MALESIA

Note di viaggio Aprile 2010

di Ricky Caputo

 

 

ITINERARIO

KUCHING – BAKO national park – MULU national park  (SARAWAK) - PERHENTIAN BESAR island – TAMAN NEGARA national park – REDANG Island – KUALA LUMPUR

 

******        I N F O      G E N E R A L I      ******

N.B. QUESTO REPORT DI VIAGGIO E’ RIFERITO AL MESE DI APRILE.

ALTRI PERIODI DELL’ANNO, POTREBBERO DIFFERIRE DA QUANTO RIPORTATO.

Si vuole divulgare esclusivamente informazioni aggiuntive, pratiche ed aggiornate, su quanto già si trova in rete. I prezzi delle stanze, se non differentemente specificato, s’intendono per una doppia, con bagno e aria condizionata.

 

SUGGERIMENTI VARI:

Considerata la particolarità del clima, che porta precipitazioni in ogni stagione dell’anno, portate con voi dei contenitori impermeabili VALIDI, dove riporre documenti, soldi, attrezzature elettroniche ed altro.

Nello stesso modo procuratevi delle sacche per riparare zaini, borsoni etc (oppure proteggete gli articoli all’interno, mettendo tutto dentro un sacco gigante, ad es. tipo quelli dell’immondizia). Anche quando prendete un volo: se al momento che imbarcano i bagagli diluvia, eviterete di trovarvi tutto il contenuto bagnato !

 

PERIODO: Aprile è ancora bassa stagione. Si trova posto con facilità, e non ci sono folle di turisti in giro. Solo per gli alloggi nei parchi (Bako e Mulu) è essenziale prenotare prima per una stanza, altrimenti rischiate di non trovare posto o di  dover dormire in camerata. Idem per le isole. Se non avete problemi di budget, qualcosa a prezzi alti lo troverete (certo, non le camere con la posizione migliore !), altrimenti meglio prenotare.

Le condizioni meteo, sono discrete ovunque, ma abituatevi all’idea che non potrete evitare la pioggia.

 

PREZZI: quelli segnalati sono i più popolari. In località remote (Mulu), e isole possono aumentare notevolmente.

Kampung Reebok (scarpe chiuse, in gomma per camminare in terreno fangoso) - 7rm

Valutazione: utilizzate per tutto il periodo per i trekking. Non si trovano numeri oltre il 43.

Il mio numero era perfetto da utilizzare indossando delle calze in spugna spesse, indispensabili per il trek (usate senza calze, possono procurare in breve, vesciche ed escoriazioni, dove c’è il bordo di gomma). Sono pratiche, resistenti, non il massimo della comodità, ma non sono scomode e non mi hanno mai fatto male. Si lavano e asciugano in un attimo. Consigliate. Ideali anche per guadare corsi d’acqua (ma togliete le calze ed asciugate l’interno subito dopo. Non tenete i piedi bagnati quando le calzate, altrimenti è facile che si creino vesciche!)

Acqua (1,5 l): da 1,20 rm a 2,50, a seconda della marca e di dove la copmrate (i mini-market ed i negozietti di alimentari cinesi sono quelli più economici).

Horlicks: 1,50-2 bevanda liofilizzata locale della Nestlè, a base di malto. Molto gradevole sia calda che fredda. Milo (bevanda al cacao) e Nescafe hanno gli stessi prezzi.

Apam Balik. 1.20-2 rm.  Deliziosa crepe dolce. Quella base (plain) è condita con granella di arachidi e burro. I venditori ambulanti si collocano nei pressi di un marciapiede, in genere dal mattino fino a metà pomeriggio.

Sigarette: 6-10rm. Quelle locali costano 3 rm (es. Rave), ma dovete chiederle espressamente. Non sono mai esposte, e non sono facili da trovare. In genere le tengono i cinesi.

Ci sono molte marche di sigarette al mentolo. Si trovano abbondantemente anche le Gudang Garang, sigarette aromatizzate ai chiodi di garofano, e la versione più “light” - Semporna red

Mangiare. Non optare MAI per “il menù turistico” (quello a prezzo fisso in offerta, per intenderci). È sempre una fregatura, con porzioni microscopiche, insapori, spesso scotte, fredde o malamente riscaldate, magari del giorno prima.

Satay: (gustosissimi spiedini di carne al barbecue in genere preparati al momento): 0.40-0.50 cad.

Internet:  3rm/ora

Alberghi: i prezzi per una doppia con aria condizionata vanno da 40 rm in su, secondo la località. In tutte le strutture forniscono carta igienica, sapone ed asciugamani.

 

SANGUISUGHE

Dopo un lunghissimo studio e ricerca, riporto in concreto i principali consigli sull’argomento, alcuni dei quali testati personalmente.

Intanto incominciano a dire che la loro presenza può essere paragonata alla puntura di una zanzara.

La migliore cosa per evitare, di essere “donatore di sangue” involontario, è la prevenzione. Quindi scarpe chiuse, calze lunghe in spugna spesse (usatele di colore bianco, o chiare per individuare subito questi ospiti indesiderati), pantaloni anche leggeri ma lunghi da mettere dentro le calze, magliette meno smanicate possibili (caldo permettendo). Le maniche lunghe sono da sauna infernale ! Non optate per questa scelta ! In aggiunta i seguenti consigli. 

- Foglie di tabacco fresche all’interno delle scarpe. Sembra che le sanguisughe detestino il loro odore.

- “Calze” contro le sanguisughe (sono simili a degli scaldamuscoli in nylon da mettere sulle calze ed arrivano fin sotto il ginocchio, impenetrabili dalle sanguisughe).  Ottime. Ma se dormite sugli allori, le “simpatiche” bestioline, risaliranno tranquillamente la vostra gambe ed il loro attacco sarà perpetrato in una zona non più protetta.

http://www.travelwithcare.com/pubcontent/images/products/hn108.jpg

Qualsiasi altro tipo di calza classica, per quanto spessa sia, non è impenetrabile. Potrà rallentare notevolmente l’attacco, e far sudare sette camicie alle bestioline, ma alla fine, se non intercettate, riusciranno ad infilare anche solo il “muso” per mordervi, ed iniziare il loro pasto !

Potete crearvi voi stessi questi speciali calzari utilizzando un materiale simile al “k-way” (o la tela di un ombrello rotto!!)

- Strofinare sale bagnato sulle scarpe e pantaloni. Il sale per le sanguisughe ha lo stesso effetto che può avere del peperoncino negli occhi per noi. Le fa impazzire di dolore, quindi si terranno alla larga.

