MYANMAR
Note di viaggio 7 – 21 MARZO 2015
La Birmania come piace ancora chiamarla a
me, è stata una meta inaspettata … ero indecisa tra Laos e questo Paese, poi
consultandomi con i miei amici viaggiatori e documentandomi un po’ , ho capito
che sarebbe stata la scelta giusta perché è una nazione ancora poco turistica,
dove parte del popolo è ancora “vergine” circa il consumismo e il turismo,
c’è natura, cultura e l’accoglienza è straordinaria !
Biglietto acquistato a novembre con Qatar
Airways, 620 € a/r con scalo a Doha. Compagnia aerea davvero ottima.
I prezzi sono quasi sempre esposti in
dollari nei posti turistici, ma noi abbiamo sempre usato la moneta locale kiyat
(ci siamo portati gli Euro contanti e cambiavamo di volta in volta). La carta di
credito è scarsamente accettata e se lo è, ci aggiungono una percentuale sopra
che raggiunge anche il 7% !!!
Voli interni acquistai a Yangon in
un’agenzia viaggi :
Yangon – Mandalay con Golden Myanmar $ 65
Heho (Inle) – Sittwe con KBZ $ 122
Sittwe – Yangon Air Bagan $ 98
In ogni regione turistica dove andrete
Mandalay, Bagan, lago Inle c’è una tassa da pagare di 10 $.
Mezzi di trasporto utilizzati : aereo,
autobus, taxi, tuk tuk, pick up, camion, traghetto, canoa
In totale ho speso 1600 € per 2 settimane,
alternando hotel economici, un paio di resort e alberghi di media categoria.
Yangon
:
Non mi è piaciuta particolarmente : una grande città, caotica, sporca, affollata … qui lo street food regna sovrano ed è stato interessante vedere come in ogni angolo e a qualsiasi ora si mangi per strada con tanto di sgabellini di plastica ! Certo non si può negare la bellezza della Shwedagon Pagoda, noi siamo andati verso il tramonto, era abbastanza affollata, ma è un posto davvero incantevole! Abbiamo dormito al Pickled tea hostel, uno dei migliori ostelli in cui sono stata, pulitissimo e comodo ($ 28 in camerata da 4).
Mandalay
(2 notti):
Questa città mi è piaciuta molto con i suoi grandi viali, il palazzo reale, Mandalay Hill col suo tempio dai 1000 colori, il favoloso monastero di tek … Abbiamo avuto un solo giorno da dedicare alla visita della città e avendo potuto mi sarei trattenuta almeno altri 2 giorni … Smart hotel.
Mandalay
– Sagaing – Mingun – Ammarapura - Mandalay
:
Ci siamo accordati con un tassista per la
strada il giorno prima per visitare i suddetti posti, abbiamo pagato $ 90 in
totale (contrattando un pochino), dalle 8 del mattino alle 18,30.
A Sagaing mi ha colpito molto
Umin Thounzeh con i suoi 45 Buddha, siamo arrivati di mattina presto e
quindi eravamo i primi visitatori ed è stata un’esperienza davvero
fantastica… pace, energia e bellezza ….
Mingun molto carina : la Mingun Paya, la
Pagoda di pietra che puoi risalire e da cui si gode un bellissimo panorama.
Ammarapura : siamo arrivati al tramonto e abbiamo percorso tutto il ponte di tek, fermandoci a metà e scendendo giù sulla rive del fiume in un bar per ammirare questo evento. Colori indescrivibili e paesaggio onirico, con la sua nebbiolina .... Il posto è MOLTO turistico, magari è meglio all’alba ?
Mandalay
– Bagan via fiume :
Tra farci 8 ore di pullman e 8 ore di traghetto abbiamo optato per quest’ultimo, decisamente più piacevole e meno estenuante. Ho comprato i biglietti su internet con Pioneer Cruises Travel & Tour, $ 45 a persona ti offrono colazione, pranzo e thè nel pomeriggio e i biglietti ce li hanno portati in hotel a Mandalay. Il tragitto dura 7 ore. La traversata è stata molto rilassante !
Bagan
(2 notti):
Appena sbarcati, abbiamo raggiunto il nostro hotel con un calesse dato che il taxi costava di più ed è stato divertente. Noi pernottavamo nella Old Bagan che è il posto ideale per esplorare le varie pagode. Il ricordo che ho è di un posto fuori dal tempo, calmo, polveroso e tanto caldo … malgrado ci fossero turisti erano ben distribuiti come dire … Noi abbiamo affittato le biciclette elettriche in hotel, credo sia stata un’ottima scelta dato che i vari siti sono sparsi quà e là ed in più faceva molto caldo! Il nostro hotel affacciava sul fiume Ayeyarwady e il tramonto è stato uno dei più bei spettacoli che mi ha regalato questo viaggio. Thande hotel, resort davvero ottimo e la piscina è stata una salvezza.
