KENYA E ZANZIBAR (safari+mare)
Diario di viaggio 06/04/2010-24/04/2010
di Luciano
PREMESSA
Volevamo
fare, in occasione del 25° anniversario di matrimonio, un viaggio in Africa che
includesse safari+mare per un totale di 17-18 giorni.
Volevamo
farlo non con i soliti tour operator che costano molto e non ti portano quasi
mai a contatto con la realtà e la gente dei luoghi e che ti intruppano in
moltitudini al seguito di una guida munita di ombrellino o di ventaglio. Così,
con largo anticipo (è fondamentale per contenere i costi aerei) ho gettato le
basi del viaggio, attingendo anche a quei resoconti (in verità pochi) che ho
trovato utili per concepire e realizzare il viaggio. Voglio dire che quei
reports che ci raccontano che “il cielo è blu e le stelle sono lucenti etc.”
rappresentano sensazioni che appartengono alla sfera soggettiva di alcuni
momenti di chi li scrive ma che possono non corrispondere ad analoghe emozioni
di chi legge e, comunque, sono privi di pratica utilità per chi si accinge ad
auto-organizzarsi un viaggio. Cercherò, perciò, di evitare di incorrere nella
stessa censura.
Il
mio auspicio è di fornire qualche notizia o informazione che possano essere di
pratica utilità per chi si accinge ad organizzare un viaggio faidate.
Mi
sono dunque avvalso di due-tre reports incontrati su siti web di viaggiatori
indipendenti che sono stati utili per la mia vicenda e nei quali sono più
facilmente riscontrabili i tratti del viaggiatore che non quelli del turista. I
viaggiatori conoscono la differenza senza che la stia qui a spiegare.
Temevamo
per il tempo dato che versavamo in piena stagione delle piogge, ma il periodo
per noi era obbligato. Con la stagione delle piogge non tutte le piste dei
parchi e delle riserve sono agibili con le conseguenti intuibili ricadute sui
safari. Ma per fortuna il tempo è stato galantuomo per tutta la durata del
viaggio.
Avendo
fatto diversi anni fa’ il Safari in Tanzania (Lake Manyara, Tarangire,
Ngorongoro e Serengheti) e mare in Kenya (Lamu) abbiamo deciso di rovesciare
l’ordine e fare il Safari in Kenya (Maasai Mara, Lake Nakuru, Samburu)
e il mare a Zanzibar.
Nell’esposizione
seguirò il seguente ordine:
1)
ITINERARIO
2)
COSTI
3)
CONSIDERAZIONI E CONSIGLI
4)
CONTATTI
1-ITINERARIO
5
APRILE 2010
Partenza
alle 17,30 da Rieti per la stazione di Fara Sabina dove alle 18,50 prendiamo il
treno che in 1h e 30’ ci porta a Fiumicino.
6
APRILE 2010
All’
una di notte parte il volo della Ethiopian Airlines ( Attenzione!!! Il check- in
va fatto il 5 aprile) che alle 7:20
(in Etiopia il fuso orario segna un’ora avanti) giunge ad Addis Ababa dopo 5h
e 20’ di volo. Il volo Addis Ababa-Nairobi ( si cambia l’aereo ma i bagagli
vanno diretti a Nairobi) previsto per 10:00 parte alle ore 10:40 e arriva a
Nairobi alle 12:20 dopo 1h e 40’ di volo ( in Etiopia, Kenya e Tanzania il
fuso orario è lo stesso, un’ora in avanti rispetto all’Italia).
Dall’Italia
avevo contattato alcune agenzie di safari a Nairobi tra cui la Planet Safari
Adventure Limited che sapevo avere gli uffici proprio dentro l’aeroporto ( è
la sola). Facciamo il visto e ritiriamo i bagagli e subito veniamo avvicinati da
una ragazza che ci chiede se siamo interessati al Safari. Gli chiedo degli
uffici della Planet Safari e Lei mi conduce pochi metri più avanti alla Planet
( Lei stessa lavora lì).
Inizia
una lunga trattativa con Lucy sul prezzo del Safari ( trattate sempre su
tutto!!). Il prezzo indicato sul sito (740 $ in campo tendato di lusso per un
safari di 7 giorni Maasai Mara-Lake Nakuru-Samburu) non è quello reale perché
sono aumentati i costi degli ingressi ai Parchi e alle Riserve ( 60 $ a persona
per ogni ingresso). Alla fine dopo mezz’ora di tira e molla ( tra l’altro il
mio inglese è sofferente e ciò non aiuta in una trattativa) chiudiamo a 1.725
$ per due persone (pari a circa 1.330 € al cambio effettuato in Italia 1 €=
1322518 $) che includono:
1- il Safari di 7 giorni tutto incluso meno le bevande;
2-
due notti in albergo, camera doppia, al The Sandton Palace Hotel (la prima notte
e alla fine del Safari), prima colazione inclusa;
3-
il trasferimento in albergo e il prelievo in albergo per il giorno dopo, inizio
del Safari;
4-
il trasferimento albergo/aeroporto alla fine del Safari per il volo
Nairobi/Zanzibar.
