Diario di viaggio gennaio 2011
Considerazioni
generali (gruppo 15 persone)
I colori del Nepal, il rosso
porpora, il giallo e l’arancione dei sari, dei tika, delle statue e dei fiori,
sotto all’imponenza della catena col bianco intenso della neve, poi il grigio
della nebbia di ogni mattino, e il marrone del legno che sfuma di medioevale
ogni paesaggio. E’ un paese che sorprende, il primo giorno mi sembrava una
regione dell’India invece non è così, ha caratteristiche proprie e non
casualmente è sempre stato indipendente da qualsiasi gioco politico, seppur si
ritrova schiacciato, come un sottile cuscino di roccia altissima, tra due
colossi. Certo ha i suoi problemi, gli ultimi anni sono stati caratterizzati da
una confusa alternanza politica tra partito comunista e partito maoista (e non
è una contraddizione in termini), in una tragica notte è finita la monarchia,
quando il figlio del Re uccise suo padre e altri 10 membri della sua famiglia
per poi spararsi lui stesso; da quel giorno sono caduti gli ultimi Dei del
Nepal, ed oggi, rimane solo la Kumari, la dea bambina, unico simulacro del
passato. I nepalesi hanno voglia di cambiare, guardano avanti, hanno capito che
il turismo rappresenta
l’industria più importante del paese e la valorizzano e la rispettano,
tuttavia è palpabile sopratutto nella capitale il progresso veloce e confuso,
quindi inquinato e inefficiente, di ogni paese del terzo mondo.
Itinerario
schematico
Data |
Itinerario |
Mezzo
|
Tempi |
30/12 Gio |
Roma – Francoforte –
New Delhi |
Aereo |
2+8 |
31/12 Ven |
New Delhi - Kathmandu |
Aereo |
1,5 |
01/01 Sab |
Kathmandu – Khokara –
Bungamati – Patan - Kathmandu |
Bus |
Giornata |
02/01 Dom |
Kathmandu
– Budhanilkata – Boudnhat – Pashupatinan - Kathmandu |
Bus |
Giornata |
03/01 Lun |
Kathmandu
– Swyambhunath – Kathmandu city tour |
Bus |
Giornata |
04/01 Mar |
Kathmandu
- Bandipur |
Bus |
5 |
05/01 Mer |
Bandipur
– Parco Chitwan |
Bus |
5 |
06/01 Gio |
Parco
Chitwan - Bhaktapur |
Bus |
6 |
07/01 Ven |
Bhaktapur
– city tour – Changu Narayan - Bhaktapur |
Bus |
30
min |
08/01 Sab |
Bhaktapur –
Dankhishikali – Pharping – grotta di Padma Shanbave – Chobar –
Nagarkot - Bhaktapur |
Bus |
Giornata |
09/01 Dom |
Bhaktapur – Kathmandu
– New Delhi |
Bus + aereo |
30 min + 1,5 |
10/01 Lun |
New Delhi – Londra -
Roma |
aereo |
10 + 2 |
Alberghi
utilizzati
Luogo |
Albergo |
Prezzo |
Giudizio |
Kathmandu |
Marshyangdi Mandala, tel
4254511 – 4256063 – 4256064 www.marsyangdimandala.com
|
11 |
Decente, un pò freddo la
notte ma come tutti del resto |
Bandipur |
Bandipur Mountain Resort |
16.5 |
Gode di un ottimo
paesaggio sull’himalaya, tuttavia è esposto a nord |
Bandipur |
Green
Park Resort, tel 065-520155, cell. 9846134404, baisgurung@yahoo.com
|
14 |
Da preferire al
precedente, esposto a sud. Inoltre le camere sono più belle e meno care. |
Parco Chitwan |
Temple Tiger Lodge |
pacchetto |
Lodge a palafitta nella
foresta, belli, con materasso che si autoriscalda finché c’è
elettricità. |
Bhaktapur |
Binthuna, fa riferimento
al corrispondente |
8.8 |
Buono, forse il migliore,
c’è sempre una luce presente di emergenza |
Nagarkot |
Niva Niwa Lodge, tel.
