"Vivere tutto il Sudamerica"
Diario di viaggio 29-12-08 / 17-01-2009
E' quel mondo che abbiamo in mente:
solare, gentile, umano e tutto il bello della natura immensa...
Cambio:
1 € = 3200 cop (peso colombiano)
(in aeroporto cambiato a 2600)
1 $ usd = 2230 cop.
Le casas de cambio penalizzano l'euro che viene scambiato per 2500-2600 mentre il dollaro viene cambiato al tasso giusto.
Esistono molti cajeros automatici (ATM) in tutte le città e anche nei pueblos più piccoli. Io spesso usavo quelli nei terminal dei bus.
NB: Questo diario è stato scritto in diretta sul posto. Purtroppo è evidente la mancanza di un'anima e di un contenuto passionale come invece piace a me. Il motivo è l'uso di un palmare con cui ho preso questi appunti con notevole difficoltà per via di un pennino che utilizzavo per scrivere su una tastiera digitale minuscola.
DIARIO DI VIAGGIO 29-12-08 / 17-01-2009
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29.12.08
Partenza
da Milano Malpensa con volo Delta Airlines per Atlanta. Scalo negli States e
successivo volo per Bogotá la capitale della Colombia.
Arrivo
a Bogotá alle 22, il controllo dei documenti è veloce più di quello di
Atlanta..lo sapevo già...
Grazie
alla mia vicina di posto in aereo ottengo un passaggio auto del papi alla
"Casa Platypus" dove ho una riservazione camera con bagno al costo di
60000 cop (accidenti molto caro quasi 20 €....mah, sarà...come sempre la
prima notte di un viaggio va presa così..).
30-12-08
In
taxi vado al terminal dei bus, abbastanza fuori dal centro, calcolate almeno 20
minuti (12000 con tassametro).
Il
terminal ha più saloni con taquillas (biglietterie) per ogni destinazione. Io sto cercando un biglietto per Neiva
che acquisto alla compagnia Coomotor per 37000 pesos, un bus "navette"
con aria
condizionata polare!! figuratevi, consegnano addirittura una copertina di pile...
Altro
viaggio questa volta in collettivo per San Agustín (22000), mi sistemano a
fianco dell'autista detto il "chofér". Partiamo alle 14.40.
Un
paio di volte veniamo fermati da blocchi stradali di controllo dei militari che
perquisiscono gli uomini e i bagagli a mano. Nemmeno fossi uno spacciatore o
terrorista! Ma che problema c'è? Allargo le braccia e le gambe e mi consegno al
militare...
Perquisizioni
che avverranno diverse altre volte in viaggio e sempre senza tanti problemi
anche con controllo del passaporto.
Il
paesaggio è verdissimo tra un su e giù infinito, arrivando alle 19. Scelgo di
seguire l'indicazione del chofer alla Casa do Prospero o meglio "Hospedaje
Andino" sulla strada che porta al sito archeologico. La camera costa 20000
cop con bagno e acqua calda (?)..tiepida è anche tanto... o 15000 senza acqua caliente (tanto è lo
stesso!). Mangio appena fuori una comida corriente (9000 cop), carne,
fagioli, riso e sopa de pollo, da bere agua de panela (acqua calda con
zucchero di canna) buona sì poi però mi faccio portare una birretta..mucho
mejor!
31-12-08
Inizio
la giornata andando a prelevare ad uno dei due cajeros automatici posti in
centro, uso una carta bancomat "cirrus".
Faccio colazione in hotel (caldo de pollo (squisito!) con patacones (platano fritto), arepita, uova sbattute con pomodori, cioccolata calda) poi aspetto la jeep per il tour "anillo turistico" come d'accordo ieri sera per 30000 cop: escursione all'estrecho del rio Magdalena (il fiume più lungo della Colombia), Obando (piccolo museo, 2000 cop), Altos de Los Idolos molto interessante con le statue precolombiane (5000 cop), Altos de Las Piedras e due cascate: Salto de Bordones e Salto del Mortiño (per la seconda si pagano 1000 cop).
Tutto il tour in jeep su una strada quasi esclusivamente sterrata e a
tratti molto sconnessa. Il paesaggio tipicamente campagnolo con montagne verdi e
coltivazioni varie tra caffè, platano, canna da zucchero, pomodori, e fiori
coloratissimi. Questa zona negli anni ottanta erano molto pericolose a causa
dell'attività della guerrilla che sequestravano molte persone. Le rovine
archeologiche con i raggruppamenti o mesitas di tombe e statue sono tenute molto
bene.
San
Agustín si prepara per l'ultimo dia dell'anno. In paese troviamo bande di
ragazzi sporche di farina usata per imbiancarsi tutti...lo scherzo consiste nel
buttarsi addosso farina e acqua!
La
fiesta è sulle strade, ron cerveza e guarapo (succo di canna fermentato). S.
Agustín è per borrachos e dei borrachos...
01-01-09
Mi
alzo alle 8 per la visita al parque archeologico di San Agustín.
Faccio
colazione con caffè, succo e omelette (9000). L'entrata costa 7000 cop ed è
alla fine della strada in salita per almeno 300-400 m. Si visitano 3 mesitas o
luoghi sacri con tombe e statue antiche e la Fuente de Lavapatas fino alla cima
dell'Alto de Lavapatas. Il giro si fa in circa un'oretta e mezza mentre per la
salita fino all'entrata calcolate mezz'ora.
Quando
torno sono le 11, mi incammino verso il centro dove salgo su una camionetta per
Pitalito (4000, 1 h); vorrei proseguire per Tierradentro o Popayan ma quando
sono al terminal trovo tutto fermo e nessun bus a parte un paio di collettivi
per S. Agustín e Neiva. Per Tierradentro potrebbe andar bene anche un passaggio
per Garzon da dove dovrei proseguire per La Plata e quindi altro bus per El
Cruce de San Andres. Tutto molto lungo ma soprattutto senza garanzie sui
trasporti visto che è il primo dell'anno.
Per
Popayan invece dovrebbe esserci un bus alle 18.30 con arrivo per l'una di notte.
Visto l'andazzo me ne torno indietro con lo stesso collettivo dell'andata. Il
chofér mi assicura che da S. Agustín parte un bus per Popayan alle 6.
A S. Agustín prendo alloggio all'Hospedaje El Jardin appena su rispetto al crucero central una camerata (12000) tutta per me con bagno in comune.
All'officina
Coomotor acquisto il biglietto per domattina per Popayan delle 8 (28000 cop),
quello delle 6 è già completo. Mi gusto un buon quarto de pollo con patate con
le mani come se fossi a casa mia poi non ancora sazio prendo anche il caldo de
costillita, ottimo! Ora sì, pancia piena sono soddisfatto come un bambino!
Mi
ero dimenticato di scrivere che questa zona è abitata da contadini che vanno a
cavallo, sulla testa i tipici sombreros di paglia. L'ambiente è semplice ,
povero e oggi molto festaiolo, musica ad alto volume nei bar e dalle casse
smisuratamente grandi agli angoli delle strade.
La
musica varia dalla rumba-salsa al vallenato alla musica ranchera mexicana. Nei
bar uomini ubriachi ai tavoli quasi tutti che dormono.
