Myanmar

"Avventurarsi nel paese di Buddha"

Diario di viaggio 31-12-14 / 17-01-2015

di Michele Spiriticchio




 

I ricordi più forti di questo viaggio:

La discrezione dei birmani.

Il profumo dei curry.

I "minglaba", ciao per i Birmani.

I longyi vestiti dagli uomini.

L'arrivo a Thandwe in aereo.

Buddha. È ovunque.

I canti buddhisti la notte a Nyaungshwe.

L'uscita in barca sul lago Inle.

Bagan, meraviglia da scoprire da soli.

I mercati nello stato di Shan.

I sorrisi della gente.

I tramonti di Ngapali.

Le guance delle donne cosparse di thanakha.

I sigari birmani.

Gli straordinari ambulanti di strada.

L'odore di pesce e verdure bollite.

La tranquillità e pace che si respirano in tutto il paese...

 

Yangon (32).jpg (4772872 byte)




 

DIARIO DI VIAGGIO


 

Cambio

1$= 1030 kyats

1euro = 1240 kyats

 

Costi

Spese precedenti alla partenza

* Volo a-r Milano-Doha-Yangoon con Qatar Airways 900€.

Ottima compagnia aerea, la Qatar non ha deluso le mie aspettative.

* Visto di entrata fatto online 50$

http://evisa.moip.gov.mm/

 

 

Un programma già deciso... ;-)

 

Una volta arrivato a Yangoon, la capitale mi sposterò coi mezzi locali, autobus o minibus. 

Ho una guida della Lonely Planet di agosto 2014, in inglese. L'ho appena sfogliata ma la leggerò meglio una volta in Birmania.

Sicuramente visiterò Bagan che sembra sia il luogo più bello e affascinante di questo paese.

Mi interesserebbe il percorso trekking tra Kalaw e il lago Inle. 

Il resto?

Non ho grandi idee.

Penso che sarà solamente quando sarò arrivato che capirò cosa fare. Un po' da sprovveduti lo so, ma preferisco non pianificare troppo...anzi, per niente, che poi alla fine il viaggio...il viaggiare viene meglio.

...e per non dimenticare il mare, gli ultimi giorni spero di passarli al sole...in una bella spiaggia.

Non amo gli itinerari già studiati e battuti, mi piacerebbe sfruttare i pochi giorni a disposizione per cercare di capire questo paese che solo negli ultimi anni sta uscendo da una situazione molto difficile di governo militare...

 

 

31 dicembre 2014

Ultimo giorno dell'anno che per me inizia con una partenza, la ripartenza.

Mi accingo a visitare una terra piuttosto misteriosa che da diversi anni ho iniziato a pensare come meta di viaggio.

Ormai sono già tante le opinioni che ho ascoltato sulla Birmania e sono sempre rimasto molto affascinato dai racconti, ma forse volevo dire incantato.

Sono tanto curioso nella vita e nei viaggi riesco a soddisfare questa esigenza ma in questo caso parto con una ancora più forte immaginazione.

Anche in questa occasione ho dedicato pochissimo tempo alla preparazione di un piano di viaggio. Divento sempre più pigro oppure in fondo non mi interessa avere un itinerario già scelto e dettagliato, sarà solo sul posto che tutto si svolgerà seguendo un ritmo dettato principalmente dall'improvvisazione senza però perdere il "cuore" del paese che mi ospiterà...

Parto "vuoto" pronto a cogliere ogni aspetto che il Myanmar mi offrirà...



 

1 gennaio 2015

Arrivo all'aeroporto di Yangon capitale del Myanmar puntuale alle 5.00.

L'aeroporto è piccolino ma abbastanza ben organizzato.

Procedure doganali veloci e timbro sul passaporto con validità 28 giorni.

Taxi per il centro (10$) esattamente al Summit Parview hotel dove ha una camera prenotata Michele di Lugano, incontrato in aeroporto e con cui condivido il passaggio in taxi.

Io indeciso sul da farsi prendo tempo.

Non so se restare a Yangon per una notte e ambientarmi un po' dopo il viaggio oppure proseguire verso nord o sud oppure...?

Non ho le idee chiare è evidente, lasciamo che il tempo mi darà le risposte giuste...

Sta albeggiando e intanto andiamo a visitare il sito più famoso di Yangon, la Shwedagon Paya. Un complesso di templi che circondano uno straordinario stupa buddhista di una meravigliosa fattura...

L'entrata costa 8000 kh per gli stranieri. Ci si deve togliere scarpe e calze.

È l'alba e il tempio è di una suggestione unica. Io stanco morto per via del fuso orario mi sembra di sognare e di essere in un paese incantato...

La luce arriva quasi tutta in una volta e la semi oscurità lascia il posto al cielo azzurro.

I buddha sono venerati da tanti pellegrini e tanti sono i monaci che girano o pregano o meditano.

Alcuni gruppi di amici o famiglie sono sedute per mangiare e anche noi veniamo invitati per una colazione offerta sotto un tempio. Ovviamente un pasto leggero a base di noodles in brodo e the.

Lo Shwedagon Paya non stanca mai ed è magnifico restare in contemplazione di questi monumenti racchiusi all'interno.

Ma a mio parere ancora più affascinante è l'osservazione delle persone e di tutti, di come pregano devoti verso un buddha piuttosto di un altro.

Il senso di rispetto è altissimo e la pace che si percepisce qui è un momento che ricorderò a lungo.

Tornati indietro saluto Michele con cui sono d'accordo di vederci dopo e mi incammino verso il centro della città per cercare un hotel una guesthouse.

Superata la grande cattedrale della Santa Trinità, giro a sinistra e mi si para davanti la città.

Mercati e negozi di ogni attività, ambulanti e un traffico di bus taxi e macchine private, motociclette, mototaxi, trishaw. Strade sporche e a volte delimitate da piccoli canali in cui scorre un liquame grigiastro maleodorante...

Benvenuti a Yangon !

Continuo a camminare, sono stanco ma anche sballottato e stupefatto dai colori, odori, sguardi, scene di strada che mi fanno pensare a quanto sia bello vedere, conoscere e non porsi limiti...

Finalmente imbocco la 38th street, quasi fino in fondo sulla destra c'è il May Fair Inn hotel. Qui la strada è molto meno trafficata, una zona tranquilla.

