Australia surf and wildlife
Diario di viaggio 2012
di Barbara e Davide
Ciao a tutti
siamo Barbara e Davide di Cuneo.
Quest’anno
come meta delle nostre vacanze invernali abbiamo optato per l’Australia.
Scelta dettata dalla “fissa” che Barbara aveva per questo stato grosso
quasi due volte l’Europa.
Dopo aver
visto molte foto e documentari anch’io mi sono fatto contagiare da questa
sua euforia. Molti ci hanno detto che tre settimane sono un periodo troppo
corto , ci vuole quasi un giorno di volo solo per arrivare, ma noi ci siamo
detti:” Tanto più di questo non riusciremo mai ad avere” e abbiamo
deciso di partire lo stesso.
Abbiamo
visitato lo stato di Vittoria con Melbourne e l’Ocean Road, il South
Australia con Adelaide e Kangaroo Island e il New South Walles con la sua
città simbolo: Sydney.
Durante il
viaggio ci siamo trovati immersi in una natura incontaminata e fantastica
nella quale siamo stati a stretto contatto con un’infinità di animali
liberi e indisturbati quali canguri, wallaby, koala, leoni marini , otarie ,
pinguini , pappagalli e wombat oltre a moltissime specie di uccelli.
Come ogni
viaggio fai da te ci siamo armati di guide (Lonely planet e National
Geographic) e letto moltissimi racconti ma devo dire che non ci sono serviti
un gran che. L’Australia è una delle mete per viaggi di nozze e quindi
tante persone che si recano in questo paese hanno un itinerario prestabilito
concordato con un’agenzia di viaggio. Noi cercheremo ,con questo racconto,
di essere i più precisi possibile per consentire ,ad ogni lettore,
di avere delle informazioni utili sul dormire e sulle cose da fare e
da vedere (almeno spero). Partiamo dal presupposto che non siamo in un paese
del terzo mondo , anzi, quindi le nostre difficoltà sono state solamente
quelle di evitare di farsi spennare.
L’Australia
è un paese carissimo per noi italiani e noi abbiamo sforato di gran lunga
il nostro consueto budget. Alla luce
di quanto detto, abbiamo sempre optato per gli ostelli con letto in camerata
e spesso e volentieri ci siamo cucinati i pasti. Nonostante tutto la nostra
vacanza di tre settimane c’è costata meno di tremila euro a testa.
Bisogna tener conto di una spesa media per dormire di circa 30-35$ a testa
per notte. Il resto delle spese vanno in escursioni ,benzina, noleggio
dell’auto, traghetti , visita dei parchi ,pasti ed eventuali spese extra.
Abbiamo constatato che i mezzi pubblici ,a noi tanto cari nei viaggi
precedenti, sono praticamente impossibili da usare visto il poco tempo a
nostra disposizione.
Partiamo
dall’inizio.
Prima cosa
prenotazione del volo. Noi ci siamo appoggiati ad un’agenzia che ci ha
dato assistenza sia prima che al nostro ritorno. Poi vi spiegherò.
I prezzi dei
voli su internet erano gli
stessi che ci ha proposto il titolare .
Costo del
pacchetto volo con assicurazione
medico bagaglio e annullamento dello stesso c’è costata 1257 euro p/p con
partenza l’otto marzo e ritorno il primo di aprile. Arriveremo a Sydney
per poi ritornare in Italia da Melbourne.
Considerando
le grandi distanze australiane prenotiamo anche un volo interno tra Sydney e
Melbourne (185 $ a coppia) e ,sedici giorni di noleggio auto con la
Europecar per 490 euro. Per il noleggio siamo andati sul sito www.easycar.it
che è una sorta di broker assicurativo (l’agenzia viaggi era troppo cara)
che ci ha fornito una Hunday i30 con cambio automatico (molto
utile per la guida a sinistra). Alla fine del noleggio faremo circa 3700
chilometri.
La scelta
del noleggiatore non è stata facile. Noi abbiamo cercato quella più
completa annullando tutte le franchigie sia in caso di furto, di incidente o
urto con animali (sembra che in Australia sia una causa molto frequente).
Fissiamo
alcune tappe per il nostro itinerario ma, essendo autonomi, ci siamo
organizzati giorno per giorno.
Volevamo
assolutamente fare due cose. La prima era di
andare a Kangaroo Island ,un’isola situata a circa due ore a sud di
Adelaide , e l’altra di
percorrere la mitica Great Ocean Road una strada leggendaria come
la Route66 americana .