6680087-668097-9741200954. info@nivaniwa.com
|
np |
Bellissimo, con un
stupenda terrazza. |
Ristoranti
utilizzati
Luogo |
Ristorante |
Prezzo |
Giudizio |
Kathmandu |
Marsyangandi |
|
A buffet, scarso.
Evitatelo. |
Kathmandu |
Everest steak house |
700 Rp/pax/TLF |
Ottima carne e formaggio
di Yak, a Thamel. Tel. +97714260471 |
Kathmandu |
Bhanca Gar |
1100 Rp/pax/TLF |
Tipica cucina Newari,
locale molto raffinato con danze e balli tradizionali. Vengono a prendere
con bus gratuito. Tel. 0997-1-4225172/4228723. Menù fisso. |
Kathmandu |
Hotel Utse |
440 Rp/pax/Tlf |
Cucina tibetana, cibo
ottimo e locale accogliente, non esagerate con gli ordini. Economico. |
Bandipur |
Green Park Resort |
460 Rp/pax/Tlf |
Ottima cena a buffet,
dopo serata intorno al fuoco. |
Chitwan |
Temple Tiger Lodge |
Nel pacchetto |
Ottimo cibo, anche se è
preferibile mangiare la cucina tipica piuttosto che la continentale. |
Bhaktapur |
Sunny Restaurant |
450 Rp/pax/Tlf |
Ottimo la 1° sera che
eravamo soli, scadente la 2° sera che dovevano gestire 2 gruppi |
Bhaktapur |
Café Nayatapola |
550 Rp/pax/Tlf |
Il locale è incantevole,
un tempio nel mezzo della piazza; ma i cibi sono poco più che papponi per
il cane. |
Prezzi
dei servizi pagati al corrispondente
Alberghi:
pagati tutti a lui, vedi tabella.
Pulmino: 5
euro al giorno/pax per tragitti nella valle di Kathmandu
Pulmino: 16
euro/pax per andare a Bandipur
Pulmino: 40
euro/totali per andare a Nagarkot
Parco Chitwan:
88 euro/pax, che comprende: pernottamento, 1 pranzo, 1 cena, 1 colazione, tutti
i trasporti vari da/per, guida nel parco, 2 safari a dorso di elefante, briefing
di 1 ora sul parco, la sua storia, le sue caratteristiche, le sue origini. Le
bevande sono escluse.
Guida: 20
euro extra, per trasferta a Bandipur e Chitwan, 2gg
Volo
“Mountain Flight”: 115 euro/pax
Agenzia
locale utilizzata
Mr.
Amar Tuladhar “Mab Tours e Travel”
PO Box 12578 (Thamel – Kathmandu), mab@wlink.com.np
Tel. 00977-1-4700039 cell. 9851032604,
casa 00977-1-4672437, Hotel Lai Lai 009771 4228488 – 254419 – 257654 –
255339). Ottima persona, gentile e affidabile. Sicuramente lui vi proporrà il
miglior itinerario possibile, tenendo conto anche di eventuali festività.
Risponde sempre alle mail. Nell’eventualità che alcuni servizi prenotati non
vengano poi usufruiti, restituisce i soldi senza problemi, tuttavia, controllate
sempre i conti che vi sottopone, anche i migliori si sbagliano, aggiungendo
costi......
Ingressi
ai siti
Durbar Square
di Kathmandu: 300 Rp/pax/Tlf. Presentando una fototessera all’apposito ufficio
accanto alla casa della Kumari si può estendere il permesso fino a 15gg)
Durbar Square
di Patan: 200 Rp/pax/Tlf
Entrata
villaggio di Khokana: 20 Rp/pax/Tlf
Golden Temple
di Patan: 50 Rp/pax/Tlf
Entrata
Boudhnat: 150 Rp/pax/Tlf
Entrata
Pashupatinat: 500 Rp/pax/Tlf
Entrata
Swayambunath: 200 Rp/pax/Tlf
Durbar Square
di Bhaktapur: 1100 Rp/pax/Tlf !!!
