MALTA
GOZO E COMINO
QUANDO L’AMORE VIAGGIA
Diario di viaggio 2015
di Sabivo
Agosto,
MILANO mia non ti conosco.
Allo
scoccare dell’inizio del mese si parte , un breve volo a meno di 2 ore da casa
ci porta verso quelle terre situate a
meno di 100 km dalla
Sicilia e 300 km dall’ Africa.
Destinazione
Malta che costituisce
insieme a Comino Gozo
Cominotto più qualche altro isolotto deserto, l’arcipelago delle ISOLE CALIPSEE .
Malta
era chiamata Montagna dai fenici, i greci la battezzarono Melite che significa
dolce e gli arabi Malita da miele.
Già
dal nome l’isola di MALTA è un
oasi di immagini pittoresche .
Malta
propone la sua eredità del passato ingombrante
che va a braccetto con l’ aria spensierata e
vacanziera, è un buon mix di tutto tra chiese e discoteche, scavi e
palcoscenici, un angolo di mare che
racchiude tanti mondi, l’attuale e l’antico,
il moderno il medioevale e il preistorico, il
gusto europeo, l’impronta inglese,
il credo cattolico e l’arte araba.
Noi
come sempre , abbiamo organizzato il viaggio
in modo autonomo e veloce, prenotando facilmente tutto on line.
atterrati
a LUQA AIRPORT acquistiamo la Tallinjja card, che si è rivelata
molto conveniente per
l’utilizzo dei mezzi locali su ogni isola.
Puntiamo verso nord a GOZO, raggiungibile in traghetto dal porto di
Cirkewwa, lo prendiamo senza pagare
il biglietto (si liquida al
ritorno al Gozo Ferry Terminal a Mgarr) ed iniziamo ad ammirare
le beltà naturali che ci circondano.
Il
mare è parecchio pulito e limpido, ricco di scorsi suggestivi, non a caso
questa zona è un vero paradiso per
i sub. Piccole insenature si alternano a grotte e gole profonde, più ci
avviciniamo e più viene voglia di spiaggia.
Sul
bus che da
Victoria ci porta a MARSALFORN attraversiamo
villaggi che sembrano sperduti nel tempo, si alternano lunghi filari di alberi
verdastri simil ulivo a chiazze di campi, a volte dorati,
altri già brasati dal sole.
Tutte le strade strette sono color ocra.
Le
piccole case stanno arroccate vicino ai monasteri
centenari e alle enormi chiese
barocche che sembrano
incuranti del passare dei secoli. è
impossibile non notare i muretti a
secco, km di sassi gialli che
seguono il paesaggio, alternati a macchie di fichi d’india….ho molta voglia
di fotografare.
Arrivati
in albergo conosciamo NOEL il gestore gozitano doc che fiero, ci riferisce
che Marsalforn è
rimasto un tranquillo borgo nonostante
il turismo e i ritmi della vita sono dettati dalla pesca, l'agricoltura ma
soprattutto dalle sagre.
I
colori vivaci da subito colpiscono l'immaginazione! Nuvole bianche e terse in
cielo, pietre color miele a terra si
stagliano contro il celeste profondo del Mediterraneo. Nel
molo davanti a noi siamo
incuriositi dai
”LUZZI” le barche con gli occhi di Osiride intagliati e dipinti sulla
prua, ormeggiate tutte in ordine una in fianco all’altra.
A
Gozo C’è Tanto Da Vedere.
Noi
iniziamo con GIGANTIA
uno
dei più importanti siti archeologici del mondo , con i
suoi resti megalitici costruiti
prima del famoso Stonehenge,
già Patrimonio Mondiale dell' UNESCO.
La
sua storia è antichissima, mista a leggenda . il sito infatti è stato
costruito nel 3000 A.C. e prende il nome da “Ggantija” ovvero Gigante ,
visto che gli abitanti di Gozo credevano che i templi fossero stati costruiti da
una razza di strani ciclopi.
il
tempio è composto di due unità racchiuse in mura titaniche
che superano i 6 metri di altezza e tutto
intorno il calcare corallino protegge il sito mentre all’interno sono ancora
ben visibili i resti di ciò che sembrano piccole abitazioni basse con pareti
e finestre.
Queste
camere erano primitivi luoghi dove si venerava la Dea Madre, di cui sono state
ritrovate statue rappresentative (simil Botero).
Visti
con gli occhi di oggi, nel 2015 pare tutto normale,
ma pensato e costruito da quegli uomini che avevano visioni
e mani di 5.000 anni fa, quest’ architettura è a dir poco
inconcepibile. Interessante il museo archeologico accanto al sito, che
raccoglie reperti e parecchi gioielli recuperati in Ggantija.
