Berlino
Germania
Diario di viaggio 30 aprile – 4 maggio 2010
di
Domenico: Vai
al mio blog, vedi altre foto,
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Tutti
pazzi per Berlino. Tranne me, credo. Pur studiando tedesco per passione, Berlino
è sempre rimasta in coda tra le mie città da visitare. Ammetto che una volta
vista, Berlino mi è apparsa molto meglio di quanto immaginassi anche se, in
tutta onestà, non è tra le città europee più affascinanti. I confronti tra
città e città non vanno mai presi troppo sul serio; inoltre ogni luogo ha la
sua storia e quella di Berlino, sopratutto quella del XX secolo, è ben fitta di
eventi dai quali la città è risorta in modo impeccabile ma che, nello stesso
tempo, l'hanno privata del proprio passato.
Agli
occhi del turista Berlino appare sfiorare la perfezione per ordine e pulizia, è
metropoli a misura d'uomo e di bicicletta (trovare una salita è impresa ardua),
senza traffico e servita capillarmente da metro, tram e autobus che spaccano il
minuto. Eppure, come dicevo, le tracce della storia della città oramai non ci
sono più e Berlino pecca un po' in calore che pure le città nordiche hanno.
Rasa
al suolo durante la II Guerra Mondiale, la capitale tedesca è stata a lungo
meta turistica per il suo muro, oltre che per la sua ben nota vita notturna
esplosa negli anni Venti grazie a poeti, scrittori e musicisti che fecero di
Berlino Stadt der Musik und des Theaters. Per non parlare
dell'emancipazione sessuale e sociale la cui fama resiste anche oggi.
Dei 155 km di muro (di cui 43 in percorso urbano) oggi ne è rimasta solo qualche traccia e il tratto più lungo dell’East Side Gallery (lungo Mühlenstrasse) si estende per circa 1 km, non ha più il filo spinato ed è stato ricoperto da murales, ma ancora oggi emana tutto il suo peso storico. Le due Berlino di una volta oggi non ci sono più e la parola “Berlino” ha di nuovo un significato univoco. Noi, quelle diversità che per forza di cose si crearono in poco tempo a partire dal 12 agosto 1961, quando i primi blocchi cominciarono a ergersi in città, non siamo riuscite a coglierle in profondità.
Di
quei tempi resta oggi la Brandenburger Tor,
splendidamente restaurata, simbolo di Berlino e per trent'anni simbolo della
divisione della città e forse del mondo stesso. Posta a cavallo dell'ex confine
tra Berlino Est e Berlino Ovest, la porta poteva essere guardata dai cittadini
dell'Ovest solo attraverso i buchi del muro; per i cittadini dell'est andava
anche peggio e per loro era meglio non avvicinarsi.Senza il muro, Berlino avrà
forse perso un simbolo turistico, ma finalmente si è liberata di un peso
esistenziale.
Nella
nostra breve esperienza, Berlino ci è apparsa come una austera e silenziosa
città nordica, un po’ grigia (sarà stata colpa anche del tempo), moderna
nella sua razionalità e nello stesso tempo giovane e vitale. Paradossalmente,
seppur dalle pareti dei suoi edifici non emana antichità, si avverte, non se ne
può fare a meno, tutto il peso del suo recente passato.
Alloggio
Posso
suggerire senza dubbio l’Holiday Inn Express in Stresemannstraße, per
posizione, vicinanza a linea S-Bahn, arredo della camera e colazione (in stile
tedesco, con dolci, prosciutto, formaggio, uova). Abbiamo alloggiato solo una
notte al costo di 73€ per una camera doppia. Per il resto del soggiorno
abbiamo pernottato in appartamento scambiato con Homelink.
Volo
e collegamenti con aeroporto Shönefeld
Il
volo Easyjet da Ciampino verso Shönefeld parte con un po’di ritardo; al
ritorno addirittura di 2 ore! Il servizio Easyjet mi sembra molto scadente.
