Jamaica e Cuba
Diario di viaggio 2002-03
MILANO
=====> MADRID =====> MIAMI =====> KINGSTON
16-12-2002
Eccomi
qui finalmente! Il viaggio per arrivare a Kingston e' stata una vera tortura...perche'
e' stato un viaggio interminabile...sono partito con piu' di un'ora di ritardo
da Linate per Madrid a causa della nebbia, per questo motivo ho perso il volo
Madrid-Miami, e conseguentemente anche il volo da Miami-Kingston...ero in panico
perche' non sapevo che cosa fare, poi mi sono messo in fila davanti all'apposito
ufficio che serve a risolvere questo tipo di problemi,
la
fila non era indifferente quel giorno perche' non solo a Milano c'e' stata la
nebbia..spiego cosa mi era successo e finalmente mi trovano un posto in un
prossimo volo per Madrid-Miami, dovendo volare con una compagnia differente
dall'Iberia da Miami-Kingstom mi son fatto rilasciare un foglio dove c'era
scritto che il motivo del ritardo era dovuto alla compagnia dell'Iberia, per
fortuna ero assieme ad altri sventurati come me..un'Italiana che vive a Miami e
un Colombiano che doveva fare scalo a Miami per andare poi a Bogota, assieme e'
passato rapidamnete il tempo, l'Iberia ci ha pagato il pasto (Yuppi!) ma non mi
ha voluto pagare la notte che ho passato a Miami GRRRRR!!!!
Arriviamo
a Miami in piena notte, io avevo la partenza per Kingston per la mattina
seguente...decido di rimanere ad aspettare in aereoporto.
Parto
da Miami e in poche ore atterro all'aereporto di Kingston, il Norman Manley
International Airport e'molto piccolo, sbrigo le faccende doganali ed
esco...c'e' molto caldo allora decido di andare in un bar vicino all'uscita per
bere qualcosa e soprattutto per chiedere delle informazioni, per esempio se ci
sono dei mezzi di
trasporto
per andare al centro citta'...il primo problema e' stata la lingua..vabe' che il
mio Inglese non e' fantastico..ma almeno per chiedere delle informazioni non ho
mai avuto problemi, mi accorgo che in Giamaica anche se e' stata una colonia
Inglese...non parlano l'inglese di Oxford ma un Inglese con tante parole
dialettali, finalmente sono riuscito a capire che c'e' un bus che parte
dall'aereoporto
e va fino al centro citta'...lo prendo e arrivo al centro citta' passando per
quartieri dove c'erano molte case coloniali di un piano o al massimo due, la
maggior parte avevano bisogno di una ristrutturazione perche' erano messe male,
al centro citta' l'autobus fa il suo capolinea...la prima emozione che ho
provato
si puo' riassumere in una sola parola "PAURA"...c'e' proprio da
farsela sotto...come primo impatto, il centro citta' e' la zona chimata
"Parade" dove c'e' il William Grant Park, scendo dal bus e mi sembra
di essere in un girone Dantesco..tanta gente, un sacco di bancherelle nella
piazza e nelle vie circostanti e musica a tutto volume..una musica tipo rap nero
come nei sobborghi di New York...e poi tanta, tantissima sporcizia nulle strade,
faccio il giro della
piazza..l'oscurita'
stava scendendo, sentivo il cuore battere in gola, mentre camminavo mi accorgo
che c'era una persona nera completamente nuda per terra...a momenti la
calpestavo...dopo aver fatto un giro completo mi ritrovo al capolinea degli
autobus, fermo un ragazzo e chiedo se c'e' nella zona un Hotel..la risposta e'
negativa anche perche' mi dice che e' pericoloso per un bianco stare in quella
zona, dopodiche' mi dice che lui conosce un Hotel nella New Kingston, lo
seguo..prendo un'altro autobus con lui...il bus risale la citta' passando in
quartieri formati di casette modeste di un piano...nei giardini si vedono spesso
e volentieri le capre che vagano libere e brucano l'erba totalmente incuranti
del traffico, dopo circa trenta minuti di viaggio mi dice di scendere..lo
ringrazio scendo..e mi trovo davanti l'Hotel..cavolo mi ha lasciato davanti al
Sheraton Hotel!
GRRRRR...non
posso assolutamente permettermi una notte in Hotel come questi, ormai e'
scuro...fermo delle persone e chiedo se conoscono un Hotel che non costi
molto...dopo alcune risposte negative un signore mi dice che c'e' un Hotel non
troppo lontano, seguo le sue indicazioni...e finalmente lo trovo, il padrone e'
un
Cubano
un vecchietto di 80 anni con la barba bianca lunghissima ma davvero simpatico,
finalmente mi riposo!
Il
giorno dopo...bello riposato mi sveglio e torno in centro cioe' la parte
chiamata "Dowtown" mentre io in Hotel sono in "Uptown", di
giorno e' ancora piu' incasinato...affollata di bancarelle e di persone e con
questa musica a tutto volume che da fastidio..almeno forse a me...mentre i
Jamaicani sembrano assuefatti, la popolazione e' tutta nera....molti sono i
rasta con quel tipo particolare di
capelli...vi
posso assicurare che sentirsi la mosca bianca in un posto dove tutti sono neri
non e' facile starci...anche perche'... forse e' una mia impressione, ma vedendo
gli sguardi che incrociano il mio..mi accorgo che non sono amichevoli e non sono
considerato il benvenuto, sembra quasi che molti ti guardino con odio..anche quando si chiedono le indicazioni non sono gentili come i
latini americani che ero abituato, e poi non so se fanno apposta o no...faccio
delle comande in Inglese e questi invece ti rispondono in patois che non e' che
si capisce molto, deriva dall'Inglese creolo e da una fusione di vocaboli
Africani, Portoghesi e Spagnoli.
In
questa parte della citta' cioe' vicino alla Parade si trovano delle belle case
coloniali ormai diventate fatiscenti..negli anni 70 videro nella citta'la
nascita delle bande criminali intrecciate con i politici....i commercianti
iniziarono a lasciare il centro per spostarsi nella New Kingston e nelle
colline, questo esodo fu il preludio del declino dal quale il centro di Kingston
deve ancora risollevarsi, molti degli stupendi edifici coloniali lasciati dai
commercianti o dalle persone benestante venivano occupati da intere famiglie
povere, cosi' facendo l'esodo delle persone benestanti fu piu' rapido...ora
queste case vengono chiamate "yard".
Dopo
aver visitato il centro sono andato a visitare la casa piu' visitata della
Jamaica cioe' la casa di Bob Marley che praticamente trasformo' in studio di
registrazone ed ora e' un museo e' fatta di mattoni rossi con fuori la bandiera
Etiope davanti il museo c'e' una statua di Bob Marley con la chitarra in mano,
all'interno del muro di cinta c'e' un murale che rappresenta alcune fasi della
vita del cantante, dentro la casa si possono vedere i dischi d'oro e di platino,
alcuni indumenti religiosi rasta, alcuni indumenti del
cantante,
poi ci sono ritagli di giornali relativi al cantante e la camera da letto
rimasta intatta, all'esterno ci sono i fori delle pallottole sparate durante il
tentato omicidio nel 1976 e vicino l'albero sotto il quale Marley fumava la
ganja e suonava la chiarra, la tomba di Bob Marley e' in un villaggio di
montagna chiamato Nine Mile dove e' nato...non so se riusciro' a visitarla.
Alla
sera non uscivo perche' era troppo pericoloso, mi fermavo in Hotel visto che
c'era un bar e anche una discoteca, spesso rimanevo a parlare con il
proprietario...il vecchietto Cubano e mi facevo spiegare un po' la vita
Jamaicana...mi confermo' che c'e' molto razzismo nei confronti dei bianchi
"White",in modo dispregiativo alcuni chiamano i bianchi "Jake".
Nell'Hotel
c'erano tre Rumeni...che storia assurda sti tre tipi..praticamente sono partiti
clandestini dal porto di Bilbao pagando una cifra consistente per raggiungere
Kingston in Canada e dopo nove giorni di navigazione si sono ritrovati a...Kingston
in Giamaica..hi.hi.hi..quando mi hanno raccontato la scena del loro arrivo a
Kingston..mi hanno fatto morire dalle risate.....loro contenti i essere arrivati
in Canada escono e vedono la gente che e' tutta nera..hi.hi.., erano piantonati
notte e giorno da una guardia aspettando di essere rimpatriati, mentre due erano
davvero molto giu'..uno invece era su di morale, con quest'ultimo sono andato in
due posti vicino a Kingston, per fortuna la guardia gli dava il permesso di
girare durante il giorno.
Assieme
siamo andati a Port Royal, per arrivarci bisogna prendere un bus dalla Parade in
direzione dell'aereoporto internazionale, infatti Port Royal si trova alla fine
della striscia di terra lunga 16 Km chiamata "Palisadoes", questa
lunga striscia sabbiosa poggia su una formazione corallina sommersa e coperta di
sabbia, sedimenti e ghiaia trasportati dalla correnti occidentali, dopo circa 8
Km dall'aereoporto si arriva a Port Royal ricca di importanti edifici storici
tenuti malissimo sarebbero da restaurare tutti, un tempo questo villaggio era il
centro dei pirati caraibici e per un periodo e' stata la citta' piu' ricca del
Nuovo Mondo, nel 1600 l'Inghilterra sosteneva la guerra assieme ai pirati contro
i possedimenti e le navi Spagnole e il bottino veniva portato a Port Royal dove
avvenivano delle grandiose feste, la citta' attirava mercanti, venditori di Rum,
prostitute tanto che il clero la considerava "la citta' piu'
malvagia della terra", nel 1692 un violento terremoto distrusse Port Royal
e gran parte della citta' sprofondo', due terzi fu inghiottita dalle acque
dell'oceano e tutt'ora si trovao a circa 9 metri di profondita' ..la chiamano la
citta' sommersa..organizzano delle immersioni per visitarla, l'unica cosa
nevativa di Port Royal e' che ha le fogne a cielo aperto...in certe vie c'e'un
odore tremendo.
Dopo
aver visitato quel che e' rimasto di Port Royal abbiamo preso una barca a motore
e siamo andati in un isolotto corallino disabitato chiamato Lime Cay a circa 5
Km da Port Royal, davvero stupendo con un'acqua di un turchese bellissimo.
Il
giorno dopo siamo andati a vedere le spiagge di Hellshire Beaches, nella parte
orientale di Kingston, per arrivarci abbiamo preso un autobus sempre dalla
Parade, siamo arrivati dopo mezz'ora alla spiaggia Fort Clarence Beach Park e
poi siamo andati nella spiaggia principale Fisherman's Beach, dei posti carini
per fare il bagno.
Visitato:
KINGSTON
-Kingston
Parish Church (1699) fu ricostruita dopo il terremoto del 1907.
-William
Grant Park all'origine si trovava un forte eretto 1694 aveva i cannoni puntati
verso il porto, il forte raso al suolo nel 1870 e al suo posto hanno messo
questo, al centro c'e' il busto di Sir Alexander Bustamante che e' un eroe
nazionale, sembra che originariamente la statua guardava verso il porto..si dice
che si sia girata di 180 gradi a causa del terremoto del 1907.
-Ward
Theatre, e' il teatro ha una bella facciata azzurra i contorni bianchi.
-National
Gallary espone opere di pittori Jamaicani e anche opere
internazionali,all'ingresso c'e' una statua in bronzo di Bob Marley.
-St
Andrew Scots Kirk (1813) e' la piu' interessante chiesa di Kingston e' stata
costruita da un gruppo di ricchi mercanti scozzesi, fu ricostruita dopo il
terremoto 1907.
-Devon
House (1881)
-Bob
Marley Museum
PORT
ROYAL
-Old
Naval Hospital
-Fort
Charles, fu l'unica struttura a resistere durante il del 1962, gli altri 5 forti
di Port Royal sono sprofondati tutti in
mare.
-Maritime
Museum, sono esposti dei modellini di navi e una di oggetti legati alla nautica
risalenti all'epoca della marina britannica.
-St.
Peter's Church, (1725)
KINGSTON
=====> PORT ANTONIO
23-12-2002
quando
i posti erano completi, il viaggio e' stato incredibile perche' si passa vicino
alle Blue Montains dove il picco piu' alto arriva addirittura a 2256 metri, gia'
appena si esce da Kingston la strada inizia ad arrampicare sulle colline,
all'inizio si trovano le ville dei ricchi da li' c'e' un bellissimo panorama
della citta' che si affaccia su una baia naturale, si puo' notare la presenza di
sobborghi verdi ai piedi delle colline e, piu' in basso i grattacieli degli
alberghi di banche e degli uffici di Kingston e poi a mano a
mano
che si addentra nelle colline si trovano le capanne di legno colorate con i
colori Giamaicani ossia giallo, verde, rosso che rappresentano il sole la natura
e il sangue, il clima e' molto piu' umido perche' gli alisei provenienti dal
nord-ovest riversano le particelle d'acqua, il guidatore del minibus andava come
un pazzo e un paio di volte ha toccato dentro facendo le curve troppe strette,
dopo aver passato le montagne c'e' una distesa di coltivazione di banane e poi
si costeggia il mare fino ad arrivare a Port Antonio,
il viaggio dura circa 3 ore.
Port
Antonio e' la parte piu' inesplorata dell'isola ed e'stata l'ultima delle zone
dell'isola a essere popolata a causa delle lotte
con i Maroon che erano gli schiavi che vennero liberati dagli spagnoli
quando l'isola e' stata conquistata dagli Inglesi, quest'ultimi erano
interessati che questa parte dell'isola fosse abitata..per respingere le razzie
dei predatori Maroon, per questo motivo dettero degli incentivi ai coloni, i
Maroon prima si ripararono nelle Blue Montains e poi si arresero.
Por
Antonio e' la parte piu' umida perche' e' l'angolo sopravento dell'isola le
piogge sono molto requenti per fortuna che la maggior parte degli acquazzoni
avvengono di notte, la vegetazione e' davvero molto rigogliosa, la citta' e'
tranquilla, c'e l'opportunita' di conoscere la vera vita Giamaicana...dovuto al
fatto che non c'e' il turismo di massa rispetto ad altre parti dell'isola.
Anche
qui si e' visti come una fonte inesauribile di denaro facile,
per questo motivo quando sono arrivato ho incontrato il primo "hustler"
che significa "scocciatori" me ne aveva parlato il proprietario Cubano
dell'Hotel di Kingston, della categoria fanno parte i ladruncoli, mendicanti,
furbetti che fruttano le occasioni favorevoli e in Giamaica le maggiori
opportunita' siamo noi turisti ..un psssst...sibilante per attirare l'attenzione
e se si volge lo sguardo nella loro direzione subito piombano come falchi, in
certi casi quando si arriva all'esasperazione mi hanno insegnato di usare la
frase magica "cho mon, doan't harass de touris" che significa "hey
amico, non infastidire i turisti", questo hustler mi ha portato in una
guest house piu' cara dicendomi che in quella che volevo andare io non c'era
posto...ho accettato perche' pioveva, il giorno dopo pero' mi sono trasferito
nella guest house che avevo intenzione di andare anche perche' era piu'
economica e anche piu' pittoresta..anche se ovviamente piu' spartana, era
gestita da una famiglia rasta..peccato che la foto che ho fatto prima di andare
via con tutta la famiglia non e' venuta, seduti sulla veranda della casa ogni
tanto c'era qualche componente della famiglia che fumava la ganja...specialmente
alla sera.
I
mercati sono simili a quelli latini americani, affollati e pieni di colori..pero'
si differiscono gli odori..infatti in Giamaica nei mercati l'aria e' impregnata
di ganja...solo il passaggio a volte e' come farsi una canna..hi.hi..hi...adesso
non pensate che passavo le giornate avanti e indietro per i mercati..hi.hi.hi..
Per
dovere di cronaca...la ganja viene fumata in spinelli chiamati "spliff"
oppure con una pipa ricavata da un corno di capra e viene chiamata "chalice".
Le
spiagge non sono il massimo bisogna fare parecchi Km prima di trovarne una per
esempio Long Bay, nella baia c'e' un porto dove attraccano le navi da crociera
e' chiuso agli esterni c'e' una recinzione...ma io...come sempre sono riuscito
ad arruffianarmi le guardie e mi hanno fatto entrare...dentro il centro e'
attrezzatocon ristoranti, con aiuole ben curate...insomma tutto per rendere
piacevole la sosta per i turisti che arrivano via mare con le varie
imbarcazioni, in fondo c'e' anche una piccola e graziosa spiaggetta chiamata
Jamaica Reef Beach.
Al
centro della baia c'e' un'isola chiamata Navy Island se non fosse per le
correnti si potrebbe raggiungere a nuoto dalla spiaggetta, saranno 300 metri
piu' o meno e per un pesciolino come me..non sarebbe un problema..hi.hi..,
quest'isola fu aquistata da Errol Flynn alla fine degli anni 40, si innamoro'
dell'isola dopo che il suo yacht Zacca fu costretto ad attraccare a causa del
maltempo nel 1946, divento' il luogo di feste nelle quali partecipavano le piu'
grandi star di Hollywood, la leggenda dice che di notte al molo si possa vedere
il suo fantasma che si diverte con sushi e whisky.
E'
possibile andare sull'isola tramite barche che partono dal molo di W Palm Ave,
il prezzo e' di 3 U$S.
