Germania del Nord: Rostock, Wismar, Luneburgo, Brema
Diario di viaggio agosto 2016
di
Domenico
https://domenico1974.wordpress.com/
Mancavo
dalla Germania da un paio di anni. Così ho messo velocemente insieme un
itinerario che mi portasse in una città che non ho mai visitato e che avrei
sempre voluto vedere, Brema. Fatti un po’ di calcoli di praticità, sono
costretto a escludere Stralund e l’isola di Rögen e a puntare su Rostock e le
sue spiaggie per poi procedere verso Ovest.
Mai come questa volta i “piani B” si sono rivelati molto utili per occupare
il tempo lasciato libero dalle visite di città davvero piccole.
E finalmente mi sono affacciato sul Mar Baltico, ci ho messo i piedi dentro e
per poco non mi ci tuffavo se a Kühlungsborn avessi indossato il costume.
Gli spostamenti sono stati tutti in treno e talvolta, proprio per supportare i
piani B, sono stati quasi un ritornare sulla stessa tratta per raggiungere mete
non programmate.
Il tempo è stato eccezionale, forse la tipica estate del nord Germania: questo
vuol dire temperature massime di 20-22°C e minime intorno ai 14°C, un po’ di
pioggia (passeggera) e molto vento sopratutto sulla costa.
Una piccola annotazione riguardo alla lingua: escludendo Brema, l’inglese non
è consociuto bene, tanto che ho usato quasi sempre il mio tedesco elementare
del quale gli autoctoni dovevano essere ben contenti visto che mi rispondevano
nel loro linguaggio fluente.
L’itinerario
e i collegamenti
L’itinerario
ha attreversato essenzialmente le regioni del Meclemburgo-Pomerania anteriore,
poi la Bassa Sassonia (Luneburgo) e lo stato di Brema. Il Mecklenburg-Vorpommern
è una regione poco popolata, caratterizzata da estese campagne molto
rilassanti, bei paessaggi, un’area di estesi laghi e piccoli centri antichi.
Dall’aeroporto di Berlino Tegel i collegamenti bus con il centro di Berlino e
la Hauptbahnhof sono rapidi (circa 20′) ed economici (2,70€).
Le città dell’itinerario sono tutte servite dalle ferrovie tedesche.
Da Berlino a Rostock c’è un regionale diretto (durata 2h40) ogni due ore
oppure ci sono regionali con un cambio intermedio.
Per raggiungere da Brema l’aeroporto di Amburgo è consigliabile il
treno (almeno d’estate, come mi suggerisce l’ufficio turistico): regionale o
IC verso Hamburg Hbf e poi treni S per l’aeroporto (circa 23€).
I prezzi sono alti, soprattutto se si viaggia da soli. C’è infatti un
biglietto giornaliero “Mecklenburg-Vorpommern-Ticket” al costo di 23€ per
una persona a cui si aggiungono 4€ per ogni ulteriore viaggiatore.
15-16
agosto: Rostock, Warnemünde
Arrivare
a Rostock non è così semplice, perchè ci sono pochi treni diretti e il
tragitto richiede almeno 2h40′. Per fortuna l’aereo atterra puntuale e
tutte le concidenze coincidono così da permettermi di arrivare quissù prima
del tramonto.
Il centro di Rostock è molto piccolo e, pur essendo piacevole, c’è
molto poco da vedere. Anche il porto non offre scenari particolarmente
pittoreschi. In proporzione alle dimensioni, la città ha un intenso traffico
navale e ferroviario oltre che una fitta rete del trasporto pubblico. Prima
dell’unificazione tedesca Rostock costituiva l’unico centro importante della
Repubblica Democratica aperto verso il Baltico e, quindi, verso il mondo.
La
città vive un po’ di riposo dopo i festeggiamenti della “Hanse Sail”, la
tradizionale parata di barche a vela storiche che si svolge il secondo fine
settimana di agosto lungo il fiume Warnow. Io non lo sapevo e arrivo a Rostock
quando è tutto appena finito. Inoltre il week end successivo è in programma un
festival jazz: insomma, forse è la settimana meno attiva dell’estate
cittadina, ma comunque una splendida mattina di sole concilia un paio d’ore a
spasso per il rilassante centro prima di riservare il pomeriggio alle spiagge di
Warnemünde.
La
Marienkirche è la principale meta dei turisti soprattutto intorno alle
12, quando suona il bell’orologio astronomico (del 1472) dietro all’altare.
