VIAGGIO IN GIAPPONE
Diario di viaggio 26/10/13 --- 09/11/13
di Virna e Savio
Quello
che segue è un mix tra un racconto e una guida di viaggio. Sono riportate le
cartine di google maps per raggiungere gli hotel o altri posti che mi
interessavano, gli orari dei treni, le piantine delle città info sulle località
copiate da vari siti sul web e considerazioni personali.
Questo
malloppo è stata la mia guida durante il viaggio,
avevo con me anche la Lonely Planet, che
però ho usato pochissimo.
Partenza da Torino il 26/10 ore 09.00 Arrivo il 27/10 a Tokyo alle 06.00
27/10 posati gli zaini giro per Shinjuku – rientro in hotel, giro per Shibuya ore 18.30 incontro con Masako Adachi alla statua di Hachiko. Cena can Masako
28/10 – In giro con Masako per Ueno e Asakusa
29/10- Akihabara – Rippongi – Ginza – palazzo reale Chyoda. Milonga
30/10 -
Visita al mercato del pesce,
Tsukiji prendere metro verso le 6.02
- 6.36 – 7.02 – 7.30 con arrivo circa 40 minuti dopo + percorso a piedi.
Ore 10 o 10,30 treno per Kamakura – Giornata a Kamkura rientro a Tokyo dalle 17 in poi con sosta all’Oedo Onsen Monogatari
31/10 – partenza per Nikko ore 7.30 dalla stazione di Shinjuku- giornata a Nikko – Alle 17.35 partenza per Matsumoto , dove si arriva alle 22.08 - Pernottamento
01/11 – Giornata a Matsumoto da cui si parte o alle 13.52 o alle 15:53 per Takayama , in Bus, pernottamento a Takayama
02/11 – Giornata a Takayama e Hida. Pernottamento a Takayama
03/11 – Partenza da Takayama alle 07.42 per Kanazawa dove si arriva alle 10:47 – Giornata e pernottamento a Kanazawa
04/11 – Partenza da Kanazawa per Kyoto alle 08:05, con arrivo alle 10.11 o alle 09.03 con arrivo alle 11.09 giornata dedicata ai templi di Kyoto. Pernottamento
05/11 – Kyoto – Pernottamento
06/11 – Partenza per Nara ore 09.03 arrivo a Nara ore 09.48 – Visita della città. Rientrando a Kyoto o alle 15.24 o alle 15.54 fermata al tempio Fushimi Inari (due ore) . Rientro a Kyoto pernottamento.
07/11 - Partenza per Hiroshima o alle 07.43 o alle 08.06 arrivo o alle 09.19 o alle 09.42. Mattinata e primo pomeriggio visita alla città. Ore 15.30 partenza per l’isola di Miyamajima. Arrivo alle 15.56, visita all’isola. Partenza alle 19.14 o alle 19.28 per Hiroshima. Pernottamento
08/11 – Partenza alle ore 08.37 per Osaka . arrivo alle 10.13 – visita alla città. Pernottamento
09/11 – Mattinata visita alla città . Verso le 11 partenza per aeroporto
Alcune premesse:
Il cambio dello Yen, durante il viaggio, era 100 Y = 0,60 Euro – oppure 1 Euro = 120 Y
Tutti gli Hotel li ho prenotati
in anticipo, consigliato soprattutto per città come Takayama perché molto
turistica, con Booking.com, perché non vuole il pagamento anticipato e permette
di disdire 24/48 ore prima.
Il JR Pass , per utilizzare
quasi tutti i treni del paese e le Metro circolari di Tokyo e Osaka, acquistato tre mesi prima della partenza , qui: http://www.giappone.hisitaly.com/japan_rail_pass.php
e valevole 14 gg pagato 332
Euro. Tutti i treni giapponesi, dai
locali agli shikensen sono comodi e puliti. Prenotarli è facile basta recarsi
negli uffici della JR che si trovano in tutte le stazioni, fare un minimo di
coda, chiedere agli impiegati l’orario desiderato e questi vi stamperanno un
biglietto con la prenotazione di carrozza e posto.
Se non avete voglia di fare la coda esistono almeno tre vagoni, su ogni treno, che non la necessitano e la cosa è ben segnalata.
Acquisto di due tessere a ricaricabili PASMO, 500 Y cad..
Da aprile 2013 le varie tessere
utilizzate nelle metropolitane delle città più grandi , Pasmo, Suica , Icoca,
si sono “unificate” e quindi sono valide anche nei percorsi gestisti dalla
concorrenza. Basta appoggiare la tessera sul lettore ottico ed il varco si aprirà
automaticamente. Il rimborso, di 210 y, della tessera nel caso decideste di non
portarvela a casa deve essere fatto nella città di acquisto. Le tessere si
ricaricano nelle macchinette poste nelle stazioni della metro e possono essere
usate anche come POS in alcuni negozi/musei, abilitati.
Molto utili, per non perdersi in
città come Tokyo o Kyoto sono le app di tripadvisor, con mappa della citta che,
attraverso il gps e senza connessione, aiutano a districarsi nei vari quartieri
Il cibo giapponese non è solo
sushi o sashimi ma comprende una ricca varietà di piatti tra cui molte zuppe. A
fine racconto troverete un piccolo elenco per avere un’idea più chiara. Non
ho menzionato/consigliato nessun ristorante, anche se alcuni di quelli provati
erano notevoli, in quanto i loro nomi scritti in giapponese sono troppo
complicati da riscrivere. Quindi, dopo aver visto i facsimili di piatti esposti
in vetrina o le foto dei menù, entrate senza problemi, difficilmente mangerete
male. Ottimi i posti che servono solo zuppe ramen o udon.
Per dare un’idea una zuppa può costare dai 400 ai 900 Y, a seconda
degli ingredienti. Come da noi pranzare costa meno che cenare , si riesce a
spendere anche solo 1.000 Y in due, grazie ai vari combo.
Alla sera, invece, i prezzi salgono e arrivare a 5.000/6.000 Y è un
attimo. Attenzione al prezzo del sushi potreste rischiare di spendere una
fortuna! Come si vede dalla foto. I prezzi dei piatti sono sempre esposti.
ITINERARIO E
REDAZIONALE DI VIAGGIO 16 gg
Arrivo a
Tokyo, alle 06.30 am. Tre giorni pieni per visitare Tokyo e i suoi
quartieri.
giorno |
itinerario |
mezzo |
27/10 |
ARRIVO A TOKYO Narita |
AEREO |
28/10 |
TOKYO |
METRO |
29/10 |
TOKYO |
TRENO |
30/10 |
TOKYO – KAMAKURA - TOKYO |
METRO |
31/10 |
TOKYO – NIKKO - MATSUMOTO |
TRENO |
01/11 |
MATSUMOTO- TAKAYAMA |
BUS |
02/11 |
TAKAYAMA - HIDA |
TRENO |
03/11 |
TAKAYAMA – KANAZAWA |
TRENO |
04/11 |
KANAZAWA - KYOTO |
TRENO |
05/11 |
KYOTO - |
TRENO |
06/11 |
KYOTO - NARA - KYOTO |
TRENO |
7/11 |
KYOTO – MIYAJIMA - HIROSHIMA |
TRENO |
08/11 |
HIROSHIMA - OSAKA |
TRENO |
09/11 |
OSAKA – ITALIA |
AEREO |
Arrivati all’aeroporto di Narita, verso l’uscita si scende di un piano e si trova la stazione della JR, che porta alla città. Si fa la coda e si cambia il vaucher del JRPass, , nel Pass vero e proprio, che indicata le date di validità. NOTA: l’anno indicato, nel nostro caso 25 è l’anno di reggenza dell’attuale imperatore, che si azzererà alla sua morte, e non l’anno internazionale 2013. L’orario indicato nello specchietto è tratto dal sito http://www.hyperdia.com/ , indispensabile per farsi un’idea precisa dei tempi ed orari dei treni, è, in questo caso, indicativo in realtà abbiamo preso il treno verso le 07.43. La frequenza è alta.
Arrivati a Tokyo Centrale prendiamo la “metro” circolare, sempre gestita dalla JR e quindi compresa ne Pass e scendiamo alla stazione di Shin-Okubo. Per arrivare al nostro hotel, dall'uscita della stazione andiamo a destra, attraversiamo il sottopassaggio, poi giriamo nella 3° stradina a dx. L'hotel si trova a 50 sul lato sinistro. Shin-Okubo City Hotel questo il mio commento su Booking.com: Buona posizione, in una via tranquilla a pochi isolati dalla stazione della metro. stanza ampia con due letti ampi e bagno separato dalla doccia e dal lavabo. Bollitore e minifrigo in stanza. Tostapane e foro a micronde nelle parti comuni buona pulizia e personale gentile . negativo, non si possono aprire le finestre, mancanza di un armadio.
Speso 38.000 y per 4 notti,
senza colazione
A Tokyo con il JRP si possono usare le seguenti linee treno/metro
•
Yamanote Line
•
Keihin-Tohoku Line Chuo/Sobu
•
Chuo Line (Rapid)
•
Saikyo/Rinkai Line
•
Shinkansen
Principali linee ferroviarie della JR nel centro di Tokyo
La mappa qui sotto mostra principali stazioni ferroviarie di Tokyo e le
cinque linee della JR, le più utilizzate da chi viaggia all'interno dell’area
centrale di Tokyo.
·
Yamanote Line (linea verde): Linea circolare che collega
tutti i principali centri.
·
Keihin-Tohoku Line
(linea azzurra): Corre parallela alla Yamanote Line sulla metà orientale del
cerchio.
·
Chuo/Sobu Line (linea gialla): Attraversa il cerchio della
Yamanote Line (lenti treni locali).
·
Chuo Line (Rapid) (linea arancione): Attraversa il
cerchio della Yamanote Line (servizio rapido). Collega Tokyo a Shinjuku.
·
Saikyo/Rinkai Line
(linea
verde scuro): Linea rapida parallela alla Yamanote Line sulla metà occidentale
del cerchio. Si collega con Daiba.
·
Shinkansen (linea rossa): I treni shinkansen Tokaido
fermano a Tokyo e Shinagawa, mentre treni proiettili diretti a nord fermano a
Tokyo e a Ueno.
3
giorni a Tokyo
27/10 : Shibuya – Shinjuku. Dopo aver posato i bagagli in Hotel, la
stanza è disponibile solo dalle
15.00, girovaghiamo per il quartiere di Shinjuku. L’hotel si trova nella zona
tra Kabuki-cho, il quartiere della vita
notturna e del divertimento e quello Koreano.
Shibuya e Harajuku sono “noti” come quartieri
giovani e alla moda di Tokyo. Sicuramente sono quelli che più incarnano
l’idea di una Tokyo vivace, giovane, colorata e “pazza”, ve ne accorgerete
camminando semplicemente per la strada, senza bisogno di andare o fare cose
eccezionali. Spesso si trovano, incastrati tra i grattacieli dei piccoli templi
shintoisti. Attraverso un sottopasso chiamo One way street, . all’uscite Ovest
della stazione di Shinjuku, si arriva velocemente alla base del Tokyo
Metropolitan Government Building, uno degli edifici più celebri dello
skyline della città, caratteristico perchè costituito da “due torri
gemelle” quindi facilmente riconoscibile. Un ascensore gratuito vi
porterà al 43esimo piano di questo edificio, dal quale godrete di una
spettacolare vista). L’edificio ha due Osservatori, uno a Nord e uno a Sud,
con orari diversi. Al piamo terra c’è un ufficio dell’ente del turismo. Ci
spostiamo a Shibuya dove arrivano tre linee di metropolitana tra cui la Yamanote
Line. La stazione di Shibuya è molto grande, usciamo dalla parte nord-ovest
(verso Shibuya Crossing e Statua di Hachiko). Abbiamo appuntamento vicino al
treno verde, vicino alla statua del cane Hachiko reso famoso dal film con
Richard Gere, con Masako, la nostra guida per un giorno. La statua di Hachiko è
uno dei luoghi di incontro più famosi di Tokyo : è utilizzato cioè
come punto di riferimento per incontrarsi con gli amici La statua si trova in una piazzetta che si affaccia sul famoso Shibuya Crossing : è uno dei crocevia più famosi del mondo perchè ogni giorno passano migliaia di persone. Masako, fa parte delle Tokyo free guide, che abbiamo contattato attraverso il sito: http://www.tokyofreeguide.com/ , parla italiano e conosce l’Italia. Ceniamo con ostriche fritte, zuppe di udong e pesce in un posto lì vicino e facciamo il programma per il girono successivo. In Giappone si fa spesso la coda anche per andare al ristorante, che a volte hanno delle panche fuori dal locale per chi aspetta. Bisogna segnare il proprio nome ed il numero dei commensali su un quaderno posto all’ingresso per evitare di aspettare inutilmente.
