CILE, BOLIVIA e ISOLA DI PASQUA
Diario di viaggio 23 giorni/22 notti (11-08-12 - 02-09-12) Voli compresi
|
Voli
andata: Malpensa
– Atlanta (Delta) Atlanta
– Santiago (Delta) Voli
rientro: Santiago
– Atlanta (Delta) Atlanta
– Malpensa (Delta) Voli
interni: Santiago
– Arica (Lan) Calama
– Santiago (Lan) Santiago
– Isola di Pasqua (Lan) Isola
di Pasqua – Santiago (Lan) Costi: Voli
Delta 1100 € a testa Voli
Lan 800 €
a testa Moneta
locale cilena: 1 € = 604.46 Pesos Moneta
locale boliviana: 1 € = 8.82 Bob Dollaro americano : 1 € = 1.27 $ |
11-08-12 Partenza da Malpensa ore 10.00, notte trascorsa in volo e arrivo il 12-08-12 alle ore 8.10 a Santiago
Appena arrivati,
abbiamo preso un autobus di linea dall’aeroporto e siamo andati nell’albergo
prenotato dall’Italia (Hotel Ibis, 2 notti, camera matrimoniale, 105 € con
colazione - Voto 6,5 - Ottima catena alberghiera presente in tutto il mondo,
hotel scelto perché attaccato alla stazione dei bus principale di Santiago e a
una stazione della metropolitana).
Dopo una doccia,
siamo scesi, abbiamo preso la metropolitana (dalla nostra fermata, Università
di Santiago, ad una fermata in pieno centro, Università del Chile) e abbiamo
seguito un itinerario a piedi, iniziando dal Cerro Santa Lucia, dove si può
guardare la città dall’alto e le montagne innevate, proseguendo fino al
Mercado Central (dove abbiamo pranzato), arrivando a Plaza de Armas e a Plaza
della Constitucion. Santiago è una città racchiusa dallo smog e abbiamo deciso
di evitare di salire con una funivia nei quartieri più alti, intanto non si
sarebbe visto nulla di più che un cielo grigio.
13-08-12 Valparaiso
Oggi ci siamo
spostati in giornata a Valparaiso; abbiamo preso un autobus (Tour bus, 3.600
Pesos - tempo di percorrenza: 1 ora e mezza); abbiamo girovagato a piedi senza
prendere tour organizzati, siamo arrivati fino al punto panoramico principale,
“Cerro Artilleria”, per poi proseguire verso il “Cerro Concepcion”.
Valparaiso è tutta un saliscendi, tra funivie e gradinate.
Mi aspettavo
qualcosa di più da questa località tanto rinomata, invece è una città che si
sta lasciando andare, trascurata e abbandonata a se stessa; non sono mancati i
tantissimi cani randagi che ti seguono come se stessero cercando padrone, ne
lasci uno ad un incrocio e ne incontri un altro all’angolo.
Santiago |
Murales
di Valparaiso |
14-08-12 Arica
Alle 6.30 avevamo
il volo interno per Arica, la città più a nord del Cile. Arrivati
all’aeroporto abbiamo preso un bus collettivo (3.000 Pesos a testa) per il
centro e ci siamo sistemati in un piccolo albergo (Hotel Mare Azul 20.000 Pesos,
camera matrimoniale - Voto 5: sporco, piccolo e senza aria). L’unica cosa
fatta in giornata è stata prenotare l’escursione per l’indomani (agenzia
“Turismo Lauca”, 20.000 Pesos a testa) e organizzare al meglio lo
spostamento tramite bus di linea per la Bolivia; avrei voluto vedere un po’ di
più la città, ma il mio ragazzo si sentiva la febbre, perciò siamo rimasti in
albergo, lui a riposarsi e io a leggere un libro nel cortiletto per tutto il
pomeriggio.
