Diario di viaggio 2010
di Maurizio Moroni e Stefania Dantini
Equipaggio:
Maurizio - 63 anni, prima guida, addetto ai lavaggi (panni, piatti), alle foto
ed estensore di questo diario);
Stefania
- 58 anni, seconda guida, addetta alla cucina, alla gestione economica ed alle
tecnologie (PC, navigatore, appunti di
viaggio, ...)
Autocaravan:
Aiesistem Project 100
Periodo:
3 – 26 luglio
Per
la preparazione del viaggio ci si siamo avvalsi:
Sabato 3 luglio
prima giornata di trasferimento: Roma - San Bartolomeo a Mare
All'atto
della partenza constatiamo problemi al Viasat: corsa dall'installatore,
sostituzione con centralina e software nuovi (assai migliore) e partenza alle
12. La rotta è quella ampiamente collaudata in altri precedenti
viaggi: autostrada da Roma a Civitavecchia, poi l'Aurelia fino Rosignano
Solvay, dove prendiamo l'autostrada Livorno–Genova-Ventimiglia fino a San
Bartolomeo a Mare. Pernottamento (8 €) nell' AA di San Bartolomeo a Mare
(indicata – accanto alla bocciofila). Km
617
Domenica 4 luglio seconda
giornata di trasferimento: San Bartolomeo a Mare - Mèze
Contiamo
di raggiungere i Pirenei in giornata, così da cominciare l'itinerario di
questo viaggio. É una tappa di trasferimento ma la Provenza, seppur a noi
arcinota, affascina sempre. Inoltre sia io che Stefania siamo golosi di
ostriche e, pertanto, facciamo una deviazione per Bouzigues dove però è
quasi impossibile parcheggiare un camper (lungostagno stretto ed alberi
bassi). Alla fine troviamo un parcheggio nella zona dei ristoranti unicamente
perché c’è stato un temporale poco prima (noi lo abbiamo preso a
Montpellier) ed è abbastanza presto per cui ci sono ancora posti liberi (e il
nostro camper è basso), ma nella zona dei chioschi dove vendono le ostriche
non c'è possibilità di parcheggio e decidiamo di andare a prenderle
(rientrando sulla nazionale) al solito posto (Midi Coquillages) a Mèze (come
facciamo sempre quando andiamo nella Francia del sud e in Spagna) dove, lungo
la strada, ci sono molti chioschi che vendono ottime ostriche e frutti di mare
in genere oltre ad avere piccoli locali con tavoli per la degustazione.
Comperiamo 12 ostriche delle
migliori (4,80 € compresa l’apertura + una bottiglia di ottimo Muscat Sec
a 4,80 €). Evitiamo di passare per Sete, cittadina balneare già ampiamente
vista in altre vacanze; sennonché, pochi giorni dopo leggeremo sulla Guida
del TCI che è stato aperto l'Espace Brassens. Dispiaciuti, decidiamo di
modificare il percorso del ritorno e ripassare per Sete visto che Brassens è
uno dei nostri poeti preferiti (definirlo cantautore, per lui come per De Andrè,
Tenco, Guccini e Dylan, è estremamente riduttivo).
Raggiungiamo
Prades dove sappiamo esserci un campeggio municipale (già utilizzato per un
precedente viaggio in Spagna) dove arriviamo alle 20.30. Le ostriche ed il
Muscat sono talmente buone da costituire una deliziosa cena nonostante siano
stati abbinati ad un banale risotto alla pescatora (di quelli liofilizzati).
Percorso: da San Bartolomeo a Ventimiglia (Autostrada), poi continuiamo su
autostrada francese per superare la Costa Azzurra fino a Frejus dove conviene
prendere la nazionale (N7) con direzione Aix-en-Provence (consigliabile, le
autostrade francesi sono care, ma farsi questo tratto passando per Nizza e
Cannes significa impiegarci una giornata).
Si prosegue passando per Le Muy e poco dopo Porceux si gira a sinistra
sulla D6 per Trets, che dopo un primo tratto in cui è un po’ stretta, è
comunque una strada buona. Si supera Gardanne e si prosegue verso Marsiglia
prendendo la A7 per Fos-Martigues, si prende poi la A55 e si continua seguendo
le indicazioni per Fos-Montpellier (no pagamento). Dopo Martigues seguire le
indicazioni per Fos sulla N568. A questo punto, dovendo traversare il Rodano,
le strade possibili sono due: o si utilizza il traghetto a Port St. Louis e si
arriva a Salin de Giraud traversando poi la Camargue verso Aigues Mortes,
oppure (come abbiamo fatto noi) si prosegue verso St. Martin de Crau ed Arles,
dove si supera il Rodano e poi si seguono le indicazioni per Saintes Maries de
la mer (D570). Qualche km prima
di Saintes Maries si gira a dx per Aigues Mortes (D38c), dove si segue
l’indicazione Montpellier (D62) arrivando fino a Palavas les Flots (ampio
parcheggio per camper lungo il canale). Proseguire per Sete se si vuole
passare lungo la lingua di terra tra il mare e lo stagno di coltivazione delle
ostriche (zona balneare che di domenica sarà trafficatissima) oppure si
prosegue per la circonvallazione di Montpellier, da cui si prende la N113. Si
prosegue sulla N113+N9 per Beziers e sempre con la N9 si raggiunge Perpignan
(passando per Narbonne). A Perpignan, lungo la circonvallazione bivio per
Andorra (N116). Poi si prende per Prades.
Km 667.
Lunedì 5 luglio
St. Michel de Cuxa - Mont Louis - Montsegur
É
una splendida giornata di sole e fa caldo. Dopo spesa e pieno di gasolio a
Prades (grande Super U + centro commerciale con McDonalds) raggiungiamo
l'Abbazia di St Michel de Cuxa. Il monumento, del X° secolo, è interessante
anche se in parte ricostruito; c'è un ampio parcheggio e la visita
(guidata 10 €, in francese, non ci ricordiamo se è prevista in altre lingue
- chiusura dalle 13 alle 14). Tornati a Prades proseguiamo per la città
fortificata di Villefranche en Conflent; visitiamo la cittadina, che dovrebbe
essere graziosa (ma è tutta un bazar) e acquistiamo l'attrezzatura necessaria
per fare la crema catalana (ciotole di coccio e ferro da arroventare per la
crosta di zucchero superficiale). Vediamo passare un piccolo treno giallo
che effettua un percorso panoramico sui Pirenei (Le Train Jaune –
vedi sito della SCNF dei treni turistici di Francia (http://www.trains-touristiques.sncf.com/index2.asp),
ma non rientra tra le nostre mete. Visitiamo Mont Louis (parcheggio sotto le
mura - attenzione: è immediatamente a dx e non si vede - prima mezz’ora
gratis, 1 €/h fino ad un
massimo di 4€ - all’interno
comodo CS). La cittadina non è niente di particolare, a parte l'originale
forno solare (visita 10 €). Forse erano interessanti le fortificazioni
militari (raro esempio di zona militare attiva visitabile) ma chiudeva alle
16. Passiamo per Ax-les-Thermes (graziosa cittadina termale) e Tarascon s/Ariege,
facendo una piccola deviazione per vedere dove sono le grotte di Niaux (note
per gli splendidi dipinti preistorici) che
abbiamo prenotato per telefono. Purtroppo
constatiamo che la strada, che termina alle grotte, è molto stretta e c'è un
piccolo parcheggio prima
del cancello che chiude la strada (le grotte sono ormai chiuse); altro non
vediamo perché dopo il cancello c’è ancora strada per arrivare
all’ingresso della grotta. Decidiamo quindi di saltare la visita perché la
strada stretta ci preoccupa, specie nel caso di incrocio di due mezzi grandi
(come due camper). Arriviamo allo Chateu de
Montsegur che è ormai quasi sera. Sul colle all’inizio della salita al
castello c'è un ampio parcheggio ma è difficilmente utilizzabile per la
sosta notturna a causa della pendenza ed è deserto, pertanto
ci rechiamo al parcheggio autorizzato
per sosta camper situato subito dopo il villaggio. Accanto al parcheggio per
camper (gratuito) c'è un prato con zona tende e servizi igienici con docce
calde, per usufruire delle quali occorre munirsi di apposito gettone (un
cartello avvisa che la sosta nell'area tende costa 4 € comprensive di
gettone per doccia specificando dove reperire tale gettone); sempre nella zona
tende c'è un fontanile con getto di acqua freschissima.
