MYKONOS, ANTIPAROS & PAROS - LA BELLEZZA DEI COLORI
Diario di viaggio 2018
Quest’estate siamo partiti alla scoperta delle Cicladi, in particolare di 3 isole abbastanza note ma molto differenti tra loro: MYKONOS, ANTIPAROS e PAROS.
Abbiamo raggiunto Mykonos con volo diretto Ryan da Milano e soggiornato volutamente solo i primi giorni.
Al nostro arrivo c’è un totale black out nel piccolo aeroporto turistico e in tutta l’isola.
Una volta ritirati i bagagli cerchiamo con difficoltà un taxi ( constatando dopo la lunga attesa che sono rari e costosissimi) per spostarci su Petassos road al Yoannas house, tra la piazza del New Port e la Hora.
Trovata la location conosciamo l’antipatica proprietaria Yoannas, che si rivela da subito molto polemica e sgarbata coi tutti noi clienti in arrivo ( siamo in tutto 12 persone di diverse nazionalità) riscontra problemi inesistenti su ogni documento ovviamente regolare e finge di non trovare i pagamenti già effettuati , in realtà è in evidente overbooking e in totale mala fede.
SCONSIGLIAMO VIVAMENTE YOANNAS HOUSE PER L’INCAPACITÀ PROFESSIONALE e LA DISONESTÀ PROFUSA (ha addebitato a tutti gli ospiti 3 volte la stessa cifra in giornate differenti, noi abbiamo ottenuto i rimborsi solo tra novembre /dicembre 2018) inoltre le camere offerte sono assolutamente minuscole e diverse dalle foto da lei indicate del sito.
Nonostante l’inconveniente del black out e la cafonaggine di benvenuto, ci incamminiamo che è ormai mezzanotte verso Little Venice, il rione dalle case multicolori e balconate costruite a filo d’acqua, disseminato di ristorantini e pub.
Sul lungomare troviamo uno dei mille ristorantini e ci gustandoci la ns. prima cena greca accompagnata dalla fresca birra Mythos.
Lo scenario intorno a noi è molto vivace e colorato, sembra carnevale.
Del resto Mykonos è la perla mondana della notte, regno incontrastato del divertimento, animata da turisti stravaganti , abbigliamenti naif, acconciature strampalate, i prezzi dei locali sono 4-5 volte superiori rispetto alle altre Cicladi.
Di notte Il lungomare è e rimane bellissimo.
Il borgo arroccato sulla collina dove domina il porticciolo è incantevole. Il bianco filare dei mulini a vento è proiettato in acqua , le sagome riflesse color latte e le cupole blu sembrano ondeggiare .
Dato che il black out durerà tutta la notte, i negozianti accendono grandi lampade ad olio e centinaia di candele poste a terra che si confondono con i passi della gente e coi petali fucsia delle bouganville sparsi lungo le viuzze.
Tutto assume un aspetto decisamente romantico.
Trascorriamo solo 2 giorni, al 3° ci spostiamo verso Antiparos prediligendola per quiete e bellezza naturale.
Prima di colazione prenotiamo i posti (33 € cad ) sulla SEA JET BOAT la compagnia high speed che viaggia in tutto l’Egeo e in meno di 50 minuti sbarchiamo a Paros, dove al contrario che a Mykonos ci sono flotte di taxisti … ma decisamente approfittatori.
E’ risaputo che questi si impongono con arroganza ai turisti appena scesi dalle motonavi, pretendendo “SOLO 20 € A TRATTA x PERSONA” per il tragitto da Paroikia a Pounda ( 5 minuti di strada ) e tra loro fanno cordata.
Quasi tutti i turisti in arrivo li snobbano, loro abbastanza petulanti e prepotenti.
La cosa ci verrà più volte confermata anche dai baristi della via che sono scocciati perché questo atteggiamento scorretto ( molti taxisti sono abusivi e non hanno licenza regolare ) rovina la piazza pure a loro.
Per lo spostamento verso Antiparos utilizziamo l’ANTIPAROS STAR un piccolo motoscafo che quotidianamente fa spola da Paroikia, pagando solo 3 € a viaggio a persona.
ANTIPAROS già dal mare è una “cartolina”.
Acque e fondali trasparenti , profili bassi e morbidi delle colline verdi.
Ci sono sportivi che fanno jogging sul lungo mare, aliscafi bellissimi, constateremo poi che c’è in corso la regata del Mediterraneo.
Le viuzze pulite con filari di oleandri e ibiscus danno l’idea del tutto molto curato, il traffico per le strade è quasi inesistente.
