Bangkok,
passaggio a Kuala Lumpur e Indonesia (Sulawesi e Bali)
Diario di viaggio 16 ottobre – 8 novembre 2011
Il
motivo di questo ritorno a Bangkok è principalmente quello di andare a
incontrare di persona degli amici conosciuti in rete, Andrea (http://www.cipiaceviaggiare.it/isaan.htm,
http://www.cipiaceviaggiare.it/thailandia.htm)
e Kevin, che vivono lì da tre anni, e con l'occasione visitare cose nuove della
città e poterla magari meglio apprezzare, in quanto nelle precedenti visite non
ero riuscita a coglierne il fascino.
Durante
questo viaggio ho avuto inoltre la possibilità di conoscere e rincontrare altre
persone conosciute in occasioni diverse.
Tutti
i dettagli, costi ecc alla fine del racconto.
Domenica
16
Partenza
da Fiumicino con volo Kuwait airways, nella prima tratta fino a Kuwait viaggiamo
con Renato, un ragazzo conosciuto pochi giorni prima durante un incontro
viaggiatori organizzato da Michele (www.viaggiareliberi.it);
insieme a lui passiamo le 4/5 ore di scalo chiacchierando prima di riprendere i
rispettivi voli (lui prosegue verso Jakarta).
Lunedì
17
Arriviamo
a Bangkok la mattina e sbrigate rapidamente le formalità doganali in breve
tempo siamo già sul treno diretti in città. Andrea mi ha fatto avere una sim
card thailandese e lo chiamo dal treno, anche se mi aveva mandato una mappa con
tutte le indicazioni per raggiungere casa sua. Lui è quasi in pausa pranzo e ci
diamo appuntamento ad una delle fermate dello skytrain, finalmente ci
incontriamo e da lì prendiamo un'altra linea verso casa, in zona Silom.
L'accoglienza
che ci hanno riservato è bellissima, in un attimo capisco di aver trovato dei
veri amici, quasi dei fratelli...
Il
tempo di cambiarci e riprendiamo la metro per accompagnarlo in ufficio, lui
lavora a due passi dal centro commerciale CentralWorld, ne approfittiamo per
fare un giro, poi ci dirigiamo verso Siam Square che è la zona moderna e
commerciale di Bangkok, giriamo un po' tra strade e negozi poi torniamo verso
Silom e ci fermiamo a mangiare un boccone per strada. Andrea ci ha preso
appuntamento per un massaggio nel centro dove vanno sempre loro e così nel
pomeriggio andiamo a farci questo magnifico massaggio rilassante che ci fa
riprendere e ci ben dispone per la serata. Al ritorno a casa Andrea è tornato
dal lavoro e quindi ci prepariamo per andare a cena.
Piove
un po', ci dirigiamo in taxi verso un ristorante che loro frequentano spesso e lì
ci raggiunge Kevin con una collega thai. Il ristorante (come tutti quelli in cui
ci porteranno) non è affatto un posto turistico, ma frequentato da giovani thai.
Mi fanno provare vari piatti della cucina locale che mi piacciono molto e per la
prima volta bevo una strana cosa che loro bevono abitualmente, il SangSom (che
è una sorta di rum) mischiato con soda e sprite. Sarà la bevanda obbligata di
tutte le cene! (Taksura Restaurant, Elephant-Head Bridge Branch,
zona Ratchatewi).
Dopo
cena andiamo a bere qualcosa in un posto magnifico, il Vertigo, che è il
bar-ristorante sul tetto dell'hotel Banyan Tree, un bel posto un po' chic e
frequentato da stranieri da cui si gode una strepitosa vista della città.
Siamo stati a Bangkok nei giorni in cui tutte le regioni nord della Thailandia
erano allagate da mesi e il Chao Praya, il fiume di Bangkok, stava cominciando
ad andare in piena, quindi si temeva per gli allagamenti in città ed era un
continuo rincorrersi di notizie vere e false sulla situazione, nella maggior
parte della città erano stati messi sacchi di sabbia per proteggersi dalle
inondazioni.
