. Tutte le linee metro sono rimaste funzionanti
fino alle 2.30, poi alcune hanno chiuso e sono stati aggiunti i bus notturni. Le
notizie sono state opportunamente diffuse ai video delle stazioni metro e sul
sito della ratp (www.ratp.fr);
le fermate dei bus notturni sono state segnalate con cartelloni ad hoc.
A parte questo, la rete delle metropolitane parigine è davvero
eccezionale (16 linee – la prima fu inaugurata nel 1900 – 5 RER e 4 tram) e
i prezzi ottimi in relazione al servizio. Tra le varie offerte da valutare a
seconda delle esigenze noi facciamo il carnet di 10 biglietti a 12,50€
(biglietto singolo: 1,70€). L’unico neo è che spesso le stazioni sono prive
di uscite o interscambi con scale mobili o ascensori, rendendo faticoso
l’utilizzo da parte di persone con difficoltà motorie.
I biglietti obliterati in metro non possono essere usati per un successivo
viaggio in autobus e viceversa. Anche la funicolare di Montmartre richiede un
nuovo biglietto ma abbiamo notato che se si usa un biglietto obliterato a un
tornello RER questo viene accettato al tornello della funicolare. Non so dire se
sia stato un caso o funziona così.
Collegamento
Aeroporto Orly – Parigi
Per chi arriva all’aeroporto di Orly c’è un
servizio ferroviario che porta in circa 45 minuti in centro. Il costo di
10,75€ (inspiegabilmente 10,90€ al box della metro Chateaux Rouge per il
tragitto di ritorno) include la navetta automatica Orlyval fino alla fermata
Antony da cui si accede alla RER B che conduce in centro.
Velib:
il bike sharing
Il servizio di bike sharing di Parigi è
diffusissimo in città così come le piste ciclabili; si vedono molte persone
sulle bici grigie, anche turisti e anche la sera di san Silvestro. È possibile
l’acquisto di biglietti giornalieri (1,70€, ma con deposito cauzionale di
150€) piuttosto che sottoscrivere un abbonamento di lunga durata. I primi 30
minuti sono sempre gratis, poi circa 1€ per ogni 30 minuti successivi. Tutte
le informazioni al sito https://aboen-paris.cyclocity.fr/
Dove
abbiamo mangiato
In
considerazione del nostro viaggio
estivo in Normandia e Loira dove abbiamo mangiato per lo più
ordinando senza capire cosa sarebbe esattamente arrivato a tavola (ricordo col
sorriso uno spiedino con tre pezzi di pesce dal nome impronunciabile) e dove,
anche Rocco Siffredi sarebbe impallidito difronte alla enorme quantità di
patatine che abbiamo ingurgitato, questa volta siamo partiti muniti di un buon
dizionario tascabile e di un frasario con tanto di dizionario gastronomico!!!
Non
abbiamo sperimentato ristoranti segnalati da guide turistiche e possiamo dire
che siamo andati sempre bene: il livello medio della cucina è sempre buono. Vi
segnalo qui i posti che ci hanno soddisfatto e quelli che sconsiglio.
Bar
du Marché des Blancs Manteaux
– 53, rue Vieille du Temple (Marais). E’ un piccolo locale al cui
interno i tavoli sono molto vicini tra loro, ma l’ambiente è accogliente e
sembra autenticamente parigino, il personale simpatico, la cucina ottima e i
prezzi buoni (prezzo portate intorno ai 10€).
Café Latin – 30, rue
Saint-André-des-Arts (Saint-Germain). Ristorante dall’atmosfera accogliente e
rilassante e buona cucina. Prezzo medio portata: 14€.
Obododo Café – 28,
Boulevard Menilmontant (adiacente cimitero Pere Lachaise). Si trova accanto
all’uscita sud del cimitero e, terminata la visita del sito, è un ottimo
posto dove rilassarsi. Discreta cucina, prezzo medio di una portata: circa
10€.
L’etè en Pente Douce
– rue Paul Albert/ rue Muller (Montmartre). Posto rilassante lontano dalla
selva di locali turistici a prezzi alti della zona di Place du Tertre. Prezzo
medio di una portata: 14€.
