Cambogia

Iniziare e rialzarsi...

Diario di viaggio 28-12-2009/15-01-2010

di Michele Spiriticchio 

 

 

 

 

 

 

Questo viaggio mi ha fatto conoscere un po' un paese molto povero che sta cercando di migliorare grazie all'intraprendenza della sua gente. Gli avvenimenti storici hanno 'ucciso' forse per generazioni ancora un sistema di vita che dà felicità a tutti.

Spesso ho accostato paesaggi, sguardi, condizioni di miseria, a quella gente che vorrebbe solo un incoraggiamento e una stretta di mano per continuare. Ho visto l'Africa, ho visto la America, ho visto quello che risulta da idee malate che attraverso il terrore ha distrutto famiglie e dignità.

In viaggio sono stato molto bene, grazie di tutto Cambogia!

 

 

28.12.09 Bangkok-Aranya Prateh

29.12.09 Aranya Prateh-Battambang

30.12.09 Battambang-Siem Reap

31.12.09 Siem Reap (Angkor Wat)

01.01.10 Siem Reap (Angkor Wat)

02.01.10 Siem Reap-Kratie

03.01.10 Kratie

04.01.10 Kratie-Sen Monorom

05.01.10 Sen Monorom

06.01.10 Sen Monorom-Phnom Penh

07.01.10 Phnom Penh

08.01.10 Phnom Penh-Kampot

09.01.10 Kampot-Kep

10.01.10 Kep-Koh Tonsay

11.01.10 Koh Tonsay

12.01.10 Koh Tonsay-Kep-Kampot-Koh Kong-Trat

13.01.10 Trat-Bangkok

14.01.10 Bangkok

15.01.10 Bangkok-Helsinki-Milano

 

 

   

 

DIARIO DI VIAGGIO

 

Cambio 1 € = 48 baht

Cambio 1 € = 6020 riel

 

 

28-12-2009

Quando arrivo a Bangkok sono già le 11 con ben 3 ore abbondanti di ritardo dovuto alla partenza ritardata da Helsinki per problemi tecnici, iniziamo bene eh! Con la finnair ho viaggiato comunque bene ma non posso dire di aver trovato una compagnia aerea eccellente.

Quando esco dall'aeroporto con lo zaino come bagaglio a mano (per la prima volta da anni e record con 4.3 kg!) ho già prelevato 2000 bht (40 € circa) a un atm, al marciapiede del pianterreno acquisto un biglietto del bus 'airport express' n°4 (150 bht) che termina la sua corsa alla stazione centrale ferroviaria. Io scenderò invece prima al Victory Monument da dove proseguirò per la stazione dei bus nord ' Mochit'.

Mamma mia che traffico! Un casino di auto, bus, camion, motorini e gente, però tutto ha un senso e un ordine.

Alle fermate dei bus davanti al monumento chiedo come fare per raggiungere "moo cit". Una ragazza mi risponde in thai ma vedendo la mia faccia da ebete si scrive sulla mano '509', devo aspettare questo bus (14 bht). Basta chiedere...eh!

Dopo circa venti minuti arrivo a Mo Chit. Seguo il flusso di gente che passa dentro a un mercato ed eccomi al terminal dei bus nord di Bangkok. Le biglietterie all' esterno sono prevalentemente per Chiang Mai, Ayutthaya ecc, mentre appena entro trovo subito uno sportello per Aranya Prateh. Costo del biglietto 207 bht, bus sgangherato ma comodo con pietosa (per fortuna!) aria condizionata in partenza tra due minuti alle 13.30.

Causa stanchezza da fuso orario non assorbito (Thailandia e Cambogia sono 6 ore avanti) il bus mi concede un viaggio di continui sonnellini che mi impediscono di guardare il paesaggio uscendo da Bangkok. A dire il vero ogni volta che sbircio tra le tende tirate per il sole non é che trovi chissà quali scenari, é un paesaggio brullo e pianeggiante superando cittadine anonime.

Solo in occasione di una sosta per rifornimento a una pompa di benzina scendo e mi sgranchisco un po', assaggio anche i primi spiedini della vacanza. Polpette in fila su bastoncini di legno, carne che sembra quella dei wurstel ma che wurstel non é, carne, forse, il cui sapore viene nascosto un po' dalla salsina piccantina che ti brucia le labbra al punto giusto e quando ripartiamo io torno di nuovo in catalessi.

Passano le 18 e inizia a fare scuro, credo che mi fermerò la notte ad Aranya Prateh lasciando per domattina l'entrata in Cambogia a Poi Pet e in seguito a Battambang o Siem Reap, vedremo...

Arrivo al terminal dei bus di Aranya Prateh che sono quasi le 19, chiedo per un hotel e mi 'consigliano' il Market Hotel. Lungo il tragitto in moto-taxi per un km circa, il driver riesce a farmi capire che vuole 40 baht e che l'hotel dovrebbe costare dai 300 ai 400 Baht (6-8 €), dipende.

Quando per parlare un po' gli chiedo se dove stiamo andando é un 'good hotel' lui mi risponde " seven e ac milan". Non indago oltre e annuisco convinto...eh eh.

Il Market Hotel é all'aperto con spazio per parcheggio, bar e ristorante. E' gradevole e la camera con 2 letti, ventilatore, tv e bagno costa uno sproposito, ben 250 bht, l'equivalente di 5 €.

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Ah, dimenticavo, internet costa 30 bht l'ora e la connessione wireless é free.

Dopo una doccia fredda tiepida ma che con questa temperatura é l'ideale opto per cenare nel ristorantino dell'hotel con la giovane cameriera trans e canterina. Tra sorrisi e sorrisetti ambigui riesco finalmente a scegliere da un menu infinito.

Provate a mischiare riso a verdure poi verdure a riso e se questo diventa fritto i piatti raddoppiano fino ad avere   zuppe di noodles, piatti thai e cinesi, quindi con l'introduzione di carni, pesci e crostacei avrete solo da studiare tutta la sera a meno che non farete cadere il vostro dito a caso aprendo la carta.

A me é andata bene, la zuppa scelta con noodles é buonissima e saporita e quando avrò capito con quali ingredienti é stata fatta sarò arrivato alla fine del viaggio.

La Thailandia terra del sorriso.

Rivolgendosi ai thailandesi ricevo in cambio risposte in inglese quasi spesso stentate e indecifrabili. In cambio però quanti sorrisi, non si risparmiano proprio qui! A dire la verità quasi sempre ho l'impressione di essere preso per i fondelli e che non abbiano capito nulla di quello che ho detto. Va bene, ok, il mio inglese basico non é perfetto ma i Thailandesi non si fanno mai cogliere impreparati, un bel sorrisone e poi avanti con una bella sfilza di castronerie e allora anch'io mi diverto anche se i miei sorrisini alla fine mi lasciano con più dubbi di prima...?

Non vedo l'ora di entrare in Cambogia domattina!

 

29-12-09

Mi sveglio presto e riposato, forse, almeno ho dormito nonostante il letto con falso materasso in stile tavola di legno e sottiletta di imbottitura. Sono le 7 sono pronto per partire, il tipo (furbo) di ieri della moto-taxi mi aspetta ma questa volta é in tuk tuk, un'ape con posto passeggeri. Fino alla frontiera sono 5 km e 80 baht.

Caldo umido e coperto, avvicinandosi alla dogana aumenta la gente.

Scendo ma non siamo proprio in frontiera, qui é tutto un provarci con agenzie informazioni che per il visto, (necessario per entrare in Cambogia) ti chiedono soldi in più. Rifiuto il servizio e vado avanti, non é difficile capire dove perché basta seguire la gente. Prima in un ufficio thailandese per l'immigrazione si consegna il passaporto e ritirano la carta turistica (la parte 'departure' che avevo già compilato in aereo, mentre la parte 'arrival' mi era già stata ritirata in aeroporto).

Si continua infine entrando nel lato cambogiano dove fanno i visti. Il visto turistico costa 20$ ma per il 'servizio express 3 minuti' sgancio altri 100 baht, non insisto nemmeno chiedendo cos'é perché appena accenno qualcosa al tipo in uniforme questo mi risponde in stretto dialetto khmer che i 100 baht vanno pagati e basta senza tante discussioni...eh!