Percorso:
da Prades a St Michel de Cuxa. Si torna a Prades e si riprende la N116
direzione Andorra. Dopo ca. 5 km si incontra Villefranche en Conflent, poi
Mont Louis. Si prosegue, passando
per Font Romeu (D10f poi D618 per Tolosa). Ad Ur si gira a dx per la N20, si
imbocca il Tunnel de Puymorens (12,20€ - in alternativa strada con
tornanti). Si arriva ad Ax-les-Thermes (graziosa cittadina termale), poi
Tarascon s/Ariege. A Tarascon si prende a dx per Foix dopo
pochi km a dx per Lavelanet (D117) e poi seguire le indicazioni per Chateu de
Montsegur. Km 186
Martedì 6 luglio
Montsegur – Mirepoix – Laboiche – St. Liziers
Alle
8.30 risaliamo dal villaggio al parcheggio dello Chateu de Montsegur (che è
nascosto dalle nuvole). La salita al castello (9 € compreso
l'ingresso al museo che si trova in paese) è ripida e il percorso sicuro ma
accidentato (occorrono buone scarpe da ginnastica, meglio da trekking).
Purtroppo siamo in mezzo alle nuvole e il panorama si intravede appena. Del
castello, un vero nido d'aquila arroccato su uno sperone roccioso, rimangono
solo le mura perimetrali. Quassù si è consumata una delle tante tragedie che
hanno contraddistinto l'eresia catara. Ridiscesi, ripartiamo alla volta di
Mirepoix (nel frattempo è tornato il bel tempo e il caldo).
Mirepoix è una bella cittadina con graziosa piazza medievale con i
portici in legno. Proseguiamo per la Riviera sotterranea di Laboiche ma prima
facciamo una piccola deviazione (8 km andata e ritorno) per Vals;
il luogo merita per la piccola e bella chiesa rupestre (seguire
indicazioni). Alla Riviera sotterranea di Laboiche ampio parcheggio sotto gli
alberi (in alcuni diari e articoli indicato per pernottamento in realtà
chiude alla fine dell’ultima visita prevista per le 17 ca.). La visita (€
17.80 + 5 mancia) dura circa 1 ora, in barche di alluminio mosse a mano dalla
guida lungo cavi d’acciaio ancorati sulle pareti della grotta. La
guida/barcaiolo è prodiga di spiegazioni, ma in francese! Puntiamo su St.
Girons/ St. Liziers (sono attaccate, in pratica la prima è la parte moderna
della seconda rimasta con l'impianto medievale). C’è, a St. Liziers, un
parcheggio alberato, nel centro della cittadina, in Vigne
de l'Evenchè, a ridosso delle mura della cattedrale, in molti diari indicato
per pernottare; alcuni lo sconsigliano altri no; non è un AA, ma c’è una
fontanella e in cima alle scale dove c’è la strada che porta al centro ci
sono i bagni pubblici. Comunque lo giudichiamo troppo centrale e ci dirigiamo
verso il campeggio di Audinac (17.5 €)
Percorso: dal villaggio al parcheggio dello Chateu de Montsegur. Si
riparte verso Mirepoix D9-D117 direzione Perpignan. A Lavelanet prendere al D
625 verso Mirepoix dove c’è un CS ben indicato ( si vede dalla D119 per
Foix). Si prende la D119 dir. Foix. Piccola deviazione (8 km andata e ritorno)
per Vals – dalla carta sembrerebbe possibile proseguire dopo Vals e sbucare
più avanti sulla strada per Foix ma abbiamo trovato le indicazioni di strada
chiusa. Più avanti D12 a sinistra bretella per imboccare la N20 per andare
alla Riviera sotterranea di Laboiche. Uscire per Foix (1^ uscita attenzione
non ci sono indicazioni) poi alla rotonda cominciano le indicazioni (D919 e
D231). Ritorniamo a Foix dove prendiamo la D117 per St Girons/ St Liziers, poi
per il campeggio di Audinac. Km percorsi 144
Mercoledì 7 luglio
Mas d'Azil – St. Liziers - St.
Bertrand-de-Comminges - Bagnères de Luchon
Usciamo (con comodo, sono le 11 e fa caldo) dal campeggio e ritorniamo indietro verso Foix per vedere Le Mas d’Azil, una immensa grotta che si attraversa in auto. Era di strada ieri sera ma era tardi.
All’ingresso della grotta,
parcheggio con indicazioni. L'altezza al centro della grotta è 4,2 m e ai
lati 3 m, attenzione con il camper se alto. Si può parcheggiare e percorrere
a piedi la cavità lungo il marciapiede della strada. A metà della cavità,
c’è l’ingresso alle grotte (visita che saltiamo). Sulla strada da notare
la chiesa di Raynaude con una via crucis di cappelle in pietra lungo un
declivio. Tornati a St. Liziers parcheggiamo nel parcheggio già citato. Il
paese si fa notare per l’assenza quasi totale di negozi (ne abbiamo
contati 2: uno di ceramiche ed un parrucchiere unisex + 2 bar); è
mantenuto l’impianto medievale e la visita è piacevole anche se la
cittadina non presenta monumenti significativi. Ci dirigiamo verso St.
Bertrand-de-Comminges. Alla base della collina dove sorge la cattedrale c’è
un grande parcheggio mentre, sulla strada che sale, ci sono delle sbarre
(alzate) che fanno ipotizzare una chiusura strategica all’accesso (forse nei
periodi di maggior afflusso). Noi saliamo per la strada che porta verso il
centro che va restringendosi sempre più, fino ad arrivare ad uno slargo con
parcheggio anche per bus. Non sappiamo se in periodo di maggior afflusso
turistico è possibile o consigliabile salire. La Cattedrale di Sainte-Marie
(visita 8 €), romanico-gotica, è imponente, austera e massiccia; si erge
altissima sul grazioso piccolo paese che ha conservato il suo impianto
medievale, con case a graticcio e viuzze romantiche. Usciti da St. Bertrand,
tornando indietro, dopo una piccola deviazione sulla destra, troviamo St.
Just, graziosa chiesa romanica costruita riutilizzando materiale della
preesistente città romana (5 €). Per la notte ci dirigiamo
verso Bagnères de Luchon dove c'è una AA in Rue
Jean Mermoz (indicata - parchimetro a moneta - CS
tipo Eurorelais 2€/12h
- 4€/24h con acqua ed elettricità a gettone reperibile c/o un
indirizzo che ci dicono essere al centro quindi ormai chiuso; scarico libero
ma molto addossato alla colonnina dell’acqua).
Percorso: Usciamo dal campeggio e ritorniamo
sulla D117 indietro verso Foix per Le Mas d’Azil (a sinistra sulla D
119). Si torna a St.Liziers passando dentro St. Girons. Uscendo da St. Liziers
scendiamo verso St. Girons e poi riprendiamo la nazionale. Si arriva a St.
Gaudens evitando l’autostrada. A St Gaudens prendere la D8 e poi la N125
(indicazioni St. Bertrand de C.ges e Bagnères
de Luchon).
Dopo St. Bertrand si torna indietro effettuando una piccola deviazione sulla
destra per St Just. Si prende poi
per Bagnères de Luchon. Qui
troviamo subito le indicazioni per l’AA di Rue
Jean Mermoz.E’ molto facile arrivare se si arriva da Moustajon dove
noi eravamo passati per andare all’Intermarchè che avevamo trovato chiuso
(h19). Si prosegue dritti per rue A. Prat e ci si trova di fronte a Rue Jean
Mermoz. Km percorsi 165
Giovedì 8 luglio
Pic du Midi de Bigorre - Gavernie
Ci
dirigiamo verso Arrau, passiamo il Col
de Peyresourde, poi puntiamo verso il lago d'Oo; è una bella giornata di
sole, ideale per un pic nic sul lago. Passando per St.
Lary Soulan notiamo una AA dietro lo stadio (seguire le indicazioni “Stade
Municipal” e poi l’indicazione parcheggio per Camping Car).
Con
la D929 si sale verso i laghi. La strada è stretta tra rocce e torrente e,
per di più, ci passa un autobus di linea (consigliamo di salire solo se si è
certi della propria guida su questo tipo di strade, specie con un mezzo di
grosse dimensioni). Lungo la strada notiamo segnalazioni di vari percorsi di
trekking; noi siamo arrivati all’ampio parcheggio dove ne iniziano vari tra
cui uno che porta al Lac d’Oule, però siamo tornati indietro (la strada
troppo stretta rendeva veramente pesante e difficoltosa la guida). Ci
dirigiamo verso il Pic du Midi de Bigorre.
Strada facendo notiamo, a Vallèe de Campan, appena sotto il Col d’Aspin,
una bellissima area di sosta su prato con a lato torrente (ideale per
passeggiate nei boschi e pesca), con elettricità e servizi (non sappiamo se e
quanto si paga perché eravamo solo di passaggio e non volevamo arrivare tardi
al Pic du Midi).
