Diario
di viaggio Agosto 2003 (dal
09 Agosto al 30 Agosto)
Itinerario di viaggio
09 agosto
03
Roma - Londra
10 agosto
03
Londra
– Miami - Cancun
11 agosto
03
Cancun
12 agosto
03
Tolum
13 agosto
03
Tolum
14 agosto
03
Mahahual
15 agosto
03 Mahahual
16 agosto
03
Chetumal
17 agosto
03
Chetumal – Belize - Flores
18 agosto
03
Flores - Santa Elena - Flores
19 agosto
03 Flores
- Tikal - Flores
20 agosto
03
Flores – Bethel- Palenque
21 agosto
03
Palenque ruinas - San Cristobal de las Casas
22 agosto
03
San Cristobal de las Casas – San Juan Chamula – S. Cristobal
23 agosto
03
San
Cristobal de las Casas
24 agosto
03
San Cristobal de las Casas – Puerto Escondido
25 agosto
03
Puerto Escondido ( Playa Zicatela )
26 agosto
03
Puerto Escondido ( Playa Manzanilla )
27 agosto
03
Puerto Escondido - Acapulco
28 agosto
03
Acapulco
29 agosto
03
Acapulco
30 agosto
03
Acapulco - Mexico city – Chicago
31 agosto
03
Roma
CHI HA RESPIRATO LA POLVERE DEL MESSICO, NON TROVERA’ PIU’ PACE
IN NESSUN ALTRO PAESE
MALCOLM LOWRY
09 agosto
03
Roma – Londra
Prima
esperienza con ALITALIA e per fortuna anche l’ultima.
Saliamo
sul volo Alitalia che ci dovrebbe portare a Londra alle 12 del giorno Sabato 9
agosto, ma l’aereo decolla solo alle ore 15.30 sicuri ormai di aver perso il
volo American Airlines per Cancun. All’arrivo a Londra, passiamo tutta al sera
ad aspettare una risposta sul nostro proseguo del viaggio. Da prima ci viene
proposto un volo Londra-Roma-NewYork-Miami-Cancun, poi dopo ancora un’ora di
attesa, ci fanno pernottare in un hotel di lusso vicino all’aeroporto e ci
consegnano un biglietto di 1^ classe con British per Miami e uno con Iberia fino
a Cancun. Passiamo la nostra prima notte del viaggio a Londra con vasca
idromassaggio e cena a buffet. Ce ne andiamo a dormire alle 22, dopo una cena
abbondante ed un bagno rilassante, aspettando l’ora della partenza del giorno
dopo.
10 agosto
03
Londra – Miami – Cancun
Dopo
la traversata oceanica e uno scalo di 3 ore a Miami, raggiungiamo Cancun alle
17.45 della domenica, con circa 26 ore di ritardo sulla nostra tabella di
marcia. Ma non è finita qui, il mio bagaglio non è arrivato e quindi compilo
la richiesta di smarrimento e
lascio l’indirizzo dell’hotel che avevamo prenotato dall’Italia.
Con un
bus situato fuori dall’aeroporto, raggiungiamo la stazione dei bus di Cancun e
in poco più di 10 minuti a piedi, siamo al portone dell’hotel Tulum (42$ la
doppia , non proprio economico). Stanchi del viaggio e un po’ frastornati dal
fuso, ci facciamo un bel bagno nella piscina, e poi usciamo per un bel pollo
allo spiedo lungo la via principale.
11 agosto
03
Cancun
Visto
il problema dello zaino, decidiamo di rimanere un giorno a Cancun anche se non
era prevista questa sosta. ( e così sono 2 i giorni di ritardo sulla tabella di
marcia ).
Decidiamo
per una giornata rilassante sulle spiagge bianche della zona Hotelera.
Di
certo non è quello che cercavamo nel nostro viaggio, qui siamo immersi in
centinaia di resort, occupati da turisti americani e non, ma per fortuna, il
mare vale davvero la pena.
Ci
facciamo lasciare dal bus nei pressi di Playa Las Perlas, e dopo aver
attraversato un mega albergo di lusso, ci distendiamo nella bianca e fine
spiaggia caraibica, FINALMENTE.
Passiamo
un paio d’ore tra spiaggia e mare e poi ci mettiamo in cammino lungo la
spiaggia, attraversiamo Playa Juventud, Langosta, e dopo aver mangiato un veloce
pasto nei pressi di Playa Caracol, raggiungiamo Punta Cancun. Facciamo una
visita alla Laguna Bojorquez, arriviamo sino a Plaza Flamingo, e poi nei pressi
di Playa Marlin risaliamo su un bus che ci riporta a Cuidad Cancun. Pensando al
mio zaino, passeggiamo lungo il Parco Las Palapas, e per fortuna, al rientro in
hotel trovo il mio zaino alla reception. Andiamo subito a controllare gli orari
dei bus per la cittadina di Tulum, dove ci sposteremo domani mattina.
Passiamo
un’altra notte al Tulum con uno sconto di 4$ e andiamo a letto dopo una cena a
base di burritos nei pressi della stazione dei bus.
12 agosto
03
Tulum
Finalmente
possiamo dire di aver iniziato il nostro viaggio in Messico.