Telefonano,
su mia richiesta, alla compagnia
Fly 540 per la conferma del volo Nairobi/Zanzibar del 14 aprile mattina.
7
APRILE 2010- IN VIAGGIO VERSO IL MAASAI MARA-SAFARI POMERIDIANO
Partenza
alle 9,30 dopo aver comperato acqua imbottigliata in un supermercato ( non
dimenticatelo!, vi servirà) e arrivo nel pomeriggio. Alle 16,30 uscita per il
primo safari.
Nel
campo tendato la luce funziona ( con un rumoroso generatore di corrente) solo
dalle 19:00 alle 22:00 e la mattina dalle 6:00 alle 7:00. Una torcia è
indispensabile.
8
APRILE 2010-MAASAI MARA
Alle
7:30 partenza per il safari ( ingresso OLOOLAIMUTIA, prende il nome dal
villaggio omonimo) per l’intera giornata con pranzo al sacco. Per completare
la gamma dei BIG FIVE manca solo il Rinoceronte che si tiene un po’ lontano
dalle piste, che vedremo però al Lake Nakuru.
9
APRILE 2010-MAASAI MARA
Mattinata
safari al Maasai Mara. Pomeriggio libero: suggeriscono una visita a pagamento ad
un villaggio Maasai vicino al campo
tendato. Ma l’idea di dover pagare per farci delle foto con i Maasai non ci
piace e restiamo al campo a riposare.
10
APRILE 2010-IN VIAGGIO VERSO NAKURU-NAKURU N.P.
Alle
7:40 partenza per Nakuru dove arriviamo alle 13:20 per il pranzo. Qui si
alloggia in Hotel: GENEVIEVE HOTEL ( discreto) munito di AC, ventilatore a
soffitto, bagno privato, zanzariera.
Alle
15:30 avvio per il safari al vicino Lake Nakuru che si conclude quando comincia
a fare buio.
11
APRILE 2010-IN VIAGGIO PER SAMBURU G.R.
Partenza
per la Samburu Game Reserve di cui tutti mi dicono un gran bene (e i giudizi
sono tutti meritati). E’ molto meglio includere nel safari la Samburu Reserve
che l’Amboseli. Giungiamo alla
città di Nanyuki alle 13:15 e qui sostiamo per il pranzo. In un supermercato in
cui c’è di tutto, e non ha niente da invidiare ai nostri, facciamo
rifornimento (ricordatevi l’acqua e quant’altro! Poiché dentro la Samburu -
il campeggio è dentro la Riserva da cui non si esce se non alla fine del
safari- non c’è alcuna
possibilità di comperare alcunché).
Arriviamo
alle 18:00 e facciamo un breve ma intenso safari.
Questa
riserva è poco frequentata e non se ne capisce
il motivo, data la varietà e la concentrazione di fauna. La Samburu Reserve
comunica tramite un ponte con la Shaba Reserve (le divide il fiume EWASO NGIRO
con coccodrilli e ippopotami) e possono essere visitate insieme pagando un solo
ingresso. Quest’ultima, che ha una vegetazione meno rigogliosa e meno fauna,
non è stato possibile visitarla perché le piogge dei giorni precedenti avevano
travolto il ponte che collega le due Riserve. Qui il campeggio impone un
cospicuo spirito di adattamento, nonostante la gentilezza e la disponibilità
dei gestori.
12
APRILE 2010-SAMBURU GAME RESERVE
Mattino
e pomeriggio safari. Qui c’è della fauna che non trovi in altri Parchi o
Riserve. Più facile qui che al Maasai avvistare leopardi. Gli elefanti hanno un
colore che tende verso l’ocra come il colore della terra della Riserva, mentre
al Maasai Mara sono di colore scuro.
13
APRILE 2010-RITORNO VERSO NAIROBI
Partenza
alle 7:40 dal campeggio della Samburu Game Reserve.
Il percorso di uscita si rivela come un ulteriore occasione di safari
perché ci vuole quasi un’ora per l’uscita dalla Riserva, posta
nelle vicinanze del villaggio di ARCHES POST sulla sponda del fiume EWASO
NGIRO.
Alle
13:30, dopo quasi sei ore di marcia ( solo una breve sosta in un supermercato di
Nairobi per fare qualche acquisto e altrettanto brevi soste lungo il percorso a
due posti di blocco della polizia di cui una ad Isiolo), siamo in albergo (The
SANDTON PALACE HOTEL in Taveta Road).
14
APRILE 2010-VOLO PER ZANZIBAR
L’appuntamento
è alle 6:00 alla reception con il taxi (incluso nel prezzo del safari) che ci
condurrà in aeroporto per il volo su Zanzibar, ma alle 5:40 ci chiamano in
camera: il taxi è già lì che ci aspetta. Alle 5:45 ci avviamo e alle 6:10
siamo in aeroporto ( a quell’ora c’è poco traffico e si fa in fretta ad
arrivare).
