Monaco e Norimberga: mercatini di Natale 2011
Germania
Racconto di viaggio 2011
di Domenico
http://domenico1974.wordpress.com/
A
lungo corteggiati, per un motivo o un altro sempre rimandati. Poi casualmente
nasce una combinazione con alcuni compagni di ventura e alla fine riesco a
vedere i celebri mercatini di Natale. L’organizzazione del minitour bavarese
è fai-da-me con il supporto di Alessia. La scintilla è l’economico volo
Ryanair (52€) su Memmingem a cui si aggiunge l’ottima scelta dell’albergo
“Schweiz” a meno di
50€ al giorno. Il piano d’azione prevede cinque giorni di cui uno per la
visita di Norimberga, il più antico mercatino di Natale della Germania.
Prima del diario, alcune notizie di servizio.
Volo
Ryanair: Roma – Memmingem
Mi ci è voluto un po’ per convincermi a scegliere Ryanair, ma alla
fine 52€ erano occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire.
L’aeroporto Allegau di Memmingem si trova a circa 110 km a ovest da Monaco di
Baviera a cui è collegato in circa 1h40′ dalla linea di bus Allgäu-Airport-Express
(prezzo: 15€ tramite internet, 19€ sul bus – fermata alla Hauptbahnhof).
La soluzione non è affatto male, anche considerando che dall’aeroporto Franz
Josef Strauß di Monaco occorrono circa 50 minuti e 10€ per raggiungere il
centro con il treno. Conviene sicuramente comprare il biglietto on-line, sia per
risparmiare qualche euro, sia, soprattutto, per avere la priorità di imbarco
sul mezzo rispetto a chi compra il biglietto alla salita.
Nonostante l’aeroporto sia poco trafficato, l’arrivo del nostro aereo
comporta quasi un assalto al pullman e il conducente cerca a fatica di dare la
precedenza a chi ha già il biglietto tanto che, da quello che ho visto,
qualcuno che arriva in ritardo non trova posto (suggerisco quindi, in caso di
ressa, di richiamare l’attenzione dell’autista se avete già i biglietti).
Mentre il nostro bus va via vedo comunque arrivare un altro mezzo, quindi posso
pensare – e sperare – che sia stata effettuata una corsa extra per imbarcare
tutti i passeggeri.
Il tragitto dura circa 1h40′, non abbiamo incontrato traffico, il bus
ferma al lato nord della Hauptbahnhof e da lì va preso per il percorso inverso.
Il sito della Allgäu-Airport-Express
(e la mail di risposta alla mia domanda) garantisce che il bus aspetta chi ha
comprato il biglietto on-line perché gli orari delle corse sono in funzione
degli aerei in arrivo: se un aereo tarda oltre le due ore, il bus però
parte e il biglietto comprato vale per il bus successivo.
Le formalità di imbarco da Memmingem sono state molto veloci anche perché
all’orario in cui partiamo (17:00) c’è solo il nostro volo. Poi ci ha
pensato il maltempo: a causa di vento forte il volo ci è stato ritardato di
un’ora.
Hotel
Schweiz, Goethestrasse 20, München
Personalmente ritengo questo hotel una ottima soluzione da consigliare.
L’offerta di booking.com è di circa 210€ a stanza (+ colazione di 6,50€),
ma al momento di saldare abbiamo un prezzo totale di circa 20€ più basso. Lo
staff è disponibile e cordiale, le stanze sono piccole (in particolare il
lavabo) ma comunque accoglienti, pulite e calde. La colazione (che si paga la
mattina se si decide di consumarla) è ottima per varietà e qualità: se il
tempo lo permette (quindi non penso di inverno) i tavoli sono messi fuori al
terrazzo. L’hotel dispone anche di sauna e di prezzi convenienti per internet
(1€ per 30 minuti) e per le telefonate internazionali (1€ per 10 minuti). La
posizione è comodissima: circa 5 minuti a piedi dalla stazione centrale, circa
15 dal centro (in particolare da Sendlinger Tor). La zona, pur essendo nei
pressi della Hauptbahnhof, è tranquilla: siamo a Monaco, una delle città più
ricche d’Europa e dalla migliore qualità di vita. L’albergo non dispone di
biciclette.