Consegno il passaporto, il piccolo formulario compilato e una foto e aspetto tre minuti appunto.

Continuo ancora, non é finita, questa volta ecco gli sportelli dell'immigrazione cambogiana dove si compila il foglio di ingresso-uscita dal paese che viene consegnato con il passaporto ai cui allegano la parte sull'uscita che verrà ritirato alla partenza. E' facilissimo credetemi.

Tutta questa procedura porta via circa 45 minuti.

Inizio a sentire la grande differenza tra la Thailandia e la Cambogia. Per le strade se ne vedono di ogni: molta povertà, carretti-trattori, furgoni e furgoncini, pick up stipati all'inverosimile, motorini, biciclette...

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Molta gente che vende per strada, con cappelli di paglia o foulard, bambini scalzi, contadini, monaci buddisti tutti vestiti d'arancione con vasi di coccio in mano...

Terminate le formalità doganali salgo su un bus shuttle gratuito che porta al terminal, qui non chiedo nemmeno visto che i tipi sul bus dicono che per Battambang non ci sono mezzi a parte questi bus. Anche la lonely planet consiglia di provare con taxi o pick-up. Subito chiedo a dei tassisti e mi metto d'accordo per 300 baht. Recuperiamo altri 4 passeggeri e si parte...la strada è tutta asfaltata, si passa per la città di Sisophon. Tutto il percorso dura un paio d'ore. Paesaggio non entusiasmante, pianura e traffico fatto di motorini e mezzi arrangiati mentre banani e palme aumentano di numero e ai margini della strada si svolgono tante attività della casa.

La guida in Cambogia é come da noi sulla destra, il contrario in Thailandia dove si sta sulla sinistra.

A Battambang scelgo di stare alla Monorom Guesthouse, la camera per una persona costa 6$, la mia (302) é spaziosa con due grandi letti e soprattutto ha una bella veduta sul fiume. Non immaginatevi chissà che bel fiume, la verità é che il corso d'acqua mi illude regalandomi un po' di brezza.

Come prima cosa vado a informarmi per il traghetto per Siem Reap. Le imbarcazioni partono qui vicino, mi inammino e vedendo l'unico punto di attracco sul fiume una struttura in legno traballante penso "é l'unico punto da dove partire, farà schifo ma meglio non ce n'é". Infatti appena passo accanto si sveglia l'incaricato alle vendite dei biglietti dell'operatore (Chann Na Speed Boat), mi spiega che in 6 ore si arriva a Siem Reap e che si parte alle 7. Per le 6.30 sarò pronto. Il biglietto costa 20$ e non 15 come segnato sulla Lonely. Sarà ma qualche dubbio ul vero costo ce l'ho.

Provo anche a prelevare un po' di riel, la moneta locale ma dagli atm si possono avere solo dollari. Mi suggeriscono di cambiare dollari dai cambiavalute in piazza. Per 100 $ ricevo 417000 riel.

Fa un caldo umido che sopporto abbastanza bene e allora penso, noleggio una bici e mi faccio qualche giretto. E così é, all'hotel Chhaya chiedo per una bici (8000 riel o 2$), posso tenerla tutto il giorno ma a me sono sufficienti poche ore.

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Inizio a sud, seguendo il fiume, passo davanti al palazzo del governatore poi lungo una strada che via via diventa sterrata. Il villaggio di Wat Kor con diverse belle case khmer storiche.

La gente mi guarda incuriosita, i bambini mi salutano "hello hello!" ed io che non so ancora rispondere nella loro lingua così difficile...

Le case tipiche sono rialzate come delle palafitte, di legno, i tetti a volte di legno a volte in lamiera. I francesi evidentemente hanno lasciato un segno nell'architettura di Battambang.

Torno indietro e continuo a nord sempre tenendo il fiume questa volta alla mia sinistra.

Quando sono le 17 torno al Chhaya hotel a riconsegnare la bici, sono stanco ma soddisfatto di aver visto un po' di Cambogia autentica...

In serata mangio riso, verdure e carne di maiale con una lattina di birra in un locale nella via vicino all'Angkor Hotel, spendo 15000 riel (2,5 €).

Devo assorbire meglio il fuso orario e la stanchezza si fa sentire, c'é una strana atmosfera vicino al fiume e di sera é tutto buio senza lampioni per le strade...ma é tutto così tranquillo...

 

30-12-09

Mi sveglio presto per non rischiare di fare tardi per il traghetto ma non c'é problema, é almeno da un'ora che continuo a svegliarmi per la litania che arriva dalla strada. Penso siano preghiere induiste o buddiste non so, certamente però la camera di questo hotel é infelicemente rumorosa (portatevi dei tappi per le orecchie).

Prima di scendere sul barcone faccio colazione ai tavolini appena fuori. Chiedo del caffé e mi arriva del petrolio, buono ne prendo un altro e il te é sempre pronto sul tavolo con pane e dei cosi fritti tipo chrurros.

Salgono con me altri stranieri anzi siamo quasi tutti stranieri per un viaggio stimato di 6 ore...

Dopo aver familiarizzato con una coppia italiana proveniente dal Vietnam (altro paese da visitare prsto) cambio postazione, sul tetto c'é meno casino il motore spaccatimpani qui non rompe e poi il panorama é a 360 gradi.

Le case o meglio, le palafitte ai margini del fiume sono baracche in cui vivono tante famiglie così come house boats o case galleggianti che si riuniscono in agglomerati dediti alla pesca e all'agricoltura. Via via che si procede il fiume diventa più stretto e allora le scene di vita diventano più nitide. Il cielo di un azzurro sbiadito, le mangrovie verdi, l'acqua marrone...il viaggio é affascinante all'interno della Cambogia fluviale...

Si impiegheranno complessivamente 8 ore o forse più per arrivare a Siem Reap compreso il passaggio con tuk tuk dall'imbarcadero (1 $).

Vi consiglio, se state fuori sul tetto della barca, di mettervi un cappello e crema solare perché io mi sono scottato e semi-ustionato in faccia e braccia.

Per la scelta della guesthouse casualmente (il tuk tuk su cui stavo seguiva le indicazioni di un'altra viaggiatrice) entro alla Guesthouse Babel gestita da tre giovani europei, tra questi Davide italiano di Verbania che subito si dimostra gentilissimo. Mi fermerò qui una notte solamente perché domani le camere sono tutte al completo. Pulitissimo e nuovo, la camera con aria condiz., 3 letti, tv costa 14$. Bar ristorante, internet free, possibilità di noleggiare la bici (2$ tutto il giorno).

Proprio di fronte la guesthouse Bun Kao dove riservo per le 2 notti successive a 12$ colazione compresa sempre in una camera spaziosa e pulitissima con ventilatore e tv.

Siem Reap vive grazie al turismo internazionale di Angkor Wat.molti ristoranti anche di una certa classe, bar happy-hour, e un paio di vie parallele solo per il commercio-turismo.

 

31-09-12

Stamattina visita delle rovine archeologiche di Angkor Wat.

Finalmente e direi come ultimo giorno niente male avere questa fantastica opportunità...eh!

Grazie al solito Davide della Babel Guesthouse, mi viene prestata una bici per andare al tour nell'enorme complesso simbolo dell'impero cambogiano.

Sono quasi le 8, in bici raggiungo in 15 minuti circa la biglietteria che si trova sulla strada a nord di Siem Reap. Il traffico quasi esclusivamente di motorini, tuk-tuk, bus e bici però é facile girare anche se non uso mai la bici a casa mia.

Esistono tre tipi di biglietti: una singola entrata (20$), tre giorni (40$) e una settimana (60$). Io faccio quello da tre giorni consecutivi.