Niente camere singole libere e quindi decido lo stesso di prenderne una doppia per 25$  o 26000 kh. Bagno e ventola, WiFi incluso.

La zona è molto caotica anche se in questa parte finale della via i rumori diminuiscono molto.

Con Michele torno in serata alla Shwedagon Paya sfruttando il biglietto di oggi. Il complesso resta aperto fino alle 22. Il complesso è bello a tutte le ore, ci si potrebbe passare l'intera giornata!

Ceniamo prima nei paraggi in un ristorante thailandese, il conto alla fine resta sotto i 10$.


 

2 gennaio

Giriamo per Yangon decisi nel pomeriggio di partire e iniziare il viaggio, un viaggio improvvisato e "lento"...

Giriamo per mercati e vie animatissime lasciandoci condurre dalla curiosità.

Visitiamo la Botataung Paya. Entrata 3000 kh compresa camera fotografica.

Un tempio importante con tanti pellegrini che arrivano da tutto il mondo. 

Anche turisti che vogliono conoscere la capitale.

Mangiamo in Merchant Street un paio di buoni piatti di noodles, shan e mohingha, per 800 kh l'uno. Molto buono e tipico.

In taxi per 9000 kh ci facciamo portare al terminal dei bus Aung Mingalar. Sulla strada però ci fermiamo visto che il tassista intercetta bus diretti a Bago.

Paghiamo e saliamo subito su un bus scassatino per Bago, un'ora e mezza 1500 kh.

Poco dopo il ponte e la stazione ferroviaria si trova il San Francisco hotel, 18000 kh la doppia con ventola e bagno. Camera grande con balcone. Purtroppo dà sulla strada principale trafficatissima.

Dalla signora dell'hotel riserviamo i biglietti per Bagan per domani sera alle 19. Il costo è di 15000 kh.


 

3 gennaio

Dormita colossale, il pomeriggio lo spendiamo senza fretta visitando la ... Paya.

Il complesso di templi attorno a uno stupa alto e dorato non è a livello della Shwedagon Paya a Yangon ma Bago per me resterà a lungo nei miei ricordi per la fortunatissima occasione che ci è capitata.

Nel tardo pomeriggio a una cerimonia buddista in un tempio quasi svengo dall'emozione. C'è una manisfestazione in questo tempio.

Arrivano dei monaci, importanti. Sono come "scortati", scendono da automobili quasi sotto questo tempietto all'interno della Paya. Si sistemano davanti al pubblico e a fianco del loro Dio, Buddha.

Vedo persone con una maglietta con la foto di Aung San, il generale. Padre di Aung San Suu Kiy. La security con la fascia al braccio, e rappresentanti del partito NLD (national league for democraty).

Io quasi per scherzo chiedo a un fotografo, "ma chi state aspettando ancora, forse Aung San Suu Kiy ?". e il fotografo mi risponde "Sì !".

Nooo, non ci credo!! "Davvero??" e "quando arriva?". Il fotografo mi risponde sorridendo, "la stiamo aspettando, sta arrivando".

Incredibile, il destino!!

Sta per arrivare l'eroe nazionale Aung San Suu Kiy !! Un'icona mondiale della democrazia e libertà, l'eroina nobel per la pace che tutti conoscono al mondo per la sua caparbietà e voglia di libertà!

Per me è un giorno unico, il ricordo sarà per sempre...

Siamo tutti in trepidazione nell'attesa di vederla. I birmani sono felici e noi emozionatissimi!

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Alle 20 partiamo per Bagan con un bus moderno e aria condizionata a palla. Preparate felpa e cappello o coperta ( non sto scherzando...).


 

4 gennaio

Bagan. Finalmente! Sono le 5 e siamo arrivati dopo essere passati da Meiktila.

Con un minibus-taxi ci facciamo portare al Winner hotel consigliatomi da un amico.

Appena subito dopo aver superato la deviazione sulla destra per l'aeroporto a una biglietteria si paga un biglietto tassa per l'area archeologica che dura una settimana, sono ben 20$ (non ci verrà mai chiesto né controllato).

Winner hotel a Niaung U sulla strada per Old Bagan.

L'Hotel è a Niaung U ma già sulla strada per Old Bagan e quindi comodo per esplorare le vicinissime attrazioni archeologiche di questo sito.

Camera doppia 30$ con aria condizionata, bagno, tv, colazione.

La sistemazione è ok ma il gestore è piuttosto antipatico.

Possibilità di noleggiare le bici per 1500 kh al giorno.

Sulla strada nei dintorni ci sono tanti altri hotel e guesthouse così come ristoranti più o meno turistici.


 

5 gennaio

Noleggiamo la bici al nostro hotel. Sono le 5.15 ed è buio pesto.

Leggendo la Lonely decidiamo di assistere all'alba in cima alla Shwesandaw Paya.

Seguiamo la strada asfaltata verso sinistra a Old Bagan che superiamo mentre poco dopo svoltiamo a sinistra in Anawrahta Road. Subito dopo si entra in un sentiero sterrato.

C'è tanta gente in cima molti con la camera fotografica già impostata.

Sembra che tutti abbiano avuto la nostra idea ma credo che tutti i templi che hanno terrazze su cui salire sono scelti per ammirare i fantastici panorami sia all'alba che al tramonto.


 

6 gennaio

Colazione in hotel, te o caffè, uova strapazzate, toast, burro e marmellata. Si mangia nei tavoli davanti all'entrata, fuori.

Noleggiamo le bici come ieri qui in hotel, 1500 kh, poi poco più a sinistra prenotiamo rispettivamente i biglietti bus per Mandalay, io, a 8000 kh e Michele 2 per Yangon a 13000 kh. Entrambi partiremo di mattino, io alle 8 e Michele 2 alle 7.30. Un pick up ci verrà a prendere direttamente in hotel.

Niaung U al mercato. Bella esperienza perché mercato vero e perché arrivati in bici.

Ho trovato scene uniche come tante volte incontrate nei mercati di tutto il mondo e colori profumi sguardi tanto belli...ho immortalato con tante fotografie quegli attimi...

Pranzato nei dintorni ma non consiglio quel ristorante, m'è sembrata una trappola per turisti...