28/10 – prima di incontrare Masako
acquistiamo due tessere a scalare Pasmo, per poter prendere tutte le linee della
metro senza problemi che serviranno anche per Kyoto e Osaka, e visitiamo lo
Yoyoji Park, nel quartiere di Harajuko, uno dei parchi più grandi di Tokyo,
all’interno del quale sorge il Meji-jinju, il santuario scintoista,
dedicato all’Imperatore Meiji, forse più noto e il più importante di
Tokyo. Ci si arriva comodamente con la Yamanote. Attenzione
: la strada per accedere al santuario comincia nella parte SUD-EST dello Yoyogi
Park, più o meno dove si trova la Harajuku Station. L’ingresso è ovviamente
“segnalato” da un altissimo torii di pietra.
Da lì percorrerete una strada nel bosco, di circa 2 km, al termine della quale
raggiungete il santuario vero e proprio. L’ingresso è gratuito
In
tarda mattinata arriviamo all’ingresso del parco di Ueno, dove ci aspetta
Masako. Assistiamo, all’ingresso del museo nazionale di Tokyoi, ad una
cerimonia del tè, gratuitamente. Non mi ha entusiasmato, non sono riuscita ad
apprezzare il gusto “erboso” del tè matcha. Belli, invece, i kimoni delle
signore che partecipavano alla cerimonia Girovaghiamo un po’ per il parco e visitiamo il
piccolo Tempio di Kanei-ji poi
proseguiamo per Asakusa che
è un quartiere di Tokyo molto famoso perché vi si trovano molti templi, ed un
mercatino che offre oggetti kitsch e tanti dolci
Arrivati ad Asakusa si nota subito il Kaminarimon,
l'ingresso principale di Asakusa dove due statue molto grandi fanno
simbolicamente da guardia al tempio, procedendo vi troverete sulla Nakamise
Dori, una via di oltre 200 metri fra il Kaminarimon e il tempio
Sensoji dove si trova il mercato per
turisti di Asakusa in cui potete acquistate qualche souvenir. Non fate i
timidi assaggiate tranquillamente i dolci
a base di riso soffiato e di tè matcha ,e le altre leccornie che sono in
vendita in molte bancarelle.
Prima
di entrare nel tempio Sensoji
lavatevi mani e viso alle fontane antistanti, come vedrete fare ai
giapponesi . Dopo la visita Masako ci porta a fare un giro in una via tutta
dedicata ai venditori di casalinghi alla cui entrata, su un alto edificio
campeggia la testa di un cuoco e, per concludere arriviamo fino a Nishi –Nippori
piccolo “quartiere” della vecchia Tokyo molto carino. Salutiamo e
ringraziamo Masako con la speranza di rivederla presto… in Italia. Tornando
verso l’hotel passeggiamo per la Okubo Dori, piena di ristoranti e di Kombini
(“convenience store” sempre aperti che vendono un po’ di tutto,
soprattutto cibo, il più popolari sono i 7 Eleven) per conoscere meglio la zona
e decidere dove cenare. Finiamo in pieno Kabuki Cho, il quartiere delle sale da
gioco e dei locali notturni, che si anima solo di notte.
29/10 La giornata di pioggia non aiuta la visita alla città. Andiamo al
Tokyo Sky Tree ma il brutto tempo e la scarsa vibilità non ci invoglia a
salire. Costi: 2000Yen fino a 350mt + altri 1000 per arrivare ai 450 mt.
Proseguiamo per Akihabara quartiere
di qualsiasi diavoleria elettronica e dei fumetti
Verso
sera siamo ai giardini del palazzo Imperiale ma è ormai troppo buio per vedere
qualcosa.
Mappa di Shinjuku,
Finiamo questa giornata andando a ballare Tango
argentino nella milonga. Il posto non è granchè ma l’accoglienza e
l’ospitalità e ottima. Bravi anche i tangueri nipponici
MILONGA
"con Estilo" Ogni Martedì - Diego y Carla Tango -
http://www.diegoycarla.com
1Drink con
21:00-23:00 Milonga 1500 con
1Drink compreso 20:00-21:00 Lezione 2500+Milonga
2-5-8 Nishi-Gotanda Shinagawa
Nozu edificio 4F
Peruvian Restaurant
Huanchaco (Wanchako)
Shibuya e Harajuku,
Il 30 ottobre, Tsukiji
visita al famoso mercato del pesce
di Tokyo .Non
siamo interessati a vedere la famosa asta dei tonni percui prendiamo la metro
verso le 7,00, come qui sotto
descritto. Arriviamo al mercato, ma scopriamo che apre i battenti al pubblico
solo alle 09,00! Gentili guardiani ci impediscono fino a quell’ora di entrare.
Quindi giriamo il mercato generico antistante, in attesa di poter visitare
quello del pesce. In questo mercato si può comprare, ad un buon prezzo il tè
matcha , ottimi coltelli, assaggiare le verdure sotto aceto e gustare, già alle
08.00 del mattino,
dell’ottimo tonno crudo o sushi vari in uno dei tanti mini ristoranti che qui
si trovano. Sono molto piccoli e la fama di alcuni di essi fa si che si formi
presto una piccola coda al di fuori. Vista l’indubitabile freschezza del pesce
penso che si equivalgano tutti.
Non ci sono molti
turisti a Tsukiji e quindi quasi tutti quelli che vedete sono lì per lavorare,
quindi cercate di non dare fastidio a nessuno. I turisti sono apprezzati ma ci
sono alcune regole fondamentali da seguire:
Il mercato è chiuso un mercoledì al mese, ma non sempre. Meglio
controllare sul sito:
http://www.tsukiji-market.or.jp/tukiji_e.htm
la varietà e quantità di
pesce in vendita è incredibile, come la pulizia e l’organizzazione. Vale la
pena andarci. Attenzione nel 2015 il mercato si trasferirà in un'altra parte
della città. Sul sito avrete i dettagli
Dopo la visita,
un po’ veloce per la verità ,ma
i nostri tempi erano stretti ,
non sapendo dell’apertura al pubblico solo alle ore 9, riprendiamo la metro
per arrivare alla Tokyo station e prendere alle 10,00 il treno per Kamakura . e,
visto che in Giappone tutto funziona alla perfezione….. ,ci riusciamo!
Kamakura
La maggior parte delle attrazioni di Kamakura sono concentrate in tre aree : una intorno alla Kita-Kamakura Station (Dove si trovano i tempi zen principli : Engakuji e Kenchoji), una intorno alla Kamakura Station (Hachimangu Shrine) e una intorno alla Hase Station della Enoden Line (Grande Buddha e Hasedera).Kamakura è una città piccola, può tranquillamente essere girata a piedi.
Noi siamo scesi alla fermata di Kita Kamakura. La
strada che collega Kita Kamakura a Kamakura si può percorrere tranquillamente a
piedi, è molto carina e permettere di accedere a parecchi templi fino ad
arrivare al Tsurugaoka Hachimangu, una delle più celebri attrazioni di
Kamakura
A
Kamakura ci sono parecchi templi
Zen sono uno più bello dell’altro.
-L’Engakuji Temple (ingresso 300 yen, aperto fino alle
17:00). Si trova a pochi metri dalla stazione di Kita Kamakura. Numero due dei
“5 grandi templi Zen di Kamakura”.
- Il Meigetsu-in. (ingresso
300 yen). Fantastico luogo Zen poco frequentato
- Kencho-ji
Temple (ingresso 300 yen, chiude alle 16:30). Complesso a dir poco
spettacolare composto da 9 altrettanto spettacolari edifici (l’ultimo, se lo
volete raggiungere, in mezzo alla montagna). Anche questo immerso nella natura,
ha degli alberi secolari davvero superbi. E’ il numero uno dei “5 grandi
templi zen di Kamakura” e anche il più antico.
- Tsurugaoka
Hachimangu (ingresso libero, 200 yen per il museo. I cancelli chiudono alle
21:00). E’ l’edificio più famoso di Kamakura, si dispone su due livelli,
quello alto particolarmente panoramico.
Mangiato
benissimo in un piccolo posto in una stradina che sbuca sulla via principale,
zuppa per 500 Y
Attraverso il vialone alberato,
via principale della città si arriva poi alla stazione da qui con un
bus, (vanno bene i bus dall’1 al 6), si raggiunge il Grande Buddha, il più
celebre monumento di Kamakura.
Per
il ritorno a Tokyo c’è un treno ogni ora. Prendiamo il treno delle 16.46
anziché quello delle 17.01 e decidiamo di fermarci un pò al celeberrimo Oedo Onsen Monogatari.
Per arrivarci, si trova ad Odaiba, prendiamo, a Shinabasi fino al
Tokyo Telecon Center Station, la
monorotaia (380y a testa) che ci permette di godere un bellissimo panorama di
Tokyo dall’alto. Dopo una breve passeggiata si arriva all' onsen
che è molto famoso e grande.. La caratteristica di questo onsen è che è stata
fatta una ricostruzione vera e propria della città di Tokyo nel periodo Edo.
All’ingresso viene fornito uno
yukata, sorta di tuta/kimono che dovrà essere indossato nelle parti comuni,
qui si può mangiare e rilassarsi insieme in apposite sale relax . la
zona vera e propria dell’onsen, dove ci sono le piscine, è separata e si
entra nudi. All’ingresso viene consegnato un braccialetto che servirà per
poter registrare le vostre spese, che pagherete all’uscita, questo per potersi
muovere più liberamente. La struttura è molto grande ed è aperta praticamente
H24, al suo interno c’è anche un hotel. Attenzione perchè ogni mese ci sono
alcuni giorni di chiusura, prima di andarci assicuratevi che sia aperto. Il
prezzo “basic” è 1.980 yen -2.18 y nel weekend – che diventano 1.480y
dopo le 18 e 1.680y nel we dopo le 18. (in questo prezzo sono compresi
asciugamani, lo yukata -che andrà restituito – e tutto il necessario come
shampoo, creme per il corpo, ciabatte etc). Esperienza piacevole, la consiglio
Sul sito ci sono tutte le info
http://www.ooedoonsen.jp/daiba/, (usate un traduttore è solo in giapponese)
Forniscono anche un servizio di navetta gratuita, gli
orari sono esposti all’ingresso, che vi porterà o alla Tokyo Telecom Center Station, più vicina o alla
stazione di Shinabasi, che dista 40 min. circa
Qualche indicazione sui bagni
pubblici giapponesi: come funziona
In passato molte case giapponesi non avevano la vasca
da bagno. Per questo motivo c’era molti bagni pubblici in cui andare a lavarsi
o anche semplicemente stare a mollo nell’acqua calda socializzando con i
vicini.