Dopo
un periodo trascorso in Giamaica e' doveroso fare qualche considerazione...per
prima cosa il pericolo nell'attraversare le strade, qui guidono al contrario
come gli Inglesi e quindi bisogna prima guardare a destra il che...non e' facile
per noi, mi sono gia' preso un paio di strombazzate..hi.hi..hi..
Le
ultime due cose che voglio raccontare e' che i Jamaicani piu' o meno tutti hanno
il cellulare e a volte si possono vedere parlare dove c'e' un casino infernale
tra musica e gente...chissa' come faranno.
L'altra
cosa e' la quantita' impressionante di chiese che ci sono in Jamaica, dalle
protestanti, cattoliche, avventiste, gospel..davvero tantissime, la domenica e'
bello vedere tutte le persone che vanno in chiesa e mettono il vestitino della
festa...le donne hanno dei bei vestiti in raso lucente, va molto un colore rosa
confetto..o bianco che con il colore della pelle nera risalta un casino e poi si
mettono pure il capellino, sono davvero forti, gli uomini pantaloni neri e
camicia bianca, tutti vanno in chiesa con la bibbia sotto braccio...sono passato
davanti una chiesa...la predica e' davvero grintosa..troppo bello veramente!
Un
po' di modi da dire Jamaicani li ho imparati per esempio: "cool running"...che
significa "nessun problema", in questi giorni mi sono immerso nella
vita Jamaicana ho imparato molte cose anche se ammetto di non sentirmi a mio
agio ancora...e forse non lo sarei neanche se ci rimanessi dei mesi in questa
isola.
Visitato:
-Christ
Church,(1840) una costruzione Anglicana di mattoni, in stile neoromantico,
situata in cima a una collinetta che domina East Harbour.
-Village
of St. George, un bell'edificio in stile Olandese.
-Fort
George, (1729) nel capo estremo della penisola in fondo a King St., ci sono
ancora i cannoni dell'epoca, gli alloggi dei militari sono stati trasformati in
alloggi studenti della scuola Titchfield School.
PORT
ANTONIO =====> PORT MARIA (70km)
(Visitato
Ocho Rios da Port Maria 40Km)
28-12-2002
Da
Port Antonio sono partito in direzione di Ocho Rios, non essendoci corse dirette
ho dovuto fare due soste la prima ad Annotto Bay e poi da li con un taxi
collettivo mi sono fermato a Port Maria a una quarantina di Km da Ocho Rios,
sara' che il paesino era tranquillo..sara' che la stazione degli autobus era di
fronte alla spiaggia con un colore del mare turchese che diventava di un blu
intenso un centinaio di metri al largo..fatto sta che ho deciso di fermarmi ed
e' stata una brillante idea dopo...che nei giorni seguenti ho visitato Ocho Rios.
I
Giamaicani passano la vigilia di Natale con una festa sfrenata che dura fino
alle sei di mattina, la musica e' a palla in tutto il paesino..io alle due e
mezza me ne sono andato a nanna perche' non ce la facevo piu' a reggere la loro
musica...ma la Giamaica non era la patria del Reggae? In due settimane non ho
sentito una canzone di Bob Marley e solo poche canzoni di Reggae, in compenso ho
sentito un martellante Rep Americano! La presenza delle caprette davanti alle
case e' ormai una costante in tutta l'isola..pensavo che fosse una
caratteristica di Kingston...praticamente e' il loro animale domestico Il giorno
di Natale me lo sono passato nella bella spiaggia di Port Maria...Pagee Beach.
Il
giorno dopo mi sono svegliato molto presto e sono andato e tornato in giornata
da Port Maria a Ocho Rios.
Ocho
Rios e' davvero una localita' molto turistica, viene chiamata dai Giamaicani
"Ochi", e' uno dei punti di attracco piu' gettonati per le navi da
crociera ha numerosi complessi turistici del genere "tutto compreso"
con spiagge private, ho fatto bene a non andare perche' i prezzi sono
esorbitanti gli Hotel costano dai US$40 in su, la ragione per la quale sono
andato a Ocho Rios e' stata soprattutto per vedere le famose cascate Dunn's
River Falls che si trovano a circa 3 Km dalla citta'...mi son fatto tutto il
percorso a piedi percorrendo "One Love Travel" (il marciapiede che
corre lungo la A3).
Le
cascate sono davvero molto carine..sono e' meglio arrivare presto alle cascate
per evitare la folla, anche se e' difficile.Sono formate da dei grandi gradini
calcari che degradano per 200 metri fino alla spiaggia in una serie di cascate e
di pozze, l'acqua e' freddina e le cascate sono coperte dalla foresta pluviale,
la cosa piu' bella e' che si puo' arrampicarsi dalla spiaggia e risalire le
cascate, si puo' noleggiare sandali di gomma 5 U$S presso le bancarelle vicino
all'ingresso, e' possibile lasciare gli oggetti di negli armadietti vicino la
spiaggia.
Era
strapiena di Italiani quel giorno perche' era arrivata a Ocho Rios una nave da
crociera Italiana, all'uscita delle cascate si e' obbligati a passare attraverso
una stradina piena di bancarelle di artigianato...mi ha fatto ricordare i nostri
Autogrill dove ti fanno passare attraverso i salamini e le cose gustose..hi.hi.h.i.
li' pero' ci sono i Giamaicani che cercano di venderti le cose...e' stato piu'
difficile uscire indenni dal mercatino che fare l'arrampicata..hi.hi..hi.alla
sera sono tornato a Port Maria.
Con
un po' di dispiacere non sono riuscito ad andare a Nine Mile dove c'e' il
mausoleo di Bob Marley, ma non e' molto comodo arrivarci e non ho avuto il
tempo.
Vorrei
spendere due parole per uno spuntino Giamaicano che a me piace molto si chiama
"patty" e' uno spuntino un po' salato e condito a forma di mezzaluna,
imbottito di carne o verdure.
Per
la colazione..."Ackee e saltfish", l'ackee e' un frutto con una polpa
gialla, viene servito con "johnny cakes" (gnocchi fritti), "callalo"
(verduda), e pesce "escovietched".
Un'altro
piatto tipico e' il "jerk" e' un termine che descrive un processo di
cottura della carne marinata in una salamoia molto intensa.
PORT
MARIA =====> MONTEGO BAY
(Visitato
Negril 83 Km da MoBay)
Il
giorno dopo sono partito per Montego Bay chiamata dai Giamaicani "MoBay"
che e' la seconda citta' della Giamaica nella parte nord
occidentale dell'isola e' la prima citta' come importanza turistica il
viaggio dura una quarantina di minuti per arrivare a Ocho Rios e da Ocho Rios a
Montego Bay dura due ore di viaggio.
A
Montego Bay si trova anche la piu' alta concentrazione di edifici coloniali di
tutta l'isola, nel centro citta' edifici in pietra e case in legno di epoca
georgiana, ha molti campi da golf, scogliere coralline e boschi di mangrovie al
largo della costa che rientrono nei confini di MoBay Marine Park.
Mi
sono trovato una sistemazione al centro della citta' in una Guest House molto
carina..a pochi Kmm ci sono una sfilza di alberghi molto cari, le spiagge sono
carine sia quelle private che quelle libere, sono rimasto un po' meravigliato
perche' pensavo di trovare piu' hustler, invece e' abbastanza tranquilla.
L'ultimo
posto che mi ero prefissato di visitare e' Negril, che si trova sulla parte
ovest dell'isola, per ragioni di tempo sono andato e tornato in giornata da
Montego Bay, mi dispiace perche' il Negril meritava davvero di restare qualche
giorno...ha una spiaggia davvero spettacolare Long Bay e' la spiaggia piu' lunga
ben 11 Km e'anche la piu' bella, contornata da palme, sono circa due ore di
viaggio da Montego Bay, alla sera sono tornato...un vero peccato perche' mi
hanno detto che i tramonti sono bellissimi perche' il sole sembra cadere sul
mare all'orizzonte, e' la localita' piu' vivace e anche quella piu' informale e
permissiva verso le persone che fumano la ganja...anche se e' da chiarire che in
Giamaica il possesso, il consumo e la vendita della ganja e' illegale.
I
"rasta" in Giamaica sono delle persone veramente particolari con
i loro capelli lunghi e non pettinati ragruppati in lunghe trecce
chiamate "dreadlocks" o "dreads", le trecce simboleggiano la
criniera del leone, i rasta aderiscono a una religione non organizzata "rastafarianismo"
e credono che l'Etiopia sia la patria spirituale della razza nera e che un
giorno li' siano destinati a tornare, non tutti i rasta hanno i capelli lunghi e
non tutti fumano la ganja.
A
proposito di capelli..l'ultima moda in Giamaica tra i ragazzi e' quella di fare
le trecce aderenti allla testa sembrano per dare un'idea...come i battistrada
della gomma dell'auto le trecce sono parallele.
La
filosofia rasta poggia sui "ventuno punti" di un documento che inizio'
a circolare negli anni 50.
Il
primo dice che la razza africana e' una delle razze elette da Dio, una delle
dodici tribu' di Israele discendente dagli Ebrei e poi andate disperse) la
Giamaica e' Babilonia (luogo in cui gli Israeliti furono tenuti in schiavitu') e
il destino dei rasta e' l'esilio in una terra che non puo' essere redenta.
Il
secondo principio afferma che Jah (cosi' e' chiamato il Dio) un giorno condurra'
i seguaci di questa fede da Babilonia a Sion (la terra promessa cioe'
l'Etiopia).
Ritengono
che la Bibbia originariamente raccontasse la storia dei popoli africani, ma che
sua stata rubata e riscritta dai bianchi per sopprimere e assoggetare i
neri...questa interpretazione non fa altro che che rafforzare la sfiducia nei
confronti della societa' bianca.
I
rasta considerano la ganja un mezzo per comunicare con Dio, come ho detto la
maggior parte dei rasta fumano la ganja ma non tutti, anzi...essendo piu' di una
le sette rasta...una di esse dice che i veri rasta predicano l'amore e la non
violenza, sono vegetariani, astemi ed evitano il tabacco e disprezzano i
prodotti consumistici occidentali..questi ultimi chiamano gli altri rasta ..piu'
"libertini"...."wolves" (lupi).
L'ultima
cosa che volevo dire e' che il saluto rasta e' fatto appoggiando i pugni chiusi
e dicendo "guidance" che significa "Dio sia con te".
Comunque
a parte questi hustler la gente e' sinceramente abbastanza cordiale anche i
Rasta, a volte la minaccia maggiore e' quella che la nostra immaginazione
prospetta che possa succedere qualcosa, detto questo e sommando il fatto che
nell'isola le piu' belle spiagge sono private o nei Resort penso che come la
Repubblica Domenicana il miglior modo per visitare questi posti e' affidarsi a
un'agenzia di viaggio e comprare un pacchetto di viaggio tutto compreso in una
lussuosa localita' turistica.
Visitato:
-Fort
Montego, c'e' rimasto ben poco..una piccola postazione tre cannoni.
-Sam
Sharpe Square, questa affollata piazza acciottolata si i comizi nel periodo
delle elezioni, al centro c'e' piccola fontana in bronzo (dipinta in
argento)dedicata comandante Kerr che era menbro di una delle piu' importanti
famiglie del commercio delle banane. Originalmente la piazza si chiamava
"parade" in seguito
prende il nome dell'eroe nazionale Samuel Sharpe (1801-1832) capo della
rivoluzione di Natale durata una settimana, c'e' un monumento dedicato a lui
nella piazza.
-The
Cage (la gabbia) un edificio di pietra e mattoni rossi costruito nel 1806 come
prigione.
-Burchell
Memorial Baptist Church (1824)
-Dome
House, dedicato a spettacoli teatrali e balletti.
-St
James Parish Church, (1775) fu danneggiata durante il terremoto del 1957, si
dovette provvedere a una completa ristrutturazione...tombe..
MONTEGO
BAY =====> SANTIAGO DE CUBA
02-01-2003
Eccomi
a Cuba! Prima di scrivere le prime impressioni su Cuba voglio descrivere il
viaggio e il mio arrivo all'aereoporto internazionale Antonio Maceo di Santiago
de Cuba.
Ho
lasciato la Guest House di Montego Bay nel pomeriggio del 28 Dicembre e mi sono
diretto all'aereoporto anche se il check-in era alle 5 del mattino ho preferito
passare la notte all'aereoporto anche perche' non avrei chiuso occhio per la
paura di perdere il volo volevo essere sicuro al 100% di partire, l'aereo era un
bimotore che trasporta una cinquantina di persone di quelli che non volano ad
altissima quota e quindi ti da la possibilita' di vedere un bel panorama...nubi
permettendo, dopo aver fatto uno scalo a Kingston abbiamo ripreso il volo per
Santiago de Cuba, il viaggio e' durato poco piu' di un'ora gia' dopo una
quarantina di minuti si vedeva la costa sud orientale di Cuba....finalmente!!
L'aereo
ha proseguito costeggiando la terra ferma della costa, si vedeva bene tutta la
Sierra Maestra, la mitica Sierra Maestra dove e' sbarcato Fidel Castro nel 1956
con la mitica imbarcazione Granma e 82 compagni, dopo circa mezz'ora atterriamo
all'aereoporto, la prima cosa che subito mi colpisce e' una scritta a lettere
cubitali con la bandiera Cubana a fianco "REBELDE AYER, HOSPITALARIO HOY,
HEROICA SIEMPRE" che significa "ribelle ieri, ospitale oggi, eroica
sempre"...si...sono proprio arrivato a Cuba....Santiago e' la citta'
rivoluzionaria perche' qui il 26 Luglio 1953 Fidel Castro e un gruppo di persone
hanno dato inizio alla rivoluzione assaltando la caserma Moncada. La data del 26
Luglio e' una data storica a Cuba soprattutto quest'anno che e' il cinquantesimo
anniversario dell'inizio della rivoluzione, e lo si nota subito girando per la
citta'.
Santiago
de Cuba e' stata la prima capitale di Cuba, in questa parte orientale dell'isola
c'e' la piu' grande concentrazione di neri a causa delle deportazioni di schiavi
Africani usati come mano d'opera nell'era del colonialismo Spagnolo, e poi anche
dall'afflusso di profughi Haitiani durante le numerose rivolte di schiavi che
sono successe ad Haiti, infatti Haiti dista solo 77 Km dalla parte piu' vicina
di Cuba..cioe' la costa sud est della provincia di Guantanamo, conseguenza di
queste cose a Santiago de Cuba c'e' empre stata una cultura e tradizioni
popolari fiorenti, per esempio questa regione e' la patria del "son"
che non e' nient'altro che il ballo progenitore della salsa, qui si mescolano
anche i riti e le musiche afro-cubane.
Purtroppo
prima del nostro aereo ne e' arrivato uno da Miami, quindi la fila era lunga
alla dogana ed essendo il controllo particolarmente scrupoloso l'attesa
diventava pesante, arriva il mio turno....l'unica mia preoccupazione era quella
che mi chiedessero il voucher dell'Hotel che avevo fatto scrivere nella mia
"tarjeta del turista" che e' il visto per il turista, avevo fatto
scrivere dall'agenzia un Hotel che avevo letto in una guida quindi era
fittizio...il problema e' che il governo Cubano vuole che si passi almeno le
prime notti in un Hotel dello stato, ma per fortuna non mi ha detto niente, in
compenso mi ha fatto un sacco di domande personali, ha passato il mio passaporto
sopra uno schermo e mi ha timbrato..non il passaporto ma bensi' il visto del
turista questa e' una cosa molto strana ma pensando alla motivazione la si puo'
capire..lo fanno soprattutto per i cittadini Americani che non sono affatto
pochi quelli che visitano Cuba il governo Americano proibisce ai propri
cittadini di visitare Cuba..
e
con questo stratagemma non rimane nessuna traccia nel passaporto.
Ero
nella sala d'attesa..mentre aspettavo di ritirare il mio zaino ho avuto la
sensazione di avere gli occhi addosso da parte di qualcuno...infatti poco dopo
si e' avvicinato un uomo piccoletto baffuto e mi ha chiesto il passaporto lo ha
aperto e mi ha invitato a seguirlo, mi ha portato in un angolo della sala deve
c'erano due sedie, ha tirato fuori un piccolo block notes e ha iniziato a farmi
le domande piu' o meno le stesse che mi avevano fatto precedentemente mi ha
ringraziato e se ne e' andato, dopo aver ritirato il mio zaino mi sono messo a
fare l'ultima fila dove controllavano i bagagli, arrivato il mio turno mi hanno
fatto tirare fuori tutte le cose che avevo sia nel mio zaino grande che in che
quello piccolo hanno controllato proprio tutto in modo dettagliato e mentre lo
faceva...per l'ennesima volta seguivano le domande...alla fine finalmente riesco
ad uscire dall'aereoporto.
La prima cosa che mi ha colpito e' stata quella di vedere le macchine dei tassisti..wow..wow..troppo belle erano macchine degli anni 50 e 60 americane, mentre aspettavo i bagagli ho conosciuto un ragazzo tedesco di Dresda e abbiamo deciso di prendere il taxi assieme per dividere le spese, il costo del taxi e' stato di 6 dollari, ma per chi vuole risparmiare puo' farlo prendendo il bus 212 e puo' pagare 0.40 pesos cubani, una volta arrivati vicino al centro della citta' ci siamo messi a cercare una "habitacion particular"..le "abitazioni particolari" sono case di Cubani dove si puo' trovare alloggio sono facilmente riconoscibili perche' sulla porta c'e' un'insegna azzurra che ha la forma di un triangolo con la scritta "Arrendedor inscripto", le prime case che abbiamo trovato volevano 20 o 25 dollari per una notte un po' troppo per le nostre tasche..poi abbiamo trovato un ragazzo che a tutti i costi ci ha voluto aiutare a trovare due stanze per noi a 15 dollari, non e' stato facile e abbiamo girato abbastanza per trovarla ma alla fine siamo riusciti e per di piu' vicino alla piazza principale di Santiago.