Serata da dimenticare/ricordare perché: in bici percorriamo la road per Old Bagan e...dopo aver visitato una Paya mi accorgo di aver perso la Lonely Planet. Al momento ne faccio una tragedia poi invece mi rendo conto che forse è il destino...i prossimi giorni sarò da solo...chissenefrega di una guida da leggere.

Poi ceniamo al Barbecue Armony appena a destra verso Old Bagan uscendo dal Winner hotel.

Una benedizione! Proviamo di tutto compresi spiedini (satay) di carne, insalata di foglie di te, fagioli fritti, birre, water cress, riso fritto e noodle con verdure...

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7 gennaio

Colazione presto già alle sei e mezza poi le strade mia e di Michele si dividono.

I rispettivi pick up bus ci prelevano per portarci al punto base di partenza per i bus, lo stesso dove siamo arrivati e che è poco distante dall'aeroporto di Bagan.

Il bus parte poco dopo le 8, bus moderno con la solita aria condizionata a temperature basse.

Si passa da Mitikyla poi verso nord...

Paesaggio pianeggiante puntellato dalle tipiche alte palme a cespo rotondo e poco folto diverse da quelle che solitamente crescono al mare.

Belle le scene rurali, con i buoi usati per arare il terreno...

Arrivo a Mandalay che sono le 13.30, con una mototaxi mi faccio portare al Garden Hotel, in centro tra la 83esima e la 25esima. Trovo una camera singola (2 letti) all'ultimo piano, il quinto, proprio accanto alla terrazza. 12$ con bagno in comune. Qui il wifi funziona.


 

8 gennaio

Come d'accordo mi viene a prendere il moto taxi per un giro a Mandalay e dintorni comprese Sagaing, Inwa, Amarapura.

Costo del giro quindicimila kyats.

Faccio colazione nella salettina dedicata accanto alla reception.

Subito andiamo allo Shwe In Bin Kyaung, un monastero tutto di legno molto tranquillo, fortunatamente un paio di turisti solamente. Faccio un giro per venti minuti lasciandomi rilassare da questa pace.

Si prosegue poi per la Mahamuny Paya. Questo tempio contiene un Buddha molto venerato in Myanmar. È una statua di bronzo completamente rivestito d'oro che negli ultimi anni è stato applicato con foglioline acquistabili all'interno del sito. Sembra che lo spessore aureo raggiunto sia di più di quindici centimetri!

Solo gli uomini possono raggiungere il Buddha per toccarlo e appiccicargli l'oro in foglioline. Alle donne è permesso pregare stando davanti come in tutti gli altri siti.

Gli uomini devono avere le gambe coperte, un longwyi è perfetto. Se volete lo prestano all'entrata dove si pagano mille kyats per la camera fotografica.

Nel cortile nord potete vedere un paio di statue di bronzo provenienti da Angkor in Cambogia.

Cosa molto suggestiva e "divertente", ogni mattina alle quattro e mezza dei monaci lavano la faccia del Buddha compresa una bella spazzolata dei denti !

Dopo questo bel luogo di pellegrinaggio andiamo diretti verso il Maha Ganayon Kyaung ad Amarapura dove comunque torneremo per vedere il posto più famoso e conosciuto, il ponte di legno di teak più lungo del mondo per il tramonto. Il mio autista conosce perfettamente le strade di Mandalay e in moto diventa ancora tutto molto più caotico.

Arriviamo circa verso le dieci e trenta giusto per assistere alla processione dei giovani monaci studenti in questo monastero che in fila indiana vanno a prendere il pasto giornaliero elargito prima di entrare in mensa. Ogni monaco ha la grande ciotola pronta tenuta davanti.

Sagaing e la salita alla collina con tantissimi stupa dorati che la punteggiano. Un luogo molto rilassante...a parte la scalinata.

Inwa è invece l'ultima attrazione di questo giro prima di tornare indietro.

Isolata dalle strade per via di canali fluviali, questo villaggio rurale che sembra su un'isola è stata l'antica capitale del regno Burma per quasi quattrocento anni.

Si raggiunge con un traghetto che in nemmeno cinque minuti fa la spola da un punto a sud rispetto al vecchio ponte sull'Ayeyarwady (Ava bridge). Si pagano ottocento kyats andata e ritorno.

Prima di attraversare il canale mangio nel ristorante per turisti tatticamente appostato.

Io stanco e cotto dal sole arrivo a Inwa ma non seguo gli altri turisti su calessi diretti ai punti di interesse storico di Ava (antico nome di Inwa).

(I passaggi in calesse costano ottomila kyats a persona).

Mi limito a una breve passeggiata fino a una Paya oltre le antiche mura.

Ceno senza grande voglia per la stanchezza ma oggi ho buttato giù solo una minestra di noodles. Non mi spreco molto perché poco distante dal mio hotel, nel frattempo ho recuperato una camera diversa perché la mia "stranamente" è riservata per oggi, la cento uno costa di più, quindici dollari, un solo letto e aria cond. ( chi la vuole?).

Dicevo che quasi di fronte c'è il Mann restaurant, un locale cinese dove mangiare, io ho atteso almeno quaranta minuti per un fried rice insipido, e che è preso d'assalto dai viaggiatori. Qui i locali si tuffano nell'alcool trincando whiskey e birra, mischiando e allungando con acqua e intanto l'aperitivo è bello e servito.

Pago e me ne torno in albergo desideroso di una bella dormita. Domani si parte.

Ho riservato in hotel un posto in autobus per il lago Inle (15000 kh) che partirà alle nove. Un pick up mi preleverà direttamente qui in albergo.


 

9 gennaio

Faccio colazione, poi passate le otto passano a prendermi con un van minibus. Questa volta niente autobus ma con la Transport Group un minibus moderno.

Dopo un giro per Mandalay per recuperare gli altri passeggeri, arriviamo al piazzale di una delle stazioni degli autobus della città, credo la stessa a sud della città dove sono arrivato da Bagan.

Anche qui sale una persona infine si parte.

