Creta

Grecia

Diario di viaggio 2010

di Susanna e Dario

 

 

 

28 luglio 2010
Si parte!
A 500 metri da casa ci rendiamo conto di aver dimenticato il vocabolarietto italiano-greco. All'unanimità (2 su 2) decidiamo di proseguire, ed eventualmente di comprarlo sulla nave, o ad Ancona.
Ore 13: Ancona, spuntino al bar (insalatona italiana, l'ultima per un po').
Imbarco ore 14, si salpa alle ore 16.
La nave è della linea Anek Lines, e la cabina - esterna - è molto più lussuosa di quello a cui eravamo abituati con le linee italiane.
Buono anche il self-service della nave - stranamente - e anche abbastanza economico. Si comincia splendidamente!


29 luglio
Relax in viaggio (niente vocabolarietto, però): stavolta abbiamo anche i libri, grazie allo spazio lasciato libero da tenda e materassino, che per la prima volta non portiamo.
Pranzo con gyros al bar esterno della nave.
Sbarco ore 15-15,30 a Patrasso e dopo una strada orrenda si arriva ad Atene, nonostante lo sciopero della banzina.
Ore 20 imbarco al Pireo. La cabina interna e a un piano basso non è così confortevole come qwuella esterna, ma va bene lo stesso: ci ricordiamo ancora del posto ponte dei viaggi precedenti!


30 luglio
Ore 6: sbarco a Creta, a Iraklion. C'è ancora buio...
I bar sono tutti chiusi, non c'è in giro nessuno; ne troviamo uno aperto tutta notte che fa souvlaki e gyros, e fortunatamente anche caffè e dolcetti.
Troviamo posto all'Hotel Kronos, proprio di fronte al mare, con un bel balconcino, a 55 euro a notte + la colazione.
In giornata visitiamo il Museo Storico Etnografico e il Museo Archeologico (ridotto, per lavori di ristrutturazione) e ci fermiamo per pranzo e cena in Ouzeri suggerite dalla Routard.
Alla ouzeri Ippocampos, dopo cena, sperimentiamo anche per la prima volta la gentile usanza di omaggiare raki e un piatto di frutta.
E visto che avevamo dimenticato anche i cappellini, ce ne siamo comprati altri 2, molto più da "routard"!
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31 luglio
Per andare a Cnosso prendiamo l'autobus, comodissimo perchè ferma proprio davanti all'ingresso. Decidiamo di fare la visita con una guida "umana" che parla italiano; ci vuole un'oretta perchè si riesca a formare un gruppo di una decina di persone, ma sono 10 euro spesi bene. La mattinata passa piacevolmente tra le rovine.
Pomeriggio giretto in paese, alcuni souvenir, ecc.
Quello che ci colpisce è che TUTTI parlano inglese perfettamente; ma dov'è la Grecia che ci ricordavamo?


1 agosto - 2 agosto
Partenza per Agios Nikolaus. Troviamo posto al The Mediterranean, da un'affittacamere inglese. Il paesino è molto turistico, con turismo locale; spiagge scarse, tanti bar, tanti ristoranti, tanti negozi di souvenir che vendono tutti le stesse cose. I due lungomare (c'è anche un laghetto interno) sono pieni di sedie e tavolini e musica ad alto volume; sembra di stare sui Navigli a Milano. Molto caldo, molta umidità.
Il mattino dopo andiamo all'isola di Spinalonga. Mare splendido, naturalmente, ma nel complesso l'isola è piuttosto deludente. Tanta strada, e poco spazio, scogli, difficile accesso al mare.
Nel pomeriggio, gita all'altopiano di Lassithi.
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3 agosto
Partenza verso Palecastro. Finalmente un po' di Grecia come ce la ricordavamo, rustica e un po' trascurata. Troviamo posto dalla signora Eugenia, affittacamere, che parla un inglese stentato e che ci omaggia anche di piattini deliziosi (nei 4 giorni in cui siamo rimasti da lei, quando ci vedeva passare ci dava piatti con foglie di vite, verdure ripiene, fichi, uova appena posate, zuppa di ceci, peperonata. Ci sembrava d'essere a mezza pensione!)
Cominciamo dalla spiaggia di Chiona.