In
tutti i trasferimenti, sia in Kenya che a Zanzibar, gli addetti sono sempre
stati più che puntuali, presentandosi costantemente in anticipo rispetto
all’orario convenuto.
Sul
biglietto elettronico inviatomi via e-mail dalla Fly 540 sono indicate le 8:30
come orario di partenza da Nairobi e le 10:00 l’arrivo a Zanzibar. In realtà
l’aereo (un CESSNA mod. 208 da 13 posti con un solo pilota piuttosto giovane)
parte alle 9:00 diretto al Kjlimandjaro airport dove giunge alle 10:10. Sosta di
50’ e alle 11:00 riparte, con altre tre persone a bordo (ora siamo in undici),
per Dar Es Salam dove arriva dopo due ore di volo alle 13:00. Qui imbarca altre
due persone (ora siamo al completo). In pratica è una sorta di taxi collettivo
del cielo che raccoglie gente diretta a Zanzibar da vari aeroporti. Da Dar Es
Salam il volo è piuttosto breve e alle 13:30 siamo all’aeroporto di Stone
Town.
Compiliamo
il modulo per i visto ( che costa 50 $ a testa, il doppio che in Kenya), le foto
le fanno loro come a Nairobi ( quindi non ve le portate dietro) con una specie
di piccola sfera munita di occhio che funge da obiettivo e sono incluse nel
prezzo.
Il
certificato di vaccinazione per la febbre gialla, che dovrebbe essere
obbligatorio per chi entra venendo dal Kenya, non lo hanno neanche voluto vedere
e se non lo avessimo avuto non sarebbe stato un problema.
Con
un cartello con su scritto il mio nome c’è il taxi mandato dall’albergo (MAUWANI
INN), incluso nel prezzo di 60$ a notte con prima colazione. L’albergo ha il
sito su internet, aria condizionata, ventilatore a soffitto, zanzariera. La
camera dispone di un terzo letto singolo e di un balcone.
A
due passi dall’albergo e a trenta metri un dal’altro ci sono due ristoranti
gestiti da italiani: “La Fenice”, gestito da un signore della provincia di
Treviso (che ho avuto occasione di conoscere a Paje)
e “Amore Mio” gestito da un signore di Milano
che ci ha dato alcune utili indicazioni e consigli su Zanzibar. Si mangia
dai 12 ai 14 € in due ( un piatto unico abbondante-anche spaghetti-,
sufficiente per sfamarsi, due bibite-birra e coca cola- e caffè espresso che
non è come il nostro, per cui potete lasciar perdere).
Ci
imbattiamo in un paapasi che si fa’ chiamare Giovanni Trapattoni ( sarà alto sì e
no 1 m e 50 cm) e di cui non riusciamo a liberarci. Ci fa fare il giro di Stone
Town dicendo che lui non fa la guida, ma lo fa solo per “cuore”. Poi quando
gli chiedo cosa fa nella vita, ridendo mi risponde che questo è il suo lavoro
per guadagnarsi da vivere. E viene da ridere anche a noi per come lo dice. Alla
fine gli do 10.000 scellini che poi equivalgono a circa sei €.
15
APRILE 2010-STONE TOWN
Gironzoliamo
per Stone Town e per il suo dedalo
di viuzze piene di negozi di souvenir, per il porto, i Forodhani Gardens,
andiamo a Malindi Street dove si trova l’agenzia della Ethiopan Airlines per
confermare il volo di ritorno ( si trova vicino al BIG TREE).
Cena
ai Forodhani Gardens, che la sera si riempiono di bancarelle che cucinano di
tutto. Per tre € a testa inclusa
coca cola o fanta e spremuta di frutti tropicali.
La
città, come ci aveva detto il gestore di Milano del ristorante “Amore Mio”,
è abbastanza sicura, noie dei paapasi a parte che sono piuttosto invadenti. Specie in questo
periodo in cui i turisti sono pochi essendo bassa stagione. Prendono di mira
soprattutto noi italiani perché dicono che abbiamo “buon cuore”.
16
APRILE 2010-KENDWA
Avevamo
prenotato via e-mail tre notti a Kendwa al SUNSET BUNGALOWS (adiacente al più
noto Kendwa Rocks ma di questo più tranquillo) per 180 $ per tre notti, inclusa
la prima colazione. Per il trasferimento Stone Town/Kendwa ci avevano proposto
due alternative entrambe con prelievo alle 8:00 davanti al nostro albergo: taxi
condiviso con altri per 20 $ in due o taxi privato 60 $. Optiamo per la
soluzione più economica e in un’ora siamo a Kendwa. La strada è buona e
asfaltata, salvo gi ultimi due Km che sono sterrati, quando, prima di Nungwi, si
prende la deviazione per Kendwa.