Orientamento
e trasporti
Monaco è una città che si gira facilmente a piedi e un po’ più
velocemente in bici (ci sono piste ciclabili ovunque). Se siete discreti
camminatori potete tranquillamente partire da Sendlinger Tor e raggiungere la
Chinesischer Turm e spingervi oltre verso il Munchener Freiheit e magari usare
la U-Bahn in caso di stanchezza. I mezzi pubblici sono costosi: un biglietto
costa 2,50€ (dura 3 ore, permette l’uso anche di più linee di U-Bahn sempre
che non si esca dai tornelli). Il biglietto per corse brevi costa 1,20€ e può
essere usato per massimo 2 fermate di U-bahn e 2 di S-Bahn. Ci sono comunque
biglietti giornalieri e per gruppi.
Un giro insolito a Monaco può essere fatto con il Weinachtstram
(anche detto Christkindl Tram),
tram natalizio addobbato con servizio ristoro e musica
natalizia
che parte da Sendlinger Tor verso Isartor, Mariannenplatz, Nationaltheater,
Stachus e poi torna al capolinea.
Una
visita outdoor di Norimberga (foto) può essere molto veloce: la città è
piccola e il centro è a pochi passi dalla Hauptbahnhof. I treni Intercity
impiegano circa 1h10 da Monaco, alcuni regionali circa 1h50, altri più di due
ore e mezza.
Mercatini
e altri eventi natalizi
I
mercatini aprono più o meno l’ultimo week end di novembre e proseguono fino
al 24 dicembre. In genere gli stands sono aperti dalle 10 (dalle 11 la domenica)
alle 20. Informazioni e orari sul sito internet della città di Monaco, oppure
cercando in rete “Christkindlmarkt München” e sul sito http://www.christkindlesmarkt.de/
del mercatino di Norimberga (foto).
Mentre il mercato di Norimberga è tutto a ridosso di Hauptmarkt,
a Monaco ci sono diverse aree sparse per la città. Il grosso è intorno Marienplatz
e un buon percorso può essere dal mercato di Sendlinger
Tor verso Rindermarkt
e la “Sternenplatz”
(piazza delle stelle) e poi Rosenstrasse
e Weinstrasse. Altri
mercatini li trovate a: Chinesischer
Turm nell’Englischer Garten, nel cortile della Residenz,
nella corte del Neues Rathaus,
nel Theresienwiese (“Tollwood”
– è la stessa area dell’Oktoberfest), nella piazza di Münchener
Freiheit nel quartiere di Schwabing, in Haidhauser
in Weißenburger Platz, nello Schloss
Blutenburg, non lontano da Nymphenburg.
A
Nymphenburg invece non ci sono mercatini di Natale, ma se le temperature si
abbassano, una passeggiata sul canale ghiacciato sarà ugualmente una bella
esperienza. Anche il Viktualienmarkt resta il tradizionale mercato della frutta,
senza bancarelle natalizie ma ugualmente sempre piacevole.
In tutte le aree mancano panche di qualsiasi tipo (con rarissime eccezioni, tipo
alla Chinesischer Turm): quindi sia per mangiare o bere che per fermarsi ad
assaporare l’aria natalizia bavarese bisogna stare in piedi.
L’elenco dei mercatini lo trovate sul sito della città di Monaco e ovviamente
l’ubicazione e l’estensione può variare di anno in anno. Sul sito trovate
anche tutti gli appuntamenti in programma, tra cui i concerti nella Residenz.
Monaco
– Norimberga: Bayernticket
Se decidete di viaggiare in intercity sappiate che il biglietto costa
circa 50€ per tratta, a meno che non abbiate una DB Card oppure non lo
compriate con largo anticipo tramite internet.
La soluzione è il Bayernticket,
biglietto che consente a gruppi fino a 5 persone di viaggiare su treni
regionali e su mezzi pubblici locali della Baviera per un interno giorno. Il
costo è 29€: quindi prendete un Bayernticket, pagate 29€ e viaggiate fino a
5 persone tutto il giorno. I treni che potete prendere sono solo i regionali ma
questi hanno tutte le caratteristiche degli IC italiani. Verificate gli orari
così da poter prendere i treni regionali veloci e senza cambi: noi partiamo
alle 9 da Monaco e alle 17 da Norimberga e il viaggio dura 1h45′.