Saliamo
su un bus nella piccola stazione Playa express, e in poco più di 2 ore
raggiungiamo il paese di Tulum. Lasciamo i nostri zaini all’hostel Copal, a
Tulum crucero e con un passaggio in pick-up raggiungiamo la spiaggia. Non so
perché non abbiamo pernottato sulle cabanas della spiaggia, comunque, passiamo
la mattinata sulla spiaggia, poi risaliamo fino alle cabanas Santa Fè e
pranziamo a El Mirador, che oltre ad essere uno squisito ristorante con
magnifica vista sul caribe, è anche un ottimo posto dove soggiornare.
Facciamo
amicizia con una coppia di francesi e dopo un abbondante pranzo a base di
pescado,
decidiamo
di rimandare alla mattina successiva la visita alle rovine, visto il caldo
afoso.
Passiamo
un paio d’ore ancora in spiaggia, facciamo una bellissima siesta sotto le
palme della spiaggia e alle 17.30 in autostop, rientriamo al crucero.
Facciamo
due passi per il piccolo pueblo, poi entriamo nell’hostel e conosciamo due
italiani che stanno facendo praticamente il nostro itinerario al contrario e
sono dunque giunti quasi al termine del loro viaggio. Scambiamo un po’ di
informazioni sul viaggio, anche se loro non sono passato attraverso il Guatemala
e poi ci cuciniamo insieme una cenetta italo-messicana.
Serata
all’insegna della conversazione con birre al seguito e poi pronti per la notte
afosa di Tulum.
13 agosto
03
Tulum
Nottataccia:
le zanzare mi hanno ucciso…………. PINCHOS MOSQUITOS
Alle 8
del mattino, siamo già in strada per approfittare delle prime ore più fresche
e visitare le rovine di Tulum. Famose per la loro posizione sul mare, sono ben
tenute, ma non sono importanti quanto le sorelle di Palenque o di Tikal ma senza
dubbio vale la pena entrare e dare un’occhiata. Paghiamo i 25 pesos
dell’ingresso incominciamo la visita dal tempio de las Pinturas con
decorazioni importanti ma davvero poco distinguibili. Raggiungiamo poi il tempio
del Dio Discendente, ammiriamo la struttura più alta del sito, EL CASTILLO che
si affaccia proprio sul mar dei Caraibi e poi ci sediamo all’ombra di una
pianta nei pressi del tempio della Stele. Dalle rovine, attraverso un sentiero
un poco accidentato, scendiamo fino alla spiaggia e approfittiamo di un bel
bagno sul caribe.
Risaliamo
e visitiamo prima El Palacio e poi per ammirare .meglio EL CASTILLO,
raggiungiamo il Tempio del Dio del Vento. Dopo una mattinata all’insegno della
storia Maya, rientriamo al Crucero, mangiamo un bel pollo con patate e sempre
con l’autostop, sulla strada per Cobà, arriviamo al Grand Cenote. Facciamo un
bel bagno rinfrescante sulle acque cristalline del Cenote. Da queste parti ce ne
sono a centinaia di pozze d’acqua ( Cenote ) e sembra che tutti siano
collegati da grotte sotterranee attraversate da acque cristalline.
Rientriamo
camminando per i 3 km che ci separano dal paese e alle 18.30 siamo nuovamente
pronti per una cena e andare a letto. Il caldo è asfissiante nella regione
dello Yucatan e dintorni, e stanca molto stare tutto il giorno in giro.
Gli
amici italiani intanto hanno abbandonato l’ostello ma hanno lasciato sul letto
una lettera di saluti con i contatti italiani.
Una
partita a carte sul patio e poi a dormire, sperando di non combattere ancora una
notte intera con zanzare.
14 agosto
03
Mahahual
Per
fortuna, questa notte, le zanzare sono state più amichevoli…
Usciamo
in strada alle 9 del mattino, attendiamo il bus in direzione sud e saliamo sul
primo che passa. Per nostra fortuna è proprio quello che raggiunge Chetumal,
paghiamo la tratta fino a Limones e dopo 2 ore circa di bus ci facciamo scendere
all’incrocio per Mahahual.
Da
qui, con un passaggio di fortuna, sul retro di un pick-up, in poco più di 30
minuti, entriamo nel minuscolo insediamento di Mahahual. (
visto che scrivo dopo anni e dopo
esserci ritornato in seguito, è da precisare che la situazione è cambiata
notevolmente, adesso ci sono navi da crociera che approdano in questa zona e
quindi è diventata una meta turistica di americani)
Decidiamo di
pagare il nostro autista con un paio di fresche birre XXX e ci incamminiamo
verso le Cabanas del Doctor. Ancora l’insediamento non è molto sfruttato, non
c’è elettricità in tutto il villaggio e non ci sono strade a parte una pista
di sabbia che raggiunge Xcalak. Molti militari in giro visto il problema del
narcotraffico e un bellissimo mare cristallino, proprio di fronte alla nostra
cabana.
Niente
di meglio per passare due giorni in tranquillità, sole mare e spiaggia, lettura
e tanta cerveza. Conosciamo un ragazzo di Como, El Pilota; così si fa chiamare.
Dice
di
aver trovato un sacco di cocaina sul mare, mentre stava viaggiando da queste
parti. Con la vendita, ha deciso di comprare delle capanne e un ristorante in
questo magnifico villaggio.
(
SARA’ VERO ???? ).. Comunque, ci invita ad una cena e ad un giro con la sua
barchetta.
