España
Racconto di viaggio 2010
Tra le prime capitali europee che abbiamo in mente di visitare, dopo
Londra e Parigi, adesso e' la volta di Madrid. Leggendo i sempre utilissimi
diari di viaggio di chi ci ha preceduto ci siamo convinti che 3 giorni
basteranno per saziare la nostra voglia di conoscere la capitale
ispanica... Allora si parte!
Venerdì 11 giugno si parte dal grazioso e funzionale aeroporto V.
Florio di Trapani. La partenza e' prevista per le 16.45 e così e'.
Arriviamo in perfetto orario. L'aeroporto Barajas di Madrid e'
bellissimo ed immenso, e noi per un attimo ci fermiamo ad ammirarlo. Il
tempo non e' granché, anzi, cade perfino qualche gocciolina di
pioggia, ma siamo certi che e' solo un caso. Ritiriamo l'Auto a
noleggio e via verso l'hotel. Anche questa volta, dopo la più che positiva
esperienza londinese di dicembre scorso, abbiamo scelto un express
holiday inn, quello proprio a pochi minuti dall'aerostazione. Stesso
standard, solo che i
collegamenti per chi non avesse un auto propria sono praticamente
inesistenti. Per fortuna noi siamo automuniti! Fatto il check in e posate al
volo le valigie nelle camere, decidiamo di dare da subito l'assalto alla
città e corriamo verso il centro. Per scoprire già da adesso che
parcheggiare l'auto e' semplicemente un sogno... Dopo vari giri la
lasciamo in un angolo sperduto abbastanza lontano dal centro e ci
muoviamo di buon passo verso Plaza Mayor... Che bellezza!! Ha un fascino
che e' unico, pittoresco. Dopo aver
metabolizzato lo stupore per la piazza, sul posto, decidiamo di iniziare
anche la vacanza parallela: quella gastronomica. Grazie a quanto
segnalato dagli amici che mettono qui a disposizione le loro esperienze
vacanziere, punto sicuro sul museo del jamon, dove iniziamo subito con
la tradizione pura: boccadillos con calamari, con il Jamon e con la
tortilla! Tutto molto buono e ad ottimi prezzi, cameriera al
banco un pò " asettica", ma esperienza accettabile. Giro di
perlustrazione di tutta la piazza, poi verso Puerta del Sol, altra
attrazione della città, e, poiché c' e' da recuperare l'auto e la
serata e', come suddetto, freschetta, cominciamo già ora la nostra
conoscenza con la metro madrilena. Ottimo l'impatto: il nostro standard
e' legato a quelle di Londra prima e Parigi dopo, ma ammetto che qui non
e' niente male! E' palpabile che i madrileni tengono a farla brillare, e
così e'. Per fare presto compriamo un carnet da 10 corse a 9 € e
andiamo. Auto, non si sa come, recuperata e via a letto... Bella
invenzione i navigatori GPS! Le Autostrade, bellissime, qui sono un po'
incasinate: un pensiero in meno non dover cercare
autostrade ed incroci alle 2 di notte!Sabato 12 Giugno: alle 8 già a
colazione, in viaggio abbiamo la "buona
abitudine" di massimizzare il tempo a ns disposizione. Purtroppo le
condizioni meteo sono pessime e noi, sinceramente, non siamo molto
attrezzati x freddo e pioggia. Solo dispiaciuti, ma per nulla
intimoriti, iniziamo quella che, da programma, sarà una giornata
intensissima.
Memori
dell'esperienza della sera prima circa i parcheggi, stavolta lasciamo
l'auto alle porte della città laddove possiamo prendere la metro.
Occorre sistemare "la questione metro": visto che i 10 ticket
sono finiti troppo presto, quindi prendiamo " l'abono" per 48 h a
8.80 ( 4,40 per i bambini) con uso illimitato, che alla fine si e' rivelata
la scelta migliore. Il tour inizia dalla Plaza de la indipendencia, dove si
erge la sontuosa porta di Alcalà e prosegue per Plaza de Espana,
dove tra l'altro vi sono le bellissime statue di Don Chisciotte e Sancho
Panza. Molto curata, circondata da un paio di enormi grattacieli e con
una bella fontana in uno dei lati della stessa, consiglio di inserirla
nei vs piani per visitare Madrid. A pochi metri si trova l’enorme
Palazzo Reale con i bellissimi giardini che lo rendono ancorpiu'
unico...pero continua a piovere! Per fortuna, come vuole la tradizione,
come per magia,spuntano i cinesi e compriamo un po' di ombrelli...Il
Palazzo Reale non può mancare in nessuna visita della città che si
rispetti. Sfortunatamente la fila per accedere all'interno e' davvero
lunga e di affrontarla sotto la pioggia battente non se ne parla, quindi
rinunciamo. Proseguiamo verso Plaza Mayor, per vedere lì a pochi metri il
famoso mercato coperto di San Miguel, che per l'occasione e' zeppo di
gente che più che visitarlo si ripara dalla pioggia! Non ci si può
muovere... e noi che lì volevamo pranzarci! Scappiamo. Ci rifuggiamo in
un localino nella Calle Mayor,poco prima di arrivare alla Puerta del
Sol, che sembrava essere poco male... E qui dovrei, circa il cibo e i
locali, aprire una parentesi' ma la rimando alla fine'quando le
informazioni saranno complete.