Martedì
18
Ci
alziamo con calma e troviamo foglietti sparsi per casa con suggerimenti di cose
da fare, posti da vedere... i nostri ciceroni anche quando lavorano pensano a
noi!!
Ce
la prendiamo comodissima, tanto che usciamo giusto per l'ora in cui Andrea va in
pausa pranzo, lo raggiungiamo e ci porta a mangiare alla mensa della Polizia di
Bangkok!
E'
veramente un posto interessante dove mangiare, e non essendo riservata solo alla
polizia ci vanno a pranzo tutti gli impiegati degli uffici di zona. E'
strutturata come un tipico food-court asiatico, intorno alla sala ci sono vari
chioschi differenti ognuno con la sua cucina, e funziona così: all'entrata c'è
uno sportello dove si acquista una tessera caricandola con la cifra che si
vuole, poi si va a scegliere le pietanze e le bibite, e alla fine del pasto si
riconsegna la tessera da cui viene scalato l'importo consumato e viene
restituita la differenza (se c'è). Anche qui abbiamo mangiato bene e provato
altri piatti thai tra cui la papaya salad che è uno dei miei preferiti. Abbiamo
speso circa 150bath in tre!
Dopo
pranzo andiamo a visitare la Jim Thompson's House, la casa-museo di Jim Thompson
che fu colui che diffuse in tutto il mondo e rese famosa la seta thailandese; la
casa e il giardino, nel cuore della zona moderna, sono un'oasi di pace e
tranquillità nel bel mezzo della confusione, un bel posto, oltre che molto
interessante, dove passare un piacevole pomeriggio
(http://www.jimthompsonhouse.com/).
Il resto del pomeriggio lo passiamo tra la palestra e la piscina del condominio.
A cena ci portano in un altro ristorante non turistico, Janjaem
Family Guest House and Restaurant, (Soi Si Bamphen, Silom) dove
assaggiamo ancora altri piatti della cucina thai, ottimo, e passiamo la serata
in piacevole conversazione.
Mercoledì
19
Andiamo
a visitare il Wat Traimit (http://www.sacred-destinations.com/thailand/bangkok-wat-traimit-golden-buddha),
un importante tempio buddista dove c'è una statua d'oro di Buddha, questo
tempio si trova ai margini di Chinatown e da lì cominciamo poi una lunga
passeggiata attraverso tutto il quartiere cinese, camminiamo moltissimo mentre
nel frattempo ha incominciato a piovere, fino ad arrivare al Wat Saket (Golden
Mount http://www.sacred-destinations.com/thailand/bangkok-wat-saket-golden-mount.htm),
un altro tempio buddista costruito su una sorta di "montagna" fatta di
detriti (tipo Monte Testaccio) da cui si può godere anche un bel panorama della
città.
Tornando indietro Andrea ci avvisa che sembra che il fiume abbia cominciato a
straripare un po' all'altezza della fermata bts Saphan Taksin così ci
allunghiamo fin lì per vedere la situazione, effettivamente l'acqua ha
cominciato ad allagare il marciapiede circostante ma la situazione non è grave.
Torniamo in zona Silom e ci fermiamo a fare un massaggio tradizionale thai.
Ceniamo
al Diamond Pub&Restaurant (Silom Soi 2/1), vicino bts Saladaeng, e dopo cena
facciamo un giro tra le bancarelle del mercato notturno su Silom road, oltre che
un giro per le stradine di PatPong, di cui avevo sempre sentito parlare ma non
conoscevo.
Giovedì
20
Mattina
dedicata a fare un giro lungo il fiume col battello di linea, partiamo dalla
fermata Saphan Taksin e risaliamo verso nord fino quasi alla fine del percorso.
Lungo il tragitto vediamo un sacco di zone già molto allagate e le case sulle
rive del fiume sono quasi completamente sommerse dall'acqua.
Al ritorno ci fermiamo a fare la spesa in un grande supermercato vicino casa e
scopriamo che ci sono moltissimi scaffali vuoti: i magazzini e i depositi che
riforniscono la città sono nella zona nord e sono tutti allagati, e comincia a
scarseggiare un sacco di roba, soprattutto non si riesce a trovare bottiglie di
acqua potabile, la cerchiamo inutilmente tutti quanti in diversi posti senza
successo. Riuscirà poi Kevin a trovarne un po' in un piccolo negozio.