Oggigiorno, chiaramente, ogni casa ha il suo bagno,
quindi il numero di bagni pubblici (sento) è notevolmente diminuito. Al
contrario sono aumentate altre tipologie di cose simili, come piscine pubbliche,
saune, onsen, centri fitness, etc.etc. Tuttavia molti sento esistono ancora,
soprattutto nelle piccole città. La differenza tra un bagno pubblico e un onsen
è l’acqua : in una onsen l’acqua è acqua termale cioè geotermicamente
calda e ricca di particolari proprietà. Invece nei bagni pubblici l’acqua è
semplice acqua di rubinetto.
I sento ci sono in tutte le città giapponesi e
l’ingresso di solito va dai 200 ai 2000 yen, solitamente all’interno è
fornito tutto il necessario per l’igiene personale e gli asciugamani.
E’ importante seguire queste semplici regole
(unite alle normali regole di buona educazione). Queste regole valgono anche
negli onsen!
1) |
Togli
tutti i vestiti nello spogliatoio e mettili in uno dei cestini. A volte
sono disponibili degli armadietti con combinazione. |
2) |
Nei
bagni si entra nudi. Non sono ammessi costumi da bagno. Di solito si può
portare all’interno dell’area dove ci si immerge un piccolo
asciugamanino con cui coprirsi quando si è fuori dalla vasca. Quando si
è immersi nell’acqua questo asciugamano non deve essere immerso. |
3) |
Prima
di entrare nella vasca è obbligatorio lavarsi, o con l’acqua di
rubinetto oppure anche con l’acqua della vasca riempendo con questa una
delle bacinelle messe a disposizione. Tradizionalmente anche solo
sciacquarsi è sufficiente (e molti bagni non forniscono nemmeno saponi e
shampoo), tuttavia è sempre maggior il numero di persone che prima di
immergersi si lava completamente. |
4) |
Entrate
nella vasca e state a mollo per un po’. Attenzione perchè l’acqua di
norma è molto calda (tra i 40 e i 44 gradi). Non si tratta di una piscina
quindi evita tuffi, nuotate, schizzi e cose simili. |
5) |
Dopo
un po’ si può uscire dall’acqua e risciacquarsi con acqua fredda del
rubinetto, oppure lavarsi (se non si è fatto prima). L’importante è
stare molto attenti a non portare residuo di sapone all’interno della
vasca. Dopo essersi lavati o sciacquati è buona educazione lasciare la
propria postazione in ordine e rimettere tutto a posto. Dopo essersi
immersi per l’ultima volta è consigliato non lavarsi con acqua di
rubinetto per mantenere più a lungo sulla propria pelle/corpo le proprietà
benefiche dell’acqua termale. |
Il giorno 31 ottobre il programma prevede la visita di Nikko e Matsumoto, dove pernotteremo.
Partiamo per Nikko alle 08.08 ed arriviamo alle 09.54,
prendiamo il nostro primo Shinkansen
NIKKO
E’ un sito patrimonio UNESCO molto bello. E’ sempre molto affollat percui
conviene arrivarci di mattina presto per poter godere con calma i suoi templi . Come potete vedere dalla mappa, ogni tempio/santuario ha la sua
“area”. Arriverete passando accanto al celebre ponte Shinkyo
(“ponte sacro”) : un vivace ponte dal colore rosso che collegava le sue rive
del fiume. Questo ponte tecnicamente appartiene al Santuario Futarasan. E’
considerato uno dei tre ponti più belli del Giappone, insieme al Iwakuni’s
Kintaikyo e il ponte Saruhashi nella Yamanashi Prefecture. L’attuale ponte è
stato costruito nel 1636, ma sicuramente aveva un precedessore molto più
antico, anche se non c’è chiarezza riguardo il momento in cui fu costruito il
primo ponte. Secondo la leggenda il ponte si trova nel punto in cui il monaco
buddhista Shodo Shonin avrebbe attraversato il fiume a cavallo di due serpenti.
Fino al 1973 il ponte era inaccessibile, ma poi fu rinnovato completamente
alla fine degli anni 90 e poi nel primo decennio del nuovo secolo, quindi adesso
è possibile anche attraversarlo (per 300 yen). Tuttavia lo si gode di più
passando per il moderno cavalcavia che ci passa di fianco! Lo spettacolo che
offre è davvero suggestivo.
World Heritage Site. Una volta attraversato il ponte, troverete di fronte
a voi l’accesso al World Heritage Site, cui si accede tramite una scalinata in
mezzo al bosco relativamente breve. Vi troverete di fronte l’enorme Rinnoji.
Qui si trova anche la biglietteria principale dove potete acquistare un
biglietto cumulativo (ne esiste uno da 1.300y e uno da 900Y)
Come si vede dalla mappa, la zona è divisa in 4 aree, ognuna ospita un
santuario :
1 – Il Rinnoji (N.B. La Sanbutsudo (l’edificio
principale) è al momento in ristrutturazione. I lavori dureranno fino a
Marzo 2021. L’edificio è coperto da una struttura sulla quale è graficamente
riprodotto l’edificio (ovviamente non rende molto). L’interno è comunque
visitabile (a pagamento, compreso nel biglietto cumulativo).
2- Il Toshogu ) N.B. Anche il Toshogu è
attualmente in ristrutturazione
3
– Il Futarasan
4 – Il Taiyu-in
Kanmangafuchi Abyss.
E’ un santiero alberato lungo il quale è disposta una serie di statue jizo
(le piccola statue in pietra del Buddah protettore dei viaggiatori e dei
bambini)
Terminata la visita prendiamo una serie di treni, sempre in perfetto orario,
sempre senza difficoltà e, in serata, arriviamo a Matsumoto
L’hotel Montagne è in una eccezionale
posizione, a due passi dalla stazione JR. con possibilità di noleggiare,
gratuitamente, le bici che permettono di ottimizzare i tempi di vista alla città.
Caffè e the free nella hall. Stanza non molto grande mancanza di armadio. Buon
rapporto qualità/prezzo.
Speso 8.000Y per una notte
01/11 – Visita a Matsumoto e trasferimento a Takayama in bus
Pur trattandosi di una città fortificata, Matsumoto è
abbastanza facile da visitare; le sue
viuzze si
irradiano in modo confuso dalla stazione ferroviaria, ma ben presto l’impianto
viario
diventa reticolare. Se avete comunque qualche genere di
dubbio potete recarvi al Fureai
International Information Centre, ospitato nel palazzo
M-Wing, o all’Ufficio di informazioni
turistiche
che si trova all’interno della stazione ferroviaria.
La
fondazione dell’insediamento risale perlomeno all’VIII secolo, quando la
città era conosciuta come Fukashi. Tra il XIV ed il XV secolo il centro divenne
la fortezza del clan Ogasawara e continuò a prosperare per tutto il periodo
Edo, arricchendosi di templi ed altri edifici di grande importanza. Oggi
l’armonia estetica delle sue belle vie combina i colori bianco e nero del
castello con i kura namako-kabe, i magazzini con pareti a traliccio ligneo, e
l’architettura giapponese delXXI secolo, il tutto nell’incantevole cornice
delle Alpi giapponesi visibili da quasi tutta la città.
Anche se il vostro soggiorno a Matsumoto dovesse
durare non più di un paio d’ore, non
mancate di visitare il Matsumoto-jo, il più antico
castello in legno del Giappone ed uno dei
quattro dichiarati monumento nazionale insieme a quelli
di Hikone, Himeji e Inuyama. Il
magnifico mastio con tre torrette fu costruito intorno al
1595 ed i suoi colori, il bianco e il nero,
hanno conferito all’edificio il soprannome di Karasu-jo,
ovvero “Castello della cornacchia”. Una
ripida scalinata sale per sei piani, dai quali si apre
uno stupendo panorama; ai piani inferiori
sono esposte pistole, bombe ed altri dispositivi
impiegati durante gli assedi, oltre ad un delizioso tsukimi yagura, un
padiglione per osservare la luna. Il castello è circondato da un fossato
pienodi carpe, dove talvolta si vedono cigni passare sotto i ponti rossi, mentre
il parco del castello ospita anche il Matsumoto City Museum ed il Japan
Folklore Museum, con una piccola mostradedicata alla storia ed al folklore della
regione ed una collezione di bambole tanabata.
Per quanto riguarda gli altri musei sparsi per il centro,
tra i più interessanti ricordiamo: il
Matsumoto
City Museum
of Art, un allestimento elegante che ospita una pregevole collezione
di opere di artisti giapponesi molti dei quali amano
rappresentare Matsumoto o la campagna
circostante; il Japan Ukiyo-e-Museum, una tappa
obbligatoria per gli appassionati di ukiyo-e,
ovvero di “xilografia”, dove generazione dopo
generazione la famiglia Sakai ha collezionato oltre 100.000 pezzi tra stampe,
dipinti, paraventi e libri antichi, creando la più grande collezione privata al
mondo; e l’Utsukushi-ga-hara-Kogen Bijutsukan, organizzato sul modello dell’Hakone
Open-Air Museum, che presenta un grande giardino di sculture da cui si gode un
bel panorama delle montagne circostanti.
Grazie alle
biciclette offerte, gratuitamente, dall’hotel la visita della città si rivela
molto semplice e divertente.
Terminata la visita e dovendo recarci a Takayama, dove
avevo già penotato l’hotel, preferiamo prendere il bus della Noshi, partenza
alle 14.05 ed arrivo a Takayama alle 16.25, anziché il treno che, come si vede
dall’orario qui sotto ci metterebbe 4, 5 h. Il Bus costa 5.000y ma, con il
JRpass si paga la metà esatta. Quindi con 5.000y viaggiamo entrambi.
MATSUMOTO ~ Hirayu ONSEN ~ Shin-Hotaka /
TAKAYAMA
Matsumoto
Bus Terminal Partenze:
13:05 – 14:05 – 17:05
Takayama
Bus center
Arrivo : 15:25
– 16:25 – 19:25
Il panorama dal bus è molto suggestivo.
L’itinerario si snoda attraverso le montagne rese affascinanti dai colori
autunnali e costellato dagli sbuffi
delle acque, calde, termali tipiche di questa zona.
1/11 si pernotta
a Takayama- visita a Hida e Takayama.
Dove si pernotta anche il 2/11
il
K’s House Takayama è un simpatico ostello vicino alla stazione e a pochi
minuti dal centro storico della città. La stanza, con due letti a castello
grandi, è piuttosto piccola, come anche il bagno. Molto belle e funzionali,
invece, le parti comuni. C’è un ampia cucina con due frigoriferi e due piani
cottura per poter, in totale autonomia cucinare dalla colazione alla cena. Caffè
e the sempre disponibili. Zona relax con pc e wifi . Le scarpe devo essere
rigorosamente lasciate in appositi armadietti nel pre ingresso ma comode
ciabatte attendo l’ospite appena varcata la soglia. Possibilità di noleggiare
delle bici a 150 y l’ora. Pagato 21.600 Y per due notti, senza colazione.
Con
le sue locande tradizionali, i negozi e le fabbriche di sakè, Takayama è
una specie di
Tutti
i monumenti ed i musei più importanti, eccetto l’Hida-no-Sato, il
“Villaggio Folkloristico di
Sorto
nel 1615 come centro amministrativo facente capo al clan dei Kanamori, il
Takayamaajinja, il Palazzo storico del governo, è l’ultimo edificio della
prefettura dello shogunato Tokugawa giunto fino ai nostri giorni. L’attuale
edificio principale risale al 1816 ed è stato utilizzato come sede di uffici
dell’amministrazione locale fino al 1969. Oltre agli uffici, al deposito di
riso e al giardino, nel palazzo è visibile una camera della tortura completa di
didascalie che ne illustrano la funzione. Nelle immediate vicinanze si estende
Sanmachi, il cuore della città vecchia, un quartiere con tre vie principali,
Ichi-no-Machi, Nino-Machi e San-no-Machi, sulle quali si affacciano negozi
tradizionali, ristoranti, musei e abitazioni private; le distillerie di sakè si
riconoscono facilmente per la presenza di cesti rotondi di fronde di cedro
appesi sopra la porta d’ingresso. In questo quartiere si possono visitare tre
interessanti allestimenti museali: la Fujii Folkcraft Art Gallery, una galleria
che espone oggetti di artigianato e ceramiche giapponesi,cinesi e coreane che ha
sede nell’antica case di un mercante; l’Hirata Folk Art Museum, un museo che
è la casa di un mercante vissuto alla fine dell’Ottocento e che espone
oggetti di uso quotidiano del Giappone rurale dell’epoca; ed il Takayama
Museum of Local History, dedicato all’artigianato ed alle tradizioni della
regione.
