Laos

Il dolce scorrere della vita...

Diario di viaggio 24-12-19 / 14-01-2020

di Michele Spiriticchio



 

E' facile viaggiare

non serve niente di importante, devi solo lasciarti andare e guardare il bello...

In Laos c'è tutto quello che stai cercando

 

 

Luang Prabang    Phonsavan    Vang Vieng    Vientiane    Thakhek    Savannakhet    Pakse    Don Det    Champasak

 

 

24 dicembre - 14 gennaio 2020

 

Un viaggio in Laos, un paese dignitoso, ammirabile, profondo. Un paese dolce, languido, in cui il Mekong lo unisce da nord a sud.

Ho viaggiato sempre facilmente e ovunque. Non ho trovato nessuna difficoltà. Con la gente sono stato bene, sono stato accolto alla grande ovunque.

Il Laos è molto interessante anche se non è tanto turistico come i paesi che lo circondano (e anche per questo l'ho adorato...).

Ho conosciuto il dramma della guerra, quella indocinese e in Vietnam che ha lasciato profonde cicatrici ancora non del tutto guarite. Il Laos, un paese pesantemente colpito dai bombardamenti aerei.

       

 

 

Alcune note

 

Cambio moneta

Kip / Euro    10000 = 1

 

Si cambia facilmente contanti in uffici "money changer" euro e dollari a tassi corretti senza commissioni.

Sempre abbastanza numerosi gli ATM per prelevare con carta di credito.

 

Il visto di entrata in Laos l'ho fatto in aeroporto a Luang Prabang. Prima del controllo passaporto, allo sportello "Visa on arrival", si compila la richiesta che si consegna assieme a una foto (piccola, io l'avevo un po' datata e a colori ma non fanno tanta attenzione a queste cose ). Costa 35 dollari americani, ma viene chiesto un dollaro in più (?).

Tutto avviene in poco tempo e comunque dipende dalla coda avanti a voi. Applicato il visto sul passaporto si continua con il controllo, con impronta digitale e foto, si consegna anche il cedolino di immigrazione con entrata e uscita dal paese che ho ritirato già in aereo e che viene trattenuto nella sola parte di "entrata" mentre l'"uscita" viene conservato fino al giorno di uscita dal paese nel passaporto.

 

Il clima

Temperature primaverili a nord, a Luang Prabang, Phonsavan e Vang Vieng la sera e di notte è più frescolino. Da Vientiane in poi fa più caldo ma mai eccessivo e sempre gradevole. Mai usati pantaloni lunghi nè giacche ecc.

 

Trasporti

Autobus

Minibus, minivan

I costi sono abbastanza bassi, per esempio da Luang Prabang a Phonsavan 8 ore di viaggio, 95000 kip (9,5 euro), Vientiane-Thakhek bus 60000 kip.

       

 

Hotel, ostelli

Ho sempre scelto strutture semplici ed economiche. Negli hotel la camera spesso con letto matrimoniale, aria condizionata, ventilatore, bagno e doccia, alcune volte tv. Sempre wi-fi. I costi attorno ai 10 euro.

Gli ostelli sono stati una sorpresa per la pulizia e l'igiene specialmente dei bagni; ben organizzati con possibilità di noleggio bici o motorini, prenotazione minivan, ecc. Costo 5-7 euro.

 

I pernottamenti di questo viaggio:

 

 

 

                                           

 

   

Costi:

Volo Malpensa-Bangkok-Malpensa 690 € (Qatar arways)

Volo Bangkok-Luang Prabang 100 € (AirAsia)

Volo Pakse-Bangkok 67 € (Lao Airlines)

totale voli 857 €

 

Soldi cambiati:

50 Bangkok
20 Luang Prabang aeroporto
150 Luang Prabang
50 Vang Vieng
200 Vientiane
50 Pakse

totale 520 €

 

Spesa complessiva circa 1450 euro

 

 

                                       

 

                                       

 

                                       

 

 

Luang Prabang    Phonsavan    Vang Vieng    Vientiane    Thakhek    Savannakhet    Pakse    Don Det    Champasak

 

           

 

 

 

Minivocabolario Italiano Lao

 

Copciai. Grazie
Copciai lai lai. Grazie mille
Sabaidii. Ciao
Please. Taan. Kalunaa

1. Nnngh
2. Sorng
3. Sahm
4. Sii
5 haa
6. Hok
7. Gièt
8. Pèet
9. Gaoh
10. Siihp

Sí. Doooi
No. boo

Caow riso
Caow niaho sticky rice
Noodles soup foohr
Rice soup cao pià cao
Pollo gahii
Pork muhuu
Manzo muhaà
Fish pàaa
Anatra pèt
Soup fish Tom bàaa
Fritto. Kapao
Acqua. Nàahm
Bicchiere. Gioook

No problem. Boo pemniang
Poco noèhgning
Tanto laaai
Nero sidàm

 


Luang Prabang

A Luang Prabang ho fatto il primo assaggio del Laos.