Noi
non rifiutiamo e ci accordiamo per il giorno successivo.
Intanto,
giro tutte le amache del villaggio e approfitto delle bellissime giornate di
sole.
Pochissimo
da vedere e fare, ma comunque ottimo posto per un po’ di relax ( NON PIU’
PER NOSTRA SFORTUNA ) .
15 agosto
03
Mahahual
Ci
svegliamo di buon ora.
Il
sole è appena spuntato e anche se il mio compagno non è ancora pronto per
uscire, decido di intraprendere una passeggiata lungo costa in direzione sud.
Passo
le prime ore del giorno a passeggiare in questo prezioso paradiso che ben presto
sarà trasformato in una meta turistica di prima qualità e rientro verso il
pueblo di Mahahual prima delle 10. Il mio compagno è sdraiato su una comoda
amaca a lato del nostro alloggio, e decidiamo di aspettare EL PILOTA in
spiaggia, tra un bagno e l’altro.
Ci
continuiamo a chiederci se arriverà, se sarà una fregatura o chissà cosa,
intanto ci rilassiamo lungo mare. Alle 11.30 in punto arriva il comasco, con un
signore messicano che dice di essere il suo comandante di fiducia e un paio di
personaggi al quanto misteriosi.
Comunque,
saliamo sulla lancia e incominciamo la gita sul mare.
Dice
EL PILOTA, che tutti i giorni esce per pescare, così può preparare del pesce
fresco al ristorante. Dopo un paio di ore di uscita, rientriamo con due grossi
pesci di cui non ricordo il nome e pronti per un pranzo a base di pesce. Alla
fine EL PILOTA, ci inviterà a casa sua per pranzare e non crederemo fino in
fondo che tutto quello che ci sta capitando non sia una fregatura. EL PILOTA, si
dimostrerà una persona onesta, e non vorrà neppure un peso per la gita né
tanto meno per il pranzo, e passeremo una fantastica giornata con i tre loschi
messicani e EL PILOTA. Per contraccambiare, passeremo la notte al suo ristorante
bevendo un paio di birre incontrando di nuovo i tre messicani.
Andremo
a letto molto tardi tra una chiacchiera e l’altra, non tanto felici di
lasciare un piccolo paradiso messicano che sarà distrutto al più presto.
HASTA
LA VISTA MAHAHUAL
16 agosto
03
Chetumal
Considerando
che i mezzi di trasporto da queste parti sono molto inaffidabili, chiediamo di
nuovo un passaggio ad un pick-up che stava parcheggiato vicino al molo.
Il
proprietario, Josè, ci promette che tra un po’ partirà per andare a Felipe
Carrillo Puerto e che ci accompagnerà a Limones, dove potremo prendere il bus
per Chetumal
Ma il
tempo in Messico non scorre come nelle altre parti del mondo, e quindi passiamo
un’altra mattinata a Mahahual attendendo che Josè carichi il suo pick-up
mentre noi ci godiamo le ultime ore nel villaggio. Ci lascia a Limones alle
13.45 sotto un solo allucinante e lo ringraziamo per il passaggio, poi
attendiamo il bus per Chetumal che per fortuna non tarda ad arrivare.
Raggiungiamo la porta d’ingresso al Belize alle 15
e prima di dirigersi all’hotel prescelto (MARIA DOLORES) controlliamo
gli orari per il trasporto a Flores.
Non
abbiamo molto tempo per visitare la città, lasciamo gli zaini all’hotel e
lungo Av. de los Heroes, raggiungiamo il Mercato e il parco. Visto l’orario,
riusciamo a dare una veloce occhiata al museo
della cultura Maya e alle 19.30
rientriamo all’hotel. Senza allontanarci troppo, scendiamo al piano terra
presso il ristorante Sosilmar, dove approfittiamo di un’ottima cena a base di
pesce e tanta birra ancora. Per fortuna la Corona è molto leggera.
17 agosto
03
Chetumal – Belize - Flores
Il
simpatico gestore dell’hotel ci sveglia all’ora accordata la sera prima,
facciamo una colazione a base di riso e uova e saliamo su un taxi che ci porta
fino alla stazione dei bus.
Per
fortuna avevamo comprato il biglietto la sera prima, perché molta gente ha
trascorso tutto l’itinerario in piedi o sdraiato sul corridoio del bus.
Partiamo
dalla stazione alle 07.40, con più di mezz’ora di ritardo e ci dirigiamo
verso il piccolo stato del Belize. A pochi km, siamo già fuori dal bus per le
pratiche doganali che dalla parte messicana non creano grossi problemi, ma in
Belize, impieghiamo più tempo del previsto. Discendiamo lo stato del Belize e
in 5 ore raggiungiamo Belize city, con circa un’ora e mezzo di ritardo.
Scendiamo per una sosta di circa 30 minuti, compriamo qualcosa per mangiare,
lungo uno dei canali navigabili che portano al fiume Haulover e alle 13.40
ripartiamo in direzione Guatemala. In altre 3 ore raggiungiamo Benque Viejo del
Carmen, e qui tardiamo molto tempo sia per uscire dal Belize che entrare in
Guatemala. Fatto sta che ripartiamo in direzione di Flores alle 18.30 e ci
prepariamo per affrontare le ultime due ore di viaggio.