Mangiamo i calamari fritti, il buonissimo bacon che preparano da queste
parti, i boccadillos con il jamon iberico, tutto come vuole la
tradizione e sempre a prezzi contenuti, in effetti. Da Puerta del Sol
prendiamo la metro per recarci al museo del Prado, così finalmente
possiamo, almeno per un po', smettere di bagnarci e
sentir freddo. Sfruttando gli sconti under 18, quelli per gli studenti UE
under 25, alla fine su 6 paghiamo solo in 2!!
Dopo il Louvre, il British Museum, gli Uffizi e la National Gallery,
pensavamo di aver visto tutto o quasi, ma non era così: qui c'è
davvero "tanta roba"!! E il museo e' davvero ben organizzato.
Imperdibile! Per ritemprarci un poco facciamo sosta da starbucks, che per noi
già da tempo e' diventata una tappa volutamente obbligata, a prendere
il buonissimo frappuccino e comprare qualche bella tazza da
collezionare. Ci voleva.
Usciamo
e passiamo al poco lontano Reina Sofia, che il sabato pomeriggio e'
gratuito. E meno male, perché l'organizzazione e' inesistente. Circa le
opere esposte, a parte quelle di Dali', tra le quali la famosa guernica
che da sola attrae la quasi totalità dei visitatori, quelle di
Juan Miro'... Non siamo rimasti molto soddisfatti. Forse perché prima
avevamo fatto il pieno al Prado, ma tant'è. Secondo i nostri piani, il
passo successivo è la adiacente stazione di Atocha, dove all’interno vi è
un giardino tropicale degno dell’amazzonia, davvero unico! Gli amici che
hanno prima di noi lasciato il loro diario di viaggio avevano segnalato
un locale sulla Gran via, di fronte Plaza de Callao, "Cafè &
te", per mangiare la paella fatta secondo la migliore tradizione...
Non ci sentiamo di fare la stessa cosa consigliandolo ai futuri
visitatori della città: vedasi parentesi più avanti. Finita la cena,
passeggiatina verso Puerta del Sol e poi in metro.
Ritiriamo l'auto e troviamo una bella sorpresa: multa per divieto di
sosta, 60 €... Così avremo un ulteriore ricordo di questa vacanza! Le
nostre batterie hanno davvero urgente bisogno di essere ricaricate,
capirete, qualora andaste, che giro che abbiamo fatto in una sola
giornata! Domenica 13 Giugno 2010: sembra ci sia il sole, evviva! Non durerà
molto a lungo, ma se non altro non pioverà tutto il giorno. Decidiamo
di percorrere in auto quasi tutto il Paseo della Castellana con sosta
obbligata a Plaza della Castlla dove torreggiano 2 colonne convergenti
tra loro che rappresentano idealmente la porta dell'Europa e un
obelisco al centro con annessa piazza molto bello. lasciata l'auto in un
parcheggio li vicino, proseguiamo per la prima tappa del programma
odierno: il Rastro, il famoso mercato domenicale di Madrid pieno di
ogni genere di oggetti e uomini. Immenso e ricco di molte cose interessanti.
Noi eravamo un po' tesi per via della eventuale presenza di
borseggiatori che da molti, compresi i poliziotti che orbitavano in una
piazza antistante, ci erano stati segnalati, ma e' andata liscia, per
fortuna. Prima di andare facciamo una visitina alla vicina Puerta de
Toledo e poi alla metro. Visto che il sole permaneva, ci siamo
organizzati per tornare a P. Mayor e Puerta del Sol per fare qualche
foto decente, finalmente. Mangiamo un panino al volo e proseguiamo per
un'altra delle nostre tappe immancabili: hard Rock Café , in Paseo
della Castellana 92. Piccolino, ma qualcosa di carino da portare via la
troviamo facilmente. Non lontano, poiché sempre sulla stessa strada,
non possiamo non vedere il tempio del calcio: il Santiago Bernabeu! Lo
vediamo solo da fuori e ne visitiamo il grandissimo shopping center,
dove, manco a dirlo, anche qui il modo di spendere qualche soldo lo
troviamo! Il tempo vola, e noi non possiamo perdere l'occasione di assistere
allo spettacolo odierno (in genere il sabato e la domenica ci sono gli
spettacoli, informazioni prezzi e orari su http://www.ticktackticket.com/ttt/minternet/pkg_home.ttt_HOME?p_usuario=&p_idioma=ING&pn_orden=0&pv_tipo=DEP&P_ORIGEN=0)
della corrida il Plaza de Toros che inizia alle 19.00! Arriviamo
praticamente 5 minuti prima che inizi lo spettacolo, in un attimo
compriamo i biglietti a 7,00€ cadauno per una sistemazione niente male
e ci fiondiamo dentro. La corrida, si sa, può innescare discussioni infinite,
ognuno poi può
fare le scelte e le considerazioni che crede, ma noi volevamo vivere di
persona questa esperienza. Tensione e spettacolo... Questi sono i
sentimenti che si provano in un arena. Si passa dal mettersi le mani
davanti gli occhi all'alzarsi, coinvolti da tutti gli spettatori, e
gridare olé nel giro di un attimo. Noi la abbiamo ritenuta una tappa
memorabile del nostro viaggio. Usciamo dall'arena alle 21.30 e valutiamo
dove e cosa mangiare. Per suggellare la giornata ci regaliamo una cena
all'aperto, però stavolta seduti nei tavoli
all'aperto, non al banco come la prima volta, nel famoso museo del jamon
di Plaza Mayor, che già la sera prima aveva attirato la nostra
attenzione, perché aveva il tutto esaurito.