L’ambiente ci ricorda da subito l’incantevole Isla de la MUJERS.
Le stradine a ridosso del porto formano il centro storico che è un vero labirinto di abitazioni con finestre rasate a calce e persiane pesanti, blu o verde bandiera, costruite in modo tale da essere riparati dalle raffiche del meltemi, il vento che soprattutto d’estate tormenta l’ isola.
Sotto il sole forte di mezzodi individuiamo l’hotel AEGEON INN dove conosciamo Cristina e Yannis i proprietari contattati settimane prima dall’Italia. Coppia molto cordiale.
Sorridenti ci mostrano la nostra camera immersa in una giungla di bouganville in fiore, con vista fronte mare. L’alloggio è fresco e moderno, dietro al centro chiamato Kastro che sorge intorno al nucleo del castello veneziano nel 1400.
L’isola è minuscola e si presta ai brevi spostamenti.
Noi ci sposteremo sempre in taxi boat o con il quad.
Per le escursioni invece contrattiamo il noleggio di una moto da Dimitris, che ci fa il pieno di benzina, ci consegna i caschi e regala mappe e consigli a volontà.
Per una settimana vagabondiamo tra le calette di Antiparos, tra grotte e mare.
Le spiagge del nord sono facili da raggiungere, una su tutte SOROS BEACH ma il top per noi è la costa sud est.
Vale la pena fermarsi a APANTIMA lungo la strada sterrata e senza ombra, nella romantica FANEROMENIS con la sua angusta chiesa e la vista incantevole delle scogliere frastagliate
e SOSTES una piscina naturale dove abbiamo trovato sabbia rosa soffice come borotalco.
L’isoletta conta decine di calette bagnate da un mare azzurro e molto trasparente , meta ideale per chi desidera una vacanza di totale sole e spiaggia.
Molto belle e poco segnalate Glifa e Plaka , spiagge di sabbia finissima, è a tratti dorata a tratti bianco rosa, con fondali generalmente sono bassi .
Nell’entroterra raggiungiamo il borgo di AGIOS GEORGIOS dov’è obbligatorio pranzare da PIPINO’s l’originale ristorante sul molo. Qua stanno filari di pesce fresco e grandi razze stesi ad essiccare sopra le teste dei commensali, cosi come i polpi rosa che sono pescati al momento, lavati e messi sul bbq, per esser offerti con olive cipolle e feta squisita.
Dal ristorante si gode l’ottima vista sulla vicina isoletta Despotiko, ubicata… cosi dicono “perfettamente al centro delle Cicladi”.
Visitiamo Il sito archeologico del tempio consacrato ad Apollo, dove sono stati rinvenuti monili d’oro, grandi statue intatte e reperti d’archeologia.
Mozzafiato la vista panoramica su SYROS, SERIFOS, SIFNOS, E FOLEGANDROS .
Bello il paesino di Pounda da dove partono le barche che portano ad Antiparos, lo scoglio gemello, un tempo le due isole erano attaccate: ora le separa solo un braccio di mare che si supera in una decina di minuti.
Nelle vicinanze molto selvaggia la baia GARBIS completamente immersa nella natura incontaminata e le spiagge di KAKO E VOLOS (volutamente non segnalate dai locali – una fatica trovarle ) per goderci il bagno del pomeriggio ed attendere il tramonto.
Bianco delle case, schizzi di fucsia dei fiori, le porte delle casine ovviamente blu, totale assenza di rumore , qui e facilissimo riempirsi gli occhi delle mille sfumature della tavolozza dell’azzurro del mare.
Le spiagge di Livadia, Monastiria E Kampos, poste sulla costa occidentale, sono carine ma non certo le migliori per i nostri gusti troppo affollate a inizio luglio. Consigliate anche Theologos beach e Parakili quest’ultima caletta per nudisti nell’ Antiparos Camping, che è circondata da una bella pineta dove si va ad ammirare il tramonto e fare pic nic di notte.
conclusa la prima settimana lasciamo Antiparos per raggiungere PAROS .
PAROS è da secoli la capitale del marmo bianco e immortale con il quale sono stati scolpiti l’Acropoli di Atene, la Venere di Milo, la Vittoria di Samotracia , la tomba di Napoleone, famose in tutto il mondo.
Arriviamo a PARIKIÀ il capoluogo e cerchiamo l’ARIAN hotel prenotato via @, dove ci accoglie Christina Sultana la frizzante titolare, ottima padrona di casa che parla molto bene 4 lingue oltre l’ italiano ed è una signora spassosissima. Gestisce l’albergo con madre e suocera entrambe ottime cuoche.