Ma non
è finita la nostra avventura. All’altezza di El Remate, a pochi km da Flores,
il bus si imbatte in una strada fangosa che ci blocca per un’ora circa, con
tutti i passeggeri intenti a spingere il bus, facilitando così la ripartenza.
Raggiungiamo Flores alle 20.45 dopo un viaggio di circa 13 ore rispetto alle
9/10 previste. A caso entriamo su un hotel (SANATNA HOTEL 30$ la doppia), tra
l’altro neppure tanto economico e ci buttiamo subito sopra il letto.
18 agosto
03
Flores - Santa Elena – Flores
Visto la stanchezza e l’intenzione di visitare Tikal di
prima mattina, decidiamo di passare una giornata in tranquillità lungo le rive
del lago Peten Itza. Passiamo le prime ore del mattino al parco centrale,
facciamo colazione e ammiriamo il lago, passeggiando tutto intorno alla penisola
dove è situata la cittadina di Flores. Prima di pranzo, attraversiamo il ponte
che separa Flores da Santa Elena, e incominciamo a informarsi per l’escursione
a Tikal. Sembra che a Santa Elena sia più economico comprare l’escursione al
sito e così è.
Mentre ci accordiamo per il tour del giorno dopo ci viene
detto che non possiamo mancare ad una visita presso le cave Actun-Can, e
seguendo il consiglio della signora decidiamo di raggiungere le grotte. Niente
di interessante ma giusto per passare il pomeriggio, sono situate a circa 2 km
dal centro cittadino e sono raggiungibili facilmente anche a piedi. Entriamo con
una guida e visitiamo le grotte per circa 3$ guida compresa. Impieghiamo circa
un’ora per visitare le grotte poi ci fermiamo per una Gallo ( la birra
nazionale del Guatemala) e salutiamo la nostra guida guatemalteca. Rientriamo
con un taxi(2$) in centro e a piedi oltrepassiamo di nuovo il ponte, fino a
raggiungere Flores.
Intanto cerchiamo di capire quale sia la nostra migliore
offerta per raggiungere Palenque e quindi il Messico nei prossimi giorni e
optiamo per un itinerario meno turistico, via El Naranjo. ( ma poi si dovrà
cambiare idea per una soluzione più agevole.)
Facciamo cena sulla riva del lago, con un piatto di riso e
una fettina di carne decisamente scadente, facciamo due chiacchiere con un
giapponese stravagante e ci ritiriamo nel nostro albergo alle 22.00 ( Intanto
abbiamo cambiato albergo per uno più economico, Mirador del lago 10$ la doppia
) .
19 agosto
03
Flores - Tikal - Flores
Eccoci
ad una delle giornate più belle del nostro viaggio.
Alle
5.30 del mattino, saliamo sulla navetta che da Flores, ci porta fino
all’entrata delle rovine di Tikal. Dicono che sia molto suggestivo addirittura
dormire in campeggio da queste parti per poi ammirare l’alba dai templi del
sito, ma anche vistarle di buon ora, rimane comunque un’ottima opzione.
Compriamo il nostro biglietto alle 7 del mattino e ci sono ancora pochi turisti
in giro per fortuna. Sarà una lunga giornata, immersi nella fitta giungla
guatemalteca e non starò a descrivere tutti i templi che abbiamo visitato anche
se ne farò una piccola lista.
Dal
Visitor’s center, ci incamminiamo verso ovest e dopo aver oltrepassato un
enorme mappa del sito, svoltiamo a destra. Primi avvistamenti, attraversiamo il
complesso Q e R e dopo aver svoltato ancora a destra raggiungiamo sia il
complesso P che M, poi lungo un piccolo sentiero immerso nella vegetazione,
raggiungiamo il Tempio IV dove è possibile raggiungere la vetta.
Attraverso
il complesso N, raggiungiamo il complesso denominato Piramide e la Plaza dei
sette templi. Visitiamo l’Acropoli sud e poi il tempio III per raggiungere
finalmente, dopo 3 ore di cammino la GREAT PLAZA. Una bellissima piazza dove i
due templi I e II caratterizzano le due estremità. Qui ci distendiamo per un
po’, ci rilassiamo ammirando lo splendore delle rovine Maya e le strutture
dell’Acropoli nord e visto l’arrivo dei turisti decidiamo di rimetterci in
cammino.
A sud
della piazza, visitiamo il tempio V, poi risaliamo in direzione dell’Acropoli
centrale e evitando di raggiungere il più lontano Tempio VI
, rientriamo al Visitor’s center. Una magnifica passeggiata tra storia
e natura che non può mancare se vi trovate da queste parti.
Alle
17.40 siamo di nuovo a Flores dove
avevamo deciso di prendere il bus per El Naranjo delle 20. Ma una volta arrivati
alla stazione di Santa Elena, ci dicono che il bus non parte fino alle 24 perché
ci sono stati dei problemi. Ok: ci consultiamo un po’ e decidiamo di ritornare
al nostro albergo chiedendo di poterci riposare un paio d’ore o tre.
Ci
invitano a riposare nella hall dell’hotel fino alle 23.30 e poi lo stesso
proprietario ci accompagna fino alla stazione di Santa Elena, anche se è un
po’ titubante su quello che stiamo affrontando.. Alle 00.30 ci fanno salire su
un bus dove sono già occupati tutti i sedili e molte persone sono avvolte in
coperte sdraiati sul corridoio. Attendiamo fino alle 02, ma il bus non parte e a
dire la verità non mi sento del tutto tranquillo.