Inizio passando da Angkor Wat ma decido di non entrarci subito e allora proseguo oltre fino al Bayon che visito subito. Bene, non mi soffermerò a copiarvi la storia e la descrizione di ogni monumento ma in sintesi darò le sensazione di queste due giornate domani. Oggi sotto un sole cocente e molto pericoloso ho visitato diversi monumenti: l'Angkor Thom con il Bayon (eccezionale), Baphuon, il Phimeanakas, la terrazza degli elefanti e la terrazza dei lebbrosi, poi il Preah Palilay con un albero devastante nel mezzo del tempio, seguendo a nord mi dirigo al Preah Khan e il Neak Pean, quindi Ta Som, Mebon Orientale, Pre Rup e infine il Ta Prohm (sovraffollato) e il Ta Keo.

Scelgo di tornare indietro evitando il tramonto che si può vedere da diversi punti all'interno del sito. I turisti aumentano da mezzogiorno in poi, tanti gli asiatici...

Piuttosto cotto per il gran sole ma non eccessivamente stanco fisicamente, l'itinerario si svolge sempre su strade asfaltate e piane. Si possono trovare diversi ristoranti all'interno del circuito. Venditori di frutta già tagliata, acqua e bibite, noccioline ecc.

L'ultimo dell'anno lo passo al ristorante La Tigre de Papier con altri viaggiatori. Cena con buone specialità khmer (amok, curry di carne) e festa grande lungo la 'bar street'!

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01-01-2010

Assieme a due viaggiatori conosciuti sul traghetto da Battambang (Nathalie e Grant) organizzo la visita di Banteay Srei, Phnom Bok e per finire Angkor Wat. Il tuk tuk costerà 20$ per questo tour. Assolutamente imperdibile il Banteay Srei con incisioni davvero stupende. Questo tempio induista dista circa 30 km da Siem Reap.

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Nel tornare indietro scegliamo il Phnom Bok una collina con una scalinata che più ripida non c'é, una vera mazzata salirla con questo sole ed io sempre imperterrito senza cappello né creme solari...lo so lo so sono scemo, cosa posso farci...

In cima al Phnom pochi ruderi e zero turisti, embé con questa rampa cosa volete! Le rovine non molto interessanti ma la vista sulla pianura sottostante é impagabile.

Infine tornando indietro entro nel  simbolo di Angkor e cioé l'Angkor Wat.

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Lascio alle guide la descrizione storica di questo monumento eccezionale per la grandezza e l'armonia ma che mi ha un po' deluso al suo interno a parte le incisioni lungo le pareti del primo livello.

Cenone con Grant e Nathalie al Chivit Thai un bel ristorante con specialità thai a prezzi medi (2-4$) ma la birra grande ben 4$ un furto qui in Cambogia!

Bella serata e bellissimo primo dell'anno.

 

02-01-10

Alzato e pronto per le  5 aspettando di salire sul bus, big bus per Kratie delle 5.30. Avevo comprato ieri direttamente alla guesthouse il biglietto del bus per Kratie a 12$. Si é formato come un cartello per la vendita dei biglietti dei bus per gli stranieri per cui non provo nemmeno ad andare alla stazione dei bus che é a circa 2 km a ovest del centro. Forse avrei risparmiato ma non così tanto.

Alle 5.30 ancora nulla, il gentile signore del Bun Kao riceve una telefonata, mi dice che dovrei aspettare il bus successivo delle 7 ma insiste e il bus passa lo stesso, e che cavoli!

Un po' strettino ma ci sto anch'io, e finalmente si parte e capisco che questo minibus sarà il mezzo che mi porterà a Kratie invece del 'big bus' una vera presa per il culo, ma non arrabbiatevi se capiterà anche a voi e nemmeno se dopo un'ora 'the driver' dice che deve tornare indietro a recuperare un altro passeggero. Riderò per un po' nel vedere come verrà sistemato il turista di Hong Kong sul sedile dell'autista e lui in braccio con in mano il volante! Da non credere!

Il paesaggio é molto bello e la NH6 decentemente asfaltata.

A Kompong Cham scendiamo tutti ed aspettiamo un bus vero questa volta che va direttamente in Laos alla frontiera. Arrivo a Kratie che sono le 15! Il paesaggio negli ultimi 100 km sono tristi e fatti di pianure aride e bruciate con villaggi polverosi e rossi che mi ricordano l'Africa...

A Kratie il Mekong, il fiume che dopo Phnom Penh continua fino a sfociare in Vietnam. Si dovrebbe assistere a fantastici tramonti.

Scelgo di pernottare alla Guesthouse U-Hong II in street 10 vicinissima al lungo fiume. Camera doppia a 5$ con ventilatore. Una Guesthouse che non mi ha entusiasmato, penso la peggiore fino adesso. Il ristorantino invece é pulito e richiama tanti viaggiatori.

Kratie, un grande paesotto sul Mekong piuttosto sporco e dall'aria decadente che potrebbe incantarvi se vi piacciono questi posti. Il mercato e alcune guesthouse economiche e soprattutto il Mekong capace di determinare il carattere di questa città che sembra appena uscita da una guerra e le cui case sono così deteriorate che potreste immaginarvi un bombardamento appena concluso... La Guesthouse dove alloggio in serata si riempie per il ristorante che propone piatti consueti della cucina khmer e asiatica.

Al mercato non trovo nulla di interessante ma scatto lo stesso alcune foto in notturna...Ceno anch'io con altri stranieri alla U-Homg II Guesthouse, verdure cotte al vapore a 1,50$, birra da 1 a 2,5$.

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03-01-2010

Stamattina la mia idea é quella di andare a vedere i delfini d'acqua dolce 'Iraddaway'. La zona dove si possono vedere é nel tratto di fiume del villaggio di Kampi, 15 km a nord di Kratie.

Questi delfini sono in via d'estinzione e si possono vedere anche più a nord dopo Steng Trung.

Sono quasi le 8 decido di occupare la giornata andando in bicicletta (2$) fino a Kampi. Seguendo la strada a nord costeggiando il Mekong che rimane sulla sinistra con andatura lenta e regolare attraverso uno splendido paesaggio rurale. Prati verdi e campi seminati di riso ai bordi del grande fiume, i semplici villaggi in cui scorre lentamente la vita e scene quotidiane fatte di bambini che giocano per strada, le donne che si occupano delle faccende domestiche, uomini al lavoro. Quasi tutte le case hanno le porte aperte e sono rialzate dal terreno. Banani e palme da cocco, pesce ad essiccare al sole, riso steso ad asciugare, profumi d'oriente con lo zenzero che si mischia alla pasta di pesce...

Dopo un'ora giusta arrivo all'imbarcadero da dove partono le barche per i turisti che vogliono vedere i delfini. Il costo é di 7$ per guppi da 2 persone in su mentre 9$ per chi é da solo. Il fiume in questo punto ha delle piccole isolette verdi.

Scatto qualche foto ma rinuncio al giro in barca, non arriva nessuno e qualche delfino lo vedo lo stesso da lontano e poi passare un'ora in mezzo al fiume non mi entusiasma molto.  

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Proseguo oltre per un km circa superando un ponte poi faccio dietro front e sempre tranquillamente torno indietro a Kratie dove mangio qualcosa in un locale khmer (pesce fritto allo zenzero e riso 10000 riel) poi scendendo la scalinata dell'imbarcadero per Koh Trong aspetto di partire per l'isoletta sul Mekong proprio di fronte a Kratie nonostante un po' di stanchezza.

Sulla barca a motore porto la mia bici con cui girerò anche sull'isola.

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Il costo é di 2000 riel (pii poàn) ma i locali pagano la metà.

Koh Trong non ha stade asfaltate ma una stradina in terra battuta che gira tutta l'isola. Faccio un bel giro seguendo verso nord, poi giro più avanti seguendo l'indicazione di una casa (?) che porta al tempio o Wat , arrivo dall'altro lato dell'isola che percorro quasi fino in fondo poi torno indietro. É molto tranquilla quest'isola, la campagna verde e il Mekong attorno e tanta quiete...

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Spero più tardi di assistere a un bel tramonto poi cena e ultima sera, domattina partirò per Sen Monorom nella regione orientale di Mondulkiri.

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Biglietto comprato in guesthouse per 7 $ e partenza alle 7.

www.mekongdiscoverytrail.com

 

04-01-2010

Sveglio e pronto aspetto che succeda qualcosa. Dalla guesthouse mi portano in moto allo spiazzo vicino al mercato che funziona da terminal dei bus, taxi collettivi, ecc.