- Il balsamo di tigre (tiger balm), generosamente spalmato su piedi, caviglie e calze, è efficace per rallentare l’attività delle sanguisughe, (l’odore non è gradito e gli effluvi le stordiscono), ma quelle più “affamate” cercheranno disperate una zona “meno infestata” per banchettare comunque.

Inoltre questa crema naturale è molto gradevole e rinfrescante, e funziona in buona percentuale anche contro le zanzare. A mio avviso è la soluzione più pratica e consigliata.

- Qualche goccia di lime, dovrebbe farle staccare, in modo meno traumatico che usare sale o bruciandole.

- L'olio di eucalipto, ed anche una lozione chiamata "Minyak Cap Kapak", facilmente reperibile in tutti i market in Malesia, sembrano funzionare come repellente

- Ovviamente anche il classico repellente tipo “autan” è utile allo scopo. Da usare, preferibilmente, solo sulle calze. Più pratico quello in stick, per “imburrarvi” per benino !

Tuttavia, l’unico rimedio veramente efficace è controllare spesso se queste bestioline sono riuscite ad aggrapparvisi sopra, in particolare su scarpe, calze e parte bassa delle gambe, specialmente dopo aver attraversato parti di sentiero a rischio, dove la concentrazione di questi animaletti è maggiore. Sentieri meno battuti, in particolar modo dove ci sono molte foglie a terra, ed il terreno è umido o fangoso. Se passate attraverso della vegetazione alta potete trovarvele anche su braccia e collo.

Se ha piovuto molto da pochissimo, o se piove, il problema potrebbe essere ancora più serio, poiché questi animali, si comportano proprio come i nostri lombrichi, escono allo scoperto e sono ovunque !

Un rapido check andrebbe effettuato ogni dieci minuti. Può sembrare stressante, ma riuscirete ad intercettare qualsiasi cosa in tempo, prima che si faccia strada (e alla fine ci riuscirà) ed inizi il banchetto a vostre spese. Per farle sloggiare cacciatele via come se doveste tirare una biglia, oppure, se non ve la sentite di farlo a mani nude, usate un legnetto (che avrete già pronto con voi…), essenziale per sfilarle, nel caso che le maledette si stiano già infilando nelle maglie della calza,. E’ incredibile come queste creature, incuranti della loro incolumità  cercano a tutti i costi demordere……da mordere !

E se tutto ciò non fosse stato sufficiente, e “vi hanno fatto la trasfusione”, pulire bene, disinfettare la ferita, ed applicare del cotone emostatico, altrimenti la ferità continuerà a sanguinare per molte ore (in piccolissime quantità, ovviamente !)

Concentrazione: Bako: non incontrate – Mulu: stranamente, il numero incontrato è stato esiguo ed hanno provato a banchettare con noi, senza esito. – Taman Negara: a parte i sentieri a poche centinaia di metri dalla sede, la concentrazione è elevata. Decine e decine di esemplari ci hanno attaccato, nei quattro giorni che siamo stati in loco, ma solo una è riuscita a banchettare.

 

 

 

KUCHING (sarawak)

Guida di Kuching 2009-2010

http://sotaicms.virtualmalaysia.com/domain/Sarawak/media/content/document/eKuching%20Guide%20Book%2020091.pdf

Pernottamento:

In Jalan Green Hill, vicinissimo al Tua Pek Kong temple il tempio cinese “rotondo”

 (guardando su Google maps è la via bianca), ci sono molti hotel gestiti da cinesi, discreti a poco prezzo.

Noi siamo stati al Mandarin Hotel.  55rm per una decente camera doppia con bagno ed aria condizionata. Pulitissimo e personale amichevole che parla bene inglese. La zona è tranquilla, ma nei dintorni c’è un discobar che tiene la musica alta fino all’una di notte. Quindi se avete il sonno leggero, portatevi i tappi o cambiate zona.

Gli altri posti segnati sulla Lonely Planet sono diventati carissimi ed il rapporto qualità/prezzo è pessimo ! Evitateli.

 

Clima e Meteo: di giorno caldo e per fortuna spesso nuvolo. La sera a volte pioveva, ma proprio cinque minuti, e non molto. Di notte, invece, piove spesso ed in abbondanza, e rinfresca.

 

Attività: Stranamente anche nella zona più turistica tutto chiudeva alle 19.30. La via cinese e quella pedonale “indiana”, diventa un mortorio, senza un cane in giro.

Stessa cosa per i molteplici negozietti di artigianato presenti sulla via del lungofiume, dove troverete cmq degli articoli molto belli ed interessanti.

Sarawak Cultural Village        http://www.scv.com.my/main.asp

Se volete vedere delle ricostruzioni di longhouse e case degli indios, abbinate ad uno spettacolo di danza (in un teatro con aria condizionata altissima), questo è il posto che fa per voi.

Situato a Damai, a 45min dalla città e raggiungibile tramite servizio shuttle bus organizzato da “Grand margherita Hotel” e “Riverside majestic Hotel”, alberghi situati sul viale del lungofiume, vicino al centro. Partenze alle 9, 10, 12, 14. (20rm a/r). Ritorno: 17, 19 (a richiesta anche alle  20 e 21).

 

Mangiare:

Alcuni locali molto carini sono in Jalan Tabuan, tra il Ting Ting Market e lo Star Complex.

Soluzioni anche economiche, ma con un bel panorama, le potete trovare sul lungofiume; guardate i menù delle varie bancarelle di cibo.

Potete cercare anche nella zona verso L’Holiday Inn Kuching, nella quale, ci sono molte Food Court, nei dintorni, di cui una interamente specializzata in pesce, ubicata sul tetto di un parcheggio, e sempre molto affollata. Basta chiedere. Queste le soluzioni ad “un tiro di arco” dalla zona centrale.

Kuching offre un panorama culinario enorme. Se la volete esplorare, potete spendere mesi mangiando ogni volta in un posto diverso !

 

 

 

BAKO (National Park - Sarawak)

 

http://www.forestry.sarawak.gov.my/forweb/np/np/bako.htm

 

Stanno facendo molti lavori e costruendo una nuova struttura in cemento ed alluminio (orribile !) che ingloberà tutti i servizi (reception, ristorante, etc).

Pernottamento

Il “semi-detached lodge A” è uno chalet di legno “bifamigliare”, con camere doppie enormi e molto confortevoli. Vivamente consigliato (50rm), anche perché costa una sciocchezza in più.

 

Il ristorante del parco ha un servizio a buffet, con una decina di piatti per scegliere. Si paga quello che si prende. La qualità è migliorata, rispetto a quello che si legge in rete. Non si mangia come in 5 stelle, ma ci riempie la pancia serenamente, a patto di andarci intorno alle 18.30, appena apre, dato che poi, ovviamente, la scelta è minore, e molti piatti diventano freddi.