Il
bungalow (al primo piano) è buono, ha acqua calda, aria condizionata,
ventilatore a soffitto, zanzariera sia sul letto matrimoniale che in quello
singolo, cassetta di sicurezza, scrittoio con specchio e una splendida ed ampia
veranda vista mare con due sedie e un tavolinetto. Una buona sistemazione.
Volendo,
si può prender una soluzione senza vista mare e si possono risparmiare 10-20 $
a notte.
Con
un Beach Boys che parla italiano e si fa chiamare “Sceriffo” definiamo
l’escursione all’atollo di Mnemba per 50 € in due, pranzo incluso. Non è
che sia stato molto serio. Se potete, meglio evitarlo chiedendo magari al
personale delle varie strutture che danno maggiori garanzie. O, comunque, fate
bene i patti prima. Da noi, insieme a suo sodalo “Matteo”, ha preteso 10.000
scellini in più del pattuito (poco più di 5 €), accampando vari pretesti, e
che alla fine gli ho dato per evitare una discussione alla presenza di altre
dieci persone di altre nazionalità.
Abbiamo
sempre mangiato al ristorante del SUNSET per tutti e tre giorni in cui siamo
rimasti là per 12 € a pasto in due.
17
APRILE 2010-KENDWA
Giornata
dedicata al mare, la spiaggia è splendida ed ampia, la sabbia bianca. In questo
periodo non c’è affollamento, ma il mare non è dello stesso livello della
spiaggia. Tanto per dire, il mare del nostro Salento è più trasparente e
limpido.
Su
qualche forum ho letto richieste di
pareri tra Nungwi e Kendwa. Andate a Kendwa: ha una bella spiaggia e non essendo
interessata al fenomeno della bassa marea, come invece Nungwi,, il bagno si può
fare sempre. A Nungwi non puoi sdraiarti sulla spiaggia perché quando c’è
l’alta marea questa è completamente invasa dall’acqua e quando questa si
ritira la sabbia è bagnata.
Per
cui molto meglio kendwa che, tra l’altro, è frequentata quasi esclusivamente
da giovani, soprattutto ragazze, delle più disparate nazionalità. Per i
giovani Kendwa sicuramente si lascia preferire.
A
Nungwi ci sono più cose (si possono cambiare i soldi ma non conviene, a Stone
Town il tasso è migliore) ma le due località distano 15’ a piedi risalendo
la spiaggia quando c’è la bassa marea ( fino a verso le 13:00). Quando monta
la marea, bisogna passare dall’interno perché la spiaggia è completamente
ricoperta dall’acqua.
18
APRILE 2010-KENDWA-ESCURSIONE ALL’ATOLLO DI MNEMBA
Escursione
e snorkeling all’atollo di Mnemba ( in realtà sull’atollo non fanno
scendere) organizzata da Beach Boys poco affidabili. La barca è piuttosto
vecchiotta e a governarla mandano ragazzi che avranno sì e no vent’anni. I
due Beach Boys, che hanno organizzato tutto e una volta presi i soldi si
defilano, “Sceriffo” e “Matteo” ( così si sono qualificati con noi, ma
non giurerei che usano sempre gli stessi nomi), ripeto è meglio evitarli. Ma
l’escursione merita anche se mi pare cara per poco più di un’ora di
snorkeling e un pasto piuttosto frugale a base di riso, un po’ di pesce e un
po’ di frutta (banane e ananas). Anche se impegna l’intera giornata.
19
APRILE-TRASFERIMENTO A PAJE
E’
giornata di trasferimento a Paje, sulla costa est, per trascorrere gli ultimi
tre giorni di vacanza al mare. Alle 8:00 precise il taxi che ci siamo fatti
prenotare dal personale della reception del SUNSET è già lì puntuale che ci
aspetta.
Da
Kendwa a Paje sono circa 120 Km percorsi in 1h e 30’.
A
Paje le strutture ricettive non sono tante (mi dicono che dodici anni fa non
c’era niente) e in questo periodo di bassa stagione la maggior parte sono
chiuse. E’ chiuso il Kinazi Upepo su cui avevo avuto i giudizi migliori,
chiuso il Paje By Night che è gestito da un italiano, chiuso il Dhow Inn. E’
aperto l’Arabian Nights, ma è caro, e allora troviamo posto al KITETE BEACH
BUNGALOWS. Contrattiamo 140 $ per tre notti con inclusa la prima colazione.
Bella
posizione del ristorante proprio sulla spiaggia ma sopraelevato rispetto ad
essa, la proprietaria e il personale sono squisiti. La struttura dispone di
camere e bungalows. Le camere non sono granché e allora optiamo per il
bungalow. I bungalows sono spaziosi ma non hanno l’aria condizionata e la
notte, anche con il ventilatore a tutta, è dura. Fuori solitamente spira un
piacevole venticello, ma dentro si bolle e dormire è un problema (il personale
mi dice che la proprietaria si sta muovendo per installare l’aria
condizionata).