Abbiamo
cercato e ricercato su internet ma non abbiamo trovato nessuna compagnia di
noleggio auto che ci facesse traghettare la macchina su Kangaroo Island.
Sembrava un posto molto pericolo soprattutto per le strade sconnesse e per
l’alto rischio di investire qualche animale selvaggio.
Noleggeremo
l’auto direttamente sull’isola dalla Budget al costo di 108 $ al giorno
con duecento chilometri d’autonomia (sforeremo la soglia di trentacinque
chilometri).
Altra
prenotazione fatta dall’Italia è stato l’ostello di Sydney. Non
conoscendo la città abbiamo scelto quello più comodo ai servizi con una
valutazione complessiva alta soprattutto pewr quanto riguarda la pulizia.
Prenotiamo
l’Elephant backpacker di Sydney che è situato a Woolloomooloo per tre
notti al costo di 211,85$
comprensivo di trasporto dall’aeroporto e cauzione per la chiave della
stanza.
Posto
tranquillo e pulito non lontano da tutte le attrazioni della città. Noi
abbiamo sempre girato a piedi e , essendo una città molto cara, abbiamo
prenotato anche alcune attrazioni .Una di queste è l’Acquario
con sconti anche del cinquanta per cento dal sito internet. (www.sydneyaquarium.com.au/).
Tutto il resto della vacanza è stato prenotato in loco.
Alcune
info prima di iniziare il racconto:
Durata del
viaggio: 25 giorni
Periodo:
08/03/12 - 01/04/12
Carte di
credito:
Visa electron / Carta di Credito (cauzione noleggio auto)
Pagamento:
Visa Electron/Contanti (Dollaro Australiano)
Mezzi
utilizzati in loco:
Mezzi urbani -Voli interni - Traghetti
Compagnia
aerea:
Ethiad Airways Milano
- Abu Dhabi - Sydney (Andata)
Melbourne - Sydney - Abu Dhabi - Milano (Ritorno)
Spesa
totale:
4550 euro(Aereo compreso) esclusi souvenirs e pasti
Siti
internet utilizzati:
http://www.ciao-australia.com/
http://www.australia.com/it/
http://www.hostel109.com
http://it.southaustralia.com/index.aspx
http://www.wakeup.com.au/
http://www.countrylink.info/
http://www.airportlink.com.au/directions/directions-to-sydney-city.php
http://www.131500.com.au/
http://www.yha.com.au/
http://www.virginaustralia.com/au/en/
http://www.jetstar.com/us/en/home
http://www.hoteltravel.com/
http://www.quickbeds.com.au/
http://www.wotif.com/
http://www.rockytravel.net/it
http://www.searoad.com.au/
http://www.melbourneairport.com.au/
http://www.citylink.com.au/
CONSIGLI
UTILI :
·
Auto indispensabile (per periodi corti).
·
Patente internazionale obbligatoria per il noleggio
dell’auto.
·
Limiti di velocità molto rigidi con autovelox fissi.
·
Autostrade a pagamento nella zona di Melbourne (vedi www.citylink.com.au/)
·
Tempo metereologico molto variabile.(Abiti invernali ed
estivi)
·
Temperature dell’acqua basse.(almeno a marzo)
·
Portarsi creme da sole con protezioni alte (qui non si scherza
con il sole).
·
Collegamento internet molto caro dagli internet point circa 4$
15min.
·
Fate la tessera per gli ostelli ed avrete subito lo sconto di
5$ per notte.
·
Gli Ostelli sono molto utilizzati sia dai turisti che dagli
stessi australiani.
·
Prenotare con un po’ d’anticipo i pernottamenti ed
informarsi sugli orario di accettazione (di solito dopo le 13).
·
Negozi e bar chiudono alle 17.30 (gli australiani cenano verso
le 18.30)
·
Supermercati aperti fino alle 22-23 Pm
RIASSUNTO
STILIZZATO DEL VIAGGIO:
1.
Partenza da Milano
terminal 1 08/03/12 alle
21.00 Pm. Arrivo Sydney il 10/03/12 7.05 Am
scalo ad Abu Dhabi
211,85$
Ostello +Navetta
2.
Sydney visita città
3.
Sydney visita città
4.