Arriviamo a La Mongie dove c'è la stazione della
funivia per Pic du Midi de Bigorre. (Ampi parcheggi - circa 2 ore per salire,
fare il giro della piattaforma e riscendere). Con due tratte di funivia (60
€) molto ardite, si arriva a quasi 2900 m. Fa molto caldo ed il sole picchia
forte e, nonostante l'alta quota, si sta in tenuta da mare (Maurizio, che,
vista l'altitudine, si era messo in jeans e camicia, si stava squagliando).
Il panorama è molto bello, bello anche il tratto in funivia, la
seconda, lunghissima, in una sola campata! All'interno
esposizioni di argomento astronomico.
Si
riparte per il mitico Tourmalet (sul colle monumento al ciclista), poi si
scende per Gedre e Gavarnie. A 2 km da Gavarnie ci coglie, improvvisa, una
violenta grandinata con chicchi di almeno 2-3 cm
di diametro che ci sfonda il cappellotto della presa d'aria del bagno e
abbozza la parabola. Arrivati a Gavarnie si sale all’AA che dista dal paese
circa 2 km). L'AA si trova lungo la strada/parcheggio che parte dal paese e
porta al Port de Boucharo: la prima zona, in centro paese, è
riservata alle auto (o ai camper ma per la sola sosta diurna), dopo un paio di
km c'è la zona camper (5 €/24 ore – CS libero - si paga all'addetta
all'inizio del parcheggio, se si arriva dopo circa le 19 si va direttamente
alla zona camper, poi passa, alle 9 del mattino, l'addetta per il pagamento).
Percorso: verso Arrau D618 Col de Peyresourde.Ad Arrau x St Lary Soulan (D929)
dir Tunnel Bielsa verso Spagna. Con la D929 si sale verso i laghi. Si ripassa
per Arrau e si riprende la D918 verso il Col d’Aspin.
La Mongie –Stazione funivia per Pic du Midi de Bigorre. Si riparte per
il Tourmalet poi si scende per Gedre e Gavarnie. Km percorsi 177
Venerdì 9 luglio
Gavarnie
Ci svegliamo con una leggera pioggia. Aspettiamo a
scendere alla zona parcheggio vicino al centro del paese (si può sostare con
lo stesso biglietto pagato per il pernottamento ma non si può stare la
notte). Conviene scendere soprattutto in vista del ritorno che, dopo la
camminata al Cirque, sarebbe abbastanza stancante visto che è tutta in salita. Andando
conviene approvvigionarsi al paese con dei panini se si intende rimanere a
mangiare su al Cirque. Un'ora per arrivare all’Hotel de Cirque e un'altra
fino alle cascate (idem al ritorno). Dall’hotel alla cascata percorso un po’
più difficile con due “guadi” di ruscelli che scendono dalla montagna e
un pezzo con neve-ghiaccio. Il percorso è comunque molto bello, il Cirque,
con le cascate, è imperdibile (portarsi k-way se ci si vuole avvicinare alla
cascata grande, la più alta d'Europa). Pernottamento Nella stessa AA del
giorno prima.
Sabato 10 luglio Breche
de Roland
Saliamo
verso Port de Boucharo alle 7.30. Sono 12 km dall’AA.di Gavarnie e, lungo la
strada si incontra la stazione sciistica di Gavarnie-Gedre dove vediamo
qualche camper che, vista l’ora, avrà sicuramente pernottato lì. Solo dopo
un paio di km da questo punto inizia il divieto di pernottamento ai camper,
che sarà ripetuto anche al parcheggio del Port de Boucharo. Arrivati alle 8
circa, a stento troviamo un parcheggio e iniziamo subito il percorso. Dopo un
primo tratto asfaltato e chiuso al traffico, inizia il percorso vero e
proprio. Questi i nostri tempi:
La
salita, ma soprattutto la discesa sono stati molto duri, soprattutto per via
della parte (molto lunga) percorsa sul ghiacciaio.
Stefania è cascata in un tratto esposto sul ghiacciaio ed è rimasta ferma in
una posizione fino a che non ci ha aiutato un ragazzo (se si fosse mossa
sarebbe rotolata fino alle rocce, con grave rischio di infortunio). Noi siamo
abbastanza esperti di trekking (lo abbiamo fatto per anni sulle Dolomiti),
eravamo ben equipaggiati, solo
che non sapevamo di incontrare neve e, quindi, non avevamo i ramponi,
d'altronde nei diari su internet avevamo letto di ghiaione non di ghiacciaio;
anche sulle cartoline e depliant la Breche era assolutamente priva di neve.
Morale: chiedere sempre all’Ufficio del Turismo le condizioni del sentiero
e, in caso di neve, attrezzarsi con i ramponi (noleggiabili anche in paese).
Comunque valeva la pena, con stupendi panorami, soprattutto la Breche e tutto
il Cirque visto dal rifugio (si vede, dall'alto, la grande cascata che, ieri,
avevamo visto dal basso). Al rifugio pranzo molto frugale (zuppa, frittata,
panini). Siamo incappati in una splendida giornata di sole pertanto faceva
molto caldo (Maurizio, in calzoni corti, si è ustionato le gambe con il
micidiale riverbero del sole sulla neve) ma occorre sempre portare con se
k-way e felpa (in montagna il tempo muta in fretta). Si
riparte alle 17 passate da poco e ci si ferma all’AA per carico e scarico,
poi si prosegue tornando indietro e indirizzandoci a Cauterets, dove troviamo
un ottima AA anche con elettricità (tariffa unica 10 € al giorno).
Km percorsi 61
Domenica 11 luglio
Pont d’Espagne
Partiamo
dall’AA di Cauterets verso Pont d’Espagne molto presto, alle 7 (si poteva
anche andare con autobus con partenza nelle vicinanze della AA, ma preferiamo
andare col camper, non ci piace essere vincolati ad orari). Salendo, alla fine
dell’abitato, c’è un’altra AA, più piccola, ma con le stesse
caratteristiche di quella in cui abbiamo pernottato noi. É una bella
giornata, l'ideale per fare trekking.
La
strada è buona e ci sono ripetuti cartelli di divieto di pernottamento
camper. Lungo la strada molte cascate impetuose. Il parcheggio di Pont d’Espagne
è enorme. C’è una ampia zona riservata ai camper che, a quell'ora,
era vuota, ma anche al ritorno abbiamo constatato che presentava ampi spazi
vuoti; naturalmente non saprei dire se è così anche in alta stagione.
Pagamento fino ad 1 h, da 1 a 6 h e fino a 12 h. Noi alla fine saremo
stati 8 ore e pagheremo 5,5 €. Si può pagare alle casse automatiche anche
con carta di credito o bancomat. Grandi possibilità di passeggiate per tutti
i gusti e le possibilità. Noi siamo andati al Lac de Gaube a piedi (1 h e
30') con un percorso tranquillo anche se, ovviamente, in salita, ma ci si può
andare in seggiovia. Dopo un buon pranzo al ristorante del laghetto (trote
all’estragone + trote alle mandorle + vino + crepes € 52), scendiamo (1 h
10m) e ci dirigiamo verso St. Jean Pied de Port (decidiamo di saltare il Col d’Aubisque
visto che il tempo si sta guastando e non promette niente di buono). Vicino
Bielle ci fermiamo a dormire in un camping vicino al Lac du Castet (Camping L'Ayguelade,
16.2 €, grazioso, con accesso al fiume dove si va in canoa, ...) con tv per
vedere la finale dei campionati del mondo (visto che tutte le reti tv criptavano
il segnale).
Percorso: dall’AA di Cauterets verso Pont d’Espagne, terminate le escursioni
ci dirigiamo verso Lourdes, poi prendiamo la D937 verso Pau e poco prima della
città (poco dopo Le stelle-Bertharram), la D 35 per dirigerci verso i paesi
baschi. Si arriva a Louvie-Jouzon dove si prende la D919 per St. Christau.
Torniamo 5 km indietro verso Lauruns e Bielle
per la notte in camping. Km
percorsi 97
Lunedì 12 luglio
St. Jean Pied de Port
Ripartiamo
con calma, visto il tempo brutto e la nebbia che nasconde qualsiasi panorama,
verso St. Jean Pied de Port.