A
questo punto e' il caso di aprire quella parentesi relativa alla
gastronomia spagnola alla quale si e' più volte accennato. La sensazione che
(anche) noi abbiamo avuto e' che gli operatori gastronomici in Spagna
siano molto carenti in quanto a norme igieniche. Su questo aspetto
avevamo già letto diverse recensioni che preannunciavano quanto noi
possiamo confermare. Dalla Pulizia basilare dei locali, al
confezionamento e alla presentazione dei piatti, qui la fanno... troppo
semplice, per usare un eufemismo. Del tipo che i nostri NAS lì
farebbero chiudere il 70% dei locali! E non per infierire per forza, ma
nemmeno in quanto a cordialità e professionalità sono " cintura
nera" a Madrid!! Tutti piatti e/o alimenti precotti, assemblati e
riscaldati all'occorrenza, noncuranti della gradimento di coloro che
tanto sono solo di passaggio e sono qui occasionalmente e certamente non
torneranno domani... Ma e' ovvio che e' una politica sbagliatissima!
Perché noi siamo qui affinché chi andrà dopo di chi scrive sia
preparato a pretendere e cercare un servizio migliore. Non dilunghiamo,
volevamo solo mettervi in guardia.
Lunedì
14 giugno: facciamo colazione e chiuse le valigie lasciamo l'hotel.
Ci
dirigiamo a Toledo, bellissima cittadina ricca di storia, visto che fu a
lungo la capitale Spagnola, e di un'architettura davvero interessante.
Costruita dentro delle mura ancora oggi in perfetto stato di conservazione,
sembra di essere sul set di un film del genere medievale, davvero
imperdibile. Segnaliamo la magnifica cattedrale, l'Alcazar, il Monastero
di San Juan de los reyes, un punto panoramico prospiciente l'Alcazar che
offre una vista su una vallata dove scorre il fiume toya che vi fara'
perdere per Qualche minuto. E poiché il fiume intorno alla città,
anche dal lato opposto, ovvero dal Monastero di San Juan de los reyes
potrete ammirare un simile, se non più bello, panorama.In
pratica si deve seguire il magnifico percorso dei
Cigarrales che permette di godere di magnifici panorami
sulla città). Per gli appassionati, ricordiamo che Toledo e' la
patria di don Chisciotte e Sancho Panza, nonché di un famoso
artigianato specializzato nella realizzazione di spade e armi da taglio
e punta di ogni tipo, sempre che poi si possano trasportare in aereo,
ovviamente. Sono quasi le 15, e' il caso di mangiare qualcosina.
Individuiamo. Un localino poco più sotto del Monastero di San Juan de
los Reyes, gestito da una famiglia, dove abbiamo mangiato, quelli che
senza indugio possiamo definire, i migliori boccadillos della nostra
vacanza. E' l'ora di recuperare l'auto al parking e puntare verso
l'aeroporto di Madrid che rimane a circa 80 km di distanza. Il viaggio
e' accompagnato da una scrosciante pioggia, segno che la nostra vacanza
finirà così come era iniziata: sotto la pioggia.
Per
le 17 siamo a Barajas, lasciamo l'auto e ci avviamo verso il check in,
così prima facciamo e prima ci sistemiamo. L'aereo parte ed arriva
puntuale nonostante, ovviamente, l'attraversamento di un brutto
temporale che ci ha fatto ballare un po'! E così anche questo gettone d'oro
andrà ad arricchire il nostro
scrigno delle vacanze, che contiamo e speriamo possa piano piano divenire
sempre più ricco!
Buona
vacanza a tutti!
Peppe, Laura, Rosanna, Sergio, Claudia e Serenella