arriveremo in Turchia  ma dalla parte sbagliata …

Corrispondenze e riflessioni di un viaggio in TRE

Passando per Slovenia, Ungheria, Romania, Moldova e Ucraina

 

Racconto di viaggio Agosto - Settembre 2012

di Alessandro Ranucci

 

 

 

 

Eccoci di nuovo ad affrontare un nuovo lungo viaggio... siamo partiti da Roma con sosta tecnica a Milano e poi dritti in Slovenia dove ci troviamo ora... sarà un viaggio in auto che ci porterà fino in Ucraina dopo aver attraversato e visitato oltre alla Slovenia anche l'Ungheria Romania e Moldavia... poi da Yalta in Crimea, dovremmo prendere un Ferry Boat che ci farà approdare a Sinop in Turchia... cerchèrò di scrivere quando mi è possibile... per adesso posso dirvi che abbiamo visitato Postojina con le sue magnifiche grotte ed ora siamo a Ptuj...

abbracci da Ale Dilek Ayse.

 

Le grotte di Postojna sono veramente belle... ve le consiglio se non ci siete mai stati... La nostra prima esperienza in campeggio con Ayse e stata stancante fiaccante ma divertente... sopratutto devi pensare a mille cose e non devi dimenticartene neanche una  non ci si può permettere di dire si vabe questo lo faccio dopo o si vabe poi dopo sistemo... ma de che... se non si mantiene un minimo di ordine e pulizia , diventa una "Cambogia"  e poi non fate mai campeggio con la mia macchina, perche dovrete portarvi dietro un geometra che vi indica come riempire ogni minimo spazio per i bagagli... senno ogni tappa rischiate di lasciarvi dietro zavorra per recuperare spazi vitali...

 anche il castello di predjama e particolare e sfizioso da vedere.  Ahh dimenticavo... ho sempre odiato i navigatori satellitari, ma dovendo fare un viaggio in auto cosi lungo in Europa, mi ero convinto a comprarne uno pensando fosse utile... sapete come e finita? 50 kilometri di sterrato in piena foresta di abeti per cercare un castello che alla fine non abbiamo neanche visto dalla disperazione…  che rabbia lo avrei voluto frullare dalla finestra...

 Adesso siamo a Ptuj (http://www.hostel-ptuj.si/) in ostello 2 notti... tanto ci costa come un campeggio... ci rilassiamo in attesa del Balaton in Ungheria.

 

Oggi siamo stati a Maribor... sara il caldo ed il fatto che siamo ad agosto... ma si vede pochissima gente in giro ed i sloveni sono un popolo cosi calmo... Maribor è molto carina da girare in mezza giornata... Tra Ptuj e Maribor pero preferisco Ptuj da starci qualche giorno... è piacevole camminare alla sera per le strade e la vista dal fiume drava ruba l'occhio... anzi ne approfitto ora per uscire dall'ostello e salire sul ponte qui di fronte per tentare di fare una foto in notturna... chissà come viene…

 

Stamattina partiamo.... il cielo è plumbeo ma è la temperatura giusta per viaggiare in auto... il tempo di fare le borse, un giro per la città per scattare qualche foto e gustarci un buon caffè e partiremo alla volta di Balatonfured sul lago Balaton... li ci tufferemo nelle splendide acque del lago... sempre che le foto che ho visto su internet non le abbiano ritoccate col photoshop!!.... qualche dubbio ce l'ho.

 

Sono rari i momenti in cui riesco a trovare il tempo per scrivere del nostro viaggio... le giornate sono intense e alla sera spesso anche se ho l'opportunità di scrivere, prevale inevitabilmente la stanchezza... sono tante le emozioni che si susseguono durante le nostre giornate e tante le cose a cui pensare viaggiando con una bambina... che alla sera siamo esausti ma inevitabilmente felici!! Il nostro amore per il viaggio e quella continua voglia di andare avanti ed esplorare sempre posti nuovi, ci infonde la forza di superare il caldo e la stanchezza psicofisica che subentra dopo giorni di arriva e riparti... Eppure la mattina siamo lucidi e pieni di un forza che si rinnova giorno dopo giorno e che ci spinge a riempirci gli occhi ed il cuore di nuove emozioni!!!