All’andata è impossibile fare il chek-in on line, mentre a Berlino non viene
data alcuna precedenza ai passeggeri con speady boarding.
Noi
imbarchiamo il bagaglio a mano. Agli aeroporti i controlli sono rigidi (ne passa
solo uno) eppure lo spazio nel vettore non è sufficiente per tutti i bagagli
così che, al ritorno, alcuni sono dirottati in stiva. All’aeroporto di Shönefeld
vengono controllate anche le dimensioni delle borse che devono entrare
nell’apposito cesto.
Inutile
dire che un aeroporto di Berlino sia ben collegato alla città.
Appena
usciti dall’aerea passeggeri di Shönefeld Flughafen troverete indicazioni
degli autobus di linea in partenza con relativi orari e quelle per i pullman
privati. Non c’è una U-Bahn ma a qualche minuto di cammino si può prendere
la S-Bahn (linea S45) che con un paio di cambi (molto semplici e rapidi) vi
porta in città in circa un'ora. All'aeroporto troverete ampia offerta di mappe
e volantini e un ufficio informazioni.
Trasporti
locali: biciclette
Berlino
è città perfetta per le biciclette perché è praticamente tutta in piano (un
raro esempio di salita è Weinsbergsweg, non lontano dal Berliner Prater,
storica birreria all'aperto della città). Non ci sono sempre le corsie
riservate, molto spesso sono a raso sui marciapiedi appena visibili per una
colorazione diversa. Il noleggio non è molto economico e si aggira intorno ai
12€ al giorno. Abbiamo trovato due negozi che noleggiano bici: uno è
nell’edificio sotto la Fernsehturm lato Marienkirche; l’altro su Eberstraße,
più o meno all’incrocio con Lennestraße.
L’alternativa
è il servizio “Call a bike” che permette di prendere le biciclette con un
sms dopo registrazione al sito della DB. Ci sono alcuni stalli in città (c’è
una postazione proprio tra Eberstraße e Lennestraße) ma da quello che ho
capito la bicicletta può essere rilasciata in qualsiasi posto della città
bloccandola con lo stesso codice usato per aprirla.
Le
bici possono essere trasportate nelle metro ma mi sembra che sia richiesto il
biglietto anche per loro.
Trasporti
locali: metro e autobus
U-Bahn
e S-Bahn hanno una rete fittissima che porta ovunque (purtroppo quasi sempre non
ci sono scale mobili); a queste si aggiungono i tram e gli autobus che spaccano
il minuto (gli orari sono a tutte le fermate). Quindi a Berlino non c’è
bisogno di null’altro per muoversi!
Gli
orari del trasporto sul ferro vanno (più o meno) dalle 4.30 a mezzanotte,
talvolta anche fino alla 1.30. Poi ci sono gli autobus notturni.
I
costi non sono da poco, ma sono senza dubbio proporzionali al servizio. La corsa
unica vale 2,10€ per muoversi nelle zone A e B (praticamente tutta Berlino).
Di sicuro più conveniente è la Welcome Card che può essere acquistata
in tre tagli. Noi scegliamo quella da 5 giorni al costo di 34,90€ compreso
trasferimento dall’aeroporto (che è in zona “C” seppur di una unica
fermata). La Welcome Card permette ingressi ridotti in alcuni musei o palazzi
che però essenzialmente non sono i più celebri.
Nelle
metro di Berlino non ci sono tornelli! Il senso civico dei berlinesi è tale che
tutti obliterano il biglietto prima di prendere il treno. Sugli autobus si sale
davanti e si può fare il biglietto a bordo, obliterare quello che si ha oppure
mostrare la Welcome card.
Sono
famosissimi gli autobus della linea 100 e 200 perché hanno un percorso che fa
il giro turistico della città e spesso sono a due piani (e infatti i posti in
prima fila sono presi d'assalto). Il 100 in particolare attraversa il Tiergarten
e passa accanto al Reichstag.
