Basilea

Svizzera

Diario di viaggio 1-4 giugno 2012

di Domenico

domenico1974.wordpress.com

GALLERIA FOTOGRAFICA DI BASILEA

 

Quale piacevole sorpresa è Basilea. Come un vestito che indossi per la prima volta e te lo vedi perfetto, come una persona che incontri casualmente e in un attimo hai la sensazione di conoscerla da sempre. Avevo voglia di starmene un po’ da solo, lontano dal rumore e della frenesia, di staccare da orari e scadenze, di stare in silenzio ad ascoltare qualcosa di nuovo e piacevole. In questo stato d’animo Basilea ci è entrata naturalmente, quasi come avessi ritrovato i posti dell’infanzia o una persona pronta ad ascoltarti. Il centro storico raccolto, il fiume che la rende ancora più viva, la gente che abita la città come fosse il suo giardino: il sole, un pranzo, la bicicletta, un tuffo nel fiume. Infonde un senso di libertà, Basilea. Un senso di libertà, di accoglienza e di rispetto.

http://domenico1974.files.wordpress.com/2012/06/basileavedute-lungo-il-reno-6.jpg?w=300&h=224Viste le dimensioni della città, sarebbe inutile suggerire cosa vedere e cosa no. Approfitto quindi per segnalare qualche scorcio un po’ nascosto e darvi la mia opinione su qualche museo e qualche visita fuori città.
La prima cosa importante da sapere è che, come recita il depliant di benvenuto della città, a Basilea ci sono più manifestazioni che giorni dell’anno. Vi cito le più famose: Jazzfestival Basel, Art Basel (la più grande fiera al mondo di arte contemporanea), Basel Tattoo (secondo festival di musica militare al mondo, dopo quello di Edimburgo), Im Fluss (musica live sul fiume: è stata eseguita anche l’Aida su di una enorme piattaforma galleggiante), Rheinschwimmen (tutta Basilea nuota insieme), Notte dei musei e naturalmente il Carnevale di Basilea (che si svolge dopo i carnevali nostrani). 

 

 

Il sito web della città (http://www.basel.ch/) è ben attrezzato per dare informazioni di tutti i tipi: musei, concerti, teatro, vita notturna, gite fuori porta. La città ha una fitta rete di tram e di autobus. Ma soprattutto una rete tranviaria che genera intersezioni multiple le quali non spaventano per nulla i pedoni che serpeggiano tra i tram con una naturalezza impressionante.

http://domenico1974.files.wordpress.com/2012/06/basileavedute-lungo-il-reno-22.jpg?w=197&h=272Ci sono poi i traghetti (Fährimaa) che portano da una sponda all’altra del Reno sfruttando la corrente del fiume: li trovate in 4 punti di imbarco all’interno della città e si chiamano con un campanello (prezzo 1.60 CHF). Basilea si gira comunque tranquillamente a piedi o in bici.

Tra le cose più piacevoli da fare o vedere durante un soggiorno a Basilea, oltre un giro sul Fährimaa, ve ne propongo almeno tre.
Su tutte, un tuffo nel Reno con la borsa colorata “Wickelfisch”. E’ un must a Basilea ed è forse il tratto distintivo della città: una rarità divertente (e talvolta pericolosa). La Wickelfisch è una borsa colorata (in vendita anche al centro informazioni turistiche a 27 CHF) al cui interno i basilesi mettono i propri vestiti prima di tuffarsi, con la borsa, nelle acque del Reno. La borsa è impermeabile e funge anche da salvagente e da segnalazione per le imbarcazioni: la corrente del Reno fa il resto e spinge i bagnanti velocemente verso valle. Si esce quindi dall’acqua, ci si asciuga al sole, si riprendono i vestiti e si ritorna a casa oppure si va al ristorante. Se siete in città in una giornata estiva, armatevi di costume e Wickelfisch e unitevi ai basilesi nel modo migliore di vivere la città e il suo fiume. Un tuffo nel Reno (con o senza Wickelfisch) si può fare da qualsiasi punto lungo le sponde (ma è vietato allontonarsi dalle rive) oppure sfruttando i due “Badhysly”, i piccoli stabilimenti balneari (ingresso a meno di 2CHF).

 


http://domenico1974.files.wordpress.com/2012/06/reno-tramonto-5.jpg?w=300&h=224A margine, in tutti i sensi, ci sono le sponde del Reno, posti pittoreschi (ma un po’ scomodi) su cui prendere il sole e godere, come è capitato a me, di un caldo e romantico scorcio al tramonto.
Altra caratteristica della vita cittadina l’ho notata sul tratto di lungo fiume chiamato Oberer Rheinweg: gli abitanti delle belle casette portano in strada tavoli, sedie, cibo e talvolta la griglia e pranzano o cenano tranquillamente a pochi metri dal fiume.