Visto
che il proprietario ci aveva consigliato un itinerario più sicuro e più
agevole, alle 02.30 non conoscendo ancora l’ora esatta della partenza, con un
taxi rientriamo al Mirador del lago dove Miguel finalmente può venderci il
biglietto, Flores – Palenque, passando per Frontera Corozal. ( l’itinerario
più sicuro e più utilizzato dai turisti )
20 agosto
03
Flores – Bethel- Palenque
Alle
06.30 del mattino, Miguel ci sveglia dopo aver dormito solo 4 ore scarse, e ci
invita ad affrettarci per non perdere il bus per il confine. Il costo del
biglietto sembra un po’ esagerato (16$) ma alla fine, considerando tutto
l’itinerario, posso ritenere che è l’opzione migliore.
Saliamo sul bus che parte alle 07 in punto (che strano!!!)
e ci avviciniamo pian piano verso il confine con il Messico. La strada è
veramente in condizioni disastrose e dopo un paio d’ore, in un villaggio
chiamato El Subin, l’autista si ferma per approfittare di una colazione.
Mancano ancora 3 ore al confine e la situazione stradale è sempre più
disastrosa.
La possibilità di dormire è meno di zero e per fortuna
il paesaggio ci accompagna fino al confine tra un villaggio di maya e l’altro.
Ottimo passaggio da consigliare a chiunque.
A Bethel, scendiamo dal bus e una piccola baracca di
lamiera fa da ufficio di immigrazione; con lo stesso biglietto, saliamo su una
lancia, salutando gli ultimi bambini guatemaltechi, con la promessa di rivederci
( e la promessa sarà mantenuta. L’anno successivo, infatti, lavorerò per 5
mesi in un orfanatrofio sul Rio Dulce Guatemala ). In un’ora circa di risalita
del Rio Usumacinta, raggiungiamo Frontera Corozal, il posto di confine del
Messico. Qua veniamo perquisiti dai militari messicani e, ad aspettarci sulla
riva del fiume un minibus. Il comodo passaggio dal confine a Palenque dura circa
5 ore su una strada piuttosto comoda.
Raggiungiamo la nostra meta alle 18.45 e ci informiamo
subito del bus per San Cristobal che dovremmo prendere l’indomani. Ci
sistemiamo alla posada Nacha’n Ka’an dove paghiamo 10$ per una doppia e
bagno in comune. Facciamo una passeggiata per il centro e ci fermiamo a cena in
un chiosco nelle vicinanze del parco. Poi alle 21 rientriamo alla posada e ce ne
andiamo a letto presto per alzarsi di buon ora.
21 agosto
03
Palenque ruinas - San Cristobal de las Casas
Alle 7 del mattino siamo già pronti per fare colazione
nei pressi della stazione dei bus e alle 8 saliamo su un collettivo che ci porta
fino all’entrata delle rovine di Palenque. Visto che è giovedì oggi
l’entrata al sito si paga 30pesos ( a differenza dei giorni festivi che è
gratis ) e incominciamo la visita al sito archeologico. A differenza di tutti
gli altri, questo sito resta il più romantico ed è anche quello da me visitato
che è tenuto in migliori condizioni.
Dall’entrata, lasciamo il chiosco delle bibite alla
nostra destra e raggiungiamo il Tempio
delle iscrizioni, il più alto tempio dell’intero complesso è costruito su 8
livelli ed è caratterizzato da una scalinata che raggiunge l’altezza di circa
30 metri. Lasciando il Tempio, ci imbattiamo su El Palacio con i suoi labirinti
interni e una ben restaurata torre con rilievi alle pareti. Lasciato El Palacio,
raggiungiamo il complesso conosciuto con il nome di Gruppo della croce
costituito da 4 differenti Templi e l’Acropoli sud. Il simbolo di questo
insediamento è senza dubbio il Tempio del Sol che è il monumento meglio
conservato di tutto il sito.
Da qui risaliamo verso il Gruppo Nord, dove è situato il
JUEGO DE PULOTA,
Ancora più a nord oltrepassiamo il ponte dei pipistrelli
e raggiungiamo il Gruppo Zutz, il Gruppo B e C. da quest’ultimo, ritorniamo
indietro riattraversando il fiume, e ci dirigiamo verso il museo del sito.
Abbandoniamo le rovine e raggiungiamo la stazione dei bus passando prima a
ritirare i nostri zaini alla posada e saliamo sul bus che ci porterà a San
Cristobal de las Casas. Partiamo alle 13.oo da Palenque e inerpicandoci sui
monti del Chiapas raggiungiamo la bellissima cittadina coloniale situata a più
di 2000m di altitudine. Alle 18.30 siamo a San Cristobal e ci insediamo alla
posada Margarita (10$ la doppia senza bagno). Usciamo per una cena nei pressi
del parco centrale e per una notte decidiamo di rimanere un po’ fuori,
visitiamo un paio di locali dove beviamo un paio di birre e rientriamo in posada
alle 23 passate.