4 agosto
Oggi spiaggia con picnic. Finalmente possiamo provare la nostra bella tendina a conchiglia, che terrà al fresco acqua e provviste, e all'occorrenza anche le nostre testoline.
Crac.
Un paletto ha ceduto. Dario ha espresso coloriti pareri su Bertoni e tutti i suoi familiari, e la momentanea e faticosa riparazione non ha sortito effetti - anzi! se ne è rotto un altro pezzo.
Nel pomeriggio, andando a visitare il monastero, esploriamo anche Vai e Itanos.
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5 agosto
Spiaggia, tutta la giornata.
Adiacente alla famosa spiaggia con le palme di Vai (affollatissima e piena di bar e tavolini), con pochi minuti di sentiero roccioso si arriva a un'insenatura di sabbia grossa, molto profonda, con mare caldo e - inutile dirlo - limpidissimo.
Pochissime persone, mai più di 10. La nostra povera tendina a conchiglia ha resistito faticosamente per un paio d'ore, nonostante la riparazione successiva con metri di nastro adesivo. Passiamo quindi alla configurazione "modello canadese" con pali dritti; comunque non fa molta ombra, e soprattutto è una fornace, l'idea di passare le ore più calde lì sotto è da escludere. 
Per fortuna un po' all'interno ci sono dei pini, anche se un po' bassi; ma c'è troppo caldo e troppo sole, quindi vanno benissimo. Al ritorno facciamo una sosta proprio in uno dei famosi tavolini da bar sotto le palme, precedentemente snobbati, per un caffè. Beh, ci sarà un motivo se questo posto è così apprezzato, no? Si sta magnificamente. Dopo un'ora ci ripigliamo e riprendiamo la moto per tornare a casa.
Doccia, riposino; non siamo abituati al caldo e al troppo sole. Nella camera a fianco sono arrivati altri ospiti; sono 2 ragazzi (lui italiano lei francese) che si sono conosciuti durante l'Esasmus in Spagna, e ci facciamo un aperitivo comune, a base di Ouzo e tzatziki.

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6 agosto, venerdi
Sveglia presto: nella casa di fronte alle 6 del mattino bisogna assolutamente spazzare il pavimento del cortile e innaffiare il giardino.
Partiamo per le Gole dei Morti tra Zakros e KatoZakros: un'ora e mezza di cammino impervio, sotto il sole cocente. Alla fine, dopo un altro pezzo di strada, arriviamo a Kato Zakros, che è solo una spiaggia con una fila di taverne.
Causa scottatura del lato b, meglio evitare il sole e prendere un caffè sotto le fresche frasche.
Bisogna però aspettare 3 ore per l'autobus che ci riporta al parcheggio, c'è solo una corsa al giorno. La taverna consigliata dalla Routard è una delusione totale: cibo scadente, e caro.
Ripresa la moto, andiamo a visitare Xerocampos. Paesino inesistente, tanto vento ma spiaggia lunghissima, di sabbia, quasi deserta e mare caldo! Bellissimo!
Questi paesini però sono un po' tristi, così finti: solo villette con cartelli "room for rent" e niente altro.
Torniamo a Paleokastro con sollievo; c'è anche il bancomat a cui possiamo prelevare (impensabile pagare con carta di credito), e visitiamo un penoso Museo del Folklore.
Grande caldo, grande umidità. Lo stesso clima che c'era ad Agios Nikolaus: ci insegue? Scapperemo più veloci: domani si parte.
La signora Eugenia ci fa anche lo sconto: 4 notti a 110 euro.
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7 agosto, sabato
Si parte, si parte, sbrighiamoci che fa caldo, non c'è un filo d'aria; non riusciamo neppure a infilare le giacche, da tanto siamo fradici. Meno male che adesso passiamo sulle montagne.
Pausa caffè a Ieràpetra e poi proseguiamo.
Pausa pranzo a Pyrgos: trattoria Minas con terrazzino e pergolato. Alle 13,30, quando ci fermiamo, l'orologio di Dario segna 33°, che salgono a 35 verso le 15. Da qui non ci muoviamo per un po'...
Una riflessione che ho fatto durante il viaggio: abbiamo attraversato diversi paesini, ma neanche una finestra blu! Nemmeno tetti blu, neanche l'ombra! Tutte le chiese hanno le cupole dipinte di un rosso terracotta e perfino i tabernacoli lungo le strade sono dipinti di rosso (color creta?)
Del resto, neppure il cielo è blu. E' azzurro, come in Italia.
Arriviamo a Lentas verso le ore 18, dopo una strada allucinante - e fortunatamente era appena stata asfaltata - tutta curce e tornanti, tutta storta, e cospsrsa di sassetti nelle curve.
Troviamo posto da Niki's, in quello che dovrebbe essere un paesino di pescatori, secondo la guida, ma in realtà è una serie di Rooms e Studios e taverne. Dove sono i pescatori? Non c'è neanche una barca da pesca; e non c'è neanche il porto, del resto. Domani vedremo.
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8 agosto domenica.
Per prima cosa cambiamo camera, per non avere la finestra sul corridoio di passaggio come la porta; secondo la signora Niki non passava mai nessuno perchè portava solo a casa loro, in realtà era un avanti indietro continuo tra figli nipoti generi. I ragazzi della camera a fianco, d'angolo, se ne stavano andando per cui ci siamo trasferiti. Almeno si riesce a far passare un po' l'aria e tenere aperta la finestra senza che nessuno ti guardi dentro.
La spiaggia di Lendas non è un granchè, per cui andiamo verso est. Grande spiaggia di sabbia grossa e ciottolini, semideserta, dove un gruppo di ragazzi greci ci ha offerto una fetta d'anguria.
Nella casa di Niki c'è una gatta con 3 gattini. Mentre sto scrivendo uno dei gattini mi si è seduto proprio qui davanti e con la coda sta occupando il mio notes. E' bellissimo.
Dario ovviamente è il loro preferito.
La sera ci sono un sacco di stelle, e proprio davanti al balcone c'è un gruppo di stelle, chissà se è una costellazione.
C'è sempre vento, che la sera è piacevolissimo; qui comunque non fa così caldo come nei giorni scorsi. La sera ceniamo sul terrazzo ed è una meraviglia.
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9 agosto, lunedi.
Oggi spiaggia ad ovest. Facciamo una pausa tra le 2 e le 3 e 30 nella taverna sulla strada, dove per moussaka e anguria ci hanno chiest la bellezza di 18 euro, che è tantissimo per la media dei costi delle taverne qui - oltretutto il moussaka era tutto patate.
Cena sul terrazzino (e aperitivo) e poi dopo cena andiamo in uno dei bar del "paese" e bere un Mohito - e abbiamo visto anche una lunghissima stella cadente!