Qualcuno mi chiedeva... com'è viaggiare con tua figlia? … bella domanda... Un viaggiatore rinuncia a fatica ai propri sogni... abbiamo in mente una meta e facciamo carte false per conquistarla... senza pensare a fame sudore e stanchezza... se poi ce la facciamo, allora raggiungiamo il nostro personale “nirvana”...

Adesso ho imparato a rinunciare a qualcosa e a saper trovare la forza di tornare indietro... sempre col sorriso sulle labbra … anche dopo 20 km di sterrato a 2 km dalla antica capitale della Dacia... senza neppure vederla... ho imparato che il mio personale “nirvana” lo trovo anche negli occhi di Ayse e della sua stupenda mamma.

In questo momento siamo ad Husi, in Romania, al confine con la Moldova. Domani dovremmo raggiungere Chisinau la Capitale della Moldova, per poi il giorno seguente raggiungere l'Ucraina, precisamente Odessa, attraverso il valico di Palanca.

Per Nuccio e Lorenzo che mi chiedevano della situazione nella Transnistria e dei problemi riscontrabili al passaggio in Ucraina attraverso quei territori, riporto le risposte avute ad una mia mail inviata direttamente all'Ambasciata ed al Consolato italiani a Chisinau:

Ambasciata: Egregio Signor Ranucci, le confermiamo che quanto da lei letto sui vari forum è riscontrato da informazioni acquisite da questa Sede, pertanto le sconsigliamo vivamente di transitare per la Transnistria.

Consolato: Buon giorno! Non e' necessario passare dalla Transnistria, transitando dalla Moldova, e dovendo recarvi in Ucraina. Sara' necessario utilizzare il valico di Palanca, a sud, che collega direttamente la Moldova all'Ucraina.

… e noi cosi faremo...  e come si suol dire... in culo alla balena!!

 mi si chiudono gli occhi … se non mi sentite nei prox gg. Vedete le foto... quelle se trovo il wirless disponibile mi è facile caricarle...

Abbracci

 

Siamo arrivati a Chisinau... il passaggio in Moldova è stato tutto sommato semplice... si pagano solo 15 lei per il controllo doganale dei bagagli e dell'auto... a che titolo non si capisce bene... e dalla frontiera di Leuseni, dopo 100 chilometri di strada siamo giunti qui...
L'impressione che si ha, arrivando in Moldova, è che forse non è troppo vero che qui se la passano peggio che in Romania... per adesso le strade sono migliori e senza buche... ci sono delle decenti piazzole di sosta con addirittura fonti di acqua, e sopratutto a differenza della Romania, le strade non passano nei centri urbani. Per chi dovesse percorrere la Romania in auto infatti, sappia che fare 200 km è come farne 400 in Italia a livello di tempo e stanchezza ... ogni due per uno si passa in un centro urbano, dove si è costretti ad andare a 50 km orari se non si vuole essere fermati dalla polizia che spessissimo la si trova alla fine dell'abitato! Devo dire che da questo punto di vista tra gli automobilisti rumeni c'è molta solidarietà... infatti capita spesso di essere avvisati coi fari alti da coloro che provengono in senso opposto, della presenza della pattuglia. Ad ogni modo anche fuori dei centri abitati la condizione delle strade nn è il massimo.

A Chisinau abbiamo trovato una città blindata con poliziotti ogni 10 metri lungo ogni boulevard!! Cavolo mi sono detto.... una città sicura!! ma che... guarda caso oggi è arrivata Angela Merkel e la città è in brodo di giuggiole. Ora usciamo... devo vedere questa calda e per molti aspetto “soviet” capitale Moldava... per quel che possiamo, perchè domani siamo già di partenza per Palanca! a presto!

 

Siamo finalmente arrivati in Ucraina...

Ci siamo lasciati alle spalle gli splendidi paesaggi contadini della Moldova... strade dritte che tranciano piantagioni di mais, girasoli e vitigni ricchi di uva. Ci rimane il rimorso di non aver avuto il tempo di visitare più approfonditamente questo paese, che malgrado il suo aspetto spoglio, ci ha dato l'impressione possa regalare molto di più di quanto ci si immagini... Chisinau ad esempio l'abbiamo trovata una capitale molto viva e dignitosa in rapporto alle condizioni generali in cui versa il paese... dovevamo starci di più! Ma è andata cosi... spesso ci si accorge di perdere troppi giorni in posti che non meritano e col senno di poi, ripensare a quanti luoghi avrebbero meritato più tempo per essere apprezzati ed a questi invece gli abbiamo concesso solo una o due notti!...