Che
gentile persona questo Cubano direte voi...anch'io a dire il vero pensavo lo
stesso, ma poi parlando con la proprietaria della casa le cose si sono rivelate
un po' differenti...questo tipo di persone vengono chiamate "jineteros"...se
pensate che le prostitute vengono chiamate "jineteras" potete
immaginare che non sono delle gran belle persone, hanno un fare molto
amichevole...fanno da tramite e portano i turisti a trovare abitazioni
particolari, oppure ai "paladares"....che sono case di Cubani dove si
puo' mangiare come se fosse un ristorante cosi' facendo il piu' delle volte sia
il prezzo della habitacion particular che quello del paladares aumenta per
pagare la commissione a questi jineteros...nel nostro caso la proprietaria
doveva dare 6 dollari al giorno allo jinetero, cioe' 3 dollari al giorno per
abitazione, dopo aver saputo questo dalla padrona di casa ci siamo messi
d'accordo a dire che dormivamo in una sola stanza cosi' ha dovuto pagare solo 12
dollari allo jinetero per i 4 giorni passati a Santiago e non 24 dollari.
Per
capire bene quanto possano valere 12 dollari a Cuba bisogna parlare dei salari
Cubani, tutte le persone vengono pagate in "pesos cubano" che vanno
dall'equivalente di 4 dollari fino ad arrivare ai 20 dollari per un dottore
primario, quindi quel jinetero ha guadagnato piu' della meta' dello stipendio di
un primario in pochi minuti solo portandoci in una habitacion particular..una
cosa davvero assurda vero? Il salario dei Cubani che lavorano per lo stato e'
una cosa che non bisogna MAI DIMENTICARE per capire bene come funzionano le cose
in questo paese unico al mondo.
Siamo
stati davvero fortunati a trovare questa habitacion particular o per meglio
dire...siamo stati fortunati a trovare questa persona come proprietaria perche'
grazie a lei e alle mie centinaia di domande e curiosita' che avevo da farle su
Cuba in pochi giorni ci ha chiarito perfettamente i nostri dubbi e i nostri
pregiudizi che avevamo per "il sentito dire" e "il aver
letto" .....all'inizio effettivamente ero come dire...un po' cauto a fare
le domande anche perche' avevo un po' la paura di essere invadente, ma poi dopo
le prime domande era proprio la proprietaria che aveva voglia di dirmi la sua
verita' su Cuba e sulla vita dei Cubani, la proprietaria e' una architetta che
lavora tutta la settimana..non ho capivo bene quale era il motivo che spingeva
questa persona a lavorare ancora visto che il suo stipendio equivale a circa 8
dollari mensili...ma dopo l'ho capito...praticamente sono due le motiviazioni,
la prima e' quella che le piace il lavoro che fa' anche se e' pagata cosi'
poco...la seconda e' per non far vedere al regime che si sta arricchendo solo
per il fatto di avere una habitacion particular.
Molte
habitacion particular fanno anche da "paladares" cioe' oltre a offrire
il posto per dormire si puo' anche mangiare...non e' obbligatorio...ma se lo si
fa...si puo' fare un conto unico e si puo' abbassare il prezzo, piu' o meno i
prezzi per dormire vanno dai 10 dollari fino a un massimo di 25 dollari
dell'Avana, le colazioni 2 o 3 dollari e il pranzo o la cena dai 5 agli 8
dollari.
I
paladares, per limitare la concorrenza con i ristoranti dello stato hanno una
capienza non superiore a 12 posti, i piatti di manzo sono vietati in quanto
tutti i bovini sono di proprieta' dello stato, i controlli del governo Cubano
sulle habitacion particular sono davvero molto scrupulosi e molto frequenti...il
proprietario deve scrivere tutti i dati degli ospiti su appositi libri, chi
sgarra paga delle multe molto salate che possono arrivare anche a 1000 dollari,
una volta sono arrivati alle 5 di mattina i controlli, le tasse che devono
pagare i proprietari sono di 100 dollari per mese per ogni stanza o 180 dollari
se fanno anche da paladares la tassa viene pagata sia se la stanza e' stata
occupata per tutti i giorni sia se non e' mai stata occupata durante il mese,
chi non ha i soldi per pagare la tassa viene tolta la licenza...se poi si vuole
riaprire l'attivita' si deve pagare una multa alta.
Il
governo Cubano non vuole far arricchire le persone che hanno queste attivita'...per
questo motivo grazie ai controlli molto scrupolosi sa bene quanto tassare i
proprietari...le tasse sono aumentate di molto negli ultimi anni, non sono
uguali dappertutto dipendono da regione a regione e sono piu' alte nelle zone
dove c'e' piu' turismo...il governo Cubano sa tutto, ha in mano tutti i
dati...non sfugge niente qui a Cuba.
Anche
le jineteras e i jineteros in un certo senso sono tassati, tutte le persone che
vivono di espedienti sono sotto controllo e di tanto in tanto vengono portati in
prigione...se vogliono tornare liberi devono pagare delle multe, a mio modo di
vedere questa e' una entrata in dollari americani per lo stato, fanno finta di
lottare contro la prostituzione con delle multe..ma in verita' allo stato fa
comodo che esistano persone cosi'...
Arrivati
a Cuba i primi giorni una delle cose più difficile da capire sono le valute che
vengono usate e dove e' possibile usarle, a Cuba c'e' il peso Cubano, il peso
convertibile, e il dollaro americano chiamato "divisa".
I
pesos Cubani vengono cambiati al Banco Casa Cadeca...piu' comunemente chiamato
Cadeca, e' facile trovare delle lunghe file di Cubani che comprano dollari alle
entrate delle Cadeca, se non si vuole fare la fila si puo' cambiare i dollari in
pesos dagli stessi Cubani che sono in fila.
Il
dollaro e' usato in tutti i negozi dove e' possibile trovare tutti i generi
alimentari gli altri negozi sono vuoti o hanno pochi generi, i dollari sono
usati per pagare musei e tutte le escursioni turistiche, habitacion particulares
e paladares, nei ristoranti.
Tutti
gli Hotel e i ristoranti sono di proprieta' dello stato, e' facile capirlo
perche' nei ristoranti statali per i turisti il servizio lento, il cibo scadente
e i prezzi eccessivi fanno si che sia meglio evitarli se e' possibile, mentre i
ristoranti per i Cubani hanno tutti i difetti che ho descritto prima ma..hanno
prezzi bassissimi perche' si paga in pesos.
Nei
ristoranti bisogna stare sempre attenti e chiedere per prima cosa "la
carta" che e' il menu' in alcuni ristoranti sono scritti i prezzi per i
cubani pagabili in pesos cubani e vicino il prezzo per i turisti pagabili in
dollari, in altri ristoranti che sono tipicamente per i Cubani i prezzi sono in
pesos cubani e' possibile riconoscerli perche' all'entrata in una specie di
tabellone hanno scritto i vari piatti disponibili e il prezzo in pesos cubano a
fianco, quando finisce la disponibilita' del piatto tolgono il foglio dove c'e'
scritto il piatto e il prezzo dal tabellone, i ristoranti per i Cubani sono
davvero convenienti per quanto riguarda i prezzi ma bisogna stare attenti
perche' ci e' capitato di mangiare in un ristorante Cubano che si pagava in
pesos cubano...tornare la sera dopo e alla fine della cena il cameriere ci ha
presentato il conto in dollari..hi.hi..hi..ci ha tentato ma l'abbiamo sgamato
subito.
Il
peso cubano e' usato come ho descritto in alcuni ristoranti, i1 dollaro equivale
a 27 pesos Cubani, si possono usare i pesos per comprare tutte le cose da
mangiare e bere che i Cubani vendono dalla casa, si perche'..ci sono molti
cubani che per guadagnare qualcosina in piu' si mettono a vendere bibite
refresco" o succhi di frutta "Jugos", si possono trovare anche
pizzette e anche dolci, per tutte queste cose ci sono sempre scritti i prezzi in
appositi tabelloni, ci sono dolci che costano 1 peso e sono deliziosi tipo il
dolce al cocco, ci sono "refresco" sempre a 1 peso che sono dei
bicchieri di bibite fresche, spremute a 2 pesos oppure pizze che possono variare
dai 5 pesos ai 10 pesos.
Il
peso Cubano e' usato nei mezzi di trasporto tipo gli autobus cittadini che
vengono chiamati "guagua" a dir la verita' costano 20 o al massimo 40
centesimi di peso Cubano.
Il
peso convertibile invece equivale al dollaro il rapporto e' 1:1 e' usato spesso
nei resti in monete quando si paga in dollari o nello stesso peso convertibile
di carta...anche se non se ne vedono molti..si possono pagare tutte le cose che
vengono pagati con i dollari americani chiamati come dicevo prima
"divisa" ma cosa molto importante e' disfarsene prima della partenza
perche' non hanno nessun valore fuori da Cuba.
Il
giorno dopo il nostro arrivo a Santiago de Cuba siamo usciti per andare a
visitare il "Castillo de San Pedro del Morro", un'altra cosa che
colpisce e' la mancanza del traffico anche nel centro citta'...una delle cause
e' il forte embargo americano e quindi a causa di esso le macchine sono poche e
vecchie anche se qualche macchina nuova si vede in giro, i marciapiedi a loro
volta sono pieni di gente che cammina, arriviamo alla fermata dell'autobus
(viene chiamato "guagua") c'e' parecchia gente che aspetta..anche se
e' sparpagliata c'e' una fila precisa e bisogna sempre chiedere ad alta voce chi
e' l'ultimo della fila (a volte ti chiedono pure il penultimo della fila),
passano due bus..erano strapieni e al terzo riusciamo finalmente a prenderlo,
una cosa particolare che si puo' vedere alle fermate degli autobus e'
che...anche se l'attesa e' diventata una cosa abituale e' il luogo dove le
persone chiacchierano dei temi piu' svariati, i bus si riempiono fino
all'inverosimile e una volta saliti la preoccupazione principale e' quella di
come si riuscira' a scendere con tutta questa gente, provo a vedere nelle varie
fermate....la gente riesce a scendere anche se con molta difficolta', arriviamo
alla fermata del castello e scendiamo...siamo fortunati perche' e' l'ultima
fermata dell'autobus e quindi non abbiamo avuto problemi a scendere, il castello
e' molto carino situato a strapiombo sul mare arroccato in cima alla collina
davvero una posizione strategica all'entrata della baia, prima di arrivare al
castello passiamo davanti a una piccola spiaggetta molto carina chiamata "Caleta"
decidiamo di fare un bel bagnetto prima di intraprendere la salita a piedi fino
al castello....dal castello c'e' una vista fantastica della baia..formata a
ferro di cavallo che si apre nel mar dei Caraibi...un mare cosi' azzurro che
all'orizzonte si confonde con il cielo.
Nel
pomeriggio torniamo giu' e decidiamo di prendere un traghetto che va da Punta
Gorda a Ciudamar e Cayo Granma, che e' un pittoresco isolotto che si trova
all'interno della baia, ci sono delle casette molto carine, per fare il giro
del'isolotto ci vogliono circa 15 minuti, il traghetto ferma anche a La Socada
che si trova di fronte al Morro nell'insenatura del porto...da qui c'e' una
bellissima veduta appunto del El Morro.
Alla
sera cerchiamo un locale dove sia possibile ascoltare la musica cubana dal vivo,
c'e' "La casa della trova" che tutti ci consigliano di andarci,
l'entrata costa 2 dollari, la musica e' meravigliosa e vedere ballare i cubani
e' stupendo, vedere questi due corpi che si muovono in modo cosi' armonioso con
la musica e' davvero un bello spettacolo, ci sono molti stranieri, e anche molte
ragazze cubane, e' facile fare conoscenza ma ci si rende conto che sono tutte
jineteras, nessun Cubano potrebbe spendere 2 dollari per andare a ballare.
Il
centro storico di Santiago de Cuba non e' grande e si puo' visitare tutte le
cose interessanti a piedi senza problemi, una cosa da non perdere e' quella di
salire all'ultimo piano dell'Hotel Casa Granda tramite l'ascensore..da lassu'
c'e' una bellissima vista della citta', la cosa strana e' che i Cubani non
possono salire, un'altra cosa che ci si rende conto camminando per la citta' e'
la pulizia delle strade..soprattutto per chi ha gia' viaggiato in altri paesi
latini americani, l'ultima cosa da raccontare e' la differenza tra i negozi
alimentari dove si compra in dollari e quelli dove si compra in pesos, nei primi
c'e' tutto e di piu'..si possono trovare tutte le cose che si trovano nei nostri
negozi..nei secondi si trova solo rum e sigari e sigarette cubane a basso
costo..sono davvero una desolazione questi negozi.
Il
giorno dopo prendiamo l'autobus per il Santuario El Cobre, La basilica Nuestra
Senora del Cobre si trova a circa
20 Km da Santiago e' il luogo di pelligrinaggio piu' venerato del paese.
La
storia ha inizio nel 1606 quando tre pescatori trovarono una statua in legno
della vergine che galleggiava sulle acque della Bahia del Nipe, l'immagine
recava un cartellino dove si leggeva "Sono la Virgen de la Caridad",
fu portata alla miniera di rame de El Cobre e fecero un un santuario, la Vergine
fu proclamata Santa Patrona di Cuba da Papa Benedetto XV, viene familiarmente
chiamata "Cachita" la Vergine.
La
statua de la La Nuestra Senora de la Caridad e' possibile vederla all'interno di
una cappelletta e contiene numerosi ex voto, piccoli oggetti e ricordi lasciati
dai fedeli per ringraziare la Vergine dei favori ottenuti per la sua
intercessione.
Nei
primi giorni un'altra cosa che mi ha colpito e' stata la televisione Cubana, ci
sono tre canali di televisione "Cubavisión" (Cubavisione) , "Telerebelde"
(Televisione ribelle) e "Canal Educativo", (Canale Educativo) i
programmi della giornata di questi canali sono costituiti dalla maggior parte di
lezioni su materie scolastiche, un po' di documentari, un po' di musica, una
telenovela seguitissima e pochissimi film, quello che non manca in ogni canale
sono i programmi di propaganda a favore del regime Comunista, fanno vedere i
discorsi di Fidel Castro, programmi politici, ma la cosa che mi ha colpito di
piu'...e' la pubblicita'...televisiva e nelle strade Cubane non e' sui prodotti
da vendere ma e' interamente su quanto ha fatto di buono il regime, come se
dovvessero convincere qualcuno di questa cosa.
Per
quanto riguarda i giornali..ce ne sono due "Juventud Rebelde" (Gioventu'
Ribelle) e "Granma" (che e' il nome della barca dello sbarco di Fidel
Castro a Cuba che diede l'iinizio' la rivoluzione), sono giornali politici di
propaganda a senso unico a favore del regime.
Siamo
arrivati al 31 di Dicembre, mi sento un po' ansioso come tutti i Capodanni,
perche' un'altro anno se ne va...e bisogna lasciarlo divertendosi il piu'
possibile per..finirlo alla grande e iniziare quello nuovo nei migliori dei
modi, c'e' un'aria strana a Santigo..c'e' un via e vai di gente che si sta
organizzando per questa notte e nella piazza principale ci sono in ballo i
preparativi per la festa che faranno.
Arriviamo
alla sera, io e il mio socio di viaggio andiamo a cenare in un ristorante,
mentre stiamo finendo di cenare entrano due uomini e una donna, si siedono a due
tavoli dal nostro...anche se parlo con le persone che sono nel mio tavolo la mia
attenzione si rivolge tutta in quel tavolo e in particolare in una persona delle
tre...cerco di capire in quale altro luogo l'abbia gia' vista ...lui e' vestito
con un paio di jeans e una maglietta..ci penso su.. ed ad un certo punto esclamo
"non e' possibile!", era lui ma non potevo credere che il 31 Dicembre
a poche ore prima della fine dell'anno fosse in quel luogo..no non puo' essere
lui..se l'avessi visto in qualsiasi altro luogo e in qualsiasi altro giorno non
ci avrei fatto caso, ma li' a Santiago a poche ore della mezzanotte del 31
Dicembre mi sembrava una cosa davvero improbabile..forse e' un sosia...dopo
circa una ventina di minuti che sto con i miei dubbi
prendo il coraggio a due mani..mi alzo e arrivo fino a loro tavolo:
"Ma tu sei.." e lui ridendo senza farmi finire la frase mi dice
"Si, sono io", si alza e ridendo mi da la mano...ci siamo fatti gli
auguri di buon anno e poi sono ritornato al mio tavolo..ma ho gia' detto chi
era? hi.hi..hi..ok ve lo dico, era Emanuele Filiberto di Savoia.