Dove
abbiamo mangiato
I mercatini sono pieni di punti vendita di wurstel e glühwine.
Ovviamente ci sono i dolci, soprattutto i Lebkuchen (tipici di Norimberga),
diversi tipi di ciambelle fritte spesso ripiene di crema di mele, le mandorle
alla brace e un ottimo Äpfelschmarrn,
specie di crepe (che a me pare più l’impasto della torta di mele) fatta
a pezzetti su cui si versa crema calda di mele.
Augustinerbrau, Neuhauserstrasse 27. Bel locale segnalato dalla
Lonely Planet, atmosfera molto gioviale, discreta cucina e tavoli da
condividere. Date uno sguardo anche all’altra sala dove nacque la birra che dà
il nome al locale. A lato della birreria c’è una elegante sale ristorante.
Del nostro compagno di tavolo di Brema e delle tecniche per mangiare i
Weisswürst leggerete nel diario.
Hofbräuhaus,
Am Platzl. È impossibile una visita a Monaco di Baviera senza
entrare nel pub più famoso del mondo, dove l’Oktoberfest dura tutto l’anno.
Per me è un posto che conduce all’esaurimento, molto turistico fino al
posticcio, troppo caotico, le ragazze ai tavoli che corrono da un tavolo
all’altro inarrestabili e c’è una piccolo gruppo musicale che suona
all’infinito. La cucina è mediocre, la birra (secondo Luigi) anche. Comunque
bisogna vedere le sale perché sono belle, ma cercate di dare uno sguardo anche
ai piani superiori dove l’atmosfera è del tutto diversa. Il primo piano ha
un’atmosfera molto più accogliente; al secondo piano c’è un enorme sala
con soffitto a botte. Se ho ben capito, è la sala da ballo che ospitò la prima
grande riunione del Partito Nazionalsocialista nel 1920.
Königin 43, Kaulbachstr.
36. Consigliato da chi conosce Monaco. E’ una caffetteria molto
accogliente che serve anche da mangiare. Si trova poco distante da Prof. Huber
Platz (Metro Universität) e a pochi passi dall’Enlgischer Garten. La piadina
di Alessia e la mia insalata sono ottime. C’è un giardino carino, ma
naturalmente per noi è freddo.
Zeitgeist, Türkestrasse, 74. Segnalato dalla Lonely Planet come
sosta per caffè e torta. Serve da mangiare a prezzi convenienti fino alle 15.
Posto carino, ma niente di eccezionale.
Bratwurstherzl am Viktualinemarkt, Dreifaltigkeitsplatz, 1. Si trova
in una piazza un po’ nascosta dietro al Viktualienmarkt. È in assoluto il
posto dove siamo stati meglio, serve buoni pasti anche vegetariani (Kartoffelsuppe,
geröstete Knödel – piatto con pane alla brace, patate e uova – Käsespatzen
– piatto con un tipo di pasta spessa e formaggio) e l’ambiente è caldo e
accogliente. Mediamente si può mangiare con meno di 15€. Al nostro tavolo
c’è un signore anziano che coinvolgiamo nelle chiacchiere e che alla fine ci
invita al suo paese, Rothenburg.
Burgwächter, Am Ölberg, 10 – Norimberga. Situato sotto il
castello, ha un bel locale piccolo e accogliente, buona cucina anche
vegetariana, prezzi buoni.
Weisses Brauhaus, Tal 7. Ottima birreria, buona cucina e atmosfera
bavarese più autentica. Date uno sguardo alle bellissime sale del primo piano.
Un pasto medio (portata + birra) si aggira intorno ai 15€.
Altri
locali suggeriti da guide o amici.
Cafè am Beethovenplatz,
Goethestrasse 51. Non l’abbiamo provato, ma è segnalato dalla Lonely Planet
per l’atmosfera colta e la musica. Visto da fuori è un posto molto carino e
vicino all’hotel Schweiz.
Vinzenzmurr (da Lonely
Planet) è una catena molto diffusa di fast food a buoni prezzi e buona qualità.
La Hauptbahnhof ha
numerosi stand che vendono ottimi prodotti e un negozio in cui trovate la
vendita di prodotti della catene tipo Vinzenzmurr o Rischard.