 

 

Per gli amanti della vita senza frontiere, a pochi minuti di autobus dal centro c’è il famoso Dreiländerdeck  (foto), punto in cui si toccano http://domenico1974.files.wordpress.com/2012/06/dreilc3a4ndererbrc3bccke-15.jpg?w=185&h=226tre stati: Svizzera, Germania (con Weil am Rhein) e Francia (Huningue). Il punto preciso temo sia chiuso in zona doganale, quindi non è raggiungibile da persone non autorizzate; si può però passare sul Dreiländerbrücke, ponte che attraversa il Reno e il confine franco-tedesco. Quindi: da Kleinhüningen prendete la Gartnerstrasse e quindi la Kleinhüningeranlage che porta dritta a Zollstrasse, la strada della dogana. In meno di 20 minuti avrete passato la frontiera svizzero-tedesca e sarete a Weil am Rhein; altri 5 minuti e, attraverso il ponte, sarete in Francia. A dire il vero il paesaggio non è il massimo, ma la cosa – almeno per me – è molto originale. (Nel caso vogliate usare il treno da Badischer Banhof,- una sola fermata – ricordate che la gestione è tedesca e quindi le macchinette automatiche accettano solo euro).

 

 

http://domenico1974.files.wordpress.com/2012/06/renosollevamento-verso-rheinfelden-3.jpg?w=270&h=191Un po’ deludente è stato invece il giro in barca sul Reno. Basilea è città industrial-farmaceutica e tutto attorno il centro ci sono fabbriche, quindi il paesaggio non è il massimo. Questo almeno tra Basilea e la fermata Waldhaus del battello, dove decido di scendere per ragioni di tempo (costo Basilea Schifflände – Waldhaus: 18,20 CHF!). Il tragitto che ho fatto, che scorre a cavallo tra Germania e Svizzera, porta però attraverso le chiuse che incrociano Hofstrasse ed il passaggio è molto diverente. Per la cronaca, la fermata Waldhaus non è altro che la fermata dell’albergo-ristorante omonimo che affaccia sul Reno: nei dintorni non c’è altro, ma a pochi passi c’è la strada dove si può prendere il bus per tornare velocemente in centro.

 

 

Ritornando in città, questi sono i posti secondo me più pittoreschi. Comincio dalle due sponde del fiume. La sponda destra (lungo la Klein Basel) è quella che offre la vista migliore della città, si cammina lungo un bel viale alberato fiancheggiato da belle http://domenico1974.files.wordpress.com/2012/06/basileapfeffergc3a4sslein-6.jpg?w=176&h=211abitazioni alcune delle quali sono del 14° secolo e ci sono i migliori posti per fermarsi lungo il fiume. La sponda sinistra è quella che costegga la Gross Basel: almeno a ridosso della Drei König Weh si passa sotto antichi edifici (anche questi del 14° secolo) e si è già dalla parte di cattedrale e municipio. La mia preferenza? Assolutamente la sponda destra, in particolare tra Johanniterbrucke e la Oberer Rheinweg. La vista dalla Pfalz, la terrazza dietro la cattedrale è bella, ma escludendo proprio la riva della cattedrale non è migliore della veduta già consigliata da Oberer Rheinweg e vicinato. Di sicuro le guide vi consiglieranno Rheinsprung, viottolo alle spalle del municipio, Schlusselberg e Heuberg. Io aggiungo la zona dei vicoli di Nadelberg, Petergasse, Imbergässlein e Pfeffergässlein (foto), onorata quest’ultima dal consolato del ”Kingdom of Lepmuria”, che altro non è che un associazione per il carnevale basilese.
Date uno sguardo anche alla nascosta Andreas Platz, lungo Schneidergasse, dove ci sono alcuni piccoli ristoranti e una caffè. Vicino Heuberg c’è la Leonhardskirche alle cui spalle si snodano un paio di pittoresche stradine: Leonhardsberg e Gerbergasslein.

 

 

Altro posto da vedere è la zona di St. Alban-Tal, tranquilla area attraversata da canali con tanto di mulino a servizio del museo della carta (la Basler Papiermühle (foto), al cui interno c’è un caffè molto accogliente dai prezzi abbordabili). Io ci arrivo da Mühlenberg che pure offre ottimi scorci. Scendendo verso il fiume sihttp://domenico1974.files.wordpress.com/2012/06/st-alban-tal-7.jpg?w=188&h=261 incontrano anche le vecchie mura della città e l’ vicino c’è il St.Alban-Fähre, il battello che porta all’altra sponda.
Per le visite ai monumenti, dirò dopo dei musei: volevo solo segnalare la Elisabethkirche, chiesa del 1857, prima chiesa protestante di Basilea dopo la riforma. E’ uno dei più famosi edifici neogotici della Svizzera e oggi è utilizzata per attività sociali, spirituali e culturali: magari ci trovate qualche iniziativa interessante.
Per tutte le altre informazioni, il sito web della città metterà in crisi la vostra scelta del periodo migliore in cui visitare Basilea. Io ho già messo in agenda:prossima estate, tuffo nel fiume.