La
spiaggia di Paje è lunghissima, la sabbia è bianchissima e molto fina, ma in
questo periodo di bassa stagione non è curata, è piena di alghe e di
quant’altro rilascia il mare quando si ritira per la bassa marea. Immagino che
in alta stagione, quando viene tenuta pulita, deve essere notevole, ma in questo
periodo non è così.
Il
bagno si può fare la mattina fin verso le 10:00-10:30, poi l’acqua si ritira
e per bagnarsi bisogna allontanarsi di parecchie centinaia di metri dalla riva.
Verso le 16:00-16:30 quando il mare comincia a risalire verso la spiaggia si
alza il vento e il mare è un po’ mosso, non è limpido e non è un invito a
fare il bagno.
20-21
APRILE-PAJE
Le
notti sono dure per il gran caldo, nonostante in riva al mare ci sia un bel
fresco. Probabilmente dipende dai materiali con cui sono costruiti i bungalows
che si surriscaldano. Il KITETE BEACH BUNGALOWS è economico, gli ambienti sono
confortevoli, ma se non installano l’aria condizionata, fate meglio a stare
alla larga.
Qui
abbiamo conosciuto un ottimo ragazzo di 22 anni che tutti chiamano
“Ministro”, non perché abbia cariche governative ma perché è la
traduzione in italiano del suo nome (Abdallah). Parla un discreto italiano,
collabora con il KITETE, studia italiano per fare l’accompagnatore turistico.
E’ serio e ci ha organizzato, venendo anche lui con noi, l’escursione alla
PRISON ISLAND di fronte a Stone Town a un prezzo sensibilmente più basso dei
tour organizzati dalle agenzie.
Al
villaggio di Paje lo conoscono tutti e quando abbiamo chiesto che qualcuno che
ci conducesse in una scuola per lasciare del materiale scolastico, tutti hanno
fatto il nome di Ministro e lui ci ha accompagnato
volentieri.
Può
essere una buona soluzione contattarlo per fare con lui un giro a Stone Town e
per qualche escursione ed evitare l’ ossessione dei paapasi,
i quali se sei già con qualcuno del luogo si tengono alla larga.
Più
avanti, al capitolo “CONTATTI”, vi indicherò come contattarlo sia sul
cellulare che per e-mail. E’ anche su Facebook.
22
APRILE 2010-TRASFERIMENTO PAJE /STONE TOWN
Trasferimento
in taxi privato in 1h al un costo di 40 $.
Alloggio
nuovamente al MAUWANI INN al solito costo di 60 $ per una notte con prima
colazione inclusa.
Escursione
alla PRISON ISLAND, isola delle tartarughe giganti, per 40.000 scellini pari a
22 € in due (il cambio €/TZS era 1 €=1.820TZS)
con Ministro. E’ un prezzo sensibilmente più basso di quelli praticati
dai vari tour operators ed eravamo solo io e mia moglie.
Noi
questa escursione l’abbiamo fatta, ma non so se consigliarvela o meno perché
le tartarughe sono dentro un recinto, è come essere allo zoo. E per di più si
paga un biglietto di ingresso di 4 $ a persona. La gente ci va, ma per me è
solo un affare per chi ha avuto l’isola in concessione. Ma questa è una
personalissima opinione. Tra l’altro le tartarughe sono state portate qui
dalle isole Mauritius. Così almeno mi è stato detto. Se decidete di andarci,
una buona soluzione potrebbe essere quella di organizzarsi per andare la mattina
e tornare la sera e passare la giornata al mare dell’isolotto.
23
APRILE 2010-RITORNO
E’
il giorno della partenza per il ritorno. Ripassiamo in agenzia per avere notizie
sul volo poiché la nube del vulcano islandese ha creato qualche incertezza.
Riceviamo le assicurazioni del caso, l’aereo volerà.
Solite
manfrine del personale dell’aeroporto che chiede la mancia in modo piuttosto
esplicito. E anche qui siamo noi italiani a essere presi di mira, probabilmente
per una nostra disponibilità a queste pratiche. Dare o meno la mancia dipende
da voi: se volete liberarvi degli ultimi spiccioli datela pure, se no fate finta
di non capire ( ma questo è difficile perché la chiedono in italiano) o
domandate di un responsabile e allora lasciano perdere perché temono i
superiori (almeno così mi ha detto un pilota italiano di Catania che lavora con
la compagnia aerea Precision Air). Sarà!!!
Si
parte da Stone Town alle 17:55, invece delle 15:45. Fa caldo nella sala
d’aspetto dell’aeroporto e così la Ethiopian Arlines
ci chiama e veniamo condotti in un bar/ristorante dotato di aria
condizionata dove veniamo rifocillati a spese della compagnia. Arrivo ad Addis
Ababa alle 20:30. Da qui si riparte all’1 di notte e arriviamo a Roma
Fiumicino che sono quasi le 7:00 del 24 aprile sotto un diluvio.
Avevo
letto che all’aeroporto di Stone Town occorresse pagare una tassa di uscita di
30 $ a testa. Non è così, in uscita non si paga nulla.