L’indomani
partiamo per RAMLA , la spiaggia rossa vicina alla Grotta di Calipso dove
secondo la leggenda Ulisse rimase
per 7 anni con la dea.
La
grotta è a strapiombo sul mare,
offre un’impareggiabile visuale della sottostante baia e una panoramica a 180°
dell’orizzonte davanti a noi . Sfortunatamente non si può entrare a causa dei
crolli della roccia.
Poco
distanti ci sono le famose SALINE A
XWEJNI E QBAJJAR, due impianti in
cui viene raccolto il sale marino . Tra giugno e agosto qui
è possibile fermarsi a comprare dei sacchetti di sale puro,
chiacchierando con i lavoratori locali.
Altre
tappe imperdibili sono AZURE WINDOW - BLUE HOLE
a Dwejra Bay , vicina a st.
Lawrenz dove c’è la Finestra Azzurra, un arco di roccia che forma una sorta di
“veduta speciale ” che si affaccia sul Mediterraneo.
Dopo
aver fatto il tipico giro in barca
tra le grotte contempliamo la bellezza facendo snorkel , mentre gruppi di sub
discendono lungo la costa rocciosa sotto di noi.
Esattamente
di fronte, si trova la suggestiva roccia in mezzo al mare FUNGUS ROCK.
Continuiamo
nei giorni seguenti la scoperta di Gozo.
A
nord dell’isola c’è una baia
nascosta e molto intatta, SAN BLAS
poco frequentata per la difficoltà nel raggiungerla che scoraggia la
massa, al contrario di XLENDY BAY che è spianata,
con un mare pulito e costellato da un sacco di bar e locali
sempre aperti, ma troppo
affollata.
Un’altra
giornata è dedicata a
VICTORIA Ex Rabat , l’antica cittadella fortificata ora capitale di Gozo,
situata proprio al centro dell’isola.
A
Victoria ci sono la piazza centrale e le antiche vie laterali ben tenute, la
chiesa medievale , i bastioni fortini , i palazzi del centro adibiti a musei e
la tipica strada del Tokk
il mercato del pesce .
La
cosa buffa è che Victoria è sempre strapiena di viaggiatori durante il giorno,
un via vai di gente, bancarelle e venditori, guide e turisti,
ma basta fermarsi per cena magari in piazza proprio sotto il campanile
per notare che già intorno alle 21 si è magicamente
svuotata di tutto.
Dopo
Gozo ci spostiamo a Comino, “isolotto incontaminato” che si frappone tra le
due isole maggiori, raggiungibile velocemente con i
ferry boat che partono
all’ora spaccata la mattina.
COMINO
che è a dir poco incantevole, promontori si alternano a caverne a picco sul
mare , baie incontaminate della Blue Lagoon si susseguono ininterrotte e
sono una più bella dell’altra.
NOTA
POSITIVA : c’è un solo albergo e molti chioschi. Le macchine e i motorini non
sono ammessi sull’isola, controlli severi per le imbarcazioni da diporto sia a
vela che a motore. Ottimo direi.
Tutto
questo fino alle 11 .00 o alla sera l’isola è un vero atollo
molto pacifico e semideserto.
NOTA
DOLENTE : Dalle 11.30/12 circa, in questa fascia oraria insomma…. arrivano come zanzare
fastidiose i barconi
da Malta e Gozo , carichi di escursionisti
folli e la quiete si dissolve!
Il
piccolo promontorio già poco
agevole, dove attraccano i battelli
diventa un tappeto umano, con gente che sbarca alzando il volume della radio,
che butta spazzatura in ogni dove e con ragazzi che scendono già ubriachi dalle
barche e si disseminano alla ricerca di un posto dove piazzare maleducatamente
teli bottiglie e merende per tuffarsi dalle scogliere.
Dopo
la full immersion di mare raggiungiamo infine anche
MALTA , qui ritroviamo PAOLA
E DANY , gli amici speciali.
Per
meglio immergerci nella realtà frivola dell’isola azzardiamo la scelta
dell’hotel, soggiornando in pieno Paceville
a St Julians, dove di giorno e di notte non si dorme MAI !
Insieme
approfondiamo la conoscenza di
VALLETTA capitale.
Il
vero salotto di Valletta
è la vivace REPUBLIC STREET
che corre larga tra il Forte S. Elmo con l’Infermeria per arrivare al
City Gate.
Ci
perdiamo sotto l’invenzione del “contemporaneo gran Maestro Arch.
Renzo Piano” che col suo
estro creativo ha regalato modernità
ai soffocanti palazzi originari.
Il
progetto VALLETTA CITY GATE include il grande ponte d’ingresso, la
nuova porta d’accesso, il Parlamento e l’
Opera House
, che per me sono a dir poco
geniali. Queste
rovine totalmente ristrutturate e il
Teatro fanno da scenografia per un palco all’aperto.