 

 

 

 

Musei e visite
Basilea ha un’ampia offerta di musei: il sito della città permette di scaricare la brochure dedicata. Io ne ho scelti tre.
http://domenico1974.files.wordpress.com/2012/06/rihenfondatione-beyler-9.jpg?w=269&h=186La Fondation Beyler (ingresso 25 CHF, 19€) si trova in un edificio del 1997 costruito da Renzo Piano ed è forse il museo di cui i basilesi vanno più fieri. L’ubicazione del museo è molto piacevole: tra l’altro non è molto distante dalle vigne tra Svizzera e Germania che possono essere percorse con un lungo cammino a piedi. La collezione è ovviamente moderna, con quadri di Monet e Warhol, ma niente di eccezionale; a me piace molto di più l’esposizione (temporanea) di Jeff Koons per quelle creazioni che sembrano davvero i palloncini da prestigiatore e che invece sono pesantissime strutture di acciaio cromato.

Il Kunstmuseum (15CHF escluso audioguida) ha una discreta esposizione di pittori dell’alto Reno e la più grande collezione della famiglia Holbein. L’audioguida (2CHF) è essenziale e rapida, quindi permette di avere un  buon ritmo (occorrono almeno un paio di ore). La collezione non è comunque all’altezza di altre più celebri.


http://domenico1974.files.wordpress.com/2012/06/fontana-di-tinguely-3.jpg?w=261&h=185Il Museum Tinguely (15CHF) è piccolo e divertente. Le opere “inutili” sono quelle dello scultore che ha animato con la sue fontane piazza Tinguely (foto), appunto, e la più celebre piazza Stravinsky davanti al centro Pompidou a Parigi; c’è pure qualche opera della Niki Saint Phalle, seconda moglie dell’artista. Le opere devono essere attivate dai visitatori, nel senso che l’opera prevede che sia messa in funzione tramite un bottone sul pavimento: se il meccanismo non parte è perché l’opera sta “riposando” e bisogna attendere un po’. Per raccontarvi il grado di “assurdo” di questo museo, posso dirvi che mentre pago il biglietto suona una sirena. Chiedo alla cassiera se è tutto in ordine e lei mi risponde: “Non si preoccupi, è solo il frigo…”.

Rathaus. E’ visitabile solo in alcuni giorni che sono comunicati nel cortile.
Orto botanico. Vicino a Petersplatz. Ingresso libero. Piccolo giardino che vale una sosta.

http://domenico1974.files.wordpress.com/2012/06/nadelberg-6.jpg?w=201&h=272Dove mangiare
Nonostante un cambio appena favorevole (1€ = 1,2CHF) il costo degli svaghi (e non solo) a Basilea è molto alto. E’ molto difficile uscire da un pasto costituito da portata + birra senza aver speso almeno 25CHF; anche un kebab costa intorno agli 8CHF (ma se passate la frontiera tedesca lo pagate 4,5€!). Alcuni locali molto famosi ed eleganti arrivano a cifre ben più alte. Date uno sguardo per esempio al Safran Zunft nei pressi di Marktplatz: la sala superiore è stupenda e si può intravedere dalla strada.
Comunque qualcosa di buono e a buoni prezzi si trova. Di sicuro vale la pena fermarsi al Zum Brauen Mutz, ristorante tradizionale su Barfüsserplatz. Io prendo un piatto di “Pizokel Pfanne”, specie di gnocchi con funghi e tanto formaggi fuso, buono ma molto pesante dopo poche forchettate.
Intorno Gerbergasse c’è un cortile un po’ nascosto, Schmiedenhof, dove si trova un ristorante dai prezzi abbordabili e cucina senza infamia né lode, una creperie e un negozio di articoli natalizi.
Come detto, un bell’angolo per un pasto è Andreas Platz. Molto accogliente è anche il caffè della Basler Papiermühle.
Il mercato davanti al Rathaus propone prezzi da censura, mentre i numerosi negozi Coop permettono di salvare il portafogli.

 

 

Trasporti e collegamenti con l’Euroairport
I trasporti sono decisamente costosi, ma fortunatamente Basilea si può girare benissimo a piedi.
L’aeroporto internazionale Basel-Mulhouse-Freiburg dista 15 minuti di autobus (zona 2, costo 4,20CHF oppure 3,70€): all’interno troverete anche un punto informazione con qualche utile depliant.
Considerato che il bus ha orari precisi e una discreta frequenza, dal centro di Basilea all’imbarco ci si può impiegare meno di 40 minuti con tutti i benefici di ansia che ne conseguono. Muoversi all’interno di Basilea costa 3,40CHF; un biglietto giornaliero costa 9CHF. I biglietti per tragitti brevi (4 fermate) costano 1,90CHF. Elevati anche i prezzi per le gite sul Reno (Basler Personenschifffahrt, http://www.bpg.ch/de/Home/): la mia breve gita di circa 1 ora da Schifflände a Waldhaus mi costa 18,20€. Il battello per attraversare il Reno (in 4 punti) (http://www.faehri.ch/) costa invece 1,60€.

 

 

Domenico

domenico_z74@libero.it

 

 

 

 

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