10 agosto martedi
Altri 2 italiani da Niki's: Elisabetta e Michele, lei di Recanati e lui di Como. Andiamo insieme alla spiaggia di Tripiti: strada infernale, per lo più sterrata, con fortissime pendenze e piena di tornanti.
Spiaggia bella, grande, deserta, mare sempre un po' mosso. Spuntino e ombra sotto i pini della taverna sulla spiaggia. Alle 5 veniamo via tutti.
Organizziamo alla bell'e meglio un aperitivo con Ouzo e noccioline, e poi insalata greca per tutti. Loro hanno fatto il giro inverso di Creta, e hanno un sacco di consigli. Domani partiamo tutti da Lentas, e ci spaventa un po' la strada.
4 notti: 120 euro.
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11 agosto mercoledi.
Partenza. La strada è meno peggio di quello che ci ricordiamo; forse era la stanchezza? Arriviamo a Festos - e ci rendiamo conto che la mia carta d'identità è rimasta da Niki!!! Tornare indietro è escluso; telefoniamo. Ce la spediranno (speriamo), quindi d'ora in poi io sono senza carta d'identità.
Visita a Festos dalle 11 alle 12,30 e poi cerchiamo una taverna per fermarci. Verso le 15,30 ripartiamo per Agia Triada, altro sito archeologico (già che siamo qua, li passiamo tutti): visita breve, però, visto che stava per chiudere.
Ripartiamo, prossima tappa a Plakias.
Tanta strada, tanto caldo. Arriviamo a Plakias verso le 19,30 e ci fermiamo subito presso la taverna con camere Christos, sugegrite dalla Routard. 35 euro, però è proprio sul mare e si sente lo sciacquio delle onde. Siamo stanchi morti e decidiamo di prepararci qualcosa da mangiare in camera. 
Scopriamo subito che è tutto rotto (sedie, bollitore, luce), che tutto il pavimento del bagno si allaga, mancando la tenda della doccia, e resta poi allagato. Inoltre, tutti i fumi della taverna sottostante ci entrano dal balcone. Come avere una bella grigliata sotto il letto, siamo proprio sopra la cucina infatti.
Quando poi c'è il black-out totale di tutto il quartiere, decidiamo di andare a fare un giro, e vediamo altri pezzi di paese (e altri Rent-Rooms).
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12 agosto giovedi.
Decidiamo di trovare un altro posto: alle 9 del mattino ci sono già gli odori di cucina.
Troviamo al Castello, allo stesso prezzo, in un complesso magnifico e tutto nuovo, uno studio con un vero angolo cottura. C'è anche l'uso della piscina del condominio adiacente. Molto bello.... ma siamo tornati alla civiltà!
Plakas è una città di mare turistica, con supermercati e taverne su tutto il lungomare. Nel pomeriggio andiamo alla spiaggia di Damnoni, che è la più vicina. Niente di che.
Poi, venendo via, abbiamo visto che oltre ce n'erano altre, ma piuttosto affollate.
Cena alla taverna Manoussos.
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13 agosto venerdi
Partiamo per la spiaggia di Ammouri. Finalmente una spiaggia deserta!
Difficile arrivarci: strada sterrata e bruttina, un'ora di percorso. Ci siamo portati un melone da mangiare in spiaggia, e abbiamo trovato posticini all'ombra sotto le rocce.
Sempre molto caldo, comunque, e molto umido, nonostante il vento. Mare un po' mosso, però caldino.
Cena da Nikos Souvlaki, un bar-trattoria molto modesto ma i souvlaki erano buoni e molto abbondanti, e il conto basso (15 euro).