Il calendario del quadrante inferiore arriva fino al 2017, quindi ho avuto la
possibilità di osservare l’orologio originale: dal prossimo anno il
calendario sarà sostituito da quello aggiornato.
Alle 12 suona pure il bellissimo ed enorme organo, seguito come da tradizione
dalla lettura di un passo del vangelo. Se arrivate in tempo, c’è possibilità
di prenotarsi per visitare lo strumento.
Fuori la chiesa c’è il piccolo cortile “Marientreff” dove si può
prendere un dolce e un caffè.
Molto più carino e un po’ riservato è il Cafè Kloster che si trova
in un edificio storico del 1700 situato nell’area del Kulthurhistorisches
Museum: è un bel posto dove fermarsi a pranzo, ha un bel giardino e alcune
parti dell’arredo sono originali.
Il museo è in un’area che una volta era un convento sorto nel 1300. Da quello
che ho capito, nel corso della sua storia esso ha ospitato le figlie non sposate
delle nobili famiglie del Meclemburgo l’ultima delle quali è deceduta nel
1981.
Se fate un giro lungo il giardino Waltanlagen, che parte dalla Kropeliner
Tor e segue quello che resta delle mura della città, dopo aver costeggiato uno
stagno poco attraente spuntate in un bel giardino con un piccolo roseto e
infine all’altra porta della città (Steintor).
Dopo
aver piacevolmente pranzato al Cafè Kloster, nonostante il tempo un po’
incerto decido di visitare Warnemünde, l’antico villaggio di
pescatori acquistato nel 1323 dalla città di Rostock (di cui ne costituisce
oggi un sobborgo) per il principe di Meclemburgo. Warnemündeè raggiungibile in
20 minuti con il treno dalla Hauptbahnhof (2€).
La prima impressione è quella di una cittadina estremamente turistica anche a
causa della folla di visitatori. Forse è così, ma il posto è carino,
colorato, ci sono negozi, ristoranti e tante barche che servono pesce da
asporto. Con il senno di poi, avrei pernottato a Warnemünde e fatto una gita a
Rostock.
La
parte più piacevole per me è Alexandrinen Straße, soprattutto quella a
sinistra del ponte che collega alla stazione. Ovviamente poi c’è Am Strom
e il West Mole con il suo faro verde e la lunga spiaggia bianca. La
spiaggia oggi tanto bianca non è a causa della pioggia pomeridiana, ma
alla fine brilla un bel sole estivo e l’aria di mare (non torrida e senza il
caos delle nostre coste) è benefica. Vale la pena restare fino al tramonto
(oggi c’è anche una magnifica luna piena, ma purtroppo anche l’immancabile
forte vento), quando la città si libera un po’dai turisti e si gode meglio
l’atmosfera di mare.
Fatti due passi sulla spiaggia, ritorno sul cemento dalla Leuchtturm mit
Teepott (la costruzione ben visibile) lungo la Seepromenade fino al
Kurpark (c’è un giardino e un area concerti) dove all’incrocio con la più
tranquilla Mühlenstrasse c’è un mulino olandese del 1866 con sotto un
ristorante carino.
17-18
agosto: Wismar, Schwerin, il trenino “Molli”, Kühlungsborn
L’arrivo
a Wismar (17 agosto) chiarisce subito due cose: è una città carina, ma
piccolissima. Come Rostock, anzi forse anche di più, qui non ci sono visite
museali particolarmente impegnative perchè anche le chiese maggiori sono
abbastanza spoglie. Venuto a conoscenza che il 18 agosto inizia la “Schwedenfest”,
come celebrazione dei 155 anni in cui Wismar è stata sotto governo svedese, e
che quindi la città si sta preparando ai festeggiamenti, decido di visitare
oggi Schwerin e di rimandare all’indomani la visita di Wismar.
Tra le cose che ho annotato di Wismar ricordo che il vecchio porto (non molto
pittoresco) compare nel film “Nosferatu il Vampiro” del 1922; che nella
piazza Markt, l’edificio del ristorante Alter Schwede ha una facciata
in cui è incastonata una copia delle “teste svedesi” (i busti di Ercole che
si ergevano un tempo all’ingresso del porto); che il Grube è un corso
d’acqua artificiale unico nel suo genere in Germania, in cui fino al XX
secolo le abitanti della città venivano a fare il bucato.
I
punti più caratteristici potrei individuarli nella zona della Wassertor, Am
Lohberg, Kleine Hohe Strasse e in quella di Mühlengrube, oltre
naturalmente al Markt. La passeggiata nel Lindengarten è del tutto
trascurabile: l’acqua è stagnante e c’è qualche topolino in giro.