Sydney visita città
42$
Multipass mezzi pubblici zona 1
70$
Visita Opera House
35$
Acquario di Sydney
155.55$
volo Sydney 12.35 – Melbourne
14.00 (Compagnia Lowcost Jetstar)
12$ p/p Navetta aeroporto
5.
Sydney – Melbourne
– Torquay
490Euro
Noleggio Auto
56$
Ostello Torquey
6.
Torquay
– Strathalbyn 700km 8h 20min.
90$
Robin Hood
7.
Strathalbyn
– Cape Jervis – Kangaroo Island
92$
Traghetto Kangaroo Island (solo passagio ponte)
216$
Noleggio auto Kangaroo Island (2g con 200km al dì)+ 49$ Abbassamento
franchigia in caso di incidente
59$
Ostello Penneshaw
26$
Penguin Parade
8.
Kangaroo
Island Tour
60$
Seal Bay (Parco per vedere i leoni marini)
10$
Koala Park
20$
Flinders National Park (Otarie Neozelandesi)
50$
Ostello Flinders Chase
9.
Kangaroo
Island Tour - Cape Jervis
25$
Parndarna National Park (Koala)
43,8$
Traghetto Kangaroo Cape Jervis
95$
Hotel Cape Jervis
10.
Cape Jervis – Glenelg – Adelaide 100km 1h 30min.
56$
Ostello Glenelg
5,8$
Tram per Adelaide 20min.
11.
Glenelg – Warrnambool 621km 7h 14min.
56,8$
Warrnambool beach backpackers
12.
Warrnambool – Prince Town
50$
Hotel
13.
Prince Town – Apollo Bay
50$
Apollo Bay Backpackers
14.
Apollo Bay – Anglesea
60$
Ostello Yha
15.
Anglesea – Sorrento (Mornigton Penisula)
62.10$
traghetto (macchina+persone)
60$
Ostello Yha Sorrento
16.
Sorrento – Phillip Island 147km 2h
43,20$
Pinguine Parade
24$
Fabbrica del cioccolato
38$
Circuito motociclistico
80$
AmarooPark(Caves) www.amaroopark.com
17.
Phillip Island – Foster 105km 1h30min.
32$
Wild life Park(Phillip Island)
60$
Ostello Yha Foster
18.
Foster – Wilsons Promontory Park – Foster
60$
Ostello Yha Foster
19.
Foster – Lakes Entrance 228km 3h
45$
Ostello Yha
82$
Crociera sul lago
20.
Lakes Entrance – Melbourne 318km 4h
56$
skybus Aeroporto Melbourne – City A/r
128$
Ostello Yha Melbourne x 2 notti
21.
Melbourne
22.
Partenza Melbourne
terminal 3 31/03/12 alle
13.00 Pm.
Arrivo
Milano terminal 1 01/04/12 alle 7.05 Am con
scalo a Sydney e ad Abu Dhabi.
Racconto
di viaggio:
08/03 – 10/03/2012
Partenza
Dopo qualche mese
di letture e preparativi siamo pronti per partire. Entusiasti per
aver scelto l’Australia ed altrettanto consapevoli del lungo viaggio in
aereo che ci aspetta. Partiamo da
Cuneo verso le 15 direzione Malpensa con il pieno di benzina e non vediamo
l’ora di arrivare a destinazione. Come sempre prenotiamo il parcheggio
all’Hotel ristorante da Mariuccia
che è il posto più economico per lasciare l’auto per un periodo così lungo.(www.ceriamalpensa.it)
Alle 18.30 , con
largo anticipo, siamo già a Malpensa terminal 1. Sbrighiamo i soli controlli
doganali e ci dirigiamo al nostro gate pronti ad affrontare le prime sei ore di
viaggio. L’aereo dell’Ethiad è molto bello e le hostess sono molto
cordiali. Il volo notturno trascorre bene tra un pasto, un film e una
pennichella. La nostra prima tappa è Abu Dhabi dove resteremo in aeroporto per
circa cinque ore. Prima di partire ci siamo registrati al sito della compagnia
ottenendo la guest card (una sorta di mille miglia Alitalia) per farci caricare
i punti volo. Vedere nuovi aeroporti è sempre carino ma non
vediamo l’ora di arrivare a Sydney. La seconda tratta ,quella più
impegnativa, è durata circa 14 ore. Noi non avevamo mai volato così tanto ma
devo dire che è passata abbastanza bene grazie anche a tutti i confort che
questi aerei hanno. Arriviamo a Sydney alle 7.05
puntualissimi e nel giro di poco tempo facciamo il check-out e passiamo
velocemente la dogana. Fortunatamente i bagagli arrivano a destinazione e devo
dire che è già un buon inizio.