L'ambiente
sembra sicuro e lo è ma mai sottovalutare il fatto di essere straniero e perciò
visto come un potenziale "tesoro" da spennare.
02-01-09
Sveglia
alle 7.15 visto che alle 8.00 parte qui all'angolo dall'officina coomotor il bus
della linea Estelar. Faccio colazione a una cafeteria con tinto (caffè)
e pan calientes di maiz e yuca. Se desiderate un caffè forte potete
chiedere un negro o bien cargado o semplicemente fuerte.
Dall'officina
con un collettivo mi portano al cruce l'incrocio dove passerà il bus. Ci
sono 126 km fino a Popayan, non capisco come faremo a impiegare 6 ore! Intanto
il bus passa che sono le 8.50 iniziamo bene! Dopo mezz'ora siamo a Isnos. La
strada è sterrata e piuttosto brutta, ora capisco
tutto e in più siamo immersi nella nebbia...
Il
viaggio è sorprendente, una vegetazione così fitta e ricca che non credo di
avere mai visto e nell'ultima parte scendendo verso Popayan le praterie verdi
con ruscelli e cascate occupano il territorio. Splendido !
Alla
fine arriviamo che sono le 15!
Mi
incammino lungo carretera 11 fino all'intersezione con calle 4 dove svolto a
destra. L'Hostel Trail www.hosteltrail.com
è una buona soluzione economica e pulita con camerate o camere singole o doppie
con o senza bagno. Io prendo una singola senza bagno (25000), c'è una cucina,
internet, tv, ecc.
Passeggio
finalmente per la "ciudad blanca", la calle 4 è molto bella così
come la 5, Popayan è tenuta bene con molte chiese e le case coloniali
spagnoleggianti.
Mangio
un po' in giro, empanadas, poi alla Tienda de Carmelita un tamale de pipian
(massa o pasta di patate e arachidi avvolta da foglia di platano) con gaseosa di
Popayan alla cola (2900) e un'arepa al "Rapiarepa" accanto, buona e
grande (1300).
3-01-09
Parto
presto per Cali con un "por puesto" e cioè un taxi condiviso con
altre 3 persone (20000). Partiamo alle 7.30 e alle 9.15 siamo al terminal di
Cali. Qui acquisto un altro biglietto del bus per Armenia (20000) che dista
circa 180 km. Partenza alle 9.45. L'arrivo è dopo 3 ore. Entrando nel terminal
si sale e in fondo esco nuovamente, nel parcheggio salgo s una buseta per
Salento che è la mia meta finale di oggi. Si parte alle 13, il biglietto si fa
a bordo (3000), l'arrivo dopo un'oretta. Appena entrati in Salento scendo dal
bus vicino alla stazione dei pompieri scegliendo di alloggiare alla vicina The
Plantation House, letto in camerata piccola a 16000 cop. Il posto è molto
arrangiato ma immerso nel giardino naturale del pueblo. Piove molto e un
acquazzone mi saluta mentre arrivo, che gioia!
Oggi
c'è la fiesta del municipio di Salento! Vado in piazza dove ci sono tendoni
ristoranti come a una nostra sagra paesana mentre sfilano personaggi vestiti in
modo tradizionale con i prodotti locali.
Mi
siedo anch'io assieme a tanta gente per mangiarmi una trucha (trota)
dorada a l'ajillo (10000). La piazzetta è molto carina con le case bianche con
i balconcini di legno colorati vivacemente. Salendo lungo la calle Real che
porta all'Alto de la Cruz ci sono diverse altre belle case tipiche quasi tutte
trasformate in negozi di artigianato.
Perché
sono a Salento? Fondato nel 1842, questo è un tipico pueblo paisà.
Localizzato
della regione Quindío vicino alla Valle de Cocora dove cresce la palma de cera
o di cera dichiarato albero nazionale della Colombia nel 1985. Domani mattina
andrò appunto a Cocora dove si può ammirare il paesaggio con questo tipo di
palme.
Passo
la sera fino a tardi in piazza dove c'è musica a oltranza in tutti i tendoni.
4-01-09
Mi
sveglio presto perché così dovrei prendere la prima jeep per Cocora delle
7.30. Preparo già lo zaino visto che quando tornerò partirò nuovamente da
Salento.
In
realtà le jeep sono più d'una e credo si possa partire sempre in mattinata. Il
pasaje costa 3000 pesos.
Attaccato
alla sbarra posteriore mi faccio tutto il viaggio in piedi ma il paesaggio
diventa sempre più bello e fa pure freschino!
Arrivo
che sono le 8, l'ultimo tratto è sterrato e scendo a Cocora che non è altro
che 4-5 case e ristoranti, fincas, ecc. Appena avanti e sulla destra inizia il
camino turistico che si può fare anche a cavallo. Mi incammino ed è sempre più
bello..le palme de cera e sullo sfondo le montagne tutte verdi e il rio Quindío.
Ovviamente le foto si sprecano...
Arrivo
fino in fondo dove il camino entra nel bosco, tutto al coperto si continua
seguendo il fiume e oltrepassando piccoli ponticelli fino all'entrata alla Finca
Acaime. In totale sono quasi 3 ore ma ne vale la pena. Alla Finca Acaime mi
riposo un po' davanti a un piatto di uova al tegame, formaggio, pane, arepitas e
una tazzona di cioccolata (4500).
Ci
sono i colibrì che vanno avanti e indietro alle casettine di legno a bere...uno
spettacolo!
Il
ritorno è più veloce e inizio a incontrare gente sul camino che passeggia o va
a cavallo...
E'
domenica e oggi è la giornata ideale per una scampagnata con gli amici o in
famiglia.
Torno
a Salento ritiro lo zaino e salgo sulla buseta per Armenia.
Bus
della Flota Occidental per Medellín (32000) delle 16.30.
Arrivo
alle 24..prendo un taxi per andare all' Hostal Palm Tree in calle 67; spendo
10000 ma non controllo il tassametro..
Ottengo
un letto in camerata per 17000 cop, il bagno ha doccia e acqua caliente.
Internet
gratis.
5-01-09
Vado
in centro di Medellín con la metropolitana. Vicino all'ostello c'è la fermata
"suramericana". Il biglietto costa 1500 pesos. Scendo alla stazione
"San Antonio".
Faccio
colazione con un desayuno calentadito con huevos, arepa, frijoles, platano y
queso y cafè (4500) poi mi incammino e visito abbastanza velocemente alcuni
luoghi turistici di Medellín. Il centro è caotico ma piuttosto ben organizzato
e moderno con ampi spazi pedonali e parchi.
Seguo
carrera 50 o Palace fino al Parque Berrio dove si affaccia la Basilica de la
Candelaria. Alcuni poliziotti mi dicono di stare attento con la camera
fotografica..
Continuo
in calle 51 o Boyacá fino alla iglesia de la Veracruz la chiesa più antica di
Medellín. Si vedono tante opere in bronzo di Fernando Botero famoso artista
colombiano nato proprio a Medellín noto per le figure grandi, grasse
esattamente come "la gorda" un grande busto di donna nel parque Berrio
e tanti altri personaggi nella Plazoleta de las Esculturas di fronte al Museo de
Antioquia che visito ( www.museodeantioquia.org.co
). Il biglietto costa 8000 pesos.