Tempo
e temperatura
Se
considero che qualche giorno prima della partenza i cieli (e gli aeroporti)
delle città del nord Europa subivano gli effetti dell’eruzione del vulcano
islandese Eyjafjallajkull, posso solo essere soddisfatto delle condizioni meteo
che abbiamo trovato.
Nello
specifico però non credo ci sia andata molto bene: primi tre giorni di cielo
variabile tendente al sereno, ultimi due con molte nuvole e un po’ di pioggia
fine. Temperature tra 12°C e 18°C.
Cosa
abbiamo visto
Berlino
offre molto da vedere e noi che la visitiamo per la prima volta dobbiamo fare
una selezione. Amiche tedesche mi avevano consigliato di stare alla larga da
alcune zone (Brandenburger Tor e zona Est in genere) durante le celebrazioni del
1°maggio.
Ecco
i miei commenti su alcune delle cose che abbiamo visto.
Alexanderplatz
(foto a sinistra): è
una delle piazze più grandi e note di Berlino, ma da vedere non c'è niente. È
snodo importante dei trasporti locali e da qui si arriva al Nikolaiviertel, alla
Fernsehturm e ci si può muovere verso Prenzlauer Berg.
Unter
den Linden:
è d’obbligo la passeggiata “sotto i tigli” della strada più famosa di
Berlino. Il viale unisce la porta di Brandeburgo con l’isola dei musei
fiancheggiando palazzi e luoghi storici come Bebelplatz, dove si tenne il rogo
dei libri sgraditi al nazismo nel 1933.
East
Side Gallery: si
trova il tratto più lungo di muro, ricoperto di murales e privo del filo
spinato. A vederlo adesso sembra un tipico muro cittadino, ma un è molto meglio
del posticcio Check Point Charlie!
Gendarmenmarkt
(foto a destra):
è una bellissima piazza che a luglio si anima anche dei concerti dei Berliner
Symphoniker. Le due chiese a Gendarmenmarkt non offrono però molto. Il Deutscher
Dom è oggi un museo dedicato alla storia della democrazia tedesca, molto
elegante nella sua struttura interna in mattoni e le scale che si avvolgo verso
l’alto. Il Französischer Dom è molto spoglio.
Purtroppo
troviamo un concerto alla Schauspeilhaus (o Konzerthaus, la
costruzione tra le due chiese) e nessuna visita si concilia con i nostri orari.
Kürfurstendamm
(Kudamm):
elegante e celebre viale che si estende per circa 3,5 km, trasformato da Bismark
da semplice sentiero a boulevard sul modello degli Champs-Elysées parigini. Il
meglio lo si trova soprattutto da Leibnizstraße salendo verso il Tiergarten. La
strada porta alla Kaiser Wilhelm Gedächnitiskirche e poco oltre al KadeWe, noto
centro commerciale berlinese.
La
Kaiser Wilhelm Gedächnitiskirche, detta anche “il dente cariato”, fu
costruita in onore dell'imperatore Guglielmo I nel 1881 e fu parzialmente
distrutta da un bombardamento nel 1943. La chiesa è oggi ancora in quello stato
poiché i berlinesi decisero di farla diventare un simbolo della guerra.
Nikolaiviertel:
poco distante dal municipio si trova questo piccolo e compatto pezzo della
vecchia Berlino, tra strade acciottolate e case di altra epoca. Anche questa
zona è frutto di ricostruzione post guerra, anzi per la precisione è opera
della allora RDT della metà degli anni 80 del XX secolo. Solo un paio di case
sono originali e anche la Nikolaikirche è stata riedificata, ma la zona
è molto caratteristica e di sera si possono trovare diverse birrerie e
ristoranti dall'atmosfera molto accolgiente. La Nikolaikirche è molto bella da
fuori, mentre l'interno (ingresso 5€) è un modesto museo dedicato alla storia
della chiesa stessa (posso dire che la chiesa, vista dall’esterno, invoglia
molto la visita, ma dentro non c’è molto da vedere). Le cose più
interessanti sono i pannelli divulgativi interattivi.