Le formalità in uscita al valico di Palanca sono state abbastanza veloci... più lento invece è stato l'ingresso alla dogana Ucraina, sotto un sole rovente ed un'umidità pazzesca... Chissà perché quando si è in attesa alle dogane per entrare in un paese, si è sempre tesi e si viene colti dai dubbi più insensati del tipo... “ma staremo a posto coi documenti?”... oppure “ma non è che serviva il visto?”... o meglio ancora... “ma perché ci mettono cosi tanto?...ci sarà qualcosa che non va?”

Una volta dalla Colombia per andare in Venezuela, dopo un po che avevano il mio passaporto, mi hanno chiesto: “perché vai in Venezuela?”... ma che minchia di domanda è?  … beh perché mi diverto a passare per tutte le dogane del mondo gli avrei dovuto dire! È il mio sport preferito...

Un altro classico riscontrabile in tutte le frontiere è che ci si trova sempre di fronte al personale più incompetente che ci si possa mai aspettare, perché ignora le regole dei transiti doganali, e sopratutto più rozzo ed indelicato di questo mondo! ... Io penso ci sia un concorso apposito in “stronzaggine” per reclutare certa gente!  … e di fronte a persone così, ci si può aspettare di tutto, compreso che ti dicano, posti sul loro piedistallo e con ghigno vagamente sadico ... “lei qui non può entrare!”.

Fortunatamente i documenti erano in regola e dopo il controllo bagagli ci siamo catapultati in direzione Odessa...

L'impressione entrando in Ucraina è che cambi un po' tutto... in primis la lingua... il cirillico... incomprensibile!! le indicazioni stradali... scritte solo in cirillico, ti mettono in seria difficoltà!!... ma dopo un po di penare siamo arrivati al nostro Babuscka beach Hostel.

La lonely Planet parlando di Odessa la descrive così : “”... le sue strade sono popolate da prostitute, artisti della truffa, spacciatori di droga e criminali, e la città è un polo di attrazione per turisti del sesso, uomini a caccia di moglie e fannulloni provenienti da ogni parte del mondo ...“” e non ha tutti i torti!

La città complessivamente è sporca e tenuta male...l'impressione a pelle che mi fa la gente è di chiusura e di poca propensione alla contaminazione culturale... si ha la netta sensazione di essere arrivati in un posto di frontiera, di rottura con la nostra cultura. Un posto in cui ti devi adeguare ed in cui devi reimpostare in fretta lo schema cerebrale, se vuoi trovare in fretta la chiave per capirlo e non sentirti un classico pesce fuori dell'acqua...

Si riscontra una certa povertà diffusa tra la gente... si vede dai loro volti, da come vestono e dalle molte volte che abbiamo visto persone a rovistare cibo nei cassonetti... sia gente anziana e barboni ma, cosa sorprendente, anche due giovani ragazzi, a riprova che il problema è trasversale e colpisce un po tutti.. tranne i soliti, pochi straricchi, che vanno in giro con Mercedes ed Audi scintillanti... le solite contraddizioni...

 

Abbiamo rinunciato a proseguire il viaggio in Crimea perchè la stanchezza cominciava a farsi sentire e la voglia di tornare a casa e di rilassarsi un po', stava diventando un esigenza... Comunque continueremo il nostro viaggio In Turchia, casa nostra, tra visite parenti ed interminabili banchetti di cibo e Chai... Domani si parte. Oggi siamo stati al mercato contadino, in centro, e per molti aspetti abbiamo trovato molte similitudini con i bazar orientali... sentiamo già il profumo di quei luoghi e non vediamo l'ora di avvicinarci... Partiremo domani sera dal porto di Odessa e, dopo 36 ore di navigazione, ci riempiremo gli occhi della skyline notturna, pulsante e fumosa, di Istanbul, la mitica porta d'oriente...

 

Il Mar nero ci ha sconvolti con le sue onde gigantesche e la burrasca perenne. Sembrava non finisse mai, ed invece eccoci qui, alle porte del Bosforo, dove ad accoglierci finalmente un mare piatto e tante bandiere rosse con la mezzaluna  … Siamo a casa … Siamo in Turchia.

 

Alessandro Ranucci

Ariel.ranucci@gmail.com

 

 

 

 

 

 

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