Sembra Africa, un gran casino dove furgoni con aria condizionata e pick up sono in attesa di essere riempiti.

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Alle 8.45 dopo aver stipato il bagaglio e addirittura smontato un sedile per lasciar posto a un grossissimo scatolone siamo pronti anche noi. Fa caldo, sarà un lungo viaggio...

Dopo quasi due ore di buona strada ne imbocchiamo un'altra sterrata, polvere dappertutto, polvere rossa che disegna il paesaggio ai bordi della strada rendendolo 'arruginito'...

Più si va avanti più la strada peggiora ma stanno lavorando con nuovi ponti e una grande strada quindi questa regione di Mondul Kiri sarà meglio collegata nel prossimo futuro.

Quando sono le 15 arriviamo a Sen Monorom, il minibus porta me e altri 3  stranieri al Nature Lodge, un grande spazio con bungalows e chalet e una reception all'aperto, tutto molto suggestivo e naturale appunto. Io condivido un bungalows con Enrico un ragazzo italo-svizzero esperto viaggiatore in Asia già da ottobre... Ci sono bungalows da 5 e da 10$, noi ne prendiamo uno da 5 con bagno e doccia in comune. C'é anche l'acqua calda, pare che qui faccia freddo la sera...

Giriamo un po' per il paesotto un po' caotico in quanto stanno sistemando la strada principale e la terra rossa é ciò che segna fortemente il paesaggio. C'é anche una lunga pista d'atterraggio.

www.mondulkiri.com

www.naturelodgecambodia.com

Ceniamo al Lodge per 2$ con riso e verdure saltate in padella, anacardi e tofu.

 

05-01-2010

Al Nature Lodge propongono diversi tipi di escursioni con possibilità di trekking e addirittura percorsi sugli elefanti tra le comunità bunong.

I costi vanno da 25 a 16$ a seconda del gruppo più o meno numeroso.

Sono compresi i pasti, i trasporti e l'equipaggiamento da camping per i trekking di più giorni.

Con Enrico decidiamo di esplorare un po' i dintorni in moto che prendiamo in paese per 8$. Dopo aver fatto colazione al ristorante Sen Monorom II e benzina (4000 riel al litro) partiamo alla volta della cascata a 37 km di Bu Sra. Uscendo dal paese il primo tratto di strada é asfaltato, poi inizia il tratto in terra battuta. Addirittura poco dopo c'é una barriera dove si paga un pedaggio (3000 riel) nemmeno fosse un'autostrada! Poche case e tanta polvere rossa che si infila dappertutto e anche il paesaggio circostante si colora tutto lasciando di verde solo le zone più distanti dalle strade.

Purtroppo c'é la cattiva abitudine di bruciare tutto e ciò che mi aspettavo da questa regione non esiste per lo meno in qs stagione; niente foreste verdi e niente selva ma colline spelacchiate e in certi casi fumanti, nere carbonizzate...Pare sia parte della cultura locale distruggere le piante per rinnovare la terra.

Alla cascata arriviamo dopo circa un'ora e mezza anche perché l'ultimo tratto di strada é pieno di sassi.

La grande cascata ha due salti, é bella e scendendo da quella superiore ci arriviamo proprio sotto!

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Tornando indietro ci fermiamo a bere un caffè lungo la strada nel villaggio di Pulung.

Arrivati a Sen Monorom continuiamo alla volta di un'altra cascata chiamata Somnah S'daik o di Sen Monorom che dista solo 7 km. Una piccola cascata che si getta in piccolissimo laghetto.

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Finiamo la giornata sulla sommità di una collina da dove si vede un "mare verde" o "Sea Forest". Effettivamente é così, sembro un punto da cui la vista spazia verso nord e il Ratanakiri e il Vietnam anche se i colori sono sbiaditi per la foschia. Il tramonto é bellissimo tornando indietro.

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Paghiamo la moto e acquistiamo anche il biglietto del bus per domani per Phnom Penh (30000 riel) delle 7.30. Cena al Nature Lodge che raggiungiamo con un po' di difficoltà a causa del buio pesto.

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06-01-2010

Sveglia alle 6.15 e pronti per essere in paese per le 7. A piedi in una mattina freschetta.

Il bus é già pronto sulla strada principale ma abbiamo tempo per un caffè.

Puntuali si parte, alcune soste per far passare i camion dei lavori stradali, poi finalmente l'asfalto da Scuol in poi...

Arriviamo a Phnom Penh che sono le 15 e 30, siamo appena a sud rispetto alla stazione centrale e a piedi raggiungiamo la Capitol Guesthouse in street 182. La zona è trafficata, un incrocio dove motorini, biciclette e auto passano senza sosta. All'entrata della guesthouse i soliti tipi (poco loschi) che ti offrono servizi vari: droghe, ladies, massage, ecc ecc.

Scegliamo una camera economica doppia a 5$ con bagno in comune e ventilatore. A pianterreno c'é un ristorante e la Capitol tour organizza escursioni in tutta la Cambogia e in più vende i biglietti dei bus e anche per le boats per Siem Reap e Ho Chi Min City.

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Lungo il Mekong tanti locali con happy hour e una passeggiata gradevole per la brezza che arriva dal fiume.

La città é caotica e trafficatissima e i motorini assieme ai tuk tuk formano flotte agguerrite per strada. Bisogna fare molta attenzione nell'attraversare la strada ma anche solo per camminare. Tanti ristoranti semplici e piccole bancarelle dove gustare una zuppa, spiedini di carne, banane alla griglia e perfino insetti fritti!

Phnom Penh la capitale della Cambogia é una città viva anche di sera ma é bene fare sempre attenzione. Voci di scippi fatti da motociclisti ai danni di chi ha borse a tracolla o dei turisti ce ne sono sempre.

Ceniamo in street 182 alle tante bancarelle scegliendone una piuttosto affollata. Riso e gamberetti, brodino di verdure e verdure saltate sul wok.  

Un signore giapponese evidentemente con tanta voglia di parlare e molto interessato perchè italiani inizia nel suo discorso sull'Italia e sulla mafia. Non andrà mai in Sicilia. Gli rispondo che la Sicilia è stupenda e che se un giorno ci andrà si troverà benissimo. Lui insiste, sembra quasi avercela con me perchè sono convinto di quello che gli ho detto, no, la mafia lo rende insicuro... Alla fine non mi importa più nulla, sono solo convinto che se vuole conoscere il mondo non può fermarsi davanti alla mafia...

 

07-01-2010

Notte sofferta per me che mi alzo poco riposato e soprattutto martoriato dalle zanzare.

Prima colazione fatta a pianterreno con caffé, purtroppo nescafé accidenti, a lato però un negozio vende buone paste fresche, brioches e dolci.

Raggiungiamo a piedi ciò che per me e penso anche per molti altri rappresenta uno dei motivi della visita di Phnom Penh e addirittura della Cambogia. Il museo del genocidio di Tuol Sleng (Former Office S.21).

L'entrata costa 2$.

Tuol Sleng prima del 17 aprile del '75 fu una scuola.

Con l'instaurazione del regime dei khmer rouge la scuola venne trasformata in una prigione in cui i detenuti venivano torturati e alla fine uccisi. In questa prigione vennero portati uomini, donne e bambini. Nessuno veniva risparmiato e le condizioni terribili di questa agonia rappresentava l'apice della folle idea di rivoluzione operata da Pol Pot e i khmer rossi in Cambogia dal 1975 (17 aprile) al 1979 (7 gennaio).

I cambogiani vennero allontanati dalle città e trasferiti in villaggi per costituire un governo fatto di cooperative agricole. Le famiglie furono smembrate, la Cambogia era letteralmente una prigione a cielo aperto e la gente moriva di fame, di stenti e malattie.

Il museo testimonia le atrocità perpetrate in questa prigione, tutto é stato lasciato così come quando i vietnamiti trovarono il giorno della liberazione. Le aule erano usate per gli interrogatori e le torture servivano per estorcere confessioni e risposte false e tutto ciò che alla fine avrebbe portato alla condanna a morte.