14 agosto sabato
Andiamo al porto a comprare il pesce dai pescatori. 2 pesci sconosciuti a 10 euro, l'impressione è di essere stati fregati (poi i pesci risulteranno essere ottimi; però 10 euro ...)
Partiamo quindi per le spiagge a est, passando da Spili - dove vediamo la taverna della copertina della Routard! Esiste veramente! Ovviamente ci siamo fermati per due caffè.
La signora del negozio di artigianato di fronte, che ci ha venduto i cuscini fatti dai monaci, ci indica la famosa fontana da "n" bocche. Acqua fredda! e buonissima.
Arriviamo alla spiaggia di Agia Fotini che è già la 1 passata. Serie di spiaggette deserte, mare mosso, vento: solito, insomma. Avevamo anche il melone. Pranzo e riposino sotto un pino, sulle dune (impressionanti, queste dune! Alte, ampie, e scottano!)
Nel pomeriggio cambia il vento, diventa caldissimo, e il mare si calma. Il ritorno è quasi senza vento, perfino nelle gole di Kourtaliotiko.
Per cena i due famosi pesci, che si rivelano eccellenti: magri, delicati, con poche lische, e saporiti. Cotti solo con olio e retzina, che era tutto ciò che avevamo.
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15 agosto domenica.
Oggi niente pesce al porto. Tentiamo di andare alla stessa spiaggia di ieri, ma decisamente il vento è cambiato: molto più forte, con raffiche violente e improvvise.
All'inizio delle gole ci arrendiamo e torniamo indietro, è troppo pericoloso. Le raffiche ci spostavano la moto lungo la strada.
Ci fermiamo quindi alla spiaggia di Shinaria, molto più vicina, ma anche molto più civilizzata. Botta di vita: noleggiamo ombrelloni e lettini (6 euro) e passiamo la giornata (col melone, ovviamente). La sabbia è grossa, ma il mare è stupendo: limpidissimo, verde e turchese, trasparentissimo anche al largo. Mannaggia, sono giorni che abbiamo deciso di comprare le maschere e non l'abbiamo ancora fatto, qui sarebbero servite. Ma siamo dimenticoni...
Comunque il mare era freddo. Le raffiche di vento peggiorano - si alternano quelle del mare con quelle da terra, con sollevamenti di sabbia che ti spostano via. Verso le 5 ce ne andiamo, e affrontiamo la strada del ritorno. Breve, per fortuna, ma intensa!
Tornando, ci fermiamo da Nikos per un aperitivo a base di birra e patatine: e poi cena in camera. Scopriamo che qui al Castello non solo ci rifanno la camera ogni giorno, ma oggi hanno anche cambiato lenzuola e asciugamani! Wow!