Monaco
per i vegetariani (ma in genere tutti servono qualcosa senza carne): http://www.prinzmyshkin.com/de
http://tushita.eu/essen/
(anche per vegani)
Suggerimenti
ecologici
Quando comprate bottiglie di plastica o vetro nei
negozi pagherete un “Pfand” come extra (25cent). Conservate la bottiglia e
restituitela al negozio o supermercato (alle macchine automatiche o alle casse)
per risparmiare i 25 cent sulla prossima bottiglia. E, naturalmente, per
limitare i rifiuti.
Link
Utili
www.muenchen.de/
www.allgaeu-airport.de/
www.allgaeu-airport-express.de/
www.munich-airport.de/de/consumer/index.jsp
www.tuttobaviera.it/
www.nuernberg.de/internet/portal/index.html
www.christkindlesmarkt.de/
www.bahn.de/p/view/index.shtml
www.in-muenchen.de
Diario
VAI
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Come
risulta agli affezionati di queste pagine, avevo già visitato Monaco nel luglio
del 2007. Ritornarci dopo qualche anno e numerose lezioni di tedesco mi ha fatto
sentire molto più a mio agio della volta precedente. Contributo fondamentale,
oltre le persone con cui ho condiviso la permanenza, soprattutto il tempo che si
è mantenuto su temperature miti per la stagione (tra 4 e 10 °C) e la
socievolezza dei monacensi molto disponibili a subire il mio tedesco.
Vorrei quindi partire dalla fine: ritornare in Italia è stato apprezzare
l’educazione e la socievolezza dei tedeschi, doti che trovo sempre più rare
nella mia vita quotidiana. È stato anche apprezzare, finalmente, il poter
indossare cappotti pesanti, maglioni di lana, sciarpe e guanti senza soffrire il
caldo.
Da Roma si parte con il sole e il caldo; quando si arriva a Memmingem le cose
non sono poi così cattive. La fila disordinata per prendere il bus verso Monaco
ci fa assegnare di diritto il marchio D.O.C.G. alla “coda italiana” al pari
di vini e formaggi nostrani.
La posizione dell’albergo è strategica, tra stazione ferroviaria e centro a
cui arriviamo da Sendlinger Tor. Da qui parte il Weihnachtstram
che porta in
giro i passeggeri per il centro tra qualche decorazione, qualche dolce e musica
natalizia.
Il
Christkindlmarkt am Sendlinger Tor è
il mio battesimo con i mercati tedeschi. Non è certo il migliore, è molto
piccolo ma è affollato
come
i restanti (il nostro tour comincia di sabato pomeriggio). Qui, come ovunque,
tripudio di Glühwine e
di würste di tutti i tipi. Il Glühwine
è la versione tedesca del Mullwine che ho già incontrato ad Edimburgo, fatto
di vino rosso caldo con spezie come cannella, vaniglia, chiodi di garofano: in
Italia sarebbe il vin brulè.
L’ingresso da Sendlinger Tor ci presenta Monaco come città
elegante e animata, colorata grazie agli addobbi natalizi (senza i quali sarebbe
onestamente un po’ grigia) e ai negozi molto curati, incluso CK e i suoi
manichini viventi seminudi, lo splendido villaggio di pupazzi animanti su
Kaufingertrsasse (video 1 e video
2) e una specie di opera d’arte della frutta, la Spanisches
Fruchthaus (su Rindermarkt).
Lungo Sendlinger Strasse non perdete la Asam
Kirche e il suo straordinario interno barocco fatto di pitture e
sculture senza interruzioni, apprezzabile molto meglio se illuminate dalla luce
del giorno.
La
suggestiva “piramide natalizia” dell’affollatissimo Rindermarkt, detta
“Sternenplatz” in questo periodo dell’anno, è un ottimo preludio alla
bellissima Marienplatz
(l’accento va sulla “i”) e al suo mercato. L’albero di 30 metri illumina
splendidamente il Neues Rathaus
donando un atmosfera molto calda alla piazza e al bell’edificio che la domina.
Il mercato di Marienplatz non è così ricco di bancarelle come quello di
Norimberga ma la scenografia è migliore grazie appunto all’edificio del
municipio. Se poi vi capita di assistere a una nevicata, l’aria sarà ancora
più quella tipica del natale bavarese. Purtroppo la nostra del 6 dicembre è un
po’ leggera, quasi non tocca terra, ma è ugualmente romantica.