Dal
museo seguo l'avenida 1 de mayo fino all'intersezione con il Pasaje Junín dove
svolto a sinistra fino al Parque de Bolívar. Più su c'è la Catedral
Metropolitana formata tutta di mattoni.
Riprendo
il metro alla stazione "Prado" e torno all'ostello.
Dopo
un almuerzo con comida del dia nei pressi della staz. Suramericana in calle 66
riprendo il metro fino alla stazione Caribe dopo aver cambiato linea a San
Antonio. Il Terminal norte è a fianco.
Nel
pomeriggio decido di partire per Santa Fe de Antioquia antica capitale di
Antioquia fondata nel 1541 da Jorge Robledo. Compro il biglietto della
Sotrauraba (9000) con partenza alle 16.10. Il bus è piccolino
azzurro-bianco...In circa un'ora e mezza si arriva a destinazione, inizialmente
il bus arranca lasciandosi alle spalle barrios poveri di Medellín con le case
aggrappate alla montagna, case piccole fatte di mattoni e poi baracche con tetti
in lamiera...
La
strada poi imbocca un tunnel nuovo che accorcia sensibilmente il viaggio. Si
scende passando da Jeronimo e quindi a Santa Fe. 1000 metri di differenza
passando dai 1500 di Medellín città dell'eterna primavera fino ai 500 di Santa
Fe caliente pueblo ai margini del
rio Cauca perfettamente conservato nell'architettura coloniale del XVI secolo. A
piedi giungo in plaza Mayor e dove mi sistemo? Appunto all'Hostal Plaza Mayor
claro que sì! Una camera doppia costa 30000 pesos con bagno e letto
matrimoniale. Come spesso accade in Colombia chi mi attende è squisito nelle
maniere e mi sento subito a casa. La Plaza Mayor con la Catedral è tutta
illuminata dalle luci delle festività natalizie e dalle bancarelle di souvenirs,
splendida!
Sembra
di vivere cent'anni fa, l'ambiente è così "antico" con gente a
cavallo e musica romantica, bolero, tango, llanera...
Squisito
pueblo olvidado de Colombia...
Mi
siedo in piazza c'è un po' d'aria meglio approfittarne...
Mangio
al "Pielroja" il solito piatto tipico di Colombia: una bandeja paisà
con carne di res, arroz, frijoles, ensalada, platano (10000), la cerveza Aguila
costa 1500.
06-01-09
"A
la orden, mucho gusto!" E' così che rispondono spesso i colombiani quando
chiedi qualcosa. Sempre gentilissimi e amichevoli.
Dopo colazione giro un po' per Antioquia poi con un bus (2000) vado a Sucre un pueblito a 3 km dopo il Puente de Occidente che è diventato monumento nazionale, un ponte sospeso unico in Colombia. Il ponte è a 5 km da Santa Fe. Sucre non è altro che un gruppetto di case raccolte attorno alla plaza de la Catedral.
Ci sarebbe da vedere un salto, una cascata a 15 minuti di cammino.
Seguo le indicazioni poi però vado assieme a due dipendenti dell'acquedotto che
mi mostrano anche in cosa consiste la loro attività.
Il
salto è una piacevole cascata nel fresco della vegetazione.
Torno
ad Antioquia e riparto per Medellín. Peccato, si sta così
bene adesso, una brezza piacevolissima sta soffiando assieme a note di
ranchera...
Dopo
un ottimo "baby beef" con papas fritas
e insalata (23000) al ristorante El Porton del Parque mi avvio al vicino
terminal.
A
Medellín in prossimità del terminal norte c'è molto traffico, arrivo giusto
in tempo per prendere un bus per Cartagena della compagnia Expreso Brasilia, il
pasaje mi costa mucho ben 118000 pesos ma sarà un viaggio lungo di circa 13
ore. Alle 19.00 partiamo, il bus ha tv, aria condizionata e sedili ben
reclinabili.
Si
inizia con un film in tv ma il volume è a tutto spiano, metto i tappi e riesco
a sentire lo stesso! Dopo 2 orette prima fermata per pipì e bere qualcosa...
07-01-09
Arrivo
al terminal di Cartagena alle 8.15. Con un bus locale con air con "metrocar"
(1700) vado in centro. Scendo a occhio cercando di capire se sono in zona
Gestsemani il barrio dei viaggiatori poveri dove ci sono hostal baratos. Alla
fine scendo fuori dalle Murallas da tutt'altra parte ma mi oriento subito grazie
alla cartina della santa lonely planet. La calle Media Luna e poi al Casa Viena
che però è full, ma la signora chiama a hotel vicini e mi prenota all'hotel
Holiday in c. Media Luna un letto in camerata per 20000 pesos. E' tanto ma
accetto, magari poi mi vedo intorno se trovo una singola. La camerata è da 4
letti con bagno incluso.
Giro per Cartagena iniziando la visita del Castillo appena fuori le mura dopo il ponte. Ingresso caro a 14000 pesos che non vale la pena se avete già visto fortezze simili. A me ricorda molto El Morro di Santiago de Cuba, togliete il bandierone colombiano e mettete quello cubano e il gioco è fatto.
Non ci
entrerei sapendolo.
Poi
inizio la visita della città vera e propria seguendo uno schema credo logico
cercando di percorrere quante più possibili calles. In questo modo scopro un
gioiello di città coloniale che gli spagnoli hanno fondato nel 1533 con Pedro
Heredia. Il centro è quasi completamente circondato da murallas o mura
difensive visto che la città era preda dei pirati uno per tutti Sir Francis
Drake che ormai conosco anch'io avendolo incrociato spesso nei viaggi che ho
fatto nei Caraibi.
Le case di Cartagena sono splendide per i colori e gli splendidi balconi con le ringhiere di legno lavorate e le grate sempre di legno che coprono le finestre (non so come si chiamano ma hanno un nome di sicuro!).
Splendida l'opera di
manutenzione e mi viene in mente la Habana che potrebbe assomigliarle molto,
oppure il Casco Viejo di Panama o Campeche, ma ci sarebbero altre città
paragonabili..
Cartagena
è bellissima!
Visito
Santo Domingo e la Catedral, plaza Bolívar e de la Inquisition, plaza de la
Aduana e Las Bovedas delle celle all'interno delle murallas ora occupate da
negozi di artigianato.
Dopo
un bel giro, vado in bus (1200) a La Boquilla a pochi km sul mare verso est.
Tranquillo barrio l'ideale per un pescado o una cerveza sotto le tettoie dei
ristoranti sulla playa. Il bus si prende nella plaza con la statua dedicata alla
indigena India al centro.
Torno
che sono le 18.30, arrivo all'hotel Holiday passando dalla strada dell'andata ma
che ora è buia e deserta...meglio affrettare il passo.
Mangio
in giro per le calles del centro con arepa y cerveza, ci sono tanti turisti che
passeggiano.
Calle
de Media Luna di sera è piuttosto squallida con donnine che attendono sulla
strada e uomini che non ispirano molta fiducia...
08-01-09
Lascio
l'hotel e alle 8 salgo su un bus (1200) che impiegherà quasi un'ora e mezza per
arrivare al terminal (sulla tabella segnava, Manga centro-Bosque iss, Caracoles,
Socorro).