PARIKIÀ si affaccia sul grande porto turistico, ed è stata fondata da S. Elena la madre dell’imperatore Costantino durante il suo pellegrinaggio in Terra Santa , il suo nome riporta all’ epoca bizantina, quando nella chiesa di EKATONTAPYLIANI, lavoravano tanti COLONI (PAROIKOUS).
PAROS è molto più estesa di Antiparos, è montagnosa con colline imponenti, ha un bel colore bruno, sempre spazzata da un vento costante ma piacevole, con una miriade di vicoli casette bianche con porte e finestre azzurre, taverne a terrazze sul mare, chiese a cupola blu.
Durante la nostra permanenza assistiamo anche a due regate, notevole quella in notturna, con gli immancabili crew in divisa, che tutte le sere sfilano sul lungomare abbronzatissimi.
Parikià è un vero mosaico di stili, la sua storia è ricca di grande architettura, con dimore neoclassiche, colonnati , ponti, fontane e innumerevoli chiese bizantine.
Visitiamo subito l’imponente Basilica di Katapoliani, un enorme complesso di 3 chiese in stile bizantino, collegata una all’altra da un labirinto di 99 porte e il Museo archeologico.
Ogni sera girovaghiamo tra il mercato e l'antico Castello Frankish del 1300 costruito con materiali di risulta di antichi monasteri, quella che più affascina l’occhio è la basilica ad archi di Ayios Kostantinos ed Eleni, luogo molto raccolto e romantico.
Da non perdere la Mycenaean Acropolis poco segnalata, l’antico cimitero, la fortezza veneziana , il Pythio, il Delio e la basilica paleo-cristiana. Questo blocco si visita comodamente in due giorni.
Dopo tanta architettura partiamo alla ricerca delle calette, spostamenti facili ed economici via terra, noleggiando la moto.
Per le escursioni via mare approfittiamo dei tanti battelli che propongono uscite giornaliere, in genere hanno pranzo incluso. Ci siamo trovati molto bene col vascello di CAP. ALEXANDROS, che si è sempre dimostrato presente al porto per info e disponibile a valutare proposte e prezzi per le gite giornaliere. al contrario sconsigliamo Cap. Ben, segnalato sul web ma assente in loco.
A nord dell’isola una larga strada carica di vigneti e campi d’ ulivi, collega Parikia a Kamares un piccolo castro per poi allacciarsi alla città dei pescatori la famosa NAOUSSA.
Il borgo marinaro si estende dalla collina e gli amanti della fotografia come me, non possono che perdersi ricercando originali inquadrature del castello veneziano posto sul mare, o ammirare i giochi di luce delle antiche cave di marmo di Agios Anargiri dove ormeggiati sul porticciolo ci sono decine di vecchi caicchi a vela che caricano e scaricano ceste stracolme di pesci.
Il porto di Naoussa è ancora dedito alla pesca, vera risorsa del villaggio, sulla banchina troviamo molte bancarelle di street food e nelle piccole taverne viene sempre servito del buon pesce fresco .
Naoussa è molto colorata con le centinaia di fioriere appese in ogni angolo, tanti locali sono ricavati nelle cantine bianche dove una volta si rammendavano le reti, le stradine sono ancora lastricate a marmo bianco blu e nero e la baia è per fortuna tutta zona pedonale molto sicura.
Molto belle anche le vicine baie di Ampelas, di Piperi Beach, Lageri, Santa Maria E Filizi, frequentate dai sub e dagli amanti dello snorkel come noi, ma faccio presente che sono totalmente prive di servizi, chi ci viene del resto è già equipaggiato e fornito di acqua.
Un'altra rotta interessante è KALAPETRA, che porta prima a Marathi poi a Kostos , un paesino fondato dai veneziani, il cui nome deriva dal latino "Custodia" .
Qui ci siamo passati per andare a MOLOS baia semideserta con a guardia una bellissima chiesetta e KALOGERAS rinomata spiaggia di argilla dove locali e turisti vengono a farsi i fanghi .
Abbiamo fatto i Fanghi al mare: ovvero basta prendere un sassolino di argilla grigia dagli scogli, bagnarlo, strofinarselo addosso, questo diventa crema soffice poi basta buttarsi a mare, lavarsi e ritrovarsi la pelle morbidissima.
La più bella tra tutte le baie per noi in assoluto è FARAGAS , con i suoi alti massi bianchi, che insieme ad ALIKI regala le baie dorate più appartate e limpide, insieme alla isolata Brios.