Usciamo
dal ristorante, manca poco piu' di un'ora alla mezzanotte e andiamo verso la
piazza centrale il Parque Cespedes dove c'e'
molta gente, ci sono diverse bande e complessi che suonano e si
alternano, probabilmente arrivano da tutta la regione, ad un certo punto a circa
20 minuti prima della fatidica mezzanotte prendono la parola uno dietro l'altro
un paio di persone e iniziano a fare una propaganda alla rivoluzione, al regime,
wow..wow..un vero salmone in piena regola, sembra davvero di sentire le parole
che Fidel dice nei suoi discorsi nelle piazze delle varie citta' di Cuba, mi
giro attorno..la gente effettivamente non e' che mi sembra molto attenta a
quello che dicono...mancano pochi minuti...a circa 30 secondi dalla mezzanotte
si ferma la musica, e iniziano a cantare l'inno nazionale
cubano...contemporaneamente viene issata una grande bandiera Cubana dall'Ayudamento
(Municipio), mi guardo ancora attorno e vedo che non sono molti i Cubani che
partecipano, forse sono troppi distratti per l'avvenimento.....mezzanotte!!!!!!
YUPPI!
Abbraccio e bacio le persone vicino a me, la musica torna e con essa anche la
gente torna a ballare nella piazza, si vede nel cielo qualche sporadico fuoco
d'artificio, bottiglie di spumante non ce ne sono...forse solo qualche straniero
le ha, al loro posto ci sono bottiglie di ron per brindare all'anno nuovo.
Purtroppo
verso la una e mezza la musica termina nella piazza, cerchiamo di andare dove ci
sia qualche festa della gente del posto non vogliamo andare nelle discoteche
dove si paga l'entrata anche solo dai 5 ai 10 dollari perche' sappiamo bene che
non troveremo mai Cubani ma solamente jineteros, per questo motivo seguiamo dei
Cubani ma ci troviamo in un'altra piazza ma non era un bell'ambiente, ritorniamo
nella piazza principale..e domandiamo dove passano i Cubani il Capodanno...mannaggia
scopriamo che il Capodanno i Cubani lo passano in casa con la famiglia, con una
cena e con la musica, la serata di festeggiamenti nelle strade o nei locali e'
la notte di Natale, vabe'...ormai sono le 3 della notte e decidiamo di andare a
letto, a parte i locali dove si paga in dollari il resto della citta' e' gia'
andata a dormire.
Un'altra
cosa particolare dei Cubani e' che quando non capiscono quello che
dici...raggrinzano il naso...che divertente, sono troppo simpatici.
Il
giorno dopo cominciamo a pensare l'itinerario di viaggio che dobbiamo
intraprendere a Cuba, confrontandoci scopriamo che faremo una buona parte di
viaggio insieme.
Visitato:
CENTRO
CITTA'
-Parque
Céspedes e' la piazza principale, c'e' la statua di Carlos Manuel Céspedes
autore del famoso "Grito de Yara che nel 1898 proclamo' l'indipendenza
Cubana.
-Ayutamiento
(Municipio) dove c'e' il balcone dove Fidel Castro nella notte del 1 Gennaio
1959 annuncio' il successo della Rivoluzione.
-Casa
de Diego Velasquez
-Museo
ambiente Historico Cubano,
-Catedral
de Nuestra senora de la Asuncion
-Museo
del Ron
-Museo
del Carnaval, il carnevale a Santiago de Cuba e' un avvenimento unico e' un
carnevale popolare ed e' simile a quello brasiliano con preparativi che iniziano
mesi prima con i gruppi di quartiere (cabildos) in costumi e orchestre che
sfilano con i carri, l'evento del carnevale si svolge a fine luglio in
concomitanza con la festa nazionale che e' il 26 Luglio.
-Museo
Municipal Emilio Bacardi Moreau e' uno dei piu' vecchi musei di CUba del 1899
voluto dal famoso distillatore di ron che e' stato anche il primo sindaco di
Santiago de Cuba Emilio Bacardi.
-Iglesia
de Nuestra Señora de los Dolores
NORD
DEL CENTRO
-Iglesia
de Nuestra Señora del Carmen
-Iglesia
de San Francisco
-Iglesia
de Santo Tomás
-Museo
Casa Natal de Antonio Maceo e' dove naque il famoso generale che combatte'
entrambe le guerre di indipendenza
-Iglesia
de la Santísima Trinidad
-Parque
Histórico Abel Santamaría e' il luogo dove sorge il vecchio ospedale civile
Saturnino Lora, il 26 luglio del 1953 un gruppo di rivoluzionari guidati da Abel
Santamaría occupo' l'ospedale contemporaneamente all'assalto della Moncada la
maggior parte dei rivoluzionari furono in
seguito uccisi da Batista.
-La
caserma Moncada deve il proprio nome a Guillermón Moncada che vi fu
imprigionato nel 1874 e in seguito combatte' per l'indipendenza dalla
Spagna...ma la vera ragione della sua importanza e' che e' da questa caserma che
e' iniziata la rivoluzione di Fidel Castro...qui la mattina del 26 Luglio 1953
dei rivoluzionari al comando di Fidel Castro assalirono le truppe di Batista ma
non ando' a buon fine perche' molti furono uccisi e Fidel castro arrestato...ma
il successo della rivoluzione fu solo rimandato, dopo la rivoluzione nel 1960 la
caserma e' stata trasformata in una scuola...solo una parte e' diventato museo
all'entrata numero 3, dal di fuori si possono ancora vedere i fori sul muro dei
proiettili.
-Palacio
de Justicia
-Plaza
de Marte dove nell'epoca coloniale venivono portati i prigionieri davanti i
plotoni di esecuzione.
EST
DEL CENTRO
-Vista
Alegre e' il quartiere abitato dall'alta borghesia si possono vedere numerose
case signorili di stile coloniale lasciate dagli esiliati Cubani che vivono
negli Stati Uniti, molte sono state trasformate in cliniche, scuole, centri
culturali, uffici pubblici, ristoranti e musei.
-Parque
Zoológico
-Arbol
de la Paz e' un'enorme Ceiba circondata da cannoni la guarnigione Spagnolo si
arrese.
-Collina
di San Juan qui le truppe Statunitensi, Cubane e Spagnole si affrontarono il 1
Luglio del 1898 per la guerra di indipendenza...si possono vedere ancora i
cannoni le trincee e monumenti.
OVEST
DEL CENTRO
-Antiguo
Carcel Provincial dove e' stato incarcerato Fidel Castro e i suoi compagni dopo
l'assalto della caserma Moncada.
-Parque
Alameda per passeggiare in riva la mare da qui e' molto bello vedere il sole che
tramonta sulla baia.
SANTIAGO
DE CUBA =====> GUANTANAMO (86Km)
9-1-2003
La
prima tappa avrebbe dovuto essere Baracoa, andiamo a informarci per i mezzi di
trasporto, due sono le compagnie di autobus a Cuba, L'Astro che e' usata anche
dai Cubani, sono dei vecchi pulmann di fabbricazione Yugoslava in questi pulmann
teoricamente ci sono alcuni posti che sono destinati ai turisti che pagheranno
il biglietto in dollari, ma purtroppo non siamo riusciti a comprare il
biglietto, allora abbiamo cercato di comprare un biglietto della Viazul, che e'
la compagnia che ha pulmann lussuosi e dove si paga esclusivamente in dollari,
con aria condizionata e televisione, questa compagnia passa attraverso tutte le
citta' principali di Cuba come se il tragitto fosse una spina dorsale da Vinales
a Baracoa, e' una linea sicura a differenza dell'Astro che molte volte non parte
per la corsa a causa della mancanza del carburante, purtroppo pero' arriviamo
tardi alla biglietteria di Viazul, e abbiamo perso l'unica corsa giornaliera per
Baracoa, chiedendo un po' in giro ci hanno detto che era possibile amdare nel
terminale intermunicipale Serrano dove c'erano piu' corse per andare a
Guantanamo e da li a Baracoa, ci tentiamo...per arrivare al terminale prendiamo
un nuovo mezzo di trasporto il "coche" che non e' altro che un
carretto trainato da un cavallo e dove dietro ci sono due panche di legno dove
si siedono le persone, possono salire una decina di persone il prezzo e'
veramente esiguo 1 peso cubano, i coche fanno dei percorsi ben precisi pero' a
vedere i cavalli sfiancati fanno un po' di pena, arriviamo finalmente al
terminal Serrano e ci mettiamo in fila..ad aspettare il mezzo di trasporto che
ci portera' a Guantanamo...lo scarso numero di autobus in circolazione nella
parte orientale di Cuba fa si che ci sia un proliforare di autocarri privati (camiones
particulares), non percorrono mai lunghi tragitti collegano generalmente due
grandi citta' vicine, sono autocarri con lo un cassone scoperto su cui e'
montato un telo come tettoia, sotto la tettoia ci sono quattro lunghe panche in
legno dove trovano posto una sessantina
di passeggeri arriva il mezzo ma abbiamo la sorpresa che l'autista ci dice che
por portarci vuole 15 dollari a testa per me e per il mio amico tedesco..il
prezzo era per i Cubani 5 pesos cubani..(ricordo che ci vogliono 27 pesos Cubani
per comprare un dollaro) chiedo spiegazioni e l'autista ci dice che se ci
dovessimo fermare la polizia lui prenderebbe la multa...e con i 30 dollari ci
starebbe dentro per pagarsela, allora gli dico...paghiamo 5 pesos come tutti e
se la polizia ci ferma pagheremo noi la multa...niente da fare ci lascia a
terra, allora ci mettiamo in fila per il prossimo mezzo che partira' per
Guantanamo ma quando arriva l'autista non ci vuole portare perche' dice di non
avere il permesso per portare i turisti, mi comincio a incazzare..vado a
chiedere in un gabbiotto che e' situato nel terminal Serrano dove ci sono delle
persone....voglio capire quali mezzi di trasporto possono portarci..e quali no,
ci sono tre persone scazzate...neanche loro sanno bene com'e' la legge ...mi
fanno capire che va a discrezione dell'autista...mhhhh....che nervi so che non
e' cosi', so che ci sono certi camion che hanno l'autorizzazione e che ci devono
far salire per legge...arriva un altro camion...vado incontro ma anche questo ci
porta solo se pagheremo ben 20 dollari a testa..questa cosa mi fa incazzare...allora
seguo l'autista perche' voglio prendere il numero di targa....gli ho detto che
se il suo camion avesse avuto il dovere di portarci io l'avrei denunciato alla
polizia, l'autista dopo che gli ho detto questa cosa si innervosisce..anzi si
incazza proprio...mi minaccia di non seguirlo e io gli ribatto che sono libero
di andare dove voglio, va avanti..attraversa la strada poi torna
indietro...continua a minacciarmi, ad un certo punto con un fischio chiama un
ragazzo con il motorino e si fa portare via, questa cosa mi mette la pulce
nell'orecchio...questo autista aveva sicuramente il permesso di portarci ma
voleva approfittarsi di noi, vedono la scena parecchi cubani..condannano il
comportamento dell'autista..vergognandosi, mi danno un appoggio morale che mi fa
davvero piacere e' fondamentale....addirittura mi accompagnano al gabbiotto e si
incazzano piu' di me con le persone che ci sono dentro (non capisco che cavolo
ci stanno a fare quelle persone scazzate li' dentro..solo per prendere nota
degli arrivi e partenze dei camion? mah..)....i Cubani mi dicono di chiamare la
polizia e lo faccio, sentendo anche la polizia mi confermano che ci sono dei
camion che possono salire i turisti....pero' non sono riconoscibili
dall'esterno...ma solo dai loro documenti, bella roba...mica posso chiedere i
documenti a tutti i guidatori dei camion....pero' questa telefonata ha avuto una
parziale cosa positiva ...quella di mobilitare un po' le persone dentro il
gabbiotto, una delle persone mi dice che sta arrivando un camion e che
sicuramente potremmo prenderlo..finalmente, il camion arriva...e' una cabina di
un TIR con sopra la parte di un autobus riusciamo a salirci...paghiamo 5 pesos
cubani, il camion si riempie fino all'inverosimile...partiamo dopo aver passato
tutta la la giornata dalle 9 di mattina fino alle 15 di pomeriggio al terminale
intermunicipale...il viaggio e' interminabile si ferma ad ogni gruppo di casette
nel tragitto....arrivati a meta' viaggio...ogni fermata e ripartenza c'e' una
scena indescrivibile...il bus e' strapieno, ogni spazio disponibile e' occupato
da un corpo, si sentono i bambini che piangono...la gente che e' a terra spinge
per salire, non ho mai visto una cosa simile, dentro al bus quando si ferma..tra
il caldo e la troppa gente non si riesce a respirare, arriviamo a Guantanamo
alla sera quando ormai l'oscurita'
era scesa...decidiamo di rimanere quella sera a Guantanamo non c'erano altre
alternative, il terminale degli autobus pero' e' un po' fuori la citta'....circa
3 Km, chiediamo se ci sono mezzi...la gente storce il naso...ad un certo punto
passa un nuovo mezzo di trasporto per noi...il bicitaxi, e' una bici con due
posti a sedere, ci chiede due dollari, saliamo...il cubano inizia a
pedalare...dopo circa un km la sua camicia e' tutta bagnata, anche se e' sera l'umidita'
e' molto alta, arriviamo al centro della citta' il povero cubano
e' sfinito ma anche molto contento perche' dopo averci guardati in faccia gli
lasciamo due dollari in piu', se lo meritava proprio dopo tutto quello sforzo.
Una
cosa che ho notato e' che allo svincolo delle citta' c'e' molta gente che fa
l'autostop chiamato "botellas", dicono che sia uno dei mezzi piu'
diffusi a Cuba la concorrenza e' forte....pero' gli stranieri sono avvantaggiati
perche' la maggior parte dei conducenti si aspettano di ricevere in cambio dei
dollari, noi comunque abbiamo deciso di non rischiare a farlo per non perdere
tempo.
Il
centro citta' di Guantanamo alla sera e' molto vivace, i Cubani si riversano
nella piazza centrale a godere del fresco della sera, non c'e' molto da vedere a
dire la verita'.
Questa
citta' e' famosa per due cose, la prima perche' ha ispirato la famosissima
canzone Guantanamera" e poi perche' a 21 km dalla citta' c'e' la
base navale americana di Guantanámo. Nel 1903 grazie all'emandamento Platt
imposto a Cuba quale condizione per l'indipendenza per appropiarsi di 116 Kmq di
territorio Cubano all'imbocco della Bahia de Guantanámo, nel 1934 Roosevelt
modifico' la concessione perpetua in un contratto d'affitto di 99 anni, dopo la
rivoluzione del 1959 con il deteriorarsi delle relazioni tra i due paesi Cuba
taglio' i rifornimenti acqua ed elettricita' e le truppe americane fu negato il
permesso di uscire.
Visitato:
-La
piazza centrale e' il Parque Marti'
-Parrocchia
de Santa Catalina de Riccis
-Museo
municipale
GUANTANAMO
=====> BARACOA (148Km)
La
strada che va da Guantanamo a Baracoa e' molto particolare, nella parte sud
occidentale della provincia di Guantanamo essendo protetta dalle montagne il
clima e' piuttosto secco, all'inizio lungo la costa per la maggior parte
rocciosa, la strada serpeggia fra mare e colline brulle ricoperti di cactus
danno quasi l'impressione di essere in Nord Africa, durante il tragitto si
possono vedere dei pittoreschi villaggi di pescatori formati da case
tradizionali dai tetti di palma, dopodiche' la strada si inerpica e attraversa
la Sierra de Purial, questa famosa strada statale che parte da Cajobabo e
termina a Baracoa viene chiamata "La Fapola" e' stata costruita negli
anni 60, fino ad allora Baracca era isolata e si poteva raggiungerla solo via
mare, nel tratto in discesa prima di arrivare a Baracoa si possono notare delle
piantagioni di caffe' e poi quelle di cacao che sono le due grandi colture della
regione dell'Oriente.
El
Yunque e' la montagna a forma di incudine che si erge dall'altra parte della
Bahia de Baracoa, il nome della citta' deriva da un nome indio che significa
"terra elevata" dietro al centro abitato si innalzano degli altopiani
ricoperti da alcune delle piu' estese macchie di foresta di Cuba.
Dopo
qualche ora arriviamo con il pulman della Viazul nella stazione di Baracoa ...un
pittoresto centro coloniale situato in un promontorio tra due baie, fu il primo
insediamento spagnolo a Cuba fondato da Diego Velazquez nel 1512.
Scendiamo
e subito la mia attenzione va verso una marea di gente che e' dietro una
transenna all'uscita della stazione, agitano dei fogli e urlano a squarciagola
per attirare la nostra attenzione, usciamo in fretta e veniamo accerchiati da
gente che offrono habitacion particulares e da bicitaxi, noi tiriamo dritti
senza dare retta a nessuno...alcune persone ci hanno seguiti per centinaia di
metri, si vede che questa cittadina e' un luogo molto turistico infatti
camminando si vedono in tutte le strade molte habitacion particular, iniziamo a
chiedere pero' molte sono gia' occupate, poi si avvicina un tipo che parla un
Italiano perfetto e ci offre una casa decidiamo di fermarci...la casa e'
stupenda, la cosa piu' bella e' che ha un bel terrazzo davanti al mare e alla
spiaggia...ogni mattina la prima cosa che facevo dopo essermi svegliato era
quella di andare a fare un bel bagnetto per iniziare alla grande la
giornata...l'acqua non era per niente fredda alla mattina presto e questa cosa
rendeva il bagno ancora piu' gradevole.