22 agosto
03
San Cristobal de las Casas – San Juan Chamula – S. Cristobal
Come avevamo già previsto nei giorni passati, cerchiamo
in giro qualcuno che ci possa noleggiare due cavalli e raggiungere San Juan
Chamula, attraverso le montagne.
I villaggi degli altipiani del Chiapas sono abitati da i
discendenti dei Maya e queste sono le loro ultime roccaforti. Mantengono ancora
le loro culture e le loro tradizioni, vestiti con abiti coloratissimi,
raggiungono le piazze dei vari villaggi per vendere le proprie merci e noi
decidiamo di raggiungere uno degli insediamenti più suggestivi. Accompagnati
dal Cerro Huitepec (2750mt ) alla nostra sinistra, raggiungiamo la piazza di San
Juan Chamula con due cavalli che sembrano dei muli e la nostra piccola guida
Maya, con un nome impronunciabile.
Quando raggiungiamo il villaggio, c’è una enorme piazza
con tantissimi Maya che ci aspettano per vendere le loro merci e per fortuna,
visto che non è Domenica ( giorno del famoso mercato) non ci sono molti turisti
in giro. In fondo alla piazza la pittoresca chiesa color bianca e azzurrina.
Paghiamo l’entrata in piazza ed entriamo. L’atmosfera, all’interno è
piuttosto suggestiva con Santi circondati da specchi, e un uomo con un pollo
sgozzato in mano, che tenta di cercare un cliente per eluderlo dal fatto di
togliere qualche malattia.
Altra cosa simpatica, il banchetto di coca-cola a lato
dell’entrata, che viene utilizzata dai fedeli durante le funzioni. Sembra che
ruttare, scacci via gli spiriti maligni.!!!!!
Per sfortuna o forse chissà; è vietato scattare foto,
anche se qualche idiota di turno scatta qualche frugale foto. Ci dirigiamo verso
l’altra estremità della piazza, visitiamo un piccolo museo e poi con i nostri
cavalli, rientriamo a San Cristobal. Il male alle gambe e ai glutei già si fa
sentire e sicuramente domani sarà anche peggio. Dopo una visitina alla piazza
centrale, rientriamo per una doccia e facciamo cena a El Sol, comida corriente
con birra per 38pesos.
Anche stasera, rimaniamo fuori per un po’, la cittadina
offre molte opportunità di divertirsi, anche se siamo stanchi della cavalcata.
Entriamo in un bar ber ascoltare un po’ di musica, ma alle 23.30 siamo già a
letto.
23 agosto
03
San Cristobal de las Casas
Dopo la visita a Tzotzil, il nome Maya di San Juan Chamula,
oggi optiamo per una visita alla cittadina più importante del Chiapas. San
Cristobal ha molte cosa da vedere, e di prima mattina usciamo per una colazione
a base di uova e riso. Raggiungiamo lungo real de Guadalupe, plaza 31 de Mayo,
l’antico centro della città e ci sediamo ad osservare il via vai della gente,
intenta ai propri lavori mattutini. Nel lato nord della piazza, la cattedrale di
color giallo rosso. Dopo aver preso via Insurgentes, raggiungiamo il Tempio di
Santo Domingo con l’adiacente convento e il museo dell’archeologia di storia
e arte. Da qui proseguiamo sulla stessa strada e raggiungiamo il mercato
municipale dopo i maya ricordano che siamo in territorio indigeno, con tutti i
loro prodotti provenienti dai villaggi limitrofi.
Sembra che tutti i giorni facciano circa ¾ ore a piedi
per scendere fino a San Cristobal, e nel tardo pomeriggio, rientrano con le loro
merci fino ai villaggi. Prima o poi queste cose finiranno, anche nella
roccaforte del Chiapas. Dopo una visita al mercato, ci fermiamo per un pranzo
nella piazza sottostante e nel primo pomeriggio, ci dirigiamo in direzione del
Cerro di Guadalupe. Raggiungiamo a piedi la Chiesa di Guadalupe dove troviamo
tra l’altro un matrimonio, e dopo aver ammirato il panorama sulle colline che
circondano San Cristobal, ci spostiamo all’estremità opposta della città per
salire sul Cerro San Cristobal che ospita l’omonima chiesa. Quante chiese, e
quanti scalini. Il mio compagno ha abbandonato circa un’ora fa mentre io
continuo il giro per le strade di questa pittoresca città coloniale.
Al rientro passo per la casa dell’artigianato, e alle
18.30, esausto, rientro alla posada, dove il mio compagno si sta gustando una
corona fredda.
Faccio un riposino sul mio comodo letto e poi usciamo per
la cena.
Stasera niente musica, c’è molta meno gente in giro e
rientriamo molto presto per passare la nostra ultima notte in Chiapas.
24 agosto
03
San Cristobal de las Casas – Puerto Escondido
Oggi giornata di relax aspettando la partenza per la costa
pacifica. Girovaghiamo a caso per
la cittadina, facciamo degli acquisti, visto che sarà senz’altro il luogo più
economico dove poter comprare qualcosa e visitiamo il museo del caffè. Poi ci
dirigiamo verso l’Organizzazione dei Medici Indios del Chiapas. Un luogo dove
ripercorrere un itinerario nella medicina tradizionale dei Maya, con ogni tipo
d’erba e medicamento ed un sacco di spiegazioni su medici e stregoni.. Per
passare un po’ di tempo, raggiungiamo la chiesa della Merced, e poi rientriamo
al parco per un pranzo. Passiamo il pomeriggio in pieno relax a parlare con
altri turisti conosciuti alla posada Margarita e alle 17 circa ci dirigiamo
verso la stazione dei bus.