Cittadina graziosa, meno "bazar" delle altre incontrate; molti
negozi di artigianato e locande per pellegrini del Camino de Santiago (anche
punto accoglienza). l'AA (5,50 €/notte) (CS
gratuito) è al parcheggio Jai Alaj, accanto ad una grande palestra e alla
piccola arena dove, tutti i lunedì si tiene la Course de Vaches Royale (24
€), uno spettacolo incruento dove i "toreri" devono evitare i tori
o saltare sopra di essi. Decidiamo di andare ad assistere allo spettacolo che
è stato piacevole, anche se la
prassi finale, di chiamare i bambini del pubblico a cimentarsi con un piccolo
vitello ci ha lasciati perplessi: è vero che non aveva corna, ma gli zoccoli
hanno fatto male (per fortuna in misura lieve) a due bambini.
Percorso: dal campeggio percorriamo la D920 per Oloron evitando la deviazione per
St. Christau (D918) visto il tempo brutto. Da Oloron ci dirigiamo a St. Jean
Pied de Port.Km percorsi 106
Martedì 13 luglio
Espelette - Col St. Ignace
- St. Jean de Luz - Biarritz
Lasciata
St. Jean visitiamo Espelette, il paese del peperoncino, dove acquistiamo,
peperoncino e salse varie
(parcheggio per camper indicato, sulla
nazionale prima dell’ingresso al paese). Passiamo per Ainhoa (parcheggio per
camper, indicato, vietato tra le 20 e le 8) e arriviamo al Col St. Ignace
(comune di Sare). Un trenino a cremagliera, il Petit Train de La Rhune, porta, tra bei panorami, in 35' su al colle (34 €).
Consigliamo di andare solo se si è certi che sopra sia limpido perché
l’unica attrazione è il panorama. C'è difficoltà per parcheggiare se non
si arriva presto, visto che il parcheggio è molto piccolo per la gran folla
che frequenta il posto. Noi abbiamo tentato nel parcheggio e abbiamo trovato
posto solo aspettando l'arrivo del treno e che andassero via le macchine di
quelli che ci stavano sopra. Uscendo abbiamo visto un'altro parcheggio 200 m
oltre (anch'esso pieno). Sia nel parcheggio che sopra il colle possibilità di
ristoro. Scesi dal Col St. Ignace ci dirigiamo verso St. Jean de Luz dove
constatiamo difficoltà di parcheggio. L’AA della Gare indicata in più
parti è piccolissima e già strapiena. Per visitare la cittadina utilizziamo
allora il park+navetta del Chantaco (gratuiti - indicazioni arrivando da
Ascain). Nel parcheggio non c'è una area riservata ai camper (in quella per
le auto ci sono le sbarre a 2.10 m). Ci accomodiamo, su suggerimento
dell'addetta del parcheggio, alla fine dell'area dei bus navetta. Arrivo
navetta (orari sul gabbiotto dell'addetta del parcheggio) al Liceo Ravel
appena dietro la stazione (dove c’è l’AA della Gare). Visitata la
graziosa cittadina ripartiamo per Biarritz (non è il caso di rimane a dormire
nel parcheggio dove c’è la navetta) diretti all’area della Plage de la
Milady, che però è strapiena e non troviamo posto neanche nei campeggi
circostanti che o hanno chiuso alle 20 o, nonostante che siano carissimi
(45€/notte - molto per gli standard francesi) non accettano pernottamenti
per una sola notte. Ci fermiamo nel parcheggio di un vivaio lungo la strada
(c’è già un altro camper ed un altro arriverà sul tardi).
Percorso: Si riprende la D918 per Espelette (spesso la stessa strada cambia
numero forse per delle varianti intervenute
negli anni, diventando prevalentemente D932) Il vecchio tracciato a
volte è riconoscibile sulle carte stradali a volte no). Passiamo per Ainhoa
arrivando al Col St. Ignace, poi
St. Jean de Luz e Biarritz. Km
percorsi 108
Mercoledì 14 luglio Biarritz - Duna di Pyla
Il
tempo è coperto (come da previsioni) ma la temperatura è gradevole (21°).
Alle 7.30 siamo al centro di Biarritz (oggi è la festa nazionale dei francesi
e presumiamo che più tardi ci saranno problemi di traffico e strade chiuse
per parate e festeggiamenti) e parcheggiamo vicino al Casinò. Non c’è
nessuno in giro tranne un esercito di persone al lavoro per pulire e rimettere
a posto tavoli e ombrelloni (metal detector sulle spiagge, macchina lava
pavimenti con disinfettante sui marciapiedi della Grand Plage). Con questo
tempo nuvoloso, l'aristocratico lungomare, con le sue costruzioni eclettiche e
la grande spiaggia, regno dei surfisti, hanno un fascino particolare. Nel
piccolo parcheggio della Roccia della Vergine ci sono due camper: hanno
dormito lì?. Ci sarebbe piaciuto visitarla un po' più a fondo, ma il 14
luglio proprio non era il caso e poi le previsioni danno bel tempo solo per
giovedì e vogliamo utilizzare la bella giornata per la Duna di Pyla. Ci
dirigiamo verso Bayonne ma evitiamo di visitarla di per gli stessi motivi.
Passiamo per Cap Breton
e ci fermiamo un poco per ammirare l'enorme spiaggia (regno dei
surfisti) e fare carico/scarico nella comoda AA proprio sul mare, sotto la duna (Allèes des Ortolans -
10€/24h compresa elettricità - CS gratuito) poi
proseguiamo per Pont de Pichelebe
dove vari sentieri esplorano la Courant d’Uchet (emissario) che esce dall’Etang
di Leon e che, a causa della duna, effettua un lungo percorso prima di
gettarsi nel mare (vari campeggi e aree di campeggio natura lungo la strada).
Alla fine arriviamo alla duna di Pyla, dove ci
fermiamo al Campeggio Panorama (73.6 € per due notti), che ha il pregio di
essere direttamente confinante con la duna ma già ad una certa altezza,
quindi l’accesso alla spiaggia non è molto impervio e si arriva facilmente
sulla duna (gli altri sono sotto la duna e hanno delle scale molto ripide per
arrivare sulla sommità ed è anche più lungo il tragitto per il mare).
Percorso Biarritz, aggiriamo Bayonne
e ci dirigiamo a Cap Breton. A La Benne imbocchiamo la D 652 verso Cap Breton.
Da Cap Breton continuiamo costeggiando l’Etang Noir e andiamo a riprendere
la D652 e raggiungiamo Molets-et-Maa dove una piccola deviazione per la D328
ci porta al Pont de Pichelebe. Si rientra sulla D652 oltre Leon. Arrivati a
Mimizan, seguire strada dei laghi per Biscarrosse. indi la Duna di Pyla. Km
percorsi 184
Giovedì 15 luglio
Duna di Pyla
In campeggio. La mattina percorriamo la duna verso il
punto più alto. Da lì scendiamo verso il mare per tornare lungo la spiaggia. Le foto non riescono a rendere la
magnificenza dello spettacolo offerto dalla duna.
Pomeriggio
di puro relax nella bella piscina del campeggio, anche perché è una
splendida giornata di sole.
Venerdì 16 luglio
Arcachon. - Cap Ferret - Andernos Les Bains
Usciti
dal camping, ci dirigiamo ad Arcachon. All’ingresso del paese, delle
indicazioni lilla segnalano un parcheggio con navetta per il centro città
(entrambi gratuiti). La navetta passa ogni 15' e in breve arriviamo in centro
(Ufficio del Turismo e inizio zona pedonale). Al molo Thiers prendiamo i
biglietti per il tour in barca, ma il battello parte dall’altro molo (dove
c'è un'altra biglietteria), che è a neanche 200 m, vicino al Casinò.
Abbiamo scelto la gita “Isola degli uccelli” che dura 1 h e 45m (28 €)
fa il giro degli allevamenti di ostriche e porta quasi davanti alla duna di
Pyla. Non è che sia gran ché e, col senno di poi, forse era preferibile
quella più lunga (2h45m) che, almeno, portava proprio davanti alla duna;
comunque ci sono anche altri che fanno escursioni ai vivai ed i depliant
illustrativi si trovano ovunque. Al ritorno prendiamo la vicina Rue Nelly
Deganne dove ci sono numerosi villini liberty della “Città d’Estate”
(Ville d’Ete), accontentandoci di osservarne alcuni della Ville d’Hiver
sola dalla comodissima navetta, che al ritorno fa questo giro.
Continuiamo
il giro del bacino (segnaliamo l’ampio spazio ombreggiato vicino a
Gujan-Mestras dov’è il parco giochi "Le Coccinelle" (un po’
indentro rispetto alla costa), dove ci fermiamo a mangiare (e come noi altri
camper).