15-08-12 Parco Nazionale Lauca, Lago Chungarà e Putre
Le guide sono
passate a prenderci all’hotel sulle 9.00 e, dopo aver riempito il pulmino con
circa 15 persone, ci siamo diretti verso la Valle di Liuta, dove abbiamo
osservato le particolari iscrizioni, poi abbiamo proseguito fin dentro la
riserva del parco nazionale Lauca, fermandoci in vari punti panoramici e
visitando il piccolo paesino chiamato Parinacota, fino ad arrivare al lago
Chungarà, a quota 4.500 m. Da lì siamo scesi verso Putre dove ci aspettava un
buon pranzo nel pomeriggio. Noi ci siamo fatti lasciare a Putre dove abbiamo
cercato una sistemazione (Hotel Kukulì 30.000 Pesos camera matrimoniale con
colazione - Voto 7: pulito, carino e tranquillo), mentre gli altri del gruppo
sarebbero rientrati ad Arica in serata.
Qui purtroppo
abbiamo sofferto un po’ di mal d’altura: testa molto pesante, difficoltà
nei movimenti per via della mancanza di ossigeno e poco appetito. Nulla di così
grave perché basta stendersi e aspettare che il proprio fisico si adatti ad una
situazione diversa.
Lago
Chungarà – Vulcano Parinacota |
Putre |
16-08-12 Spostamento Putre - Oruro
Dopo esserci
riposati, con qualche difficoltà alle vie respiratorie in mattinata abbiamo
gironzolato per il piccolissimo paesino di Putre, in attesa di farci
accompagnare all’incrocio con la statale principale, a circa 5 km dal paese,
dove sarebbe passato il bus di linea per La Paz. Ovviamente siamo saliti in
ritardo (Chile Bus 8.000 Pesos, prezzo completo tratta Arica La Paz). Abbiamo
passato il confine, le pratiche sono state abbastanza veloci e, come già
avevamo deciso, ci siamo fatti lasciare a Patacamaya, un piccolo paese che si
trova all’incrocio con l’altra statale (quella che scende da La Paz verso
Cochabamba o Oruro). Lì siamo stati molto fortunati: ci avevano detto che
sarebbero passati molti bus o transfert collettivi verso sud, ma non pensavamo
di salire in 30 secondi in un transfert improvvisato da un signore che
probabilmente tutti i giorni fa la spola Patacamaya-Oruro per guadagnare qualche
soldino (15 bob a testa). La tratta dura circa 1 ora e mezza e la strada è
tutta dritta, eravamo in 9, compreso il conducente, in un mezzo per 6 persone;
di fianco a noi c’erano donne andine che lavoravano a maglia e un uomo seduto
praticamente sopra il cambio. Siamo arrivati nel tardo pomeriggio e abbiamo
cercato un albergo vicino alla stazione dei bus (Hotel Oporto 300 Bob camera
doppia - voto 6: pulito ma senza finestra e col bagno in comune con un’altra
stanza). Ci siamo velocemente informati sui tempi dei successivi spostamenti e
abbiamo deciso che avremmo saltato la visita della città di Sucre perché il
viaggio sarebbe durato più di 10 ore su una strada tortuosa da percorrere di
notte. Dopo aver chiesto informazioni anche sui treni, abbiamo pensato che, se
ci fossero stati dei posti disponibili, l’indomani avremmo preso quello
diretto a Uyuni.
17-08-12 Spostamento Oruro - Uyuni
Ci siamo
svegliati abbastanza presto e, con una corsa in taxi, la prima tappa è stata
proprio la stazione dei treni. La tratta Oruro-Uyuni non viene percorsa tutti i
giorni, bensì solo a giorni alterni, e non potevamo perdere il treno del
pomeriggio. La fortuna è stata dalla nostra parte, infatti c’erano ancora
posti disponibili sia nella classe economica “Salon” sia nella classe alta
“Ejecutivo” (Expreso del Sur – “Ejecutivo” 112 Bob a testa - un po’
più confortevole e spazioso anche perché il viaggio dura 7 ore; il “Salon”
sarebbe costato 56 Bob).
Siamo partiti
puntuali, alle 15.30; il treno era lentissimo e da osservare dal finestrino,
oltre che la laguna del lago Poopo, non c’era altro, se non scenari desertici
senza anima viva e paesi dispersi nel nulla.
Arrivati sulle
22.30 ci siamo diretti a piedi fino al nostro albergo, già prenotato in
mattinata telefonicamente da Oruro (Hotel Samay Wasi 380 Bob camera matrimoniale
- voto 6: pulito, acqua calda e colazione inclusa), arrivando così tardi non
volevamo impazzire per cercare una sistemazione.