Il viaggio durerà sette ore, passando da Meiktila, Thazi e Kalaw. Il paesaggio è piuttosto monotono nella pianura verde sbiadita ma quando a Meiktila si svolta a sinistra si vedono le prime colline. Ora la strada è più interessante, i gradi scendono e l'aria è più frizzantina quando ci fermiamo un momento a Kalaw. Siamo nello stato Shan, quello che più di tutti è influenzato dalla Cina e forse dal Laos, uno stato più montagnoso dove vivono diverse etnie.

Da Kalaw è possibile fare trekking seguendo numerosi sentieri fino anche per quello che raggiunge il lago Inle.

Non essendo in forma lascio stare, sarà per la prossima volta.

La strada è completamebte gibbosa, non faccio altro che sobbalzare tutto il tempo anche perché l'autista corre a una certa velocità.

Sono ormai le quattro quando entro in Nyaung Shwe. Seguo la cartina del paese, nei pressi del lago, esattamente a tre chilometri. Il paese ha le vie a griglia, tutto in piano, polveroso ma anche abituato al turismo vista la numerosa presenza di guesthouse, hotel, ristoranti, agenzie di viaggio, ecc.

Entro all'Aquarius Inn, un piccolo e grazioso hotel che sembra una piccola baita. La mia guida ne parla bene e non sbaglia.

Fortunatamente hanno una camera libera per due notti, con letto matrimoniale, zanzariera e ventola che non userò di certo visto il freschino. Tutto rivestita di bambù la camera è veramente carina. Il costo di 20 dollari comprende anche la colazione che viene servita dalle sei e mezza in una bella saletta all'esterno.

Il giovane gestore mi fa vedere una piccola cartina del lago. Il costo del giro completo in barca costa dalle quindicimila ai diciottomila kyats ma mi chiede se voglio condividere con altri turisti il giro così potrei risparmiare. Mi accordo quindi per domattina, pronto per le sette e mezza. Pagherò il conducente della barca tremila e seicento kyats (siamo in 5).

È anche possibile riservare biglietti degli autobus, aerei, noleggiare bici ed avere informazioni sui dintorni di questo paese.

In serata ceno all'Everest Nepali restaurant subito dietro l'Aquarius uscendo a destra.

Non ho fame, come ieri mangio solo perché oggi non ho mangiato nulla a parte un po' di riso a pranzo. Ordino una birra poi dopo una buona mezz'ora arriva il mio curry di paneer con riso e chapati.

Tutto buono anche se io non vedo l'ora di una sana dormita...


 

10 gennaio

Giro in lancia partendo dal molo dove una miriade di lance pronte sono allineate per uno scenario surreale a quest'ora. Sono le otto e fa freddo, umido. Salgo assieme ad altri quattro turisti dell'hotel. Il guidatore ci fornisce di coperta e salvagente. Ci accomodiamo sulle sedie di legno sistemate in fila.

Fa un freddo cane, se potete fate il tour ben coperti.

Io non sto benissimo, a colazione non ho mangiato ma non me la sono sentita di annullare il giro.

Si parte.

Inizialmente si percorre un canale, ben largo, mentre è un via via di alle lance che ci vengono incontro cariche di merci forse per il mercato di Nyaungshwe.

Dopo un quarto d'ora di sbuca nel lago. Ora sì, si apre il grande lago di Inle, lungo circa venticinque chilometri largo undici. Le coste sono basse, si vedono case a palafitta mentre i pescatori che tengono il remo con una gamba sono piuttosto rari.

Dopo circa un'ora si arriva al mercato di Nan Pan a sud del lago.

Qui è tutto un mercato nel vero senso della parola.

Si cammina su ponti in bambù fino alla terra ferma. Diverse bancarelle di souvenir ma il bello è più spostato dietro dove il mercato è più vero nonostante la gente sia abituata ai numerosi turisti che arrivano in barca. Sembra una festa, per l'animazione, i colori, come dev'essere un vero mercato.

Lascio alle foto ogni ulteriore commento, aggiungo solo che l'etnia locale è quella Intha che vive attorno al lago.

Purtroppo non sono in forma e devo rientrare in anticipo con una lancia privata.

Ceno dopo una giornata un po' preoccupante per via del mio intestino con due ragazzi che stamattina mi hanno aiutato al mercato e che ho ringraziato molto.

Sembra che il grosso sia passato, e la fame che aumentava è stato un buon segno.

Domani resterò ancora un giorno poi vedrò come continuare. Ho alcune opzioni prima del rientro a Yangon per il sedici gennaio.


 

11 gennaio

La notte è svegliata da una serie di litanie buddhiste che fanno da sottofondo quasi costantemente a partire dalle prime ore del mattino. Sono preghiere o meglio dei canti, come dei mantra lunghi infiniti... E poi le prediche dei monaci e le risposte dei fedeli.

È come un sogno lungo e circolare, e niente sembra cambiato rispetto a duemila anni fa...

Mi sveglio tardi, sono le nove, colazione e poi?

Beh ormai è tardi per rifare il tour del lago che, da quanto mi hanno raccontato, è si interessante anche per il percorso che ho saltato ieri ma è anche abbastanza turistico come si può prevedere per la notevole presenza di turisti. C'è la visita di un monastero dei gatti saltanti (?) e poi fermate a villaggi dove vengono mostrati laboratori per la tessitura dei filati oppure quelli dove viene lavorato l'argento. Insomma, dopo aver visto il primo mercato anche le successive fermate sono forse orientate più al turismo consumistico piuttosto della visita di paesaggi tipici, monumenti e situazioni in qualche modo più autentiche...

Certo è che questa regione nasconde sicuramente tante ricchezze tutte da scoprire.

Decido pertanto di passare la giornata in modo rilassato bighellonando per il paese. Noleggio la bici appena a fianco il mio hotel in un ristorante indiano (1500 kh) e mi metto a pedalare, senza fretta...

Prima di tutto però devo decidere per domani e i prossimi giorni di questo viaggio.

Ormai sono rimasti cinque giorni e allora visto il mio stato di forma scelgo l'opzione più vacanziera: spiaggia sole e mare a Ngapali che sembra sia il tratto di costa più bello del Myanmar o comunque uno tra i più belli.

Chiedo in un'agenzia il costo del volo. Dalla vicina Heho esiste tutti i giorno un volo diretto su Thandwe sulla costa ovest del Myanmar nello stato di Rakhaing. Prima di riservare confronto il prezzo con quello di un'altra agenzia attaccata al mercato (Zodiac) dove acquisto tutto, volo e trasferimento da qui a Heho in taxi per 130 $ ( centoquindici $ il volo).