Kulturforum
e Gemäldegalerie:
La Gemäldegalerie (Ingresso 8€) è l’unico museo che abbiamo
scelto di vedere; la visita senza dubbio è valida ma richiede almeno tre ore.
Il Kulturforum nacque nel dopoguerra come sede di alcune istituzioni
culturali quali la Philarmonie, nuova sede della Berliner Philarmoniker,
il Museo degli strumenti musicali e, appunto, la Gemäldegalerie.
L'architettonica esterna non mi dice assolutamente nulla. Per quanto riguarda
l'interno della Gemäldegalerie, il museo è illuminato naturalmente dalla luce
esterna con una ottima resa per chi osserva i quadri.
Charlottenburg
Schloss:
Charlottenburg una volta era una città a sé intorno al castello omonimo
costruito dal re prussiamo Federico I per la moglie Sophie Charlotte. Il palazzo
di Charlottenburg (14 €) è molto bello anche se quasi del tutto ricostruito
(inclusi arredi interni), soprattutto l’Altes Schloß, mentre nella Neuer Flügel
(Nuova ala) attira soprattutto il primo piano con la sala bianca e la galleria
dorata. La visita al giardino (ingresso gratuito) è piacevole, ma non è ai
livelli dei migliori giardini europei. La nostra visita al Charottenburg Schloß
dura dalle 10 di mattina a circa le 16 del pomeriggio e non vediamo tutti i
palazzi. Il palazzo vecchi e quello nuovo richiedono circa 3 ore con l'audioguida.
Il Belvedere in fondo al parco si può anche evitare.
Rathaus:
detto
anche Rotes Rathaus, per il colore rossastro dei mattoni o forse per il
colore politico della città. Il municipio è liberamente visitabile (meglio la
mattina) tranne in caso di eventi politici. Non c'è molto da vedere, ma è
molto interessante l'idea di accoglienza che dà un municipio aperto a chiunque.
Molto interessante anche il pannello multimediale che con un tocco della mano
fornisce foto, posizione e breve storia di tutto quello che c'è da vedere a
Berlino.
Museum
Insel e Berliner Dom:
Penso valga la pena concedersi poco più di mezz’ora per visitare il
duomo di Berlino (ingresso 5€ senza audioguida, 8€ con audioguida). Il duomo
non è grande e noi non saliamo sulla cupola da dove si può avere una veduta
della città dall’alto. È impressionante la cripta degli Hohenzollern con le
94 bare della famiglia reale! Accanto al duomo c’è l’isola dei musei, che
racchiude importanti musei come il Pergamonmuseum. Noi facciamo solo due passi
fuori, non avremo altro tempo da dedicarci.
Sony
Center:
è
il cuore di Potsdamer Platz, la piazza dove il 10 novembre 1999 si cominciò ad
abbattere il muro. La piazza era un tempo un prestigioso luogo di incontri e di
commerci, ma la guerra l'ha trasformata in un enorme spazio vuoto che è stato
oggetto di grandi piani urbanistici. Il Sony Center è una costruzione
moderna molto elegante e funzionale che racchiude anche il Filmmuseum Berlin.
Anche la sera si sta bene: la copertura si colora e la fontana si presta a
piccoli giochi d'acqua.
Hackescher
Markt e dintorni:
la zona (che vide diversi orrori nazisti) è famosa per le abitazioni tipiche di
inizio XX secolo. In particolare il Hackesche Höfe è una vera e propria
attrazione turistica essendo costituito da 8 cortili collegati e circondati da
edifici (uno dei quali rivestito da piastrelle in art noveau di Berlino) che
contengono negozi, bar e cinema. Non fermatevi al primo cortile!
Il
giro che consiglio è intorno a Rosenthaler Strasse e Sophienstrasse.