A
Schwerin, capitale del Land Maclemburgo-Pomerania, si arriva
con un treno ogni ora (durata 30′, costo 8,30€ a tratta). Dalla
Hauptbahnhof si è praticamente in centro: pochi passi in discesa e si è sul
laghetto Pfaffenteich da cui si scorge il centro storico. Alla stazione
c’è una mappa del centro e poi ovunque ci sono le direzioni con i punti di
interesse.
Anche Schwerin è una piccola città, elegante nella sua mescolanza di stili
architettonici e con un bel castello in posizione scenografica su di una
isoletta la cui visita occupa un paio d’ore. Prima di arrivare lì, fermatevi
in Am Markt ad osservare la sorprendente colonna dedicata al fondatore
della città, Enrico il Leone, con le relative incisioni molto poco
“politicamente corrette”.
Il
castello, come dicevo, vale di sicuro una visita (8,50€ + 2€ audioguida in
inglese o tedesco) anche se sono poche le stanze sfarzose: d’altra parte
fu in parte distrutto in un incendio nel 1913. L’edificio ricorda un po’il
castello francese di Chambord; il passeggio intorno all’isoletta su
cui sorge il palazzo permette ottimi scatti fotografici: il Burggarten ha
una bellissima orangerie, un giardino, una grotta (dove nidificano pipistrelli)
e un porticato.
Il mercoledì (h 15 e 16) e il sabato (h14) si visita anche la chiesa del
castello (visita guidata in tedesco, gratutia). Alla chiesa si accede
dall’entrata del parlamento: è una bellissima chiesa, peccato che la visita
sia solo in tedesco.
A sud dell’isoletta c’è un enorme giardino, lo Schlossgarten, che a
piedi richiede abbastanza tempo se si vuole arrivare al punto panoramico. E’
comunque un buon posto per una pausa.
Tra le altre annotazioni sulla città mi trovo Puschknistrasse, la strada
che sale a nord del Markt e che porta al quartiere barocco di Schelfstadt.
Qui al numero 26 c’è Wöhlen, bel ristorante con giardino, dove mi
fermo per la pausa cena prima del rientro a Wismar.
La
mattina del 18 agosto i preparativi per la festa svedese di Wismar sono ancora
in corso. A me pare evidente che, fatto un giro in centro, sia il caso di varare
il piano B. Nonostante il tempo nuvoloso e un po’ di pioggia, decido di
muovermi verso Bad Doberan (pure nota per il suo Münster, la chiesa
gotica) e prendere la ferrovia “Molli”.
Per
prendere Molli occorrono altri 16€ di treno (perchè quasi si torna a
Rostock) oltre ai 14€ di tariffa per il trenino. L’esperienza però è
originale.
Molli è il diminutivo storico e affettuoso per la Mecklenburgische Bäderbahn
(http://www.molli-bahn.de/),
ferrovia
a scartamento ridotto del 1886 che offre viaggi sui treni d’epoca (in alcuni
casi è prevista anche una carrozza salotto).
Gli
orari di partenza sono fissati in modo da permettere le coincidenze con i treni
della Deutsche Bahn. Nelle ore di punta i convogli sono affollatissimi, ma il
meglio non è viaggiare seduti, bensì stazionare presso i passaggi tra le
carrozze così da poter scattare foto e respirare l’aria della campagna. In
realtà il paessaggio non è molto diverso da quello che si vede dai treni delle
ferrovie tedesche, ma l’atmosfera del viaggio e il vento sulla pelle danno un
bel tocco in più. Pittoresco anche il passaggio nel centro di Bad Doberan:
il treno viaggia proprio “dentro” una via della cittadina a pochi centimetri
da marciapiedi, negozi e folla di curiosi.
Anche la destinazione finale, Kühlungsborn, la più grande località
balneare del Mar Balitico che Molli raggiunge in 40 minuti circa con alcune
fermate intermedie, è una piacevole sorpresa. Arrivo qui intorno alle 14 e
oramai c’è uno splendido sole estivo, temperatura mite (22°C e circa 17°C
l’acqua) e una lunga spiaggia bianca con mare da bandiera blu.
Dalla
stazione Kühlungsborn West (dove dovreste trovare i volantini con la mappa
della città) procedendo lungo Freidrich-Bogwardt Str. si raggiunge la spiaggia.