Questa notte la passeremo in bus, per nostra sfortuna
quando entriamo l’aria condizionata è già al massimo e sarà una notte
all’insegna del freddo. Alle
17.30 lasciamo San Cristobal e iniziamo un lungo viaggio in direzione della
costa pacifica.
Dopo un paio di ore raggiungiamo Tuxtla Guiterrez, dove
facciamo una lunga sosta per la cena. Rientriamo nel bus e alle 20.30 circa
riprendiamo il cammino e per fortuna ci abbassano un po’ l’aria
condizionata,giusto quel poco per non morire congelati durante la notte.
Ci addormentiamo facilmente e ci svegliamo il mattino
seguente a pochi km da Puerto Escondido.
25 agosto
03
Puerto
Escondido ( Playa Zicatela )
Ci svegliamo dopo il villaggio di Mazunte e in poco tempo
raggiungiamo la stazione dei bus di Puerto. Finalmente siamo sul Pacifico. Il
bus ci lascia nei pressi del centro, sulla carretera Costera e con un taxi
raggiungiamo Playa Zicatela. Facciamo due passi per trovare un alloggio a noi
gradito e alle 8.30 del mattino riceviamo le chiavi della nostra cabanas.Alloggiamo
all’hotel Flor de Maria ( cabanas doppia con bagno 12$). Nell’hotel c’è
anche una piccola piscina a disposizione. Dopo 10 giorni di spostamenti, rovine
Maya e foreste, ci dedichiamo ad un po’ di mare. E’ la prima volta che mi
trovo di fronte l?oceano Pacifico e passo tutta la mattina in spiaggia ad
ammirare le evoluzione dei surfisti. Mi sdraio a lato della torretta gialla dei
SALVAVIDAS e faccio trascorrere in tranquillità la giornata. Per il pranzo
decidiamo di optare per un comedor lungo Calle del Morro e ci facciamo un pranzo
a base di pesce e birra.
Nel primo pomeriggio facciamo un bagno in piscina, visto
che il Pacifico da queste parti è un po’ arrabbiato e dopo una siesta, ci
incamminiamo verso Playa Marinero. Raggiungiamo il faro e facciamo una visita al
pueblo. Stasera cena a base di pizza e udite udite, non appena il proprietario
viene a conoscenza della nostra nazionalità, accende la TV e inserisce una
videocassetta con il film di Tornatore PUERTO ESCONDIDO. Lo rivediamo volentieri
per l’ennesima volta durante la nostra cena, anche se abbandoneremo la visione
prima della fine e rientriamo in Playa Zicatela con un maggiolino color oro.
Al rientro in spiaggia, ci sono alcune persone in spiaggia
intorno ad un fuoco che bevono birra e noi ci aggreghiamo per una conversazione
insolita. Stanno parlando di Peyote e dei sacerdoti del deserto. Ottima lezione,
non avevo letto abbastanza sull’argomento.
26 agosto
03
Puerto Escondido ( Playa Manzanilla )
Quante zanzare !!!!!!
Siamo stati invasi dalle zanzare nonostante le zanzariere,
e non abbiamo dormito molto bene.
Usciamo dalla cabana e facciamo subito un bagno in piscina
e poi di nuovo ad ammirare i surfisti. Mancano pochi giorni al rientro e
vogliamo goderci questi ultimi giorni in riva al mare. Questa mattina decidiamo
cautamente di fare un breve bagno sul Pacifico anche se le correnti sono
veramente pericolose. Ci asciughiamo al sole, facciamo una passeggiata fino alla
laguna Agua Dulce e poi decidiamo di dirigersi verso le spiagge oltre il faro.
A piedi raggiungiamo Puerto Angelito e ci distendiamo su
Playa Manzanilla.
Altra spiaggia altra siesta. La giornata scorre senza
tanti eventi a parte il completo relax di fronte al maestoso Pacifico.
Questa sera rimaniamo a Puerto Angelito per il tramonto,
saliamo su fino alla strada e riprendiamo un taxi per rientrare a Zicatela.
Cena a lume di candela su calle Morro e poi a dormire
presto, domani mattina ci spostiamo più a nord, direzione Acapulco.
27 agosto
03
Puerto Escondido - Acapulco
Giornata di spostamento:
Ci svegliamo più tardi del solito, visto che anche questa
notte le zanzare ci hanno fatto diventare scemi. Facciamo colazione in strada e
decidiamo di risalire lungo Av. Pèrez Gasga e attendere un bus in direzione
Acapulco. Ci sono tante corse al giorno ella compagnia EB e non appena
raggiungiamo l’incrocio con la carretera Costera, saliamo su un bus che risale
la costa e ci trasporta fino ad Acapulco. La strada è migliore delle strade
percorse fino adesso, ma comunque impieghiamo più di 7 ore per raggiungere la
nostra meta.
Il bus, nel quale l’aria condizionata è altissima, si
ferma in varie cittadine e ad ogni fermata scendiamo per scongelarsi un po’.
Raggiungiamo la stazione dei bus di Acapulco alle 18 e ci
facciamo portare da un maggiolino bianco e azzurro all’Hotel Torre Eiffel( 15$
la doppia ).