Girare per il paese è facile e non ci si perde anche se sempre meglio avere un'idea della mappa di questa zona. In hotel ne hanno una piccolina che vi regaleranno con le date dei mercati regionali.

Inizio nel provare i dintorni verso est, seguo la strada asfaltata che dal mercato mi porterà fino al May Haw Nan hotel dove svolto a destra per una strada sterrata con un leggero pendio. Arrivo al villaggio di poche case dove si trova la grotta, credo sia la Htut Aing Cave. Ci sono monaci e stupa con statue di Buddha all'interno della grotta.

Il paesaggio è verde, un po' polveroso con strade rosse e piantagioni di banane, avocado, papaya...

Torno indietro, non voglio esagerare e mi fermo a lato del ristorante dove ho mangiato ieri sera, questa volta provo il Sun Flower. Buona la Shan noodle salad, noodles con un soffritto d'aglio e arachidi assieme a verdura cotta simile alla catalogna (1500 kyats).

Nel pomeriggio mi dirigo invece verso ovest, la mia bici è il solito modello cittadino prodotta in Cina ma stamattina ho avuto la sorpresa del cambio sulla manopola, ehi che lusso!!

Seguo la strada oltre il pontile dove partono le barche per il lago, poi sempre su strada asfaltata arrivo a un bivio dove è ben indicata la svolta a sinistra per la hot spring.

La strada ha qualche piccola salita ma niente di importante ma è l'asfalto in certi casi un po' rugoso e accidentato che potrebbe rendere la corsa un po' faticosa.

La sorgente di acqua calda non è altro che un luogo dove potersi bagnare, e lavare, in un'acqua di 35-38°C. Entrando dall'hotel si pagano sette dollari mentre sulla sinistra ci sono due "piscine" in cemento libere a tutti.

Appena oltre la sorgente si arriva al villaggio sull'acqua di Khaung Daing da dove si può prendere una barca per ritornare a Nyaungshwe per chi non se la sentisse di farlo ancora in bici.

Insisto sulle temperature, qui attorno al lago l'escursione termica è notevole e tranne che nelle ore centrali del giorno durante mattino e sera l'aria è veramente frizzante.

Ceno nuovamente al Sunflower assieme a un ragazzo inglese che pernotta nel mio stesso hotel.


 

12 gennaio

Sono d'accordo con l'agenzia che mi ha venduto il volo per Thandwe che un tassista privato mi aspetterà per le nove. Faccio in tempo a fare tutto, colazione super abbondante compresa.

La mia salute va meglio, sono pronto per un po' di mare anche se mi frulla per la testa un'idea che mi sta stuzziccando, forse un po' troppo...Mrak U.

Il passaggio in auto fino all'aeroporto di Heho porta via un'oretta di tempo, faccio il check in al banchetto della Yangon Airways poi controllo passaporto allo sportello della migrazione.

Il volo dura un'ora su un aeroplano vuoto a metà. Le hostess gentili e sorridenti.

Dopo circa mezz'ora vedo la sinuosa forma dell'Ayeyarwaddy river che divide a metà il paese. Ora il paesaggio diventa più verde e selvaggio, non scorgo città ma solo una folta vegetazione scura.

Atterriamo all'una circa su una pista accanto al mare. L'aeroporto di Thandwe o Sandoway come dicono ancora dai tempi della colonizzazione inglese è piccolo e subito mostra il tratto tropicale della costa Arakan. Alte palme da cocco lo circondano, il mare è lì dove le onde brillano...

Mi piace ricordare questo momento.

Si scende direttamente sulla pista poi un controllo migrazione, e i bagagli?

Li hanno già portati fuori!

Ma scherziamo?

Sì è la prima volta che mi succede, non sapere dove sono i bagagli e poi recuperarli fuori mentre alcuni venivano già stivati su minibus riservati di hotel-resort.

All'arrivo alcuni resort inviano un proprio referente che poi accompagna con un minibus gli ospiti che hanno la riservazione.

Chiedo per il Lin Thar oo Lodge (me l'hanno consigliato) il costo di una camera. Un ragazzo francese mi chiede se voglio condividere con lui per abbassare il prezzo e per me va bene.

D'accordo, la camera costa cinquantacinque dollari se singola mentre per due persone sale a settanta. Sapevo che Ngapali è il mare "in" del Myanmar e che i costi qui sono proporzionati al l'esclusività.

Il Lin Thar Oo Lodge è a dieci minuti dall'aeroporto verso sud. Si passa da Ngapali beach poi si supera un ponte e si inizia una strada fiancheggiata da ristoranti di fronte a grandi e in certi casi lussuosi resorts.

La camera è in legno a un piano rialzato in un edificio però sul retro rispetto ai bungalows più belli. Abbastanza moderna con bagno, tv, aria condizionata, minifrigo, balconcino.

Con Laurent sono d'accordo però di controllare per altre strutture con camere vista mare.

La spiaggia è una meraviglia!

Semplice. Una fantastica mezzaluna di sabbia bianca bordata da alte palme.

Fortunatamente le strutture ricettive non hanno deturpato il paesaggio e tutto il tratto è pulito senza ombrelloni, lettini, edifici stonati in questo splendido paesaggio.

Una favola !

Per cenare con degli ottimi piatti prevalentemente a base di pesce o crostacei c'è l'imbarazzo della scelta. Sulla strada è tutta una serie di ristorantini molto belli e direttamente sulla spiaggia. Si spende poco, pochissimo rispetto alla media europea.

Con meno di cinque euro si mangia molto e bene con un'impareggiabile panorama come sfondo.

Nel tornare indietro in serata per curiosità sbirciamo nel resort attaccato al Lin Thar Oo. Si chiama Memento ed è direttamente sulla spiaggia con casette vista mare. Un po' più alla buona rispetto al precedente ma a noi interessa il mare. Prenotiamo per una notte, sono cinquantacinque dollari per due persone compresa la colazione. La camera è buona con bagno, tv e aria condizionata.


 

13 gennaio

La favola continua.