Nel
pomeriggio andiamo a fare una bella passeggiata a Lumpini Park, il parco più
grande della città, una bella oasi verde piena di gente che fa sport. da lì
andiamo a vedere il piccolo tempio di Erawan Shrine, dove si svolgono le
preghiere danzanti.
Andiamo
a cena al Balcony su Soi Silom 4, un ristorantino coi tavoli per strada. C'è
anche Beatrice, un'amica di Andrea che è qui da qualche mese per la tesi di
laurea, ed essendo la sua ultima settimana l'ha raggiunta il suo ragazzo,
inoltre riesco a mandare un sms a Marco, un altro ragazzo italiano che conosco
attraverso la rete e sapevo essere a Bangkok, abita proprio in zona e dopo un
po' ci raggiunge con una sua amica thai. Insomma abbiamo fatto una bella
tavolata e tra mangiare bere risate e chiacchiere varie tiriamo tardi e passiamo
una bellissima serata.
Venerdì
21
Sveglia
prestissimo, oggi lasciamo Bangkok. Nonostante le nostre insistenze Andrea e
Kevin si svegliano alla stessa ora nostra per salutarci, e devono pure andare a
lavorare!
Ho passato delle giornate veramente piacevoli in loro compagnia, so già che mi
mancheranno ma tornerò a trovarli!
Abbiamo
il volo per Kuala Lumpur, la sosta di un giorno in questa città è dovuta alla
totale indecisione fino all'ultimo momento su come proseguire il viaggio, col
senno di poi avremmo dovuto volare direttamente in Indonesia e guadagnare un
giorno ma tant'è, tutto fa viaggio!
Stavolta
raggiungiamo l'aeroporto in taxi, da Silom sono 235bath + 70 di autostrada.
Arrivati
a KL prendiamo l'autobus che dall'aeroporto arriva alla stazione centrale, da lì
con la monorail raggiungiamo la zona Bukit Bintang dove abbiamo prenotato la
guesthouse. Facciamo un giro per questa zona che è una di quelle turistiche con
guesthouses alberghi e ristoranti, oltre a un gran numero di centri commerciali.
La Homestyle gh è
carina, aperta da pochi mesi e ancora un po' disorganizzata ma curata e
accogliente. Passiamo il pomeriggio in giro anche se poi siamo costretti dalla
forte pioggia a chiuderci nei centri commerciali. Ceniamo in un ristorantino di
cucina malese e andiamo a dormire presto perchè siamo stanchi morti.
Sabato
22
E
una volta ancora è... tempo di Bali!
Sveglia
con calma, colazione e con un taxi raggiungiamo la stazione centrale per
prendere il bus per l'aeroporto.
Il
volo è puntuale ma all'arrivo a Bali c'è una fila lunghissima
all'immigrazione, sembra che gli aerei siano atterrati tutti insieme. Ci
mettiamo oltre un'ora per uscire dall'aeroporto, prendiamo un taxi per andare al
nostro "solito" albergo Gran Kumala. Prendiamo in affitto il motorino
e compriamo la scheda sim, per la cena abbiamo appuntamento al ristorante Sasà
con un altro amico, Jacopo, che vive a Bali.
Domenica 23
Appena
sveglia approfitto della piscina dell'albergo per fare un bagno prima di
colazione, poi parte della mattinata la passiamo in giro per alberghi per
cercarne uno per una nostra amica che arriverà a novembre.
Più
tardi scendiamo in spiaggia, Marco ha voglia di surfare un po', nel pomeriggio
andiamo a fare un massaggio e a cena scegliamo un warung, economico ma niente di
che.
Lunedì
24
Abbiamo
finalmente deciso, andiamo a Sulawesi, e in mattinata passiamo in aeroporto a
prenotare il volo per Makassar. Dopo aver passato la giornata in spiaggia
torniamo in aeroporto per l'acquisto dei biglietti. Andiamo a cena in un
ristorante marocchino insieme a Jacopo e delle sue amiche, Giulia, Maria Elena e
Celyne, passando una piacevole serata.
