Dubai e Oman

Diario di viaggio 2011-12

di Maria Rita Serra

 

 

 

Io e mio marito Gabriele siamo partiti il giorno 28 dicembre 2011 con un volo diretto Emirates Milano Dubai.

Abbiamo pernottato all’hotel Ambassador in zona Bur Dubai, che non ha niente a che vedere con la Dubai che tutti ci aspettiamo, infatti qui la gente cammina per strada, entra nei piccoli negozi, prende l’autobus e scambia pure due chiacchiere…..

Però era d’obbligo una visita anche alla parte moderna, con il Burj khalifa, il grattacielo più alto del mondo, il Jumeirah beach hotel, la vela, hotel a 7 stelle, i palazzi, i malls, insomma tutto ciò che ci si aspetta da questa pazza città.

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Il giorno seguente,cioè il 30 abbiamo preso un volo diretto per Muscat, la capitale dell’Oman,comprato direttamente in aereoporto e siamo atterrati verso le 14  da dove con un taxi abbiamo raggiunto la località di Mussanah, sobborgo a 1 ora circa dalla capitale.L’albergo è molto bello, in effetti è un resort che ci permette di riposare mezza giornata prima di affrontare il nostro giro in macchina attraverso le montagne e i wadi omaniti.

 

La mattina successiva dopo varie ricerche troviamo la nostra Nissan presso un’agenzia di un filippino nella zona Ruwi dove si troavano decine di rent a car non di grandi marche e fissiamo l’affitto per il giorno successivo.In effetti le guide e le persone incontrate suggeriscono un 4 x4 per gli off roads, ma noi diamo fiducia all’utilitaria e devo dire che per fare il giro classico va più che bene e si risparmiano tanti soldini…

Dopo la visita alla cittadina di Muscat, che si divide in varie zone, tipo Mutrah con il souq, old Muscat con la residenza del sultano, Al Qurum, zona sulla corniche e sulla spiaggia, dove abbiamo dormito e festeggiato l’ultimo mangiando pollo e patatine con acqua naturale e ammirando gli omaniti(solo uomini) in giro in macchina per la corniche ( ci credo la benzina costa meno dell’acqua) il giorno 1 siamo partiti verso la costa,seguendo il giro classico con le soste alla cittadina di Quyrat, il sink hole, il villaggio di Finns con le sue spiaggie,il wadi shab, il più bello secondo noi, fino a raggiungere la cittadina di Sur.  

Dopo un po’ di riposo partiamo per vedere Ras al Jinz, la mitica spiaggia dove vanno a depositare le uova le tartarughe….Ciò che mi ha colpito è stata la stellata fantastica, le onde del mare argentate illuminate dalla luna, ma la povera tartaruga solitaria mi ha fatto un po’ pena…forse non era proprio la stagione adatta…

Voglio spendere qualche parola su questo popolo che non si conosce per nulla, così schivo ma educato, così ricco e dedito al proprio sultano, Quaboo’s, che a detta di tutti si prodiga per il bene del suo paese ed è adorato da tutti.

In effetti si vede un paese in espansione, con strade in costruzione , sempre alla ricerca di miglioramento, nel rispetto di ciò che giace…BRAVI!

 

Il giorno 2 decidiamo di provare la gita turistica in un campo nel deserto ed eccoci incagliati dopo 5 secondi all’arrivo del campo delle Waiba sands.., ma fortunatamente il fratello del capo beduino arriva a prenderci e ci porta sulla sua 4x4 alla reception,,,,ma allora era un po’ utile….la 4x4.  

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Comunque ci trovano una barasti, tenda da campo senza bagno interno( si perché ci sono pure quelle con bagno)e comprensivo di colazione e cena ci offre una locazione più che dignitosa.

Anche se ovviamente per turisti molto suggestivo, ben organizzato e il giro sulle dune fantastico, da montagne russe ultima generazione con tramonto finale.Qui vorrei aprire una parentesi che ci ha purtroppo colpito in maniera negativa.Si sa che la notte ne l deserto dovrebbe essere vissuta in maniera carina, condividendo le esperienze , le impressioni, le proprie idee e prchè no, anche una birra e un dolce magari.Così ci era successo nel deserto in Marocco, dormendo in una tenda berbera con ragazze malesiane eun italiano.

Tra le varie etnie qui presenti troviamo un gruppo di 14 italiani, fieri di appartenere al gruppo”avventure nel mondo”.Tutti intorno ai 60, quindi non giovincelli alla prima esperienza.

Noi non abbiamo nulla contro i gruppi non “fai da te”, ognuno imposta la propria vacanza come crede, e come diceva un noto viaggiatore cremasco Giorgio Bettinelli, la cosa più difficile è non giudicare i viaggi altrui, così cerchiamo di approcciare qualcuno del gruppo per scambiare qualche idea. Un solo signore ci dà retta, ma viene immediatamente richiamato dalla capo-gruppo per bere il vino e assaggiare i ferrero rochèr, senza offrirci nemmeno la carta…..insomma l’esatto opposto del concetto del COMPARTIR….e poi come non giudicare……

Va bè non importa continuiamo la serata conoscendo altre persone più simpatiche davanti al fuoco e al profumo della shisha e la mattina dopo ripartiamo per la nostra avventura verso la parte più culturale dell’Oman, la città di Nizwa, passando dai monti Ajar, il gran canyon d’Arabia Wadi Ghul, il forte di Bahla la città di Nizwa che è l’unica ad offrire ospitalità notturna, con il suo suq ed il suo imponente forte.  

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Si prosegue per il forte di Nakhal dopo aver attraversato l’altro versante dei monti, ancor più paesaggistico del primo e si raggiunge nuovamente Muscat dove completiamo la visita della città e le ultime compere nel suq, dove tra l’altro ritroviamo il gruppo di simpaticoni del deserto……che ovviamente ci ignorano  

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La mattina del 5 restituiamo la macchina non senza aver prima visitato la grande moschea con il tappeto secondo più grande al mondo e aspettiamo il nostro volo di rientro a Dubai facendo una passeggiata sulla spiaggia piena di conchiglie, grazie al fenomeno della bassa marea.

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La sera a Dubai si conclude con una sciata nel Mall of Emirates, che ho dovuto fare per accontentare mio marito e una cena thai in un bellissimo ristorante nel centro.

 

La mattina successiva partenza per un altro piccolo emirato Sharjah, carino a poca distanza da Dubai con un centro storico che presto diventerà meta turistica ed un suq vecchio ma chiuso, essendo venerdì…fa niente basta souvenir…ho già comprato tanto incenso da far invidia lla mia parrocchia.  

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Venuti a scoprire dell’esistenza di un hotel Armani 5 stelle tornati a Dubai perché non andarsi a bere un the il pomeriggio s???bello, di ottimo gusto e tutti molto gentili…

Un giretto sull’abra, il water taxi che porta da una sponda all’altra del creek e a nanna perché il volo per l’italia è l’indomani mattina.Per concludere arriviamo solo due ore prima, l’aereoporto in tilt, la compagnia è over booked, mi incavolo tantissimo con tutto quello che ho pagato il mio volo…e ci mettono su quello del pomeriggio, dopo averci offerto soggiorno in loro hotel, colazione,pranzo e…….volo gartuito andata e ritorno per Dubai , uno a testa entro un anno di tempo…bè è valsa la pena l’attesa di 7 ore….quindi ARRIVEDERCI a presto…..

 

 

 

Maria Rita e Gabriele

mariaritaserra@inwind.it

 

 

 

 

 

 

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