Colazione a buffet direttamente su una terrazza in spiaggia.

Si può mangiare un po' di tutto anche piatti locali come riso fritto, zuppa di pesce (mouhingà), samosa e dolci di cocco e riso. Frutta, uova, toast, succhi, the, caffè, ecc.

Ci va di andare a vedere la città di Thandwe o Sandoway che dista circa tredici chilometri da Lin Thar. I piccoli bus trishaw che ci vanno si fermano appena fate un cenno (5 kyats).

La strada prende verso nord fino al villaggio di Ngapali e prima di ricominciare verso l'aeroporto gira a destra salendo un po' verso Thandwe. Con questo trabiccolo ci si mette un po' con sobbalzi e schivate di buche tutto il tempo.

Scendiamo al mercato, di fronte una bandiera dell'Nld scintillante...

Come sempre in Myanmar anche questo mercato è bello vivo, colorato, ricco di merci fresche con il pesce che la fa da padrone.

Non mi stanco mai dei mercati in questo paese girando indisturbato tra i banchi della frutta, verdura, spezie, pesce secco, riso e cereali e tanti altri genere non solo alimentari. Noto anche molte cose fatte con il cocco che in questa regione è tanto utilizzato.

C'è tanta sporcizia in giro ma è lo stesso affascinante questo paese che è stato un centro abbastanza importante per gli inglesi nei primi del novecento.

Sono tante le case coloniali rimaste, di legno la maggior parte molto.mal messe ma anche sempre il loro fascino.

Io vengo catturato in particolare dalle piante, dalle foglie così grandi di alcune che sembrano giganti. Resto a testa in sù ammirando i balconi di alcune case che espongono le orchidee spesso appese e con le radici libere... Tante volte invece vedo orchidee legate ad oggetti oppure sul tronco di palme o altri alberi o sistemate in vasi dondolanti.

Belli i colori ma soprattutto mi piace tantissimo quando non si sbarrano le porte alla natura che entra nelle case...

Mangiamo qualcosa per strada. Ci sediamo dando una sbirciata dalle pentole esposte su un tavolo. Brodi di pesce, calamari, carne oppure curry e pesce fritto e poi altre cose che non riesco a decifrare.

Per un dollaro si mangia riso e verdura piccante e un pesce ben fritto. Tutto viene accompagnato da insalata e cetrioli.

Il fiume Thandwe taglia la strada che prosegue verso nord, superiamo il ponte appena dopo la stazione degli autobus poi giriamo a destra costeggiando il fiume cercando un piccolo stupa proprio ai margini.

A Ngapali village trovo un ufficio della Golden Air. Chiedo orari e prezzi per un volo su Yangon. Acquisto quindi il biglietto per mercoledì quindici gennaio che parte alle 16.55 (69$).


 

14 gennaio

Giorno di mare, spiaggia e passeggiate...

Attenzione al sole che sembra non scotti e invece...

Scendendo a sud lungo la spiaggia si costeggia un tratto di costa occupato da grandi resort. Tutti sono fortunatamente molto discreti e bene immersi nella vegetazione senza stravolgerla troppo. Il legno è usato molto bene e si confondono perfettamente.

Purtroppo invece si vedono anche ruderi di vecchi hotel o strutture alberghiere che forse verranno ristrutturate o definitivamente abbattute. Peccato perché la posizione è ogni volta molto bella.

Arriviamo infine al villaggio di Lontha dove sulla spiaggia sono state messe delle reti e teli azzurri su cui sono distribuiti migliaia di pesciolini a seccare. L'effetto brillante e argenteo è molto scenografico con alle spalle le prime case di legno sotto le palme.

Torniamo indietro passando dal paesino internamente poi sulla strada pieghiamo a sinistra.

Torniamo indietro completamente per vedere se la nostra prossima camera è pronta, abbiamo cambiato stamattina con una piccola riduzione di prezzo che Laurent cercava anche perché a noi comunque non servono né tv né l'aria condizionata.

Quando continuiamo torniamo alla spiaggia di Linthar più su oltre il ponte dove ci sono il Crescent Cove resort e il Yoma resort.

Ci sediamo in uno dei due piccoli ristoranti sulla spiaggia per una appagante mangiata di granchio preparato con curry masala molto buono.

E in serata super abbondante cena da "Best friend" appena prima del Memento sulla strada. Da provare la zuppa alla maniera Rakhaing e quella di cocco dolciastra e delicata.

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15 gennaio

Oggi è brutto.

Pioviggina persino.

Ma fa caldo e si sta volentieri in spiaggia.

Lo so sembra una sciocchezza ma è proprio così. Il tempo fa i capricci, stanotte ha piovuto ma tanto fa lo stesso. Chi viene a Ngapali lo fa per trovare tranquillità.

Io nel pomeriggio ho il volo per Yangon, lo zaino è preparato.

Non ci sono programmi se non altro devo solo ricordarmi delle tre del pomeriggio quando il bus del Memento mi darà un passaggio all'aeroporto.

Dopo una passeggiata fino a Lonthar, un caffè, poi riposo su sdraio di resort a disposizione...e noi "bianchi" ci confondiamo bene approfittandone...

Ci viene fame e torniamo dove siamo stati ieri sera, da Best Friend.

Poi saluto Laurent a cui auguro che i prossimi tre giorni siano un po' più soleggiati ma tanto a lui interessa la pace di questa spiaggia e lo capisco perfettamente.

Prendo tutto salgo sul furgoncino per l'aeroporto di Thandwe.

L'aereo della Golden Myanmar Airways atterra arrivando dal mare. Dalla terrazza davanti alla pista si può assistere a tutto. In diretta, lì vicino senza barriere.

A Yangon condivido un taxi con una giovane coppia francese, tremila kyats ciascuno fino all'Hotel White House (Kon Zay Dan street) tra la ventiseiesima e la ventisettesima.

L'Hotel è malandato, all'esterno si presenta abbastanza bene ma salendo e vedendo le camere mi accorgo che è quasi una bettola.

Prendo una camera, la 803 l'ultima (15$)...all'ultimo piano su e su senza finire... Passando dalla terrazza dove viene servita anche la colazione...

Il bagno con doccia è in comune. Non batto ciglio, firmo e pago.