 

Attività:

Molti sentieri, egregiamente segnalati (metodo dei colori) e percorribili in piena autonomia.

Tenete presente che la zona è collinare, quindi ci sono molte salite/discese, e nei tratti più ripidi delle scale in legno.

http://www.etawau.com/HTML/Kuching/BakoNationalPark.htm

http://www.forestry.sarawak.gov.my/forweb/np/np/bakopic/bakotrail.htm

Si possono dedicare tranquillamente tre giorni completi, ma anche quattro, se avete “fame” di trek e volete battere palmo a palmo questo gradevolissimo luogo.

Vivamente consigliato il “BIG LOOP”. Io l’ho percorso in senso antiorario. Praticamente non ho incontrato NESSUNO ! (solo nel tratto, dal Park HQ, a Teluk Paku, che sembra essere quello più battuto, dove portano tutti quelli che hanno un viaggio organizzato, c’è un discreto via-vai).

   

 

E’ uno dei percorsi più lunghi e completi di circa 10km, percorribili in 8-9 ore, che unisce i seguenti percorsi: parte del Lintang (rosso) - Ulu Serait (giallo/azzurro) - Paja Jelutong (bianco/azzurro) - Bukit Keruing (azzurro) – Tanjung Sapi. Consigliata anche la deviazione (ad “anello”) per il Bukit Gondol (giallo/bianco), però saltate la “scorciatoia” (Paja Jelutong), di soli 800m, che è piena di acqua e fango, ma molto avventurosa, anche se ci vogliono quasi 45 min per percorrerla !

Io purtroppo, non avendo chi mi consigliasse, mi sono organizzato male, altrimenti , il massimo sarebbe stato  fare due giorni di trek e percorrere anche il Telok Limau (azzurro/rosso), dove è possibile accamparsi nell’omonima spiaggia (o anche deviare per Telok Kruin !) dalla parte opposta della penisola, rispetto la sede del parco.

Se poi, non ve la sentite di rifare lo stesso percorso per tornare indietro, è possibile prendere accordi presso la sede del parco  (o anche da soli concordando con un barcaiolo), in modo che una barca vi porti indietro dalla spiaggia di Limau a quella di Sibur, da dove potrete proseguire il vostro itinerario circolare e chiudere “l’anello”, oppure se siete proprio alla frutta, tornare alla sede del parco !

 

TRASPORTI

Si raggiunge il Bako, dalla fermata dei bus n.1 (dire “stazione” è un’esagerazione !) , bus 6, di fronte al mercato di Kuching.  Ogni ora dalle 7.00 alle 18. 2rm, 45 min di percorrenza, 2rm.

Arrivati all’imbarcadero, ci si registra per il parco e si deve prendere una barca (prezzi fissi 47rm, max 5 persone). Informarsi per le maree (a Kuching, al centro visitatori), perché le barche partono solo quando c’è acqua a sufficienza.

 

MULU (National Park - Sarawak)

http://www.mulupark.com/

 

La guida Lonely planet è obsoleta. Per raggiungere il parco, la compagnia aerea FAX e HORNBILLS SKYWAY non esistono più, sostituite dalla MASWINGS, www.maswings.com.my che in questo periodo ha schedulato un comodo volo da Kuching e Kota Kinabalu, oltre che da Miri.

 

Pernottamento: Nella sede del parco, le camere doppie con ventilatore sono enormi (110rm) e possono ospitare tre persone. Essenziali, ma confortevoli. L’aria condizionata non serviva, dato che di notte pioveva quasi sempre e rinfrescava abbastanza. Letto in camerata 40rm. In ordine e ben pulite, ma potreste essere costretti, se volete dormire, ad “invitare” chi vuole attardarsi a chiacchierare e fare casino, a trasferirsi nella veranda ristorante.

Sull’unica strada che esiste (che collega l’aeroporto ubicato a 1km, raggiungibile anche a piedi, se non piove o se non fa un caldo torrido), proprio poche decine di metri prima di attraversare il ponticello sospeso sul fiume ed entrare nella sede del parco, si trovano due ristorantini locali ed una sistemazione più economica.

 

Clima e Meteo: Siete in una foresta pluviale, quindi la pioggia è sempre abbondante. Al mattino (9-12) non piove quasi mai.  Verso le 13 e le 17 spesso pioveva (un’oretta circa). Dalle 20 in poi pioveva quasi sempre. Ah……dimenticavo, per pioggia qui, s’intende proprio un diluvio universale !!

Una mantella in plasticaccia resistente, farà parte del vostro corredo, e dovrete averla sempre a portata di mano (in genere avete 30sec di tempo prima che vi arrivino le vasche da bagno addosso !).

 

Prezzi: da ladri. Tutto costa dal doppio al quadruplo. Portatevi tutto quello di cui avrete bisogno !

 

Attività nella sede del parco:

Canopy Skywalk – le passerelle ondeggianti in mezzo agli alberi, conosciute come ponti tibetani. Se avete occasione di andare anche in Taman Negara (dove costa una quarta parte) o avete già fatto questa esperienza altrove, lasciate perdere.

 

 

Deer & Langs cave – queste due grotte si raggiungono con un facilissimo percorso fatto su assi di legno rialzate. 3km, 1h. 10rm per grotta, con guida

 

 

Uscita dei pipistrelli – dal punto di osservazione di fronte alle grotte, tutti aspettano questo evento. In genere i pipistrelli escono poco prima del tramonto, tra le 18.00 e le 19.00. Escono a branchi. Ci sono circa venti “uscite”, ad intervalli di circa un minuto. Se piove, i pipistrelli non escono.

 

 

Al ritorno il sentiero è quasi tutto al buio e potrete deliziarvi con un favoloso “concerto” degli animali della Jungla ! Quello che assomiglia ad un cagnolino che abbaia, è in realtà una rana ! Frog @ Mulu da aquatic ape.

 

Portatevi una torcia potente (quelle con almeno 20 led).

Altre attività sono il Canyoning e l’esplorazione delle grotte, per veri amanti dell’avventura ed impavidi !

 

CAMP 5 – Assolutamente da andarci ! Almeno per due notti, anche tre se avete tempo.

In genere all’andata, con la barca, ci si ferma anche a visitare le due grotte Clearwater-Winds.

 

 

Proseguendo, si arriva all’inizio del sentiero per raggiungere il camp 5, in mezzo alla foresta. Da qui ci sono 8,8 km percorribili in tre ore. Il percorso è quasi tutto diritto, parallelo al fiume, e si attraversano ponti sospesi, attraversabili max due persone alla volta.