Facciamo il giro del bacino fino alla Pointe (Punta),
indicazioni “La Pointe-Panorama”, un po’ oltre il faro di Cap Ferret,
che purtroppo ha chiuso alle 19.30. Alla punta bel panorama sulla duna e
spiaggia sull’oceano. Parcheggio non grande. Alle 19 il posto c’era, ma
probabilmente durante le ore di punta per il mare sarebbe stato difficile
trovare parcheggio. Lo stesso dicasi per il faro dove il parcheggio proprio
non c’è (2 o 3 posti davanti al cancello). Occorre cercare nelle vie
limitrofe.
Torniamo indietro e ci dirigiamo verso Andernos Les Bains all’AA al
Porto Ostricolo. Era nostra intenzione gustarci una bella cena a base di
ostriche in un ristorante di cui avevamo letto ottime referenze su uno dei
diari consultati per la preparazione del viaggio, ma giunti al Porto Ostricolo
per posizionare il camper vediamo che proprio lì, accanto all'AA, si tiene la
Festa dell’Ostrica, gestita dall’organizzazione degli ostricoltori del
luogo (16-17-18 luglio). Decidiamo di mangiare lì. Si cenava in lunghi
tavoloni sotto enormi gazebo (tipo festa dell'Unità o sagre paesane) serviti
da uno stuolo di giovani ragazzi e ragazze. Menù scelto da noi: ostriche (6 a
porzione) + cozze alla marinara + patate fritte + torta di mele, il tutto per
due e una bottiglia di vino
bianco Bordeaux Entre Deux Mers = 29 €. Una cena ottima ad un prezzo
ridicolo. Passeggiata al centro (pedonale dal pomeriggio – ma solo un enorme
bazar) e ritorno all’AA dove arrivano i suoni della banda che suona alla
festa, ma a noi non danno alcun fastidio per dormire visto che siamo alla
seconda bottiglia di Bordeaux della giornata (il primo era sempre bianco, un
Savignon) e bere…stanca.
AA
pagabile solo con carta bancaria (a noi ha accettato solo la Visa). Sosta 24 h
€ 7,50 + gettone per l’acqua potendo scegliere per un carico da € 2,10
oppure € 4,20 a seconda della quantità necessaria. Scarico libero molto
comodo.
Percorso: Arcachon. poi il giro del
bacino fino alla punta ( indicazioni “La Pointe-Panorama”), un po’ oltre
il faro di Cap Ferret, .Torniamo indietro a Andernos Les Bains Km
percorsi 116
Sabato 17 luglio
Bordeaux - St. Emilion
Verso
Bordeaux per la nazionale. Il tempo è incerto e fa caldo (partiamo alle 8.30
e la temperatura è ca. 17° ma dopo sale rapidamente). Parcheggio ad Allèes
de Chartres (non è un AA, ma solo un parcheggio - pagamento ad ore), comodo
per visitare la città che si gira in max 2 o 3 ore. Un po’ deludente non
c’è quasi nulla da vedere ed è anche un po’ sciatta tranne in un paio di
vie commerciali. Ripreso il camper ci dirigiamo con la “rocade” (raccordo
stradale) verso St. Emilion. Punto sosta indicato all’ingresso del paese:
comodo e abbastanza ampio. Noi andiamo in campeggio per esigenze di carica di
un po’ di cose (PC, macchina fotografica, ecc.). Il campeggio Domaine de La
Barbanne è abbastanza caro (36
€) ma veramente grazioso, con piscina che però chiude alle 19 (qui c’è
ancora sole alto); volendo si possono acquistare alla reception dei vini dei
più vicini “Chateaux” a prezzi di produttore. Km percorsi 124
Domenica 18 luglio
St. Emilion – Beynac – Sarlat la Caneda
Visita di St. Emilion. Nel parcheggio per camper, alle
8 del mattino ci sono 3 camper che sicuramente hanno pernottato (e infatti ci
è sembrato uno spazio tranquillo).
La
visita della interessante chiesa monolitica si effettua solo guidata (13.40
€, in francese o inglese). Alla Maison dei vini molte bottiglie dei vari
produttori, ma non si può degustare (tranne singole manifestazioni
organizzate dalla casa stessa): occorre già conoscere. Alle 14.30 c’è la
degustazione di uno Chateau, ma noi andiamo via prima.
Lungo le vie molti negozi che vendono vino e offrono degustazioni. Noi ne
facciamo tre (di più proprio non si poteva se si voleva tornare al camper con
le proprie gambe), poi decidiamo per un St. Emilion di solo Merlot (buono, 17
€). Proseguiamo verso Castillon
passando per altri 2 o 3 paesi che possono vantare il nome St. Emilion, quindi
Bergerac e ci fermiamo a Beynac per visitare il Castello (15.50 € -
parcheggio Le Crouzet). Sarà che
di castelli ne abbiamo visti tanti in giro per l'Europa ma questo non era un
gran ché. Nel tardo pomeriggio arriviamo a
Sarlat la Caneda. L’AA si trova a Place Flanders Dunkerque 1940,
all’inizio del paese venendo da Montignac/Perigeaux. Venendo dalla parte
opposta bisogna girare intorno alla cittadina (guidati dal navigatore, perché
le indicazioni non sono un gran ché). L’AA a pagamento (CB 5 € / 24 h) si
trova accanto al muro del cimitero (CS: scarico gratuito, acqua
o elettricità 2€). Più avanti di 100m di fronte all’ingresso del cimitero, altro parcheggio riservato ai camper gratuito ma
senza CS. N.B.: carico e scarico si possono fare alla prima AA nella quale cui
l’ingresso è gratuito x 2 h (utile anche visitare la città). Di fronte
Boulangerie (croissant e pane freschi). Dalla stradina accanto al secondo
parcheggio per camper descritto si scende in 5 minuti alla zona pedonale dove
c’è il borgo medievale, che corre lungo la sinistra della via centrale (ed
in parte sulla destra). E’
intatto e affascinante anche se,
purtroppo, è un unico grande ristorante senza soluzione
di continuità (forse lo si gusta di più la mattina di giorno feriale). É
tardi e la Cattedrale è chiusa. Km percorsi
139
Lunedì 19 luglio
Lascaux II - Roque de St. Christophe - Rocamadour
Ci
dirigiamo a Montignac per la visita delle grotte di Lascaux II che distano
circa 2 km dalla cittadina (ma d'estate i biglietti si fanno a Montignac, di
fronte all’ufficio del Turismo). Alle grotte c'è un parcheggio, lungo la
strada, per camper e bus. La visita merita veramente (come ad Altamira, si
tratta di una riproduzione, ma molto realistica – portarsi una leggera
felpa, la temperatura all'interno e sui 12°). Tempo assolato, ma all’ombra
si sta bene e non c’è afa.
Alle
grotte abbiamo fatto il biglietto cumulativo (25 €) che valeva anche per Le
Thot, struttura distante pochi km, dove sono riproduzioni della parti di
Lascaux che non sono a Lascaux II, video di approfondimento e parco animali
(indicato specialmente per bambini). Deviamo per visitare la Roque de St. Christophe (15 € - luglio e
agosto 10/20). La Roque è una lunga
cavità della montagna, prodotta dall'erosione del fiume e trasformata, prima
in villaggio troglodita poi in fortezza e, successivamente, in insediamenti
abitativi medievali. Il parcheggio, se si proviene
da Montignac è sulla sinistra, se da Les Eyzer
si costeggia la Roque ed è dritto davanti al muso della macchina:
alberato ombreggiato ampi spazi per camper. Visita interessante con alcune
ricostruzioni di macchine e attrezzi dell’epoca medievale. Puntiamo
su Rocamadour arrivando nella parte alta dove c'è Il parcheggio dell’Hospitalet
(sulla dx arrivando), uno spiazzo tra due vie indicato in molti diari per
pernottamento, ma non ci piace: troppo vicino alla strada e con fondo molto disconnesso. Vediamo vicino al suddetto
parcheggio il cartello del Relais du Campeur, dove pernottiamo.
Percorso: a Montignac per la visita delle grotte di Lascaux. Dopo le grotte
prendiamo la D 706 per la Valle del Vezere arrivando a Le Thot. Deviazione per
la Roque de St. Christophe. Si continua a scendere la valle del Vezere verso
Les Eyzies poi Sarlat, Souillac, Rocamadour prendendola dalla N140 (si arriva
dall’alto al livello del castello).
Km percorsi 151
Martedì 20 luglio
Rocamadour – Padirac – Cahors – Cordes-sur-Ciel
Per
visitare la cittadina ci spostiamo al parcheggio del Castello e constatiamo
(sono le 9 del mattino) che molti camper ci hanno pernottato (non ci sono
divieti specifici), infatti è senz'altro più appartato, ombreggiato e in
piano di quello dell’Hopitalet.
