CAPRERA
E
LE SORELLE MINORI
SARDEGNA
Diario di viaggio 2016
di Saby e Ivo
Raggiungere
l’arcipelago della MADDALENA quest’estate
non è stato facile perché per tutta
la stagione ci sono stati infiniti scioperi
ed astensioni da parte del personale Meridiana sui voli
da e per la Sardegna.
Cosi
Partiamo da Milano in notevole ritardo rispetto alla data di partenza prevista,
e arriviamo a Palau manco avessimo fatto una lunga
traversata col traghetto.
Sentire
l’odore del mare mi fa dimenticare per un pò le tante
scocciature iniziali. Un vento forte, lo stesso che sferza da sempre e
desta timore e reverenza, ci accoglie come a darci il suo frizzante
benvenuto. Peccato non contemplare la bellezza circostante del mare maddalenino
azzurro intenso, non visto….. solo immaginato nel buio della notte.
Finalmente
è Sardegna. Finalmente siamo alla MADDALENA.
Assorbita
la potenza del profumo marino, ritiriamo i bagagli e attraversiamo
la piazzetta tra
palme e lampioni che emanano luce soffusa cogliendo l’aria già
vacanziera e molto rilassata.
Facciamo
il ns ingresso in hotel ben oltre
la mezzanotte, per fortuna Rita e Marco sono amici e non ci fanno pesare nulla
anche se immagino abbiamo sonno pure loro !
Il giorno successivo è subito mare.
Prenotata
con Elena Tour
l’escursione alle isole minori verso SPARGI,
BUDELLI, SANTA MARIA
e CAPRERA. Al porto ad attenderci ci sono, come ogni estate la pimpante Valeria coi biglietti
alla mano e Alessio mattatore della giornata . L’escursione ha un fascino
speciale e come sempre tocca i punti più belli del parco.
Prima
sosta a cala Corsara su Spargi con una
veduta della baia che offre splendide spiagge di finissima sabbia bianco rosa.
Ci sono rocce di granito che sembrano opere metafisiche , le più famose sono quelle
della strega di esuberante bizzarria e quella del cane che assomiglia al muso di
un S. Bernardo .
Visione
della notissima Spiaggia Rosa, nell’ isola di Budelli abitata da una sola
persona, il suo fortunato guardiano. Lo salutiamo gesticolando da lontano , per
meglio preservare il silenzio di
questo anfratto irreale, ormai non più visitabile
ne raggiungibile via barca o a nuoto .
Proseguiamo
la navigazione verso il Porto della Madonna, alle “Piscine Naturali” di
Budelli , qua ci tuffiamo dal ponte
più alto della nave , il
mare intorno
è di un azzurro celestiale. Altra
tappa a santa Maria, che ha una spiaggia pulita e lunga ma per i nostri gusti è troppo affollata. Dopo aver mangiato nuotato ballato
e cantato a squarciagola, costeggiando l'Isola di S. Stefano e Capo d'Orso ci rendiamo conto che la
giornata è finita e Alessio ci fa rimettere
i piedi “a terra” .
Lo
ritroveremo l’indomani per l’ esplorazione che prevede
il giro delle isole minori e happy end alla mitica "Tahiti"
. ci anticipa che farà il tour
partendo da cala Corsara, poi Spargi con le sabbie biancastre incastonate
nella scogliera , sosta alla
Spiaggia Rosa e al porto della
Madonna, alle Piscine di Budelli per
poi arrivare a cala COTICCIO in
Caprera. La spiaggia è chiamata “Tahiti”
appunto per la sua esoticità, il meraviglioso colore e la spettacolare
limpidezza delle acque.
Si
trova sulla costa nord-est , ed è
una delle più belle in assoluto di tutto l'Arcipelago…..per me di tutto il
mondo, e di spiagge belle al mondo ne ho viste parecchie
J
Ricoperta
da un’arena borotalco quasi argentea , protetta da rocce rosate ci ritroviamo
ai tropici nostrani tra cielo e
vegetazione. L’arenile bianco e corallino sembra formare degli estesi letti di
ciottoli naturali levigati dall’acqua, ci sediamo a contemplare .
Tutto
intorno rocce acqua e piante di erica, lentisco e ginepro. La cala è sotto
tutela del Parco, che consente la balneazione ma vieta severamente la pesca.