Dal municipio si affacciano in questo periodo un paio di volte al giorno dei
cantori del posto che si esibiscono in canti natalizi. Fermatevi anche ad
assistere alla divertente (e lunga) esecuzione del Glockenspiel
(carillon – alle 11 e alle 12; d’estate anche alle 17).
Cominciamo
a fare i conti con gli oggetti in vendita, molti dei quali sono cose per
turisti: in vetro o legno, oltre a candele (qualcuna di miele), addobbi,
le
weinachtspyramide
(quelle in legno con le candele che fanno girare l’elica) e i pupazzi
caratteristici, i “Nussknacker”, gli schiaccianoci, a dire il vero un po’
bruttini. Occasionalmente ci sono prodotti migliori, ovviamente di prezzo
maggiore.
Da
Marienplatz partiamo per il giro cittadino tra strade più o meno affollate e i
vari mercatini. Un po’ nascosti segnalo il “passage” tra Am
Platzl e Pfisterstrasse e il Platzgassen,
oppure la zona al lato sud di Viktualienmarkt (Dreifaltigkeitsplatz).
E ovviamente fate un giro nel Viktualienmarkt,
che, seppur senza grossi addobbi (e senza albero della cuccagna), è sempre
piacevole. Noterete qui e là qualche statua di famosi personaggi di Monaco tra
cui quella di Karl Valentin, il più celebre comico e commediografo bavarere.
Altro mercatino è nel cortile del municipio, un altro lo trovate nel cortile
della Residenz. A pochi metri, facciamo una pausa nel silenzioso Hofgarten
da cui si ha una bella veduta della Theatinerkirche.
A proposito di chiese, secondo me non vale molto la pena affannarsi per
visitarle: l’interno è per tutte un po’ spoglio e l’architettura più
attraente per me resta quella della chiesa protestante di san Luca. Comunque
potrete vedere la tomba dell’amatissimo Ludwig II (il re che commissionò
Neuschweinstein) nella cripta di Michaelskirche
e il monumentale cenotafio di Ludovico IV di Baviera nella Frauenkirche.
Ritornando
ai mercatini, molto carino è quello immerso nel verde dell’Englischer
Garten sotto la Chinesischer
Turm dove c’è anche un vecchio carosello e dove nel week end
arriva Nikolaus, ovvero Babbo Natale a portare i doni ai bambini e a prendere le
letterine.
Ovviamente tutti i mercatini danno il meglio di sé all’imbrunire (qui avviene
già verso le 16), quando le luci rendono ancora più calda l’atmosfera tra le
bancarelle.
Se dal giardino inglese andate verso Lepoldstrasse e poi verso nord, farete il
viale alberato che d’estate è pieno di tavolini e che conduce Munchener
Freiheit, una piazza che di questi tempi è tutta addobbata dal
mercatino di Schwabing, piccolino ma che offre anche buona musica dal vivo tutte
le sere.
Tra i mercati da evitare secondo me c’è Tollwood,
nell’area di Theresienwiese, la stessa dell’Oktoberfest. E’ un vero caos,
magari c’è pure qualcosa di interessante dentro i capannoni, ma ci si muove
a fatica tra flussi voluminosi di gente.
Un
po’ fuori i giri turistici c’è il mercato di Haidhauser
in Weißenburger Platz, alle spalle del Deutsches Museum, a cui si può arrivare
in circa 10 minuti di cammino (un po’ in salita) dal Lüdwigsbrücke. Anche
questo è piccolino, ma è meno caotico e nei dintorni ci sono gli eleganti e
pittoreschi viali del quartiere.
Sfruttando
ogni minuto di bel tempo (in genere grigio o poco piovoso, ma comunque
accettabile) trascuriamo le visite museali e l’unica cosa che vediamo è la Neue
Pinakotheck (ingresso 7€ con audioguida, visita di circa 3 ore).
Per me va benissimo perché non la vidi nel 2007(avrei però rivisto con piacere
il Deutsches Museum). La mostra è altrettanto interessante quanto quella della
Alte Pinakothek e ne costituisce in pratica una “seconda parte”: infatti la
vecchia pinacoteca termina al 1700 da dove parte la nuova pinacoteca. Vedrete
cose interessanti come dei Van Gogh, Munch, Klimt, Monet, Manet.