Scendiamo la bella via alberata che dal Castello porta al Santuario
della Vergine Nera e poi alla
cittadina; volendo c'è una funicolare che porta al Santuario
(5 €) e un ascensore (4 €) che dal Santuario porta alla cittadina (noi li
abbiamo utilizzati per il ritorno, che è, ovviamente, in salita). É
presto, i negozi sono ancora in maggioranza
chiusi e la cittadina conserva ancora il suo fascino; ci gustiamo Rocamadour senza folla. In un piccolo negozio,
vicino alla stazione dell'ascensore, comperiamo ottime olive e formaggi di
capra. Usciti da Rocamadour passiamo ad Alvignac dove si fa notare una bella
AA (Eurorelais come CS) su prato con alberi.
Arriviamo
alle Grotte di Padirac e parcheggiamo vicino al negozio di degustazione e
vendita dei vini di Cahors che è sotto gli alberi. Inoltre i posti auto sono
delimitati da siepi (sembrano piazzole ideali per camper, anche se non di
grandissime dimensioni). Mangiamo, quindi all’ombra. Proviamo due volte a
prendere i biglietti per le grotte (prima e dopo pranzo), ma la fila è
permanentemente lunghissima e buona parte sotto ad un sole cocente, quindi
desistiamo; peccato, perché dalle guide sembravano interessanti (un po' sul
tipo della Riviera sotterranea di Laboiche, ma più grande).
Ci
dirigiamo a Cahors dove, dopo aver penato un po’ per parcheggiare, vediamo
il ponte Valentrè, poi ci dirigiamo ad Albi, passando per Cordes-sur-Ciel
dove ci fermiamo nell’ampia e alberata AA (5 € / 24 h). É tardo
pomeriggio ma il sole è ancora alto e ne approfittiamo per visitare la
cittadina, deliziosa nel suo impianto medievale. I negozi sono quasi tutti
chiusi e questo restituisce a Cordes un bel po' della sua atmosfera. Km
percorsi 188
Note: nell'AA, fondo in
brecciolino ed erba, vi è un CS con scarico gratuito e acqua (per l'acqua
occorrebbe moneta da 2€ ma dava
l'idea di essere fuori uso); ci sono inoltre varie colonnine (nuovissime) per
l’elettricità e per l'acqua che funzionano a gettone, ma da nessuna parte
è scritto dove reperire i gettoni. Alle 21 ca. passa l’addetto del comune
che riscuote 5€ per la notte e ci da anche un gettone “pour un petit plein
d’eau”, ma il gettone è utilizzabile anche per l’elettricità (a
scelta). Noi non l’abbiamo utilizzato per la luce ma per l'acqua, quindi non
sappiamo se è a durata o consumo e, in entrambi i casi, quant’è o il tempo
o il consumo prelevabile, inoltre, purtroppo, non abbiamo avuto la prontezza
di riflessi di chiedere all'addetto dove si possono acquistare tali gettoni,
così da scriverlo in questo diario.
Mercoledì 21 luglio
Albi - Mazamet
Partenza,
dopo carico e scarico agevoli, da Cordes ed arrivo ad Albi. Nel parcheggio
(indicato) della Cattedrale di Sainte-Cécile c’è un’area riservata ai
camper (una decina di posti) senza servizi, ma vicinissima al centro.
Visitiamo la cittadina, l'imponente cattedrale, (sembra
quasi una fortezza - 6 €), e, ad essa adiacente, nel Palais de la Berbie, il
Museè Toulouse Lautrec, con
moltissime opere del pittore nato ad Albi (18 €). Al nostro ritorno al
camper troviamo sul parabrezza un depliant che ci avverte della presenza lì
vicino di “docce pubbliche” con relativi prezzi e con l’assicurazione
che ad ogni utilizzo le docce vengono disinfettate.
Ci
dirigiamo a Tolosa e desistiamo dall’idea di visitarla per problemi di
parcheggio. La Città dello Spazio è lontana dal centro e non ci va di
sostarci per la notte. I tentativi di parcheggiare lungo il Canal du Midi
vanno a vuoto ed il traffico intenso (sarà anche l’ora pomeridiana) non ci
aiuta. Ci dirigiamo verso Beziers. Ci fermiamo a Mazamet nel parcheggio Champs
de la Ville indicato come punto sosta per camper. Il Camping Municipal
chiudeva alle 20 e non è stato possibile accedervi. Le temperature
complessivamente si sono abbassate. Km percorsi 195
Giovedì 22 luglio
Sete
Partiamo con tempo coperto. Nella notte ha piovuto a tratti e
lungo il tragitto ha ricominciato a piovere. Passato il tratto montuoso, dalla
parte del mare ritroviamo il sole e il caldo ma non è afoso anzi la
ventilazione è piacevolissima. Ci fermiamo a pranzo lungo il Canal du Midi.
Si sta benissimo ed è piacevole osservare le imbarcazioni che, come camper
d’acqua, solcano il canale nei due sensi. Ripartiamo per Sete,
indirizzandoci sulla litoranea, dove eravamo passati altre volte, ma ora
troviamo che la strada è arretrata qualche metro (i lavori sono ancora in
corso) e ci sono due o tre grandi parcheggi, uno all’inizio, uno a metà
strada, dove ci sono molti camper (P 3 dune),
che forse ci sostano anche la notte ma non siamo riusciti a vedere se
ci sono servizi. I parcheggi più vicini a Sete hanno invece le sbarre a 2
metri. Complessivamente la strada è molto più scorrevole, meno pericolosa
per i pedoni e molto più rispettosa dell’ambiente. Ci è sembrata, a prima
vista, una buona soluzione. Tra la strada, i parcheggi e la spiaggia c’è
anche una pista ciclabile.
Arrivati a Sete, impostiamo il navigatore su Boulevard
Camille Blanc, 67, dove la Guida TCI ci segnala il nuovo Espace Brassens. Il
museo (luglio e agosto 10/18 – 10 €) non ha parcheggio per cui la
segnalazione del parcheggio che è sulla strada sulle prime ci confonde e ci
indirizza al cimitero che è di fronte e dove effettivamente c’è la tomba
di Brassens. Invece le indicazioni vogliono solo segnalare che l’unico
parcheggio possibile è di lato alla carreggiata opposta a quella dov’è
l’Espace e corre lungo il muro di cinta del cimitero. Passiamo più di un
ora all’interno dell’Espace organizzato con foto, filmati, manifesti,
copertine di vecchi dischi, il tutto accompagnato con un’audio guida che si
imposta da sola con l’audio adatto allo spazio in cui si transita. Una
grande vetrata sull’Etang de Thau completa le emozioni suscitate dalla voce
calda del “poeta”. Da non perdere.
A
questo punto non rimane che onorare il bacino di Thau con la degustazione del
suo prodotto d’eccellenza: le ostriche. Progettiamo la cena nei particolari.