Spero
di essere di qualche utilità a qualcuno. In fondo anch’io debbo gratitudine a
2-3 report ai quali ho attinto per la pianificazione e la realizzazione del
viaggio.
2-COSTI
Rapporti
di cambio: in Italia 1 €=1,322518 $. Il cambio in Kenya è stato: 1 $= 74,00 KES ( scellini Kenya); a Zanzibar:
1 $= 1363 TZS (scellini Tanzania).
VOLI
1-
Volo di andata Roma-Fiumicino/Nairobi e ritorno Zanzibar/Roma Fiumicino,
compagnia Ethiopian Airlines per due persone
€
1095,94
2-
Volo con la compagnia Fly540 solo andata per due persone
€
264,02
Totale € 1.359,96
VISTI
Pagati
in $ e convertiti in € sulla base del cambio effettuato in banca in Italia (1
€=1,322518 $).
1-
Kenya per due persone 50 $ (25x2) pari a
€
37,80
2-
Zanzibar per due persone 100 $ (50x2)
€
75,61
Totale € 113,41
SAFARI
7
giorni Maasai Mara/Lake Nakuru/Samburu Reserve, inclusi tre pasti al giorno e
due notti a Nairobi al Palace Sandton Hotel all’arrivo e
e
alla fine del safari, nonché tutti i trasporti da/per aeroporto e da/per hotel
a Nairobi . Sono escluse solo le bevande.
1.725
$ pari a
Totale € 1.304,33
PERNOTTAMENTI
Tutti
i pernottamenti includono la prima colazione. Non sono comprese in questa voce
le due notti a Nairobi, che sono riportate nel costo del safari.
1-
tre notti al MAUWANI INN a Stone Town 180 $ (60x3) pari a
€
136,10
2-
tre notti al SUNSET BUNGALOWS a Kendwa 180 $ (60x3) pari a
€
136,10
3-
tre notti al KITETE BEACH BUNGALOWS a Paje 140 $ pari a
€
105,85
Totale
€ 378,05
ESCURSIONI
1-Thomson
Falls
€
7,15
2-paapasi
a Stone Town
€
5,50
3-
snorkeling a Mnemba, Zanzibar, per due persone (pagata in €)
€
50,00
4-
Prison Island, a Stone Town (40.000
scellini+8 $ l’ingresso) pari a
€
28,01
Totale € 90,66
TRASPORTI
1-
in Kenya (zero, sono tutti inclusi nel costo del safari)
€
00,00
2-
a Zanzibar:a- Stone Town/Kendwa 20 $ per due persone con taxi condiviso pari
a
€
15,12
b- Kendwa/Paje taxi privato 60 $ pari a
€
45,36
c- Paje/Stone Town 40 $ pari a
€
30,24
d- Stone Town/Aeroporto 9.000 scellini pari a
€
4,94
3-
in Italia (trenino Fara
Sabina/Aeroporto di Fiumicino e pullman Stazione Tiburtina/Rieti)
€
27,90
Totale €
123,56
VACCINI
1-
ticket per febbre gialla (2), antitifo (2), epatite A (1)
€
67,58
2-
profilassi antimalarica (1 Malarone+1 Lariam, quest’ultimo è erogato dal SSN)
€
119,80
Totale €
187,38
PASTI
E BEVANDE
( nel safari era incluso vitto e alloggio, ma non le bevande)
Totale €
266,32
MANCE
Totale €
30,02
SOUVENIRS
Totale €
77,18
COSTO
TOTALE € 3.930,87
Il
costo totale è per due persone.
NOTA
BENE: ho ricondotto tutto in €. Non ho speso un cent di agenzia.
3-CONSIDERAZIONI
E CONSIGLI
E’
stato un viaggio organizzato esclusivamente da casa davanti al computer. Ho
pagato i voli con la carta di credito all’atto dell’acquisto e via e-mail mi
hanno inviato i biglietti elettronici. Gli hotel
li ho tutti prenotati tramite e-mail (salvo Paje e il safari, ma con
quest’ultimo sapevo come muovermi) e ho pagato a destinazione senza anticipare
un cent. Non ho abbiamo avuto alcun problema, se si eccettua la scadente
sistemazione alla Samburu Reserve.
Come
avete notato ho indugiato (forse troppo?) su orari e tempi di percorrenza. Ma
volevo rendervi consapevoli della durata degli spostamenti.
VOLI
Il
volo internazionale più economico che ho trovato è stato con le Ethiopian
Airlines, con scalo ad Addis Ababa sia all’andata che al ritorno e che mi
consentiva di arrivare a Nairobi e ripartire da Zanzibar. E’ una buona
compagnia a meno che non si stia a spaccare il capello in due con gli orari. Per
il volo Nairobi/Zanzibar il più economico reperito è stato con Fly 540. Con
Precision air costava circa 100 $ di più.