I prigionieri restavano rinchiusi per alcuni mesi dopodiché venivano condotti nei campi di sterminio dove venivano uccisi (distrutti secondo i khmer rossi) e gettati in fosse comuni.

È un dovere ricordare e mantenere la memoria per quello che é stato. La visita di Tuol Sleng rappresenta per me tutta la solidarietà per chi soffre nel mondo...  

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Dopo aver assistito alla proiezione di un film documentario sulla storia di 2 innamorati durante il regime, usciamo per continuare a visitare Phnom Penh passando per il monumento alla rivoluzione e quello dell'amicizia con il Vietnam.

Infine ci sediamo per una birra in un locale lungo il Mekong dove si trovano tanti turisti.  

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Prima di tornare alla guesthouse acquistiamo il biglietto del bus della Phnom Penh Sorya transport per domattina alle 7.30 (4$) poi visitiamo dall'esterno il Wat Phnom.

Doccia e cena alla stessa bancarella di ieri al mercato vicino la nostra guestohouse dove per 10000 riel in 2 ci rifocilliamo con riso e verdure, noodles e gamberetti. Questa volta senza la compagnia dello strano giapponese!

 

08-01-2010

Un minibus puntualissimo alle 7 ci aspetta davanti alla nostra guesthouse, ci accompagnerà alla stazione dei bus della Phnom Penh Sorya dove saliremo sul bus delle 7.30 per Kampot (4$).

Dopo essere passati da Kep arriviamo a Kampot che sono le 12.30

Dopo aver sbaragliato l'assalto dei procacciatori di guesthouse e hotels a dir la verià piuttosto deboli scendendo dal bus, scegliamo di alloggiare alla Ta Eng Guesthouse a poca distanza.

La Guesthouse é su una via sterrata ma la casa é ben tenuta e il signore che ci viene incontro allegro e disponibile. Prendiamo una camera doppia con bagno (no acqua calda) per 6$ (3 $ a testa).

Kampot é una cittadina coloniale francese a pochi km dal mare a cui é collegata da un fiume. Prendiamo le bici (1.5$) per vedere un po' in giro anche i dintorni. Il lungo fiume é carino ma diversi edifici sono in uno stato terribile e sembra che da un momento all'altro cadano giù. Sembra di stare in una città terremotata.

Passiamo dal mercato vecchio (psar leu) dove compro il prodotto locale più famoso: il pepe. Il pepe (marek) di Kampot pare sia famoso in tutto il mondo (6$ al kg).

Sempre in bici proseguiamo senza meta, seguiamo per qualche km la strada per Kep notando una salina.

É sempre bello girare in bicicletta per le strade cambogiane, la gente ti saluta e sorride e i bambini tutti incuriositi salutano con gli immancabili "hello, hello!".

Ceniamo con una zuppa a base di riso tra bancarelle molto semplici.

Sinceramente Kampot mi ha sorpreso in negativo, ho trovato una cittadina 'svuotata' e forse priva di carattere anche se ci sarebbero alcune interessanti escursioni a due cascate e a Bokor Hil. Abbiamo ascoltato le impressioni di alcuni francesi fortemente delusi dall'escursione fatta al Parco Nazionale Bokor Hill.

Domattina nuova partenza, questa volta per la vicina Kep.

 

09-01-10

Decidiamo di lasciare la decadente Kampot per Kep. Prendiamo il biglietto  a 2$ direttamente in guesthouse. Il bus della Phnom Penh Sorya partirà alle 7.30 dall'incrocio da dove partono i bus, i minibus e i taxi.

Dopo poco più di mezzora siamo a Kep, piccola località balneare che prima del regime dei khmer rossi era in voga tra i benestanti cambogiani. Ora Kep si sta riprendendo ma lentamente, molto lentamente. Tante case abbandonate e nuove guesthouse in attesa di una ripresa turistica che é solo appena iniziata.

Non ci sono belle spiagge ma la collina coperta da jungla é ricchissima e dalla sommità immagino si possa avere uno splendido panorama.

A piedi ci incamminiamo verso la guesthouse Kukuluku sulla strada per Kampot ma pochi metri prima notiamo l'insegna del Tree Top Guesthouse sulla destra. Ci ispira questa struttura perché ai piedi della collina e immersa nel verde. Prendiamo una piccola camera in una capanna per soli 5$ con zanzariera e ventilatore, molto pulito ed ecologico. Questa guesthouse ha solo 6 mesi e dispone di graziosi bungalows sospesi molto belli. Molto carino anche il bar-ristorante tutto in legno, davvero grazioso così come la vista all'orizzonte.

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Per 1,5$ prendiamo anche le biciclette con cui andiamo al 'crab market' di Kep. Qui il granchio é la specialità locale e sul mare ci sono diversi ristoranti tutti in fila dai menù tutti uguali. I prezzi variano da 20000 a 30000 riel.

Ci sediamo, sono solo le 10.30 e scegliamo per colazione seppia (2500)alla griglia con riso (2000 riel), poi non ancora sazi prendiamo un pesce alla griglia (8000 riel). Una colazione diversa dal solito ma un paio di caffé nello stomaco dalle sette non placano certamente la fame.

Oramai anche i granchi non sono più quelli di una volta perché vengono presi troppo piccoli pronti per essere serviti ma in questo modo si stanno esaurendo.

Giriamo sempre in bici, la strada che esce da Kep verso Kampong Trach e a pochi km dal confine con il Vietnam.

Paesaggio rurale e poco traffico, in bici é splendido muoversi piano e la Cambogia é lenta come noi...

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Nel tornare indietro ne approfitto e trovo un parrucchiere, taglio dei capelli per 3$ e continui suggerimenti su cosa fare e se andare avanti, alla fine dico 'ok', la rapata é fatta, la frittata anche! Taglio "alla cambogiana" radere al suolo é più facile...

Per (quasi) concludere la Giornata proviamo anche a salire la strada oltre il Veranda Resort dove inizia il sentiero all'interno del Kep National Parc che in realtà non é un parco naturale protetto ma forse lo diventerà. Dopo 2,5 km arrivando a 182 metri d'altezza e aggirando la collina ci sono dei bei punti panoramici che danno prima verso nord su Kampot e la sua provincia poi verso sud con le isole cambogiane e Phu Quoc e le colline vietnamite.

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La strada poi continua scendendo per altri 5 km circa fino al paese.

Noi con le bici cinesi scegliamo di tornare sui nostri passi però mi accorgo di avere una gomma sgonfia. Adesso che mi ero sbattuto per la salita mi viene negata la parte più bella e cioé tutta la discesa per il ritorno! Porcaccia miseria! E non é finita perché nell'ultimo tratto sassoso, in sella alla bici cado a terra sbucciandomi mani e un ginocchio. Per fortuna nulla di serio ma ora devo assolutamente fare riparare la gomma.

Consiglio di fermarvi al Riel Bar, sulla strada per Kampot.

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www.kep-riel-bar.com

 

10-01-10

Oggi da Kep andrò sempre con Enrico sull'isola di Tonsay (Rabbit island), a poca distanza da Kep. Siamo d'accordo con un ragazzo che ci venderà il biglietto per 7,5$ andata e ritorno aspettandoci fuori dalla nostra guesthouse.

In auto con lui e un'altra turista russa arriviamo al molo da dove partono le barche a motore per l'isola. Arrivare al molo é facile ma con i bagagli meglio avere un passaggio perché sarà a circa 800 metri dal centro.

Dopo una mezzoretta l'isola dei conigli, sembra per la forma, si scende direttamente sulla spiaggia dove ci sono diversi bungalows piuttosto semplici e 3 o 4 ristoranti.

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Scegliamo un piccolo bungalow da 7 dollari con bagno, con un balconcino e amaca. Molto suggestivo e dall'atmosfera tropicale con le palme e alberi di casuarina.

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Ci sono già alcuni ospiti dell'isola alloggiati qui ma la maggior parte arriva qui in giornata.

Il mare non é quello dei Caraibi o di certe isole della Thailandia ma in generale la spiaggia é incantevole, molto tranquilla, silenziosa, pulita.