Timidamente, come alle prime armi. Arrivo da Bangkok, comodo, in aereo. Una volta non me lo sarei permesso. E un po' mi vergogno, perché in aereo è diverso, arrivare via terra sarebbe stato più affascinante, vero.

Il cielo è bianco, come nebbioso, lattiginoso. Non mi piace esprimermi così, i cieli più belli li ho azzurri e limpidi nei miei schemi, con le nuvole ben definite e possibilmente non troppo numerose, qualcuna si...

La temperatura è ideale, non fa caldissimo, un po’ ventilato. 

È umido, no. Sto bene.

La mia testa vuole capire, ma avrò tempo. È presto per farlo, e di tempo ne ho tanto a disposizione per questo viaggio.

Non starò a descrivere per filo e per segno ogni mio spostamento, mi piacerebbe sapere che il viaggio lo state facendo con me, perché ne vale, è illuminante.

È stata anche francese Luang Prabang, città reale sul Mekong, grande e lunghissimo fiume che unisce tanti paesi dell'Indocina. Più di quattromila chilometri e per buona parte il Laos viene separato dalla Thailandia con questo confine naturale.

È molto evidente che questa città fosse importante per i francesi che si installarono nel fine ottocento, quasi come una località di vacanze..., anche se l’Indocina ebbe per capitale Hanoi.

Il Mekong da un lato, le vie parallele al corso con bar e patisserie, ristoranti, agenzie di viaggio più o meno improvvisate e uffici cambio che spuntano come funghi.

C’è molto turismo anche se per “molto” significa discreto e che non da fastidio, si passeggia e ci si lascia accompagnare dall’elegante anima di questa città.

Rilassante. Tutto sembra cristallizzato come una volta, appannato da una luce che ritroverò in tutto il paese, come soffusa, coperto da una patina invisibile o da un filtro bianco opaco.

 

Ci sono diversi turisti ma non c'è confusione. Molti francesi per ovvie ragioni.

È tutto semplicemente magnifico. Sembra di respirare il tempo di una volta. Il torpore che assedia questo paese non dà tregua.

Esco a piedi e poi in bicicletta. Mi sento a casa. Mi sento bene. 

Mangio spesso in posticini un po' squallidi ma sempre dignitosi che hanno liste menu infinite.

È tutto tanto facile. Molto economico.

Riso condito con verdure oppure noodles soup, pesce grigliato ma i piatti sono decine con tanti miscugli di ingredienti.

 

                               

 

                                   

 

                                   

 

                           

 

                               

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                       

 

 

 

 

Phonsavan   

Per Phonsavan

Il minibus dalla stazione degli autobus di Luang Prabang parte alle 8. Dal mio hotel, Hotel World, impiego una ventina di minuti a piedi per la stazione dei bus. Intanto faccio colazione...

Sono pronto, saranno otto ore di strada. E che strada ! Siamo quasi tutti stranieri, la strada sale e passa per villaggi tipici laotiani, per strada osservo come in televisione, casette umili, bambini scalzi, uomini a torso nudo che lavorano, donne ai fornelli, un'umanità semplice, viva.

Phonsavan non è altro che una cittadina anonima molto polverosa, di passaggio ma il centro della provincia Xiang Khouang che è stata pesantemente bombardata durante la seconda guerra d'Indocina e quella in Vietnam. E di bombe se ne vedono, soprattutto come "monili" ornamentali e oggetti d'antiquariato, davanti ad agenzie di viaggio e hotel sulla strada principale.

Ho scelto di arrivare fino a qua per visitare la "piana delle giare", un sito archeologico poco distante che oltre a essere stato teatro di bombardamenti americani è disseminato di "giare" di diverse dimensioni. Questi grandi "vasi" interrati ancora non se ne conosce la funzione.

 

                           

 

                                                   

 

                                               

 

                       

 

   

 

 

                   

 

 

Vang Vieng

Il bus da Phonsavan impiega circa 6 orette...

Vang Vieng è il centro del turismo d'avventura in Laos. Qui si può fare canyoing, zipling, trekking, mountan bike, free climbing, rafting, ecc, ecc.

Molto turistica, è un villaggio ormai completamente trasformato per affrontare i visitatori. Agenzie turistiche, ristoranti, bar, meccanici, agenzie di noleggio quad, motociclette, mountain bike, supermarket, guesthouse, ostelli, hotels, resorts.