 

Al km 4 circa, c’è l’unica “deviazione”. Dove il sentiero sembra interrompersi di fronte al fiume, bisogna proseguire sulla DX, salendo un po’, per poco dopo ridiscendere e tornare sul sentiero in piano fino al camp 5. il sentiero è segnalato e si può percorrere anche senza guida.

 

L’ubicazione è bellissima, in un’ampia radura sulla sponda di un torrente tranquillo, dove si può fare anche il bagno.

 

Strutture spartane stile “campeggio attrezzato”, ma nuove e ben curate, pulite, con servizi igienici, docce, acqua corrente, luce, e grande cucina attrezzata, dove ognuno si prepara in autonomia da mangiare e poi lava quello che sporca (qualcuno compra dei pacchetti in agenzia che includono anche la preparazione pasti da parte delle guide). Si dorme (30rm) in una specie di “long house” con varie unità per otto persone ciascuna, su una struttura tipo cassapanca in legno, quindi rialzati da terra. Il tutto è semi-aperto sui due lati. Sono forniti solo dei materassini (di 4-5 cm, rivestiti di similpelle, abbastanza puliti ed in ordine). Le zanzariere sono disponibili a pagamento (20rm a notte). 

Azz ! Se piove !

 

Anche acqua e bevande sono disponibili a prezzi oltraggiosi, e solo a temperatura ambiente. L’acqua per cucinare, se bollita si può usare con tranquillità per prepararsi the/caffè, che sono molto meglio.

Di notte,faceva freschino (20°).

Portatevi il minimo indispensabile, indumenti caldi, sacco a pelo, o una coperta (la potete noleggiare a 5rm alla sede del parco, prima di partire), articoli per igiene personale, abbigliamento e ricambi, infradito per doccia, torcia, cibo ed acqua da bere, pronto soccorso e medicinali, the e caffè liofilizzati in abbondanza, anche da offrire per socializzare, e lasciate il resto del bagaglio alla sede del parco.

Non sono fornite lenzuola, cuscini, asciugamani.  Ogni tanto compare la carta igienica ed il sapone. 

Quindi regolatevi !

 

 

Attività al CAMP 5

Questi i classici orari: si cena al tramonto, dalle 18.30 in poi, dato che non c’è assolutamente niente da fare. Il “coprifuoco” è alle 22. Dopo tale ora si deve rispettare il silenzio più totale, anche se in genere la maggior parte delle persone dalle 20 alle 21, inizia a dormire. Perciò se vi intrattenete fino alle 22, abbiate l’accortezza di minimizzare i rumori e parlare a bassa voce, dato che molti già dormono !

La sveglia è all’alba alle 6.30. Giacché il mattino è più fresco e comunemente asciutto, è meglio sfruttarlo !!

 

Primo giorno: escursione ai pinnacoli.

Assolutamente sconsigliata per chi soffre di vertigini o non è in perfette condizioni fisiche. Salita ripidissima (ultimo tratto con corde e scalini nella roccia).

Fattibile solo con guida, in genere si è sempre in gruppo.

Scarponi da trekking, e vestiti resistenti sono consigliati. Portate con voi anche il pronto soccorso, specialmente matita e cotone emostatico e disinfettante. E’ quasi impossibile non portarsi un “ricordino” al campo.

 

Secondo giorno: Headhunters trail trek.

Si può percorrere facilmente senza guida in un giorno, tornando al Camp 5 (22 km – 9h a/r).

I tempi sono calcolati tenendo un passo medio, e dedicando abbastanza tempo all’osservazione della foresta, alle foto, ed alla pausa pranzo.

È un sentiero in piano, quasi sempre dritto, che parte dopo il ponte sospeso accanto al campo.

Ovviamente non siete obbligati a percorrerlo tutto e potrete tornare indietro quando volete.

Tra il km 1 e 2, c’è un grosso albero sul sentiero. Bisogna aggirarlo, uscendo a sx del sentiero, per 10m.

Al km 6, dopo aver attraversato il “monkey bridge”, un ponte sospeso interamente fatto con delle funi (fa un po’ impressione ma è molto facile sorpassarlo), potete fare una sosta e pausa in un “hut” (una palafitta aperta, con tettoia).  

 

Questo punto è segnato sulle mappe come “Lubang Cina”, e troverete il cartello con il nome anche all’interno dell’hut.

La zona tra il km 7 e 8 è la preferita da una famiglia di cinghiali (wild pig), e potreste sentire i loro versi (tipo gorilla arrabbiato! ), od imbattervi in loro. Alla fine del sentiero, al km 11 (Kuala Terikan), troverete un altro Hut, e nient’altro. Se volete proseguire sul fiume con una barca per raggiungere Mentawai o delle long house, dovrete prendere accordi con un barcaiolo, tramite la direzione del parco.

Partite cmq, poco dopo l’alba se avete intenzione di percorrere tutto l’itinerario, e calcolate quanto tempo impiegate a fare un km. In base a ciò calcolate il tempo per essere di ritorno al campo, al max per le 18.00. Avvisate sempre il coordinatore del campo di dove state andando, ditegli a che ora pensate di tornare e fatevi vedere quando tornate. Se per caso ci sono contrattempi, qualcuno almeno saprà dove cercarvi….

In ogni caso PORTATE sempre con voi acqua in abbondanza, una torcia potente, e un fischietto.

Può capitare che qualche albero caduto blocchi il sentiero. Aggirate l’ostacolo senza addentrarvi troppo fuori dal tracciato e ricordate che il sentiero esatto è sempre segnato ogni 100m circa, con dei bastoni bianco/rossi, e ogni km ha un cartello che indica quanta strada avete percorso e quanto manca alla fine. Se quindi non li vedete più, dovete insospettirvi molto e tornare indietro. Dovete essere, però, veramente “distratti” e “svampiti” (od incoscienti), per perdervi, dato che è quasi impossibile. Il sentiero è “in chiaro”, spesso delimitato da sassi, e abbastanza pulito dalla vegetazione.  Se proprio volete essere sicurissimi, potete portarvi un po’ di nastro colorato (tipo quello dei pacchi per i regali), da usare nel caso siete obbligati ad uscire fuori dal percorso segnato. Potete così legare dei nastri agli alberi, in modo da avere la sicurezza di tornare indietro in caso sbagliate direzione.

 

Terzo giorno:

Mattina - Karangas Forest. E’ una deviazione sull’headhunters trail (inizia a 1 km dal Campo).