Stazione
di Oruro |
Su
treno |
18-08-12 Uyuni
Dopo una buona
colazione siamo andati in varie agenzie per decidere con quale avremmo fatto il
tour del Salar il giorno dopo.
Ce ne sono
un’infinità e tutte propongono bene o male lo stesso percorso, infatti alcune
includono la visita di un villaggio, altre quella di un museo, ma il percorso è
il medesimo.
Qui si tratta a
mio avviso di fortuna, puoi capitare bene come puoi capitare male, non sempre
l’agenzia più costosa è la migliore, come non sempre la meno costosa è la
peggiore. Noi optiamo per una via di mezzo, più che altro perché ci è
piaciuto il modo di presentazione del tour da parte della signora
dell’agenzia.
Abbiamo scelto
Oasis Tours, 3 giorni e 2 notti con partenza da Uyuni e arrivo al confine Hito
caniones (850 Bob comprendente 2 pasti al muerso, 2 cene in rifugio, 2
colazioni, jeap attrezzate con guidatore e transfer Hito caniones - San Pedro de
Atacama).
Non sono incluse
nei tour l’entrata all’isola Hincawasi (30 Bob) e l’entrata al parco di
fauna andina (150 Bob).
Nota: a meno che non siate
già un gruppo di 6 persone, siate consapevoli che lì molte agenzie collaborano
fra di loro e che vi aggregheranno a gruppi gestiti da altre agenzie, quindi
qualcosa potrà variare.
Noi siamo stati
uniti ad altre 4 persone che avevano prenotato nelle agenzie “Expediciones
Estrella” e Blue Line”, pagando all’incirca lo stesso nostro prezzo.
Eravamo tutti italiani, quindi probabilmente le agenzie guardano la nazionalità
nel fare gli abbinamenti, infatti un’altra jeep era stata riempita solo con
persone francesi. Indipendentemente da questo, noi siamo andati benissimo, anzi,
forse abbiamo avuto anche qualcosa di più, perché la prima notte abbiamo
dormito all’hotel del Sal (spettacolare ed eravamo l’unica jeep in quel
luogo) anziché a San Juan come ci aveva detto la signora dell’agenzia
(probabilmente dove sono andati tutti gli altri gruppi).
L’importante è
che il mezzo di trasporto sia attrezzato, che ci sia una guida che conosca il
territorio e che vi ispiri fiducia e che ci sia la garanzia di pasti buoni. Il
nostro Marcos con la sua jeep ha rispecchiato le nostre aspettative.
Il resto della
giornata lo abbiamo passato fra le poche vie di Uyuni: era sabato, che per loro
è festa, infatti per tutto il pomeriggio hanno ballato e suonato bande di
ragazzi per le strade.
19-08-12
Alla 9.10, dopo
un’ottima colazione, eravamo già davanti all’agenzia, ma abbiamo dovuto
attendere le 10.00 per partire, dopo che il gruppo è stato formato. Con noi
c’erano Mario, Camilla, Alessandro e Giovanna.
Tappe della
giornata:
- cimitero dei
treni
- montones del
sal
- museo del sale
- salar di uyuni
- isla Incahuasi
(pranzo al muerso) con escursione
- arrivo in
accampamento “hotel del sal” merenda con te caldo e biscotti (stupendo,
capanne fatte di paglia e sale, camera matrimoniale)
- passeggiata nei
dintorni in attesa del tramonto
- ottima cena
Isla
Incahuasi |
Accampamento
“Hotel del sal” |
Dintorni
dell’accampamento |
20-08-12
Sveglia sulle
7.00, colazione e partenza verso le 8.00.
Tappe della
giornata:
- esercito di
pietra
- panorama del
vulcano Ollague
- laguna canapa
- laguna Onda,
laguna Chiarcota (pranzo al muerso), laguna Medionda (fenicotteri rosa)
- arbol de pietra
- laguna colorada
- arrivo in
rifugio, merenda con te caldo e biscotti (camerate da 6 persone, esperienza che
non dimenticherò)
- discreta cena
Los
Flamengos |
In
viaggio |
Gayser |
21-08-12
Sveglia alle
5.00, colazione e partenza.