Entrata
Changu Narayan: 100 Rp/pax/Tlf
Cambio
1 euro = 94
Rupie. Cambiati direttamente da Mr.Amar, è stato il cambio più favorevole.
Elettricità
Tecnicamente
non serve adattatore, tuttavia le prese sono un pò larghe e conviene portarselo
per una maggiore stabilità di aggancio. La corrente viene tolta per diverse
ore, sopratutto dopo il tramonto, diventano così indispensabili delle buone
torce oppure ci si può arrangiare con le candele, sempre presenti. Solo
l’hotel Binthuna di Bhaktapur è dotato di luci di emergenza sempre accese.
Visto
Si prende in
arrivo al costo di 21 euro oppure 25 USD, la pratica è abbastanza veloce. Non
ci sono tasse di uscita dal paese. E’ necessaria una fototessera da lasciare
all’impiegato della dogana.
Guide e
mance
Lonely Planet
versione 2007.
Inoltre
consiglio di leggere “Bandiere rosse sul tetto del Mondo”
Leopoldo Tartaglia – Ediesse, e la bellissima guida della Polaris
“Nepal e Bhutan”.
Come guida
abbiamo avuto Tana per un solo giorno, mentre per il resto del viaggio Shanker
Lal Sthapit, cell. 9841220549, Tel. 977-1-5552246, shanker_sthapit@hotmail.com
. Ottima guida, parla bene l’italiano ed ha un ottima capacità organizzativa,
spesso ha offerto thé, yogurt,..., tuttavia come tutte le guide ha i suoi
“interessi” commerciali, basta solo che glielo fate notare e capirà.
Nel Chitwan
verrete assistiti da una guida del parco.
Telefono e
internet
Nessun
problema con i cellulari che prendono quasi ovunque. Al “Marsyangdi Mandala”
di Kathmandu ci sono tre postazioni pc con internet gratuito, non diffusissimi
sono i “cyber café”.
Clima e
Fuso orario
Ci sono 4.45
ore in più rispetto all’Italia. Il clima in questo periodo dell’anno è
particolarmente freddo, specie durante la notte, tanto che è vivamente
consigliato portarsi un sacco a pelo. Di giorno, invece, il sole riscalda e la
temperatura è accettabile (3°/4° C min – 14°/16° C MAX). Il risveglio è
stato sempre caratterizzato da una spessa coltre di nebbia, che si dirada verso
le 11 del mattino negli strati più bassi della valle di Kathmandu, vi renderete
conto di questo fenomeno dal belvedere di Bandipur con un mare di nubi sotto di
voi e in alto le altissime vette himalayane.
Cosa
portare e informazioni utili
-
4 fototessere
-
Fotocopia del passaporto
-
Adattatore
-
Farmacia da viaggio
-
Sacco a pelo
-
Un consistente bagaglio a mano
-
Torcia + pile eventuali
-
Coltello
-
Salviette umidificate
asciugamano
-
Zainetto piccolo
-
Moduli per ottenere il visto (
www.treks.com.np/visa)
-
Ciabatte doccia
-
Per prelevare ci sono ATM a
Kathmandu e due soli ATM a Bhaktapur, non sempre nei ristoranti è possibile
pagare con carta di credito. Fate portare una scorta di contanti.