Anche qui si può andare senza guida. Seguire i bastoni indicatori giallo/rossi. Percorrendo il sentiero, in vari punti, si possono trovare molte piante carnivore. Spesso il punto dove poterle vedere è segnato con dei nastrini sugli alberi o delle specie di zanzariere a igloo (che non ho capito a cosa servono). Dovete uscire di qualche decina di metri dal sentiero però (sulla sx). Prendete bene il riferimento di dov’è il sentiero, nel punto nel quale uscite, ed usate semmai il sistema dei nastri descritto su. Qui il rischio di perdersi, se vi distraete e non prestate attenzione ai dettagli per tornare indietro, diventa molto più serio, dato che la foresta non è molto fitta, ed uscendo dal sentiero principale, si cammina a caso tra la vegetazione, senza riferimenti.

 

Se li usate, NON lasciate dietro di voi nastrini in giro che non servono ! Il sistema dei nastri è usato veramente per indicare i sentieri da percorrere, quindi se li lasciate sparsi a caso, qualcun altro dopo di voi, corre il serio rischio di smarrirsi !  Quindi, se quelli che mettete, portano veramente in una zona dove potere  trovare delle piante carnivore, lasciateli, altrimenti toglieteli !!

Il sentiero, circolare (2 km) e un po’ in salita, è ben segnalato all’ingresso, ma non all’uscita, dove ci si ritrova comunque sul sentiero principale, perciò a dx si torna al campo, a sx, si prosegue sull’ Headhunters trail (i sentieri sono segnalati e cambiano colore) – Tempo: 2-3h, andando con molta calma, e prendendosi abbondante tempo per foto ed altro.

Pomeriggio: Trek Melinau Gorge 

Il Melinau Gorge, è il torrente che scorre accanto al campo. Il sentiero che lo costeggia è prima di attraversare il ponte sospeso che parte dal campo.

 

 

Non ho avuto tempo di farlo, ma sembra sia molto bello, anche se a un certo punto il sentiero “attraversa” il torrente stesso. Non è consigliato entrarci se le condizioni meteo sono avverse, dato che l’acqua sale rapidamente.  Informatevi con il coordinatore del campo, se ci sono problemi a guadarlo - 3h a/r

 

 

 

PERHENTIAN (Island Besar)

Clima e Meteo: asciutto e caldo. La sera, rinfresca un poco. Nessuna precipitazione.

Pernottamento:

Soggiornato al “Mama’s Chalet”. Il Bungalow “garden view” 80 rm, non è niente male, solo ventilatore. Purtroppo la spiaggia di fronte, è una strisciolina non utilizzabile, ma a 3-5 min a piedi ce ne sono altre, molto belle !

Il “boss”, Aziz, è molto disponibile e ruffiano e, forte, della buona reputazione fatta, ha i prezzi un po’ più alti per escursioni, grigliate di pesce (il prezzo è al kg), e sono gli unici che aggiungono a tutti i conti, il 5% di fantomatiche tasse (su vitto ed alloggio).

Chiedete in giro altrove per le escursioni e contrattate sempre, specialmente se siete un gruppo !

Fate notare ad Aziz, che altrove chiedono meno.

L’ABC chalet, è in stato di abbandono e chiuso.

Il ristorante dell’Abdul chalet è in fase di totale ristrutturazione, ed i lavori erano ancora all’inizio. 

Portatevi tutti quello di cui avrete bisogno. Qui pagherete per ogni cosa il doppio e più, che sulla terraferma.

Affittano pinne, maschera e boccaglio per 10rm al gg. Si possono contrattare per più gg (da Aziz.)

Le escursioni per lo snorkeling sono un furto (40 rm cad). Considerate che si può avere una barca tutta per se per gli stessi giri classici di 2-3 ore, per 120rm !

Quindi, se siete più persone sulla stessa barca, pretendete di pagare meno !!

Farete cmq, meglio a contrattare senza “l’intermediazione” di nessuno direttamente con le barche che attendono sulla spiaggia.

Lo stesso vale per i taxi-boat. Pretendono un fisso a persona, ma si muovono per lo stesso tragitto sia con una, che con cinque persone. Perciò, se siete in molti non pagate per più di tre persone

Rawa Island è sopravalutata, e non vale la pena di andarci. Una piccolissima spiaggia incastonata dentro un “grande scoglio” in mezzo al mare.

Al Watercolours, accanto al “Mama’s” è disponibile il “refill” dell’acqua minerale per 2rm. In pratica, oltre a spendere il 50% in meno, contribuirete all’ambiente, evitando di smaltire una moltitudine di bottiglie di plastica. L’idea è eccellente, peccato che gli altri non si adeguino.

 

 

Snorkeling: Si riesce a vedere qualcosa. I coralli non sono coloratissimi e vari, ma pesci in abbondanza. Da Flora bay (Teluk Dalam), la spiaggia dalla parte opposta dell’isola, raggiungibile tramite un facile Trek, (non fate però come me, che volevo prendere una scorciatoia per arrivare prima in spiaggia  e mi son perso in Jungla !)

 

Seguendo la costa sulla dx, si riesce addirittura a fare il giro dell’isola, arrivando nella spiaggia (stupenda) a sud, dopo l’Abdul Chalet,

 

con un bellissimo snorkeling (a metà percorso potrete notare molte barche che portano gli escursionisti, proprio in questi paraggi per lo snorkeling). Essenziali, ovviamente le pinne, e una discreta resistenza fisica.

Qua e là ci sono delle piccolissime meduse trasparenti e quasi invisibili, di un cm circa. Pizzicano appena appena, ma nulla di più. Si possono incontrare le razze, fin quasi a riva. Prestate attenzione quindi a dove mettete i piedi..

 

Al tramonto escono orde di zanzare, ma per fortuna rimangono aggressive solo per una mezz’oretta

Anche il sentiero che parte da dietro il dive center del “mama’s”, per andare verso l’Abdul chalet, è infestato da zanzare, anche di giorno. Cercate quando percorrete questo tratto di evitare di fermarvi, perché ne attirerete un numero ancora più impressionante !

 

 

 

REDANG (Island)

Clima e Meteo: di mattino presto è parzialmente coperto, ma ben presto si apre, e il sole vi rosola per benino. Altamente consigliato indossare pantaloni lunghi e t-shirt, anche per fare il bagno. Anche la protezione 50, farà fatica a proteggere la vostra pelle ! Precipitazioni, nessuna. Il mare è incredibilmente caldo, l’acqua è pulitissima ed azzurra, la spiaggia enorme di sabbia bianca fine.

 

Pernottamento:

Soggiornato al Redang Lagoon (spiaggia di Pasir Panjang) dove si può anche solo pernottare (80rm)

http://www.redanglagoon.com/

 

Ubicato in comodissima posizione proprio a metà della spiaggia (di fronte al costone che in pratica divide il litorale a metà.)

Bungalow direttamente sulla spiaggia, con stupenda vista mare e con spazio antistante pieno di palme ed amache.