Le Pub-St-Germain – 17,
rue de l’Ancienne comédie (Saint-Germain). Il locale è carino, è situato in
questo caratteristico vicoletto, la cucina è ottima, ma i prezzi sono
esagerati. Noi ci distraiamo quel tanto che basta per pagare 25€ un
cheesburger (ottimo, ma pur sempre cheesburger) in quanto la sera di San
Silvestro i prezzi esposti sono maggiorati. La cosa era comunque segnalata, ma
in francese e noi ci facciamo caso dopo. E’ pur vero che il cheesburger
normalmente ve lo fanno pagare comunque 19€…
La Pierrade – 93, rue
des Martyrs (Montmartre, metro Abbesses). Altro posto interessante e
accogliente, lontano dalla ressa turistica del quartiere. Il piatto della casa
è la “pierrade” e, secondo quanto dice l’oste, è fatto solo qui: vi
portano un piatto di carne cruda con patate fritte e delle salse e una piastra
riscaldata su cui cuocerete la carne (di maiale, di anatra, di agnello, di
pesce….). Unico neo è che gli abiti si impregnano un po’ degli odori
dell’arrosto. Prezzo medio delle portate: 15€.
La Table d’Anvers –
2, place d’Anvers (Pigalle). Segnalato dalla Lonely Planet per essere
frequentato dalla gente del posto e per trovarsi su una piazza verde e
tranquilla rispetto al resto della zona. Purtoppo l’abbiamo trovato chiuso.
Abbiamo
mangiato due volte ai mercatini natalizi. Il top è stato un panino con dello
stinco di prosciutto cotto sul posto e patate fritte mangiato al Sacre Cœur. Il
peggio, un panino con una salsiccia tipo wurstel preso a uno stand lungo gli
Champs Elysées.
Bateau
Mouche
Preparatevi alla fila per imbarcarvi su uno dei
famosi battelli per un romantico e istruttivo giro sulla Senna. A me piace molto
di più la versione serale durante la quale si possono vedere i monumenti
illuminati. Secondo me sarebbe utile iniziare la visita parigina con questo
giro, perché la guida (se presente, come sul Bateaux Parisienne) vi illustra
alcune cose che potreste non sapere. Ad esempio scopriamo il giardino del Musée
de Sculpture en Plen Air, sulla rive Gauche nel Quartier Latin tra il
Pont de Sully e il Quai Saint-bernard (ci sono diverse sculture all’aperto e
vi si riuniscono i parigini per ballare tango) e la tradizione che vuole che ci
si baci sotto il Pont Marie mentre si esprime un desiderio.
L’imbarcadero sotto la Torre Eiffel è affollatissimo e le macchine
automatiche ai varchi accettano solo carte di credito. Per andare più veloci
forse si può optare non per la richiestissima Bateaux Parisienne (12€, 1 ora
con audio guida – www.bateauxparisiens.com) ma ad esempio per la Compagnie des
Bateaux Mouches (www.bateaux-mouches.fr) oppure per il Batobus
(http://www.batobus.com/index.htm ) che propone la formula “on-off” tra le
10 alle 18 (fino alle 21.30 d’estate) con biglietto giornaliero (15€) o
plurigiornaliero. Conviene forse in tutti i casi dotarsi di biglietto in tempo.
Il primo gennaio, ad esempio, alle 18 noi eravamo nella lunga coda del Bateaxu
Parisienne, il Batobus era quasi vuoto ma non c’erano più biglietti per la
corsa delle 18.
Souvenirs
In
Montmartre, nei pressi della funicolare, tra rue Steinkerque e rue Tardieu
si trovano gli stessi souvenirs di altre zone della città (Montmartre inclusa)
a prezzi un po’ più bassi. Il negozio “Katcha” (6, rue de Tardieu) ha
oggetti carini a ottimi prezzi.
