MESSICO
Diario di viaggio 2000
di Francesca
08.08.2000
E’ il giorno della partenza. Quindi della preparazione dello zaino (non molto grande), dell’ultima ceretta, degli ultimi acquisti, dell’ultima cena, dell’ultima bevuta. Gli amici si sono stretti intorno a noi al bar in attesa che andassimo via. Forse non vedevano l’ora? Poi ci hanno scortato alla stazione di Salerno. Puntuali, alle 6 di mattina, siamo giunti a Roma.
09.08.2000
Ogni volta che torno a Fiumicino mi sembra più grande, trovo sempre novità. La Continental è una delle migliori compagnie con cui ho volato: coperta, cuscino, mascherina per gli occhi e tappi per le orecchie per tutti; ognuno ha il suo schermo davanti, film in italiano, anche il cibo è ok. Nel bagno assorbenti di tutte le misure…mitico! Durata del volo 8 ore. L’attesa a New York è stata più lunga del previsto causa aereo rotto (!) In compenso ho visto negozi che sono solo qui (siamo in America ragazzi!) e mangiato un hot dog che fanno solo qui. Dopo aver girato in lungo e in largo, allo stremo, siamo finalmente partiti per Mexico City. Durata del volo 3 ore. Giunti a destinazione, abbiamo preso un taxi per l’Hotel Prime nella zona rosa. La città è enorme ma a mezzanotte c’è poco da vedere.
10.08.2000
Si dorme in un letto finalmente! La stanza è carina anche se ci stiamo poco. Una doccia e alle 8 e 30 siamo fuori. Un taxi ci porta al Terminal Sur dove prendiamo un autobus destinazione Taxco. Il paesaggio si fa guardare: molto verde, allevamenti bovini, ovini, suini, avvistato anche qualche ciucciariello. La povertà non manca. Taxco è molto graziosa, arroccata in collina, piena di salite e discese percorribili con maggioloni. Ma noi sempre a piedi. Come consigliato dalla guida, prendiamo una camera stile mex all’ hotel “Casa Grande”, centralissimo. La stanza ha uno splendido terrazzo con vista dall’alto. Lo zocalo è proprio carino, c’è una cattedrale molto barocca grondante oro. Tutt’intorno e nei vicoli è pieno di negozi che vendono argento: si fa shopping! Il mercatino è stipato nei vicoli stretti (igiene zero!) Diventiamo clienti fissi del “Santa Fe”, ottima cucina, servizio gentile. La gente del posto è molto simpatica, subito attacca bottone. Ho fatto una bella dormita, intervallata da lampi e tuoni, eppure di giorno faceva caldo!
11.08.2000
Siamo di nuovo in cammino, destinazione Acapulco, circa 4 ore di viaggio, per fortuna l’autobus è di 1^ classe, con aria condizionata a manetta. Volete un consiglio? Non andateci: un caos, un traffico incredibili, monnezza che non vi dico. Già che c’eravamo siamo andati a vedere i voladores che però non c’erano. Per sfuggire al caldo infernale ci siamo rifugiati al mercato artigianale, dove tutti ti chiamano, tutti vogliono vendere qualcosa. Si contratta facilmente, soprattutto con il mitico Carmelo, dove ho comprato il calendario azteco. E dopo tanto caldo è arrivata tanta pioggia. Di negozio in negozio siamo arrivati sul lungomare e ci siamo riparati sotto gli ombrelloni. Alle 23 prendiamo il bus per Puerto Escondido. Il viaggio di notte fa guadagnare tempo ma fa perdere sonno.
12.08.2000
Siamo arrivati che era ancora buio. Con un carrettone che ci ha impiegato una vita siamo giunti a Pochutla per poi prendere un taxi e fermarci a Zipolite. Un vero paradiso tutto spiaggia e amache. Il mare qui è sempre grosso. La Posada “Lyoban” ci offre una cabana modesta, ribattezzata da me “porte aperte a Zipolite”, con bagno comune, sempre a porte aperte e senza scarico. A pranzo andiamo da 3 ragazzi torinesi che ci fanno gustare il fileto de pescado. E dopo siesta sulle amache vista mare.
13.08.2000
Che dormitona! Con sottofondo il mare che non trova mai pace. Impossibile fare il bagno. Quindi cerchiamo la Playa del amor, un’insenatura vicina frequentata per lo più da nudisti. Nel pomeriggio passeggiata lungo un fiume che porta fino alle cascatelle.
14.08.2000
Oggi andiamo a Puerto Angel, che ha la spiaggia piccola ma il mare calmo ci consente di fare il bagno. Il resto della giornata passa mangiando qualcosa, leggendo, chiacchierando…relax.
15.08.2000
Oggi gita a Mazunte, a bordo di un collettivo, appesi come salami. La spiaggia è piccola e il mare per niente pacifico. Il sole picchia. Dopo un po’ andiamo a visitare il museo delle tartarughe, molto interessante, ce ne sono enormi, di ogni specie. Visto che è Ferragosto andiamo a cena dall’”Alchimista”, locale sulla spiaggia di Zipolite.
16.08.2000
Ultimo bagno nel Pacifico. Il sole è sempre forte. Ultime dondolate sulle amache. Poi saluti, foto, e zaini in spalla andiamo a Pochucla ad aspettare il bus.
17.08.2000
Alle 10:30 siamo a San Cristobal, nel Chiapas. E’ una città molto bella, molto messicana, piena di indios. Troviamo da dormire alla “Posada Jovel”. Stanza molto carina con patio per il sole. Senza bagno in camera. Pranziamo all’ “Avaria”, gestione italiana, e poi andiamo al mercato degli artigiani, bellissimo, economico. Ci sarebbe da comprare tutto, dagli abiti alle sciarpe, cappelli, babbucce di lana… la sera fa un freddo cane. Lo zocalo qui è molto animato, c’è tanta gioventù. A cena andiamo alla “Salsa Verde”, mas caro.