Piano voli
e compagnia aerea
Innanzitutto
inviate direttamente il bagaglio a Kathmandu, mai a Delhi, anche se non avete la
carta d’imbarco per l’ultima tratta, poiché non avendo il visto
dell’India non potreste uscire per recuperarlo; inoltre considerate di portare
le cose più necessarie nel bagaglio a mano, all’andata su 15 non sono
arrivati 5 bagagli di cui 1 si è completamente perso e non è arrivato nemmeno
nei giorni seguenti; al ritorno 2 bagagli arrivati dopo 2 gg (è vivamente
consigliato controllare sempre le etichette che vengono messe al bagaglio,
infatti per negligenza della hostess a terra sono stati sbagliati i codici del
volo, proprio di 2 bagagli che poi non sono arrivati). Il piano dei voli
prevedeva Roma/Milano/Torino per Francoforte con Lufthansa, per poi proseguire
tutti insieme con Air India per Delhi, quindi Kathmandu, lo stesso doveva essere
per il ritorno, invece.... Al proposito, vorrei segnalare la completa
incompetenza professionale del personale Air India, in primis quando i bagagli
non sono arrivati a Kathmandu non ci hanno subito permesso di effettuare una
denuncia di smarrimento, ma soltanto il giorno dopo, in seguito alle nostre
insistenze e minacce di chiamare ambasciata, etc... Mentre al ritorno,
l’apoteosi !!!! Il volo Kathmandu/Delhi parte con 2 ore e mezza di ritardo per
nebbia, al check-in ci fanno solo una carta d’imbarco, arriviamo a Delhi che
il volo per Francoforte è teoricamente perso ma in realtà i tabelloni
segnalavano “Now boarding”, ci scapicolliamo per riuscire a prenderlo ma non
ci stampano la carta d’imbarco, dicendo che il volo è già chiuso, in realtà
avevano semplicemente già venduto i nostri posti a sedere per overbooking.
Erano le 14:30, il volo per Francoforte parte dopo 2 ore, e noi aspettiamo,
bloccati in una sala d’attesa fino alle 23:00, stupiti e arrabbiati, lasciati
a noi stessi, senza informazioni precise sul nostro destino, servendoci
una cena in vaschette per terra. La soluzione arriva, quindi, dopo ben 8
ore, i 5 “romani” partono al mattino seguente alle 07:30 con volo per Londra
e poi Roma, mentre gli altri 7 sullo stesso volo del giorno dopo per
Francoforte, alle 11:55, chi vuole può andare in albergo, noi per Roma, sfiniti
rimaniamo a passare la notte in aeroporto. Chi esce, invece, deve lasciare il
passaporto in aeroporto. Ai bagagli vengono assegnate nuove etichette. Risultato
finale, torniamo a casa con 24h di ritardo e un bel pezzo di fegato amaro.
Variazioni
al programma
Volendo si
possono inserire le seguenti variazioni:
-
Dormendo 2 notti a Bandipur,
in una intera giornata si può raggiungere con un trekking di 8 ore A/R, il
tipico villaggio di Ramkot, dalle capanne rotonde con i tetti di paglia e fuori
da qualsiasi circuito turistico.
-
Forse il rimpianto più grosso
del viaggio è stato il trekking all’Annapurna, però Giorgio e Cinzia hanno
trovato un valido surrogato per questa esperienza: partenza alle 0700 da
Bhaktapur, con 1 ora e mezza di auto si arriva al punto di inizio del trekking,
il primo tratto è lungo una ripida mulattiera poi la strada si allarga e
diventa più dolce, dopo 6/7 ore di cammino c’è Chisapani. Qui albergo
spartano e senza energia elettrica. Al mattino si riparte, altre 7/8 ore di
cammino lungo una dolce strada sterrata e nel pomeriggio si raggiunge Nagarkot.
Tutto il pacchetto è stato pagato 65 euro/pax compreso di guida, albergo,
pasti, nolo di una giacca pesante, trasferimento in auto, bevande escluse.
Contattate Shankar per ulteriori informazioni.
“Mountain
Flight”, consigli
Il
“Mountain Flight” consiste in un volo di circa un ora che decolla
dall’aeroporto di Kathmandu e accompagna parallelo tutta la catena himalayana
fino al monte Everest, costa 115 euro + 170 Rp di tasse aeroportuali, ed è
fuori cassa comune. Viene prenotato presso il corrispondente, e, se non
effettuato per motivi meteo non si paga nessuna penale. Noi, siamo andati in
aeroporto per 4 mattine consecutive e veniva rimandato per nebbia ad orari
sempre più tardi, solo al 4° tentativo 3 partecipanti hanno volato, io, stufo,
ho desistito. Il consiglio è quello di armarvi di santa pazienza, sopratutto in
questo periodo che c’è sempre nebbia, dedicare almeno un intera mattinata al
volo, e aspettare, aspettare che si decolli.