Ho notato molti turisti coreani...

I dintorni con lo scenario delle montagne carsiche è stupefacente e al di là del fiume si snoda un tracciato (ben segnalato) che porta a numerosi punti di osservazione e ad alcune lagune. Peccato che il traffico sulle strade sterrate con i quad dei turisti disturbi molto l'atmosfera...

Vang Vieng è il posto giusto per fare casino, party city !

 

                                               

 

                                   

 

 

                                       

 

 

 

Vientiane

La capitale del Laos. Eppure mi era stato detto che non valeva molto la pena visitarla. A me non è dispiaciuta, forse perchè sembra tutto tranne che una capitale di un paese.

Molto tranquilla e passeggiare per il centro è molto facile.

Ci sono alcuni templi da visitare assolutamente così come cogliere qualcosa dell'architettura coloniale francese.

 

                                       

 

                   

 

                                       

 

                           

 

                                   

 

 

 

Thakhek

Continua il mio viaggio verso sud, seguendo un po' il decorso che il Mekong fa in direzione della Cambogia e segnando il confine con la Thailandia.

Una piccola cittadinà con un piccolissimo centro. Pochi i turisti. Qui si viene anche per affrontare il giro o "the Loop" in motocicletta (o in bici per chi ce la fa...)

 

               

 

                                   

 

       

 

 

 

the Loop

 

Sono partito con uno scooter a marce semiautomatico noleggiato a Thakhek in piazzetta.

Il giro completo è di circa 400 chilometri che ho fatto in due giorni (una notte passata a Thalang) e secondo me è stata una buona soluzione.

La strada è abbastanza buona, tutta asfaltata a parte le deviazioni sterrate per le grotte e i villaggi all'interno. Bisogna fare attenzione perchè gli scooter e le motociclette non hanno gomme nuove ed è meglio provarle un po' prima di partire. Anche l'asfalto spesso è "lucido" come scivoloso. La prima parte è piuttosto trafficata...

Il paesaggio è mozzafiato, soprattutto da metà giro in poi. Il Loop normalmente viene inteso da fare in senso antiorario.

 

 

 

                                                                                                                       

 

                                                           

                                   

 

                                           

 

                                                   

 

                   

 

 

 

 

Savannakhet

Una cittadina che importante una volta lo era, adesso invece è come addormentata "cristallizzata"...

Mi piace questa sensazione, vivere momenti così, assaporando lo scorrere lento del tempo... Un po' come il corso del Mekong che qui è largo e quasi fermo...

 

                                                   

 

 

 

Pakse

Una città abbastanza anonima sempre sul Mekong.

Non è bella come Thakhek o Savannakhet ma è un importante centro regionale. Nei dintorni si possono visitare diverse attrazioni naturali.

 

                           

 

                           

 

                           

 

 

 

Don Det

Chi si ferma qui spesso è appena stato in Cambogia seguendo un viaggio verso nord, oppure al contrario è tappa quasi d'obbligo prima di lasciare il paese.

Il Mekong a sud del Laos si fa più "cattivo", si formano cascate e ramificazioni che danno origine a moltissime isolette, per questo la zona è chiamata "quattromila isole".

 

                           

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                       

 

 

 

 

Champasak

Arrivo qui da Don Det dopo un viaggio di due orette in bus. L'ultimo strappo con una barca per superare il Mekong.

 

Wat Phu

Il sito archeologico più affascinante...

Lascio alle immagini ogni commento.

 

                                       

 

                                       

 

                                       

 

                                       

 

                                       

 

                           

   

 

 

 

 

Sono molto abituato a pensare di partire.

Forse mi sono adattato, non mi rendo più conto di quale fortuna ho, di quanta fortuna mi arriva.

Per questo però dimentico purtroppo che dovrei fermarmi un po', aprire bene gli occhi e ammirare il mio orizzonte, l'infinito passato che mi ha formato.

Ora ancora una volta sto per partire. Un altro viaggio, un'altra avventura.

Un'altra grande unica fortuna.

L'Asia, l'Indocina, il Laos.

Non sono sicuro di niente, è il bello della vita. Non voglio niente, è lo straordinario del viaggiare.

Ho curiosità del mondo, vorrei conoscerlo bene e approfittarmene. Vorrei prolungare i miei anni gettandomi tra le sue braccia.

Thailandia poi Laos. Non è importante spiegare tutto ma la strada è quella di sempre...

Viaggiare senza calcoli che è la scuola del mio mondo.

 

 

 

michele

michele@viaggiareliberi.it

 

 

 

 

 

 

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