La
mezzaluna è raggiungibile anche
via terra attraverso un sentiero un pò tortuoso, che avevamo fatto a piedi
l’anno scorso. Trascorriamo l’intera giornata sperduti in
questa natura che riesce ad essere gentile e selvaggia allo stesso tempo.
Rientriamo nel tardo pomeriggio, contro voglia ovviamente.
Ogni
volta che siamo qua , sembra di essere in paradiso.
Per
i giorni a seguire noleggiamo uno scooter per essere liberi negli spostamenti e
con gli orari. Ci avviciniamo ad uno dei nostri posti preferiti , la baia del
Polpo, dove il paesaggio stupisce per il suo granito rosa modellato dal vento
che precipita fino a tuffarsi , nelle acque smeraldine.
La
caletta è appartata , tranquilla col suggestivo testone del polpo che si
staglia davanti ai nostri occhi e ci ricorda che anche qua c’è il perpetuo
incontro degli elementi , vento aria sabbia acqua mare .
E ci basta così !
Dopo
il tramonto lasciamo questo lido per farci un giro dell’isola col maestralino
in faccia che solleva il buon odore della vegetazione.
Colori
e profumi ovunque.
il
mare è perfetto sul lato destro della strada, azzurro prepotente e ritroviamo
tanti bei paesaggi, fermarsi alla
bellezza del mare sarebbe riduttivo.
Puntiamo
al nord verso Punta Rossa, Cala
Spalmatore e ancora verso Porto Massimo, Marginetto, il promontorio di
Abbatoggia e la sua isoletta, le lunghe dune di Bassa trinità, cala Francese
schizzando a punta Tegge, per
chiudere il cerchio alla Gavetta con
scenari da cartolina e toni di cielo e mare che fanno sognare.
Esploriamo
meglio anche CAPRERA, l'isoledda che conserva la memoria di Garibaldi con il
Compendio dov’è inevitabile
ritrovarsi con decine di pullman di
turisti stranieri.
Conosco
molto bene le spiagge dell’ arcipelago, ma nessun posto è bello come CAPRERA,
questo lo posso garantire!
Ci
sono calette da far invidia ai caraibi, la combinazione oltre
alla natura superba è la totale assenza di costruzioni, un silenzio che
privilegia i colori e le atmosfere, l'isola
infatti è disabitata.
Si
sentono ovunque il frignire dei grilli e il vociare del mare.
Onda
su onda.
Conchiglie
su sabbia.
Stelle e ricci
marini sugli scogli .
Astri
nel cielo e luci brillanti da seguire con lo sguardo nella
notte
La
natura non è solo una presenza di sfondo, ma è sempre protagonista assoluta, e
rimane li , a farsi contemplare generosamente. I paesaggi sono diversi e
variegati, passiamo dai massi granitici rosa ai pini
marittimi che svettano verdeggianti a spiazzi
di erba ambrata ce si muove lentamente col vento
A
parte Stagnali e la tomba della cavalla garibaldina, il resto è un susseguirsi
di insenature da raggiungere a piedi nei sentieri in mezzo alla macchia
mediterranea.
I
panorami sono mozzafiato e a Caprera ammetto che non servono
ombrelloni servizi musica o tanto meno l’ animazione forzata.
Caprera
basta a se stessa e regala il meglio di se nella sua semplicità!
Il
must sono gli slow trekking sui sentieri ben tenuti dai militari, che ci
consentono di raggiungere alcune insenature semi deserte , riparate dai limiti
naturali rocciosi.
la
natura si modifica col paesaggio, cosi che se i primi giorni
ci siamo adattati all’ avvenenza del mare e delle
correnti, quando si cammina tra
le rocks ci godiamo la quiete della boscaglia verde che dobbiamo necessariamente
attraversare, per raggiungere le zone più
incontaminate .
un
trekking che merita è quello verso CALA SERENA e cala NAPOLETANA.
Noi
abbiamo lasciato il motorino a cala
Garibaldi, seguendo ai piccoli fazzoletti di ombra, e iniziato il ns. itinerario
di buon mattino, attraversando rami secchi, macigni , piazzole selciati e
rocce secolari.
Ce
la prendiamo comoda e dopo 2 ore sotto il sole
già battente ci ritroviamo in un nuovo eden, già ammirato l’anno scorso via
barca.
A
meta luglio il cielo è spazzato continuamente
dal vento, per cui camminare
diventa un modo silenzioso per assistere allo rappresentazione della natura e
contemplare la bellezza che essa stessa produce .