Giorno per
giorno
30 dicembre,
giovedì: partenza da Roma alle
15:00 per Francoforte dove incontriamo gli altri 7 del gruppo provenienti da
Milano e da Torino, volo che parte puntuale per New Delhi.
31 dicembre,
venerdì: a Delhi un pò di incomprensioni sul volo per Kathmandu, che, dapprima
sembrava cancellato, poi reinserito e in tutta fretta lo prendiamo al volo. La
procedura ottenimento visti all’aeroporto di Kathmandu è piuttosto sbrigativa
anche perché avevamo già il form compilato, ma al “baggage claim” non
arrivano 5 bagagli su 12. Fuori dall’aeroporto c’è il figlio di Amar che ci
aspetta con un bel pulmino Toyota da 12 posti, gustiamo subito il caos di
Kathmandu rimanendo più volte bloccati nel traffico. Sistemazione all’hotel
“Marsyangdi Mandala” nel vivace e colorito quartiere Thamel. Un’ora e
mezza in camera e appuntamento con Mr.Amar alle 19:00, dove mettiamo a punto un
ottimo programma di viaggio, inoltre cambia i soldi a qualcuno ma non ci sono
per tutti, gli altri domani mattina. Un suo ragazzo ci accompagna al ristorante
“Marsyangdi” e dopo la cena a buffet che facciamo durare un bel pò per
guadagnare tempo andiamo a festeggiare in un locale con musica dal vivo e
ballo....beviamo diverse consumazioni, hanno solamente rhum, gin e
whisky....Buon Anno !!!
01 gennaio,
sabato: Partiamo un pò in ritardo, anche perché dovevamo terminare il cambio
dei soldi per tutti. In circa 30 minuti siamo al villaggio newari di Khokara,
una passeggiata per le vie medioevali del centro finché attraversiamo un ponte
che conduce all’altro villaggio, Bungamati, dove per il primo giorno
dell’anno hanno organizzato una festa di accoglienza per i turisti. C’è
lungo corteo di donne in sari rosso e tika in fronte, uomini che sembrano
suonare dei lunghi balafon e maschere tradizionali, abbiamo la fortuna di vedere
a due passi anche la Kumari di Bungamati. Veniamo accolti con un grumoso tika in
fronte ed una sciarpa al collo, addirittura mi chiedono di parlare da un palco
davanti ad una folla gremita di gente. Per l’ora di pranzo siamo nella Durbar
Square di Patan, bellissima e imponente, però abbiamo fame e prima di visitare
mangiamo un ottima frittata con carne e verdure in una tipica bettola. Purtroppo
oggi non abbiamo guida, solo un ragazzo che ci accompagna e non riusciamo a
visitare come si dovrebbe questa città; dopo la piazza il “Golden Temple” e
qualche altro tempio di cui ne io e ne l’accompagnatore sa il nome. Prima di
rientrare in albergo a Kathmandu passiamo in aeroporto per recuperare qualche
bagaglio, solo uno e gli altri fanno la denuncia di smarrimento. Un ora di
riposo in stanza e cena ottima all’Everest Steak House, l’unico posto in
città dove si possono mangiare bistecche, approfittatene.
