NAMIBIA

Diario di viaggio 25 APRILE – 7 MAGGIO 2012

di Cristina Fenu

 

Era tanto che cercavo uno Stato da visitare in Africa, avendo viaggiato spesso in altri continenti, volevo scegliere il posto giusto per capire un po’ cos’era questo mal d’Africa di cui parlavano tanti… però non riuscivano ad attirarmi le mete classiche di cui altri mi avevano parlato …e così durante un incontro viaggiatori ho guardato delle foto del deserto di Sossusvlei ed è stato amore a prima vista e così ho cominciato a documentarmi… volo acquistato con grande anticipo (novembre!!!), volo diretto Monaco-Windhoek con Air Berlin (gran bella compagnia!) e poi volo Roma-Monaco con Lufthansa, per un totale di 850 € a/r (ho comprato anche un assicurazione in caso di cancellazione per € 50).

Volendo avere una panoramica del Paese e avendo 12 gg a disposizione ho contattato un’agenzia locale di Windhoek l’ATI Holidays da cui ho comprato un tour (Namibian Explorer della Wild Dog) pagando € 1200 (prezzo più basso che ho trovato) così composto : 8 nts in tenda + 2 nts in un albergo. Il prezzo includeva tutta l’attrezzatura per il campeggio, i vari pasti, la guida locale e i vari ingressi nei parchi con safari,etc. Premettendo che sono una viaggiatrice  fai da te, credo che in questo caso sia stata la scelta giusta, poiché a meno che non si abbia un mese a disposizione, non avrei visto la metà dei posti meravigliosi in cui sono stata. La Namibia è immensa e la maggior parte delle strade sono sterrate e capita anche di fare centinaia di km senza stazioni di rifornimento e senza incontrare anima viva …

 

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1° giorno : Windhoek, siamo arrivate alle 6 del mattino, con un taxi (circa € 20) abbiamo raggiunto il Cardboard Box hostel, descritto dalla lonely Planet come una delle migliori scelte della città, lo sconsiglio, camere strette, € 10 a notte con camerate da 5… Windhoek non mi ha entusiasmato, molto ordinata, un bel parchetto cittadino, niente di che per il resto.

 

2° giorno : partenza con il tour, prima tappa Okonjima, campeggio memorabile con tutti servizi costruiti in legno totalmente immersi nella natura, farsi la doccia di mattina osservando un panorama mozzafiato all’aperto è ineguagliabile! Abbiamo visitato l’Africat, un’organizzazione no profit che si occupa di salvaguardare e riabilitare ghepardi, abbiamo potuto ammirare anche altri felini (gatti selvatici).

 

3° e 4° giorno : Etosha National park, abbiamo partecipato a dei safari e incontrato animali incredibili (elefanti, rinoceronti,giraffe,antilopi, leoni,varie specie di uccelli e animali che nemmeno conoscevo), i vari paesaggi che questo Parco presenta sono onirici…il Pan che è un lago di sale è un luogo ai “confini della realtà” dove gli unici colori predominanti sono il bianco e il blu del cielo… sembrava di essere sulla luna! Devo dire che i primi giorni non riuscivo a staccare gli occhi dal cielo così perfetto e così…BLU! Comunque anche i tramonti sul Pan nei posti in cui si vede l’acqua (sembra quasi mare) sono fantastici! Quello che mi ha colpito di questo luogo vastissimo parco (22000 km2!!!) è stato il sentirsi “ospiti” nel regno animale, uno “Stato” dedicato alla natura e agli animali, fantastico! Noi pernottavamo al Namutomi, altro campeggio, di notte c’è stato lo spettacolo degli animali che venivano a rifocillarsi in una “pozza d’acqua” vicino alla struttura, sembrava di stare al cinema….

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5° giorno :  Damaraland- Kamanjab    Africat North altro centro che si occupa della riabilitazione dei leoni, ho scoperto che questo animale è il mio preferito! Dormito al Kavita Lion lodge (camping).Nel pomeriggio abbiamo visitato un villaggio Himba (tribù), a dire il vero non mi è piaciuto molto, perché sembrava una sorta di circo, giravamo per questo minuscolo pezzo di terra facendo foto e mostrandole ai vari personaggi (pare si faccia cosi), ma senza una reale “interazione” con la gente…troppo costruito.

 

6° giorno : Damaraland, lungo la strada per Twyfelfontein, abbiamo fatto tappa alla Petrified Forrest, davvero suggestiva, alberi millenari fatti di legno e pietra : impressionante ! Nel pomeriggio abbiamo visitato Twyfelfontein con dipinti rupestri dell’età della pietra dove una guida locale ci ha fatto fare uno dei 2 percorsi disponibili, anche qui paesaggi sublimi. Vallate immense e tanta “pietra rossa”. Prezzo di entrata circa € 4.