A
nord di Sanmachi si trovano due bellissime case del periodo Edo, appartenute a
famiglie mercantili; una parte di ciascun edificio ospitava l’appartamento del
proprietario, mentre l’altra era il magazzino. Gli appassionati di design
apprezzeranno molto la Yoshijima-ke, la “Casa Yoshijima”, che compare spesso
sulle pubblicazioni di architettura e che risulta particolare per via
dell’assenza di ornamentazione che pone in evidenza le linee deliziosamente
sobrie dell’edificio e lo slanciato tetto con il lucernario. Tra le sale da
visitare della zona ricordiamo la Shunkei Kaikan, dove sono esposti più di
1.000 pezzi Shunkei, la Takayama Yatai Kaikan, che ospita 23 carri
allegorici utilizzati durante la festa di Takayama , e la Shishi Kaikan,
all’interno della quale si possono ammirare più di 800 maschere e vari
strumenti musicali relativi alle danze del leone che si svolgono abitualmente
durante le feste che hanno luogo nelle regioni centrali e settentrionali del Giappone
. Nello stesso isolato si può ammirare anche la collezione di arti minori
del Kusakabe Mingeikan, il “Museo di Arte Folkloristica Kusakabe”.
Fuori
dal centro c’è l’Hida-no-Sato,
un grande museo all’aperto che risulta particolarmente interessante per via
della presenza di decine di case tradizionali, smontate dalla loro sede
originaria in varie località della regione e ricostruite qui. Ci si arriva
comodamente con un bus.
Per
concludere degnamente la visita a Takayama si può visitare il
Mahikari-kyo Main WorldShrine, il Principale Santuario Mondiale della nuova
religione Mahikari-kyo, che pare combini diversi elementi del buddhismo e dello
scintoismo, il cui tetto d’oro domina l’intero profilo occidentale di Takayama
oppure lo si può ammirare dalla collina di Hida
Destinazione |
Accesso / Tariffa |
Highlight / Descrizione |
Vecchie Case Private |
-12 minuti a piedi dalla Stazione JR Takayama |
Nel cuore di Sanmachi rimangono le vecchie
case di periodo Edo. |
Takayama Jinya |
-10 minuti a piedi dalla Stazione JR Takayama |
E' un vecchio ufficio governativo del periodo
Edo. |
Mercato Mattutino Jinya mae |
-10 minuti a piedi dalla Stazione JR Takayama |
E' un mercato locale che vende prodotti
locali. |
Hida-no-Sato |
-10 minuti in autobus |
E' un museo all'aperto che espone delle
fattorie. Ci sono molte case gassho-zukuri con tetti coperti di paglia,
che sono stati trasferiti qui dalla regione di Shirakawa-go. Tutti gli
edifici in mostra sono accuratamente preservati, così come gli utensili
esposti. |
Museo Archeologico di Hida |
-12 minuti a piedi dalla Stazione JR Takayama |
Mostra di manufatti storici e archeologici
della regione di Hida |
Museo Fujii Folk |
-12 m a piedi dalla Stazione |
Mostra di straordinari oggetti tradizionali |
A Takayama si può gustare la carne di manzo Hida, molto
simile da quella più famosa di Kobe. E’ una carne il cui aspetto ha le sembianze del marmo, dato dalle finissime filature di
grasso che striano la carne rossa. E’ molto morbida con un gusto molto diverso
a quello a cui siamo abituati. Visto il tipo di allevamento e il basso numero di
capi di questa razza è costosa.
Il 3/11 si parte per Kanazawa dove si pernotta
L’hotel è in ottima posizione, vicino alla stazione . Stanza di discrete dimensioni con bollitore, frigo, pc. Ampio bagno, un piccolo armadio e Yakuta, Kimono, a diposizione. ottimo rapporto qualità/prezzo ). Caldo eccessivo in stanza e piumone nel letto!
Pagato 9.000 Y a notte senza colazione
Tra
le attrazioni maggiori sicuramente il Giardino Kenrokuen
, un giardino creato tra gli anni 1620 e 1840 dalla famiglia Maeda, i Daimyo del
feudo Kaga. Assieme ai giardini Kairaku-en e
Koraku-en, il Kenrokuen è uno dei tre grandi giardini del Giappone.
Aperto durante tutto l’anno nelle ore diurne e famoso per le meraviglie
stagionali, il biglietto d’entrata è richiesto per visitarlo (300 Y ma la
domenica è gratuito).
Il giardino si trova appena fuori del castello di Kanazawa e faceva
originariamente parte dei giardini esterni del castello; i principali punti di
interesse sono:
In inverno il giardino è caratterizzato dal
yukitsuri, delle corde attaccate ai rami degli alberi in forma conica per
supportare i rami nella posizione desiderata evitando di essere danneggiati dal
peso della neve.
Adiacente al giardino si può visitare (per
700 Y) la villa Seison-kaku, costruita da Maeda Nariyasu per sua madre in
modo che potesse vivere gli ultimi anni della sua vita in modo confortevole.
Assieme ad alcune strutture architettoniche samurai costruite negli ultimi anni
del periodo Tokugawa, la villa si distingue per raffinatezza ed eleganza.
Come scritto
sopra, il giardino si trova subito fuori il castello di Kanazawa .Del castello
comunque rimane solo il parco ed alcuni edifici e le alte mura sono veramente
ammirevole ed imponenti. Fino al 1989, l’Università di Kanazawa era era
ospitata all’interno del castello. Alcuni punti del parco sono perfetti per
avere una bella panoramica sulla città e sul giardino Kenrokuen.
Kanazawa offre qualcosa di particolare: il distretto samurai e delle geisha.
Quasi unico in Giappone il distretto samurai “Nagamachi“, un area con
alcune stradine dove molta energia è stata spesa per ricreare lo stile delle
case che ospitavano i samurai. La casa Nomura è aperta al pubblico per 500 Yen
e ha un piccolo grazioso giardino e poco distante si trovano due case samurai
(classe ashigaru, la classe samurai più bassa) che sono aperte al pubblico
gratuitamente. camminando verso nord si possono notare altre case samurai ma
sono attualmente abitate e quindi non aperte a visite.
Andando nel quartiere Higashi-Chayamachi si trova il distretto geisha
principale di Kanazawa. Molti edifici sono ancora oggi luoghi di intrattenimento
d’alta classe ma Casa Shima è aperta al pubblico e merita una visita. E’ raro o quasi impossibile
poter visitare la casa di una geisha e, sempre che la possibilità si manifesti,
la casa di una geisha ha comunque delle camere che l’ospite o cliente non può
vedere. Casa Shima offre la possibilità di vedere anche le stanze private.
(ingresso 400Y)
Da vedere il Oyama Shrine, vicino al giardino e l’Omicho Market, lo
trovate alla fermata Musashigatsuji del bus, ottimo per pranzare
con pesce e zuppe.
Il 4/11 si parte
per Kyoto – Hotel prenotato Il
4 e 5 vista Kyoto
L’hotel che ho scelto in questa città è un
“Love Hotel” 3 notti a 26.700Y, compresa la colazione che si
può fare a qualsiasi ora. E’ stato, in assoluto il miglior hotel del
viaggio. Stanza grande ed ampio letto a baldacchino. Poltrona per massaggi, mega
tv, Bagno diviso in tre parti. vasca da bagno molto grande con idromassaggio e
sauna, molti accessori, tra cui accappatoi e pigiama. vari prodotti da toeletta,
armadi ampi. Frigo bar e dispenser di oggetti erotici. Nota dolente la puzza di
fritto in tutto l'hotel e poca conoscenza dell'inglese da parte del personale,
ma ci si capisce.
Un po’ difficoltoso da trovare perché è in una
piccola via, parallela alla Sanjo Dori quasi angolo con la Okazaky Dori, e non
ci sono indicazioni. Per fortuna gli abitanti della zona lo conoscono. Si
trova a 15 minuti a piedi dal Santuario di Heian e dal Castello di Yasaka .
Scendere alla stazione della metro Keage.
Kyoto, è molto vasta. I mezzi pubblici vi portano
ovunque ma i tempi di spostamento sono lunghi
La corsa costa 220Y. (solitamente ci si muove utilizzando i comodissimi
bus, che però sono soggetti a traffico). Per questo motivo è importante
organizzarsi bene per non essere costretti a perdere ore nello spostarsi da una
parte all’altra della città.
Nella cartina vedete Kyoto divisa nelle sue “zone di
interesse”più importanti.
Zona rossa : Higashiyama
Zona blu : Zona della stazione
Zona verde : Kyoto nord ovest
Zona azzurra :
Nijo Castle
Ed anche Kawaramachi-Dori
e Il Palazzo Imperiale.
Faticando un poco abbiamo
visto quasi tutto in 3 giorni. Data la vicinanza con l’hotel
Abbiamo iniziato con la zona di Higashiyama con
il Padiglione D’Argento [Ginkaku-ji ]. Finita la visita, si prende
il sentiero del filosofo, romantica e suggestiva stradina pedonale)
che segue un corso d’acqua e porta verso sud. Da non mancare l’Honen-in,
bellissimo tempio ingiustamente snobbato dai turisti, e proseguite verso l’Eikando
Temple e il Nanzenji Temple. Si prosegue poi per il Kiyomizu-dera che è
il santuario più famoso di Kyoto, ed uno dei più celebri del Giappone
intero. Da visitare il più presto possibile per evitare la ressa di turisti. Si
prosegue verso nord, seguendo un percorso pedonale affascinante e misterioso che
permette l’accesso ad un numero straordinario di santuari e templi [tra cui Kodaiji
Temple, Chion-in Temple, Yasaka Shrine, Shorenin e tanti altri] uno
più bello dell’altro. Si arriva infine al santuario Heian
e poi verso il grande parco del Palazzo
Imperiale. Visto anche il Nijo
Castle
Kyoto nord
ovest. In questa zona si trovano tre veri e propri gioielli : Ryoan-ji [celebre
per il suo giardino di pietra], Kinkaku-ji [Padiglione d'oro]; Daitoku-ji
[complesso zen composto da ben 24 edifici]. In centro
divertente passeggiare in Kawaramachi-dori mangiare qualcosa al Nishiki
Market e passeggiate sul lungofiume fino al tramonto.
6/11
visita a Nara e ritorno
Nara
fu la prima capitale del Giappone, nell’anno 710, in quel
periodo aveva il nome di Heijo. La città acquistò rapidamente una
influenza e una importanza tale che fu vista come una minaccia per il governo,
così meno di 80 anni dopo la capitale fu spostata a Nagaoka [nel 784]. Nara è
nota per i suoi tesori storici, tra cui alcuni dei più importanti e famosi
tempi di tutto il Giappone [Soprattutto il Todai-ji]. Nara è anche
famosa per i suoi cervi : questi adorabili animali, considerati intoccabili in
quanto messaggeri degli Dei, si aggirano tranquillamente per il parco e vi
tengono compagnia. Attenzione però, sono animali molto affamati, e tentato di
mangiare qualsiasi cosaNara è servita da due compagnie, la Kintetsu Railways e la JR West. La
stazione Kintetsu è una stazione sotterranea a pochi passi dal Parco di Nara e
il Kofukuji, invece la stazione JR è un pochino più distante dai luoghi di
interesse, circa 15 minuti a piedi. La visita a Nara è piuttosto semplice
dal punto di vista dell’orientamento perchè i punti di interesse di maggior
pregnanza sono tutti concentrati dentro e intorno al Parco di Nara, e possono
essere visitati spostandosi a piedi.