Entriamo in un campeggio vicino a Mèze (avevamo provato con Bouzigues, ma
l’indicazione del campeggio ci riporta sulla nazionale), per l’esattezza
il campeggio municipale di Loupian, ci accertiamo dell’ora in cui
chiuderanno il cancello (h 23), parcheggiamo, attacchiamo la luce, tutto
funziona. Possiamo riuscire e cercare un localino per la degustazione del
prezioso frutto di mare. Andiamo a Mèze dove parcheggiamo nel parcheggio
dello Chateau (per la cronaca un paio di camper ci fanno ipotizzare che venga
utilizzato anche per pernottare) e ci dirigiamo al porto. Qui di locali non
c’è che la scelta. Maurizio è attirato da un anonimo locale seminascosto
tra la macchine dell’adiacente parcheggio (Chez Lollo, Petite Port des
Barques – dal martedì alla domenica, solo luglio e agosto e i weekend di
maggio e giugno). Infatti dietro ad un cancello sulla strada si sente un gran
vociare di gente. Scopriamo che per accedervi occorreva prenotare e che
sicuramente è il must del luogo (i prezzi e l’elenco delle vivande servite
esposto promettono molto bene – ci ha dato l'impressione di essere gestito
da una cooperativa di ostricoltori). Mentre siamo lì a capire se ci
accettano, entrano attraverso una specie di anticucina molte persone: sembra
quasi di assistere a quei film in cui da un anonimo bar si entrava nelle
bische più lussuose. Per noi niente da fare: ci danno un bigliettino per
prenotare per la prossima volta. Ce lo teniamo: non si sa mai, la prossima
volta che passiamo di qui. Ci fermiamo, 100 metri dopo, in un piccolo
ristorante con piccolo chiosco all'aperto dove alla fine non mangiamo niente
male (Chez Tintin – Petite Port des Barques). Facciamo anche un confronto
con le ostriche di Arcachon, che erano ancora vive quando ce le hanno servite:
il limone spruzzato sopra le aveva fatte reagire restringendosi. A queste non
accade, ma sono molto più grandi e quelle gratinate sono uno spettacolo nel
loro condimento aglio, prezzemolo, pangrattato e burro, il tutto annaffiato
con dell'ottimo Picpoul fresco (47 €). Dopodiché al campeggio e a nanna. Km
percorsi 176
Venerdì
23 luglio
Mèze – Manosque (Altopiano di Valensole)
Si
parte da Loupian, direzione Mèze per approvvigionarci delle ultime ostriche
al solito banchetto (15 ostriche
ed il solito Muscat Sec: il tutto 10,80 €). All’ingresso del paese
(venendo da est, quindi dall’Italia) proprio vicino alla prima rotatoria,
c’è il camping Beau Rivage: entrata sulla nazionale, ma già
dall’ingresso si vede che la lunga strada del campeggio porta giù fino al
bacino di Thau. Probabilmente a piedi si può accedere direttamente al paese
dove ieri sera abbiamo cenato: buono per altre visite. Ci dirigiamo verso la
Provenza, passando per Montpellier, Nimes, St. Remy, e
poi Apt, per poi arrivare a Rustrel per visitare Le Colorado Provençal, dove
seguiamo le indicazioni che abbiamo trovato su internet (in loco non ce ne
sono). Il Colorado consiste in una serie di percorsi (sono tre, tranquilli, di
durata 75' – 2 h – 3 h) lungo spettacolari giacimenti di ocra i cui colori
che vanno dal bianco a varie gradazioni di gialli e rossi (attenzione: l'ocra
sporca). Si paga il parcheggio (alberato – camper 10 €) e si potrebbe
rimanere per la notte (lo ha specificato la cassiera del parcheggio), ma non
c’è nessun altro camper ed è presto, quindi ripartiamo in direzione
Manosque, per raggiungere nella mattinata di domani l’altopiano di Valensole,
dove speriamo di trovare ancora qualche coltivazione di lavanda ancora non
raccolta per fare qualche foto. Arrivo a Manosque al campeggio Les Ubacs
(16.30 €) indicato in loco e cena con le famose ostriche e Muscat. Km
percorsi 271
Sabato
24 luglio
Altopiano di Valensole – Moustiers S.te Marie – Castellane
Da Manosque ci dirigiamo a Valensole. Sull’altipiano ci sono ancora
alcuni campi di lavanda in fiore. I fiori di questa lavanda partono dalla
pianta in tutte le direzioni facendo assumere alla pianta una forma sferica.
Da un approfondimento che troviamo in uno dei numerosi casali che lungo la
strada vendono prodotti legati alla lavanda, scopriamo che la maggior parte
della lavanda coltivata qui è un ibrido, che loro chiamano “lavandin”. A
noi piace molto quindi ne compriamo quattro piantine in un banchetto vicino a
Moustiers S.te Marie, dove arriviamo nel primo pomeriggio. Parcheggiamo
nell’AA ai piedi del paese (piazzale in sterrato senza alberi, di giorno
gratuito, 6€/notte per il pernottamento, max 2 notti, pagabile solo con CB,
camper service comodo). Per salire in paese c’è una bella salita ed il
paese stesso è in salita: facciamo un giro per il paese (grazioso ma anche
questo trasformato in un bazar ) e poi torniamo al camper in direzione
Castellane. Per arrivarci facciamo il lato destro (orografico) delle Gorges du
Verdon (già ampiamente viste nell'estate del 2004) ed infine arriviamo a
Castellane, diretti al comodo parcheggio dove una parte è riservata alla
sosta per i camper. Il parcheggio ha una sbarra ad altezza circa 2 metri, in
modo che le auto possano accedervi tranquillamente, mentre i camper devono
pagare anticipatamente la sosta che è un forfait di 6 €/24h,
indipendentemente dalla durata della propria sosta entro le 24 ore. Quindi è
ovviamente comodissima per il pernottamento, ma non altrettanto se si volesse
solo visitare la cittadina. Il CS è all’interno del parcheggio ed è
comodissimo (invariato dal 2004 quando venimmo la prima volta). Il paese è
molto più animato di come lo ricordavamo. In piazza e nei vicoli molti locali
per mangiare e negozi di souvenir vari (immancabile la lavanda). Km percorsi
99
Domenica 25 luglio
Col de Larche – Bra – Cherasco
Alle
8 la temperatura a Castellane è di 10°, ma di lì a poco farà molto caldo
anche se la scarsa umidità lo rende sopportabile.
Ci dirigiamo verso Digne Les Bains con la N85 (Route Napoleon) e poi
verso Barcelonnette per entrare in Italia dal Col de Larche/Colle della
Maddalena. Purtroppo tutti i supermercati sono chiusi (all’unico Carrefour
aperto arriviamo 2 minuti dopo la chiusura prevista alle 12.30), quindi niente
scorta di vini francesi oltre a quelli già acquistati.
Ci fermiamo per pranzo a Jausiers in una bella area sosta in riva al
fiume segnalata.
Il
Colle della Maddalena non lo conoscevamo e ci stupisce piacevolmente per gli
ampi spazi verdi, il lago, molti percorsi per passeggiate anche tranquille. Ci
arriviamo di domenica pomeriggio e quindi c’è un sacco di gente che è
salita per trovare ristoro alla sicuramente calda giornata. Il traffico a
scendere ci prenderà quindi un po’ di tempo. Mentre il versante francese
non è affatto aspro e non ha grandi salite, quello italiano scende con 17
tornanti (numerati). Lungo il percorso ci colpisce l’AA Pietraporzio dove
ogni spazio camper ha la parte dove sostare con il mezzo e quella in prato per
aprire il tendalino e mettere il tavolo. Anche nel parcheggio degli impianti
di risalita di Bersezio ci sono spazi grandissimi ed un sacco di camper.
Arriviamo
a Bra, dove dovevamo cenare, come facciamo sempre quando passiamo da queste
parti, al Boccon Divino (dove è nato lo Slow Food), ma non avevamo mai
pensato di verificare le giornate di chiusura e, purtroppo, scopriamo che sono
sia domenica che lunedì, quindi per questa volta niente da fare. Andiamo al
ristorante Murivecchi, delle Cantine Ascheri, che abbiamo conosciuto 15 anni
prima alla nostra prima gita enogastronomica ad Alba (memorabile!). Dopo
mangiato ci dirigiamo a Cherasco, dove l’AA, gratuita, è molto grande,
asfaltata, illuminata e con un CS molto comodo e grande; ci sono anche alcune
prese a 220 gratuite (poche e solo nello sportello della luce attaccato al CS,
ma per un’emergenza vanno benissimo, ci si può attaccare se si parcheggia
nei posti vicini al CS). Km percorsi 309
Lunedì 26 luglio
Castiglione Falletto – Roma
Passiamo
a Castiglione Falletto, alla cantina Terre del Barolo, per il solito
rifornimento di Nebbiolo (insieme alla cena al Boccon Divino è il rituale
fisso quando passiamo da queste parti) – ritorno A26 per Genova –Voltri e
poi come all'andata. Km percorsi 681
NOTE
DA VEDERE:
premessa:
come già accennato nel diario, le note negative della visita alle cittadine
e/o paesi medievali sono state, in
alcuni casi, l'affollamento eccessivo e, soprattutto, la trasformazione di
queste ultime in bazar per turisti (tranne alcune eccezioni segnalate). Bar e
ristoranti che occupano praticamente tutte le piazze e vie dei centri storici
impedendo la possibilità di ammirarle nella loro interezza e aspetto
originale (es: Sarlat la Caneda). Piccole cittadine trasformate in chiassose
fiere e invase da venditori di dolciumi, pseudo-artigianato in plastica "made
in China", per la gioia di "turisti" che se ne fregano della
bellezza del luogo ed evidentemente apprezzano tale baraccone cialtrone.
Impossibile, in questa situazione, gustare l'atmosfera
delle pur graziose cittadine (es: Moustiers S.te Marie).