Reichstag:
il
palazzone del Parlamento Centrale (che risale al 1894) fu prima seriamente
danneggiato da un sospetto incendio nel 1933 (Hitler non mise mai piede nel
Parlamento nè si curò del suo restauro) e poi ulteriormente distrutto dai
bombardamenti della II Guerra Mondiale.
Il
Reichstag si trova a pochi passi dalla Porta di Brandeburgo e praticamente sulla
linea del muro (in zona ex RFD); negli anni 90 del secolo scorso ritornò al
centro della vita politica tedesca quando si votò per Berlino capitale. Adesso,
oltre alla sua ristrutturazione, ospita la famosa cupola in vetro cui si accede
liberamente dalle 10 del mattino a mezzanotte (ultimo accesso ore 22). La coda
può essere lunga (per avere un‘idea, quando la fila raggiunge la bandiera
davanti al palazzo occorre circa un'ora per entrare; ci sono poi circa 20 minuti
per le operazioni al metal detector. La visita dura più o meno un'ora) ma la
salita della cupola è un ottimo modo per avvicinarsi a Berlino o per salutarla.
Infatti ai visitatori viene data una audioguida automatica che descrive ciò che
si vede pian piano che si sale verso la terrazza. La cupola permette
l'aerazione della sala del parlamento (anch'essa visitabile ma su appuntamento)
e l'illuminazione diurna; essa è aperta in cima ma la sua forma di imbuto
permette la raccolta dell'acqua piovana senza che questa finisca all'interno.
Neue
Synagoge: Vediamo
solo la cappella. Onestamente, non c'è proprio niente da vedere!
Denkmal
für die erodete Juden Europas: controverso
monumento alle vittime dell'olocausto, situato nel quartiere degli uffici
governatici. L'opera è costituita da 2711 pilastri in cemento diversi tra
loro solo per altezza che formano una specie di tetra foresta. Della tragedia
che fu non mi viene trasmesso nulla e piuttosto la costruzione è un labirinto
adatto a bimbi e anche ai grandi.
Penso
sia da vedere anche il Tiergarten, ma è davvero molto grande e quindi potrei
suggerire una visita in bici. Noi infatti ci addentriamo per un po’, ma
realizziamo che camminare da Brandenburger Tor verso il Neuer See è impresa che
porterebbe via ore!
Dove
Mangiare
Abbiamo
trovato la cucina di Berlino monotona. Devo ammettere che è una delle città
dove ho mangiato peggio per l'insistere sul wurst e la carne di maiale in
generale. La boulette non è diversa dalle nostre polpette e viene
servita con verdure oppure, come capitatoci al „Zum Nussbaum“ con ben 3 uova
al tegame e mezzo uovo sodo!
Da
bere, oltre alle solite birre, potete provare la Berliner weisser, tipica
del posto, nelle colorazioni rosso e verde. Questa birra, insieme alla Radler,
è a bassa gradazione alcolica. L'ho trovata molto dolce, più simile a una
bevanda che a una birra. Tra le bevande analcoliche qui si beve molto la Spiezi,
che è un mix di coca cola e aranciata.
I
locali in cui abbiamo mangiato sono stati scelti a caso fidandoci sull'aspetto.
Non merivigliatevi del carattere molto freddo e talvolta scontroso die
ristoratori, pare sia una delle caratteristiche cittadine (e comunque non
inusuale in grandi città turistiche). Per il resto, a parte la cucina di cui
non saprei dire quanto ottima fosse, ci siamo trovati sempre molto bene. Il
costo di un pranzo/cena, costituito da una portata e una bevanda, si agira
(ricevute alla mano) tra i 10 e i 16 euro.
Nel
Sony Center abbiamo mangiato da Alex e da Lindenbräu; il secondo
è molto carino e ha sale su tre piani che affacciano sulla piazzetta. La
cucina non è niente di eccezionale. Vicino alla Keiser Wilhelm Kirche, in
Harderbergstrasse c'è un bel cortile con alcune birrerie. Lì abbiamo scelto la
Joe's Wirthaus Zum Lowen, sedendoci nella la spaziosa sala interna (fuori
faceva molto fresco). Non abbiamo mangiato male e il personale è stato molto
simpatico, ma vedere un topolino che si aggira per la sala non è il massimo.