Assieme alla tipa russa facciamo un giretto; seguendo il cammino verso il posto di polizia (?) non si va da nessuna parte mentre nell'altra direzione c'é un sentiero che segue la costa. Troveremo un paio di spiagge solitarie e con una bella cornice di palme poi il sentiero si interrompe o forse si dovrebbe continuare lungo il tratto sassoso...

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Tornando indietro ci sediamo al tavolo di un bungalow solitario nella prima spiaggia incontrata e mangiamo qualcosa. Ci accorgiamo che i prezzi per mangiare qui sono più alti che altrove. É normale che sia così,siamo su un'isola, ogni merce acquista più valore.

Ceniamo al bar-ristorante con le lanterne colorate di carta, i tavolini in legno e le amache. C'é buona musica e per finire la giornata non si potrebbe desiderare di meglio ma...le zanzare dopo il tramonto sono assatanate! Impossibile resistervi mentre il repellente fa quello che può. Mi infilo i pantaloni e maglietta a maniche lunghe ma é solo grazie al vento che riusciamo a trattenerci e ordinare la cena.

Falò in spiaggia, il mare a un metro, pochi turisti...per quanto tempo sarà ancora così Koh Tonsay ?

 

11-01-10

Giornata dedicata completamente al più assoluto relax su quest'isoletta cambogiana davvero tranquilla.

All'orizzonte l'isola vietnamita di Phu Quoc geograficamente cambogiana, si mormora che nei prossimi anni dovrebbe diventare la 'Phuket' del Vietnam.

L'elettricità c'é solo dalle 18 alle 22, se dovete ricaricare camere fotografiche, telefoni cellulari o altri apparecchi elettronici tenete a mente questa informazione.

Colazione al ristorantino dove abbiamo cenato, poi gironzoliamo un po', prendo nota delle informazioni che mi dà Enrico su Trat e Bangkok dove andrò nei prossimi 3 giorni.

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In serata ultima cena per me qui sull'isola. Dopo qualche birretta un buon piatto di gamberetti con salsa al pepe nero di Kampot! Anche questa sera arrivano le zanzare dopo il tramonto ma alla fine spariscono e ci lasciano stare.

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12-01-10

Lascio Koh Tonsay e saluto il grande viaggiatore Enrico che proseguirà il suo viaggio in Vietnam e in Laos per tornare poi in Thailandia tra 3 mesi.

Grazie Enrico!

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Sono quasi le 7 e quasi subito arriva una barca per tornare indietro a Kep. Il biglietto ce l'ho già ed é valido anche per il ritorno.

Si parte! Un ultimo sguardo verso la bella spiaggia che si sta illuminando di sole e un arrivederci a Enrico che si fermerà altri 3 giorni.

Dopo 20 minuti sono al molo di Kep. Devo continuare per Kampot dove dovrei riuscire a salire su un mezzo per Koh Kong al confine con la Thailandia. La meta prefissata di oggi é la città di Trat in attesa di continuare domani per Bangkok.

Rifiuto un passaggio in tuk tuk per Kampot, mi vengono chiesti 8 $, allora mi incammino verso il centro quando si ferma un ragazzo in moto che si offre di accompagnarmi per 18000 riel (in bus costerebbe 2$).

Alla stazione di Kampot arrivo che sono le 8.15, chiedo per Koh Kong e mi vengono incontro in tanti 'sparando' prezzi diversi ma io rimango fermo a 6$ che é il prezzo già visto a Kampt nei giorni passati e che é quello equo per questa distanza. Ok, accetto con un minibus che si deve ancora riempire, ho quindi tempo per un'ottima colazione al bar dell'angolo che consiglio davvero: zuppa di pesce e noodles e caffé (7000 riel). Poco prima delle 9 sono già in viaggio, poco sole e finestrini aperti e il magnifico paesaggio che la Cambogia mi regala in quest'ultimo giorno in questo paese...

In miei compagni di viaggio su questo minibus sono gente semplice, umile e sorridente. In particolare quello seduto accanto a me é tutto vestito male e sporco e forse cercherà fortuna in Thailandia...

Il primo tratto fino al bivio per Sianoukville é contraddistinto dal classico paesaggio rurale cambogiano: pianura e mucche al pascolo con risaie e campi, case semplici di legno. A volte qualche piccola laguna o fiume, mangrovie che indicano la poca distanza dal mare. Costeggiamo il parco naturale di Bokor Hill fino al ponte di Ambel dove facciamo una sosta per pranzo. É mezzogiorno si riparte. Percorriamo il 'Koh Kong Conservation Corridor' ai piedi delle verdissime e misteriose montagne Cardamomi.

Alle 13.30 arriviamo a Koh Kong, bello il paesaggio a qualche km prima con diverse isolette in una grandissima laguna.

Appena scendo vengo 'catturato' per il proseguimento del viaggio fino al confine di Cham Yeam e Hat Lek (versante Thailandese). Mi accordo con un passaggio in moto per 80 Baht che includono anche il pedaggio stradale di 1200 riel. Sono 8 km di buona strada asfaltata che passa anche davanti a un casinò internazionale.

Alla frontiera in riva al mare sbrigo facilmente le formalità doganali, allo sportello 'departure' consegno il passaporto ai cambogiani che timbrano l'uscita e ritirano il talloncino di 'uscita' graffettato a Poipet, successivamente allo sportello thailandese poco più avanti compilo la solita cedola con la parte 'departure' e 'arrival' che consegno con il passaporto. Timbro e ritiro della pagina 'arrival' e permesso di soggiorno per 15 giorni e non di 30 come quando si entra con aereo.

Sono in Thailandia di nuovo dopo 15 bellissimi giorni in Cambogia che già mi manca...

Mi innervosisco subito dopo che un grassone con cappello da cow-boy tutto concentrato a mangiare frutta mi chiama con un verso da animale per dirmi che il suo minubus va a Trat. Costo del passaggio 120 baht da pagare subito!

Mi guardo un po' in giro ma non trovo altro e allora pago il ticket ma se questa é la Thailandia,beh..le buone maniere le ho lasciate in Cambogia. Speriamo di no.

Sul van con aria condizionata si parla inglese, accanto a me un signore in canottiera in versione 'pirata' dall'accattivante tatuaggio su una pelle da sessantenne, davanti a me tre 'damigelle' con occhiali da sole firmati nascoste dietro le tendine parasole, gli spifferi dell'aria condizionata che odio sempre di più: quanto vorrei tornare su un misero furgoncino traballante...

Forse il viaggio potrebbe concludersi così, ciò che racconterò da adesso saranno solo i giorni prima della partenza del ritorno a casa tra 3 giorni da Bangkok.

Domattina lascerò Trat per Bangkok dove passerò le ultime due notti, la prima della quale all'hotel Atlanta che ho già riservato grazie al consiglio di Enrico.

Dopo un'altra ora e mezza di viaggio sono a Trat. Con alcune indicazioni avute da Enrico e la foto della mappa sul display della mia camera fotografica cerco una Guesthouse. La Guesthouse Trat ben consigliata ha chiuso l'attività ma vicino ne trovo subito un'altra, la Orquid Guesthouse in cui entro. Prendo una camera singola per 100 bath senza bagno e con ventilatore, pulita e tranquilla.

C'é un abisso tra la Thailandia e la Cambogia. La prima impressione é di un altro mondo, pulizia per le strade, gente vestita bene, inglese parlato ovunque e bene, negozi e mercati, tutto quasi occidentalizzato ma asiatico al 100%. Giro un po' in Sukhumvit Road, entro al mercato e a quello notturno, bancarelle traboccanti di frutta e verdura, di carni, di pesce e crostacei, e poi tanti venditori di cibo pronto tutti ordinati e in fila tra loro. La differenza con la Cambogia é evidente, quest'ultima povera e sporca, caotica e disordinata, disperata e giovane mentre la Thailandia vicina di casa ricca dalla forte impronta anglosassone e ben educata che dà l'impressione di essere un posto felice in cui vivere...

Ma adesso é ora di cena, abbastanza stanco ma pronto per una buona cena.

In Thailandia hanno delle specie di fagolini ma lunghi...lunghi..lunghi che sono proprio buoni croccanti così.