Il quartiere dei musei, a ridosso della neoclassica e ariosa Königsplatz,
è un posto piacevole, confina con Schwabing ed è a pochi passi dall’Englischer
Garten.
Il giro in città include anche quello delle birrerie. Alcune sono davvero
eleganti e quando siete dentro vi conviene approfittare per visitare le loro
splendide sale. I tavoli si condividono e ciò è un bene per socializzare, come
a noi è capitato un paio di volte. In una di queste circostanze, il nostro
compagno di tavolo è di Brema ed è accompagnato da una donna che “non è la
moglie”, parla italiano (lui), è in fase di divorzio, è membro del golf a
Firenze, ci chiede un brezel, ci spiega come si mangia un Weisswürst e ci
intrattiene mentre consuma il suo quindicesimo boccale da mezzo litro…Tornando
al Weisswürst, tipica pietanza monacense, è importante sapere che ci sono tre
modi per mangiarlo: il primo è tagliarlo a metà e spingere la carne fuori
dalla pelle; il secondo e incidere la pelle lungo il würst e cacciare la carne
con la forchetta; il terzo è tagliarlo in due, mettere una metà in bocca e
succhiarlo. Lui dice che non si adatta alle donne…
Ottimo locale è ad esempio la Weissbrauhaus
che ha un bellissimo primo piano, mentre l’Hofbrauhaus
dà il meglio di sé nei meno famosi piani superiori.
La
gita fuori porta (martedì 6 dicembre) comincia alle ore 9 con il treno
regionale per Norimberga: il Bayernticket ci permette di muoverci a costo
irrisorio. La città è molto diversa da Monaco e anch’essa è accogliente e
colorata grazie ai suoi addobbi e poco traspare del suo triste passato (fu la
“capitale ideologica” del Terzo Reich e qui ebbe sede il tribunale militare
internazionale a fine II Guerra Mondiale). Anche qui preferiamo le visite
all’aperto aiutati da un pallido sole dopo che sulla linea ferroviaria abbiamo
visto abbondanti nevicate. Il tragitto più semplice e più esauriente consiste
nell’entrare dall’Handwerkerhof,
pittoresco piccolo borgo sotto le mura (si accede dal sottopasso dalla
stazione), proseguire lungo Königstrasse fino a Hauptmarkt,
poi salire lungo Burgstrasse fino al castello (Keiserburg,
gli interni sono a pagamento e gli spazi esterni, seppur belli, si vedono in
pochi minuti) e quindi scendere verso il Tiergärtnertor,
dove si vedono belle case, la scultura “Hase” di Durer e quella
rappresentante San Giorgio. Da queste parti, in Obere Schmiedgasse, c’è
anche il bunker che fu utilizzato durante i bombardamenti della II Guerra
Mondiale per salvare le opere d’arte della città.
Proseguite
poi lungo Albert Durer Str.
(che comincia con la casa del pittore) fino alla chiesa di San Sebaldo. Da lì
val la pena girare verso il Maxbrücke,
Hankersteg e Trödelmarkt
che vi regaleranno qualche bello scorcio lungo il fiume Pegnitz.
Il pezzo forte è ovviamente il mercato più antico della Germania, che si
sviluppa in Hauptmart, affollatissimo di bancarelle dai soliti oggetti. La vista
dall’alto (c’è una terrazza di un bar ristorante sul lato sud) non è
eccezionale poiché si vede una distesa di teli bianchi e rossi che nascondono
quasi del tutto le luci degli stands. Se a Norimberga il mercato è più
avvolgente di quello di Monaco, essendo però questo limitato a una sola grande
piazza, riduce l’atmosfera festosa che a Monaco si respira più diffusamente
nel centro. Le chiese qui sono più interessanti: Frauenkirche
la troviamo chiusa, mentre San Nicola e San Sebaldo sono piuttosto simili ma
interessanti.
Bene, della fine ho già detto. Concluso il diario in tempi record, non mi resta
che ricominciare i preparativi per l’immersione natalizia nell’atmosfera
viennese.
Domenico
http://domenico1974.wordpress.com/