Io mi dirigo prima a sinistra, dove mi concedo una gratificane pausa pranzo con
vista mare da “Junge”. Poi scarpe in spalla e lunga passeggiata sulla
bellissima spiaggia fino quasi al Seebrucke. A differenza di Warnemünde
qui l’atmosfera è meno caotica e turistica, la spiaggia è più stretta ma
eccellente e il mare è, come dicevo, bandiera blu. Non avevo il costume con me
(sono partito da Wismar con la pioggia) altrimenti mi sarei volentieri bagnato
nel Mar Baltico dove già erano bambini in costume, altri con la muta, altri con
il costume e sopra un cappotto. E poi naturalmente ci sono i
caratterisitici strandkorb, quelle conchiglie da spiaggia che fungono da
panca e da protezione per il vento.
Il rientro alla stazione (fate attenzione all’orario dell’ultimo treno,
perchè poi ci sono i bus), a malavoglia, è lungo l’animatissima
Strandstrasse.
La
sera faccio un giro a Wismar: la festa svedese offre poco. In compenso la cena
da Am Lohberg (zona porto) è una delle migliori del mio viaggio.
18
agosto: Lüneburg
Il
tragitto da Wismar a Lüneburg è lungo: sono 2 cambi e circa 2h15 di tempo che
diventano 3h se perdi la coincidenza a Buchen.
Inutile dire che Lüneburg sia piccola, ma stavolta all’altezza delle
aspettative. Il centro si gira facilmente a piedi e le parti più
caratteristiche sono tra Am Sande e il Rathaus a nord, con il loro
intreccio di stradine, i colori e quelle facciate “Tausteine” (a mattoni
scanalati) spesso così storte che sembrano create da bambini. Il motivo di
queste asimmetrie così evidenti va ascritto all’intonaco che durante la
costruzione delle case non si è asciugato a sufficienza facendo gonfiare le
pareti.
C’è
poi ovviamente la zona più pittoresca di Am Stintmarkt e Am
Fischmarkt, che è il quartiere dell’antico porto, con il passaggio sul
fiume e una serie di locali sempre affollati. Altra zona con molti ristoranti e
bar è Schröderstrasse.
Un
punto caratteristico è Schlägrwiete, stretta stradina attorniata da
bassi edifici in mattoncini rossi; da qui, superata Salzbruckestrasse si entra
nella città vecchia. Intorno Auf der Altstad , J.S. Bach Platz e Auf
der Meere (quest’ultima nota per i marciapiedi ondulati e le facciate
delle case inclinate) si trovano zone pittoresche e più riservate
della città. Oltrepassata Am Sande, dietro il noto edificio bianco e
nero della Industrie-und Handleskammer, anche Heiligengeis Strasse è
una stradina piacevole con edifici interessanti, tra cui il museo della birra, e
diversi ristoranti, tra cui Mälzer (punto wifi libero).
20
– 21 agosto: Brema
Partendo
da Lüneburg, il treno regionale “Metro” conduce ad Hamburg Hbf e lo stesso
treno cambia denominazione per dirigersi a Brema Hbf.
La libera città anseatica di Brema è una bella cittadina che merita
almeno un giorno di visita. Oltre al piccolo centro da visitare e alle belle
chiese c’è un museo che può attrarre la curiosità (l’Universum
Science Center) e il birrificio Beck.
La mia visita coincide (inaspettatamente) con la notte della musica, quindi
alcuni siti sono chiusi al pubblico perchè in preparazione per i concerti. Non
riesco a visitare la Unsere Lieben Frauen Kirche, mentre la
splendida sala del Rathaus (per la quale sono spesso previste visite
guidate) riesco a vederla assistendo al concerto serale (26€ per 45 minuti di
esibizione: niente male!).
Tra il municipio e la chiesa U.L.Frauen c’è la famosa statua dei musicanti
di Brema (, i personagi dell’omonima fiaba dei fratelli Grimm: il naso e
le zampe anteriori dell’asino sono lucidi perchè la gente li tocca per avere
fortuna.
Tra le notizie trovate sulle guide turistiche, segnalo la Bleikeller, la
cappella di piombo situata sotto al duomo che contiene alcuni corpi mummificati
in bare di vetro: il processo di mummificazione è dovuto all’aria
straordinariamente secca della cantina.
Senza dubbio vale la visita il Dom Sankt Petri dell’XI secolo.
Mi ha deluso la Weserpromenade, che non offre vedute particolarmente
attraenti nonostante in numerosi stand presenti oggi. Bella la piccola stradina
in stile art nouveau Böttcherstrasse, costruita per volontà di
Ludwig Roselius, l’inventore del caffè senza caffeina e fondatore della Hag. La
strada è affollatissima di turisti soprattuto quando suona l’orologio
(ore 12,15,18): durante i rintocchi ruota un pannello che mostra diverse
sculture dedicate a navigatori.