 

I bungalow migliori sono quelli con numerazione dal G1 al G5, spaziosi, con aria condizionata. Il nostro, il G2 aveva anche un soppalco, dove possono alloggiare altre due persone su un materasso appoggiato a terra,. ma c’è solo un ventilatore e può fare caldo qua sopra !.

Abbiamo prenotato, ma aprile è ancora bassa stagione e qualcosa si trova, anche se potrebbero rimanere solo i bungalow più lontani dalla spiaggia che non sono stupendi.

Struttura consigliatissima se non siete alla ricerca del lusso.

Praticamente, potrete rimanere per tutto il periodo del soggiorno a piedi nudi !

Tutte le altre strutture sono agganciate a pacchetti “all inclusive”. A mio avviso, soprattutto per le strutture più economiche come la nostra, NON conviene prendere tale pacchetto. Il cibo potrebbe non essere di vostro gradimento, e spesso monotono. Meglio scegliere ogni volta dove, cosa e quanto mangiare ! E poi……è molto più bello variare ogni volta, poiché tutte le strutture accettano clienti esterni.

 

Attività:

Quasi tutte le attività sono scandite a giorni alterni (in concomitanza con gli arrivi e le partenze).

Qui tutto “il mondo” ha un pacchetto all-inclusive, che scandisce ritmi ed attività.

Quindi: serate disco sulla spiaggia, musica live, karaoke, serate barbecue, e piatti speciali, sono sempre a giorni alterni !

Se avete solo il pernottamento, avrete l’isola interamente vostra negli orari dove tutti sono in escursione (10-12 e 15-17 circa). In questo periodo c’era quasi esclusivamente turismo locale. Pochissimi occidentali.

PINNE: non le noleggiano per lo snorkeling. Solo maschera e boccaglio per 10 rm al giorno. A mio avviso le pinne sarebbero veramente utili per snorkeling in tranquillità e senza fatica. Non ci sono correnti pericolose, ma fare snorkeling a lungo (più di 20min), senza pinne è dannatamente faticoso, e non riuscirete a girare granché.

Le escursioni di snorkeling, noi le pagavamo la ridicola cifra di 10rm a testa al Redang Lagoon, perché eravamo suoi ospiti. Durano due-tre ore, ma vi portano solo in un posto. Però avrete tempo in abbondanza per gironzolare, senza fretta.

L’escursione al parco marino merita sicuramente.

Subito a destra del costone che divide a metà la spiaggia di Redang, si può praticare dello snorkeling e ci sono decine di baby sharks e seppie che frequentano solo questa zona. L’ingresso è un pochino ostacolato dai coralli che arrivano quasi fino a riva. Sulla parte sx, invece, l’accesso è completamente con sabbia.

 

SPIAGGIA di Teluk Dalam

Si trova nella zona Nord, accanto all’enorme e lussuoso Berjaia Resort, ma separata da un costone.

E’ collegato allo stesso da una stradina sterrata interna, e quindi a parte pochissima gente del posto, in concreto avrete la spiaggia tutta per voi, senza anima viva.

E’ una spiaggia meravigliosa con un mare azzurrissimo, e qualche barca di pescatori ormeggiata al largo.

 

Peccato solo per l’immondizia accatastata sulla spiaggia, accanto al costone.

Ci si arriva con un sentiero poco impegnativo di 50min., conosciuto come “jungle trek”, che parte dalle spalle della piscina del “Coral Redang”.  Andando sulla dx, dopo poche decine di metri superare un minuscolo ponticello in legno, ed andare ancora a dx. Da qui basta seguire il grosso tubo di plastica arancione (dove corrono i fili dell’alta tensione all’interno), appoggiato a terra. Suggerisco di calzare dei sandali da trekking, e di bagnarvi completamente (vestiti inclusi) prima di intraprendere il sentiero, giacché il caldo, essendo giungla, è notevole. Consigliato anche un prodotto per le zanzare.

In tutte le spiagge, non abbiamo visto l’ombra di una medusa.

 

MANGIARE

posti economici: il “Food Court”, ubicato all’interno del Laguna Redang, dove potrete anche spizzicare al baracchino di fronte, con il Roti Canai, piatto indiano. È in pratica una “parotha” (piadina indiana) con una scodellina di curry e pezzetti di pollo (2.5rm). Anche qui vale la consuetudine delle sere alterne. Una sera Roti Canai, una sera Hamburgers. Aperto solo la sera.

 

Internet è oltraggiosamente caro. 10 rm l’ora

 

TRASPORTI

Non esistono taxi-boat !

Barche per Kuala Terengganu. Ore 6, 10 e 11 di mattina. 50rm. Non ho chiesto per il pomeriggio. Sorry!

NON ci sono servizi per le altre isole ! (Lang Tengah e Perhentian). Mentre sono invece disponibili dalle Perhentian. In teoria tramite Aziz del Mama’s Chalet potreste provare ad organizzare il trasporto anche da Redang (specialmente se poi alloggiate da lui !), ma in bassa stagione potrebbe essere difficile trovare la barca.

Per il Taman Negara (Jerantut), busa da Kuala Terengganu, 70rm. Non ci sono bus diretti, neanche privati. La stazione dei bus di Kuala Terengganu è 10 min a piedi dal porto (sempre dritti, uscendo dal porto a dx). E’ meglio prendere un Pullman per Tamerloh (ci passano tutti quelli che vanno a Kuala Lumpur), e da qui cambiare per Jerantut. Avrete più possibilità, visto che da Tamerloh passano tutti i pullman in direzione Jerantut, a prescindere dalla direzione dalla quale arrivano.

 

CAMBIO

Confermo che non esistono cambi, ma si può provare a chiedere un anticipo denaro o pagare con la carta di credito, pagando l’oltraggiosa commissione del 10% !

 

 

TAMAN NEGARA (National Park)

Clima e Meteo: Caldo, con umidità elevatissima. L’aria condizionata è una manna dal cielo, ma in stanza vi costerà il doppio ! (90rm). Di notte il rischio pioggia è elevatissimo, soprattutto dopo mezzanotte. Di giorno quasi sempre asciutto, con leggere piogge di pochi minuti.

Pernottamento:

http://www.tamannegara.org/sleep1.htm

Siamo stati alla Tahan Guesthouse, dove avevamo prenotato per sicurezza, ma è stata quasi sempre

vuota. Stanze accettabili, con bagno, ma solo con ventilatore e zanzariera a 50rm (trattato a 40).

Purtroppo è ubicata a fianco della moschea. Quindi al mattino avrete la sveglia “personale” alle 6.00.