Ecco qui sotto la mappa che mostra la collocazione del Parco. Ad Ovest ci sono entrambe le stazioni (in nero) e ad Est il Parco all’interno del quale si trovano i punti di maggiore interesse. Sia che si arrivi con la linea JR che con la linea Kintetsu bastano pochi minuti a piedi per raggiungere il Parco. In particolare, arrivando dalla stazione JR si attraversa una parte della città piuttosto carina con vai negozi e ristorantini.
L’itinerario che abbiamo scelto per Nara non è
particolarmente impegnativo e tiene conto del tempo che ci vuole per raggiungere
la città e tornare indietro (circa tre quarti d’ora). Vi consiglio comunque
di partire il prima possibile perchè Nara è una meta sempre piuttosto
affollata, noi ci siamo organizzati in modo da terminare la visita intorno alle
15,30 per poter vedere, al ritorno, il
Fushimi Inari. Il Parco di Nara all’inizio è
pianeggiante, ma dopo aver superato il Todai-ji si inizia a salire percorrendo
delle stradine sterrate che portano all’interno del bosco.
Nara i punti di maggiore interesse e bellezza sono siti
all’interno del Parco. E’ consigliabile
quindi una specie di itinerario “circolare” che comincia dal Kofukuji
[Attenzione perchè la sua Golden Hall è al momento in ristrutturazione. Si
prosegue poi verso il Todai-ji (attraversando lo Isuien Garden e lo Yoshikien
Garden), i suoi edifici secondari molto belli siti su una piccola collinetta
ad Est (Sangatsudo e Nigatsudo), poi addentrandosi nel
bosco, dopo aver superato il “monte” Wakakusayama, si raggiunge
il santuario Kasuga Taisha (stupendo). A questo punto i più temerari
posso spingersi fino al piccolo Shin-Yakushiji; oppure si può tornare
verso la città, chiudendo il giro di nuovo al Kofoku-ji (che quindi potete
scegliere di visitare o all’inizio oppure alla fine). Poco a sud rispetto al
Kofoku-ji si trovano due graziosi laghetti (ben visibili nella mappa qui sopra)
e ancora più a sud, verso ovest, c’è il quartiere commerciale (Naramachi).
Qui potete trovare numerosissimi ristoranti con menù per il pranzo e molti
negozietti anche di artigianato locale.
Kofoku-ji.
Orario
: dalle 9:00 alle 17:00 [Museo Tesoro Nazionale; il resto sempre aperto]
Chiusura
: nessun giorno di chiusura
Ingresso
: libero, [Museo Tesoro Nazionale, 600 yen]
Il
Kofukuji era il tempio della fa miglia
Fujiwara, uno dei clan più potenti e celebri durante il Periodo Nara e il
Periodo Heian. Il tempio risale al 710, anno in cui fu anche capitale. Quando la
famiglia era all’apice del suo potere, il tempio era composto da ben 150
edifici. Oggi rimangono solo un paio di edifici dall’immenso valore storico,
inclusa la pagoda a 5 piani (alta ben 50 metri, la seconda più alta del
Giappone -la prima è quella del Tempio Toji a Kyoto- e quella a 3 piani.
La pagoda a 5 piani è uno dei simboli di Nara ed è stata recentemente
ricostruita, nel 1426. Altre info sulla scheda. N.B. Ricordatevi che al
momento il Kofoku-ji è interessato dai alcuni lavori, in particolare non è
possibile vedere la Golden Hall perchè è stata fisicamente rimossa
Giardini : Isuien e Yoshikien.
Orario
: dalle 09:00 alle 16:30 (entrambi)
Chiusura
: Giovedì, vacanze di Capodanno, Obon (Isuien); dal 28 Dicembre a metà Marzo
(lo Yoshikien)
Ingresso
: 650 yen (Isuien); libero per lo Yoshikien
Proseguendo verso il Todai-ji (seguendo le indicazioni oppure la ressa!) si
imboccaun lungo viale a metà del quale si trova il Nandaimon, un
enorme portale di legno che appartiene al Todai-ji e che attraversandolo
Sarete circondati a destra e sinistra da bellissimi alberi (e da numerosi
cervi) e anche un laghetto. A sinistra di questo viale si trovano due giardini
visitabili.
- Isuien : Questo giardino è un affascinante giardino giapponese con
una varietà di caratteristiche, come ad esempio la vista sull Nandaimon e sul
monte Wakakusayama. “Isuien” significa “giardino fondato sull’acqua”,
e il nome deriva dal fatto che i suoi laghetti sono alimentati dalle acque del
vicino fiume Yoshikigawa. Lo Isuien è diviso in due parti, due giardini uno
davanti ed uno sul retro, con diverse sale da thè disposte in mezzo. Il girdino
frontale ha una storia più antica, che risale al 17esimo secolo. Il giardino
sul retro invece, il più grande di due, è più recente e fu costruito nel 1899
da un ricco mercante. Vicino allo Isuien c’è un museo con una collezione
privata di ceramiche, specchi, sigilli ed altre antichità provenienti da Cina e
Corea (la visita è compresa nel prezzo)
- Yoshikien : Anche lo Yoshikien è in stile giapponese,
e si chiama così perchè il fiume Yoshikigawa (lo stesso che alimenta i
laghetti dell’altro giardino) scorre attraverso il giardino. Lo Yoshikien è
costituito da tre differenti parti : un giardino con laghetto, un giardino di
muschio e un giardino per la cerimonia del thè. Per questo motivo visitarlo è
assolutamente consigliato perchè con un’unica visita si possono vedere tre
diversi stili. Inoltre l’ingresso è gratuito per i turisti.
Il Todai-ji.
Orario
: dalle 7:30 alle 17:00 (Ottobre
Chiusura
: Giovedì, vacanze di Capodanno, Obon (Isuien); dal 28 Dicembre a metà Marzo
(lo Yoshikien)
Ingresso
: 650 yen (Isuien); libero per lo Yoshikien
Il
Todaiji è uno dei templi più famosi e più storicamente importanti di tutto il
Giappone, è il simbolo di Nara ed una delle mete più visitate in tutto il
Paese. Il tempio fu costruita nel 752 come tempio principale tra tutti quelli
buddhisti nell’intera provincia, e crebbe molto durante il periodo in cui Nara
fu capitale. La Daibutsuden , cioè la sala che contiene la statua del
Grande Buddha, è l’edificio in legno più grande al mondo, nonostante sia una
ricostruzione di quello originale grande solo 2/3 di essa. All’interno c’è
una delle più grandi statue esistenti del Buddha : è di bronzo ed è alta 15
metri.
In questa zona ci sono, inoltre : Sangatsudo e Nigatsudo.
Su una piccola collina, si trovano alcuni suoi edifici
ausiliari. Sono accessibili al pubblico e l’ingresso è compreso nel biglietto
del Todai-ji La Sangatsudo al suo interno ci sono 14 statue lignee di
Buddha. Il Nigatsudo è un edificio piuttosto alto e molto bello, e
trovandosi per di più sulla sommità di una collina, permette di godere di una
bellissima vista dal suo ampio balcone .
Il Kasuga Taisha
Orario
: 06:30 alle 17:30 (Da Ottobre a Marzo)
Chiusura
: Nessun giorno di chiusura
Ingresso
: area esterna libera, interno 500 yen (biglietti a parte per giardino botanico
e sala del tesoro, vedi scheda)
Dopo
aver costeggiato il monte e camminato un po’ nel bosco, si iniziano a vedere
lunghe file di lanterne di pietra, che infine conducono in maniera suggestiva e
poetica al santuario Kasuga. Questo santuario è immerso nella pace e nella
tranquillità regalate dal bosco, e spicca all’interno di esso grazie al suo
colore rosso acceso. Il Kasuga è il tempio scinto più celebrato di Nara e più
famoso.
Santuario
di Fushimi Inari
Il Fushimi Inari si trova vicinissimo a Kyoto, e si
trova proprio di fronte alla stazione JR Inari. Inari è la seconda fermata dopo
la Central Station di Kyoto cui fermano i treni della JR Nara Line. Il
viaggio è compreso nel Japan Rail Pass. Poichè la stazione Inari si trova
sulla JR Nara Line, noi lo abbiamo visitato di ritorno da Nara
Importante: Non tutti i treni della JR Nara Line
proveniente da Nara fermano ad Inari, quindi quando salite sul treno a Nara
accertatevi che sia uno di quelli [passano con molta frequenza, controllate le
fermate su http://www.hyperdia.jp.
Ed inoltre: calcolate che da Nara ad arrivare ci mettete circa 50 minuti,
quindi partite per tempo.
Il Fushimi Inari è un importante santuario Scinto. non
chiude mai e l’ingresso è gratuito., E’ celebre per le migliaia di
torii che formano dei tunnel nella foresta, risalendo il Monte Inari, che arriva
ad un altezza di 233 metri.
Il Fushimi è il più importante delle migliaia
di santuari [circa 32.000] che esistono dedicati ad Inari, la Dea Scinto del
riso. Le volpi sono le messaggere di Inari, e questo si può notare dalle
numerose statue che raffigurano le volpi su tutto il terreno del santuario. La
volpe ha in bocca una chiave, che è la chiave del granaio del riso.
Questo santuario ha origini molto antiche, che
anticipano addirittura il 794, data in cui Kyoto diventò capitale.
Probabilmente la struttura originale risale al 711, mentre l’aspetto
“definitivo” ce l’ha dal 1499.
All’ingresso del santuario è sito il Romon Gate,
che fu donato al santuario nel 1589 dal celebre Totoyomi Hideyoshi. Al di là
del Romon Gate si trova l’edificio principale del santuario (Honden) e altri
edifici ausiliari.
Tutti i torii che compongono questi tunnel sono
stati donati o da persone oppure da compagnie, e il nome del donatore e il
giorno in cui la donazione è avvenuta si trovano iscritti sul retro di ogni
torii. Il costo di ognuno varia da un minimo d 400,000 yen (circa 4,000 euro)
per i più piccoli fino a milioni di yen per un torii grande. Comunque,
guardando sul loro sito ufficiale, nella sezione “donazioni” c’è scritto
che accettano donazioni, ma il torii più piccolo costa 175,000 yen!
La camminata fino al cima della montagna richiede
circa un paio d’ore, però ci si può fermare in qualsiasi momento in quanto
lungo la strada ci sono delle “interruzioni” in cui sono presenti dei
piccoli santuari dove potete scorgere dei torii rossi in miniatura, che sono
stati donati da chi non aveva molti soldi .
Dopo circa 30-45 minuti di
salita, la densità dei torii diminuisce e si raggiunge la Yotsutsuji intersection (intersezione), dalla quale si
gode una bella vista su Kyoto. proseguendo lo spettacolo non varia di molto, e i
torii si diradano. E’ sicuramente uno dei templi più suggestivi che abbia mai
visto.
Il 7/11 partenza
per Hiroshima e visita anche all’isola di Miyaijma
L’hotel Urban
Executive costa 6.980 Y, senza colazione, Molto vicino alla stazione, Yakuta a
disposizione, nonostante la stanza piccolissima non mancano il bollitore, il
frigo, l'asciugacapelli. Bagno pubblico a disposizione, con sauna . Purtroppo il
collegamento wifi è solo nella hall.
Hiroshima si trova più o meno a due ore di treno da
Kyoto per chi ha il Japan Rail Pass
può essere quindi presa in considerazione anche come una gita in giornata da
Kyoto una volta che sarete arrivati, ecco quali sono le mie indicazioni per
muovervi in città e per raggiungere l’isola di Miyajima.