Penso di essere dimagrito dopo questo viaggio ma se in questi 3 giorni di Thailandia assaggio così mi sa che vado in pari...eh!

Dopo un aperitivo con gamberetti e queste verdure e una birra (130 bht) vado al mercato, l'assortimento é spaziale per tutti i gusti. Prendo e scelgo ciò che desidero, calamari e gamberetti, verdure e riso e poi, non so come, dico anche 'spicy' e lì mi frego del tutto. Un buon piatto abbondante ma la bocca scotta e urla...per fortuna che qui non mi capiscono..!        

Alla fine conto di 30 baht, da non crederci!

 

13-01-10

Mi sveglio che sono da poco passate le 6, una notte abbastanza buona ma prima di addormentarmi i soliti mosquitos che rompono sempre.

Da Trat andrò a Bangkok in bus. Raggiungo il terminal dei bus a piedi, a quest'ora non trovo né tuk tuk né pick-up service (songthaew), un chilometro circa di strada uscendo da Sukhumvit Road e poi in fondo girando a destra.

Subito compro un biglietto per Bangkok (arriverò al terminal dei bus est di Ekkamai) per 241 baht, 300 km. Autobus della compagnia Cherdchai Tour con aria condizionata, hostess che ti accompagna al tuo posto, tv e le solite tendine parasole colorate in raso...

Alle 8.30 arriviamo a Chantaburi, alle 12 fermata in periferia di Bangkok e dopo mezz'ora sono a Ekkamai il terminal dei bus orientale di Bangkok.

Una megalopoli la capitale della Thailandia, già si é circondati da alti grattacieli e palazzi, centri commerciali, svincoli di grande arterie stradali, la ferrovia sopraelevata dello Sky Train e poi il traffico e tantissima gente.

Per arrivare all'hotel che ho riservato, l'Hotel Atlanta www.theatlantahotelbangkok.com é semplice, subito accanto al terminal Ekkamai c'é la fermata omonima dello Sky Train. Salgo, pago 25 baht alle macchinette automatiche, la tariffa é in base alla distanza della fermata dove si uscirà che nel mio caso sarà Phloen Chit dopo sole 5 fermate. Il biglietto va inserito nell'apposita fessura al passaggio e ritirato, servirà di nuovo per uscire dalla porta automatica. Mi dirigo quindi a piedi in Sukhumvit road, Soi 2, 78.

Come ben detto da Enrico entrando all'Hotel Atlanta si torna indietro di cinquant'anni! É dal 1952 che esiste questo albergo dal fascino retrò, tutto sembra rimasto cristallizzato in quegli anni. La camera che ho é al quarto piano (d-10), costa 500 baht + 35 baht di tasse (7%) con ventilatore e bagno, é pulita e ha anche un piccolo balcone.

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C'è il ristorante, internet, servizio di lavanderia, piscina all'aperto (il primo hotel in Thailandia ad averla!), giardino botanico, sala per lettura e scrittoio.

Se proprio devo fare un appunto, i dipendenti mi sono sembrati un po' freddi e 'antipatici', forse perché non mi conosconco oppure  vedendomi arrivare con lo zaino, le scarpe sporche e i pantaloni con un piccolo strappo si sono un po' trattenuti...

Pomeriggio tutto in giro stancandomi camminando sia in Sukhumvit che in Silom Road. Grandi negozi commerciali e di grande marca tra bancarelle che vendono di tutto.

Il traffico é ben controllato da abili poliziotti che fischiettano come fringuelli.

Ceno in hotel bene, con riso, gamberetti e carne fritti con verdure.

 

14-01-10

Oggi per iniziare lascerò l'hotel visto che la riservazione solo per una notte, andrò nella zona di Khaosan Road.

Prendo lo Sky Train (bts) a Phloen Chit per Saphan Taksin 35 bht, cambio linea a Siam.

Il ferry Chao Phraya express parte ogni 10-15 minuti dal molo centrale appena sotto al ponte Taksin, il biglietto si fa a bordo e costa 13 bath. Scendo alla fermata numero 13 di Phra Arthit. In tutto ci si impiega una mezzoretta. Phra Arthit é nel quartire di Ban Lumpu e Khaosan Road é la via più conosciuta per essere quella in cui i turisti, viaggiatori low budget si ritrovano e si mischiano agli abitanti che qui hanno dato vita a un mercato aperto 24 ore su 24 con guesthouse, bar, ristoranti, centri di massaggio e di tatuaggi, agenzie viaggio dove si possono fare anche i visti per i paesi che lo necessitano come la Cambogia, il Vietnam, l'India, il Laos, ecc., bancarelle e ambulanti vari, qui si trova davvero di tutto.

Cerco una guesthouse, alla fine accetto una camera al Green Guesthouse in Rambuttri Road, nel tratto stretto prima di curvare. Camera doppia con aria condizionata, tv e bagno, costo 550 baht.

Subito faccio il biglietto appena sotto per il minibus che domattina alle 6 mi porterà in aeroporto, costo 150 baht.

Dopo una strana colazione fatta per strada con riso, zuppa di pollo con latte di cocco e un uovo sopra (?), inizio a farmi un giro occupandomi la giornata.

Seguendo la cartina mi dirigo verso il mercato dei fiori che ricordavo essere così esuberante. Percorrono tutta la via Asadang che segue un canale interno. Facile e piacevole con venditori di oggetti usati poi é la volta dei riparatori di televisori, radio, cd ecc. Incredibile!

Torno indietro seguendo il fiume, passo vicino al Royal Palace e al Wat Po con il Buddha sdraiato, tra i tanti mercatini e le bancarelle, innumerevoli "trappole" per turisti...

 

15-01-10

Puntuale arriva il minibus alle 5.50, recuperati altri viaggiatori per il passaggio in aeroporto dove arriviamo dopo una quarantina di minuti. Il traffico è già sostenuto a Bangkok e sono solo le 6.

Il nuovo aeroporto internazionale di Bangkok è moderno ed efficiente, cambio gli ultimi baht avanzati, faccio il check in e sono pronto per il controllo passaporti e ai raggi x...

 

 

 

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NOTE DI VIAGGIO:

Costo della vita: molto economico vivere in Cambogia. Un viaggio estremamente a basso costo.

Si usano riel e dollari ovunque. Gli atm (accettate carte visa, mastercard e cirrus, plus) rilasciano solo dollari. Per avere riel ci sono cambiavalute nei pressi dei mercati ma basta chiedere e troverete presto chi vi aiuterà.

Il turismo ha portato a un aumento sensibile dei prezzi.

Consiglio l'utilizzo dei riel perché moneta locale accettata da tutti.

Portate con voi come contante gli us $. Le altre monete, tra cui l'euro, sono un po' svalutate.

 

Sicurezza: mai avuto seccature dalla gente.

Come in tutto il mondo i furbetti ci sono anche qua e nei confronti degli stranieri esiste già una certa discriminazione su alcuni prezzi.

Molto tranquillo ovunque, mai percepito brutte sensazioni ma evitate di girare di sera in strade isolate e buie a Phnom Penh.

 

Lingua: l'inglese é parlato abbastanza nei luoghi turistici mentre la maggior parte della gente non lo parla oppure sa solo il minimo indispensabile.

Qualcuno parla il francese che é ricordato dagli anziani.

Molto utile imparare parole nella lingua locale khmer (come sempre del resto!) anche se non é per nulla facile.

 

Clima: caldo ma non secco, temperature di 32-34° x le massime e di 22-26° le minime.

Attenzione al sole che é sempre piuttosto 'velato' ma é meglio non scherzare ! Sembra che la velatura del cielo sia dovuta all'inquinamento (incendi?) dell'aria.

 

Cucina: interessante per l'uso di fresche spezie come la citronella, lo zenzero, il latte di cocco, il coriandolo, ilbpppepe, la pasta di pesce, lemongrass, in zuppe e verdure sempre al dente con cui mischiano riso (bai), pasta (noodles) e carni diverse. Certamente piatti semplici e poveri ma saporiti e molto profumati. Ottime le zuppe!