Martedì
25
Alle
11 abbiamo il volo per Makassar, da Bali è circa 1h10.
Arrivati
all'aeroporto, ci informiamo sulle escursioni a Tana Toraja ma i prezzi proposti
dalle agenzie sono alti e i programmi troppo stereotipati, così prendiamo un
bus dall'aeroporto e ci facciamo lasciare al terminal di una compagnia di
pullman. Prenotiamo il biglietto per la sera stessa per Rantepao, cittadina
nella regione Tana Toraja che stiamo andando a visitare.
Poi
con un furgoncino raggiungiamo il lungomare per andare a pranzo, visitiamo Fort
Rotterdam e il vicino parco dove i makassaresi passeggiano fanno sport e
aerobica, camminiamo ore fino allo sfinimento, finché non decidiamo di
avvicinarci al terminal dei bus. Fortuna che lì vicino c'è un food court con
vari ristorantini, vendono anche la birra, e hanno la connessione wifi, così
passiamo le ultime due ore prima della partenza a riposarci un po'.
Il
pullman parte alle 21.30 dal terminal della compagnia e passa per il
terminal centrale della città da dove riparte alle 22.
Mercoledì
26
Arriviamo
a Rantepao alle 7 (sono 9h di viaggio) e andiamo a cercare una stanza alla Pia's
Poppies guesthouse, posto semplice ma carino, in una zona tranquilla con
personale gentile e buona cucina.
Tramite loro prendiamo subito un motorino a noleggio e chiediamo informazioni su
posti da vedere e se è prevista qualche cerimonia funebre in questi giorni. Il
popolo Toraja vive ancora secondo tradizioni antiche, in cui il momento della
cerimonia funebre è il più importante nella vita del villaggio, e più la
persona che muore è importante, più la cerimonia è sfarzosa. Essendo un
popolo di religione cristiana, viene fatto un semplice funerale subito dopo la
morte, poi iniziano i preparativi per la cerimonia vera e propria che può aver
luogo anche dopo uno o due mesi. Il periodo in cui si celebrano il maggior
numero di cerimonie è luglio-agosto, ma ce ne sono durante tutto l'anno.
Quando
siamo lì è il primo giorno di una cerimonia importante nel villaggio La'Bo',
non lontano da Rantepao. Arriviamo lì col motorino e assistiamo ai preparativi,
mentre nel frattempo comincia a piovere.
Seguiamo la cerimonia durante la mattinata, col sacrificio del bufalo e altri
animali e la processione funebre, a queste cerimonie partecipano decine di
persone venute anche da lontano, e possono durare anche tre giorni. Gli animali
sacrificati vengono suddivisi tra gli ospiti e mangiati.
Nella seconda parte della giornata andiamo un po' in giro col motorino per i
villaggi vicini e andiamo a vedere delle tombe scavate nella roccia a Londa.
Cena al
ristorante Mambo
Giovedì
27
Giornata
passata a girare per altri villaggi col motorino, attraversando bellissimi
paesaggi di montagna e risaie, raggiungiamo il villaggio di Batutumonga dove
pranziamo, vediamo altre località con tombe scavate nella pietra a Loko Mata e
Panà e visitiamo il villaggio Sa'dan dove fanno dei bei tessuti.
Tornati
a Rantepao facciamo un giro per il mercato locale e ceniamo da Rimiko.
Venerdì
28
Sempre
in motorino facciamo un bel giro per i villaggi a sud di Rantepao e visitiamo un
altro complesso di tombe scavate nella pietra a Lemo, poi ripassiamo per La'Bo',
il paese del funerale, sono ormai passati tre giorni e nel piazzale centrale del
villaggio c'è un tappeto di erba intrisa di sangue, l'odore è molto forte, in
questi tre giorni hanno sezionato decine di animali e ora stanno staccando le
corna dalle teste dei bufali, serviranno come decorazione per le case.