Hiroshima è attraversata da diversi corsi d’acqua, e
si trova esattamente nel punto ove questi sfociano nel Mar del Giappone. E’
tradizionalmente una città portuale e snodo molto importante. La stazione si
trova nella zona nord est della città.
in quanto a mezzi di trasporto questa è una città abbastanza particolare rispetto alle altre città giapponesi, ha infatti ben 8 linee di tram che vi possono portare praticamente ovunque.
Per dirigersi
in centro potete utilizzare i tram N° 1-2-6
La tariffa per tutte le corse è economica rispetto alle altre città, ed è fissa a 150 yen (esclusa la corsa fino a Miyajima-guchi, si paga quando si scende. E’ meglio avere monete contate, nel caso vi accorgeste di non averne andate in fondo al tram e di solito c’è la macchinetta cambia-cash. Premuratevi anche di entrare passando per le “Entrance” e non le “Exit”.
I tram passano circa ogni 10 minuti e passano dalle 6
del mattino alle 22 (più o meno
Hiroshima:
Quando
la prima bomba atomica fu sganciata su Hiroshima il 6 agosto 1945
, la città divenne noto in tutto il mondo per questa distinzione non
invidiabile. Il potere distruttivo della bomba è stato tremendo e cancellato
quasi tutto all'interno di un raggio di due chilometri.
Dopo la guerra, grandi sforzi sono stati presi per ricostruire la città.
Chiaramente i monumenti distrutti del patrimonio storico di Hiroshima, come il Castello di Hiroshima
e Shukkeien Garden
sono stati ricostruiti,. Nel centro della città, un grande parco è stato
costruito e dato un nome che riflettesse le aspirazioni della città rinata: Peace Memorial Park
.
Castello di Hiroshima (広島城,
Hiroshimajō), detto anche il Castello di carpa, è un buon esempio di un castello
costruito su una pianura nel centro di una città al contrario di collina e di
castelli di montagna. Il suo torrione principale è di cinque piani di altezza,
e il suo parco sono circondati da un fossato.
Purtroppo, come il resto della città, il Castello di Hiroshima fu distrutta
dalla bomba atomica
nel 1945. Tredici anni dopo, il suo torrione principale fu ricostruito in
cemento armato con un attraente, esterno in parte in legno. All'interno della
fortezza è un museo informativo su Hiroshima e la storia del castello e castelli giapponesi
, in generale, mentre la vista panoramica sulla città circostante si può
godere dalla cima piano dell'edificio.
In più recenti sforzi di restauro, alcune strutture del Ninomaru, secondo
cerchio del castello di difesa, sono state ricostruite utilizzando metodi di
costruzione e dei materiali originali. Essi includono il cancello principale del
castello e due torrette attiguo da un lungo magazzino. I visitatori possono
entrare negli edifici e vedere mostre sulla loro ricostruzione.
Il castello si
trova a dieci minuti a piedi dalla fermata del tram Kamiyacho (12 minuti, ¥ 150
dalla stazione di Hiroshima per le linee 1, 2 o 6). E 'anche un dieci minuti a
piedi da Shukkeien o 15 minuti a piedi dal Parco della Pace .
Orario: |
Principale:
9:00 alle 18:00 (fino alle 17:00 nei giorni feriali, da dicembre a
febbraio) |
Chiuso: |
29
Dicembre al 2 Gennaio |
Ingresso: |
¥
360 (principale tenere), ingresso al resto del parco del castello è
gratuita |
Peace Memorial Park di Hiroshima (平和
记念
公园, Heiwa Kinen Kōen) è il luogo più importante della città. Prima
della bomba
, l'area di quello che oggi è il Parco della Pace è stato il cuore politico e
commerciale della città. La struttura principale del parco è il Museo
Memoriale della Pace. Composto da due edifici, il museo esamina la storia di
Hiroshima e l'avvento della bomba nucleare. Il suo obiettivo principale è però
sugli eventi del 6 agosto
, il lancio della bomba e il suo esito nella sofferenza umana. I dati personali
esposti sono abbastanza sconvolgente, e servono a ricordarci che non dobbiamo
prendere la pace per scontato. E’ un percorso molto toccante.
La cupola di bomba atomica, conosciuta anche come la Pace di
Hiroshima, è’ patrimonio mondiale dell'UNESCO
ed è ciò che resta della ex prefettura industriale promozione sala. L'edificio
fungeva da luogo per promuovere le industrie di Hiroshima. Quando la bomba è
esplosa, è stato uno dei pochi edifici a rimanere in piedi, e rimane così
ancora oggi. Tra il Museo e la cupola di bomba atomica è il Cenotafio per le
vittime della Bomba Atomica. Il cenotafio è una tomba ad arco per coloro
che sono morti a causa della bomba, sia a causa dello scoppio iniziale o
l'esposizione alle radiazioni. Sotto l'arco c’è uno scrigno di pietra che
tiene un registro di questi nomi, più di 220.000.
Dalla
stazione di Hiroshima, prendere il tram 2 o 6 fino alla stazione di Genbaku
Domu-mae. Il tragitto dura 15 minuti e costa ¥ 150
Hiroshima Peace Memorial Museum |
|
Orario: |
8:30-18:00
(fino alle 19:00 in agosto, fino alle 17:00 da dicembre a febbraio) |
Chiuso: |
29
dicembre - 1 gennaio |
Ingresso: |
¥
50 |
Da Hiroshima si può raggiungere agevolmente l’isola di Miyajima. Raggiungere l’isola è semplice, Noi abbiamo preso un tram dal Memorial Parki fino alla stazione poi il treno JR Sanyo Line (400 yen, 25 min). Compreso nel JapanRailPass fino a Miyajima-Guchi qui si attraversa la strada e si prende lo JR Ferry che in 10 minuti porta a Miyajima. Treni ogni 15 minuti circa
Il traghetto , si tratta di un traghetto della JR
(quindi anch’esso compreso nel Japan Rail Pass, costa (per chi non ha il JPR) 170
yen solo andata, 10 minuti. (Se volete evitare la coda e arrivate con il
treno, chiedete in stazione il combination ticket, non vi fa risparmiare niente
perchè costa 570 yen ma avrete già con voi il biglietto per il traghetto).
Anche un’altra compagnia offre il medesimo servizio, la Matsudai
ferries, il prezzo è lo stesso. L’ultimo traghetto di ritorno approda
alle 22:40.
Miyajima è
famosa per il suo santuario “galleggiante” : sembra galleggiare perché si
trova piantonato nella sabbia e quando la marea è alta è mezzo sommerso! Il
gigantesco torii di ingresso è il punto più fotografato del Giappone.
L’isola è abbastanza piccolina, la parte interessante si può girare a piedi,
accompagnati da turisti e i soliti cervi molto affamati. Si può visitare il
famoso Santuario di Itsukushima
Miyjima è anche famosa per le ostriche che vengono vendute
ovunque : la loro specialità sono le ostriche alla griglia! Ma le fanno anche
in tempura o crude
Miyajima
ha una lunga storia come un luogo sacro di Shinto
. Il santuario
si trova in una piccola insenatura, mentre il torii
è riportato nel Mare Interno di Seto. Sentieri conducono in giro per
l'ingresso, ed i visitatori potranno godere di passeggiate lungo loro, mentre
che si affaccia sul mare. Non è possibile entrare nel santuario dopo il
tramonto.
Orario: |
6:30-18:00
(chiusura il tempo cambia a seconda della stagione) |
Chiuso: |
Nessun
giorno di chiusura |
Ingresso: |
¥
300 (¥ 500 per l'ingresso combinato con Treasure Hall) |
I treni per il rientro a Hiroshima sono frequenti.
L’8/11 partenza
per Osaka – hotel prenotato
Osaka è raggiungibile con qualsiasi mezzo, bus, aereo,
treno, ecc.ecc. e da qualsiasi grande città giapponese. Attenzione : se
arrivate con lo shinkansen arriverete
alla stazione Shin-Osaka. Da qui dovrete
raggiungere la vera e propria stazione JR di Osaka (utilizzando la metropolitana
linea M rossa), che si trova affiancata alla stazione della metro Umeda.
Una volta raggiunta la stazione Osaka/Umeda (come vedete sono strettamente
collegate, con la differenza che una è una stazione dei treni -Osaka- e
l’altra è una stazione della metro -Umeda-) potete raggiungere qualsiasi
parte della città utilizzando o la metropolitana oppure la JR Loop Line (Una
sorta di Yamanote Like di Tokyo) coperta dal Japan Rail Pass. A Osaka ci sono otto
linee di metropolitana, la JR Loop Line (sì JPR), e altre linee ferroviarie private (Hankyu, Hanshin, Nankai, Keihan e
Kintetsu Railways) non comprese nel JPR.
Da Namba a Nipponbashi
10 minuti a piedi oppure con la metro
Per l’ultima notte in Giappone ho scelto un Ryokan, tipica
casa giapponese con stanze ampie e quasi senza mobili con pavimento in tatami e
letti tradizionali (futon), che vengono
sistemati la sera, dopo la cena, disponendo materassini, coperte e cuscini
direttamente sui tatami.
Lo Yamatoya si trova Vicino a Dotonbori street ed alle vie dello shopping,
comoda la stazione della metro di Nipponbashi. Personale con buon inglese però
il Wifi solo nella Hall troppo caldo nella stanza e piumone nel letto! scarsi
asciugamani e accessori nel bagno Minuscolo bagno pubblico, non attrezzato come
i precedenti. Ci sono degli Yukata
di varie misure a disposizione. Forse l’hotel che mi è piaciuto di meno.
Costo 12.600 Y una notte
Osaka ha due importanti “poli”, uno si chiama Kita
(Nord) e si trova nella zona intorno alle stazioni Osaka/Umeda,
l’altra si chiama Minami (Sud) che comprende la stazione di
Namba. La parte nord, Kita, è un’area dello shopping e del business, il polo
commerciale diciamo; invece Minami (e in particolare Namba) è la zona
dell’intrattenimento ed il divertimento. Tra le due, nella zona ad est del
centro città, c’è l’Osaka Castle. A Namba arrivate con tre linee della
metro e con tree tipi di treni. Ancora più a sud c’è l’altra importante
stazione, Tennoji.
Un viaggio in metro costa circa 200-230 yen se rimanete nella zona centrale.
Da vedere
Open Air Museum of Old Japanese Farmhousesmuseo
/ casa di particolare interesse / villaggio
1-2 Hattori Ryokuchi - Hattori Ryokuchi Park
Indicazioni:
Due minuti a piedi dalla stazione Ryokuchi
Questo museo all'aperto è costituito da 11 case tradizionali di campagna,
portate da tutto il Giappone e meticolosamente ricostruite. Ognuna è arredata
con mobili, casalinghi e utensili d'epoca. La più imponente è la grande
fattoria gasshō-zukuri (con il tetto di paglia) originaria di
Gifu-ken. Il parco circostante, dove crescono aceri e bambù, è molto bello.
Orari: apr-ott 10 - 17 ; nov-marzo 10 - 16
Osaka-jō (Osaka Castle) castello
/ museo
Chuō-ku 1-1 Osaka-jō -
Osaka centro costo: 600 Yen
Il luogo d'interesse più celebre di Osaka è la ricostruzione, realizzata nel
1931, del castello originale del 1583. Nonostante sia una copia, è fatto molto
bene e tanto il castello quanto il museo storico al suo interno godono di grande
popolarità. L'edificio è circondato da un bel parco con molti ciliegi.
La domenica, alcuni musicisti dotati di grande entusiasmo e forse non
altrettanto talento suonano sulla strada che dalla stazione Osaka-jō-kōen
porta all'Osaka-jō Hall. Meno di 1 km a nord-ovest del parco del castello
c'è Nakanoshima, un verde isolotto situato tra i fiumi Dojimagawa e
Tosaborigawa. Qui trovate il Municipio e il Museum of Oriental Ceramics e,
all'estremità orientale, il Nakanoshima-kōen, un bel posto per una
passeggiata o un picnic.