La
sera Baracoa non offre molto, ci sono due locali vicino alla piazza centrale
dove si puo' andare ma come sempre pieni di jineteros/as e stranieri
Una bella esperienza e' stata quella di andare a visitare una finca e le sue
grotte d'acqua, per arrivare alla cueva...bisogna seguire il sentiero che passa
davanti allo stadio ed e' parallela alla spiaggia, ad un certo punto si
arrivera' a un ponte di legno..(vedi foto)
Lo
si attraversa e poi si gira a destra, ad un certo punto si arriva a un bivio
dove c'e' una guardia del parco, il "simpaticone" e' li per far pagare
l'entrata al parco..cioe' se si va a sinistra...pero' per andare alla cueva
bisogna tenere la destra...e NON SI PAGA!!!! Se il simpaticone dovesse insistere
fate come me...tornate indietro e fate finta di andare a denunciarlo...io sono
arrivato fino al ponte e mi e' corso indietro con la bici dicendomi che avevo
ragione ;-) Come dicevo..al bivio si tiene la destra e si prosegue..c'e' una
salita...poi dopo circa 500 metri c'e' la finca sulla sinistra.
CUEVA EL INDIO
Raudeli Delgado Soccorro
Tienda del Pueblo "Majano Yara"
Baracoa - Guantanamo - Cuba CP:97310
"Cueva del Agua"
I
proprietari della finca ci hanno accolto molto bene e ci hanno fatto provare le
delizie della terra poi siamo andati attraverso un sentiero attraversando la
loro finca tra piantagioni di cocco...abbiamo vistoanche le grotte sulle
montagne dove vivevano gli ultimi indios, alla fine siamo arrivati a una grotta
d'acqua e ci siamo fatti un bel bagno, ci hanno detto che quelle grotte arrivano
fino al mare, per la visita i proprietari non chiedono una tariffa fissa...sta a
voi lasciare qualcosa, io ho dato 3U$S.
Alla
sera prima di uscire guardavo la televisione assieme al mio amico tedesco
dell'est ed era molto interessante vedere come quella televisione propaganda
fosse cosi' simile alle trasmissioni televisive dell'epoca comunista in
Germania, specialmente i concetti espressi da Fidel Castro i suoi discorsi erano
uguali a quelli che facevano nella Germania ai tempi del comunismo, ma la cosa
che piu' mi disgustava era quella che spesso e volentieri nei discorsi di Fidel
Castro faceva intervenire dei ragazzini che ovviamente dicevano a memoria
discorsi politici a favore del regime molte parole erano dette con odio contro
gli Stati Uniti, penso che dei ragazzini di 10 anni non sappiano niente della
politica e penso che sia giusto non strumentalizzare dei ragazzini ancora
innocenti con la "sporca politica", questo mi ricorda molto il nostro
tempo del fascismo.
Sono
gia' parecchi giorni che sono a Cuba e ancora non ho consegnato alcune cose che
avevo portato dall'Italia per regalare ai Cubani, avevo portato delle magliette,
un po' di medicinali e molte penne, anche perche' mi sono reso conto che la
maggior parte delle persone Cubane che ho avuto a che fare fino adesso non ne
avevano affatto bisogno, perche' e' inutile lasciare le cose ai proprietari
delle case particular perche' e' gente che sta molto bene rispetto alle persone
Cubane che lavorano per lo stato, e per di piu' mi hanno detto di non regalare
niente alle persone che ti chiedono per la strada...soprattutto ai bambini
perche' cosi' facendo si indurrebbe ai bambini una volta grandi di diventare
futuri jineteros, per fortuna vicino alla nostra casa c'era una scuola e io
finalmente mi decido di liberarmi di tutte le penne che mi ero portato
dietro...mi avvicino a una delle maestre e lascio tutte le mie penne, questa mi
guarda un po' sbalordita e mi ringrazia, effettivamente non penso che ne abbia
molto bisogno delle mie penne perche' una delle poche cose che funziona a Cuba
e' l'istruzione gratuita per tutti.
Qui
a Baracoa ho imparato un modo di dire che e' eccellente per sviare alle persone
che chiedono soldi...per dire che non si hanno soldi..basta dire: "Estoy
como el caballo de Maceio...planteado", provatelo e poi mi sapete dire..hi.hi.hi...
I
Cubani chiamano gli stranieri "Yuma", e molti li chiamano.."pollos
de granja"..hi..hi.hi..sono i polli quelli grandi e bianchi che si fanno
crescono dentro le industrie di polli.
Dopo
essere stati piu' di qualche giorno a Baracoa cerchiamo di informarci per andare
a Moa e da li..andare alle spiagge molto belle che ci sono a Guardalavaca, ma
purtroppo informandoci ci rendiamo conto che e' un'impresa impossibile un po'
perche' la strada e' accidentata e un po' perche' come sempre ci sono problemi
di mezzi per andare li, l'unico mezzo sicuro sarebbe il taxi ma a un prezzo
esagerato, allora decidiamo di partire per Camagüey con la Viazul.
Da
vedere:
-Catedrale
de Nuestra Senora de la Asunción
-Fabrica
de Tabacos Manuel Fuentes (1803)
-Fuerte
Matachin 1802
-Fuerte
de la Punta 1803
-El
Castillo de Seboruco 1739.
BARACOA
=====> CAMAGÜEY (560km)
Siamo
arrivati verso sera a Camagüey dopo un viaggio che e' durato parecchie ore,
praticamente l'autobus e' tornato a Santiago de Cuba e poi ha proseguito per
Bayamo e alla fine siamo arrivati a Camagüey, si trova nella parte centrale
dell'isola, la maggior parte della provincia e' piatta la collina piu' alta
raggiunge 300 metri nella Sierra de Cubitas, gran parte del bestiame pascola
liberamente nel territorio erboso di questo antico semipiano..una cosa
particolare che sono venuto a sapere e' che a Cuba i 5 milioni di capi di
bestiame appartengono tutti allo stato, ma l'80% dei 3 milioni di maiali sono
invece di proprieta' di agricoltori privati, di cooperative o di centri di
lavoro, ammazzare un capo di bestiame che appartiene allo stato e' considerato
un vero crimine.
Camagüey
e' una bella citta' coloniale, ha strette vie bianche ed edifici coloniali con
lussureggianti giardini all'interno dei loro cortili, una cosa che mi ha colpito
e' che quasi tutte le finestre che danno sulla via sono solitamente protette da
una inferriata molto lavorata, sorpassato il ponte sul Rio Hationico, arriviamo
al Casino campestre un grande parco piacevole con molte panchine
all'ombra..passano i calessi a 1 peso, poi siamo andati a vedere la Plaza de la
Revolucion dove c'e' il Monumento a Ignacio de Agramonte.
E'
conosciuta come la citta' dei "tinajones" sono delle grandi anfore di
argilla che un tempo venivano tenuti nei cortili per assicurare una provvista si
acqua fresca nei periodi di siccita'.
Un'altra
cosa che si puo' osservare camminando per le strade e' che i bianchi sono in
percentuale superiore ai neri.
Un'altra
cosa particolare e' che oggi ho visto la prima persona con un telefono
cellulare!
Anche
qui abbiamo trovato delle difficolta' di trasporto..volevamo andare a vedere la
Playa Santa Lucia dove ci hanno detto che c'e' una barriera corallina nella
parte nord occidentale, ma purtroppo l'agenzia viaggi che organizza queste
escursioni al sabato e domenica sono chiuse e i taxi sono come al solito
proibitivi.
Decidiamo
di partire per Trinidad...
Da
vedere:
-Museo
provincial Ignacio Agramonte costruito nel 1848 ex caserma di cavalleria
spagnola divenuto Hotel Camagüey dopo l'indipendenza 3 quadri di Fidelio Ponce
(grandi tinajones nel cortile)
-Iglesia
de Nuestra Senora de ls Soledad 1775
-Iglesia
de Nuestra Senora de al Merced 1748
-Parque
Ignacio Agramonte (era un allevatore di bestiame che condusse la rivolta contro
al Spagna),
-Catedral
de la Nuestra Senora de la Candelaria 1530.
CAMAGÜEY
=====> TRINIDAD (256Km)
Viaggiando
da Camagüey a Trinidad si passa attraverso un bassopiano dove la coltivazione
della canna da zucchero la fa da padrona, dove non c'e' questa coltivazione ci
sono gli allevamenti di bestiame e di tabacco, arrivati alla stazione degli
autobus c'e' un assalto da parte dei Cubani che hanno le habitacion particular
verso i turisti..ma ormai ci siamo abituati a questo tipo di cose...facciamo
fatica a trovare una habitacion particular...andiamo a vederne piu' di una ma ci
chiedono dei prezzi assurdi 25 e addirittura 30 dollari, trovano la scusa che
non ce ne sono libere che costano meno..ma noi siamo troppo sgamati per cadere
in queste trappole..hi..hi.hi..e allora..iniziamo a camminare..la prima
impressione e' cosi' bella...perdersi camminando in questi vicoli che quasi non
ci rendiamo conto che abbiamo fatto un viaggio in pulman e che abbiamo lo zaino
pieno sulla schiena..non sentiamo neanche il peso..le case coloniali con le
griglie di ferro battuto e i tetti ti tegole rosse, i campanili barocchi, le
stradine sono fatte di un pave' sconnesso...penso che questa citta' sia cambiata
poco da un secolo a questa parte forse e' questo il fascino di questa citta'.
Continuiamo
a camminare tra i vicoli e le persone si avvicinano per chiederci se cerchiamo
una casa particular ma vogliono sempre troppo ...ad un certo punto mi si
avvicina una signora anziana con fare intimorito...mi bisbiglia qualcosa che non
capisco, le chiedo di ripetere e lei avvicinandosi al mio orecchio mi dice se
cerchiamo una stanza per dormire...si accetto...mi sembrava davvero perbene...pero'
una cosa strana e' che mi dice di seguirla a una decina di metri...la
seguiamo...arriviamo a una casetta ed entriamo, e' ben diversa dalle habitacion
particular dove siamo stati fino ad ora, e' molto piu' umile, c'e' l'entrata
dove c'e' una sala e poi un stretto corridoio dove sulla destra ci sono due
letti matrimoniali con un separe' che li dividono, ci sono delle tende che
servono a non far vedere dentro quando si passa dal corridoio, in fondo c'e'
prima un bagno molto spartano e la cucina, anche questa molto spartana, poi c'e'
una porticina che da su un pezzetto di terra dove ci sono galline e un orto, il
fatto che entrando non c'era l'insegna tipica delle habitacion particular mi ha
fatto capire subito che ci trovevamo in una habitacion particular
illegale..wow..wow..e' una bella emozione, siamo veramente in una vera casa di
Cubani, il mio socio storce un po' il naso...ma io voglio rimanere, non voglio
perdere questa opportunita' ...e poi la signora anziana mi ha fatto tanta
tenerezza...vedendo com'e' la casa...aveva paura che non ci saremmo fermati...ma
io insisto per rimanere, discuto un po' con il mio socio e gli faccio capire
quanto potrebbe essere importante per questa famiglia se restassimo qualche
giorno, il prezzo e' di 15 U$S con la colazione, rispetto ai prezzi orbitanti
delle habitacion particular legali per noi e' buono, alla fine rimaniamo..il
bagno era cosi' spartano che per farci la doccia devono riscaldarci l'acqua e
dobbiamo usare un pentolino per la doccia, la famiglia e' formata da questa
donna anziana...da sua figlia e dalla nipote, mamma e nonna sono divorziate,
nasce una bella amicizia e facciamo molte discussioni nei giorni che rimaniamo,
mamma e nonna sono convinti Castristi...non capisco come possano esserlo..visto
com'e' messo il paese, ma e' veramente brava gente oltre a lavorare...alla sera
si riuniscono con amiche nella casa a lavorare a maglia..e a vedere la
telenovela, essendo una citta' altamente turistica vendono ai turisti i loro
manufatti, "gentes que luchan" (gente che lotta) come dicono Cubani,
una cosa particolare che mi ha attirato l'attenzione e' che in un angolo della
sala c'era la figura di una santo San Lazaro e poi una ciotolina con dentro
delle monete, vicino del mais e un puro (sigaro), dicono che porta prosperita'...
Quando
dobbiamo entrare ed uscire dalla casa dobbiamo farlo in fretta perche' per la
proprietaria della casa e' molto pericoloso, rischiano davvero tanto...una multa
molto salata e addirittura la confisca della casa, sarebbe la rovina per
loro...eppure rischiano e ci ospitano, noi non rischiamo niente...una cosa che
ho capito e' che tutti i vicini di casa sapevano che in quella casa c'eravamo
noi ma facevano finta di niente..anzi erano delle sentinelle se per caso
passavano i controllori, alla fine a questa famiglia ho lasciato dei vestiti e
uno shampo, anche il mio socio ha lasciato qualcosa, ci eravamo proprio
affezionati..chissa' che con i nostri soldi non siano riuscite a mettere a posto
il bagno..siamo rimasti anche a cena alla sera....per capire meglio facciamo due
calcoli..abbiamo lasciato in due 80 U$S praticamente gli stipendi di un anno di
lavoro della madre e della figlia!!!
Una
cosa particolare che si puo' vedere a Cuba e' la festa che viene fatta per le
ragazze al compimento dei loro 16 anni, viene indossato un bel vestito e viene
portata per le strade della citta', alla sera si festeggia con la famiglia,
anche per le famiglie che non hanno molti mezzi economici riescono a fare la
festa alla figlia per i 16 anni...mettono via i soldi gia' dalla nascita della
figlia.
Una
cosa storica importante e' che proprio da Trinidad Hermán Cortés arruolo' qui
gli uomini per la spedizione in Messico.
Playa
Alcón:
Oltre ad essere una bella citta' coloniale vicino Trinidad a soli 12 Km ci sono
le favolose spiagge nella penisola Alcón prese il nome da uno scoglio nero
situato sulla punta Maria Aguilar che un tempo serviva da punto di riferimento
per i marinai. Poiche' sembrava avere l'aspetto di una zampa di cavallo gli fu
dato il soprannome di Alcón (zampa posteriore) nel corso dei secoli le correnti
marine hanno formato una distesa di 4 km di sabbia bianca a poche centinaia di
metri in mare aperto si trova la barriera corallina ottima per lo snorkelling e
le immersioni, e' possibile andare con dei minibus che partono quando si
riempiono i posti.
Sierra
del Escambray:
E'
ricca di foreste, ma non essendoci mezzi di trasporto..non siamo riusciti a
visitarla.
Valle
de los Ingenios:
Sono
le rovine di una dozzina di piccoli zuccherifici (ingenios) del XIX secolo,
comprendenti magazzini, macchinari di macinatura, alloggiamento per gli schiavi,
case padronali.
Visitato:
-Museo
Historico Municipal
-Iglesia
Parroquial de la Santisima Trinidad,
-Museo
Romantico
-La
Casa Templo de Santeriaía Yemayá
-Iglesia
de Santa Ana
-Ermenita
de Nuestra Senora de la Candelaria de la Popa...da qui si puo' vedere Trinidad
dall'alto, situato sulla collina a nord della citta' vecchia ed e' un posto
fantastico per ammirare il tramonto.
-Cueva
de Ayala, seguendo un sentiero dalla chiesa Ermenita si arriva alla Disco Ayala
che e' un locale notturno costruito direttamente all'interno di una grotta
naturale.
TRINIDAD
- SANTA CLARA (156Km)
13-01-2003
Durante
il percorso si vedono distese interminabili di coltivazioni di canna da
zucchero, coltivata nelle fertili pianure rosse, arriviamo a Santa
Clara...famosissima citta' dove ci sono monumenti e musei che commemorano la
storica battaglia della rivoluzione che porto' alla caduta di Batista.
Troviamo
una habitacion particular presso la famiglia di un avvocato in
pensione...persona molto interessante, uno dei pochi Cubani che ha potuto
viaggiare nel mondo perche' lavorava per il governo...e' stato in Russia e
Germania dell'Est prima della caduta del muro di Berlino e anche nell'Europa
dell'ovest...una persona che ha potuto vedere con i propri occhi la realta'
fuori da Cuba e che con molta sincerita' e razionalita' criticava il governo,
una cosa molto interessante che mi ha raccontato e' che prima della caduta del
muro di Berlino erano i Cubani che andavano in villeggiatura a Varadero e anche
in altri posti dove adesso ci sono solo Hotel per turisti.
"La
Libreta" era piu' che sufficiente per le famiglie per mangiare e quindi i
soldi dei salari era qualcosa in piu'....che serviva anche per andare in
vacanza, ora ce ne sono ben pochi di Cubani che possono permetterselo.
La libreta o tessera annonaria, fu creata nel 1962 per assicurare alla
popolazione un'ancora di salvezza sociale di base e ridurre la speculazione,
durante i "relativamente" floridi anni 70 e 80, Cuba era sovvenzionata
dal flusso costante dei prodotti sovietici, sembro' che la tessera potesse
essere eliminata, ma la crisi degli anni 90 dopo la caduta del muro di Berlino
ha convinto il regime di mantenerla.
Il
paniere alimentare di 30 prodotti di base, che mensilmente e' distribuito a ogni
cubano, comprende 2,5 Kg di riso, 1,5 Kg di zucchero raffinato e 1,5 Kg di
zucchero scuro, 1 kg di pesce ½ Kg di fagioli, 28 g di caffe', 270 g di sale e
14 uova. Altri 29 prodotti prodotti per la casa e la famiglia sono distribuiti
senza una regola fissa...e comprendono...sapone, detergenti, olio vegetale,
farina gialla, pasta alimentare, cracker, pomodori in scatola, frutta e verdura
e una piccola quantita' di carne una o due volte all'anno, ma sembra che la
frequenza di distribuzione di questi prodotti sia insufficiente, per questo
motivo..e a causa della circolazione del dollaro i rifornimenti devono essere
integrati da altri generi alimentari acquistati a prezzi in dollari nei mercati
dei contadini.