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7° - 8° giorno : Skeleton coast : impressionante vedere l’oceano in “tempesta” con questa nebbiolina perenne, sembrava di stare in Irlanda! Abbiamo fatto tappa a Cape Cross, una riserva di otarie, c’è ne erano centinaia e è stato interessante “sentire” i loro versi… ma la puzza che c’è è allucinante, infatti dopo 20 minuti siamo scappati!

 Swakopmund (“ritorno alla civiltà”) : città “stonata” perché troppo tedesca (architettura e gente) però è stata utile per “rifocillarci” dormire in un letto e fare spese di rito (souvenirs soprattutto), c’è un mercato vicino al faro dove si fanno buoni affari di artigianato locale, anche se i namibiani sanno essere un po’ pressanti, ma ne vale la pena. Si mangia bene nei vari ristoranti a prezzi ragionevoli (10 €) e il taxi costa 2-3 €. Altro fatto degno di nota è stato provare il sandboarding, si puà scegliere tra lo stare in piedi sulla tavola (standing) o sdraiati (lying, noi abbiamo optato per questo), sarebbe tipo uno snowboarding sulle dune di sabbia (mai fatto nulla del genere). Arrampicarsi sulle dune e vedersi l’oceano davanti, vale già di per sé l’avventura (4 km fuori dalla città, ti ci portano in macchina incluso nel pacchetto). Scendere giù per le dune sdraiati sulla tavola è stato divertentissimo, adrenalina allo stato puro. Questo tipo che organizzava il tutto è il fratello di un ragazzo namibiano che viaggiava con noi, abbiamo pagato 25 € per 3 ore circa con tanto di spuntino finale (Khoi-san sandboarding). Abbiamo pernottato all’Amanpuri travellers lodge, bel posto a 10 minuti dal centro. Swakopmund si dice affronti anche 4 stagioni in una sola giornata…ed in effetti è stato riscontrato anche da noi!

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9° -10° giorno :  tappa a Walvis Bay, bellissima spiaggia, di prima mattina con una nebbia fittissima, poi è uscito un sole ed è cambiata totalmente la panoramica…ma purtroppo non abbiamo visto nemmeno l’ombra di un fenicottero, ma la passeggiata è stata piacevolissima !

Abbiamo guidato per km e km per l’area del  Sesriem queste montagne incontaminate. Arrivati al campeggio all’interno del parco nazionale di Namib-Naukluft, area protetta del deserto Namib (ottima scelta per vedere l’alba dalla duna 45), la sera abbiamo ammirato il tramonto dalla Elim dune, si scala qualche duna di sabbia rossa e arrivati in cima c’è uno di quei panorami epici dove si “raggiunge l’ Eden”.

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Il mattino seguente sveglia alle 4:30, alle 5 apriva il “gate” per andare alle dune del namib desert, abbiamo scalato la 45 (circa 200 m),la salita è stata faticosa, ma ammirare l’alba dalla cima è stata un’emozione “assoluta”, qui consiglio di andare prima dell’alba, poiché dopo arrivano flotte di turisti e salire su con il sole può essere troppo faticoso! Dopo colazione abbiamo fatto una camminata di 5 km tra le dune e i vari “ambienti naturali” troppo bello il “pavimento “ arido e la vegetazione (si poteva anche prendere il pulmino, ma arrivarci a piedi è decisamente più bello)  e siamo arrivati nell’area Sossusvlei anche qui le foto si sono sprecate…  Quella sabbia rossa e immacolata è esattamente la ragione che mi aveva portato sin lì…

Nel pomeriggio siamo andati al Sesriem Canyon, siamo scese giù, davvero bello. Risalite per vedere il tramonto, al calar del sole, dopo che l’ultimo gruppetto di turisti se ne era andato, lasciandoci sole, abbiamo cominciato ad intravedere prima un paio di babuini e poi sono arrivati a decine, graditissima sorpresa J

 

11° giorno : Windhoek, pernottamento al Chameleon Backpackers lodge, dove abbiamo preso una singola con bagno in comune per 25 €, bel posto!

Questo viaggio è stato un’immersione totale nella natura, vedere animali così rari nel loro ambiente naturale è stato istruttivo ed emozionante, paesaggi che sembravano dipinti, gente locale cordiale e simpatica, pochi turisti (per lo più tedeschi e sudafricani) e tanta, ma tanta polvere !!! infatti in Namibia le strade asfaltate sono rare, ma è stato bello anche questo! La diversità dei luoghi visti (oceano, deserto,montagna…) mi ha impressionato, tutto è stato PERFETTO! Calcolate che essendo inverno, faceva buio alle 18, ma le giornate erano così intense che ritrovarsi quando faceva buio intorno al fuoco a mangiare ci stava davvero bene! So che è un viaggio costoso (almeno per me lo è stato), ho speso 2500 € in tutto, ma ridarei ogni singolo € per la fantastica avventura che ho vissuto nei 12 giorni di viaggio e sì ora ho capito cos’è il MAL D’AFRICA !!!

 

 

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Cristina

crilly78@yahoo.it

 

 

 

 

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