Tappe della
giornata:
- gayser
- acque termali
calde
- laguna verde
- confine Hito
Caniones
Panoramica
Laguna Colorada |
Tutto quello
vissuto in questi 3 giorni di tour è rappresentato da ricordi indelebili di
paesaggi stupendi e sensazioni (per quanto mi riguarda) mai provate in nessun
altro viaggio: il silenzio, il vento, il freddo, il buio, le stelle e le strade
sono qualcosa di indescrivibile, solo andando lì si può capire!
Al confine Hito
Caniones ci attendeva il transfert per San Pedro de Atacama distante circa
un’oretta. La strada è in fortissima pendenza, infatti si passa da 4500 a
2500 metri, è pazzesco!
Arrivati, ci
siamo fatti lasciare davanti a un ostello e non potevamo capitare meglio (Hostel
Corvatsch, 20.000 Pesos – Voto 8: camera matrimoniale, pulitissimo, con bagno
e docce in comune, giardinetto esterno, cucina, salottino con tv e internet
gratuito, tutto in comune ovviamente).
Finalmente, dopo
3 giorni senza, abbiamo fatto una bella doccia calda e dopo un piccolo giretto
in centro per mettere qualcosa sotto i denti siamo rientrati in camera per
riposarci… Abbiamo dormito fino alla mattina successiva.
22-08-12 San Pedro de Atacama
San
Pedro de Atacama è una cittadina molto costosa e basta poco tempo per
accorgersene; è anche la cittadina delle agenzie di escursioni!
Mattinata
tranquilla, ci siamo informati su alcune agenzie e di pomeriggio abbiamo
effettuato il tour organizzato alla Valle della Luna (8.000 Pesos più ingresso
al parco di 2.000 Pesos). Questi paesaggi sono molto belli, vale la pena
passarvi un pomeriggio e aspettare il tramonto.
San
Petro De Atacama |
Valle
della luna |
23-08-12 San Pedro de Atacama
Mattinata e
pomeriggio tranquilli per le vie del centro a scrivere e inviare cartoline alle
persone più care, che ormai ne detengono una collezione privata; di sera siamo
andati con un tour organizzato all’osservatorio del francese Alain Maury
(18.000 Pesos più cioccolata o te caldo alla fine della visita).
Nota:
ci
sono 2 osservatori: uno è quello all’aperto dell’astronomo francese,
l’altro è un osservatorio al coperto. Entrambi organizzano escursioni. Non
per pubblicizzarlo, ma penso che sia più originale trovarsi fuori all’aperto
con un pazzo francese e morire di freddo, facendo così un’esperienza unica in
mezzo al nulla!
24-08-12 San Pedro de Atacama
Mattinata
tranquilla per le vie del centro e tour pomeridiano nel deserto di Atacama, si
parte da un lago salatissimo dove si può fare il bagno e galleggiare (noi lo
abbiamo evitato) per continuare verso “gli occhi del deserto” e poi
concludere il tutto con un aperitivo, organizzato fuori dal furgone, osservando
il tramonto su una laguna nel deserto.
Entrambe le
escursioni pomeridiane le abbiamo effettuate tramite l’agenzia del nostro
ostello (Corvatsch, avendo 2.000 Pesos di sconto a testa – ottima agenzia).
25-08-12 San Pedro de Atacama
Giornata di
completo relax.
Luna
nel telescopio |
Deserto
De Atacama |
26-08-12 Calama
In mattinata
siamo saliti sul bus (Tur Bus 1.66 Pesos) diretti a Calama, il viaggio è durato
circa un’oretta e mezza; arrivati, abbiamo cercato una sistemazione, ma molti
hotel o ostelli erano al completo, soprattutto quelli economici perché Calama
è una città di minatori provenienti da tutto il Chile. Non volevamo
assolutamente spendere una cifra elevata per una sola notte e alla fine siamo
riusciti a trovare una sistemazione (Hostel Cavour 20.000 Pesos - voto 4: stanza
piccolissima con tv, bagno in camera, ma inagibile). Ci adattiamo, anche perché
l’alternativa era spendere 3 volte di più.