Tutto
questo ha portato nella societa' Cubana tangibili differenze di classe...perche'
a Cuba adesso...e' cosi' la vita...chi ha i dollari possono essere gia'
considerati ricchi e chi e' pagato in pesos invece ha grossi problemi gia' ora
che c'e' la libreta...e non posso immaginare come sara' quando questa verra'
tolta.
Tutti
ricevono una pagnotta al giorno e per i bambini, fino all'eta' di 7 anni, un
litro di latte fresco o in scatola, oltre a una regolare assegnazione di pollo,
manzo e yougurt a base di soia.
Ricevono
anche una razione di latte anche i pensionati, le donne incinte e coloro che
sono affetti da specifiche malattie croniche.
La
libreta ha un grosso peso economico per il regime, si pensa che verra' tolta nei
prossimi anni per questo motivo il regime nel 1993 ha concesso ai Cubani di
poter aprire delle attivita' personali o familiari..tipo vendite al dettaglio o
aperture di habitacion particular o paladares, per evitare il riemergere di una
classe capitalista agli imprenditori privati non e' permesso di assumere
personale, per queste persone (e sono davvero tante) non sara' un problema
quando il regime decidera' di togliere la libreta, e non sara' un problema
neanche per quelle famiglie Cubane che hanno un parente all'estero che manda
dollari ogni mese (e sono anche queste davvero moltissime), non sara' un
problema per i jineteros...ma per le persone che vivono con gli stipendi
ufficiali dello stato? Per loro sara' un vero problema..saranno veramente
ridotti a una vita di stenti.
La
parte piu' bella dal punto di vista architettonico della citta' sono il centro
nel Parque Vidal, durante l'epoca coloniale intorno al parco correvano due
marciapiedi identici divisi da uno steccato che separava i bianchi dai neri.
Ci
sono panchine ombreggiate dove e' possibile sedersi e osservare la gente che va
e che viene. Dal 1902 la banda musicale suona ogni giovedi' e domenica alle 20
sul palco al centro del parco.
L'unica
motivazione vera per fermarsi a Santa Clara e' senz'altro per andare a visitare
il mausoleo dove ci sono i resti di Che Guevara questo personaggio che e'
diventato mitologico, leggendo la sua storia non si puo' dire che non sia stato
un grande uomo che ha dato la vita per lottare contro le ingiustizie sociali che
c'erano nel mondo, una cosa che mi ha colpito nel mio viaggio a Cuba e' che ho
trovato piu' di una persona che mi ha detto che Che Guevara e' stato ucciso
grazie una soffiata di Fidel Castro...sara' vero?
Quando
si arriva alla piazza dove c'e' il mausoleo non si puo' non rimanere a bocca
aperta per la vastita' della piazza dove c'e' la gigantesca statua del
"Che".
Una
cosa che mi ha fatto piacere e' stata quella di vedere che non c'erano Cubani
nella piazza che vendevano souvenir del Che, pensavo che fosse piena
invece...per fortuna non c'era nessuno.
All'interno
del museo sottostante il monumento sono esposti oggetti legati alla vita del Che
Guevara...e' molto carino e gratis, anche questa cosa mi ha fatto piacere, dopo
aver visto il museo l'emozione sale quando si entra nel mausoleo dove sono
esposte le effigie in pietra dei 38 guerriglieri uccisi in Bolivia...quando sono
arrivato davanti all'effigie di Che Guevara devo ammettere che mi sono commosso
parecchio mi e' venuta giu' pure una lacrimuccia...SEI STATO UN GRANDE UOMO CHE
GUEVARA!
Sua
e' stata l'idea dopo la rivoluzione di iniziare un processo di alfabetizzazione
nel paese..anche per il contadino che viveva nel posto piu' sperduto dell'isola,
sapeva benissimo di quanto era importante la cultura in un popolo, ed era contro
al processo che ha intrapreso Fidel Castro di togliere le piccole imprese
artigiane autonome e far diventare tutto statale come nei regimi
Comunisti..guarda a caso poco dopo il Che fu ucciso..sara' stata una casualita'
o....chissa'...
Dentro
il mausoleo c'e' la fiamma eterna in loro onore.
A
questo punto io e il mio socio Tedesco ci dividiamo, lui prosegue subito perche'
ha poco tempo...partira' una settimana prima di me, io invece rimango ancora a
Santa Clara...anche perche' volevo prendere l'unico mezzo di trasporto Cubano
che non avevo ancora provato cioe' il treno...volevo andare da Santa Clara fino
a Matanzas, abbiamo compartito una buona parte di viaggio assieme ed era nata
una bella amicizia e' un peccato dividerci ma ognuno ha il suo itinerario di
viaggio...pero' e' stata una bella esperienza.
Come
dicevo...volevo prendere il treno, ma dopo avermi informato..mi sono reso conto
che era una cosa molto difficile perche' arrivavano strapieni e non c'era
posto...l'unica era presentarsi un'ora prima del passaggio del treno e sperare
che si liberasse un posto...dopo aver provato una sera...ho rinunciato a
viaggiare in treno, peccato!
Allora
mi sono preso il mio biglietto del pulman della linea Viazul l'unica sicura..e
via...verso Varadero!!!
Visitato:
-Teatro
la Caridad
-Museo
de Artes Decorativas
-Palacio
Provincial
-La
casa de la Ciudad
-Catedral
de las Santas Hermanas de Santa Clara de Asis
-Iglesia
de la Santisima Madre del buon Pastor
-Iglesia
de Nuestra Senora de Carmen.
-Monumento
a la toma del tren blindado, qui il 29 dicembre 1958 18 uomini sotto il comando
di Che Guevara e armati di fucili e granate catturarono un treno blindato che
trasportava 408 soldati di Batista pesantemente armati in una battaglia che
duro' 1 ora e mezza. Ci sono 5 dei 22 vagoni e c'e' un museo gratuito
all'interno. Il bulldozer utilizzato dai guerriglieri per bloccare la linea
ferroviaria e ' stato issato su un piedistallo nelle vicinanze.
-Monumento
a Ernesto Che Guevara
SANTA
CLARA =====> VARADERO (192Km)
Sono
partito da Santa Clara verso sera e ho avuto la fortuna di vedere dal pulman
viaggiando...uno dei tramonti piu' suggestivi..un grandissimo sole che si andava
a posare sulla sterminata piantagione di canna da zucchero...le sfumature rosse
rendevano tutto cosi' magico...dava l'idea dell'infinito...arrivo a Varadero e'
la piu' grande localita' di villeggiatura, e' frequentata soprattutto da chi
cerca il sole, sabbia e acque azzurre e tutto quello che comporta la vita da
spiaggia, inizia all'estremita' ovest della penisola de Hicaros, superato il
ponte Bascular (ponte sollevabile), il lato della penisola che si affaccia
sull'atlantico e' quello turistico mentre il lato rivolto verso la baia de
Cardenas e' abitato dai Cubani, pensavo che ci fossero alberghi grattacielo come
a Cancun in Messico invece gli alberghi sono di qualche piano.
Era
gia' notte, prendo il mio zaino e aiuto a due ragazze Italiane a mettersi
d'accordo per trovare una habitacion particular che forse era illegale...io
invece inizio a camminare verso la spiaggia...Varadero e' un lembo di terra
lungo 20 km di sabbie bianche ma non e' molto largo....quando arrivo in
spiaggia..vedendo delle palme..e un bel cielo stellato mi viene una
brillantissima idea...quella di dormire in spiaggia, mi volevo godere la nottata
in spiaggia, lascio il mio zaino sotto una palma e cerco di addormentarmi grazie
al rumore del mare che si infrange sul bagnasciuga...questo per un paio di ore
perche' ad un certo punto della notte ho sentito delle goccie..pensavo che fosse
solo un sogno...ma quando le gocce divenirono piu' intense mi sono accorto che
era la realta'..mannaggia pioveva! Prendo di fretta e furia tutte le mie cose e
cerco un riparo..l'unico piu' vicino era una bar che era aperto tutta la
notte...per fortuna che c'era quello perche' la pioggia si era trasformata in un
temporale e l'acqua scendeva a secchiate....ormai a notte inoltrata mi son
dovuto subire l'allegra compagnia di un ubriaco che aveva solo una gamba e di un
altro super ubriaco che non riusciva a reggersi in piedi..hi..hi..ha pure
tentato di rubarmi il mio zainetto piccolo...ma non stava neanche in
piedi..hi..hi..hi.
Arriva
il giorno..e il tempo era ancora brutto, nuvoloso e con un forte vento..Varadero
era un posto che volevo vedere ma che non mi volevo fermare piu' di tanto...ma
visto che il tempo era brutto decido di portare lo zaino nell'apposito guarda
bagagli della stazione degli autobus cosi' potevo girare per Varadero senza
problemi, sperando che esca il sole e di poter fare un bel bagnetto...inizio a
camminare lungo la spiaggia e dopo un po' rivedo le due Italiane....mi aggrego a
loro tutta la giornata e alla sera anche loro vedendo il tempo decidono di
partire con me per l'Avana, poi non erano rimaste nella habitacion particular ma
erano andate in Hotel...partiamo tutti assieme verso sera..in direzione della
capitale.
VARADERO
=====> LA HABANA (L'Avana) (140 Km)
17-01-2003
L'Avana
(La Habana) e' la piu' grande citta' dei Caraibi, e' il centro politico,
economico e culturale di Cuba. La citta' possiede un nucleo antico che
rappresenta il piu' bel complesso di architettura coloniale spagnola ed e' la
citta' meglio fortificata che si conserva nelle Americhe. Da quando nel 1982
l'Avana Vecchia (la Habana Vieja), l'Avana Vecchia e' stata dichiarata
patrimonio dell'umanita' dall'Unesco sono stati spesi milioni di dollari in
opere di restauro.
Una
cosa che mi ha colpito arrivando all'Avana e' che la periferia non e' costituita
da baracche degradate come in qualsiasi capitale o grande citta' della maggior
parte dei paesi latini americani, questo e' dovuto al fatto che c'e' una legge
del 1997 che proibisce ai Cubani di potersi trasferire All'Avana senza avere
un'autorizzazione ufficiale che viene accordata solo a chi puo' dimostrare di
aver gia' trovato una sistemazione e un impiego adeguati.
L'Avana
si estende su un'aria di 720Kmq e' divisa in 15 distretti:
la Habana Vieja (l'Avana Vecchia), Centro Habana (L'Avana Centro), Plaza de la
Revolución, Playa, La lisa, Marianao, Cerro, Diez de Octubre, Boyeros, Arroyo
Naranjo, San Miguel de Padrón, Cotorro, Regla, Guanabacoa, la Habana del Este
(L'Avana Est), quelli di interesse per il turista pero' sono quattro o cinque di
questi distretti.
Arriviamo
con il bus nel cuore della citta' passiamo attraverso il tunnel scavato tra il
1955 e il 1958 sotto l'imboccatura del porto lungo 733 metri e sbuchiamo
nell'Avana Vecchia, scendiamo nel subborgo chiamato Avana Centro (Habana
Centro), e' buio telefoniamo a dei proprietari di alcune habitacion particular e
ne troviamo una..era abusiva visto che non aveva il cartellino io mi fermo ma le
due ragazze vanno in una che erano gia' state, ci diamo l'appuntamento per il
giorno dopo.
Il
giorno dopo mi sveglio presto, scendo per le strade e cammino per l'Avana, la
prima cosa che mi colpisce e' la fatiscenza di alcuni palazzi....sembra che ci
sia appena stato un bombardamento molti di essi sono vecchi e cadenti, migliaia
di abitanti sono stati fatti evacuare per motivi di sicurezza e mi hanno detto
che ogni anno crollano all'incirca 200 edifici, la seconda cosa e' che anche
nella capitale non c'e' il traffico e la commercializzazione selvaggia che
presentano le altri capitali dell'America Latina, le strade anche qui sono molto
pulite.
Per
raggiungere il luogo dell'appuntamento prendo il famoso Camello (Cammello): una
cabina di camion che traina una sorta di lungo autobus
a due gobbe, non e' stato facile prenderlo perche' le file sono
interminabili, anche qui si usa chiedere sempre chi e' l'ultimo della fila...ma
molte volte ti chiedono anche chi sia il penultimo perche' visto che le file
sono lunghe molta gente dopo aver aspettato o si incamminano a piedi oppure
cercano altri mezzi di trasporto, per salire nei Camellos ci sono due file
separate..una per quelli che vogliono un posto a sedere (sentados) e una per chi
vuol restare in piedi (de pie'). La seconda come si puo' immaginare, precede
piu' speditamente, io ho preso la piu' rapida e ho fatto bene perche' mi sono
fermato vicino alle porte della discesa..infatti il Camello si riempie fino
all'inverosimile!
I
normali autobus urbani si chiamano Guaguas, con i Camellos
sono i mezzi piu' economici per viaggiare nella citta' o nei dintorni, il
il costo e' minimo dai 20 ai 40 centavos di pesos, meglio avere gia' la noneta
contata. Come dicevo prima la cosa negativa e' che bisogna
munirsi di pazienza perche' le file sono davvero lunghissime.
E'
possibile andare all'aereoporto con il Camello M-2, ecco le destinazioni dei
Camellos.
M-1
Alamar - Vedado via Fraternidad
M-2
Fraternidad - Santiago de las Vegas
M-3
Alamar - Ciudad Deportiva
M-4
Fraternidad - San Agustín via Marianao
M-5
Vedado San Agustín
M-6
Calvario - Vedado (angolo Calle 21 e Calle L)
M-7
Parque de la Fraternidad - Alberro vio Cotorro
Altro
modo per viaggiare nell'Avana sono i taxi, ci sono diverse categorie:
Taxi
Ufficiali (Panataxi, Turistaxi) sono datati di tassametro, un esempio dei costi
e': Habana Viaja - Centro habana 3U$S, Habana Viaja - Vedado 5U$S
Taxi
collettivi: sono costituiti da vecchie macchine americane belle che battono
sempre la stessa strada (effettuano lunghi tragitti nel'Avana )e si riconoscono
perche' dietro hanno un cartello "taxi" e spesso sono stracolme, si
paga in pesos ma se non si sa parlare bene lo spagnolo non vi caricano...la
corsa costa 15 pesos cioe' mezzo dollaro al dollaro 27 pesos, molto meno che un
Taxi qualsiasi..bisogna essere molto sgamati perche' puo' capitare che non vi
caricano perche' non siete cubani.
Taxi
particular: Sono piu' cari perche' non hanno un tassametro...e chiederanno
qualcosa di piu' del prezzo normale, pero' c'e' il vantaggio che si puo' mediare
e tirare sul prezzo...una volta che si sa il vero prezzo con un taxi che ha il
tassametro ma bisogna sempre mettersi d'accordo prima di salire!!!
Autobus
turistico
Il Vaivé, un Bus Turistico e' un autobus da 18 posti in servizio ogni giorno
dalle 9 alle 21, lungo un itinerari o prestabilito. La tessera giornaliera e' di
4U$S permette di usarlo a proprio piacimento, salendo e scendendo dove e quando
si vuole. L'autobus fa la spola fra l'Hotel Palco, presso il Palacio de las
Conveciones nel quartiere Miramar, e il castello di El Morro effettuando 23
fermate intermedie.
I bus sono di colore Giallo e Porpora.
Treno:
Cuba e' l'unico paese dei caraibi dove il sistema ferroviario e' funzionante,
hanno vecchie locomotive a vapore.
La ferrovia collega l'Avana con tutte le altre principali citta'.
Anche se migliora di anno in anno i convogli restano arcaici lenti e
perennemente in ritardo, sono pienissimi e in overbooked...io ho provato a
prendere il treno a Santa Clara...ma dopo due giorni che andavo in stazione e mi
dicevano che non c'erano posti disponibili ci ho rinunciato e ho continuato il
mio viaggio con i pulman della linea Viazul, penso che si possa viaggiare in
treno se si parte da Santiago de Cuba o dall'Avana cioe' nelle due citta' che
fanno da capolinea...ma nelle fermate durante le citta' che si trovano tra
queste due citta' penso che sia davvero problematico. Partendo dall'Avana
per Santiago ci vogliono 36 U$S per gli stranieri.
All'Avana
si puo' usare le monete nei telefoni pubblici per telefonare e anche si puo'
comprare le tessere telefoniche di 3 o 5 peso cubani.
AVANA
VECCHIA
Trovo
le mie amiche Italiane e decidiamo di andare a vedere l'Avana Vecchia, e'
davvero molto bello l'antico quartiere coloniale dell'Avana ha un tale numero di
musei, monumenti, gallerie d'arte, chiese, castelli e altri luoghi d'interesse
storico che e' impossibile visitarli tutti in un solo giorno, ha molti edifici
coloniali che sono stati ristrutturati e sono molto belli, e' bello perdersi
nelle strade dell'Avana Vecchia...mi avevano detto che era un luogo pericoloso
ma io l'ho trovato tranquillo con tanta polizia che controllava le strade anche
di notte.
C'e
la possibilita' di acquistare un pass giornaliero valido per dieci musei della
citta' vecchia (escluso il Castillo de la Real Fuerza).
Visitato:
-Catedral
de San Cristóbal de la Habana che domina la Plaza de la Catedral. I suoi
campanili diseguali incorniciano una sontuosa facciata barocca progettata nello
stile dell'architetto Italiano Francesco Borromini.