 

16 agosto lunedi.
Nella notte il vento si è intensificato. Abbiamo addirittura dormito col lenzuolo!
Al mattino decidiamo di provare la spiaggia di Triopetra, ad est. Dopo 3 km abbiamo desistito; troppo vento, sembra perfino peggio di ieri, raffiche improvvise e furiose. Ma chi ce lo fa fare?
Cerchiamo di noleggiare un'auto per la giornata, ma nessuna delle 5 agenzie in paese ne ha; per cui decidiamo di rimanere a Plakias, che comunque ha una spiaggia molto lunga. Nell'angolo in fondo c'è un po' meno vento, ma comunque le raffiche sparano sabbia pungente. E il mare è freddo. Il vento lo increspa tutto, stare in acqua non è molto piacevole.
Aperitivo da Nikos, con birra e chips, e cena in camera con souvlaki. Siamo riusciti a comprarli dal macellaio, un posto enorme, vuoto, con i banchi vuoti: già altre volte eravamo entrati, avevamo visto che non c'era niente, ed eravamo usciti. Stavolta abbiamo scoperto che bisogna chiedere, perchè in vista non tengono niente, è tutto nella cella frigorifera. Vanno, tirano fuori il pezzo di carne e lo tagliano a seconda di quello che si vuole. Ci hanno fatto i souvlaki di agnello e di pollo lì sul momento.
Siamo un po' preoccupati per il vento; finchè è così non ce la sentiamo di muoverci.
Ci dicono che lo aspettavano, qui ad agosto c'è sempre vento (ma quello dei giorni scorsi cos'era, allora???)

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17 agosto martedi
Sorpresa! Non c' è più vento! Ma neanche un filo d'aria, niente! Non chiediamoci come mai.
Andiamo alla spiaggia di Fragokastello. Lunghissima, di spiaggia fine - finalmente - mare calmo che sembra un olio, trasparentissimo... e caldo! Ma caldo da sembrare esagerato! Un paradiso.
Come sempre, andiamo nel punto più distante dal parcheggio comodo, la strada passa in alto ma ci sono diversi sentierini che portano giù, in gran parte passando sulle dune di sabbia - rovente! (Dario ha le scarpe da moto, ma io ho i sandalotti!) La discesa è faticosa, ma il resto della giornata è una meraviglia. Fa molto caldo, ma stiamo sempre in acqua.
Catturo una bottigliata di lumachine di mare dagli scogli, che cucinerò a cena. Ci mangiamo il nostro solito melone, e beviamo 2 bottiglie d'acqua, 4 litri totale. Verso le 5 risaliamo (per un'altra strada però, basta dune, c'è anche una scala più in là che porta a una taverna) ma comunque dobbiamo ripigliarci un po'. Ci sono 40°, e tra Coca-Cola e carpusi stiamo una mezz'ora all'ombra.
Il fortino veneziano, attrazione locale, è meglio da fuori che da dentro, e poi torniamo a cenare in camera con costolette giganti di maiale, e le lumachine ovviamente.
C'è un caldo spaventoso, e ci arrendiamo: chiediamo il telecomando per l'aria condizionata...