A sud abbiamo scoperto LEFKES ex capitale annidata sulle verdi colline, pittoresco villaggio di case bianche con tetti blu con l’immensa cattedrale di Agia Triada completamente affrescata ma solitamente chiusa ai turisti. Noi siamo arrivati al mattino e l’abbiamo trovata chiusa, ma chiacchierando col barista della taverna accanto (l’unica del paesello) abbiamo scoperto che lui possiede le chiavi del portone che molto gentilmente ci ha aperto facendoci anche da Cicerone per la visita interna della chiesa . Molto particolari i marmi lavorati, gli enormi lampadari il colonnato e i campanili esterni.
Poi c’è il villaggio di MARATHI che raggiungiamo sempre via scooter, passando tra le antiche cave di marmo. Le cave bianche sono dismesse dal 1800 e completamente abbandonate ma è possibile visitarle con i ragazzini del posto che si propongono per le visite . Peccato che questo luogo non sia abbastanza valorizzato , cosi come le gallerie interne ricche di graffiti . Il villaggio autentico e per nulla turistico è altamente simbolico, le caverne sono suggestive, i locali ne fanno orgogliosamente motivo di vanto ma si lamentano delle scarse visite, perché il sito è difficile da raggiungere e mal segnalato, ma io esorto di andare a cercarlo perché è un luogo
Particolare, forse unico e soprattutto di una bellezza intatta da ammirare e preservare.
Nel pomeriggio visita a Petadoules la valle delle farfalle, 5 € l’ingresso per il percorso, carina si ma un pochino banale, ricorda molto quella già vista a Rodi.
Concludiamo coi villaggi di Logaras, PIso Libadi e la bella POUNDA dove tra ulivi e terra brulla incontriamo decine di muli guidati da pope (preti ortodossi) vestiti di nero con lunghe barbe bianche.
C’è la processione notturna sul mare. Ci fermiamo ad assistere , è molto suggestiva.
In conclusione : A Mykonos tutto è mera apparenza e troppo commercial, La cordialità non esiste, il turista è considerato un soldo che cammina e la fregatura è abbastanza consueta nei locali , nei ristoranti e nei bar in spiaggia, prestare sempre molta attenzione alla famosa tax di soggiorno.
A Paros e Antiparos, decisamente senza eccessi e con molti punti di forza, c’è l’incontro e il confronto con le persone molto più genuine, che hanno sempre voglia di dilungarsi nel dialogo schietto.
La gente del posto chiacchiera volentieri, si ferma a dare info e indicazioni, offre mirto ouzo per brindisi facili e free. A Antiparos soprattutto i locali ama mangiare e aggregarsi in gruppo a lunghe tavolate, molto spesso gente sconosciuta si è seduta autoinvitandosi ai ns. tavoli per cenare , consigliandoci birra vini sughi e cibo , per poi intrattenersi durante la serata con noi.
La comodità dei collegamenti e l’ottimo rapporto qualità prezzo delle location e dei ristoranti , fanno il resto, assieme al cibo squisito ovunque.
Tra i top consigliamo il Mano’s , Waves , Taversa 5T, il Pipino ,il Trata taverna, gestiti da ragazzi giovani e con tanta voglia di fare bene cucina diversificando la tradizionale gastronomia greca con l’innovazione ricca dei sapori spezie e salse.
Il cibo cambia molto da isola ad isola, ma è sempre gustoso, abbiamo assaggiato le fantasiose moussaka al miele, kebap in salsa verde , pitas gyros e polpettine, cetrioli acciughe formaggi pesci yogurt e insalate miste, per cui è imperativo assaggiare tutto!
Imperdibili le indimenticabili frittelle di mare e le cozze con la feta dall’amico Mano’s!
L’ultima mattina lasciamo Paros via mare, puntando nuovamente verso Mikonos insieme agli amici francesi del primo giorno, da qui un aereo ci riporterà in Italia.
A Mikonos ci imbarchiamo leggeri, abbronzati, sopra di noi un cielo lucente, carico di nuvole rosa . Sorvoliamo le isole sfolgorate dal sole giallo zafferano. Un mix di colori perfetto per salutare questo bel pezzo di mondo, questo è un altro generoso regalo che la natura ci fa.
Cielo e mare, nuvole e acqua tutto si confonde e si mescola , come sempre.
Ammirare dall’alto questo Mare infinito che ogni volta mi intimidisce e di sorprende alla sua vista, mi fa sentire piccola e mi sconvolge in bellezza, col suo perpetuo moto in eterno movimento .
AD IVO , IL MIO MARE CHIARO , DEDICO UN’ ESSENZIALE PAROLA D’AMORE: S’AGAPO !
KALIMERA, SABY
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