Situato fuori dalla baia di Acapulco, dove sono situati le
maggiori attrattive e i migliori alberghi, si trova in una posizione strategica
per ammirare sia la baia che la zona della quebrada. Ci facciamo una doccia e
poi usciamo per una cenetta, anche se qui c’è poco di tipico e molto di
americano.
Dalla terrazza della nostra camera ammiriamo le luci di
questa grande città e ce ne andiamo a dormire per prepararci alla visita
dell’indomani.
28 agosto
03
Acapulco
Alle 9 del
mattino scendiamo in strada e raggiungiamo a piede il Forte di San Diego,
situato sul Malecon. Il forte, di forme pentagonale, ospita un Museo che però
oggi è chiuso, sembra che ci siano dei restauri in corso e chissà quando
riaprirà. Dal forte, raggiungiamo il grande Mercato dell’artigianato dove
perdiamo quasi tutta la mattinata. Compriamo qualche ricordo della vacanza e
rientriamo per depositare i nostri acquisti. Dopo un pranzo a base di pollo e
patate fritte, optiamo per un taxi per farci portare alle spiagge della baia.
Ci facciamo lasciare a Playa Icacos, la più lontana e
pian piano rientriamo lungo la riva della baia. Prima di raggiungere Playa
Hornitos, visitiamo il museo Navale e poi ci distendiamo giusto in fronte al
Morro Chico. Facciamo un bagno nelle acque della baia, anche se a dir la verità
non è affatto pulita e poi rientriamo camminando al nostro albergo
Prima di andare a cena, alle 20.30 assistiamo allo
spettacolo dei tuffatori della Quebrada,(20pesos) i quali stupiscono tutti i
presenti tuffandosi da un’altezza che va da 25 a 45 metri. Prima di
intraprendere queste evoluzioni che ti tengono con il fiato sospeso, i tuffatori
pregano presso un piccolo santuario e poi si gettano nelle onde del Pacifico.
Al rientro in albergo, prendiamo un taxi e andiamo a
mangiare nei pressi del parco Papagayo, visto che c’è un ottimo ristorante di
pesce molto economico, consigliatoci dal portiere del Torre Eiffel. Sarebbe
meglio rientrare a piedi, visto la quantità di cibo ingerito, ma sono già le
23 e decidiamo di optare ancora una volta per il mitico maggiolino.
29 agosto
03
Acapulco
Ultimo giorno in giro.
Scendiamo dall’albergo in direzione di Playa
Tlacopanocha e dopo aver fatto colazione su un chiosco in riva al mare ci
spostiamo in Playa Manzanillo.
Percorriamo le strade che si diramano sulla penisola de
las Playas e dopo aver visitato il mercato dell’artigianato di Caletilla,
visitiamo plaza de Toros.
Nei pressi Playa Caletilla, compriamo un biglietto ( 30
pesos A/R )per la isola di Roqueta, dopo
ci distendiamo al sole su una spiaggia isolata.
L’acqua sembra più pulita da queste parti e ci godiamo
la vista dei fondali noleggiando una maschera in un bar. All’interno
dell’isola si trova anche uno zoo, ma decidiamo di rimanere in relax sulla
spiaggia e di approfittare delle ultime ore del nostro viaggio.
Prima del tramonto, lasciamo l’isola con una barca e con
un bus ci facciamo riportare allo zocalo. Approfittiamo dell’ultima luce del
giorno e visitiamo la cattedrale che si trova all’estremità nord della piazza
e rientriamo in albergo camminando.
Facciamo cena con un burritos sotto il nostro albergo, ci
beviamo la nostra ultima corona e andiamo a letto presto aspettando il taxi che
ci verrà a prendere all’hotel alle 4 del mattino
30 agosto
03
Acapulco - Mexico city – Chicago
Non so perché, ma il viaggio di ritorno mi rimane
veramente antipatico.. Mi sapete spiegare perché? Arriviamo all’aeroporto di
Acapulco alle 5 del mattino e alle 6.30 in punto lasciamo la costa in direzione
di Mexico city. Il volo della Aeromexico è molto confortevole soprattutto perché
dormirò quasi tutto il tempo. Aspettiamo 4 ore nella metropoli messicana, e
saliamo sul volo della American Airlines alle 10 del mattino e raggiungiamo
Chicago nel tardo pomeriggio del sabato. Ad attenderci, il 767 sempre
dell’American Airlines che ci porterà fino a Roma.
31 agosto
03
Roma
Ritiriamo i bagagli alle 13.45 della domenica e per
fortuna c’è mio padre ad attenderci per riportarci fino a casa. Siamo molto
stanchi, è stato un viaggio bellissimo e allo stesso tempo stancante. Sono
convinto che ritornerò in quelle terre al più presto e se non ci credete
provate a vedere cosa ho fatto l’anno successivo
http://www.viaggiareliberi.it/centroamerica_Gaby.htm
Sono molto dispiaciuto per non essere molto
dettagliato nei prezzi e tante altre informazioni, ma nel 2003 ancora non ero
così pignolo nello scrivere i diari e quindi mi sono limitato a trascrivere le
poche righe che avevo scritto sul fondo della guida
Ciao
Roberto Buracchini
www.blogger.com/profile/13689205720154536438