02 gennaio,
domenica: prima alzataccia per
l’aeroporto, c’è il “mountain flight”, ma noi ignari, siamo piuttosto
eccitati dall’idea di vedere l’Everest, invece...”bad weather”
rispondono le hostess della “Buddha Air”, in effetti c’è nebbia,
aspettiamo un’ora, ci facciamo rimborsare le tasse aeroportuali versate e
torniamo in albergo. Così alle 10:00 in punto partiamo tutti insieme per la
giornata nella valle di Kathmandu, oggi per fortuna ci accompagna l’ottima
guida Tana. Prima tappa Budhanilkata per vedere la statua di Shiva distesa in un
vasca, truccata e ornata di ghirlande floreali, molto bella. Poi si riparte,
direzione Boudhnat, il centro buddista più importante del Nepal dal
caratteristico stupa bianco al centro della piazza che domina tutto, ornato di
migliaia di bandierine multicolori con le preghiere, è un luogo straordinario
che batte al ritmo dell’ Om Pate Deum; attorno alla piazza ci sono numerose
scuole di pittura dei tanka, questo è il posto migliore per acquistarli. Prima
di dare il rompete le righe per il pranzo, Tana ci porta a visitare un Gompa
tibetano, una specie di scuola monastero. Dopo Boudhnat, il pomeriggio è
dedicato a Pashupatinan il luogo celebre e spirituale dove avvengono le
cremazioni sulle rive del maleodorante fiume Bagmati, ce ne sono tante, alcune
pire sono già infuocate altre aspettano gli ultimi riti sulle salme, c’è
puzza di carne umana bruciata e quattro o cinque Sadu posano davanti agli
obiettivi giapponesi. E’ un luogo dove è necessario fermarsi, e contemplare
la vita e la morte.
Pashupatinan
è vicinissimo all’aeroporto, ci torniamo per controllare se sono arrivati i
bagagli e per fortuna ne riportiamo a casa un altro. Cena al ristorante Bancha
Gar, un pò fichetto, con danze e balli tradizionali.
03 gennaio
lunedì: anche oggi alzata per il “mountain flight” sembra sereno, ma appena
scolliniamo per l’aeroporto c’è una nebbia fittissima, al massimo 100 m di
visibilità e nemmeno oggi i voli partono, ritorniamo in albergo che sono le
10:00. Il giro turistico parte con la nuova
guida, Shanker, anche lui parlante italiano e ci accompagnerà fino alla
fine. Prima destinazione al tempio di Swayambunath meglio noto come tempio delle
scimmie, e proprio una scimmia mi scippa una fetta di cocco dalle mani mentre
salivamo i 365 gradini che portano in cima, il luogo non mi ha particolarmente
emozionato a parte la posizione dominante su tutta Kathmandu. Dopo Swayambunath,
la guida propone una passeggiata in campagna, tra villaggi newari e risaie, il
gruppo si divide ed io rimango con Laura e Paola che nel pomeriggio hanno la
priorità del bagaglio in aeroporto, visitiamo, lonely planet in mano, tutta la
zona intorno alla Durbar Square di Kathmandu. Vi consiglio di iniziare il tour
con il tempietto di Ganesha, porta fortuna, è il protettore dei viaggi e gli va
reso omaggio ogni volta che si inizi qualcosa....scrivo questo perché guarda
caso nel pomeriggio sono arrivate proprio le valige di Laura e Paola, mentre
quella di Stefano, che non ha reso omaggio a Ganesha, è ancora dispersa in
qualche parte del mondo. Andiamo alla casa della Kumari ma non si affaccia dalla
finestra, sembra che voglia una cospicua offerta, poi i vari templi sulla piazza
tra cui quello a sfondo erotico, molto interessante. Alle 16:30 andiamo in
aeroporto a recuperare le due valige, poi in albergo e a cena al ristorante
tibetano Utse, indigestione di momo e altri piatti vari, veramente tutto molto
buono.
04 gennaio,
martedì: finalmente il primo lungo spostamento, si parte da Kathmandu alle
07:30 con le canzoni di Jovanotti, “la mia moto”, Vasco, De André e
Battiato, tutti CD di Shanker, c’è nebbia e un discreto traffico lungo
l’unica strada che collega la capitale fino a Phokara; saliamo su verso
Bandipur e arriviamo alle 12:30 con un bel sole che ci riscalda le ossa
nell’incantevole belvedere dell’albergo sulla catena Himalayana: montagne
altissime, più le guardo e più sembrano salire, se non ci fossero le cime
sembrerebbero delle nuvole. Pranziamo come al solito in abbondanza e alle 15:30
andiamo a digerire i kg di riso per le stradine ordinate e pulite di Bandipur,
è un paese newari paragonabile ad una bomboniera rispetto a tutti gli altri.