Acquisto
un biglietto per Santa Marta de La Costeña per 20000 che parte poco prima delle
10.
Vicino
a me siede un tipo simpatico con doppia nazionalità colombiana e venezuolana.
Conversiamo tranquillamente poi mi accorgo che tira fuori dalla tasca un paio di
pezzettini bianchi come gesso che introduce nel naso, si scusa se mi ha
disturbato per la "coquita"..!
Alle
12.30 siamo a Barranquilla città famosa per il suo carnevale. Niente di
speciale il paesaggio per il momento.
Finalmente
arriviamo a Santa Marta e sono le 15!
Scendo
a un bivio avendo avvisato l'autista che vorrei proseguire per Taganga.
Appena sceso salgo su un taxi che per 7000 pesos mi porta a Taganga. L'hostal
Moramar è pieno, il Bay view anche mentre appena oltre salendo, all' Hostal
Casa Amarilla de Aura ( tagangacheff@yahoo.com ) tel. (5) 4219502, ha posto in
dormitorio, accetto tanto farò una notte come al solito, non riesco a stare
troppo fermo... Un letto per 16000 pesos (5 €), il capo è un ragazzo serio
Yesi, cocinero che mi spiega la storia ancora breve (7 mesi) del suo hostal e
del ristorante incluso che si chiama Madame Tagangè. Il Casa Amarilla è appena
dopo il campo de futebol e la playa es muy cerca (vicina).
Sono
le 16.30 e non vedo l'ora di andare in spiaggia, soprattutto a mettere qualcosa
en mi pancia..eh!
Ovvio
che al mare si deve comer pescado, aqui hay mojarra, pargo, robalo, lebranche,
cojinoa, sierra, barracuda y mariscos, langosta, camarone, ostras ecc.ecc.
La
spiaggia di Taganga non è niente di che sinceramente mi aspettavo di più,
diversi piccoli ristoranti-bar e musica con le barche dei pescatori al centro
della baia...
Questa
è l'ora del ritorno a casa o della doccia o meglio della cervezita in attesa
dell'atardecer (tramonto) al fresco.. Molti tornano in barca, penso da spiagge
nei dintorni, forse Playa Grande, mentre vedo altre persone che tornano seguendo
un camino sulla costa a est..
Io
mi siedo a un ristorantino non direttamente sulla spiaggia, la señora mi fa
vedere quello che ha, scelgo un pargo rosa da 15000 pesos incluso arroz,
patacones, ensalada, caldo de pescado.
C'è
una piacevole brezza ora, la passeggiata lungomare è un susseguirsi di
bancarelle di artigiani con le loro opere, collanine, braccialetti, ecc.
Mi
viene in mente San Juan del Sur in Nicaragua anche se quest'ultima è
tutta un'altra cosa...
Ceno
in maniera deliziosa in hotel, cioè nella " sala" del ristorante
Madame Tagangué con un filetto di barracuda al ginger con riso e vegetali cotti
sul wok. Muy bueno e abbondante. Il costo è di 15000 cop.
09-01-09
Oggi
es el dia della visita del Parque Tayrona.
Yesi
mi consiglia di partire presto perché nel parco non fanno entrare più di tanta
gente diariamente e questo è periodo di vacanze in Colombia.
Alle
6.00 sono in piedi in attesa di un passaggio per Santa Marta. Con un taxi
collettivo-pick up (1000) arrivo in zona mercado; dall'incrocio calle 11 con
carretera 11 partono i bus per Palomino che passano da El Zaino dove c'è
l'entrata al parco.
Sono
le 6.30 e sto già partendo per Palomino (4000). Si arriva all'entrata del parco
dopo un'ora, c'è già la fila delle auto in attesa delle 8 quando aprirà il
parco. Mi metto anch'io in fila per quelli a piedi ritirando una fiche per
l'acquisto del biglietto.
Il
biglietto costa 25000 pesos per i colombiani e 31000 per gli stranieri, è un
prezzo molto alto!
Appena entrati con un carrito si arriva a Cañaveral (2000) una prima baia con playa, da qui partono i sentieri verso est o ovest. Seguo quello per Arrecife che dista circa 3 km di camino, portatevi scarpe adatte non solo ciabatte.
Dopo circa un'oretta arrivo ad Arrecife.
Tantissime tende piantate tra la spiaggia e le palme con alle spalle le montagne della Sierra Nevada. E' un campeggio vero e proprio con amache, bagni e ristorante.
Verso
sinistra alla fine della playa inizia un altro camino per la "piscina"
e per Cabo de la Guia. Calcolate circa 40 minuti ma ne vale la pena. Io proseguo
oltre solo alla spiaggia successiva quella di Cabo de la Guia.
Anche
a Cabo de la Guia c'è un campeggio o amache in affitto e servizi di
ristorazione.
Da
qui parte il sentiero che porta a El Pueblito una piccola comunità abitata da
indigeni Tayrona.
Il
verde della montagna è intenso e fitto e contrasta con il blu profondo
dell'oceano. Le spiagge sono dorate con sabbia granulosa ma soffice. Peccato
solo che c'è tanta gente per lo più giovani in gruppo e coppie...
Molto
presto torno indietro, la verità è che nonostante non sia completamente sereno
quando esce il sole ho paura molta paura! E poi non c'è ombra, non posso stare
tutto il tempo in acqua; a proposito, bisogna stare molto attenti nel fare il
bagno perché ci sono correnti pericolose, tuttavia in ogni spiaggia c'è un
bagnino che controlla.
Rientro
facilmente a Taganga ripetendo al contrario tutti gli spostamenti dell'andata.
Avevo
detto che Taganga mi ricorda un po' San Juan del Sur in Nicaragua però mi viene
in mente anche Santa Fé nel parco Nazionale di Mochima in Venezuela e Playa
Colorada sempre in Venezuela..si respira la stessa atmosfera di vacanza e di
lontananza da ogni cosa...
Mi
incammino sulla costa per vedere dall'alto Taganga e le spiagge successive; un
sentiero si inerpica sulla collina tappezzata di cactus a colonna...arrivo fino
a Playa Grande che è la più affollata e dove arrivano le barche che fanno la
spola dal pueblo.
Mi
rilasso fino all'atardecer in spiaggia osservando i pescatori e i bambini che
giocano.
Mangio
un'arepa buonissima, con formaggio maionese e salsa tartara, ci voleva prima di
cena!
E
dopo la doccia con la pelle leggermente arrossata dal sole di Tayrona resto
anche questa volta al Madame Tagangé a cena; scelgo anche oggi pescado marlin
con salsa di tamarindo con arroz y papas fritas, delizioso !! Consiglio a tutti
di venire a provare l'ottima cucina di Yesi al Madame Tagangé!
10-01-09
Stamani
lascio la costa e Taganga, l'intenzione è di raggiungere Mompós nel
dipartimento di Bolívar. Non ci sono strade dirette da Santa Marta ma al
terminal chiederò informazioni.
Con
una buseta parto alle 6.30 da Taganga per il terminal di S. Marta dove arrivo
alle 7.30. Qui mi spiegano che ci sarebbero un po' di modi per arrivare a Mompós,
scendere al crucd di Quatro Vientos oppure andare a Bosconia e poi cambiare.