Sicurezza
Nonostante il (solito) caos di turisti, tutto
sommato le cose sono apparse tranquille, anche in rapporto alle dimensioni della
città. Condivido il suggerimento della Lonely Planet di evitare la zona del
Forum Les Halles di sera così come alcune fermate metro nei pressi di
Montmartre: Chateaux Rouge e Barbes-Rochechouart. Senza dubbio più tranquilla
la metro Anvers. Non saprei dire di Pigalle in tarda serata-notte, ma la folla
di turisti e curiosi a vedere il Moulin Rouge intorno la metro Blanche rende
almeno questa zona abbastanza tranquilla.
Durante l’apertura notturna delle metro a san Silvestro si sono viste alcune
facce scure, ma potrebbe essere che esageri. Ci sono comunque molte guardie
della RATP in stazione e nei treni. La notte di san Silvestro, almeno lontani
dai punti più affollati, le cose sono andate tranquillamente: occasionalmente
qualche giovane urlante, ma credo che rientri nella normalità.
Link
http://www.paris.fr/
http://it.parisinfo.com/
http://www.paris.fr/noel
http://www.ratp.fr/
http://www.aeroportsdeparis.fr/ADP/fr-fr/Passagers/accueil/
https://aboen-paris.cyclocity.fr/
Programma
Mercoledì
28 dicembre 2011.
Roma – Paris Orly; Montmartre. (Nuvoloso, temperatura intorno ai 13°C)
Partenza da Roma Fiumicino ore 15. Arriviamo a Montmarte intorno le 19, in tempo
per un veloce giro (trolley al seguito) intorno il Sacre
Cœur e al mercatino.
Giovedì
29 dicembre 2011. (Sereno, temperatura intorno ai 13°C)
Marchè aux Fleurs (place Lepin), Notre Dame e Place Jean XXIII, Ile St-Louis,
Place de la Bastille, Place des Vosges, casa Victor Hugo, cortile Hotel de Sully,
rue des Rosiers, da rue des Franc Burgeois verso il Centre Pompidou, place Igor
Stravinsky, Eglise St-Eustache, Palais Royal e giardino, Opera Garnier, Galerie
Lafayette, boulev. des Capucines, Place Vendome, place de la Concorde.
Metro verso
Saint-Germain, rue st-Andres des Arts.
Pranzo a: Bar du Marché des Blancs Manteaux
Cena a: Cafè Latin
Sul
boulevard des Capucines cìè il Gran
Cafè, dove i fratelli Lumiere presentarono per la prima volta il
loro cinematographe.
Avevamo pensato di entrare, ma l’apparenza un po’ troppo formale del posto e
la sensazione che della memoria dell’evento non avremmo trovato niente ci ha
fatto desistere.
Venerdì
30 dicembre 2011 (nuvoloso variabile, leggera pioggia nel pomeriggio.
Temperatura intorno ai 12°C)
Cimitero Pére Lacheise (3 ore circa), Musée d’Orsay
(90 minuti di coda), Trocadero, giardini di trocadero e mercatino, Torre Eiffel
(da sotto), mercatino sotto torre Eiffel.
Pranzo a: Obododo
cena a: L’etè en Pente Douce
Sabato
31 dicembre 2011 (nuvoloso, leggera
pioggia a tratti, temperatura intorno ai 10°C)
Saint-Chapelle, Concergierie, Hotel de Ville, rue
Rivoli, Lovre, Champs Elysées: mercatini e negozi, Arco di trionfo.
Sera: Saint-Germain e brindisi sul Pont Saint-Michel. Notre Dame, hotel de
ville.
Cena a: Le Pub-St-Germain con conto di 35€ a testa per una portata e una
birra.
Domenica
1 gennaio 2012 (nuvoloso, poi leggera pioggia e vento. Temperatura intorno ai 9°C)
Montmarte: itinierario Lonely Planet; Moulin Rouge,
Pigalle. Champs Elysées,
Pont Alexandre III, Les Invalides, Champs de Mars. Alle 19 giro sulla
Senna con il Bateaux Parisienne. Moulin Rouge di sera.
Cena: La Pierrade
Lunedì
2 gennaio: Paris Orly – Roma/Napoli
Partenza ore 12.30.
Diario scritto con la amorevole collaborazione di Adriana, 15 gennaio 2012
Domenico
http://domenico1974.wordpress.com/