Poi il tramonto, la neve lassù sulle cime diventa arancione, scende la notte e
ci trasferiamo tutti intorno al fuoco del “Green Park resort” dove mangiamo
e concludiamo la serata, birra e chiacchere a non finire, momenti veramente
molto belli.
05 gennaio,
mercoledì: Bandipur è alta, circa 1900 m, e alla sveglia, in alto la catena e
sotto un mare di nubi, eccola là, la nebbia della valle di Kathmandu. Partiamo
alle 09:00 e arriviamo al molo sul fiume del parco Chitwan alle 12:00, prima però
abbiamo lasciato tutto il bagaglio pesante in una stanzetta, nel posto dove
dorme l’autista, portando con noi lo stretto necessario per una notte. Con
delle lentissime canoe attraversiamo il fiume, dall’altra parte ci sono 3 jeep
scoperte che ci aspettano e ci accompagnano giusto all’ora di pranzo al campo
del Temple Tiger Lodge. Sono delle graziose palafitte nella foresta, ben curate,
anche il personale che ci lavora è attento al cliente, pensate che la notte,
quando siamo ritornati a letto, tutti abbiamo trovato una borsa dell’acqua
calda sotto le coperte, e, al mattino alle 07:00 un cameriere ci bussa, e ci
porta un caffè a letto, nemmeno mia mamma !!!
Dopo un ottimo pranzo, tra cui il bufalo buonissimo, iniziamo il safari a
dorso di elefante, in 4 per ogni bestia. Dura circa 2 ore, tra foresta ad alta
fusto e macchia dall’erba altissima, dove è improbabile vedere un animale
furbo come la tigre, tuttavia incontriamo 3 rinoceronti indiani a distanza
ravvicinata, una specie di tucano e un gruppetto di cervi. Devo ammettere che è
un bel safari, se non altro per la cornice selvaggia del luogo. Alle 18:00 il
personale del Tiger Temple ci intrattiene con un briefing, illustrandoci la
storia del parco, i dati tecnici, la flora e la fauna. Alle 19:00, sempre il
meticoloso personale ci invita a cenare, c’è una cena continentale e non è
il massimo, sarebbe meglio che cucinino la loro tradizione. Infine, altra serata
attorno al fuoco, finché non ci ordinano di andare a nanna.
06 gennaio,
giovedì: sembra che piova, invece sono le goccioline di vapore della nebbia che
condensano sulle foglie e cadono; dopo il caffè a letto un abbondante colazione
e partenza per un altro safari con elefante che ci condurrà al molo per
riattraversare il fiume, il tempo è da lupi, avvolti nella nebbia sopra i
grossi pachidermi riusciamo a vedere solo le impronte della tigre. Al di là del
fiume c’è il pulmino che ci aspetta e ci avviamo per un altro lunghissimo
trasferimento fino a Bhaktapur, partenza alle 10:15 e arrivo alle 17:45,
compreso di sosta pranzo. Arriviamo e all’hotel Binthuna non c’è luce,
quindi al buio, ce ne andiamo subito a visitare la Durbar Square più bella di
tutto il Nepal, avvolta nella totale oscurità a stento distinguiamo i contorni
delle strutture, ma proprio questo probabilmente avvolge di un irresistibile
fascino il tutto. Cena al “Sunny restaurant” e a letto, non prima di aver
fatto una bella doccia calda.