Orari: set-mag 9 - 17.30 ; giu-ago 9 - 20.30
Shitennō-ji (Shitennō Temple)portale
/ d'interesse religioso/spirituale
Tennōji-ku 1-11-18 Shittennō-ji costo: 300 Yen
Indicazioni:
Dalla stazione Shitennōji-mae prendete l'uscita sud e portatevi sul lato
sinistro della strada. Prendete la stradina che devia dalla stazione della
metropolitana e troverete l'entrata del tempio sulla sinistra.
Lo Shitennō-ji, fondato nel 593, ha la particolarità di essere uno dei
templi più antichi del Giappone, benché nessuno degli edifici attuali sia
originale: sono tutte riproduzioni in cemento, fatta eccezione per il grande torii
(portale) in pietra, che risale al 1294 ed è il più antico del suo genere in
Giappone.
Orari: 08:30 - 17.30
Sumiyoshi Taisha 6:00-17:00
(dalle 6:30 da ottobre a marzo) Nessun
giorno di chiusura Gratuito 5
minuti a piedi dalla stazione Nankai Sumiyoshi Taisha (Nankai Main Line -
10 minuti e 200 Yen dalla stazione di Namba). Prendere il tram dalla
stazione Hankai Tennojiekimae (Uemachi Line) e scendere a Sumiyoshikoen
(15 minuti, 200 Yen) Il
Sumiyoshi Taisha è uno dei più antichi santuari del Giappone. Fondato
nel 3° secolo prima dell'introduzione del Buddismo, mostra uno stile
unico di architettura, chiamato Sumiyoshi-zukuri, è privo di influenze asiatiche.
Solo altri due stili architettonici sono considerati puramente
giapponese: il Shinmei-zukuri al santuario Ise e il Taisha-zukuri
all'Izumo Taisha |
Umeda Sky Building
vista panoramica / d'interesse architettonico
Kita-ku 1-1-88 Ōyodonaka
Indicazioni:
Si entra dal passaggio sotterraneo dalla stazione Osaka o Umeda.
Questo edificio è l'opera di arte moderna più spettacolari di Osaka e le sue
torri sembrano fatte con gigantesche costruzioni per bambini. L'opinione degli
abitanti di Osaka è nettamente divisa al riguardo: alcuni apprezzano molto
questa espressione della modernità, mentre altri la ritengono antiestetica.
Qualunque sia il vostro parere, non mancate di prendere l'ascensore che sale
fino in cima e godervi la veduta di Osaka che si estende ai vostri piedi, come
se foste un conquistatore alieno.
Minami (Namba) |
Situato vicino alla stazione di Namba, Minami
("Sud") è uno dei due quartieri principali della città. E' il
quartiere dei divertimenti e offre molti ristoranti e negozi. L'altro
quartiere princiapale della città è Kita ("Nord"), che si
trova vicino alle stazioni di Osaka e Umeda. A Namba si possono trovare
posti come Dotonbori, Shinsaibashi Shopping Arcade, Amerikamura, Den Den
Town, Namba Parks. |
Il 9/11 verso le 11 partenza per aeroporto di Osaka volo ore 14,25
Mezzi di accesso da / per aeroporto di Kansai
|
JR Limited Express "Haruka" |
Considerazioni e ringraziamenti:
Viaggiare in Giappone è semplice e piacevole. Tutto
funziona perfettamente ed anche nelle stazioni più caotiche si riesce a trovare
l’indicazione utile o una persona disponibile ad accompagnarti al binario
giusto. la quantità di persone che si incontrano nelle strade di Tokyo può
incutere timore al primo impatto ma poi ci si abitua. Tutti i posti visti ci
sono piaciuti, anche se spesso ricostruiti, ed il tempo dedicato ad ogni città
è stato sufficiente ad esclusione di Tokyo che meriterebbe almeno una settimana
intera. Anche per Kyoto un giorno in più non è sicuramente sprecato. Gli
incontri fatti durante il viaggio sono stati piacevoli a partire dalla nostra
“guida per un giorno” Masako ai vari impiegati della JR alcuni con un
inglese stentato altri molto
professionali, ai passanti che ci hanno letteralmente accompagnato alla nostra
meta, agli addetti degli hotel. E’ quasi sicuramente un viaggio senza
inconvenienti e rischi, che si può organizzare da casa nei minimi particolari,
visto che si trova tutto su internet e che consiglio di fare.
Per questi 16 giorni abbiamo speso, in totale, circa 2.200 Euro a testa.
Ringrazio la rete ed in particolare il gruppo di Facebook: https://www.facebook.com/groups/italiajapan/
per i loro preziosi consigli. Questo un breve elenco di
siti italiani da cui ho attinto a piene mani:
http://www.turismo-giappone.it/
http://www.marcotogni.it/articoli/giappone
http://www.giapponepertutti.it/
http://zugojapan.wordpress.com/
http://www.gotokyo.org/it/index.html
http://www.mappediviaggio.com/category/destinazioni/giappone/
e questi giapponesi e non:
http://www.ooedoonsen.jp/daiba/
Onsen
http://www.frma.jp/ mercati delle pulci
http://www.tsukiji-market.or.jp/tukiji_e.htm mercato del pesce
http://www.tokyopocketguide.com/tokyo/getting_around.html
LAVORI IN CORSO -
ELENCO DI SITI IN RESTAURO
Durante un viaggio capita spesso di imbattersi, in
edifici di importanza storica e artistica coperti da enormi teli. In Giappone
tutti gli edifici di interesse culturale e turistico sono periodicamente
soggetti a ristrutturazioni di varia entità, soprattutto gli edifici di legno
storici come tempi, santuari e castelli, per i quali il governo Giapponese
profonde molta energia nel recupero e nel mantenimento. Questo è apprezzabile
da tanti punti di vista, tuttavia l’effetto che irrimediabilmente riguarda noi
è quello di imbattersi inconsapevolmente e inaspettatamente in edifici in fase
di rinnovazione, coperti da teli o a volte completamente inaccessibili.
Ovviamente è impossibile stilare una lista di tutti
gli edifici oggetto di ristrutturazione, però ho trovato questa piuttosto
aggiornata
Piccolo
elenco di e gli oggetti che si possono normalmente trovati in un santuario,
tradotto con Google dal giapponese:
|
Torii Una o più porte torii segnano l'approccio e l'ingresso al santuario. Essi
sono disponibili in vari colori e sono fatti di vari materiali. La
maggior parte dei torii, sono comunque in legno, e molti sono dipinti di
arancione e nero. |
|
Komainu Komainu sono una coppia di cani custode o leoni, spesso si trovano su
ciascun lato d'ingresso di un santuario. Nel caso di Santuari Inari,
sono volpi (vedi foto), piuttosto che cani. |
|
Purificazione trogolo Si trova vicino all'ingresso, l'acqua di queste fontane è usata per la
purificazione. Si consiglia di pulire le mani e la bocca prima di
avvicinarsi alla sala principale di un tempio. |
|
Sala principale e dell’offerta A seconda dello stile architettonico del santuario, la sala principale (honden)
e la sala delle offerte (Haiden) sono due edifici separati o combinati
in un unico edificio. La camera più interna della sala principale
contiene l’oggetto sacro del santuario, mentre i visitatori fanno le
loro preghiere e le offerte presso l’altra sala. |
|
Padiglioni Padiglioni per la danza
bugaku o gli spettacoli del
teatro Noh
si possono trovare in alcuni santuari. |
|
Ema I visitatori dei templi scrivono i loro desideri su queste tavole di legno
e poi li lasciano al santuario nella speranza che i loro desideri si
avverino. La maggior parte dei desideri delle persone riguardano la
buona salute, il successo negli affari, l'amore o la ricchezza. |
|
Omikuji Omikuji sono foglietti di carta che si trovano in molti santuari e templi
. Si estraggono casualmente da alcuni contenitori e, contengono
previsioni che vanno da Daikichi ("grande in bocca al lupo")
al Daikyo ("grande sfortuna"). Legando il pezzo di carta
intorno ramo di un albero, la fortuna si avvererà o cattiva sorte potrà
essere evitata. |
|
Shimenawa Un shimenawa è una corda di paglia con bianche strisce di carta a zig-zag
(Shide). Esso segna il confine a qualcosa di sacro e può essere trovato
sui cancelli torii , intorno agli alberi e le pietre sacre, ecc Una
corda simile al shimenawa viene anche indossata dagli
Yokozuna, la più alta classe dei lottatori di sumo
, durante le cerimonie rituali. |
Kami:
è la parola giapponese indicante gli oggetti di venerazione nella fede shintoista. Sono spesso
identificati come vere e proprie divinità ma, a volte come il fenomeno della
crescita, gli oggetti naturali, gli spiriti che dimorano negli alberi, o forze
della natura.
Ci possono essere una varietà di edifici aggiuntivi come la casa e
l'ufficio del sacerdote, un magazzino per mikoshi
e altri edifici ausiliari. I cimiteri, d'altra parte, quasi mai si trovano nei
santuari, perché la morte è considerata una causa di impurità per la
religione Shinto.
L'architettura e le caratteristiche dei santuari shintoisti e templi buddisti
si sono fusi insieme nel corso dei secoli. Ci sono diversi stili di costruzione,
la maggior parte dei quali mostrano (buddista) influenze dal continente
asiatico. Solo alcuni dei santuari di oggi sono considerati per essere stati
costruito in uno stile puramente giapponese. Tra loro ci sono i più importanti
santuari della shintoisti, i Santuari Ise
.
Ci sono decine di migliaia di templi in tutto il Giappone, alcuni dei quali
possono essere classificati in pochi grandi gruppi di santuari. Alcuni di questi
gruppi sono:
Cosa
mangiare in Giappone
Breve elenco alfabetico dei principali piatti
giapponesi.
Anmitsu
(あんみつ)
L'Anmitsu è un dessert giapponese composto da piccoli cubetti di gelatina bianca traslucida
chiamata agar ottenuta dalle alghe rosse. Vengono mischiati con acqua oppure succo di frutta e serviti in una ciotola assieme ad una marmellata
dolce di fagioli azuki chiamata anko (da cui deriva l'"an" di anmitsu),
piselli bolliti e frutta mista. Lo sciroppo dolce nero chiamato mitsu (che completa il nome anmitsu)
viene versato sulla gelatina per ultimo.
Chawan mushi (茶碗蒸し)
Il chawan mushi è una crema a base di uova e brodo dashi
(brodo leggero di pesce), guarnita con verdure ed altri ingredienti a piacere
come funghi, pollo, gamberi ecc. Si prepara nelle apposite tazzine con coperchio
e si cuoce al vapore. Si usa come spuntino o antipasto, viene servito caldo e si
mangia con un cucchiaino.
Curry
Il curry è uno stufato di verdure e carne. La preparazione
tradizionale (curry rice, comunemente conosciuta come curry) viene
servita in un piatto piano accompagnata da abbondante riso. Molto diffusa anche
la variate karē-pan, costituita da un impasto contenente il curry
che viene impanato e fritto per ottenere una sorta di panino ripieno. Esistono
numerose varianti di questa pietanza, che è una delle più diffuse della cucina
giapponese.
Dobin mushi
(土瓶蒸し)
Il dobin mushi è una zuppa classica (suimono) della cucina giapponese. Viene servita nella
teiera chiamata dobin e contiene diversi ingredienti a piacere, tra cui
pesce, funghi matsutake, germogli di bambù ecc. Viene solitamente
insaporita con succo di limone.
Donburi
(丼)
È il tipico piatto unico casalingo, veloce da preparare e molto
sostanzioso. Tra le molte varianti vi è l'oyako donburi (letteralmente:
"genitori e figli"). Si prepara cuocendo nel brodo dashi
del pollo con salsa di soia e alcolici a base di riso come il mirin
o il sake. Quando la cottura è ultimata si aggiungono
uova sbattute e quando anch'esse sono a cottura si versa il tutto in una grossa
ciotola con riso caldo.