SAFARI
Trattate
sul costo e fatevi fare il programma dettagliato scritto
con l’indicazione di tutti gli ingressi ai parchi e alle riserve. Poiché il
costo di ogni entrata è aumentato e ammonta a 60 $ a persona, tendono a ridurre
il numero degli ingressi. Come pure fatevi indicare per iscritto il nome e la
categoria della struttura dove alloggiare e, se fate tutto via e-mail, non è
male farvi mandare le foto di ciascuna di esse. Nonostante noi avessimo pagato
per la tipologia del “campeggio tendato di lusso”, la soluzione alla Samburu
Game Reserve era ben lontana dall’essere tale.
Oltre
al Maasai Mara, vi consiglio di non perdervi la Samburu Game Reserve. C’è
della fauna che non trovate altrove e non è dispersivo da visitare poiché è
delimitata da un lato dalle montagne e dall’altro dal fiume e nei più punti
più larghi non supera il km e mezzo. E’ molto meglio dell’Amboseli. Qui è
più facile del Maasai avvistare i leopardi. Da Nairobi si arriva in circa sei
ore. Il Lake Nakuru ha la particolarità dei fenicotteri rosa ed è certo vedere
i rinoceronti, ma non è paragonabile agli altri due. Se dovessi ripetere
l’esperienza, farei un giorno in più alla Samburu.
ACQUISTI
Trattare
sempre su tutto e, in caso di souvenir, non
pagate più del 50% di quanto chiedono. Fate per andarvene e vedrete che vi
verranno dietro accettando la vostra proposta. Se invece non la accettano,
allora vuol dire che la dovete alzare.
VISTI
E FOTO
Costo:
25 $ in Kenya e 50 $ a Zanzibar a persona. Ripartendo da Zanzibar non si paga il
visto di uscita. Le foto le fanno loro e pertanto non è necessario portarle.
Anche se le portate utilizzano quelle che fanno loro. I moduli per il visto li
avevo scaricati e precompilati dall’Italia, ma a Nairobi li hanno accettati, a
Zanzibar abbiamo dovuto ricompilarli (
ma ci vuole poco).
CAMBIO
E VALUTA
Portare
i dollari e controllare che siano stati emessi dopo il 2000. Quelli precedenti
non li accettano. Accettano anche gli euri, ma fanno il cambio alla pari, 1
€=1 $. Portatevi un po’ di pezzi da 1 $. Vi potranno essere utili per le
mance, specie all’inizio. I tagli più grandi hanno un cambio migliore.
A
Nairobi, se non necessario, non cambiate all’aeroporto, ma in città che è più
vantaggioso. Se vi residuano KES, riconvertiteli in $ e non in TZS come
improvvidamente ho fatto io per avere un po’ di scellini, poiché il cambio è
parecchio sfavorevole allo scellino tanzaniano.
A
Zanzibar cambiate a Stone Town, nei Forex a
Kizenga street e dintorni. All’aeroporto e nelle altre zone fuori dalla
capitale è meno vantaggioso, Nungwi inclusa.
LINGUA
Una
buona conoscenza dell’inglese aiuta molto, ma si può fare anche con una
conoscenza approssimativa come la mia. Si possono avere anche guide di lingua
italiana, ma chiedono dai 50 agli 80 $ al giorno in più. Sulle cifre trattate
sempre.
PAAPASI
E BEACH BOYS
Sono
estenuanti con le loro insistenze. Si sono dati nomi italiani (Giovanni
Trapattoni, Pino Daniele, Fabio Cannavaro e così via). Mi hanno suggerito di
rivolgere loro la parola “ SITARI” (non so se si scrive così). Non so cosa
voglia dire, ma ho riscontrato che quando l’ho pronunciata come d’incanto
hanno smesso e se ne sono andati. Di seguito vi darò e-mail e cellulare (sono
stato da lui autorizzato) di un ragazzo di nome “Ministro” che parla
italiano, vi potrà essere utile per qualche escursione e qualche consiglio.
Concordate le cose prima, lui è serio. Studia per accompagnare gruppi.
NAIROBI
E’
una città molto pericolosa, oramai ha soppiantato persino Johannesburg quale
città più pericolosa di tutta l’Africa e tra l’altro non c’è niente da
vedere. All’ingresso e ai piani del Sandton palace Hotel, dove abbiamo
alloggiato, ci sono guardie armate. Valutate la possibilità, se ce ne sono i
margini temporali, di farvi venire a prendere in aeroporto e partire
direttamente per il safari. Non vi perdete niente, risparmiate i soldi
dell’albergo e guadagnate tempo.
PROFILASSI
ANTIMALARICA
Non
la rifarei e non per i costi del Malarone (che ha preso mia moglie, € 119,80
due scatole ). Il Lariam, che ho
preso io, è erogato dal SSN e si pagano solo 5-6 € di ticket. La copertura è
piuttosto parziale e occorre prendere le compresse per un certo periodo di tempo
( cinque settimane per il Lariam- una compressa a settimana- una ventina di
giorni per il Malarone- una compressa al giorno-) ed hanno effetti collaterali.