07 gennaio,
venerdì: Altra e ultima chance per il “Mountain Flight”, andiamo in
aeroporto e c’è nebbia, quindi i voli non partono nemmeno oggi, ce ne andiamo
sconsolati, ma, appena ritornati a Bhaktapur squilla il telefono di Shanker: è
l’aeroporto e dice che il volo sta partendo dobbiamo ritornare,
beh....stavolta io ci rinuncio, mi hanno sfinito, solo Davide, Marcella e
Roberto, da 7 che eravamo all’inizio, sono stati così testardi e bravi da
riuscire a vedere l’ Everest. Con la guida, oggi è previsto il city tour di
Bhaktapur, visitiamo tutto il possibile, camminando per vie sconosciute e
caratteristiche. Poi pranzo, e alle 15:00 partiamo per Changu Narayan, circa
mezzora di salita dall’albergo, dove si trova, dal IV sec. d.C. il tempio più
antico del Nepal consacrato a Visnhù. Ci siamo solo noi turisti, e il luogo ha
un fascino particolare, da vivere con molto calma, guardando uno per uno i
bassorilievi del tempio. Ritorno a Bhaktapur, naturalmente non c’è luce,
allora per ingannare il tempo andiamo a berci una birra al “sunny
restaurant”, quello di ieri, aspettando la cena al “Caffè Nyatapole”
ricavato in un tempio proprio al centro della piazza, anche se i piatti sono dei
papponi disordinati, forse è stata la sera che ho mangiato peggio.
08 gennaio,
sabato: ultimo giorno di visite per la valle di Kathmandu, saliamo con il
pulmino su per numerosi tornanti insieme a tanti cittadini nepalesi che per il
sabato vanno a rendere sacrificio alla dea Kali al tempio di Dankhishikali. C’è
una lunghissima fila di fedeli con polli o capretti perché la dea vuole il
sangue, infatti lo spettacolo dello sgozzamento delle bestie è qualcosa di
raccapricciante insieme ad una forte suggestione: fiotti di sangue che scorrono
lungo la lama del coltellaccio che recide i colli delle bestie, fumi di incenso,
candele e una moltitudine di gente che aspetta e osserva. Dopo il rito, le
carcasse vengono macellate lì sul posto e dietro al tempio ci sono prati dove
vengono arrostite sulla brace in allegri pic-nic. Dal tempio a piedi andiamo al
villaggio di Pharping, poi i
numerosi scalini che salgono la collina ci portano alla grotta di Padma Shambave
(guru Rimpotce) che è stato un grande maestro tibetano, meditando per 14 anni e
lasciando l’impronta della sua mano impressa nella roccia, grazie a lui il
buddismo è stato introdotto in Nepal. Proprio sotto alla grotta, merita una
visita Ganesha e Tara, dea della saggezza, anch’esse secondo la leggenda sono
uscite dalla roccia senza essere scolpite. A Pharping saliamo sul pulmino e
scendendo ci fermiamo al nauseabondo ponte di Chobar, evitatelo c’è solo
puzza di mondezza e non è un ponte tibetano ma un ponte di ferro. Riprendiamo
il cammino per Nagarkot, per strada ci fermiamo a mangiare un omelette, qualcuno
opta per il riso e il pollo al curry, e in un ora da Bhaktapur arriviamo al
belvedere dell’albergo Niwa Niva, siamo a 1984 s.l.m, ma la catena dell’himalaya
è avvolta nella foschia e non vediamo quasi nulla. Allora andiamo a passeggiare
qualche minuto per incontrare Cinzia e Giorgio che stanno arrivando dal
trekking, il gruppo si riunisce.
09 gennaio,
domenica: ho già raccontato le peripezie di questa giornata nel lungo
“elogio” alla compagnia aerea “Air India”, in compenso l’ultimo giorno
ci ha unito ancora di più come gruppo e l’ultima cena insieme l’abbiamo
fatta all’aeroporto di Delhi, con le vaschette di cibo seduti per terra,
stanchi e sfatti.
10 gennaio,
lunedì: noi “romani” siamo i primi ad arrivare, nel pomeriggio, via Londra.
Gli altri arriveranno in nottata. Stavolta solo 2 valige mancano
all’appello.....
Racconto di
Alessio Quatrini ideatore di “ospiti in Africa” , cercatemi pure su Facebook
come “Ospiti Inafrica”, guardate le mie foto su Flickr,
visitate il mio sito www.ospitiinafrica.com
, e naturalmente viaggiate insieme a me ….