I
disegni geometrici che ricordano
le lische di pesce appese alle pareti ad essiccare , sono state ideate per
contenere energia durante l’inverno e ridurre il calore durante l’ estate,
conservano l’acqua piovana e
danno un tocco di design
futuristico alle evocazioni di architettura classica.
Credo
che questo recente
tentativo di modernizzare le vesti della
capitale sia ingegnoso anche se ha suscitato grandi discussioni controverse.
L’architettura
è CONCETTO!
L’architettura è VISIONE, è
ESPRESSIONE DI BELLEZZA anche qui !
Il
centro storico ha un ottima impronta medioevale, con le sue viuzze lastricate ,
il saliscendi dei Bastioni, le piccole botteghe , le facciate dei palazzi che
danno il senso di un’antica nobiltà, con tutto in mezzo ci ritroviamo tanti Musei , quello Archeologico,
delle Belle Arti, della guerra, ottimamente collegati e da scoprire senza fretta. Dopo le visite
ci spostiamo lungo le strade ripide dei giardini di Lower Baracca per
contemplare il panorama sul porto.
Il
porto della VALLETTA è un’ampia insenatura naturale .
Affacciandosi
alle balconate altissime, si ammirano ancor di più le frastagliate imboccature,
ho l’illusione che i porti siano due, separati
da due ingressi di mare il Grand Harbour e Malsamxett
e nella parte meridionale si distinguono le fortificazioni protette
delle 3 cittadelle, Vittoriosa,
Cospicua e Senglea, tutte prese di mira dai
cannoni in fila quasi pronti a sparare.
Altra
giornata la dedichiamo alla sbalorditiva Con-Cattedrale
di San Giovanni con la
prosperità delle sue decorazioni , i marmi
storici e l’ area dedicata
alle tele del Caravaggio .
Le
lucrose cappelle interne somigliano ad una grande tavola rotonda, collegate da
ori, argenti, quadri, tappeti e
statue fluttuanti.
Questo
rappresenta il punto fermo della roccaforte del cristianesimo voluto
dall’ ORDINE DEI CAVALIERI, monaci
soldati cacciati dalla Terrasanta , che fuggirono
via Rodi a seguito degli assedi da parte dell’Impero Ottomano.
Usciti
dalla cattedrale torniamo al presente e ci imponiamo una sosta pastizzi,
gustosissime sfogliatelle
di ricotta ripiene di ogni bontà, che sono il tipico cibo da strada che si
trova ovunque.
Ce
le mangiamo seduti all’ombra della piazzetta in
St. John Square, ammirando i getti
delle fontane danzanti .
Alla
sera anche la Valletta è più tranquilla e meno popolata, ci sono molti punti
di ristoro sul lungo porto ed è rilassante fermarsi a mangiare o passeggiare
lungo il Victoria Gate.
Anche
a Malta dedichiamo giornate al mare.
A
Sliema c’è la maggior concentrazione di alberghi e un elegante lungomare
pieno di pubs e fortezze
trasformate in ristoranti, S. Julian è molto pittoresco perché sembra non
fermarsi mai , vivace ed affollato da studenti che “fingono “di applicarsi
allo studio invece sono più affezionati ai cocktails e alle
discoteche .
La
parte settentrionale dell’ isola St . Paul
o Mellieha
è gettonata , non tanto per il “mare
bello” - quello lo abbiamo trovato esclusivamente
a Gozo e Comino - ma per i locali
alla moda che attirano il turismo di massa ad ogni ora.
Poi
c’è la famosa Spinola
Bay, antico sobborgo ora molto
esclusivo, dove i pescatori sembra facciano
a gara nell’esporre le loro barche, riparare le reti , verniciare gli scafi o
sistemare le colorate vele davanti ai turisti .
E’
qui che è stata installata la scultura dell’ architetto
Richard England , ispirata all’Amore…. E noi due si va …
dove
se non nei posti più romantici al
mondo ….. dedicati all’Amore !
Ci
arrampichiamo dentro la scritta L
O V E .
Le
lettere di marmo bianco sono
invertite e rispecchiano la parola
“AMORE” sulla superficie dell’acqua
chiara del porto di Spinola Bay.
Dobbiamo
solo avere pazienza per aspettare la luce giusta, il tramonto è in arrivo per
offrirci un’altra magia davanti al mare!
Quale
miglior modo per concludere la vacanza e salutare Malta
che ci ha fatto assaggiare il suo mosaico di storia di ben 5.000 anni , pur
facendoci vivere con passione il nostro presente.
L’AMORE
VIAGGIA SEMPRE !
NON
SOLO NEL TEMPO O NEI LUOGHI , SOPRATTUTTO NEI CUORI !
We
Can’t Change The Wind
But
…We Can Arrange The Sails
SABY
& IVO