Scappo un po' per Yangon per perdere tempo e fare serata cercando anche di mangiare qualcosa. Yangon ha migliaia di angoli dove fermarsi e sedere a mangiare.

Alla fine non so come mai mi ritrovo a entrare in un ristorante giapponese. Il gestore è giapponese, simpatico. Oltre a me un cliente birmano che quando entro mi accoglie con un benvenuto fatto di whiskey on the rocks. Whiskey birmano dolciastro e grande ciotola di spaghettoni, la combinazione funziona !


 

16 gennaio

Passo la giornata per il centro di Yangon, il Downtown come lo chiamano gli inglesi.

In hotel all'ultimo piano si fa colazione. A buffet. C'è un po' di tutto anche riso fritto e verdure saltate.

Buone le marmellate!!

Programma di oggi? Boh...non lo so...ma ho una città da scoprire...

Non ho idee, insomma... almeno l'ultimo giorno lasciatemi stare eh!

Entro nei mercati vicini, quelli per strada del pesce, carne e cibo in genere sono splendidi.

Dovrebbe essere il Theingyi Zei.

Al coperto si vendono le stoffe. La merceria immagino sia in mano agli indiani.

Al Bogyoke market ci sono gioiellerie, negozi per turisti con oggetti di legno, collane, longyi, tessuti, madre perla e altro ancora.

Secondo me vale la regola che quando vedi qualcosa che ti piace acquistalo lì dov'è, altrimenti rischi di non trovarlo più.

I prezzi al Bogyoke sono un po' più alti rispetto a quelli trovati nei mercati di origine.

Entro allo Strand Hotel, fondato dai fratelli Sarkes come il Raffles di Singapore e l'Eastern e Oriental Hotel di Penang. L'Hotel è stato completamente ristrutturato ed è tornato ai sui livelli dopo decenni di abbandono e degrado.

Mangio un buon piatto di noodles sulla Merchant street poco prima di arrivare alla via della Botataung Paya che già avevo visitato. Vi consiglio questo posto. Ha tavolini di legno ed è sempre pieno.

Faccio foto dei palazzi coloniali che dovrebbero tornare agli antichi splendori e lo auguro con tutto il cuore.

Si percepisce forte la voglia di recupero che questo paese ha intrapreso e probabilmente e finalmente il governo ha preso le distanze da concetti politici lontani dalla realtà...

Come cenare per l'ultima sera?

Come viene viene e alla fine senza tanti calcoli e un po' di camminata entro al Garden restaurant ( 38th st.) subito dopo il May Fair Inn hotel dov'ero stato all'inizio del viaggio, il primo dell'anno.

Ordino con una lista in inglese. I soliti piatti, infinite combinazioni di soup, riso fritto e noodles.

 

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17 gennaio

Come d'accordo con il signore della reception del White House hotel ieri sera, alle cinque mi faccio trovare pronto per il taxi che mi porterà all'aeroporto.

Alle cinque e mezza sono all'aeroporto internazionale di Yangon.




 

NOTE E CONSIGLI


 

Costi

Acqua in bottiglia da un litro: 300 kh

(al supermercato 200).

Piatto di noodles per strada: 300-800 kh

Birra 1200-2500 kh

Boccale di birra alla spina: 600 kh.

The o caffè: 200-300 kh

Pranzo o cena: 500-1000 kh nei posti per strada fino ai 8000-12000 kh. Mediamente mangiavo con 2500-4000 kyats.


 

Trasporti

Bus.

Quelli moderni dai sedili reclinabili, tv a schermo piatto e aria condizionata che sempre è usata in modo esagerato.

Se farete un viaggio lungo portatevi felpa, coperta e cappello. E dico davvero!

Ci sono sì anche minibus e altri bus più o meno sgangherati ma per i viaggi che ho fatto io non li ho mai presi tranne da Yangon a Bago.

Taxi.

Trishaw: furgoncini tipo i tuk tuk con tre ruote per 6-8 persone.

Mototaxi.

Ho sempre preso i bus prenotando il biglietto in hotel o agenzie e quindi non ho idea dei prezzi reali che credo siano maggiorati rispetto a quelli per i locali. Ho notato che le scritte sono sempre in birmano e quindi impossibile capire le biglietterie, destinazione, prezzi, ecc.


 

Gente

Probabilmente uno dei motivi per scegliere un viaggio in Myanmar.

Tutti sono molto gentili ed educatissimi.

Se chiedete aiuto si faranno in quattro per aiutarvi.

Assolutamente sinceri e mai maliziosi, discreti, timidi e timorosi a volte.

( forse il colonialismo inglese e l'ultima giunta militare ha lasciato strascichi...).

Gli uomini vestono il longyi una specie di gonna fatto con un tessuto a tubo da annodare davanti.

Le donne spesso sono truccate sulle guance con una specie di maschera gialla pallida ricavata dal tronco di un albero "thanaka"..ma lo fanno anche alcuni giovani ragazzi e bambini.

Sembra che abbellisca e protegga la pelle. A me fa tanto "tribale".

Tutti o quasi calzano infradito. I monaci sono quasi sempre scalzi e vestiti di un telo marrone granata a volte più chiaro ocra. Sempre con i capelli rasati e dal portamento fiero. I monaci più altolocati hanno il ventaglio.

Spesso ho paragonato i birmani agli indoani a indiani non sono. Forse si potrebbe farlo anche per quelli del Bangladesh ma i birmani sono diversi. Li ho anche scambiati frequentemente per cinesi o thailandesi ma i birmani sono unici.


 

Sicurezza

E qui viene il bello.

Se avete paranoie, paure, paturnie su viaggiare e ritrovarsi aggrediti o derubati, angosciati di essere preda di qualche malintenzionato.

Il Myanmar è il paradiso.

Nessuno ti tocca anzi, sarai tu a "molestare" qualcuno magari puntandogli i piedi o cercando un contatto fisico con una innocente stretta di mano.

Viaggiare in Birmania è bello, non verrete mai importunati.

(Buddha docet)


 

Cucina

Influenzata dai paesi limitrofi, curry, noodles, riso (thámin) sono i piatti comuni.

Shan noodles shan kouw swe, noodles alla maniera Shan con brodo, verdure, chili, pollo o maiale ecc ecc.