Katsudon
(カツ丼)
Una delle numerosi varianti del donburi,
preparato in una scodella con riso, uovo e pezzi di tonkatsu,
una cotoletta di maiale
impanata e fritta.
Misoshiru
(味噌汁)
Zuppa
che prende il nome dal miso,
il suo ingrediente principale, una pasta di soia fermentata che ha svariati usi
nella cucina moderna giapponese, dove si utilizza spesso per marinare o
gratinare. Alla base della zuppa di miso c'è il brodo dashi
fatto con scaglie di tonnetto striato essiccato chiamate katsuobushi,
e l'alga konbu.
Non serve l'aggiunta di sale, dato che il miso è già molto salato per sua
natura. Nel brodo si dissolve la pasta di miso a cui si possono
aggiungere cubetti di tofu
ed altre varietà di alga
come ad esempio il wakame.
Mochi (餅)
Pasta ottenuta pestando per lungo tempo nel mortaio riso crudo con
l'aggiunta di acqua. È un alimento che si consuma in diversi modi. Tra le varie
ricette in cui è presente vi sono quelle dolci, ad esempio farcito con una
pasta zuccherata di fagioli azuki, sia quelle salate, per esempio aggiungendolo allo zoni, la
tradizionale zuppa di Capodanno. Ha una consistenza gommosa che rende piuttosto
impegnativo masticarlo. Alimento di buon augurio, è tradizionalmente consumato
in occasione di festività. Nei supermercati si trova sia molle e dolce che
molto compatto, il primo si può consumare subito mentre il secondo si può
lasciarlo in forno qualche minuto, condirlo con salsa di soia e mangiarlo caldo.
Nikujaga
(肉じゃが)
Piatto a base di carne, patate e cipolle stufate. Viene preparato
solitamente nei mesi invernali accompagnandolo con una ciotola di riso e zuppa
di miso.
Oden
(おでん)
Un piatto tipicamente invernale che prevede la cottura di daikon,
konnyaku, uova, ganmodoki,
ed altri ingredienti a piacere o che variano a seconda della cucina regionale.
Viene fatto bollire in brodo ristretto di pesce dashi
o di alghe konbu,
che va insaporito con la salsa di soia. La cottura è piuttosto lunga ed è più gustoso se consumato il giorno
dopo, opportunamente scaldato. Viene mangiato intingendo i bocconi nel neri karashi,
la piccante senape giapponese. L'oden di Tokyo, chiamato anche Kanto-daki,
è noto per il suo sapore forte. Un altro oden particolarmente apprezzato
è quello di Shizuoka, cucinato con brodo di carne e salsa di soia scura.
Okonomiyaki
(お好み焼き)
Chiamato anche pizza del Kansai,
la base è un impasto di farina, acqua e cavolo che viene cotta in una speciale
piastra chiamata teppan
(letteralmente: piastra di ferro calda) direttamente al tavolo o al bancone. È
il piatto tipico di Osaka
e del Kansai e letteralmente significa "cucina alla
piastra quello che preferisci". Nei ristoranti di okonomiyaki
viene lasciata libera scelta al cliente su come comporre la pietanza a proprio
gusto, scegliendo tra una grande varietà di ingredienti come carne, frutti di
mare, verdure ecc. da mischiare con la pastella principale, ottenendo una
frittata di aspetto simile ad uno spesso pancake.
Viene condito con un'apposita salsa Otafuku
per okonomiyaki o un'altra equivalente, maionese, ao-nori (alghe
essiccate), scaglie di pesce e quant'altro suggerisca il proprio gusto
personale. L'okonomiyaki di Hiroshima,
dove fu cucinato per la prima volta in Giappone, utilizza anche le paste soba o udon.
Onigiri (お握り)
Tipico spuntino, si prepara dando di solito una forma triangolare al riso
con lati di 5 o 6 cm e spessa 2 o 3, farcendolo con ingredienti a piacere e
rivestendolo con una foglia d'alga secca. Tra le varie farciture vi sono il pesce o la carne o le verdure. Molto diffusa è la versione con
l'umeboshi
(梅干), tipica prugna giapponese seccata con il sale dal sapore aspro.
Tra i vari tipi di onigiri:
Sashimi (刺身)
Piccole fette di pesce crudo tagliato con un metodo codificato molto
particolare. Per analogia, nella cucina occidentale si direbbe filettato.
Servito con salsa di soia e rapa daikon
tagliata a filamenti. Uno dei più pregiati è quello di tonno (maguro)
di cui, a seconda della parte del pesce, si possono scegliere generalmente tre
tagli: otoro, chutoro o akame; i giapponesi considerano più
pregiata la parte più grassa (otoro, ventresca).
Un modo elegante di servire il sashimi è nella cosiddetta barca
di sashimi che è una barchetta di legno su cui vengono depositati i sashimi
(e/o il sushi). Talvolta la barca arriva ai tavoli tramite un rivolo
artificiale con un effetto scenografico suggestivo.
Shabu shabu
(しゃぶしゃぶ)
Fettine di carne
di vitello
e maiale molto sottili lessate direttamente al tavolo
in un brodo leggero. Generalmente vengono accompagnate da diverse varietà di
salse speciali. Somiglia un po' alla fondue chinoise francese, dove carni diverse vengono lessate
in brodo, diversamente dalla fondue bourguignonne
dove carne a cubetti viene cotta in olio bollente. L'analogia consiste nella
cottura direttamente al tavolo, con una pentola posta sopra un fornello portatile.
Pasta giapponese - Men
I tre tipi di pasta giapponese più diffusi sono i ramen,
la soba e gli udon.
Ramen
(ラーメン)
I ramen
sono spaghetti
di grano
e uova
e vengono serviti in una zuppa con carne e alghe
crude. I giapponesi usano sorbirli in maniera rumorosa aspirandoli per
raffredarli in quanto viene servito bollente, non per dimostrare gradimento. I ramen
sono spaghetti cinesi all'uovo e oltre che in brodo si servono asciutti
conditi con verdure.
Soba
(蕎麦)
Spaghettini di grano saraceno che si possono gustare caldi in brodo oppure freddi
come nella foto (zaru soba), serviti nell'apposito contenitore quadrato
di bambù. In quest'ultima versione si gustano dopo averli immersi in una salsa
a base di soia, cipolline e uovo. La cha-soba (soba al tè) è una
variante in cui la farina di grano saraceno è impastata con tè verde. La soba
calda viene servita con un brodo speciale a cui vengono talvolta aggiunti uovo
sbattuto, scaglie di tempura e peperoncino in polvere.
Udon
(うどん)
Gli udon (Giapponese: うどん
o 饂飩 raramente 餛飩; cinese: 烏冬,
o spesso 烏冬麵) sono spaghetti di grano tenero spessi all'incirca come i nostri bucatini.
Si servono in brodo in varie versioni: guarniti con tofu (豆腐 o 荳腐) fritto o gamberi tempura.
Si dice che gli udon siano stati importati in Giappone
dalla Cina durante il VI secolo d.C. Questi udon avevano
un diametro
che poteva variare dai 2 ai 3 cm.
Sukiyaki
(鋤焼)
Simile allo shabu shabu, il sukiyaki consiste in sottili
fettine di manzo cotte in un brodo di salsa di soia, zucchero e sakè, assieme a
verdure e tofu. Anche il sukiyaki è preparato direttamente al
tavolo, con una grande pentola posta sopra un fornellino. Piatto conviviale in
cui si è sciolto del grasso di rognone, insieme con verdure
varie come porri, rape ed altro; il commensale preleva dal tegame la carne e le verdure
e le immerge nella propria ciotola in cui ha versato salsa di soia o un'altra a piacere, ed un uovo
crudo sbattuto.
Sushi
(寿司)
Polpettine di riso cotto per assorbimento d'acqua e trattato con aceto di riso (per mantenerlo compatto), zucchero
e sale, sulle quali viene messa una fettina di pesce crudo e, meno frequentemente, altri
ingredienti. È forse il piatto giapponese più noto e comprende varie
preparazioni. Viene consumato con l'aggiunta di salsa di soia e wasabi,
una pasta ottenuta dalla radice di Wasabia japonica.
Nel cosiddetto nigiri sushi il wasabi
viene spalmato sul riso. Altro metodo di preparazione è il norimaki un
rotolino di riso, verdure o pesce avvolto in un foglio di alga nori e
successivamente tagliato a rondelle aventi spessore di un paio di centimetri.
Sembra che sia la salsa di soia che il wasabi svolgessero, in tempi in
cui non esistevano i frigoriferi, una notevole azione antibatterica. Pare sia
stato inventato come fast food e venduto su bancarelle per i lavoratori
che non rientravano in casa per pranzo.
Chirashi-zushi (散らし寿司)
È una variante del sushi. Si serve in una ciotola grande laccata, il
riso sushi sul fondo e sopra il pesce crudo tagliato a lastrine.
Taiyaki
(たい焼き)
Una tortina a forma di pesce. La versione più comune ha un ripieno di anko,
ma si trova anche ripiena di cioccolata, crema o con farciture salate.
Takoyaki
(たこ焼き)
I takoyaki sono polpettine di polpo tipiche della cucina popolare di Osaka. Il nome deriva da tako =
"polpo" e yaki = "cotto". Per cucinare questa
specialità è necessaria una piastra particolare con tanti incavi a semisfera
che dà ai takoyaki la forma di palla. La cottura richiede una certa
abilità.
Con un filo d'olio si ungono gli incavi della piastra e poi si aggiunge in
ogni incavo una pastella composta da farina, acqua e dashi (brodo). Poi si
mettono i pezzi di tako (polpo) e altri ingredienti a piacere, come porro
tagliuzzato e pezzettini di formaggio. Quando la parte sotto è cotta si gira
usando una bacchetta simile a uno spiedino metallico. Al termine ella cottura
sono diventati palline del diametro di 3 o 4 cm dal colore dorato- bruno, e si
mangiano con la salsa Otafuku
per takoyaki o equivalente (dal sapore dolciastro, che assomiglia un po'
alla salsa per l'okonomiyaki), katsuobushi,
maionese e aonori (polvere di alga). Si dice che ogni abitazione di Osaka
abbia una padella per i takoyaki.
Tamagoyaki
(卵焼き)
Frittatine di uova (tamago) arrotolate, a forma di parallelepipedo,
cotte nell’apposita padella rettangolare. Sono vendute intere o servite a
porzioni.
Tendon (天丼)
Come il katsudon ma con la tempura
al posto della carne.
Tōfu
(豆腐)
Alimento leggero derivante dalla soia di consistenza simile alla ricotta. Ha
un sapore neutro che non interferisce con il cibo a cui si accompagna.
Tonkatsu
(豚カツ)
Cotoletta di maiale servita con cavolo cappuccio tritato e zuppa di miso,
e una apposita salsa Otafuku o equivalente, una variante della salsa Worcester.
Yakiniku
(焼肉)
Piccole fettine di carne, di solito suina e bovina,
cotte su una griglia o su una piastra direttamente al tavolo. Vengono servite
con salse varie e verdure crude da cucinare allo stesso modo.
Yakitori
(焼き鳥)
Spiedini di pollo. Nei ristoranti di yakitori è
possibile trovare pressoché ogni parte del pollo. È quindi possibile ordinare
spiedini composti unicamente da parti di coscia, petto, cartilagine, pelle ecc.
A seconda della parte desiderata e del tipo di preparazione il prezzo è più o
meno elevato.
Bevande
Tra le bevande alcoliche nazionali più diffuse vi sono il sake,
lo shōchū, l' hoppy,
l'umeshu
e diversi tipi di birre locali. I cibi accompagnati con bibite alcoliche
prendono il nome di sakana.
La bevanda nazionale per eccellenza è il tè,
di cui esistono svariati tipi.
Virna