Acquisto pertanto un biglietto per Bosconia (18000, ma altri passeggeri hanno
pagato 15000) del bus delle 8 che va a Valledupar.
A
mezzogiorno l'arrivo a Bosconia! Per fortuna che erano 2 ore! Appena scendo
sulla strada altro biglietto per Mompós per 50000 pesos, ho la sensazione che i
prezzi siano inventati...
Dopo
una comida corriente sulla strada arriva il bus per Mompox proveniente da
Valledupar, sono le 12.45 e chissà quando si arriverà..ormai ho capito che è
meglio non fidarsi troppo sui tempi di percorrenza...Il bus è piccolo, un
furgone van già abbastanza pieno.
Passaggio
sul rio a Santa Ana con zattera per bus, dal departamento Magdalena a quello Bolívar.
Il
paesaggio è pianeggiante e verde con pascoli di mucche mentre compaiono anche
tanti cavalli. La strada è in cattivo stato, sassosa e ai margini del fiume
anche fangosa per lo straripamento del Magdalena successivamente alle forti
piogge nei mesi scorsi.
Arrivo
a Mompós che mancano 10 minuti alle 6 di sera! In moto arrivo all'hotel San
Andrés in calle Real del Medio. Prendo una camera singola con ventilatore e
bagno che costa 30000 pesos. Un buon hotel in pieno centro.
La
prima impressione di Mompox nonostante l'ora tarda è quella di una città
decadente e antica, come abbandonata al suo passato. Poca gente in giro, pochi
ristoranti e bar anche in centro, poca illuminazione...
Il
lungo fiume non ha sviluppo nè attrazioni anche se c'è una luna piena da
brividi. Molte chiese e piazzette nel caldo umido di questa regione che per
fortuna è mitigato da una suave brezza...
Ora
mangio qualcosa, trovo finalmente un ristorante aperto il Dely Bross in calle 18
2b-59, ordino pescado frito, "bocachico" un buon pesce di questo
fiume, un po' spinoso ma ok (14000) con patacones, tomates, cebolla y arroz con
coco, poi una cerveza club colombia e infine a letto...Mompox è così
tranquilla che quasi non sembra di stare in Colombia.. Ma no che dico! Ora c'è
fiesta qui vicino, musica a tutto spiano rumba, champeta, salsa...
A
Mompós è stato girato un film italiano di Rosi, "Cronaca di una morte
annunciata" con Ornella Muti e Anthony Delon.
11-01-09
Mompós
è stata fondata il 3 maggio 1540 da Alonso de Heredia fratello di Pedro il
fondatore di Cartagena con il nome dell'ultimo cacique locale chiamato
Mompoj. Si trova sul rio Magdalena sul braccio orientale appunto chiamato Brazo
Mompós mentre quello occidentale si chiama Brazo de Loba.
Da
quando la navigazione è stata spostata sul Brazo de Loba Mompos o Mompox ha
perso importanza ed è caduta nell'oblio.
Famosa
per la lavorazione della filigrana d'oro e per i mobili "momposinos"
ora Mompos è patrimonio dell'umanità dell'Unesco e meta di visitatori durante
l'anno.
A
Mompos Simon Bolívar venne molte volte e qui trovò un forte aiuto con
volontari che lo seguirono nei suoi ideali.
Oggi è domenica e sembra tutto fermo e immobile nella calura che già dalle prime ore del mattino è intensa amplificata dalla luce accecante trasmessa dalle bianche case.
Passeggio
trascinandomi cercando l'irregolarità di questo itinerario improvvisato
seguendo solo l'istinto. Bella la chiesa di Santa Barbara con il campanile
giallo con balcone e il lungo fiume con alcune belle case in particolare gli
squisiti portici Los Portales de la Marquesa del '700.
Pranzo
al comedor Costeño di fronte al rio nei pressi de Plaza del Moral. Mangio bagre
fritto che è un pesce di questa zona con arroz ensalada e tajada (platano
frito) (7200 pesos con 2 aguilitas).
Mi
fermo nel pomeriggio davanti al rio Magdalena che scorre placido e silenzioso,
fa caldo tanto caldo ma almeno qui sotto questi grandi alberi la tortura è
decisamente accettabile.
E
se guardate bene fra i rami potrete scorgere qualche scimmia...e qualche iguana!
Ci
sarebbe un tour fino alla Ciénaga di Ceniza ma oggi per me è giorno di puro
ozio e Mompos incoraggia molto nel non prendere decisioni...
Aspetto
che venga ora di cena. Stasera andrò a letto presto, domani alle 6 in piedi per
prendere un collettivo per El Banco da dove proseguirò subito in bus per
Bucaramanga.
12-01-09
Sono
le 6 e sono già in strada seguendo il consigli dei tipi del San Andres, alle 6
parte un collettivo per El Banco che passa qui davanti l'hotel. Invece niente,
all'angolo un collettivo va al Banco ma è già pieno. Salgo invece su una jeep
che va a El Banco ma che partirà dal terminal vicino al mercato nuovo.
Sono
le 7 e non siamo ancora un numero sufficiente per parire, la vedo dura
oggi...Chiedo al tipo della jeep "quanti dobbiamo essere per partire?"
E lui mi risponde "seis, seis personas". E io "Ah bene, ma
arriveranno?". E lui "clarooo!". Sì, sarà anche claroooo ma intanto
sono le 7.30 e sto iniziando a rompermi...
Sono
le 8.30 ancora a Mompos ma traslocato su altra jeep con passeggeri, forse è la
volta buona...
Finalmente
partiamo, siamo in 8 tutti schiacciati oltre ad autista e 2 passeggeri davanti.
La
strada è devastata dallo straripamento del Magdalena di un mese fa circa, per
fare 85 km impiegheremo 3 ore compreso un passaggio del fiume con chiatta a
motore.
Al
terminal di El Banco altra sorpresa, non ci sono più bus per Bucaramanga fino a
domani quando il primo partirà alle 8.30! E io che ci faccio qui una giornata?
Una
volta capito che non c'è verso di salire su un bus già pieno per Bucaramanga
delle 13.30 chiedo un po' in giro se ci sono alternative.
Andando
ad Aguachica ci sarebbero più possibilità per un bus per Bucaramanga, clarooo!
E
Aguachica dove sarebbe? Non figura nemmeno sulle cartine che ho figuriamoci!
E
così faccio, in moto ( 1000 ) mi faccio portare al puerto e qui salgo su un
pick-up per Aguachica ( 25000 ), alle 12.45 sono in pista di nuovo...e non è
finita..!
Un viaggio che non finisce più tutto su strada sterrata tra nuvole di polvere e sorpassi sulla sabbia...
Altro superamento del rio con attesa di mezzora del ferry traghettatore e si ricomincia la rincorsa fino a incrociare la strada nazionale che da Bogotá porta a Santa Marta.
Ora saranno 67 km fino ad
Aguachica con un paesaggio bellissimo con le montagne verdi sulla sinistra e i
pascoli in basso... Alle 17.30 l'arrivo, 11 ore e mezza di viaggio, cambi bus
ecc. Non ho voglia di continuare e
così decido di sostare ad Aguachica, departamento de Cesar, una notte.