Finalmente ci
siamo. Non ci sembra vero dopo tutte queste ore di volo. Il tempo è bello e il
sole illumina il nostro prima giorno australiano. Prima cosa andiamo a far
razzia di mappe , pubblicità e quant’altro ci potrà essere utile al punto
informazioni dell’aeroporto. Noi abbiamo lo sconto per il trasporto verso
l’ostello prenotato dall’Italia. Ci dirigiamo verso la partenza dei pulmini
e dopo un’oretta siamo l’Elephant
backpacker. Prima di arrivare ,non essendo gli unici turisti , ci siamo fatti un
bel giro della città per portare gli altri ai loro hotel.
Come primo
impatto Sydney c’è sembrata molto pulita e poco caotica. L’Ostello è
situato a Woolloomooloo un quartiere non lontano dal centro della città e
risulterà un posto pulito e un’ottima location per la visita di Sydney .
Sappiamo che il check-in non sarà prima delle 13 ,come letto dal loro sito
internet , e quindi lasciamo i bagagli nel deposito. Noi siamo stanchissimi ,
anche se in aereo abbiamo dormito , ma non vediamo l’ora di iniziare la nostra
visita. In attesa di prendere le chiavi della stanza andiamo a rilassarci in un
parco non lontano dall’ostello. Sydney è una città molto verde piena di
parchi botanici con al loro interno un’enorme varietà di uccelli e animali.
In attesa della stanza facciamo la passeggiata consigliata dalla National
Geografic. Passiamo attraverso i bellissimo giardini botanici per arrivare alla
meravigliosa baia di Sydney da dove si può vedere l’Opera House e L’harbour
Bridge. Una cosa stupenda e magnifica. Pensare di essere qui a migliaia di
chilometri dall’Italia fa un certo effetto. Vedere queste opere meravigliose
che avevamo visto solo in televisione non ha prezzo. E’ veramente emozionante.
Sembriamo due bambini pieni di curiosità. Il parco è enorme ed è pieno di
pappagalli coloratissimi , di uccelli grandi
come cicogne che peccano l’erba e appollaiati sugli alberi ci sono una sorta di pipistrelli che
emettono strani versi. Sembra di stare alla zoo ma qui è tutto “wild”. E’
domenica e c’è moltissima gente sdraiata sull’erba. Devo dire che come
primo impatto non è stato male anzi.
Arriva finalmente
l’ora di prendere la chiave della stanza e ci dirigiamo verso l’ostello.
Lasciamo 10$ di cauzione per la chiave , ci verrà restituita alla partenza e
prendiamo possesso del nostro letto.
Per fortuna in
stanza siamo solo in tre. Barbara , io e un giovane operaio.
Ci rinfreschiamo
e siamo pronti per ripartire. Torniamo in prossimità dell’Opera House per
scattare un’infinità di foto. Quando ci ricapiterà di tornare qui. La
costruzione è bellissima ed è messa su una sorta di penisola e ,come sfondo,
c’è l’imponente Harbour Bridge. Visiteremo l’Opera House il giorno
seguente. Camminiamo per la baia e
raggiungiamo il quartiere The Rocks proprio ai piedi del ponte. Qui ci sono
moltissimi locali e bancherelle dove si può comprare qualche oggetto
d’artigianato locale. Percorriamo tutto il ponte a piedi e immaginiamo come
dev’essere uno spettacolo vederlo
a capodanno quando viene illuminato dai fuochi d’artificio. E’ enorme e c’è
un continuo viavai di auto , tram , treni , autobus ,biciclette e persone. Si può
anche scalare il grande arco
prendendo parte ad un bridge climb ma noi decidiamo di non salire.
All’altro lato
del ponte c’è il quartiere degli affari di north Sydney con il suo Luna park
stile Coney Island di New York.
Sydney ha anche
un pulman turistico che gratuitamente ti porta in giro per la città.
Incominciamo a prendere confidenza con la city e con il caro vita degli
australiani. Qui tutto costa un botto compreso il mangiare. Giriamo in cerca di
un ristorante ,in Australia non c’è una cucina tipica ma un miscuglio di
stili americani ed inglesi ,che non ci spenni tanto.