In caso di contrazione della malaria è sufficiente assumere quattro compresse
al giorno per tre giorni. Mi sono convinto che è meglio acquistare il kit in
una farmacia di Nairobi e farne uso in caso di bisogno. Il rischio non è poi
così alto. In ogni caso vi consiglio di andare su Google e scrivere Mauro Saio
e avviare la ricerca. Il dottor Saio è un medico italiano che da venticinque
anni lavora al Nairobi Hospital dove è primario al Reparto Malattie Infettive
e, dunque, è uno che di malaria se
ne intende e non consiglia il vaccino. Andate a vedere voi stessi e fatevi la
vostra idea. Lui scrive che la profilassi "Ormai non soltanto è più
dannosa, ma anche meno sicura delle nuove medicine che si prendono solo nel caso
la malaria sopraggiunga - spiega Saio - il combination treatment, in dotazione
presso tutte le farmacie keniote, è sicuro e per chi non vive vicino a una
struttura sanitaria che possa verificare l'esistenza della malaria, è possibile
anche dotarsi di un test
per controllarla da sè. Come per il test
di gravidanza,
c'è un metodo efficace che sostituisce il vetrino".
AGENZIE
DI SAFARI
Ve
ne indico alcune tra quelle più economiche, tutte con sede a Nairobi.
Garantiscono partenze anche con solo due persone.
1-
Planet Safari Adventure
Limited: ha il vantaggio di avere l’ufficio proprio in aeroporto ed è quella
cui ci siamo rivolti noi e con cui abbiamo fatto il safari. Ma anche le altre,
che non hanno una sede in aeroporto, vi vengono a prelevare in aeroporto per
portarvi in albergo. I prezzi che indicati sul sito dell’agenzia non sono
quelli reali poiché non sono stati aggiornati a seguito dell’aumento degli
ingressi ai parchi e alle riserve;
2-
Savuka Tours & Safaris Limited
3-
Gametrackers Limited
4-
Best Camping Tours & Safaris Limited
5-
African Home Adventure
Noi
abbiamo fatto il safari con la Planet, ma credo che le altre si lascino
preferire. Avranno i costi un po’ più alti ma non sono comunque eccessivi.
Soprattutto la Best Camping Tours & Safaris è membro della KATO (Kenya
Association of Tour Operators) e se avete un problema potete rivolgervi a lei.
Potete Contattarli tutti, farvi fare i preventivi, fare le vostre domande ( vi
risponderanno con tempestività) e assumere le vostre decisioni a ragion veduta.
Ad un costo giornaliero aggiuntivo ( dai 50 agli 80 $) possono procurarvi una
guida in italiano.
4-CONTATTI
-voli:
-hotel:
Nairobi:
Sandton Palace Hotel: www.sandtonhotels.co.ke;
Email: info@sandtonhotels.co.ke;
Stone
Town: Mauwani Inn: www.mauwaniinn.com;
email: mauwaniinn@mauwaniinn.com;
Kendwa: www.sunsetkendwa.com; info@sunsetkendwa.com;
Paje:
www.kitetebeach.com;
email: kitetebeach@hotmail.com;
-
agenzie safari:
1- Planet safari Aventure Ltd:
www.planetkenyasafaris.com;
email: planet@africaonline.co.ke;
2- Savuka Tours &
Safaris Ltd: www.savuka-travels.com; email: savuka@nbnet.co.ke;
3- Gametrackers Ltd: www.gametrackers.com;
email: info@gametrackersafaris.com;
4- Best Camping Tours & Safaris Ltd:
www.bestcampingkenya.com;
email: info@bestcampingkenya.com;
5- African
Home Adventure: www.africahomeadventure.com;
email: info@africahomeadventure.com.
-
riferimenti personali:
Abdallah/Ministro
(è il ragazzo di Zanzibar/Paje): Email:
ministro@hotmail.co.uk,;
cellulare: +255778182893; è anche su Facebook.
DA
NON DIMENTICARE!!!
1-
quaderni, matite, penne ecc. da regalare ai bambini, li gradiscono molto, come
pure le magliette.
2-
una torcia elettrica;
3-
repellente per le zanzare;
4-
cappello;
5-
creme solari;
6-
prima di partire per il safari fatevi accompagnare in un supermarket a comperare
dell’acqua, vi servirà anche per lavarvi i denti;
7-
un rotolo di carta igienica;
8-
un coltello multifunzione;
9-
un bicchiere richiudibile;
10-
un binocolo.
GUIDE
Ho utilizzato:
per il Kenya quella della Lonely Planet del 2008 e la Routard 2005/2006. Sempre
la Routard 2005/2006 e la Rough
Guide 2008 per Zanzibar. Ma ho visto che ora ne sono uscite di più aggiornate.
Se avete qualcosa da chiedere, fatelo pure tranquillamente al mio indirizzo email: amiciluciano@libero.it e Buon viaggio.
Luciano