Non
ci sarà nulla ma non m'importa ho bisogno di staccare e godermi un po' di
sera...
Vicino
al terminal seguo l'indicazione dell'hotel Arizona, il nome mi ispira, le camere
invece no (20000 pesos), sono un forno e sanno di chiuso...Normalmente non
rifiuto mai ma stavolta vorrei di meglio. Ancora più vicino al terminal l'hotel
Buturama è decisamente migliore e pulitissimo. Camera con ventilatore, tv e
bagno 20000 pesos. Accetto all'istante ovviamente !
Sono
le 18.30, vado in centro a cena.
Entonces
a pies voy para el Parque, un po' di gente hay, bueno! Hay musica y me dicen que
para comer carne, carne asada devo andare al Parque San Antonio. Non vedo l'ora!
Con un mototaxi (1000) arrivo al parque, qui ci sono diversi ambulanti sulla
strada con tavolini e barbecue fumanti tutti in fila e intanto i motorini
passano davanti e inquinano meno...
Io
scelgo il posto subito dopo quello in prima fila, come spesso mi capita vado
nelle retrovie dai "dimenticati" o sfortunati.. Chiedo "carne
asada, hay?" e la signora
"claro mi amor, una porcion cinco mil, carne de res con yuca y ensalada".
"bueno, una porciòn pa' comer aqui, gracias".
Buona
la carne e ben cotta, ora me ne faccio fare un altro po'...me gusta!
Sarà
anche un paesino così, normale e semplice ma ad Aguachica passo una bella
serata pura noche colombiana con vallenato y rumba con mucho gusto! A la orden!
13-01-09
Partenza
alle 7.15 con taxi condiviso con altre 3 persone al costo di 30000 pesos. Un
buon viaggio scorrevole grazie alla strada nazionale 45 asfaltata e ben tenuta
con bei paesaggi.
Arrivo
alle 10.15 al terminal di Bucaramanga. Lascio lo zaino al guardaequipaje (2000
ogni 24h) e aspetto fuori una buseta per Giron un pueblo tipico a pochi km da Bucaramanga. La buseta blanca passa presto mi lascerà a 3 cuadras dal centro
(1350).
Giron è piacevole, una splendida piazza centrale con una grande e bianca chiesa.
Il
nucleo coloniale consiste in strette calles e carreras con case bianchissime e
imposte nere, le porte e i balconcini e le grate davanti alle finestre scure e
tutte ben rifinite. Giron non è meta turistica per gli stranieri ed è un
animato paese colombiano nel dipartimento di Santander come Bucaramanga detta
anche la "ciudad bonita".
Passeggio
tranquillamente è una bella giornata calda e ventilata in
Mangio
un cabro asado (11500) a un locale specializzato in pollo broaster.
Altra
buseta e in 15 minuti sono di nuovo al terminal.
Acquisto
un biglietto della Cotrasangil per San Gil delle 13.30 costo 15000 con buseta
moderna e puntuale come tutto il terminal di Bucaramanga che ricorda molto un
aeroporto!
La
strada fino a San Gil è spettacolare soprattutto quando è alta sul cañon
Chicamocha.
Si
arriva a San Gil alle 16.20, scendo al terminal anche se la fermata per il
centro è prima nei pressi dell'entrata al Parque El Gallineral che visiterò
domani.
Decido
di fermarmi la notte al vicino e tipico pueblo coloniale di Barichara. Compro un
biglietto alla taquilla della cotrasangil a 3300 pesos.
Arrivo
a Barichara dopo circa un'ora...sono quasi le 18..
Si
scende in piazza mi accorgo subito che il pueblito è un gioiellino...bellissimo...campagnolo
ma così grazioso!
Per
trovare un posto inizio subito appena sceso dal bus all'hotel Aposentos ma mi
sparano 100000 per una camera! Ok ne cerco un altro e chiedo in giro...al Coratá
il prezzo dovrebbe essere simile quindi un tipo che ci lavora mi dice di andare
a Casa Ercilia ancora più su rispetto al Coratà e poi a sinistra. Sarebbe
anche carina questa casa il problema è che non c'è nessuno!
Infine
ritorno giù verso la catedral e qui il parroco mi aiuta affidandomi a una
signora che mi porta alla posada Doña Flor M. proprio di fronte all'hotel Coratá.
Una casa coloniale con un bel patio.
La
mia camera è grande e dal soffitto altissimo e con 3 letti ho l'imbarazzo della
scelta! Tv e bagno inclusi per 30000 pesos.
Giracchio
ancora un po' anche se è scuro fino alla chiesa di Santa Barbara
illuminata. In calle 6 ci sono diversi negozi di artigianato loocale.
Mangio
proprio in questa calle in un piccolo locale che serve solo caldo con huevo e
arepa. Bene, sarà l'aria frizzantina di Barichara o altro non so, ma il caldo
(brodo) era squisito e l'arepa la più buona mangiata finora.
14-01-09
Dopo
qualche foto scattata in giro per Barichara che è già piuttosto animata per le
calles, e facendo a meno di andare alla vicina Guane un pueblo indigeno a circa
10 km, torno a San Gil per visitare il Parque Natural El Gallineral.
Arrivo
al terminal centrale della cotrasangil scendo e lascio lo zaino in custodia alla
casita rossa che vende cafè e snacks.
Seguendo
carrera 11 vado al parque in 15 minuti circa. L'entrata costa 4000 pesos.
Questo
parco è unico per i grandi alberi coperti da fronde barbute dette "barbas
de viejo" della tillandsia che ricordano grandi ragnatele filamentose
grigiastre, l'effetto è quasi spettrale ma unico.
Ci
sono dei sentieri ben marcati e molte specie di piante e fiori. Con il biglietto
d'entrata si può anche approfittare della piscina e dei ristoranti. Ci sono in
vendita oggetti di artigianato e souvenirs.
Torno
infine al terminalito, ritiro la mochila e con una buseta vado al terminal. Qui
compro un biglietto dell'autobus della cotransricaurte per Tunja (30000) che
partirà alle 13.30.
Da
Tunja proseguirò per Villa de Leyva. Aspettando nel terminal riesco ad
anticipare la parenza con una buseta che parte alle 12.15, meglio così!
Arrivo
a Tunja alle 16.15, 4 ore tra tornanti e salite fino a 2800 metri. Fa freschino
qui servirebbe una maglia..
Salgo
su un'altra buseta per Villa de Leyva che sarà l'ultima località che visiterò
prima del ritorno a Bogotá che farò domani sera. E si riparte, sono le 16.50
in un'oretta sarò a 700 metri di meno e un po' più al caldo. Prezzo del pasaje
5500.
Arrivo
che sono le 18 circa, esco dal terminal e trovo una camera all'hospedaje El
Girasol in carrera 9 a poca distanza dal terminal, tv, bagno con agua caliente
inclusi, costo 25000 pesos.
Subito
Villa de Leyva mi appare più turistica di Barichara. Molti negozi e ristoranti,
cafè internet, hospedajes.
Ceno
a un asadero appena dopo il puente con un misto carne alla llanera e morcilla
che è una specie di salsiccia con patate alla griglia e platano un piatto
troppooo abbondante per 11000 pesos, tra poco scoppio!