La loro parola
d’ordine è take-away sono d’appertutto. Finalmente riusciamo a trovare un
locale che ci propone un menù decente ad un prezzo modico. Qui in Australia
bisogna far attenzione agli orari perché alle 17.30 chiudono tutti i negozi
compresi i bar e, se uno non vuole
mangiare al McDonald’s , non deve cenare dopo le 21.
Stanchi morti
facciamo ritorno all’ostello.
11/03
Sydney (sole)
La nostra prima
meta è il Fish Market dove è vivamente consigliato mangiar pranzo.
Il mercato dista qualche chilometro dal nostro ostello e noi decidiamo di
farceli a piedi. Per fortuna Sydney
è una città a misura d’uomo infatti ci sono molte zone pedonali. Prima
di arrivare a destinazione attraversiamo alcuni quartieri tra cui la zona del
Darling Harbour che ,di sera ,si
trasforma in un locale a cielo aperto dove tutti i giovani si ritrovano. Il fish
Market non è nient’altro che un grosso
mercato dove si può gustare del
buonissimo pesce australiano. All’interno della struttura
ci sono diversi stand che puliscono e cucinano i pesci. Incontriamo molta
gente che, come noi ,vuole mangiare del buon pesce. Conviene venir qui di buon
ora dato che all’ora di pranzo si fa fatica a trovare un posto per poter
mangiare.
Il quartiere
tutt’intorno è molto verde. Ci sono tantissimi campi dove la gente gioca a
rugby ,calcio o semplicemente si rilassa al sole. Lasciamo questo quartiere con
la light rail ( trenino cittadino)
per andare al Padding Market.
Il mercato è nel
cuore di ChinaTown e qui si può comprare di tutto dai souvenirs al mangiare
tutto a prezzi più che ragionevoli rispetto al resto della città. Passiamo un
po’ di tempo in questa zona anche se il quartiere cinese lascia un po’ a
desiderare. Prossima tappa è l’Opera House. Arrivati all’ingresso
prenotiamo la visita della 17 che
è l’ultima della giornata(ingresso 35$ p/p). La struttura è magnifica ed è
stato un giro molto bello. Unica pecca è la
guida che parla solo in inglese. Poco male qualcosa l’ho capito anch’io.
Terminata la
visita siamo andati a Circular Quay dove abbiamo comprato
i biglietti giornalieri per la zona 1 (21$ p/p). Questo vuol dire che
domani gireremo su tutti i mezzi pubblici (navi, autobus, metrò ecc.) senza
pagare più niente.
Per cena
decidiamo di andare a King Cross un
quartiere non lontano dal nostro ostello.
Ci sono molti
locali a luci rosse ed il posto non è dei migliori ma noi dobbiamo solo
mangiare. Troviamo un bar-ristorante che per 30$ ci da due piatti combinati e il
bere. Non male per essere in Australia.
Stanchi morti
ritorniamo all’ostello.
12/03
Sydney (nuvoloso-pioggerellina)
Oggi sfrutteremo
al massimo il nostro biglietto dei mezzi pubblici.
Prima cosa
facciamo colazione al Mc e poi sosta al supermercato per comprare
il pranzo. Comprato tutto il necessario saliamo su un autobus direzione
Circular Quay ed attiviamo il nostro multipass giornaliero.
Alle dieci
prendiamo il nostro primo traghetto che in mezz’ora ci porta a Manly Beach.
Per fortuna siamo ancora in traghetto quando si scatena un bel acquazzone.
Finalmente smette di piovere e noi possiamo guardare i surfisti
dalla spiaggia. Le onde non sono altissime ma alcuni di loro danno già
sfoggio della loro bravura. Ci incamminiamo lungo la passeggiata e incontriamo
molti studenti che ,invece di far lezione
in palestra come da noi in Italia, fanno lezione sulla spiaggia per diventare
baywatch. Che fortuna vivere in Australia.
Ritorniamo a
Circular Quay con il traghetto delle 1245.
Facciamo pranzo
con vista Opera House e poi via con il traghetto delle 13,40 direzione Watsons
Bay.
L’isola è
molto tranquilla ed è piena di villette dove la gente passa le vacanze.
Facciamo una bella passeggiata lungo la costa per arrivare ad una bella spiaggia
isolata.