L'affollamento è, purtroppo inevitabile, almeno per chi è costretto a
viaggiare nei periodi "caldi" (Pasqua, luglio e agosto, ....);
d'altronde chi scrive non è certo nostalgico del turismo di elite, quando
solo i ricchi potevano permettersi il lusso di mettere il naso fuori della
loro città. Ben diverso è il discorso delle città e luoghi
storico/artistici trasformati, come detto, in bazar per turisti. Qui la
responsabilità per tale situazione, questa evitabile, è tutta di
amministrazioni incapaci, da un lato, di imporsi alle varie lobby commerciali,
in nome della tutela del patrimonio artistico (che è di tutti) e dall'altro,
incapaci di concepire una fruizione del bene artistico che non sia quello di
considerarlo alla stregua di una "quinta", uno sfondo per vendere
pizzette, salsicce e spade in plastica e svolgere, ovviamente su tale
fruizione, una funzione educatrice nei confronti dei cittadini. Purtroppo tale
situazione non è una prerogativa francese e sembra essere l'ineluttabile
destino di tutti i luoghi storico/artistici europei (e, forse non solo
europei): da Carcassonne ad
Alberobello, da Mont S. Michel a Santillana do Mar, fino a Danzica e alle
cittadine della Camargue. L'atmosfera originale è inevitabilmente perduta, il
luogo diventa una grande cartolina animata e iperaffollata. L'unica difesa è,
oltre, ovviamente, a poter viaggiare fuori dei periodi più affollati, quello
di recarsi sul posto da visitare la mattina molto presto e di scegliersi le
mete meno turistiche. Nel
preparare il viaggio avevamo preso in considerazione molte altre località, ma
abbiamo dovuto fare una cernita per ovvie ragioni di tempo.
Da non perdere
Da vedere
COSTI
TEMPO E TEMPERATURE
Tempo
estremamente mutabile. Per nostra fortuna abbiamo incontrato prevalentemente
belle giornate con sole e caldo, anche sui Pirenei. Solo una volta, a
Bordeaux, abbiamo avuto una pioggerella tanto leggera da non richiedere
ombrelli (che infatti sono rimasti inoperosi nel camper per tutto il viaggio).
Ma questa nostra esperienza (risarcimento di Giove Pluvio per l'acqua
patita la scorsa estate in Scozia?) non può far testo: mentre eravamo nei
Paesi Catari, verso la parte finale del viaggio, abbiamo visto le tappe
Pirenaiche del Tour de France, con corridori intirizziti per il freddo e la
pioggia e gente con ombrelli e giacche a vento. Comunque, sia sui Pirenei che
nell'interno, al sole non si associava una forte umidità, pertanto la calura
risultava sopportabile (almeno rispetto al caldo "afoso" di Roma) e
la mattina e la sera erano abbastanza fresche e gradevoli.
STRADE E CARBURANTI
In
Francia le autostrade sono carissime, conviene usarle solo se strettamente
necessario; d'altro canto le strade nazionali sono, generalmente, ottime e
parallele alle autostrade. Alcuni tratti autostradali, specie quelli che
fungono da raccordi all'esterno delle grandi città, sono gratuiti (i tratti
autostradali a pagamento sono indicati dalla scritta "peage"). I
carburanti hanno prezzi estremamente variabili; il gasolio meno caro che
abbiamo incontrato costava 1,086, quello più caro 1,308. Generalmente sono
convenienti i distributori dei supermercati, più cari quelli delle località
montane; il prezzo non è influenzato dal fatto di essere località anonima o
di grande impatto turistico (a Biarritz costava 1,099).
CAMPEGGI E AREE ATTREZZATE
Bisogna
riconoscere che la Francia (ormai, in vari anni, l'abbiamo visitata
praticamente tutta) rimane sempre il paese ideale per chi viaggia in camper.
Tutte le città, piccole o grandi, ma anche semplici paesi, hanno le loro
efficienti aree attrezzate, spesso gratuite o fruibili con modiche cifre,
spesso con elettricità. Bisogna inoltre considerare, anche là dove non ci
sono AA, che quasi tutti i castelli, le abbazie e, in generale, i posti di
richiamo turistico sono dotati di ampi e comodi parcheggi (spesso con bagni e
acqua). Laddove i parcheggi sono a pagamento le cifre richieste sono
generalmente modeste ed è possibile pernottare tranquillamente (a meno di
specifici, ma rari, divieti). Abbiamo anche utilizzato i campeggi che sono
comunque molto tranquilli, poco affollati e ben organizzati nei servizi
essenziali. Sono campeggi, spesso comunali (quasi tutte le cittadine, anche le
più piccole, ne possiedono uno), spesso
non stanziali, in cui è
possibile ancora trovare quel gusto del plein air ormai dimenticato nei
nostri; niente tv, dancing, ristoranti, animazioni e megastereo a tutto
volume; tutto ciò che è necessario, nulla che sia superfluo. Sono
estremamente economici (11 – 18 €) ad eccezione di quelli delle zone
altamente turistiche (Pyla, Biarritz, St. Emilion,...), dove, in campeggi più
propriamente "Villaggi Vacanze" si arriva anche a 40 – 50 €.
L'unico
lato negativo, nell'ottima organizzazione del plein air in Francia è che,
nella maggior parte dei campeggi municipali, se si arriva dopo l'orario di
chiusura (generalmente alle 20) non si può entrare; non esiste, come in
Inghilterra, il "late arrival", cioè l'area, all'interno del
campeggio (spesso anche con prese per l'elettricità), ma prima della sbarra
di accesso, dove si può sostare se si arriva oltre l'orario di chiusura. Purtroppo,
per problemi avuti con il navigatore, non siamo in grado di dare le coordinate
GPS dei luoghi di sosta o di
interesse citati in questo diario.
Tabella riassuntiva dei pernottamenti
Giorno |
Località |
Struttura |
Indirizzo |
Costo
€ |
km |
|
|
|
|
|
|
3
luglio |
San
Bartolomea a Mare |
area
attrezzata |
Via
Manzoni – accanto alla bocciofila |
8
€ / 24 h (parchimetro
a moneta) |
617 |
4
luglio |
Prades |
campeggio
municipale Plaine Saint-Martin |
sulla
circonvallazione (Rocade) - seguire le indicazioni |
15
€ |
667 |
5
luglio |
Montsegur |
area
sosta |
all'estremità
del villaggio – seguire le indicazioni |
gratuito |
186 |
6
luglio |
Audinac |
campeggio
Audinac les Bains |
seguire
le indicazioni |
17.5
€ |
144 |
7
luglio |
Bagnères
de Luchon |
area
attrezzata |
Rue Jean Mermoz |
2
€ / 12 h - 4 € / 24
h (parchimetro a
moneta) |
165 |
8–9
luglio |
Gavarnie |
area
attrezzata |
strada
per il Port de
Boucharo |
5
€ / 24 h |
177 |
10
luglio |
Cauteretes |
area
attrezzata |
all'ingresso
dell'abitato - seguire le indicazioni |
10
€ / 24 h |
65 |
11
luglio |
Bielle |
camping
L'Ayguelade |
Quartier
l'Ayguelade RD 934 |
16.2
€ |
97 |
12
luglio |
St.
Jean Pied de Port |
area
attrezzata Jai
Alaj |
seguire
le indicazioni |
5,50
€ |
106 |
13
luglio |
Biarritz |
parcheggio
vivaio |
|
gratuito |
108 |
14-15
luglio |
Pyla
sur Mer |
Campeggio
Panorama du Pyla |
Route
de Biscarrosse |
73.60
€ |
184 |
16
luglio |
Andernos
Les Bains |
area
attrezzata |
all'imbocco
del Porto Ostricolo |
7.50
€ / 24 h |
116 |
17
luglio |
St.
Emilion |
campeggio
Domaine de La Barbanne |
Route
de Montagne |
36
€ |
124 |
18
luglio |
Sarlat
la Caneda |
area
attrezzata |
Place
Flanders Dunkerque 1940 (accanto
al cimitero) |
5
€ / 24 h |
139 |
19
luglio |
Rocamadour |
campeggio
Relais du Campeur |
località
l'Hospitalet |
14.60
€ |
151 |
20
luglio |
Cordes
s/ Ciel |
area
attrezzata |
seguire
le indicazioni |
5
€ / 24 h |
188 |
21
luglio |
Mazamet
|
parcheggio
|
Rue
du Champs de la Ville |
gratuito |
195 |
22
luglio |
Loupian |
campeggio
municipale |
Route
de Mèze |
15.30
€ |
176 |
23
luglio |
Manosque |
campeggio
Municipale Les Ubacs |
Avenue
Repasse |
16.30
€ |
271 |
24
luglio |
Castellane |
area
attrezzata |
nel
parcheggio all'ingresso della cittadina, sulle rive del torrente - seguire
le indicazioni |
6
€ / 24 h |
99 |
25
luglio |
Cherasco |
area
attrezzata |
dietro
la caserma dei Carabinieri - segnalazioni |
gratuita |
309 |
26
luglio |
Roma |
|
|
|
681 |
Per
ulteriori informazioni: Maurizio47@fastwebnet.it