Plaza
Mayor è fantastica, è grande grande...
15-01-09
Villa
de Leyva è stata fondata il 15 giugno 1572. La sua altitudine è di 2140 m e il
clima è molto piacevole, belle giornate soleggiate ma all'ombra fa freschino.
Tutta
Villa de Leyva è pavimentata con pietra quindi per le donne dimenticatevi le
scarpe coi tacchi !
Faccio
colazione con cioccolata e tamal che è un pasticcio o meglio una massa di mais
e riso con carne di pollo e ceci tutto avvolto in una foglia di banano che
ovviamente non si mangia. E' una batosta per lo stomaco ma stamattina non volevo
iniziare con caldo e uova...
Alle
10.15 parto per Tunja, ho girato un po' per Villa de Leyva, penso sia
sufficiente e poi meglio arrivare a Bogotá non troppo tardi...
Alle
11 sono già a Tunja e immediatamente su un altro bus moderno della cootransbol
che parte subito (17000 pesos).
Alle
13.30 entriamo a Santa Fe de Bogotá la capitale, c'è traffico e piove..alcuni
passeggeri scendono prima...io aspetterò l'ultima fermata al terminal. Arrivo
alle 14.30 e uscendo si fa un ticket taxi con il valore del passaggio fino
all'indirizzo indicato (8000 pesos), si paga a destinazione. Scelgo di andare
all'hotel Aragón in carrera 3 all'angolo con calle 14.
Molto
traffico a Bogotá!
L'Aragon
è un hotel centrale nel barrio de la Candelaria. Le camere sono spartane ma
pulite con bagno in comune al costo di 20000 pesos.
Cartina
di Bogotá alla mano inizio a fare un giro. Ci metto un po' a familiarizzare con
le vie perchè i numeri sulle case confondono un po', sono segnati la carrera o
calle che interseca la via in cui si è più il numero proprio di casa. E' un
casino ma pian piano mi arrangio.
Vado
in plaza Bolívar ampia piazza in cui si affacciano la Catedral Primada e la
Capilla del Sagrario, il Capitolio Nacional, il Palacio Liévano e il Palazzo di
Giustizia poi entro in calle 10 dove c'è la chiesa de la Concepción e appena
prima sulla destra una piccola via con negozi di artigianato, poi risalgo in
calle 11 dove c'è la Casa Museo 20 de julio, la Donacion Botero e la Biblioteca
Arango, la chiesa della Candelaria tutta gialla.
In
calle 11 provate la cioccolata e il queso con agua di panela al Puerta
Falsa vicinissimo alla catedral. Assaggiate anche i tamales e le almojabanas.
Infine
arrivo in av. Jiménez de Quesada alle chiese di San Francisco, de La Veracruz e
La Tercera.
In
Plaza Mayor all'ufficio del turismo gentilmente mi danno una mappa della città
e mi rendo conto quanto sia vasta Bogotá: una metropoli vera e propria!
16-01-09
Ultimo
dia in Colombia, domattina ho il volo di ritorno.
Santa
Fe de Bogotá fu gondata il 27 aprile del 1538 da Gonzalo Jiménez de Quesada, 7
milioni di abitanti a un'altitudine di 2640 metri s.l.m. E' la terza capitale
sudamericana più alta dopo La Paz e Quito.
Oggi
visiterò meglio il centro storico anche grazie a un tour guidato in spagnolo
organizzato dall'ente del turismo di Bogotá con partenza dall'ufficio posto in
plaza Bolívar alle ore 10.
Faccio
colazione in calle 10 con tinto (caffè nero, se volete un caffè macchiato
chiedete un perico) e un'almojabana che è una specie di pane
rotondo al formaggio che si mangia caldo, da provare.
Alle
10 parte il tour a piedi molto ben fatto da un carabinero locale che spiega bene
storia, stili, aneddoti sui monumenti principali attorno a plaza Bolívar. Il
tour finisce a mezzogiorno.
Dopo
un aijaco santafereño in calle 11 vado al Museo dell'oro.
L'entrata
al museo vale 2800 pesos ed è magnifico! Molto ben organizzato e con tavole e
tabelle esplicative precise rendo o interessantissimo il museo ma sono i reperti
archeologici di squisita fattura che fanno di questo museo un tesoro...tesoro in
tutti i sensi!
Calcolate
almeno un'ora per la visita.
Successivamente
vado con il teleferico (14000 pesos ida y vuelta) al Cerro de Monserrate alto 3160 m
dove c'è la chiesa della Virgen de Montserrat. Bella la vista su tutta Bogotá
che è vastissima peccato solo che il cielo è grigiastro e pioviggina...
Per
eventuali acquisti per regali e souvenirs ho trovato bancarelle de atesanias in
calle 10 al Pasaje Rivas accanto alla chiesa de La Concepción inoltre in calle
16 accanto al museo dell'oro con un'area apposta con un patio carino con un caffè.
A
dire il vero non c'è un oggetto che mi piaccia particolarmente ma potrete
trovare borse cappelli sobreros, collane, braccialetti, amache, magliette e
tantissimi oggettini che trovate in tutti i mercati del mondo...
Mi
faccio l'ennesina passeggiata dopo una doccia..ormai conosco la Candelaria a
menadito, carrera 3 e poi le calles 13, 12, 11, 10 fino a carrera 7, poi avenida
Jimenéz dove passa il bus transmilenio...
17-01-09
Ultimo
dia en Bogotá...
Ho
il volo della Delta che parte alle 10.30 dall'aeroporto El Dorado di Bogotá.
Parto
dall'hotel con forte anticipo alle 6.30 con un taxi trovato subito uscendo dall'Aragon.
In
nemmeno 20 minuti sono in aeroporto. Pago 15000 pesos la corsa.
Controllo
dello zaino abbastanza minuzioso poi check-in. Non si paga tassa di uscita già
incluso nel biglietto aereo.
Dopo
il check-in si fanno altri controlli documenti e spesso perquisizioni anche
prima dell'imbarco.
Volo
Delta Bogotá-Atlanta con 757-200.
Volo
Delta Atlanta-Milano Mxp con 767-300er.
Il
volo è stato perfetto altrimenti non avreste potuto leggere questo diario di
viaggio...
...ma
prima o poi volerò via anch'io...
michele
NOTE
DI VIAGGIO
Clima
A
Bogotá all'arrivo c'erano 6 gradi alle dieci di sera. A Neiva cambiando bus si
schiattava di caldo mentre a San Agustìín a 1800 metri ci sono circa 20 gradi,
la sera fa freschino e di giorno all'ombra un bel fresco. Il sole picchia duro
quindi fate attenzione. Io spesso giro con un maglione intanto il mal di gola me
lo sono beccato lo stesso!
Sulla
costa è tutto un altro discorso, niente calze né maglione e di notte cercate
camere con aria condizionata o ventilatore, finestre. Mompos caldissimo, si
dorme nudi ma attenzione ai sanjudos!
Telefono
e internet:
Mando
sms con la mia sim card ma ho anche comprato una sim card locale della Movistar
che però non riesco a usare nonostante mille tentativi seguendo i suggerimenti
dei colombiani del tipo "apri la banda" oppure "metti il
codice" e ancora "il Samsung non va bene", "Comcel è
meglio" ecc.ecc.