Abbiamo girato un
po’ per la città fino al primo pomeriggio, essendo domenica molti locali
erano chiusi e abbiamo pranzato in un fast food. Non c’era assolutamente nulla
da vedere se non statue di ferro o rame sparse ovunque, dopodiché ci siamo
rintanati in camera a guardare cartoni animati fino ad addormentarci.
27-08-12 Voli Calama-Santiago-Isola di Pasqua
Ci siamo
svegliati presto e abbiamo preso un taxi per l’aeroporto, abbiamo fatto
colazione e siamo saliti sul volo per Santiago. Da lì abbiamo atteso l’altro
volo per l’Isola di Pasqua, siamo arrivati sull’isola verso le 20.00. Non mi
sembrava vero: eravamo a Rapa Nui!
Appena scesi
dall’aereo un ragazzo ci ha fermato dicendoci di comprare il biglietto per i
parchi in aeroporto perché sarebbe stato scontato del 15%. Era vero, lo
sapevamo, e grazie a lui non ci siamo dimenticati (35.000 Pesos).
Ci attendeva il
titolare dell’ostello con un cartello in mano e la classica collana di fiori
che viene messa al collo a tutti i turisti per tradizione per augurare il
benvenuto. (Redidencial Vaianny 50 $ a notte, prenotato dall’Italia – voto
8,5: camere spaziose e pulite, ottima colazione). Prima di accompagnarci in
albergo il titolare ci ha fatto fare un breve giretto sulle vie principali di
Hanca Roa, l’unica città dell’isola, spiegandoci dove trovare il bancomat,
il mercato dell’artigianato, le poste e indicandoci le varie direzioni da
prendere per uscire dal centro.
Arrivati
all’ostello abbiamo incontrato altri ragazzi italiani e abbiamo concluso la
serata chiacchierando un po’ con loro.
Nota: in alcune guide o in
alcuni siti non si capisce bene se questo biglietto è obbligatorio per entrare
sull’isola oppure no; il biglietto è valido per entrare solamente al
villaggio antico di Orongo, nella parte sud occidentale dell’isola e al sito
archeologico Rano Raraku dove venivano scolpiti i Moai per poi essere
trasportati; come leggerete nelle prossime righe noi Orongo non lo abbiamo
visitato, ma non è possibile a mio avviso saltare anche il cuore dell’isola
Rano Raraku, perciò comprate il biglietto all’aeroporto per risparmiare un
pochino.
28-08-12 Isola di
Pasqua
Cosa fare oggi e
soprattutto come muoverci? Decisione presa velocemente: abbiamo noleggiato una
bicicletta per tutta la giornata. In mattinata ci siamo diretti verso il vulcano
Rano Kau, abbiamo lasciato la bicicletta a valle e siamo saliti a piedi lungo un
percorso pedonale, con un po’ di fatica ma tanta tranquillità in poco più di
un’oretta eravamo ai bordi dello splendido vulcano! Mamma mia, un panorama mai
visto!
Io ho affrontato
questo viaggio non nel pieno delle mie capacità fisiche/sportive in quanto ho
subito un intervento chirurgico al ginocchio parecchio invasivo solo 5 mesi fa,
ma il desiderio di viaggiare e realizzare un mio sogno è stato più forte di
tutti i fastidi che il ginocchio mi provocava. Detto questo, non ho avuto
particolari problemi, ma arrivati in cima al vulcano ero stanca e non abbiamo
proseguito fino al villaggio di Orongo che rimane sulla scogliera opposta
rispetto al punto panoramico. Non importava, ero felice perché avevo fatto
tutto da sola, certo sarebbe stato più comodo prendere un taxi e farsi portare
direttamente lì, ma non era nel nostro spirito.