-Il
palacio de los Marqueses de Aguas Claras (1760)
-Casa
de Lombillo, Palacio del Marqués Arcos (posta)
-Museo
de Arte Colonial
-Plaza
de Armas tutti i giorni tranne la domenica in questa piazza si tiene un grande
mercato del libro usato. Proprio in questa piazza mentre me ne stavo seduto su
una delle panchine al fresco ho visto una delle tecniche piu' divertenti per
spillare i soldi ai turisti...c'erano tre Cubani con degli strumenti
musicali...quando arrivavano i gruppi di stranieri loro con una tecnica
sopraffina....sceglievano la preda....e poi suonando le solite le due canzoni
piu' famose "Guantanamera" e "Comandandate Che Guevara"...cercavano
di dividerle dal braco in modo che queste persone si sentissero imbarazzate..e
dopo un minuto di musica...chiedevano i soldi..solitamente i turisti davano un
dollaro ma questi..quando capivano che il turista era una persona timida..ne
chiedevano un dollaro per uno e
spesso riuscivano a spennare tre dollari, beh..saro' stato piu' o meno
una mezz'oretta ad osservarli...hanno guadagnato piu' di 30 dollari! Wow..wow!!!
-Il
barocco Palacio de los Capitanes Generales, e' uno degli edifici piu' maestosi
di Cuba. 1776 era la residenza dei governatori Spagnoli poi dei governatori
americani prima di diventare il palazzo residenziale poi divento' municipio e
ora e' Museo de la Ciudad nel cortile c'e' la statua di
Cristoforo Colombo.
-Sul
lato nor-ovest di Plaza de Armas sorge il Castillo de la Real Fuerza la piu'
antica fortezza coloniale che si sia conservata nel continente Americano. Il
Castello fu costruito fra il 1558 e il 1577 sui resti di un precedente forte
distrutti dai pirati Francesi nel 1555. La torre a ovest e' sormontata dal
famoso segnavento in bronzo chiamato La Giraldilla, fuso all'Avana nel 1632 da
Jerónimo Martínez
Pinzón, che la leggenda popolare vede come un'immagine di Doña Inés de
Bobadilla in attesa del ritorno del suo sposo, l'esploratore Hernando de Soto
(Nel 1539 de Soto parti' dalla Florida per un viaggio di tre anni che lo
avrebbero condotto fino all'odierno Oklaoma dove scopri' il fiume il
fiume Mississippi senza pero' trovarvi l'oro. Ammalatosi durante il
viaggio di ritorno, mori' prima di rimettere piede a Cuba. La Giraldilla
originale sitrova al Museo de la Ciudad e la sua immagine appare anche
sull'etichetta del rum Havana Club. Il nome deriva dal verbo spagnolo
"girar", "girare roteare".
-Museo
Nacional de Historia Natural.
-Museo
de Automóvil
-Durante
gli anni 30 Ernest Hemingway soggiorno' piu' volte all'Hotel Ambos Mundos
palazzo di cinque pieni al N^153 di Calle Obispo all'angolo con Calle Mercaderes.E'
possibile visitare la stanza N^511 dove Hemingway inizio' a scrivere
"Per chi suona la campana".
-Iglesia
y Monasterio de San Francisco de Asís la chiesa con il campanile piu' alto
dell'Avana.
-Plaza
Vieja che risale al XVI secolo e che fino al 1835 fu sede del mercato.
-Iglesia
y Convento de Santa Clara.
-Iglesia
Parroquial del Espíritu Santo
-Iglesia
y Convento de Nuestra Señora de la Merced.
-Museo
Casa Natal de José Martí il fautore dell'indipendenza cubana naque in
quest'umile dimora il 28 gennaio 1853. Il museo espone lettere, manoscritti,
fotografie, libri e altri oggetti legati alla sua vita.
-Vicino
c'e' la stazione ferroviaria, si puo' ammirare La Junta la locomotiva che nel
1843 inauguro' la linea per Matanzas.
Ho
passato alcuni giorni all'Avana ma poi sono partito per Viñales.
HABANA
- VIÑALES (187Km)
La
stazione dei bus della Viazul all'Avana e' un po' fuori dal centro..vicino al
parco zoologico e per andarci in tempo senza perdere l'unico bus che parte ogni
giorno alla mattina bisogna prendere un taxi.
Il
viaggio per Viñales segue su un'autostrada lunga la pianura che costeggia la
cordillera de Guaniguanico il paesagggio e' molto bello molto verde, prima di
arrivare a Viñales si passa per Pinar del Rio che e' il capoluogo della
provincia...non e' molto interessante, il viaggio continua e ci inerpichiamo
attraverso alcune colline sbucando alla fine nella valle de Viñales che e'
chiusa fra la Sierra de los Organos a ovest e la Sierra del Rosario a est.
Viñales
e' una delle piu' belle aree naturali di Cuba, una fertile pianura formata da
alcune valli separate tra loro da singolari colline di origine calcarea che
spuntano dal suolo e che l'erosione carsica ha modellato in sagome bizzarre. (Il
carsismo e' frequente nelle zone calcaree dove l'erosione, prodotta dall'acqua
da luogo a doline, fenditure, grotte e altre formazioni irregolari), le colline
erose raggiungono al massimo 699 m el Pan de Guajaicon nella sierra Chiquita a
sud de La Mulata.
Arrivo
a Viñales la prima impressione e' davvero molto positiva, un paesino semplice
di contadini, trovo una habitacion particular molto carina, in la famiglia
semplice e davvero amichevole, visto che ero alla fine del viaggio e i soldi
cominciavano a scarseggiare mi hanno fatto uno sconto anche per il fatto che
cenavo da loro...e non me ne sono pentito perche' si mangiava davvero molto
bene, davvero in questo paesino mi sono sentito a casa mia non c'era
l'ossessione da parte dei Cubani di avere un guadagno da parte dei turisti, con
la famiglia c'e' stato un vero scambio di opinioni...il padre faceva parte del
CDR (Comitè de la Revolucion) e anche se le nostre idee sul modo di vedere Cuba
era molto differente sono sempre stati molto gentili con me...dopo molte
discussioni non siamo riusciti a trovare un punto di incontro perche' le mie
critiche erano contrapposte da parte loro dai successi della rivoluzione...per
esempio:
Le
abitazioni:
Dopo la rivoluzione gli affitti furono ridotti del 50% e dal 1962 il costo
dell'affitto e' stato limitato al 10% del reddito familiare.
La legge di riforma urbana del 1960 converti il pagamento dell'affitto in rate
di un prestito ipotecario su base dai 5 ai 20 anni, alla fine dei quali gli
affittuari diventavano proprietari, molte famiglie Cubane oggi sono proprietarie
della propria casa o del proprio terreno, e non pagano tasse sulla proprieta'.
Io ribattevo che era vero tutto quello che mi raccontava ma che a Cuba uno dei
problemi piu' grandi e' la casa perche' le costruzioni di nuove case sono quasi
ferme, le nuove coppie che si sposano sono costrette a vivere nelle case dei
genitori di lei o di lui, questo comporta a vere e proprio sovrappopolamento
delle case...possono viverci anche 4 nuclei familiari...e' proprio questo motivo
e' uno delle prime cause dei divorzi a Cuba, non e' facile andare d'accordo tra
i vari nuclei...il regime da anni pensa soltanto a costruire Hotel nelle belle
spiagge dell'isola, proprio in quei giorni Fidel Castro aveva inaugurato vicino
a Holguin nelle spiagge di Guardalavaca....il polo turistico Playa Pesquero, e
le case per la gente? Secondo me Fidel Castro vuole costruire cosi' tanti Hotel
in modo che i turisti siano costretti ad andarci e proibira' ai Cubani di
ospitare i turisti nelle loro case...per me Fidel Castro si rende conto che i
Cubani scambiando le proprie idee e convinzioni con i turisti stanno aprendo gli
occhi.
Le vendite delle abitazioni e' proibita, chi emigra da Cuba viene confiscata la
casa.
L'istruzione:
Prima della rivoluzione 1/4 dei Cubani adulti era analfabeta e un'altro
milione era semianalfabeta. Diecimila insegnanti erano disoccupati e il 70%
della popolazione rurale non aveva scuole.
Dopo il 1959 tutte le scuole private furono nazionalizzate e l'istruzione
divenne gratuita e per tutti. Le vecchie caserme militari furono trasformate in
scuole.
Nel 1961 tutte le scuole rimasero chiuse per otto mesi e circa 100 mila studenti
e insegnanti furono mandati nelle zone agricole a insegnare a leggere e
scrivere, portando in questo modo l'attuale alfabetizzazione di Cuba a un
livello del 94,5%.
Si e' fatto uno sforzo per costruire delle scuole nelle zone rurali, che prima
erano totalmente trascurate.
L'istruzione, in pratica, e' gratuita dall'asilo all'universita' e le scuole
sono accessibili a tutti i bambini.
Io ribattevo che era vero tutto quello che mi raccontava ma che a Cuba gli
studenti dopo che raggiungono la laurea, devono prestare due anni di servizio
sociale nel loro campo, a paghe bassissime, prima di accettare un posto stabile
nella loro professione.
Mi ricordo a Guantanamo una jinetera si lamentava perche' suo figlio che aveva
poco piu' di 10 anni doveva andare finita la scuola un mese a lavorare nei campi
e a causa di quello rompeva sempre le scarpe e lei quando tornava doveva
comprargliene un paio nuove, vi ricordo che le scarpe e' un bene che si compra
in dollari e per una persona che aveva lo stipendio di 4 dollari era un problema
e proprio per questo doveva fare la jinetera.
Anche se il lato tecnico puo' darsi che sia di alto livello nei laureati...la
cultura generale lascia molto a desiderare, anche perche' le scuole dall'asilo
all'universita' sono dei veri e propri luoghi di indottrinamento a favore del
Comunismo e della Rivoluzione, nessuno ha possibilita' di leggere qualcosa che
sia in contrasto con il pensiero Comunista...soprattutto nelle scuole.
Come il benessere delle famiglie americane determina il tipo di educazione che i
figli ricevono, i trascorsi politici di una famiglia cubana spesso possono
determinare se i ragazzi saranno in grado di andare all'universita' (il rampollo
di qualcuno che sia stato nelle liste nere per "attivita' contro lo
stato" potrebbe avere dei grossi problemi).
All'Avana nella habitacion particular dove sono stato un giorno si e' presentata
una ragazza con delle video cassette...e la proprietaria le ha comprate per i
nipotini, c'erano dei cartoni animati americani, cosi' come i cartoni girano
anche altre video cassette di musica e di programmi americani o Europei, anche
libri Americani o Europei ma tutto questo...nascosto.
Salute
pubblica:
Il sistema sanitario pubblico di Cuba e' indubbiamente il migliore dell'America
Latina. Prima della rivoluzione il tasso di mortalita' infantile era attestato
sui 60 decessi ogni 1000 nati, mentre nel 1998 era del 7,1 per ogni 1000 nati,
uno dei piu' bassi del mondo.
Dal 1959 la probabilita' di vita e' aumentata da 55 a 75 anni.
Dal 1959 sono stati costruiti centinaia di ospedali, policlinici e cliniche
mediche, migliaia di medici e di infermieri sono stati istruiti. Per i Cubani
tutte le cure mediche nei policlinici di stato, compresi l'odontoiatria e il
ricovero ospedaliero, sono gratuite, anche se le medicine scarseggiano a causa
dell'embargo degli Stati Uniti.
Questo e' stato un punto che non ho ribattuto..effettivamente la salute pubblica
e' successo...anche se...voci di corridoio mi hanno detto che negli ospedali
inizia ad esserci della corruzione dovuta al fatto che i medici hanno uno
stipendio di 20 dollari e che invece adesso molte persone guadagnano molti
dollari e quindi si puo' passare avanti alle file pagando o si puo' avere dei
migliori servizi con i dollari.
Pensionamento:
Le donne cubane vanno in pensione a 55 anni e gli uomini a 60 anni (per quelli
che fanno lavori pesanti 55 anni), se uno vuole puo' continuare a lavorare, la
pensione dipende dagli anni di servizio ed e' una percentuale dello stipendio.
Le persone anziane senza l'aiuto di una famiglia sono alloggiate gratuitamente
negli "hogares de ancianos", (case di riposo per anziani).
Io ribattevo che era vero tutto quello che mi raccontava ma..se uno stipendio e'
di 4 dollari...quanto sara' la pensione se e' una percentuale dello stipendio?
Mi e' capitato durante il mio viaggio di domandare a qualche pensionato come
facesse a vivere e la risposta da queste persone e' stata che per fortuna tutti
avevano dei parenti......figli o nipoti che dall'estero gli aiutavano mandavano
dei dollari ogni mese.
I
due giorni che sono rimasto a Viñales mi sono fatto due belle camminate, il
primo giorno sono andato a 4 km a nord del villaggio dove c'e' una grotta che
ospita il disco bar Cuevas de Viñales, 1,5 Km piu' avanti nella strada c'e' la
parte piu' bella della zona e c'e' la Cuevas del Indio una grotta anticamente
abitata degli Indios e attraversata da un fiume sotterraneo. Si percorre a piedi
i primi 300 m e poi si prosegue i 400 m in barca all'interno della grotta
illuminata e si sbuca vicino alla cascata.
Un
cosa particolare che ho visto e' che per l'aratura dei campi si ricorre
all'aratro trainato da buoi piuttosto che ai trattori, forse perche' non ci sono
i trattori.
Il
secondo giorno invece sono andato a vedere "El mural de la prehistoria"
a 4 Km a ovest del villaggio e' un'opera realizzata su una parete rocciosa ai
piedi della Sierra de Viñales (617 m) la sezione piu' alta della Sierra de los
Organos.
Il
dipinto lungo 180 m fu eseguito nel 1961 da Leovigildo Gonzalez Morillo seguace
del pittore Messicano Diego Rivera sulla parete laterale del Mogote dos Hermanos.
L'enorme
serpente, i dinosauri, i mostri marini e gli indios che vi sono rappresentati
simboleggiano la teoria dell'evoluzione.
A
1 km dopo il mogote Dos Hermanos c'e' una strada sterrata che conduce alla
comunita' montana di Los Aquaticos, la comunita' fondata nel 1943 dai seguaci di
Antoñica Izquierdo una visionaria che aveva scoperto le virtu' curative
dell'acqua in un periodo in cui i campesinos di questa zona non avevano accesso
alla medicina tradizionale, si amministrano da soli senza essere soggetti al
controllo del governo e continuano a praticare la cura dell'acqua che consiste
nel fare tre bagni al giorno lasciandosi poi asciugare dal vento. La donna mori'
all'ospedale psichiatrico dell'Avana durante la seconda guerra mondiale,
costretta ad assumere farmaci da medici che l'avevano giudicata pazza.
In
questa regione c'e' la produzione del 59% del tabacco, ho fatto visita a una
piantagione dove mi hanno spiegato il processo del tabacco, molto interessante,
prima un po' di storia....durante la prima visita Colombo proprio in questa
isola ebbe il primo contatto con degli indigeni che fumavano delle foglie secche
chiamate cohiba (questa e' una delle marche di sigari piu' prestigiosi tuttora)
cent'anni piu' tardi il tabacco era il prodotto piu' esportato da Cuba.
La
semina del tabacco avviene in un vivaio, dopo 45 giorni le pianticelle di
tabacco vengono trapiantate, avviene tra ottobre e dicembre e in due mesi
crescono dai 15 cm fino a 1,5 m con foglie lunghe 30 cm e larghe 25 cm, a questo
punto si toglie la gemma centrale per far stimolare la crescita delle foglie, le
piante alla fine hanno da sei a nove foglie su altrettanti livelli, queste
vengono raccolte a mano nel periodo da Gennaio a Marzo.
Le
foglie vengono cucite a coppie e appese a seccare per circa 50 giorni in
appositi capannoni dopodiche vengono trattate per due fasi di fermentazione che
dura circa 30 giorni e alla fine invecchiate e spedite nelle fabbriche di sigari
dell'Avana
VIÑALES
- HABANA (187Km)
24-01-2003
Ritorno
all'Avana, anche se effettivamente sarei rimasto qualche giorno in piu' a Viñales,
arrivato alla stazione dei bus dell'Avana fortunatamente divido il taxi con
altre due persone per andare al centro ditta', ritorno nella casa particular che
avevo trovato nei giorni che ero stato all'Avana, l'ho trovata proprio nel
quartiere chiamato Centro..nei giorni che mi rimangono sono andato a visitare
tutto quello che c'era ancora da vedere ed erano tante le cose, in piu' sono
andato nelle spiagge situate vicine all'Avana.
Durante
gli ultimi giorni del mio soggiorno all'Avana sono stato testimone
delle...ELEZIONI POLITICHE CUBANE!!!!!
Mamma
mia una cosa unica al mondo, il 19 Gennaio il popolo ha votato, adesso capisco
perche' da quando sono arrivato a Cuba tutti i giorni di sera, alla televisione
facevano vedere i discorsi di Fidel Castro che aveva fatto nelle varie piazze
delle citta' Cubane durante i decenni antecedenti.
Gli
oppositori all'attuale sistema politico ed economico di Cuba non sono ancora
rappresentati nel governo a nessun livello.