Bagan
– Monte Popa - Kalaw :
E qui inizia l’avventura… abbiamo preso
un taxi che ci ha portato al Monte Popa (2 ore circa) e il paesaggio che abbiamo
ammirato è stato molto interessante… una realtà rurale, non turistica… il
monte Popa (Taung Kalat ) : vederlo da lontano è stata già una grande
emozione, questa montagnola che si innalza fiera e sulla cima il monastero
buddista….Salire per i 777 gradini del Taung Kalat
sotto lo sguardo vigile dei macachi (scimmie) che ci hanno dilettato con
varie situazioni divertenti (come fregavano gli umani sottraendo loro cibarie e
bevande e come li sfottevano con la refurtiva è stato esilarante). Arrivare in
cima di prima mattina è stato intelligente e il panorama che ci si è
presentato davanti agli occhi, un’emozione immensa , di infinito e pienezza di
spirito … intendiamoci non è così alta questa collinetta, ma c’è una
spiritualità (malgrado le bancarelle che trovi lungo le gradinate o la gente
che pulisce le scale e ti chiede un’offerta) e un misticismo davvero unici …
forse la fortuna è stata anche che la gente che era lì era per lo più birmana
e questo ha reso tutto più vero…. Vedere anche gente anziana farsi pian
pianino scalino per scalino per andare a omaggiare con i fiori o gli incensi il
Buddha è stato davvero toccante. Un luogo che rimarrà sempre nella mia memoria
insomma!
Il taxi ci ha lasciato a Meiktila (a metà strada per Kalaw) e dopo un’attesa di 2 ore, abbiamo preso un mini bus (9 posti), 3 ore di curve e guida spericolata tra le montagne. Arrivati a Kalaw abbastanza provati, abbiamo optato per l’Eastern Paradise Motel, molto semplice, pulito e la signora gentilissima. $ 35 la doppia con colazione. Siamo andati all’Ever Smile che avevamo già contattato telefonicamente qualche giorno prima per accordarci sul trekking di 2 giorni per raggiungere il lago Inle per il giorno successivo.
Kalaw
– lago Inle trekking :
E’ stata un’esperienza davvero positiva e faticosa, 36 km in totale, è stato interessante entrare nella vita quotidiana della gente dei campi, incontrare le persone lungo il cammino che incuriositi ci davano il loro benvenuto nelle loro zone. Nel tardo pomeriggio ci siamo fermati in questo villaggio in cima alla montagna, niente elettricità, acqua corrente (nel senso che ci si lavava con l’acqua del pozzo) e abbiamo dormito a casa di una famiglia. La cena cucinata sul fuoco dalla nostra guida è stata ottima, si stava aggiungendo persino un bufalo alla nostra tavola !!!!!!!!!!! La nostra guida Myo ci ha anche offerto il rum Mandalay, non male ! Il giorno successivo la discesa per il lago Inle è stata davvero pesante dato che il sentiero era alquanto sconnesso e ripido. Il trekking inclusi tutti i pasti, un tratto percorso in taxi, la traversata del lago in canoa è costato 56 $ a testa, purtroppo eravamo solo in 2, ma se si è di più il prezzo scende. Consigliatissima è la nostra guida : KO AUNG MYO HTOO Tel . 09 - 36017957.
Lago
Inle (2 notti) :
come descrivere la magia del lago Inle ? Le palafitte sulle risaie, scene di vita quotidiana intorno a questo grande specchio d’acqua, i pescatori fuori dalle orde dei turisti che tranquillamente lavoravano … certo di turisti ce n’erano parecchi, ma il lago è talmente grande che si possono assaporare anche attimi di oblìo e pace… Bello il mercato che abbiamo visto : generi alimentari, ma anche souvenir. Abbiamo pernottato a Nyaungshwe (davvero carino il paese) all’Aquarius Inn, 29 $ a notte la doppia deluxe, bellissimo il giardino e gente deliziosa.
Ngapali
beach (2 notti) :
Era la prima volta che vedevo l’Oceano Indiano e devo dire che merita !!! La spiaggia davvero notevole, sabbia bianca e mare caldo …. Non c’era molta gente quindi ci siamo davvero goduti il posto!