Visionato qualche altra struttura, ma a parità di prezzo mi sono sembrate pessime, ma altre ancora erano in apertura.

Le stanze sono facilmente infestate da decine d’insetti volanti e striscianti. Purtroppo ben poco si può fare. L’aria condizionata e le zanzariere possono minimizzare parzialmente il problema.

A volte la sera, nugoli di falene, possono invadervi la stanza attratte dalla luce. Inutile combatterle. In genere dopo un paio di ore se ne vanno da sole.

Qui la concentrazione di insetti ed animaletti vari, è notevole, e nessuna sistemazione per quanto lussuosa o pulita, ne rimane indenne.

 

MANGIARE:

Il ristorante galleggiante da dove partono le barche per attraversare il fiume, è il più economico e non si mangia male, anche se il servizio è un pò lento e ogni tanto si dimenticano delle vostre ordinazioni.

Al terzo ristorante sulla sx, da questo, alla sera preparano gustosi satay (0,50rm cad)

 

ATTENZIONE ! la tariffa per attraversare il fiume (largo 30metri) è di 50 cent a persona ! E non come dicono 1 rm ! Noi abbiamo sempre dato 1rm in due e nessuno ci ha mai chiesto nulla in più.

Sembra quasi che 2 Rm siano più che sufficienti anche per un gruppo di 5-6 persone !

Solo dopo le 19, con il buio, le tariffe raddoppiano.

 

Attività:

Molti sentieri sono percorribili in autonomia, ma non tutti sono “in chiaro e puliti”. Quelli poco battuti, vengono manutenzionati di rado, e quindi può essere un problema percorrerli da soli, senza il rischio concreto di perdersi.

I sentieri percorribili sono:

 

Lata Berkoh (dette impropriamente “cascate”) – 4h solo andata

 

Bum bun Yong (e sulla strada anche Bum bun Blau e Gua Telinga) – 2h solo andata

Bumbung Yong observation hide

 

Bukit Teresek – 1h di salita faticosissima, quasi tutta attrezzata con una scalinata in legno

 

 

Bukit Indah – un’altra salita spezza gambe 3-4h

Tutti i sentieri nelle immediate vicinanze della direzione del parco

Tutto il sentiero che arriva fino a Kuala Keniam, passando da  Kuala Terenggan, il Bumbum Kumbang ed alcune grotte (“gua” in lingua locale)

 

Il massimo sarebbe fare il seguente itinerario di tre giorni:

Kuala Tahan – Sentiero fino al Bum Bun Kumbang (seguendo la strada che porta a Lata Berkoh, e poi deviando a dx) – Pernottamento – 2° giorno si prosegue fino a Kuala Teniam (pernottamento), passando vicino a delle grotte da visitare. 3° giorno – Barca da Kuala Teniam a Kuala Terenggan; rientrare alla sede del parco con il sentiero che costeggia il fiume (sungai Tembeling), in direzione di Bukith Indah, e se avete ancora abbastanza energia, potete fare anche questa deviazione, portando a termine così un circuito circolare notevole ! Si può fare senza guida. Il percorso è in chiaro.

 

I tour organizzati prevedono invece due giorni: trek dalla sede, fino a Kuala Teniam (passando da Kuala Tembeling), e con ritorno in barca. Quindi escludono il percorso suggerito del 1° giorno, e la possibilità di deviare per Bukith Indah, l’ultimo.

 

Il Circuito chiamato “Tenor Trail”, che raggiunge appunto un tratto del fiume “Sungai Tenor” a Nord e costeggia  tutto il “Sungai Yong” a sud, è poco battuto e non è percorribile in modo autonomo. Se volete VERA avventura, potete organizzarvi per fare questo trek, ma vi occorrerà, oltre ad una guida, sacco a pelo e tenda, dato che non c’è nessun alloggio sulla strada. Quindi i costi saranno notevoli. Andateci ben organizzati !!  Assolutamente sconsigliato se siete emotivi, poco sportivi, e ve la menate per tonnellate di bestioline che girano in Giungla. Qui, più che altrove, suderete e faticherete (e forse maledirete il momento che avete scelto di fare questo percorso !). Solo per veri aspiranti  “Indiana Jones” !

 

Pernottamenti in Giungla:

I vari Bum Bun (torri di osservazioni in legno con letti a castello e servizi igienici), per passare la notte, sono in pessimo stato. Sono molto sporchi, non c’è acqua, luce, e a volte con la presenza di animali sgraditi. Da qui non riuscirete a scorgere nella foresta NESSUN animale ! Forse solo il Bum Bun Kumbang, è quello più in ordine, dato che essendo una tappa quasi obbligata, è molto frequentato. Ma non andate a pernottare in una di queste strutture se non è strettamente indispensabile. La notte è INQUIETANTE ! E’ preferibile essere in gruppo di almeno 3-4 persone. Portatevi una luce potente e un’adeguata scorta di batterie !

- Sulla mappa sono segnate varie aree di camping – Io ho avuto occasione di vedere solo quella sul fiume “Sungai Tahan”, sulla strada per andare a Lata Berkoh, sulla sponda del fiume PRIMA di attraversarlo.

E’ una struttura molto BEN tenuta. Pulita ed in ordine, con disponibilità di acqua corrente, servizi, docce, acqua in bottiglia e bevande (a temperatura ambiente)

Ci sono solo dei grandi "Hut” con il pavimento ricoperto da un rivestimento di plastica, dove poter sdraiarsi e magari mettere una piccola tenda autoportante. Il luogo è molto bello, è sicuramente potrebbe essere una valida alternativa ai vari Bum Bun per provare l’ebbrezza di dormire nella Giungla.

 

NON andate al SRI EMAS lodge gestito dalla NKS travel, e non appoggiatevi MAI a lei.

Hanno prezzi da tagliagole e la simpatia di un cannibale che vi sorride per mettervi in pentola. Arrivando a Jerantut in Bus, proprio di fronte la bus station, sulla dx c’è l’hotel “Chett Fatt”. Hanno stanze semplici, ma decorose, doppie con bagno ed aria condizionata a 38rm con personale amichevole e disponibile (a noi alle 22 il manager ci ha accompagnato all’ospedale di Jerantut, per una visita, ci ha fatto da interprete e mediatore, ci ha aspettati e portato indietro, con pagamento a offerta libera !).  Parlano Inglese, e sempre il manager vi può accompagnare al molo di Kuala Tembeling per 5rm cad (min. 3 persone, o dovete pagare l’intero prezzo, 20 rm). In alternativa c’è il bus pubblico che parte proprio di fronte, dalla stazione, per 2rm !

