QUELLI
CHE …....................IN IRAN.........................DI TUTTO DI
PIU'
Racconto di viaggio 14 Maggio 2010 - 29 Giugno 2010
di Grazia e Ademaro
Il mio diario.
Questo e' il mio diario del viaggio in Iran appena fatto, che ho vissuto e
percepito insieme alle mie emozioni e sensazioni: in poche parole, quello che
un lungo viaggio presenta ad ognuno di noi .
In
11 camper, 21 persone, come una grande famiglia in vacanza, abbiamo lasciato la
nostra terra, sbarcando a Igumeniza e attraverso i colori ed i profumi della
GRECIA e le montagne incantate dei territori magici della TURCHIA, siamo entrati
in IRAN.
Qualcuno
è arrivato in questa nazione con un po' di apprensione e qualcuno, come noi,
con tanta curiosità, nei confronti di un paese, decantato da molti, non sicuro,
e per tanti ancora perfino pericoloso.
Niente
di tutto questo, perchè al contrario, abbiamo trovato una popolazione molto
civile; l'accoglienza poi non ne parliamo proprio, tanto che ovunque passavamo,
sia in camper che a piedi, avevamo intorno a noi “ovazioni da stadio”!
Venivamo
attorniati da giovani, anziani, donne e uomini che volevano farsi fotografare
con noi ( sembravamo celebrità dello spettacolo!!!!). Tutti gli occhi e le
attenzioni erano per noi , tanto che alla fine del viaggio ,ci siamo sentiti un
po' oppressi da tutte queste attenzioni.
Questo
è la dimostrazione di affetto che le popolazioni Iraniane ci hanno regalato
unitamente alla loro ingenua semplicità!
I
territori ci hanno presentato la parte migliore delle loro magiche meraviglie di
tempi remoti e la natura ci ha offerto il tutto del suo niente.
I
paesi, i piccoli villaggi senza tempo, le grandi città, i siti leggendari, le
moschee incredibili ci hanno aperto le loro porte, sul poco e sul tanto, sul
bello e sul meno, su antiche memorie arcaiche,ed in fine sulla presente realtà
dei giorni nostri.
Insieme
ci siamo immersi nel loro modo di vivere e di pensare, specialmente noi donne
che abbiamo portato sopra di noi ( io in particolare un po' meno) le loro usanze
mettendo il velo e coprendoci il più
possibile.
Sempre
insieme, abbiamo saltellato migliaia e migliaia di volte sui dossi di tutte le
strade percorse: ci siamo districati a fatica nel caotico e vorticoso traffico e
soprattutto ci siamo difesi dall'assalto di ogni tipo di mezzo che ci arrivava
da tutte le parti.
Insieme
abbiamo risolto i tanti ed immancabili problemi sia tecnici che di percorso (
meno uno purtroppo che si è dovuto fermare per un guasto): abbiamo salito le
alte montagne, lassù dove osano le aquile: abbiamo respirato, emozionandoci,
gli odori di civiltà remote nei tantissimi siti e cercato di immaginare come
fosse stato il ritmo della vita in quei tempi.
Ancora
insieme ci siamo affacciati sulla porta dell'inferno, quando il caldo soffocante
ci ha investito senza pietà,fino a renderci simili a “zombi” in movimento:
il grande calore ha reso i nostri camper infuocati, intoccabili in ogni sua
parte ed i frigoriferi pronti ad esalare l'ultimo respiro!
Sempre
insieme, abbiamo gioito, quando nelle grotte di “Alisar” , su traballanti
barchette, ci siamo rigenerati, per 2 ore, in un magico fresco surreale.
Le
grandi città più importanti, si sono presentate a noi come : TEHRAN la
capitale, città moderna in tutto il suo splendore, un'affascinante varietà
umana e a buon diritto il grande, caotico e dinamico cuore pulsante del paese.
KASHAN:
un'oasi ai margini del deserto; un bel bazar, edifici d'epoca “qagiara” e
un'atmosfera magnificamente rilassata.
YAZD:
un'antica foresta di “torri del vento” e vicoli tortuosi, piena di romantici
alberghi e ristoranti.
ISFAHAN:
detta “La metà del mondo” con le sue imponenti moschee, ponti incantevoli,
giardini lussureggianti e la sublime piazza “IMAM SQUARE”.
PERSEPOLI:
La maestosità, la potenza e la grazia degli Achemenidi, radunata in uno dei più
bei siti archeologici del mondo.
SHIRAZ:
cuore della cultura persiana, bella da visitare, ma con il primato del caldo!!!
(si sono sfiorati i 50 gradi!!!)
CHOQA
ZANBIL: Rara “zippurat” che da 3000 anni domina la zona
semidesertica fra le città di SHUSH e SHUSHTAR.
Ora
a conclusione di tutto, non mi resta altro da fare che ringraziare tutti i
compagni di questo viaggio che con noi hanno condiviso i momenti più
salienti, le varie decisioni, i nervosismi, le apprensioni e tutti i momenti di
sana allegria.
Per
tanto vi salutiamo caramente, grazie di tutto insieme a gli auguri più sinceri
che la vostra vita e i vostri viaggi futuri, siano sempre al meglio di ogni
prospettiva: spero in fine che in un angolino dei vostri ricordi più cari, ci
sia un piccolo posto anche per noi, che siamo stati insieme a voi, gli artefici
di un bellissimo viaggio nel paese dove tutto è niente e dove tutto è di più!!!!
Grazie di cuore, Grazia
e Ademaro.