Da bere onnipresente il the verde o nero che è sempre disponibile e gratis in tutti i locali più semplici e tipici mentre si consuma un pasto. Spesso si trova con latte condensato.

Il mohingá: noodles asciutti con un brodo di pesce da accompagnare...soffritto d'aglio e pollo, uova, citronella ecc. ecc.

Piatto tipico nazionale da mangiare la mattina a colazione.

Il mondi è un piatto che proviene dallo stato di Rakhaing ed è una noodles soup con pesce, pasta di pesce o gamberi, aglio, zenzero, galangal, pepe nero e coriandolo.

Come insalata di entrata o aperitivo l'insalata di foglie di the e cereali tostati lehpet thouk.

Noccioline, arachidi, fagioli fritti tostati, sesamo, zenzero, curcuma

Salsa di peperoncino,aglio e pesce salato...

Pesce salato.

Water cress, carote, cavolfiori, broccoli, okra, zucchine, zucche melanzane, funghi, piselli, ceci, fagioli, lenticchie. Angurie, arance, pompelmi, litchi, avocado, mango, papaya, ananas buonissimi, pomelo, mandarini, uva, ecc.

I birmani bevono anche birra mentre i superalcolici sono piuttosto reclamizzati. Whiskey e Rum vanno per la maggiore soprattutto nelle " station beer".

Spesso per stuzzicare l'appetito le arachidi tostate o fagioli tostati e fritti...

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Clima

In questo periodo le temperature sono perfette. Cieli azzurri.

Caldo ma non soffocante, abbastanza secco e ventilato, di notte si dorme bene senza aria condizionata.

A Bagan faceva freschino al mattino presto e alla sera.

Sul lago Inle le temperature scendono sensibilmente soprattutto la notte. Avrete bisogno di una coperta o anche due. Per il tour sul lago Inle copritevi di tutto punto.

Il sole picchia forte. Magari non si vede ma è alto e batte sulla testa che è un piacere.

Tanta gente, soprattutto le donne usano l'ombrello per proteggersi.

Un cappello ve lo consiglio.

Se ne vendono di ogni foggia e materiale.


 

Lingua

Il birmano è difficile. La scrittura ancora peggio.

Ho imparato pochissimo forse non mi sono dedicato come in altri viaggi.

Con l'inglese si va avanti abbastanza bene anche se spesso viene parlato un po' alla loro maniera. Per esempio: one bottle facilmente sentirete dire "uan bottel". Bisogna farsi l'orecchio. Un po' come in India, in viaggio...


 

Cambio

1$= 1033 kyats

1€= 1240 kyats

Cambiare contanti, dollari usd o euro è piuttosto facile e veloce, si può farlo negli uffici cambio "money changers" oppure nelle banche, negli hotel, guesthouse.

Per prelevare ci sono tanti atm in ogni città, anche in paesi piuttosto piccoli.

Il dollaro americano viene accettato sempre a patto che le banconote non siano né troppo vecchie (prima del 1996) né sgualcite o rovinate...(prima di partire dategli una bella stirata !!).


 

Costi

Spese precedenti alla partenza

* Volo a-r Milano-Doha-Yangoon con Qatar Airways 900€.

Ottima compagnia aerea, la Qatar non ha deluso le mie aspettative.

* Visto di entrata fatto online 50$

http://evisa.moip.gov.mm/

 

Soldi cambiati sul posto

200 $ Yangon

100 € Yangon

100 $ Nyaungshwe

50 $ Yangon

 

Dollari in contanti spesi direttamente:

5 $ taxi aeroporto-centro Yangon

9 $ entrata Shwedagon Paya

20 $ tassa entrata a Bagan

45 $ Winner hotel a Bagan

130 $ aereo Heho-Tandwe + taxi Nyaunshwe-Heho

35 $ Lin Thar Oo Lodge Ngapali

69 $ Volo aereo Thandwe-Yangon

15 $ notte al Memento

 

Totale: 678 $ e 100 €

Totale generale: 675 euro + 900 euro (volo aereo) = 1575 euro


 

Spese maggiori dettagliate

Taxi dall'aeroporto a Yangon 10$

Entrata al Shwedagon Paya 9$ o 8000 kyats

Hotel May Fair Inn a Yangon 25$

San Francisco hotel a Bago 9000 kh

Bus da Bago a Bagan 15000 kh

Taxi per il Winner hotel a Bagan (10$)

Tassa di entrata nell'area archeologica di Bagan 20$ valida una settimana ( mai controllato da nessuno).

Hotel Winner a Bagan: camera doppia 30$.

Bici a Bagan 1500 x 3 gg= 4500 kh

Bus Bagan Mandalay= 8000 kh

Hotel Garden Mandalay, due notti= 27000 kh

Giro in taxi a Mandalay 15000 kh

Bus Mandalay Nyaungshwe (lago Inle) 15000 kh

Hotel Aquarius Nyaungshwe 52000 kh × 3 notti (20 $+20 $ +12 $).

Tour sul lago Inle con rientro privato 20000

Volo aereo Heho-Thandwe 115$

Lin Thar Oo Lodge Ngapali: camera doppia 70$.

Memento Resort Ngapali: camera doppia 55000 kh.

Memento Resort Ngapali: camera doppia senza tv e aria condizionata: 45000 kh

Volo aereo Thandwe-Yangon 69$

White house hotel Yangon: 15$ a notte

Taxi da downtown Yangon all'aeroporto: 7000 kh



 

Mini-mini-mini vocabolario italiano-birmano

Ciao. menglaaba

Grazie. gesu thembàadé

Forse. Matee jaabú

Grazie mille. gesu magìi thembàadé

Monastero. Kyaung

Freddo. ire

Il conto. Shimmè

Buonanotte. Caunt tò nià pà

Tutto ok. Tekonnè

1 ti

2 titt

3 tòo



 

Viaggiare ci permette di capire quanto siamo piccoli, di quanto siamo unici, di quanto siamo poveri.

Siamo nel mondo nostro, il nostro mondo...





Myanmar 2015 398.jpg (4841253 byte)  

Michele Spiriticchio

michele@viaggiareliberi.it

 

 

 

 

 

 

[ Lettere sul Myanmar ]

 

www.viaggiareliberi.it

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