Nessuno stupore invece per i passeri: sono ovunque, anche nelle metropolitane.
Nel
Nikolaiviertel (che di sera è molto caratteristico) abbiamo cenato da:
-
Kartoffelhaus Nr.1 in Poststrasse 4. Locale carino e dall'atmosfera
calda. E'stato il nostro primo contatto con i ristoranti berlinesi. La cucina è
basata molto (forse troppo) sulle patate, ma nel complesso si sta bene.
-
Zur
Gerichtslaube (foto)
in
Postrasse 28. E'un bel ristorante con una sala interna dall'atmosfera molto
calda e tavoli anche del cortile che si apre sulla strada. In genere è molto
affollato.
-
Zum Nussbaum, al lato della Nikolaikirche, storico ristorante del XVI
secolo risorto negli anni 80 dalle ceneri della guerra insieme al suo
albero di noce. Anche questo è di solito molto affollato.
Infine
posso segnalare un bar di fronte al Pergamonmuseum, il Pergamonkeller,
che è il posto della nostra prima pausa dolce con ottimo strudel.
Souvenir
Qualcosa
di originale a Berlino? Non chiedetemelo! Non ho trovato niente di particolare e
quello che c'è è a prezzi molto alti. Il “Buddy Bear”, l'orsetto simbolo
di Berlino, vale non meno di 13€ per 4 cm di altezza. Le famose vie dello
shopping di Berlino (Kudamm e Friedrichstrasse ad esempio) propongono negozi
ultra chic. Sull'Unter den Linden c'è qualche negozio verso la porta di
Brfandeburgo. C'è da dire che abbiamo trovato il KaDeWe chiuso: il suo motto è
“Se non è qui, non esiste”. Peccato!
Link
utili
www.berlin-tourist-information.de
http://www.berlin-airport.de/DE/index.html
http://www.callabike-interaktiv.de
http://www.3d-stadtmodell-berlin.de/3d/en/seite0.jsp
Allgemeiner
Deutscher Fahrrad club:
http://www.adfc-berlin.de/
Aperitivo
sul fiume?
http://www.freischwimmer-berlin.de/
Itinerari moderni: http://www.floornature.it/itinerari.php
Programma
Venerdì
30 aprile
Roma
Ciampino (h. 9.30) – Berlino Shonefeld (h. 12)
Alexanderplatz,
Fernsehturm, Marien Kirche, Berliner Dom, Museum Insel, Unter den Linden,
Brandenburger Tor.
Pausa
dolce al Pergamon Keller.
Cena
al Nikolaiviertel.
Sabato
1 maggio
Charlottenburg
Scloß.
Pranzo
al Brauhaus Lemke in Luisenplatz n.1.
Kudamm
da Adenauerplatz verso Keiser Wilhelm Gedächnitiskirche.
KaDeWe
(chiuso!)
Erotick
Museum (ebbene sì, per tenerci lontani dal caos del centro. Il primo piano è
“Amora” mostra interattiva abbastanza scontata. Poi molte statuette e
stampe. Molto noioso...)
Cena
al Joe's Wirtshaus in zona Keiser Wilhelm Gedächnitiskirche.
Domenica
2 maggio
Gemaldegalerie,
Kulturforum (Philarmonie chiusa), Sony Center, Potsdamerplatz, Gendarmenmarkt.
Piccola
passeggiata nel Tiergarten in cerca di noleggio bici.
Denkmal
für die ermodeten Juden Europas
East
Side Gallery.
Lunedì
3 maggio
Reichstag,
Rathaus, Nikolaiviertel (pranzo al Zum Nussabaum)
Cena al Sony Center
Martedì
4 maggio
Rosentaler
Strasse, Sophienstrasse, Hackescher
Markt, Neue Synagoge
Berlino
- Roma
Domenico