Ngapali
– Yangon – Mt Kyaiktiyo (Golden rock)
1 notte :
Arrivati a Yangon, abbiamo preso il taxi e ci siamo fatti lasciare al terminal Aung Mingalar (circa 10 km) del bus e da lì abbiamo preso il pullman (4 ore e mezzo) che ci ha lasciato su una strada dove abbiamo preso un tuk tuk che ci ha portati ai piedi della montagna dove c’era il nostro albergo (The Eternity Resort, $ 34 la doppia, bel posto).
Mt
Kyaiktiyo – Bago (1 notte) :
La pagoda Kyaiktiyo è il posto di
pellegrinaggio più sacro di tutta la Birmania … troppa gente li, troppe
macchinette fotografiche, e poi il divieto alle donne di avvicinarsi al masso
che è ricoperto di foglie d’oro…. Il percorso per arrivare lì è stato
davvero folle, inverosimile, spericolato e divertente … Un tipo dell’hotel
ci ha accompagnato al terminal a prendere il camion (avete letto bene!) ….
C’erano diversi mezzi, con pedane posteriori con delle panche, in ognuno
c’entravano circa 60 persone… c’era la ressa per accaparrarsi un posto e
il nostro amico ha preso 2 posti letteralmente al volo (penso che con i nostri
metodi occidentali saremo stati ore a cercare di salire)…. Comunque i camion
andavamo veloci per i tornanti che c’erano, sembrava di stare sulle montagne
russe, aria frizzantina e pulita, natura rigogliosa e tanto verde … io e
Michele ci siamo ammazzati dalle risate, eravamo euforici, sembravamo 2 bambini
al luna park !
Sicuramente suggestivo il posto, con questo masso d’oro, ma personalmente l’ho trovato troppo affollato, comunque ne è valsa la pena! In tarda mattinata abbiamo preso un autobus per Bago (1 ora e mezza) : bellissimo il Buddha disteso, per il resto tanto caldo, smog, traffico e casino e poi merita anche un tempio che si trovava vicino al nostro hotel (Bago Star hotel, bocciato) un po’ fuori dal centro…. Ci siamo stati verso le 9 di sera e c’erano dei mantra, 4 statue enormi di Buddha in circolo … Mi ha colpito molto durante il viaggio il fatto che i templi non sono solo luoghi di culto, ma dei punti di ritrovo per i birmani, sovente li vedi anche che mangiano li…
Bago
- Yangon (1 notte) :
La mattina abbiamo preso al volo un autobus
per Yangon sulla strada principale. Il
mezzo era davvero sgangherato, ma per 1 ora e mezza è andata bene cosi.
Pensieri :
Il popolo birmano : gente molto cordiale, ma
“timida”, in qualche modo si avverte che è un popolo che è stato sotto
dittatura, si stanno aprendo pian piano ma con i loro tempi, sono curiosi,
generosi e di buon cuore …. Devoti e sereni, anche se ho visto come
un velo di tristezza nei loro occhi … Si vede che la gente sta
“crescendo”, si sta abituando pian pianino a disporre della libertà (anche
se non ancora pienamente), condizione che noi occidentali diamo scontata. Tanta
gente ci ha fermato nei vari templi per farsi una foto con noi con le loro
macchinette, è stato divertente e strano, non mi era mai capitato prima d’ora
che perfetti sconosciuti ti fermassero per una foto, nemmeno fossimo delle
celebrità … Le donne, grandi lavoratrici e una delle scene più toccanti che
mi vengono in mente sono le donne che lavorano sulla strada, che davano
l’asfalto, con quel caldo rovente e senza nessun tipo di protezione (c’erano
anche gli uomini naturalmente, la sicurezza sul lavoro è anni luce dalla Birmania) …
donne che lavoravano i campi e trascorrevano la pausa pranzo sui campi, si
riunivano sotto le ombre degli alberi (trekking da Kalaw a Inle) … donne con
kg e kg sulla testa, che camminavano fiere sotto il sole …
I tramonti :
parte integrante del nostro viaggio … Abbiamo visti soli diversi ….
Arancioni, rossi …. Cieli lilla, rosati … tra i più belli a Bagan sul fiume
e a Mandalay da una pagoda scintillante sulla collina ….
Questo viaggio mi ha riempito il cuore, non
è stato semplice organizzarlo, poiché molte informazioni non sono riuscite a
reperirle su internet piuttosto che sulla Lonely Planet, ma tutto è stato
perfetto, anche le situazioni inaspettate. Chiudo confermando quello che già mi
avevano detto prima di partire, è un posto davvero sicuro!
Cristina