Spesso
ci fermiamo a fare foto o a fissare il profilo vicino del
mare blu .
Il
silenzio culla i pensieri.
Fatica
e sorpresa si alternano.
Verde
e celeste pure , cosi come il mare e la terra due volti diametralmente opposti
dello stesso mondo!
Qualche
giorno dopo percorreremo a piedi anche il sentiero che porta ad un altro
paradiso CALA BRIGANTINA che si compone di piccolissimi arenili bianchi
splendenti. Anche qua ci si può arrivare anche via mare noleggiando
un gommone dalla Madda, ma fare il tratto a piedi e poi tuffarsi nell’acqua
fresca, starsene placidamente in ammollo non ha niente a che vedere col farsi
portare avanti e indietro comodamente come i tanti svogliati nababbi stranieri
fanno !
Ci
tengo a precisare che gli itinerari sono
privi di particolari difficoltà tecniche, e son rivolti a escursionisti
di ogni genere.
Caprera
ci rivela ogni giorno tutto il suo fascino di terra selvaggia e incontaminata.
Voglio
suggerire anche :
STAGNALI
a ovest di Caprera, che si affaccia sulla Maddalena e si caratterizza come dice
lo stesso nome, per fondali piuttosto bassi. Offre un riparo sicuro per le
imbarcazioni soprattutto nella parte del porticciolo, costruito per scopi
militari e oggi utilizzato dai pescatori. È poco frequentata molto
carina, domina la quiete , soprattutto nel tardo pomeriggio quando si
svuota e si accendono i colori dell’oro e del arancio.
Nel piccolo borgo di Stagnali, c’è
un Museo col Centro Ricerca Delfini, dove mi è stato detto è possibile
organizzare delle escursioni per l’avvistamento di questi animali
. al momento del ns. arrivo era deserto , un vero peccato , nessuna info esposta
e nessun addetto.
A
massima tutela ambientale c’è anche PUNTA ROSSA, fiancheggiata dall'Isolotto
del Porco e quello della Pecora, formata
da rocce millenarie .
Vicino
disegnata su una mezzaluna di grana grossa c’è la gremita SPIAGGIA DEL
RELITTO, con arenile sabbioso da dove emerge dalla battigia lo scheletro
di un’antica imbarcazione. Questa caletta è molto affollata, pertanto è
meglio andarci la mattina presto, a mezzogiorno è un orgia umana.
Un'altra
tappa imperdibile è il CENTRO VELICO gestito dal TCI in zona Cala Garibaldi
oppure CALA ANDREANI a sud, circondata da una natura incontaminata e ciò
le conferisce una bellezza antica. La spiaggia è leggermente in salita e non la
raggiungono in molti perchè ad un certo punto la strada asfaltata si interrompe
diventando percorso sterrato pieno di buche!
ma
per chi come noi è armato di buona volontà e voglia di riservatezza, si
possono lasciare bici e motorini e marciando sempre avanti si raggiunge
l'estremo sud dell'isola . il panorama è ovviamente straordinario.
Al
nostro arrivo piccoli falchetti rompono il silenzio dall’alto, volando contro
vento con le loro grandi ali bianche.
Sembrano puntare alla luce del sole, oppure sono li a fare da allarme naturale!
Mi
vien da ridere al pensiero, ma appena ci sediamo a riva si avvicinano sulla
sabbia e smettono di fare casino, chissà …….magari è per permetterci di
contemplare il paesaggio in santa pace….
Ovviamente
anche qua non ci sono i servizi, no bar no ombrelloni no lettini, altrimenti non
esisterebbe questa magia .
Anche
quest’estate i nostri 10 giorni sardi son volati.
LA
MADDALENA così come CAPRERA NON DELUDONO MAI !
Meravigliose
isole satellite dell’isola madre,
sorelle minori di un arcipelago tanto conosciuto quanto da preservare , forza
della natura semplice e generosa .
Baie
e anfratti ancora piuttosto
selvaggi per questo molto adatte a noi !
Dopo
tutti queste albe e tramonti , dopo
la sabbia bianca e il mare
cristallino, le uscite in gommone , le risate con i maddalenini ajò, le palme
cariche e le rocce rosa, i mallureddus le arselle
e i vermentini freschi , le infradito costanti 24h24 , il pareo a mezza
vita il costume la musica e la libertà ….
ma chi ha voglia di tornare a MILANO ?
Besos
, SABIVO