Alla
fine penso di essere arrivato alla conclusione che debba comperarmi un cellulare
qui!
Ci
sono tantissimi internet point o internet cafè con costi bassi circa di
1000-2000 pesos per un'ora di connessione.
La
gente
I
colombiani sono un popolo fantastico!
In
20 giorni circa posso dire che la mia impressione è molto favorevole molto di
più di quanto mi aspettassi.
Gente
ospitale e caliente, sorridente e viva, che vuole divertirsi forse come nessun
altro popolo.
Sempre
educatissimi e rispettosi e dalle buone maniere vi saluteranno sempre con
allegria.
Gente
meravigliosa e bella!
Le
mujeres colombiane meritano un giudizio a parte. Che belle che sono le donne in
Colombia!
Si
dice che siano le donne più belle del mondo, bene io non so se sia veramente
così ma in Colombia ho visto bellissime donne, visi meravigliosi e fisici da
sogno...
Cali,
Medellín, Manizales pare che queste città detengano il primato...
Costi
Come
definire il prezzo della vita in Colombia? Per noi fortunati stranieri con
l'euro in tasca la Colombia è una destinazione economica.
Per
dormire scelgo sempre posti economici spendendo dai 10000 ai 30000 pesos
(3-10 €). In genere un buon prezzo è di 20000 pesos con bagno e tv.
Sempre
in modo economico per mangiare si sta sui 4000-8000 pesos a colazione
(1,5-3 €) mentre un pasto completo costa sui 6000-17000 pesos (2-6 €). Una
comida del dia (del giorno) o corriente costa circa 6000-9000 pesos. Alla carta
si spende di più.
Una
gaseosa può costare da 500 a 1000 pesos, una coca grande 1500. Troverete succhi
di frutta buonissimi in diversi carretti ambulanti.
La
frutta è innumerevole: tomate de arbol, guanabana, guayaba, piña, lulo,
manzana, naranja, mandarina, uva, fresa, mora, carambola, ecc.
Una
cerveza costa da un minimo di 1200 a 2500 pesos (0,4-0,85 €). La cerveza de
barril (alla spina) costa 1700-2000. Le marche di birra sono Aguila, Poker,
Pilsen, Costeña e Costeñita, Club Colombia che è la più cara ma anche la
migliore..por eso cuesta más!
I
trasporti in bus non costano molto anche se in relazione ad altre cose
non sono poi così economici.
Si
spende dai 3000 pesos ai 118000 (Medellín-Cartagena) circa per viaggi di 0,5 h
fino alle 13-14 ore circa.
Cercate
di comprare sempre i biglietti nelle biglietterie oppure chiedete sempre prima
"cuanto cuesta".
I
taxi costano sempre sui 5000-10000 pesos ma dipende anche dal.a distanza ecc.
I
mototaxi sui 1000 pesos.
Trasporti
Ho
usato bus più o meno grandi sempre partendo da stazioni spesso ben
organizzate chiamate terminal.
Per
le lunghe percorrenze i bus sono moderni, comodi con aria condizionata e tv.
Consiglio di tenervi un maglione o una coperta nei bus con aria condizionata
perché fa decisamente freddo, a volte vi daranno una copertina loro stessi.
Un
altro consiglio per la musica o i film ad alto volume sono i tappi per le
orecchie.
In
tratte più brevi o meno battute i bus sono più piccoli e scassatini, busetas,
camionetas e carritos, spesso sono dei collettivi che partono appena
raggiungono il tutto pieno.
Esistono
anche i "por puesto" che sono taxi collettivi.
Sicurezza
Ho viaggiato sempre molto tranquillamente e ovunque non ho percepito sensazione di pericolo.
Certamente si deve stare attenti nei mercati e in zone molto affollate e in certe strade periferiche di Bogotà ma reputo la Colombia tra i paesi più sicuri che abbia visitato finora.
Strano ma è così...
La Colombia continua a pagare per la sua cattiva fama di paese con alto rischio di sequestri, problemi legati al narcotraffico e criminalità...
Invito e incoraggio vivamente a visitare e viaggiare in questo fantastico paese !
Geografia
La
Colombia è formata da diversi departamentos :
Huila,
Cauca, El Valle, Caldas, Quindío, Antioquia, Magdalena, Bolívar, Cordoba,
Cesar, Sucre, Atlantico, La Guajira, Risaralda, Amazonas, Caquetà, Chocó,
Santander, Norte de Santander, Nariño, Putumayo, Boyacá, Guainía, Meta, Valpés,
Vichada, Guaviare, Casanare, Arauca, Cundinamarca, Vaupes, Tolima.
Spese
Trasporti
·
Taxi Bogotá-terminal 12000
·
Bogotá-Neiva 37000
·
Neiva-San Agustín 22000
·
San Agustín-Popayan 28000
·
Popayan-Cali 20000
·
Cali-Armenia 20000
·
Armenia-Salento 3000
·
Salento-Cocora 3000
·
Salento-Armenia 3000
·
Armenia-Medellín 32000
·
Medellín-Cartagena 118000
·
Cartagena-Santa Marta 20000
·
Santa Marta-Tayrona-Santa Marta 14000
·
Santa Marta-Bosconia 18000
·
Bosconia-Mompós 50000
·
Mompós-El Banco 25000
·
El Banco-Aguachica 25000
·
Aguachica-Bucaramanga 30000
·
Bucaramanga-Giron-B/manga 2700
·
Bucaramanga-San Gil 15000
·
San Gil-Barichara-San Gil 6600
·
San Gil-Tunja 30000
·
Tunja-Villa de Leyva-Tunja 11000
·
Tunja-Bogotá 17000
·
Taxi terminal-hotel Bogotá 8000
·
Taxi Bogotà-aeroporto 15000
Totale 585300 pesos = 183 €
Costo
totale del viaggio
·
260000 = 100 € Bogotá aeropuerto
·
300000 S. Agustín
·
410000 Medellín
·
300000 Cartagena
·
300000 Mompós
·
400000 Bucaramanga
Totale 1970000 pesos= 615 €
~Note
non di viaggio
Chavez
cambia direzione al cavallo nello stemma della repubblica Bolívariana del
Venezuela, ora va a sinistra invece che a destra.
Links
utili
www.lacasaamarillamompos.com
Hostal en Mompos.
Mi
accorgo e non è una novità che viaggiando ritrovo molti posti già visti e
vissuti.
La
Colombia mi ha fatto tornare in mente tanti posti anche se questo paese mantiene
una forte identità. La gente è un miscuglio tra centroamericani, brasiliani,
venezuelani e messicani e all'interno ho ritrovato caratteri visti in Perù.
Si
potrebbe andare avanti ed esplorare le differenze con paesi di altri continenti
quali l'Africa o l'Asia. Io per quello che ho vissuto posso scrivere che
differenze molto forti non esistono quando le condizioni economiche sono simili.
Le giornate diventano semplici, molto più semplici e approfittare del bello
della vita è così facile...
Michele
Spiriticchio
michele@viaggiareliberi.it
"Se vive un istante no más..."