Ceniamo al
ristorante della guesthouse dove abbiamo ordinato il Pa'Piong, un piatto locale
cotto nel bambù, molto buono
Sabato
29
Riconsegniamo
il motorino e andiamo a vedere il mercato settimanale del bestiame dove
centinaia di persone dal circondario vanno a vendere e comprare bufali, mucche,
maiali ecc.
Poi
con un bus locale arriviamo ad un paesino da cui partiamo per un trekking a
piedi attraverso i villaggi. Purtroppo ad un certo punto la strada scompare e ci
perdiamo nelle risaie da cui riusciamo ad uscire solo con l'aiuto di una
contadina. Quando raggiungiamo la nostra meta e ci incamminiamo sulla via del
ritorno si sta facendo tardi e non passano mezzi che possano portarci a Rantepao.
Alla fine passa un pulmino pieno di ragazzi e lo supplichiamo di caricarci pur
essendo stracarico, dobbiamo essere alla gh entro le sette per lasciare la
camera e cenare, e alle nove abbiamo il pullman per Makassar.
Il
pulmino ci lascia alla periferia di Rantepao, fortuna che quasi subito
incrociamo un moto-becak che ci porta alla gh. Riusciamo a fare tutto in tempo e
alle nove puntuali prendiamo il pullman notturno, compagnia Bintang Prima,
ottimo e comodo.
Domenica 30
Il
pullman prima di passare per Makassar si ferma all'aeroporto, ne approfittiamo e
scendiamo per provare a cambiare il nostro volo. Non sapendo gli orari avevamo
prenotato quello del pomeriggio ma faremmo in tempo a prenderlo di mattina.
Purtroppo cambiare volo ci costerebbe più di quanto abbiamo pagato il primo
biglietto e allora desistiamo.
In
taxi ci facciamo portare in città e decidiamo di trovare un hotel dove
riposarci qualche ora prima del volo. In città già la mattina alle 6.30 c'è
una specie di manifestazione forse sportiva o studentesca, non saprei ma vi
partecipa gente di tutte le età con le stesse magliette che cammina seguendo un
percorso. e le strade sono tutte bloccate, alla fine lasciamo il taxi e
proseguiamo per un lungo tratto a piedi zaino in spalla, camminando insieme ai
manifestanti che ci guardano curiosi.
Alla fine troviamo un hotel piuttosto spartano ma non economico, prendiamo
comunque la camera per mezza giornata e ci riposiamo un po'.
Un
addetto dell'hotel ci propone il transfer in auto per l'aeroporto che ci
costerebbe quanto il taxi quindi accettiamo.
Nel
frattempo andiamo a pranzo in un vicino food court dove ci si avvicina un
tedesco che è ospite nello stesso hotel e ci chiede di dividere il transfer con
lui, ok per noi va bene.
Prendiamo
i bagagli in hotel e ci dirigiamo in aeroporto, poi fatti i rispettivi check-in
ci rincontriamo con il tedesco con cui passiamo un po' di tempo a raccontarci
cose e chiacchierare piacevolmente; nel frattempo un violento nubifragio si
abbatte sulla città e tutti i voli sono ritardati di un'ora.
Arriviamo
a Bali verso le 20 giusto in tempo per cenare e recuperare i bagagli.
31 ottobre - 7 novembre
Passiamo
questi giorni a Bali, girando per le varie spiagge, cenando e uscendo con gli
amici, facendo massaggi e acquisti.
Un
giorno andiamo a Ubud a fare una gita e da lì a visitare il tempio Puri Tirtha
Empul dove sono le cosiddette sorgenti sacre, tra quelli visti finora il tempio
che mi è piaciuto di più.
Ripartiamo lunedì
7 la sera, diretti a Kuala Lumpur dove abbiamo il volo di rientro per l'Italia
DETTAGLI
VIAGGIO
Visto:
Thailandia: gratuito, nessuna tassa all'uscita dal paese
Malaysia:
idem come per la Thailandia
Indonesia:
quello di un mese costa 25 dollari, o 20 euro. Si paga in contanti.
All’uscita dal
paese si paga una tassa di 150.000rp, in contanti.