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18 agosto mercoledi
Partenza per Triopetra. Giro lunghissimo, passando dalle gole e da Spili, e poi su e giù per le montagne fino alla lunghissima spiaggia di sabbia grossa, comn 3 scoglie giganti fatti a fettine tipo Viennetta.
Deserta, tarnne alcune zone con ombrelloni e taverne, ma nell'ampiezza si perdono proprio. Costruiamo un tipee con 3 foglie di palma gigante secche, legate dall'elastico degli stuoini e drapped+ggiate con asciugamani e pareo.
Fa comunque troppo caldo, e il mare è molto agitato, per cui si riesce a stare solo nella schiuma e non ci si rinfresca abbastanza. Per mangiare (il melone) andiamo sotto a un pino, e poi tiriamo su tutto e ci avviamo verso la taverna dove abbiamo parcheggiato. Stiamo un'oretta al freschetto e poi ci viene l'idea di chiedere - cartina alla mano - informazioni sulla strada bianca che sembra un prolungamento del parcheggio. Scopriamo che praticamente si ricongiunge alle altre spiagge vicino a Preveli - e risparmiamo almeno un'ora di strada. A Preveli andiamo a vedere la spiaggia con palme e fiume - bellissima, bagno in acqua salata e poi in acqua dolce! - Piacevolissimo, peccato che fosse veramente superaffollata. Proviamo ad andare al monastero Moni Preveli, ma dopo mezz'ora di sentiero scosceso in salita, con gradini sotto il sole cocente, scopriamo che arriva al parcheggio, e da lì ci sarebbero altri 3 Km di strada in salita sotto il sole. Rinunciamo, già tornare indietro adesso è abbastanza impegnativo.
Al ritorno, lavaggio moto e lavaggio/ingrassaggio catena.
Conosciamo altre 2 coppie di italiani, salutiamo il Professore bolognese (che scopriamo era anche lui a Triopetra, sotto agli ombrelloni, ma non sapeva della stradina!). Con 2 di loro (Serena e Daniele) ceniamo da Nikos a souvlaki, e raki finale.
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19 agosto giovedi
Partenza all'alba. Alle 8,30 siamo già per strada e partiamo. Retimnho - Chania - Kastelli e poi ci fermiamo a Falassarna, spiaggia famosissima - e affollatissima - mare mosso ma molto bello comunque, e molto trasparente. Tracce di granelli rosa. Non c'è paese, solo una piccola pianura piena di serre, con qualche taverna e affittacamere qua e là. Ce l'aveva consigliato il Professore; sapevamo che avremmo dovuto dubitare. Proseguiamo nel pomeriggio per Sfinari, dove troviamo una camera alla taverna Antoni. Tramonto sul mare, ma non si vede proprio del tutto: troppa foschia all'orizzonte.
Ceniamo alla taverna; pesce ottimo - finalmente! è la prima volta che troviamo pesce fresco a Creta! - ma non sappiamo quanto ci costerà, sarà un totale unico. Mistero.
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20 agosto venerdi
Bellissima gita a Elafounissi.
E' un'isoletta collegata alla terraferma da una striscina di sabbia, con un breve guado.
Acqua bassa, cristallina, colore verde acqua e turchese. Pini dove si parcheggia, e poi camminare. Naturalmente folla incredibile all'inizio, dove si fermano tutti. Ma proseguendo fino alla fine della parte sabbiosa dell'isola, 20 minuti di cammino piacevolissimo, coi piedi nell'acqua o tra le dune, man mano c'è sempre meno gente e alla fine non c'era nessuno. Abbiamo passato una serie di calette circondate da scogli che sembrava formassero delle piscine riservate, con mare limpidissimo e accesso al mare con sabbia finissima.
In alcuni punti c'era anche la famosa spiaggia rosa, che sono poi coralli triturati. Avevamo una caletta solo per noi, di fianco c'erano altri 2 e in mezzo l'Osservatore: un tizio che è stato sempre in piedi, col cappello in testa, scrutando l'orizzonte di qua e di là.
Dava un po' fastidio il vento: sempre teso, e ogni tanto a raffiche, che tiravano su la sabbia e la sparavano addosso. Quando ci siamo stufati del vento siamo venuti via. Dario si è divertito sulla strada del ritorno, io un po' meno; ma lui dice che anche la moto si è divertita. Sarà.
Un po' di vento anche sulla strada verso Sfinari.
Al tramonto ci piazziamo sul balcone con 2 birre e conosciamo i nostri vicini di camera. Niente tramonto, neanche stasera, come ieri.
Cena alla taverna sulla spiaggia: ci sono i polpi appesi a seccare! Invece la cena è stata molto deludente: porzioni misere e conto salato (25 euro)
Anche stasera dobbiamo accendere l'aria condizionata: il sole tutto il pomeriggio infuoca la camera e non c'è niente da fare, neanche tenendo aperta la finestra e la porta e la finestrella del bagno.
Dario però, che non ama i condizionatori - o forse era sulla direttrice del flusso d'aria - dopo un po' la spegne e apriamo la finestra.
Alle 4 cominciano i galli. Ce n'è un'infinità, e ognuno deve dare il suo contributo. Poi cominciano i cani, che si abbaiano l'un altro, o forse abbaiano ai galli, per protesta. Per ultime le galline, che forse hanno fatto l'uovo e devono farlo sapere sia ai galli che ai cani, e tutti continuano allegramente a esprimere il loro buongiorno.
Quindi alle 6,30 ci arrendiamo e siamo tutti svegli.