Abbiamo pranzato
di nuovo a Hanca Roa, mangiando una buonissima empanada, il panino tipico
cileno, per poi ritornare in sella e dirigerci verso la parte centrale
dell’isola. Questa tratta è percorribile solamente con macchine, biciclette
o, se si ha molto tempo a disposizione, anche camminando; si tratta di strade
sterrate e disconnesse in parecchi punti. Abbiamo pure sbagliato e allungato un
po’ il percorso, ma non importa, succede, perché ci sono pochissime
indicazioni; anche se la fatica è stata tanta, il tutto è stato ricompensato
dal nostro primo avvistamento archeologico: come dei bambini che hanno trovato
un tesoro noi abbiamo trovato il nostro primo Moai! Solitario, senza anima viva
attorno, sembrava quasi che ci stesse aspettando.
Abbiamo
proseguito verso uno dei siti principali, quello di Ahu Akivi, con gli unici 7
Moai che guardano il mare, perché tutti gli altri gli rivolgono le spalle.
Da lì ci siamo
diretti verso la costa, passando per vari punti di interesse, fino a sederci
sull’immenso sito archeologico composto da 3 “Ahu”, chiamato “Tahai”.
Lì si trova l’unico Moai con occhi e acconciatura e seduti sul prato abbiamo
aspettato il tramonto… Che dire… Che bello!
Vulcano
“Ranu Kau” |
Il
tramonto su “Tahai” |
29-08-12 Isola di
Pasqua
Abbandonata
l’idea della bicicletta perché il tragitto di oggi sarebbe stato molto più
lungo, abbiamo optato per noleggiare uno scooter, infatti il percorso deciso per
la giornata sarebbe stato fattibile anche con questo mezzo.
Siamo partiti
dalla costa sud orientale, dove si trovano tantissimi Moai caduti, il più
importante è l’Ahu Vaihu, proseguendo fino al parco Rano Raraku. Abbiamo
passeggiato fra i Moai incompiuti del monte, alcuni sono bellissimi, altri
scolpiti sulla roccia e lasciati lì. C’è anche un punto panoramico da cui
vedere dall’alto il più importante sito dell’isola, Ahu Tongariki.
Scesi dal monte
abbiamo pranzato al sacco, mangiando un paio di panini preparati in mattinata,
prima di dirigerci verso il più grande sito archeologico dell’isola: vi si
trovano 15 Moai tutti in fila, ristrutturati dai giapponesi tra il 1992 e il
1995… È stato un momento indescrivibile, sono enormi, giganti, sapevo che
erano grandi ma non immaginavo così tanto!
Si rimane
incantati e non vorresti mai andartene da lì. Ancora un sito mancava
all’appello, l’Ahu Nau Nau, ma soprattutto l’unica spiaggia dell’isola,
Anakena.
Passando a
fotografare anche il “Te Pito” o “Te Henua”, l’ombelico del mondo,
siamo arrivati in spiaggia e lì ci siamo un po’ rilassati e riposati.
Non potevo non
fare una camminata lungo la riva dell’oceano, è stato più forte di me, e se
non avessi avuto il raffreddore avrei fatto pure un bagnetto! Lì è inverno, ma
la temperatura di giorno è mite e l’acqua non è freddissima, ovviamente fare
il bagno dipende molto da ognuno di noi e dalla propria capacità di
sopportazione.
La giornata non
era finita, rientrati a Hanga Roa siamo andati al mercato dell’artigianato
dove abbiamo comprato souvenir per amici e parenti.
Ottima cena in un
ristorante vicino al nostro albergo: eravamo gli unici clienti, all’inizio un
po’ titubanti, siamo invece usciti molto soddisfatti.
Ahu
Vaihu |
Ahu
Tongariki |
Ahu
Nau Nau |
30-08-12 Volo
Isola di Pasqua-Santiago
In mattinata
abbiamo girovagato un po’ a piedi verso il lungomare, il tempo era bruttino ed
è caduta qualche goccia di pioggia.
Nel pomeriggio
siamo partiti per Santiago, avrei passato un altro giorno su quell’isola, ma
purtroppo le nostre ferie erano finite.
31-08-12 Rientro
con i voli intercontinentali e arrivo in Italia il 02-08-12
Abbiamo passato
una notte a Santiago (Hotel Ibis, stesso dei primi giorni) per poi rientrare in
Italia.
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Ciao
ragazzi! Ciao
Michele! Grazie
Chile, grazie
Bolivia, ma
soprattutto
grazie
Rapa Nui! Per
qualsiasi consiglio o parere:
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