18.08.2000
Stamattina in banca incontriamo Silvio Orlando, l’attore. Prenotiamo l’autobus per ripartire, all’una di notte, e intanto ci facciamo un’altra giornata qui tra lo zocalo e le varie quadre di cui è formata la città. Andiamo alla “Parrilla”, dove si mangia solo carne. Il piatto tipico contiene tutti i tipi di carne, dal manzo al maiale dallo spiedino alla salsiccia, tutto cotto alla brace. Come anche le patate, squisite. In serata capatina a “Las Velas”, bel locale.
19.08.2000
Alle 6 del mattino siamo a Palenque, e fa già caldo. Un giro per gli hotel e alla fine scegliamo “Lacroix”, gestito da due ragazzini, Romero e Francisco, con murales e poesie Maya alle pareti. Le camere sono modeste. Nemmeno il tempo di arrivare che già ci rimettiamo su un pulmino per andare alle cascate di Misol-ha e Agua Azul. Le prime sono piccole e cadono in un bacino, ci si passa da dietro e si fanno le foto. Le seconde sono più grandi ma, almeno oggi, non molto “azul”. Sono immerse nel verde e questo per me è tanta roba.
20.08.2000
Oggi visita alle rovine di Palenque (ingresso gratuito perché è domenica). La nostra guida, Luca, ci mostra i resti di questi palazzi maya, alcuni veramente imponenti, costruiti con il solo lavoro dell’uomo. La giungla che circonda le costruzioni è molto intricata, udiamo anche le scimmie urlatrici. Seguendo un torrente giungiamo alle cascate per rinfrescarci. E’ stato molto interessante. Facciamo ritorno alla posada e intorno alle 20 comincia a piovere. Poi però smette per permettere alla popolazione di festeggiare l’elezione del presidente del Chiapas Pablo. Ci mischiamo alla festa anche noi prima di andare a cena da “Harradero”.
21.08.2000
Ultimo giorno a Palenque, ultimi acquisti, ultime chiacchiere con i “ninos” che gestiscono l’hotel: la scuola è iniziata, abbiamo visto la pagella di Ramiro, buona soprattutto in matematica. Alle 20 prendiamo il bus che ci porterà alla destinazione finale: Tulum.
22.08.2000
Arriviamo alle 8 di mattina e parte subito l’assalto a “Don Armando”. Non ci sono cabanas libere, dobbiamo attendere. Quando avevamo ormai perso le speranze Iuliano ci sistema in una cabana piccola, modesta, senza nome, una vera e propria capanna. Poco importa perché corriamo subito in spiaggia. L’acqua è calda, la sabbia è bianca e finissima, il sole picchia. Il posto è molto bello, pieno di ragazzi, sembra un camping, ci sono i bagni in comune e ogni cabana è senza corrente elettrica ma in compenso ha il suo iguana sul tetto. Il tempo si passa tra la spiaggia e il ristobar. Qui prenoti il tuo pasto e quando è pronto le signore ti chiamano per nome per il ritiro dei piatti. La serata invece si passa all’”Ora Felix”, il bar del posto, tra un cuba libre e un margarita. E si continua la fiesta in un locale vicino, sulla spiaggia, il “Caribe”, dove c’è musica dal vivo. Prima di andare a letto si passa in direzione a ritirare le candele.
23.08.2000
Oggi ci hanno sistemato in una cabana più grande con veranda esterna, sempre senza bagno e senza corrente, ma questo è il bello di Don Armando. Come tutte anche lei ha un nome, “Cenote Azul”, ha un letto con base in cemento, tutti quelli che ci hanno dormito hanno appeso un ricordino, soprattutto conchiglie. Ha fiori e scritte alle pareti esterne, insomma è la più bella. Abbiamo comprato un’amaca da mettere fuori.
24.08.2000
Oggi ci hanno proposto di andare a vedere le tartarughe che depongono le uova sulla spiaggia, ma quando siamo arrivati abbiamo trovato solo le orme sulla sabbia, avevano già insabbiato tutto…peccato.
25.08.2000
Stamattina niente spiaggia ma visita al faro de Tulum. Poi sosta al “Maribor” per una bibita in terrazza. Quindi giro in un centro commerciale, che non è come lo intendiamo noi, qui i venditori ti assalgono. Dopo cena siamo stati al Caribe, dove c’era un gruppo di suonatori di bonghetti accompagnati da ragazze che si esibivano in balli afro, veramente un bello spettacolo che è continuato per tutta la notte.
26.08.2000
Siamo andati a fare aperitivo in un resort sulla spiaggia, il “Diamante”, posto di lusso con cabanas di 1^ classe, curato nei minimi particolari. Ma noi siamo gente da Don Armando e stasera come ogni sera si balla, si beve e si fa il bagno di mezzanotte.
27.08.2000
Oggi visita alle rovine maya di Tulum, che stanno praticamente attaccate alla nostra spiaggia. Sono templi affacciati sul mare cristallino, dove svetta su tutto El Castillo.
28.08.2000
Giornata dedicata al sole, al mare, alle passeggiate, su questa splendida spiaggia di Playa Paraiso. Dopo cena lezioni di salsa. Al bar degustazione del Sacrificio Maya, cocktail a base di tequila, anice e crema caffè, una bomba!
29.08.2000
Con oggi si conclude il mio lungo e largo viaggio in Messico. Un bus ci porta da Tulum City all’aeroporto di Cancun, dove ci imbarchiamo alla volta di New York. Dopo svariate ore prendiamo il nostro volo per Roma. Dopo 8 ore siamo in Italia….
Francesca