Chiunque
esprima pubblicamente opinione critiche sulla leadership del paese rischia
l'arresto e tutti i tentativi di organizzare un'opposizione politica sono
immediatamente soffocati. All'inizio del 1999 una nuova
legislazione stabili' un lungo periodo di detenzione per chiunque fosse
stato accusato di voler scalzare l'indipendenza nazionale o l'economia dello
stato Cubano. Esiste un elenco computerizzato e continuamente aggiornato di
coloro che sono accusati di "comportamento antisociale" e queste
persone non possono accedere ai pubblici impieghi, ne avere contatti con la
redditizia industria del turismo o con le joint venture con compagnie straniere.
La maggior parte dei controlli e degli equilibri di una democrazia moderna,
quali i partiti di opposizione, una libera stampa, una magistratura
indipendente, limitazioni all'esercizio del potere, sindacati autonomi, oggi a
Cuba non esistono.
Come
vi dicevo il 19 Gennaio ci sono state le elezioni, se un qualsiasi turista
camminava per le strade dell'Avana non se ne rendeva neanche conto...a parte dei
fogliettini scritti a mano e messi fuori dalle porte delle case con su scritto
"A votar temprano" (A votare presto) oppure "Il voto unido nos
forteleze" (Il voto ci rafforza), "La patria lo necesita" (La
patria ne ha bisogno), non c'erano altre cose che facevano capire che era il
giorno delle elezioni, le persone votavano nelle sedi del CDR (Comitè de la
Revolucion), guardando dentro...vicino ad ogni urna dove andava immessa la
scheda c'erano a fianco due ragazzini in divisa che salutavano portando la mano
sulla fronte ad ogni voto effettuato.
Ero
davvero curioso il giorno dopo di vedere i risultati delle elezioni anche
perche' la maggior parte dei Cubani che ho avuto modo di parlare in questo mese
passato nell'isola non erano affatto contenti di come erano le cose a Cuba...e
invece..il giorno dopo leggendo i giornali e vedendo la televisione ho visto i
dati delle elezioni, essendoci solo un partito dovevano votare i
deputati..furono a votare piu' di 8 milioni di persone per un voto unico del
91,35% mentre le schede nulle o bianche furono 3,86% effettivamente mi aspettavo
una percentuale piu' alta visto che e' l'unico modo per dare il proprio dissenso
verso il regime, e' una cosa strana sentire per tutta l'isola il proprio
dissenso e poi vedere che le schede nulle o bianche siano cosi' poche...ma pero'
c'e' da dire che nessuno a parte quelli del CDR possono controllare le schede e...se
ci sono imbrogli nelle schede anche in paesi che ci sono controlli penso che li'
sia ancora piu' facile trasformare le schede bianche in voto..ma questo e' solo
una mia supposizione... Una cosa che mi ha sbalordito e' quello che ha detto
Fidel Castro attraverso i media il giorno dopo il voto: "Nunca hubo una
elecciones precedidas por tanto entusiasmo de nuestro pueblo" (Mai c'e'
stato una elezione preceduta da tanto entusiasmo del nostro
popolo)..mah…sinceramente io tutto questo entusiasmo non l'ho visto ne
prima..ne durante e tantomeno dopo le elezioni...
Dopo
due giorni..sia sui giornali che sulle televisioni e' sceso il silenzio...sulle
elezioni.
AVANA
CENTRO
Visitato:
-Fuente
de la India si trova nel Parque de la Fraternidad (vicino al Capitolio) la
fontana e' in marmo bianco di Carrara, fu scolpita nel 1837 da Giuseppe Gaggini
e ritrae una ragazza india seduta du quattro delfini, famoso simbolo dell'Avana,
con in mano lo stemma della citta'.
-Real
Fábrica de Tabacos Partágas fondata nel 1845 dallo spagnolo Jaime Partágas fu
una delle prime manifatture di sigari dell'Avana, un consiglio per chi volesse
comprare i sigari e' quello di non conprali per le strade...ti tirano certi
pacchi che non potete neanche immaginare, mentre ti avvicini alla Real Fabrica
si viene avicinati da una moltitudine di persone che vogliono venderti i sigari
dicendo che hanno un parente che lavora nella fabbrica e quindi li porta fuori e
li puo' vendere a un prezzo davvero esiguo..contando le persone che si sono
avvicinate in quei giorni che sono rimasto all'Avana e
facendo un piccolo calcolo..dentro a quella fabbrica dovrebbero lavorare
almeno la meta' popolazione Cubana..hi. .hi..hi..hi..
-A
dominare l'intera zona e' la mole del marmoreo Capitolio Nacional simile al
palazzo del campidoglio di Wachington ma piu' ricco fi particolari, la sua
costruzione fu iniziata nel 1929 da Gerardo Machado il dittatore appoggiato
dagli Stati Uniti, impiegarono poco piu' di 3 anni, fu sede del parlamento, di
fronte all'entrata campeggia una stata di Giove (alta 17 metri e che pesa 49
tonnellate) e' il terzo bronzo al mondo conservata all'interno dell'edificio
(dopo una statua di Buddha in Giappone e il Lincoln Memorial di Washigton),
incastonata nel pavimento sotto la cupula del Captolio alta 62 metri e' la copia
di un diamante a 24 carati, tutte le distanze fra l'Avana e le altre localita'
dell'isola sono calcolate a partire da questo punto. Ex camere dei dei senatori
e deputati.
-Gran
Teatro dell'Habana.
-La
statua di Josè Martí (1905) situata al centro del parco fu la prima eretta a
Cuba in onore del poeta.
-Hotel
Inglaterra nelle sue sale si tenne un banchetto nel 1879 durante il quale Josè
Martí fece un discorso a favore dell'indipendenza.
-Il
tratto piu' bello del Paseo de Martí (chiamato anche Paseo del Prado) e' quello
a nord del Parque Central, le statue dei leoni lungo la passeggiata furono
aggiunte nel 1928.
-Museo
Nacional Palacio di Bellas Artes
-Dal
1976 nella piazza antistante di Bellas Artes e' occupata dal Pavillón Granma,
struttura in vetro costruita per accogliere il Granma, ovvero il 18 metri a
motore che nel 1956 riporto' a Cuba da Tuxpán (Messico) Fidel Castro e 81 dei
suoi compagni. Lo si puo' definire uno dei luoghi sacri del comunismo cubano,
equivalente al mausoleo di Mao a Pechino, intorno al padiglione sono collocati
altri veicoli
protagonisti della rivoluzione.
-Museo
de la Revolución ex palazzo presidenziale, l'edificio fu costruito fra il 1913
e il 1920 e vanta interni decorati dal newyorchese Tiffany. Nel marzo 1957 il
palazzo fu teatro di un fallito attentato contro Fulgencio Batista il museo
fornisce un quadro dettagliato della rivoluzione cubana
ricostruendone le singole fasi con l'ausilio di documenti e fotografie.
Davanti all'edificio ci sono un carro armato SAU-100 usato da Fidel Castro
durante la battaglia della Baia dei Porci nel 1961 e alcuni resti delle antiche
mura cittadine.
-Iglesia
del Santo Angel Custodio ricostruita nel 1871 in stile neogotico.
-Poco
piu' avanti, all'interno del Parque de los Enamorados (1838) il carcere
coloniale dove furono rinchiusi molti patrioti Cubanie fra questi Josè Martí.
-Sul
lato opposto di Avenida de los Estudiantes, incorniciato nel marmo c'e' un pezzo
del muro contro il quale nel 1871 furono fucilati otto studenti di medicina
cubani. La rappresaglia fu ordinata in seguito alla profonazione della tomba di
un giornalista spagnolo (in realta' gli studenti non erano colpevoli).
-Dall'altra
parte della strada si trova il Castillo de Salvador de la Punta costruito fra il
1589 e il 1600, durante il periodo
coloniale ogni sera veniva chiuso
l'ingresso al porto tendendo una catena lunga 250 metri da questo castello e
quello de El Morro.
MALECÓN
Nessun
straniero rinuncia a una passeggiata nel malecón il lungomare chiamato anche
Avenida de Maceo, costruito nel 1901 sotto l'occupazione degli Stati Uniti, il
Malecón inizia dal Castillo de la Punta all'Avana vecchia e si estende per 8 km
in direzione ovest costeggiando il litorale fino alla Chorrera il castello che
sorge presso la foce del Rio Almendares, a questo punto il viale diventa un
tunnel che corre sotto il fiume, attraversa Miramar con il nome di Avenida 5 e
poi inizia l'autopista.
Malecon
(Avenida Washington) al centro del viale c'e' il Monumento a las victimas del
Maine (1926) fino al 1959 recava in cima un'aquila americana.
L'iscrizione
a lato del monumento allude alla tesi Cubana secondo la quale alcuni
statunitensi fecero saltare in aria di proposito la loro nave in modo di creare
un pretesto per dichiarare guerra alla Spagna:
"A las victimas de el Maine que fueron sacrificados por la voracidad
imperialista en su afán de apoderarse de la Isla de Cuba" vicino c'e'
anche il cartellone "Senores Imperialistas. No les tememos absolutamente
ningun miedo!
Castillo
de Santa Dorotea de la Luna de la Chorrera (1643) alla foce del Rio Almendares.
LE
FORTEZZE
Il
Castillo de los Tres Santos Reyes Magnos del Morro fu costruito fra il 1589 e il
1630 su un erto promontorio calcareo al fine di proteggere l'ingresso al porto.
Nel 1762 gli Inglesi conquistarono El Morro attaccandolo dall'entroterra e
scavando un tunnel sotto le sue mure.
Nel
1845 fu aggiunto un faro al castello, il primo innalzato a Cuba. La Fortaleza de
San Carlos de la Cabaña venne retta fra il 1763 e il 1774 per impedire che il
nemico potesse raggiungere il lungo crinale che domina l'Avana, e' una delle
piu' grandi fortezze coloniali delle Americhe.
Machado
e Batista usarono la fortezza come carcere militare, dopo la rivoluzione Che
Guevara vi stabili' il suo quartier generale, infatti c'e' un piccolo museo
dedicato al Che Guevara all'interno.
Ogni
sera alle 20.45 un drappello di soldati in uniforme ottocentesca spara un colpo
di cannone dal lato della Cabaña che affaccia verso il porto, segnale che
rievoca quello usato in epoca spagnola per annunciare l'imminente chiusura delle
porte cittadine, la cerimonia inizia alle 20.30 ed e' compresa nel prezzo del
normale biglietto d'ingresso.
Per andare al Morro e passare il tunnel si puo' prendere l'autobus M-1 e scendere alla prima fermata dopo il tunnel, ricordatevi di mettersi vicino alla porta perche' c'e' poca gente che scende qui, per rientrare all'Avana si puo' prendere il traghetto da Casablanca sotto l'enorme statua del Cristo.
CASABLANCA
Casablanca,
dall'altra parte del porto rispetto all'Avana Vecchia, e' conosciuta soprattutto
per l'imponente Estatua de Cristo, scolpita in marmo bianco da J.Madera nel
1958. Appena scesi dal traghetto che attraversa il porto salite per una scala
che avete di fronte, poi seguite la strada sulla sinistra e in 10 min si arriva
alla statua.
I
traghetti per casablanca partono da Muelle Luz, all'incrocio fra la Calle San
Pedro e Calle Santa Clara, all'Avana Vecchia, partono ogni 15 minuti (10
centesimi) e' possibile caricare a bordo le biciclette.
VEDADO
Vedado
in spagnolo significa "riserva forestale" in epoca coloniale infatti
qui era proibito tagliare gli alberi. La comunita' statunitense dell'Avana si
stabili' in questa zona dopo il 1898 e nell'arco di poche decenni Vedado si
riempi' di alberghi a piu' piani, alti palazzi adibiti a uffici, ristoranti
locali notturni e altri esercizi. Sotto il regime di Batista , Vedado conobbe la
sua massima espansione. Sesso a buon mercato, alcol e gioco d'azzardo erano una
grande attrattiva per i turisti americani e la malavita al servizio di Batista
procurava che ogni cosa filasse liscia.
Visitato:
-Museo
Antropológico Montanè costituito nel 1903 una ricca di manufatti
precolombiani.
PLAZA
DE LA REVOLUVIÓN
La
Plaza de la Revolución prima della rivoluzione si chiamava Plaza de la República.
E' diventata il simbolo della rivoluzione cubana, e' in questa immensa piazza
che si tengono le grandi adunanze del popolo, la piazza e' circondata da edifici
che risalgono in gran parte all'epoca di Batista.
Nelle
occasioni importanti il presidente Castro e altri leader si sono rivolti a
centinaia di migliaia di persone dal podio di fronte al monumento di Josè Martí
struttura a pianta stellare alta 142 m, e' qui che si svolgono le grandi
manifestazioni il pomeriggio del 1 Maggio e del 26 Luglio.
Davanti
al monumento c'e' una statua di Josè Martí seduto alta 17 metri opera di Juan
Josè Sicre, alla base del monumento c'e' il museo dedicato a Josè Martí.
L'ufficio
di Fidel castro di trova alle spalle del monumento Comitè Central del partido
Comunista de Cuba. sul lato nord della piazza si trova il ministero degli
interni e' l'edificio con l'immenso murales di Ernesto "Che" Guevara e
lo slogan "Hasta la victoria siempre" O ovest c'e' il Teatro Nacional
de Cuba.
Vicino
alla Plaza de la Revolución c''e la Stazione degli autobus al cui interno si
puo' ammirare "l'Alboradas de la Revolución" e' un murales di Orlando
S. Suárez allievo di pittore Messicano Diego Rivera.
PLAYAS
DEL ESTE
Quando
si e' all'Avana si puo' andare nelle spiagge che si trovano a circa 18 Km a est
del centro e si estendono per 9 Km in direzione est. A scandire le spieaggie
contornate da pini, sono i piccoli centri di Tamará, El Mégano, Santa Maria
del Mar, Boca Ciega e per ultima la cittadina di Guanabo, lungo questa striscia
di sabbia ci sono una dozzina di complessi alberghieri soprattutto a Santa Maria
del Mar, a Guanabo e' possibile trovare stanze in affitto nelle case particular,
io per ben tre volte sono andato a Santa MAria del Mar e devo ammettere che sia
la spiaggia che il mare erano davvero molto belli.
Per
arrivarci si puo' prendere il bus che ferma a 200 metri circa davanti al Museo
de la Revolucion alla fine del Paseo de Martí (o Paseo del Prado), il prezzo e'
di 40 centesimi di pesos.
Dopo
questa esperienza Cubana se dovessi dare un consiglio a chi volesse visitare
l'isola e' quella di prendere la macchina a noleggio costa circa 50U$S dollari
al giorno con l'assicurazione compresa, se siete piu' di uno penso che ne valga
la pena, anche perche' potrete visitare tutti i posti bellissimi che non ho
potuto visitare a causa della mancanza dei mezzi.
LA
HABANA =====> MADRID
E'
arrivato il giorno di tornare a casa...purtroppo, faccio l'ultimo giro alla
mattina presto nel centro di Cuba anche per trovare un Taxi particular che mi
porti all'Aereoporto...mi sono informato sul costo di un Taxi ufficiale che era
di 12/15 U$S, io mi sono accordato con un taxista di un Taxi particular per 10
U$S, faccio in tempo a finire di sistemare il mio zaino mentre il taxista arriva
puntuale davanti alla casa particular e mi accompagna all'aereoporto...forse un
po' in anticipo...ma e' meglio arrivare in anticipo che in ritardo .hi..hi..il
volo per Madrid e' tranquillo..e arrivo verso mezzogiorno, come tutte le volte
che sono andato in latino america nel viaggio di ritorno da Madrid a Milano
prenoto l'ultimo volo disponibile, facendo cosi'...mi rimane sempre il tempo per
andare a fare un bel giretto in questa splendida capitale, arrivato alla Plaza
del Sol che e' il centro della citta'...incredibile ma vero...trovo un tavolino
dove ci sono degli esuli Cubani che raccolgono le firme per denunciare il regime
di Fidel Castro, sembra fatto apposta...com'era ovvio sono andato a lasciare la
mia firma.
MADRID
=====> MILANO LINATE
26-01-2003
Alla
sera torno all'aereoporto di Madrid e mi imbarco sul volo per Milano, dopo poco
piu' di un'ora arrivo a Linate...prendo il mio zaino e i mezzi per tornare a
casa...un'altro viaggio e' finito...
JAMAICA
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39
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de la Ciudad)
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Particular illegale, telefonare prima)
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Benitez N°114
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Lav: 0419-4490 (Lesvia)
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Valdes-Perez (Teresita-Roberto)
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Clara, Villa Clara
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TRASPORTI
VIAZUL www.viazul.cu
Habana-Varadero
10U$S Varadero-Habana
10U$S
08:00
11:00
08:00 10:50
08:30
11:30
16:00 18:50
16:00
19:00
18:00 20:50
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12U$S Viñales-Habana
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13:30 16:45
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25U$S
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14:00
07:45 13:20
13:00
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15:15 20:50
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20U$S Trinidad-Varadero 20U$S
07:30
14:05 14:40
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de Cuba 33U$S Santiago
de Cuba-Trinidad 33U$S
08:15
20:30
19:30 07:00
Habana-Santiago
de Cuba 51U$S Santiago
de Cuba-Havana 51U$S
15:00
06:50
15:15 07:05
20:00
11:30
20:00 11:30
Santiago
de Cuba-Baracoa 15U$S Baracoa-Santiago
de Cuba 15U$S
07:30
12:20
14:15 19:05
Habana-Playa
del Este 4U$S
Playa del Este-Habana 4U$S
08:40
10:00
10:30
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14:20 15:40 16:40 17:50