Bus: per Kuala Lumpur, dalle 7.00, ogni ora. (quello delle 7.00 arriva alla stazione di KL di Titiwangasa in 2,5 ore !) Da qui si prende la monorail, ubicata a soli 100m e si arriva in 20 min a KL Central).

Barca per Kuala Tahan (Taman Negara) da Kuala Tembeling – 35 rm cad (max 8-10persone) biglietto acquistabile ufficialmente al molo a prezzo fisso. Presso il molo ci sono dei ristorantini per mangiare, fare colazione e qualche acquisto dei generi di prima necessità.

 

TRASPORTI

I bus da Kuala Tahan per Jerantut passano tre volte al giorno (orari indicativi 8 – 14 – 18, ma fate affidamento solo su quello del mattino.)

I bus da Jerantut per Kuala Lumpur, partono dalle 7.00, ogni ora. Io ho presso quello delle 7.00 e sono arrivato in 2,30 ore alla stazione dei bus di Titiwangsa, da dove si può prendere la monorail per raggiungere qualsiasi parte della città

 

 

KUALA LUMPUR

 

Clima e Meteo: Caldo, con umidità elevata. L’aria condizionata è altamente consigliata. Il pomeriggio verso le 17 pioveva, da poco a moltissimo.

 

TRASPORTI

KL è molto facile da girare con i mezzi pubblici, ed incredibilmente quasi tutte le cose da vedere sono a breve distanza a piedi una dall’altra.

http://kiat.net/malaysia/KL/transit.html

www.rapidkl.com.my/

Dall’ aeroporto consiglio di usare i bus che raggiungono KL Central, da dove potete raggiungere qualsiasi zona della città facilmente (10 rm). Sono in servizio dalle 5 alle 3 di notte (partenze ogni 45 min circa).

http://lcct.klia.com.my/index.php?ch=8&pg=22

www.klia.com.my/index.php?ch=77&pg=215

I taxi non sono proprio a buon mercato e spesso tendono ad imbrogliarvi.

 

Pernottamento: Red dragon Hostel – 65rm doppia con a/c, bagno in comune. Situato a Chinatown, in comoda posizione (potete raggiungere a piedi il central market, Little India, ed il parco Bukit Nanas, dove c’è anche la torre Menara) ma il prezzo è esagerato. Alla reception c’era un ragazzo Birmano, e con le mie quattro parole che conosco in questa lingua sono riuscito a farmi abbassare il prezzo a 45rm (ovverosia il costo di una doppia con solo ventilatore da tavolo). I materassi presentano inquietanti “orme” di Bed-Bugs. Io ho disinfestato la stanza e non ho avuto, per fortuna, il dispiacere di avere visite notturne indesiderate. Nella stessa via ci sono moltissime sistemazioni.  Guardatevi intorno.

Vi consiglio comunque, di tenere sempre chiusi i vostri bagagli, in modo da non portare ospiti indesiderati, tremendi e difficilissimi da debellare, a casa.

 

 

MANGIARE:

Chinatown offre moltissimi posti per mangiare (tutto chiude poco prima della mezzanotte), anche se a mio avviso la qualità/prezzo è insoddisfacente. Per gli amanti della cucina Indiana, in Little India troverete numerosi ristoranti, anche se quasi tutti vegetariani. Io consiglio spassionatamente l’ “ABC restaurant”. Cucina del nord, anche con carne, piatti gustosissimi e fantastici, a prezzo medio-basso, in un ambiente quasi raffinato (in confronto agli altri !). E’ situato nella piazzetta dove si svolge il “night market”, di Little India. Comunque chiedete e ve lo indicheranno.

 

CENTRAL MARKET   www.centralmarket.com.my/

 

Ubicato praticamente accanto a Chinatown, è un posto molto bello, anche solo per gironzolare e riprendersi con una bella “doccia di aria condizionata”, che offre molti articoli di artigianato, anche se a prezzi piuttosto alti, rispetto lo standard.

Anche il Food Court al primo piano del Central Market offre una varietà di cibo notevole, gustosa e a prezzi ragionevoli.

Gli spettacoli folkloristici che vanno in scena all’aperto, all’esterno del Central Market, sono scadenti e molto brevi (20min). Assisteteci, solo se siete già sul posto a fare altro.

 

BUKIT NANAS FOREST RESERVE

 

 

Bella “jungla” in miniatura, abitata anche da scimmie. Quasi al centro è ubicata la MENARA TOWER.

Vale la pena farci un giro. Attenzione che è INFESTATA da zanzare, molto di più che nella giungla vera.

Prendete serie precauzioni. Da queste parti gira anche la Dengue.

Per fortuna non c’è traccia di sanguisughe……

L’ingresso principale è in Jalan Raja Chulan, a un km circa da chinatown, dove c’è un centro informazioni dal quale si accede ai sentieri. Qui forniscono la mappa della foresta, con i percorsi naturalistici. Potete attraversare tutta la foresta, uscendo dalla parte opposta a Bukit Nanas, accanto alla “gallery Warisena”, dove troverete a sx  (seguite la tettoia sul marciapiede per 100m) la RAPID KL linea Kelana Jaia (stazione Dalan Wangi) per Chinatown, oppure a dx la Monorail (fermata Bukit Nanas) per Bukit Bintang, ed sulla stesso vialone si arriva anche alle Petronas Tower (1km), ed al Matic (300m)

 

MATIC (Malasya Tourism Center) - www.matic.gov.my

Situato in Bukit Nanas, in Jalan Ampang (Monorail, fermata Bukit Nanas)  o RAPID KL (linea Kelana Jaia, stazione Dalan Wangi), si trova questo centro turistico dove ogni mar-mer-gio alle 15.00 e sab alle 20.30, mette in scena un valido spettacolo di danze in un auditorium con a/c, per soli 10rm.

 

   

Potete abbinare la visita della Bukit Nanas Forest Reserve, con questo spettacolo, giacché l’itinerario sopra suggerito, finisce a un centinaio di metri dal Matic, e poi proseguire a piedi sullo stesso vialone per arrivare in dieci minuti alle Petronas Towers.

 

THEAN HOU TEMPLE - http://en.wikipedia.org/wiki/Thean_Hou_Temple

   

Raggiungibile con i mezzi pubblici. Da Chinatown arrivate a piedi alla stazione monorail Maharajalela e scendete a Tun Sambanthan. Usate il sovrappasso pedonale ed arrivate sul vialone che conduce al tempio (1 km a piedi, oppure qualsiasi bus che passa sul vialone).

Tempio cinese alquanto grande. Interessante se non avete mai visto nulla di simile.

 

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BENE, CON QUESTO E’ TUTTO !

Se avete bisogno di ulteriori info contattami liberamente.

Riccardo   Ricky@hsr.it

 

 

 

 

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