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21 agosto sabato.
Partenza presto per prendere la nave per Balos - meno male che c'erano i galli!
La nostra guida diceva partenza lle 9,30. Preoccupati per il vento, siamo partiti alle 8 e arrivati alle 8,30.
La nave partiva alle 10,15 - quindi andiamo a prenderci un caffè. Tutto sommato non abbiamo avuto grossi dubbi sull'opportunità della scelta nave contro moto. La strada è lunga, 11 km. di sterrato in pessime condizioni, più un lung sentiero a piedi per scendere alla laguna; e poi bisognerà risalire.
C'è molto vento, e il mare è mosso - decisamente mosso. Infatti partono solo le barche grandi. La nostra è un traghetto vero e proprio con piscina, bar, self-service, ecc.
Parte con mezz'ora di ritardo, e poi si comincia a ballare!
Rollio e beccheggio, ma da non poter stare in equilibrio! A volte la prua cadeva giù talmente veloce da avere la sensazione di precipitare. Noi eravamo a prua, sui lettini da sole - ottima scelta - parzialmente protetti dagli spruzzi delle ondate. Per cui ci siamo bagnati, ma non così tanto come quelli che erano subito dietro di noi.
Arrivo all'isola di Gramvoussa, verso le 12,30, sbarco. 2/3 delle persone si inerpicano sotto il sole per visitare il forte veneziano. Noi abbiamo già dato, e ce ne stiamo in spiaggia e in mare. Un'oretta dopo si riparte e si va a Balos, dove c'è una laguna naturale. Posto molto particolare, peccato che con 1000 persone sia un casino. E poi c'è troppo vento.
L'acqua è bellissima, proprio verde verde verde, però insomma.
Al ritorno sulla nave facciamo anche lo scivolo, che è moooolto più verticale di quello che sembra! E c'era anche la doccia.
Cena di nuovo in taverna, ma non c'era Maria, la figlia, e coi genitori ci si capisce poco. Reagiscono poco, anche.
Alle 10 ci siamo resi conto che aspettavano solo che ce ne andassimo (eravamo gli unici clienti). Tempo di salire le scale, ed era già tutto spento.

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22 agosto domenica
Facciamo tutti i bagagli, che lasciamo alla taverna Antoni, paghiamo (e scopriamo finalmente quanto ci sono costate le cene di pesce: più o meno. Solo i 2 pesci, 26 euro, per il resto, non si capisce). Totale 160 euro per 3 notti (27 cad), 2 cene e le bottiglie di acqua e birra.
Oggi andiamo alla spiaggetta vicina, che ci avevano detto molto riservata, con mare calmo e cristallino e lungo sterrato per arrivare.
Tutto vero, ma lo sterrato non era praticabile in moto, per cui a metà dobbiamo parcheggiarla e proseguire a piedi. Sempre raffiche di vento, io sono perfino preoccupata che si porti via la moto...
Comunque la strada arriva fino alla chiesetta, e poi si prosegue su un sentiero che porta in spiaggia. E' una pietraia da capre, fortunatamente in mezzo agli alberi. Scendere è facile, la spiaggia è lì davanti, ovunque si scenda va bene: il difficile sarà risalire e trovare il punto giusto.
La spiaggia effettivamente è deserta, di spaiggia fine, e il mare è stupendo. Calmissimo, nonostante i cavalloni che c'erano anche oggi su tutta la costa. Ma... è gelido! Ma gelido! E poi c'è un vento incessante che periodicamente spara raffiche di sabbia - anche qui, mannaggia! Anche qui che è la nostra ultima spiaggetta, ed è bella riparata! Non ne possiamo più di questo vento.
Oltretutto abbiamo poca acqua - solo 2 bottiglie da 750 - e niente frutta: il locale minimarket non aveva niente, assolutamente niente, solo pomodori da sugo. Quindi ricicliamo una specie di bezel che ieri volevamo buttare via. Meglio che niente...
Verso le 2 ci rifugiamo sotto gli alberi, non tanto per il sole quanto per il vento. E alle 4 torniamo in mare, giusto per rinfrescarci prima della salita. Sbagliamo ovviamente il sentiero (prendiamo quello delle capre); comunque la moto c'è ancora, nonostante il vento.
Torniamo alla taverna, prendiamo i bagagli, carichiamo tutto e partiamo. Dai padroni, neanche un cenno di saluto: ipnotizzati dalla TV. Dobbiamo perfino avvertirli che c'era gente che voleva comprargli il miele al baracchino di fronte, dove tenevano anche una capra al guinzaglio.
E poi ancora vento, per tutta la strada fino a Kissamos. Addirittura abbiamo visto in porto le navi della nostra gita di ieri a Balos, che oggi non sono uscite!
Arriviamo a Chania e cerchiamo le pensioni segnalate dalla Routard nella zona vecchia del porto: niente da fare, è tutta isola pedonale, non c'è modo di avvicinarsi.
Ci fermiamo quindi nella pensione Monastiri, dove l'ultima camera è molto spartana e per niente gradevole, nonostante i 35 euro. Vabbè, tanto è solo per una notte.
Cena in una taverna non troppo turistica, con ottime costine di agnello che però ci sono rimaste sullo stomaco tutta notte.
In città abbiamo visto tanti gatti e tanti cani malmessi: chi senza un occhio, chi malato, chi tutto rotto, poverini.