Al mare potrete trovare pesce e gamberi sempre freschi, granchio al pepe. Ma non aspettatevi piatti elaborati.

Lungo il Mekong si può trovare come specialità locale il 'koblan': sticky rice, cioé riso, fagioli e cocco cotti alla brace dentro un involucro di bambù. Potrete trovare queste specialità un po' ovunque sulla strada e nei mercati ( 1000-3000 riel).

Un pasto costa da 2000-10000 riel 0.5-2.5$ in locali semplici escluso il bere (birra 1 $ la bottiglia o lattina (2000-4000 riel), 2-2.5 $ la bottiglia grande).

Il caffé nerissimo é molto buono e viene bevuto da solo o con aggiunta di latte oppure freddo con ghiaccio in boccali da birra. Anche il té (chiaro)sempre pronto e gratuito per chi consuma seduto al tavolo.

Le marche di birra più comuni Angkor, Anchor, Black Panter (8°!), Klang, ecc.

Il caffé é buono, a mio parere molto buono. Evitate quindi il nescafé che potrebbe esservi proposto in quanto stranieri.

Solitamente i locali bevono il caffé con latte condensato oppure con ghiaccio (caafé tekkò).

Il caffé nero (caafé khmau) a volte vi verrà servito in un bicchiere immerso a sua volta in un'altra tazzina con dell'acqua...però non chiedetemi il perché..eh!

 

Trasporti: bus, minibus, taxi, taxi collettivi, tuk tuk, moto, pick-up, ecc.

Sono diversi i mezzi a disposizione per muoversi in Cambogia, le agenzie di informazioni turistiche e le guesthouse possono sempre aiutare nel preparare un viaggio e nel vendervi il biglietto giusto. I prezzi dei bus sono uniformati con leggere differenze ma confrontate sempre con altre agenzie e chiedendo in giro.

I tuk tuk permettono spostamenti all'interno delle città e per tour nei dintorni.

Come compagnia di autobus consiglio la Phnom Penh Sorya 168, puntuale e affidabile.

La bicicletta é un buon mezzo che consente di avere un contatto più forte con la gente del posto. Facilissimo noleggiare le bici sempre di fabbricazione cinese, a volte con il cambio.

 

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Le cose strane che ho visto:

Khaosan Road con i massaggi ai piedi fatti dai pesci.

Il Lovetaurant vicino Phra Arthit a Bangkok.

I ragni fritti e altri insetti venduti da bancarelle ambulanti sul Mekong a Phnom Penh.

Lo zucchero messo nelle zuppe salate e piccanti.

La 'happy pizza' di Siem Reap con rucola di marijuana.

I video con le commedie comiche cambogiane sui bus.

I bar del mattino e le colazioni guardando tutti la tv.

L'inglese parlato non parlato dai cambogiani.

I 'same same' indicando le cose.

I viaggiatori con gli zaini pesanti.

I rumori mentre mangiano e aspirano dalle ciotole "succhiando" le zuppette...

Gli antipatici cinesi che hanno in mano il "business"...

La scuola poi diventata prigione e museo del genocidio a Phnom Penh e la cattiveria dei khmer rossi.

 

 

Cambogia 519.jpg (1184768 byte)

 

Speso  e Prelevato:

440 $ contanti

100€ prelevati

2000 bht (40€)(airport) 28-12-09

2000 bht (40€)Bangkok 13-01-10

1000 bht (20)Bangkok 14-01-10

 

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Spese:

150 bht airport bus Bangkok

14 bht bus per Mochit

207 bht bus per Aranya Prateh

40 bht mototaxi Aranya Prateh

250 bht 'Market Hotel' Aranya Prateh

250 bht cena Hotel Aranya Prateh

80 bht tuk tuk x frontiera

100 bht (mancetta x visa)

20 $ (visto Cambogia)

300 bht taxi Poi Pet-Battambang

60 bht cambiati con 7000 riel

20 $ biglietto boat x Siem Reap

100 $ cambiati con 417000 riel

8000 riel x noleggio bici

24000 riel (6 $) Hotel Moronom a Battambang

14 $ Babel Guesthouse Siem Reap

100000 riel (24$) Bun Kao Guesthouse Siem Reap (2 notti)

40 $ biglietto entrata 3 gg Angkor Wat

7$ tuk tuk 1 gennaio

12$ bus x Kratie

40000 riel Guesthouse U-Homg II Kratie x 2 notti

8000 riel bici a Kratie

2000 x 2 riel traghetto Koh Trong

7$ minibus da Kratie x Sen Monorom

5$ x 2 notti Nature Lodge Sen Monorom

8000 riel  moto a Sen Monorom

8000 riel benzina a Sen Monorom

30000 riel bus Sen Monorom-Phnom Penh

5$ x 2 notti Capitol Guesthouse Phnom Penh

4$ bus Phnom Penh-Kampot

12000 riel Ta Eng Guesthouse a Kampot

8000 riel bus Kampot-Kep

10000 riel Tree Top Bungalows a Kep

30000 riel boat Kep-Koh Tonsay

28000 riel bungalow Koh Tonsay (2 notti)

18000 riel Kep-Kampot in motodop

6$ Kampot-Koh Kong

80 bht Koh Kong-Hat Lek

120 bht Hat Lek-Trat

100 bht Orquid Guesthouse a Trat

241 bht Trat-Bangkok

500 bht Hotel Atlanta Bangkok

550 bht Green Guesthouse Bangkok

150 bht bus x aeroporto Bangkok

 

 

 

Costi pernottamenti:

1.       250 bht 'Market Hotel' Aranya Prateh

2.       24000 riel (6 $) Hotel Moronom a Battambang

3.       14 $ Babel Guesthouse Siem Reap

4.       100000 riel (24$) (2 notti) Bun Kao Guesthouse

5.        

6.       40000 (2 notti) riel Guesthouse U-Homg II Kratie

7.        

8.       5$ x 2 notti Nature Lodge Sen Monorom

9.        

10.    5$ x 2 notti Capitol Guesthouse Phnom Penh

11.     

12.    12000 riel Ta Eng Guesthouse a Kampot

13.    10000 riel Tree Top Bungalows a Kep

14.    28000 riel (2 notti) bungalow Koh
Tonsay

15.     

16.    100 bht Orquid Guesthouse a Trat

17.    535  bht Hotel Atlanta Bangkok

18.    550 bht Green Guesthouse Bangkok

 

 

 

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Vocabolarietto khmer-italiano

Sus rai = ciao

Aao khoun = grazie

Aao khoun cheran = molte grazie

Li'hhai= arrivederci

Som li-assàn= arrivederci

Som = per favore

Lo ooh= buono

Keht loy = conto

Si = baat

No = atté

Muy 1

Pii 2

Bei 3

Buan 4

Bram 5

Bram muy 6

Bram pii 7

Ddapp 10

Ddapp bram bei 18

Muy roi 100

Muy poan 1000

Saaht = bello

Tom = grande

Gnom = io

Knay = giorno

Pane = nohm paang

Pepe = marik

Caffé nero = caafé khmau

Caffé = caafé tekkò

Verdure = bonn-lai

Sale = ambàl

Zucchero = skoo-soo

 

www.mekongdiscoverytrail.com

www.mondulkiri.com

www.naturelodgecambodia.com

www.farmlink-cambodia.com

www.theatlantahotelbangkok.com

www.cambodiatribunalmonitor.org 

 

 

Invito tutti a scegliere un viaggio in Cambogia

    perché é giusto,

perché viaggiare é bello,

    perché la Cambogia ha bisogno di essere amata...

I invite everyone to choose a trip to Cambodia
because it is right,
because travelling is beautiful
because Cambodia needs to be loved

 

 

Cambogia 500.jpg (4357537 byte)    Cambogia 511.jpg (4098713 byte)

Battambang - Siem Reap - Angkor Wat - Kratie - Sen Monorom. Mundulkiri - Phnom Penh - Kampot - Kep - Koh Toonsai - Koh Kong

 

Cambogia 193.jpg (4841808 byte)

Michele

michele@viaggiareliberi.it

 

    

 

 

 

 

Lettere sulla Cambogia

 

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