Valuta:
Thai Bath: 1=0.023€ (uffici cambio consigliati i SUPERRICH 65)
Malaysia
ringgit: 1=0.23€
Rupia
indonesiana: 100.000 rupie sono circa 8,00 euro.
Stavolta abbiamo
preferito portarci gli euro in contanti, e solo in parte (in Indonesia) abbiamo
prelevato col bancomat.
Noleggio
motorino:
a
Rantepao 60.000rp al giorno per tre giorni.
a
Bali per un giorno in genere chiedono 50.000 rupie. Noi lo paghiamo 25.000rp
(affittandolo comunque per parecchi giorni).
La
benzina costa 4500rp al litro al distributore, 5000 la bottiglia da un litro
alle bancarelle.
Servirebbe la
patente internazionale, ma se vi fermano ve la cavate con una mazzetta. Però in
caso di incidente è necessario averla (vale tre anni o fino a scadenza della
patente di guida, tramite la motorizzazione costa circa 35 euro).. io consiglio
sempre di farla.
Trasporti:
a Bangkok:
servizio
di treno dall'aeroporto in città. La city
line costa 45bath a persona fino al capolinea cittadino dove incrocia la BTS
(skytrain)
Una
corsa in skytrain costa in media 25bath
I
taxi costano pochissimo, ottimi soprattutto se si dividono in tre o quattro
persone. Chiedere di usare il tassametro.
Taxi dalla città
(zona Silom) all'aeroporto Suvarnabhumi 235bath (con tassametro) + 70 di
autostrada.
Il servizio pubblico di battelli che risale il Chao Praya river costa circa
15bath e effettua moltissime fermate lungo il corso del fiume.
a
Kuala Lumpur:
autobus
dall'aeroporto (terminal LCCT) alla stazione centrale 8myr p/p
Monorail
(metropolitana sopraelevata monorotaia) fino a Bukit Bintang 2.10myr p/p
Taxi
da Bukit Bintang a KL Sentral (la stazione) 10myr
Bus da Sentral
all'aeroporto (terminal KLIA) 10myr
a
Bali:
quando
arriviamo all'aeroporto il taxi lo andiamo a prendere all'uscita (quelli che
accompagnano le persone e tornano indietro vuoti). Col tassametro il percorso
fino a Legian/Seminyak lo paghiamo in genere 40/45.000rp, e stessa cifra il
percorso inverso. La compagnia più affidabile è la Bluebird.
a
Makassar:
pullman
aeroporto/città 15.000rp p/p
pullman
deluxe per Rantepao 80.000rp p/p compagnia Litha Bus (il tragitto inverso lo
abbiamo fatto con la compagnia Bintang Prima, bus deluxe, sicuramente meglio
della Litha, prezzo tra 100 e 120mila rp -non ricordo di preciso-).
Taxi Aeroporto/Makassar
o viceversa circa 100.000rp.
Telefono
e internet:
In
genere usiamo carte SIM locali, in Indonesia abbiamo usato la Simpati.
La maggior parte
degli alberghi e molti ristoranti hanno il servizio wi-fi gratuito, quindi
avendo il portatile molto spesso abbiamo chiamato tramite Skype.
Cucina:
ottima la cucina Thai, abbiamo assaggiato un sacco di piatti diversi di cui
ovviamente non ricordo il nome. Tutto molto piccante.
Della cucina
indonesiana ho già parlato nei precedenti racconti.
Ristoranti
da segnalare:
a
Bali:
rispetto alle
volte precedenti aggiungo il giapponese Dahana a Jalan Petitenget e il
ristorante Malo's a Jalan Nakula (cucina indo e internazionale, ottimo)
Alloggi:
a Kuala Lumpur Homestyle
hotel, zona Bukit Bintang, consigliato
a
Bali Gran Kumala hotel e Nawasanga guesthouse
a Rantepao Pia's
Poppies guesthouse (ha anche un buon ristorante)
Voli:
in Indonesia si paga una tassa aeroportuale sui voli nazionali che varia dalle
35 alle 45mila rp.
Alessandra