Siamo a poca
distanza dalla città ma si respira una bella aria di relax circondata da
moltissimo verde.
Tornati con il
ferry a Sydney siamo pronti per un’altra isoletta. Questa volta prendiamo la
linea arancio direzione Cockatoo Island. Prendendo tutti questi traghetti
riusciamo a vedere molte zone della baia di Sydney.
L’isola è sede
di un vecchio cantiere navale usato durante la guerra. Ci sono ancora le gru e
gli hangar per la costruzione delle
navi e l’isola è un museo a cielo aperto. Facciamo il giro e trascorriamo
qualche ora.
Ritorniamo in
centro e alle 18,30 prendiamo la linea viola direzione Darling Harbour per
vedere la città e l’Harbour Bridge al tramonto.
Volevamo prendere
anche la Mono Rail che fa il giro del porto ma, non essendo compresa nel
biglietto giornaliero, abbiamo desistito. Non c’è che dire oggi abbiamo
sfruttato al massimo il biglietto giornaliero.
Per cena andiamo
al 333 un bar sulla George Street
angolo Margaret str. che ,ogni sera, propone un menù a 10$ p/p.
e in più c’è il WI-FI gratis.
Come ho detto
prima Sydney è una città molto tranquilla ,come i suoi abitanti, e non è
strano , dopo una certa ora, trovare tutti i locali chiusi.
13/03
Sydney Bondi Beach (sole)
Sveglia 7.30 per
andare a Bondi Beach un spiaggia molto popolare tra gli abitanti di Sydney.
Prendiamo
l’autobus 380 da Oxford Street che dista solo poche traverse dal nostro
ostello.
Compriamo il
biglietto in un 7eleven che è una catena di
supermercati molto famosa.
Passiamo
l’intera giornata sulla spiaggia sotto un sole cocente. Attenzione alle
ustioni qui il sole picchia davvero.
Ci sono i soliti
surfisti e gli immancabili guardia spiagge che richiamo in continuazione i
bagnati.
La spiaggia è
molto grande ed è bellissima. Fa impressione che ,appena finisce la sabbia,
c’è un bellissimo prato verde.
Sembra un altro
mondo a solo mezz’ora dal caos cittadino.
Verso le 16
prendiamo l’autobus super
affollato di surfisti e bagnanti per
tornare a Sydney. Alle 18 dobbiamo andare all’Acquario con i biglietti presi
già dall’Italia. Il posto non è male anche se devo dire che l’acquario di
Genova è fin più bello. Usciti facciamo all’Helm che questa sera propone
bistecca con insalata e patatine a 15$. Il ristorante è molto bello con vista
direttamente sull’Darling Harbour. Se uno fa attenzione alle promozioni anche
qui si può risparmiare qualcosa. Terminiamo la serata con una bella passeggiata
verso l’ostello.
14/03
Sydney - Melbourne (sole)
Oggi si vola
direzione sud direzione Melbourne da dove inizieremo il nostro viaggio on the
road.
Sveglia verso le
7.30 Am per preparare le valigie e per prenotare la navetta che ci porterà
all’aeroporto.
Alle 9.30 ci
vengono a prendere direttamente all’ostello al costo di 12 $ p/p per arrivare
dopo un’oretta all’aeroporto secondario di Sydney per le partenza domestiche
con la compagnia Jetstar.
Il terminal due
dista dall’uno solo cinque minuti e , i due scali ,la tratta viene effettuata sia
da un treno che da un autobus al costo di 5$ p/p. Questa info ci sarà utile per
il ritorno in Italia data che la ripartenza sarà dal
T1 di Sydney.
Arrivati
all’aeroporto veniamo informati che il nostro volo è stato spostato di circa
un’ora e mezza. Appresa la notizia andiamo subito alla nostra compagnia di
noleggio auto ,che ha un ufficio in aeroporto ,per farci spostare l’ora della
consegna del mezzo. Per fortuna non c’è nessun problema ma noi volevamo
essere sicuri di non pagare penali.
Dato
il tempo d’ attesa ci colleghiamo un po’ su internet e facciamo
pranzo. Per fortuna l’aereo parte puntale ,anche se abbiamo perso mezza
giornata, e alle 15,30 siamo a Melbourne.
Check-out veloce
e poi via verso l’ufficio dell’autonoleggio. La nostra compagnia scelta è
l’europecar la quale ci ha messo
a disposizione una nuovissima Hyundai i30
con cambio automatico. La terremo fino al
29 marzo.