La parte più pittoresca è lo Schnoor, il quartiere più antico della
città. E’ costituito essenzialmente da una viuzza (appunto Schnoor) su cui si
affacciano le casette di pescatori del XV-XVII secolo e dalla quale dipartono
alcune viuzze ancora più piccole con alcuni effetti scenici molto
caratteristici. Tra i vari edifici si trova il Hochzeithaus, l’hotel più
piccolo del mondo ricavato in una casa medioevale rimodernata.
Il giro mattutino del 21 agosto, quando ancora la città non è invasa dai
turisti, permette di godere al meglio l’atmosfera e l’architettura della
città. Prima di partire alla volta dell’aerporto di Amburgo provo a visitare
anche la zona studentesca del Viertel. Essendo domenica mattina, la zona
è tranquilla e, da quel poco che ho visto, ospita aree residenziali molto
eleganti (ad esempio subito a sinistra del ponte che conduce a Goethe Platz) ed
altre più bohemien nelle stradine parallele a Ostertorstein weg.
Albergi
e pasti
A
parte le ottime Backeräi disseminate un po’ ovunque (segnalo la catena
“Junge” in Meclemburgo-Pomerania e Beck-Werk un po’ ovunque) ho annotato
questi ristoranti e gli alberghi dove ho pernottato.
Rostock
Motel One, Schröder Platz 2.
Ottima
struttura, ottimo prezzo (59€/notte) e ottima posizione. La colazione è
buona anche se il costo di 9.50€ mi sembra elevato (però servono prodotti
biologici o equo e solidale). Si raggiunge in 20 minuti a piedi dalla
Huptbahnhof o con il tram.
Café
Kloster,
Klosterhof 6.
Buona cucina, palazzo storico e giardino accogliente.
Kontor,
Warnemünde, Am Strom 49.
Speravo in un posto meno turistico in questa parte di Warnemünde, ma non è
certo Kontor. Se passate da queste parti, date uno sguardo al vicino “Seekiste
zur Krim”
Wismar
Pension Apostel, Neustadt 2.
L’albergo è in fase di ristrutturazione, quindi mi auguro che le cose
migliorino. Nella mia mansarda al 3° piano (solo scale) non usciva acqua calda
dal lavandino e l’arredo era ovviamente un po’ datato. Nel complesso però
la sistemazione è stata accogliente con bella vista sulla Heiligengeist Kirche.
Colazione a 5€ appena sufficiente.
Brauhaus
Am Lohberg,
Kleine Hohe Str. 15.
E’ la zona del porto e della Wassertor, molto più carina di quella delle
darsene. Questa birreria su tre piani a alcuni tavoli all’esterno è
accogliente, si mangia bene e a prezzi ragionevoli.
Schwerin
Weinhaus Wöhlen, Puschkinstraße 26.
Discreta cucina, bella sala e un giardino.
Lüneburg
Hotel Rote Rosen, Altenbrückertor str. 11.
Non c’è
nessun motivo per pernottare qui se non perchè non trovate offerte ragionevoli.
A Luneburgo sembra infatti che gli alberghi costino tantissimo, mentre il Rote
Rosen (singola 90€) offre prezzi di quasi il 40% in meno. La stanza è
spartana, arredo vecchio, lavabo in stanza, la reception c’è solo dalle 15
alle 18 e il wi-fi in camera non funziona. In compenso il ristorante sottostante
offre spesso musica dal vivo.
Mälzer Brau und Tafel Haus, Heiligengeiststraße
43.
E’ un
bella birreria ed ha wi-fi libero. La cucina è nella media.
Brema
Best
Western bremen City, Bahnhofstrasse 8.
Tutto comodo e ben funzionante. 58€/notte con una ottima colazione.
Flett,
Böttcherstraße 3-5
E’ segnalato anche dalla Lonely Planet che avvisa dell’aspetto turustico. Si
mangia discretamente a prezzi medi. Io ho provato la “Knipp”, carte di
maiale fritta e mista ad avena.
Link
utili
http://www.berlin-airport.de/de/reisende-txl/
http://www.rostock.de/en/tourist-information.html
http://www.motel-one.com
http://www.lueneburg.info/de/
http://www.bahn.com
Distretto dei laghi del Meclenburgo: http://www.off-to-mv.com/en
http://www.molli-bahn.de
http://www.bremen-tourism.de/it
Domenico