23 agosto lunedi
Sistemiamo i bagagli, chiudiamo tutto e andiamo a girare la città di Chania.
Facciamo colazione, guardiamo il mare (agitatissimo! Tanto che ci viene il dubbio che i traghetti possano non partire e andiamo a chiedere alla Anek - sciocchi, certo che partono)
Giriamo i vicoli invasi di negozi e di mercanzie cinesi, souvenir tutti uguali, gioiellerie a go-go. Qui più che altrove lo stile ricorda "Questo grasso grosso matrimonio greco". Alle 3 comunque abbiamo visto tutto e ci chiediamo cosa fare per le successive 4 ore.
Mangiamo in un locale da Gyros molto simpatico, da segnalare alla Routard. Le porzioni sono talmente abbondanti che abbiamo perfino risolto il problema della cena.
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E si ritorna!

Chania - Pireo, poi si sbarca e si fa Atene-Patrasso, poi ci imbarchiamo a Patrasso.
Cabina bellissima, piano alto, a prua, con oblò diretto sul mare.

E ritorno a casa!

 

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Susanna e Dario

dada956@gmail.com

 

 

 

CIMG8249 - L'acqua che scorre in questa fontana minoica - esposta a Iraklio al Museo Storico - produce un suono delizioso

CIMG8254 - Agios Titos. Nata come chiesa veneziana fu trasformata in moschea e di nuovo recentemente in chiesa Ortodossa

CIMG8256 - Loggia veneziana

CIMG8263 - Fontana Morosini

CIMG8274 - Mercato centrale

CIMG8277 - Fontana Bembo (anche detta Fontana Turca)

CIMG8280-2-9 - La Fortezza veneziana a protezione del porto

CIMG8314 - I mulini dell'altopiano di Lassithi

CIMG8364-65-66-70-75 - Moni Toploù

CIMG8377 - La spiaggia di palme di Vai

CIMG8378 - La spiaggia di Itanos

CIMG8386 - L'altra spiaggia di Vai

CIMG8397-398-405-408-423 - La Valle dei Morti tra Zakros e Kato Zakros

CIMG8432-39-46 - Kato Zakros

CIMG8465 - Nuoto sincronizzato?

CIMG8522-29-31 - La spiaggia di Tripiti vicino a Lentas

CIMG8542 - Pilastro verde a Lentas

CIMG8553 - Il golfo di Lentas

CIMG8559-64-65 - Il sito archeologico di Festos

CIMG8574 - Chiaro, no?

CIMG8576 - Ponte veneziano sulla strada per Moni Preveli

CIMG8586-616-820 - Il golfo di Preveli (a Est della famosa spiaggia)

CIMG8631-3-5 - Le gole di Kourtaliotiko

CIMG8641 - La fontana di Spili

CIMG8730 - Il golfo di Plakias

CIMG8733-53 - La spiaggia di Frangokastelo

CIMG8754-60 - La spiaggia di Triapetra

CIMG8812 - La spiaggia di Preveli dove il fiume si getta in mare

CIMG8850 - La spiaggia di ciottoli di Sfinari

CIMG8860-1-3-4 - L'isola (si fa per dire) di Elafonissi

CIMG8870-874-875-914 - L'isola (si fa per dire) di Elafonissi

CIMG9006-35-73-87 - Il promontorio e l'isola di Gramvussa

CIMG9043 - La spiaggia di Balos

CIMG9113 - Un'altra spiaggia della costa Ovest

CIMG9175-89 - Il porto veneziano di Chania 

 

 

 

 

 

 

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