Prima difficoltà
con la guida a sinistra è stata l’uscita dal parcheggio. Io non avevo mai
guidato una macchina con il cambio automatico, e dopo alcuni strattoni ,sono
riuscito a prendere la giusta via d’uscita senza bocciare.
Appena usciti dal
parcheggio ci immettiamo subito su una freeway a tre corsie cercando di
rispettare le giuste corsie di marcia. La compagnia di noleggio ci ha lasciato
una specie di cartina stradale ma,
nonostante le loro indicazioni , ci siamo persi dopo pochi chilometri. Melbourne
ha una serie di strade a pagamento
contrassegnate dal cartello citylink che noi dovevamo assolutamente evitare.
Chiediamo indicazioni ad alcuni passanti e poco dopo siamo nella direzione
giusta. Arriviamo a Torquay che ormai è buio ,causa ritardo volo ,e ci
sistemiamo nell’ostello in camerata mista da dieci. Lasciati i bagagli
decidiamo di fare un giro per il paese ma non incontriamo più nessuno.
Troviamo aperti
solo due supermercati , una
pizzeria e un fish and chips. Mangiamo qualcosa e facciamo un po’ di spesa per
la colazione di domani. La cosa bella è sugli alberi ci sono tantissimi pappagalli bianchi con la cresta gialla
che animano questa città deserta. La notte in camerata è trascorsa tra una
russata incredibile e rumori vari.
Per fortuna noi
abbiamo il sonno pesante.
15/03
Torquay – Strathalbyn 700km 8h 20min (Pioggia mattino - Nuvoloso
pomeriggio)
Ci svegliamo
sotto un tremendo acquazone e la domanda è cosa fare?
Non ci conviene
stare al mare visto il tempo e allora decidiamo di andare verso Adelaide e
kangaroo Island.
Poco male faremo
l’Ocean Road al contrario.
Prima cosa
ritorniamo al supermercato per fare un po’ di provviste d’acqua e generi
alimentari e poi puntiamo diretti verso sud. Tra limiti di velocità , camion e
cantieri stradali perdiamo tutto il giorno. Per arrivare alla nostra meta
percorriamo la A300 fino a Ballarat per poi prendere la A8 fino a Jervois.
Passiamo attraverso molte zone dedicate alla pastorizia. Ci sono dei posti
meravigliosi ma anche zone quasi desertiche. Facciamo molte tappe ,anche solo
per fotografare i cartelli stradali che indicano canguri e koala, ma per adesso
non abbiamo ancora visto niente. Prima di arrivare a destinazione passiamo il
confine tra lo stato del Victoria e quello del South Australia. Preoccupati per
tutti i cartelli che vediamo lungo la strada in merito alla quarantena decidiamo
di buttare via tutta la frutta che abbiamo. In Australia sono molto fiscali sul
portare roba fresca tra uno stato e l’altro e , per evitare molte ,abbiamo
deciso di privarcene. Arrivati al confine troviamo solo un cestino ma di polizia
neanche l’ombra. Poco male noi eravamo dalla parte della ragione. Arriviamo a Bordertown
, un paese subito dopo il confine , e qui abbiamo
il nostro primo incontro con i canguri. Li avevamo sempre e solo visti
alla televisione e finalmente eccoli.
Sono animali possenti e in apparenza mansueti ma non so se avrei il coraggio di
accarezzarli . Ci sono quelli bianchi, di cui non conoscevamo l’esistenza , e
i tipici canguri marroni. Il nostro primo incontro con i canguri è stato molto
bello anche se confidiamo di rivederli anche in libertà e rinchiusi in un
parco.
Riprendiamo il
viaggio fino a Strathalbyn , un
piccolissimo paese a cento chilometri dalla nostra meta ,dove passeremo la
notte. Alloggiamo al Robin Hood Hotel al costo di 90$ a stanza con bagno in
comune. Un posto niente di speciale ma ormai è notte e siamo stanchi morti. Col
senno di poi devo dire che abbiamo fatto bene a sfruttare la brutta giornata per
percorrere i circa 700 chilometri d’avvicinamento verso Kangaroo Island.
16/03
Strathalbyn – Kangaroo Island (Pioggia mattino - sole pomeriggio)
Partiamo da
Strathalbyn direzione Cape Jervis.
Abbiamo ancora un
centinaio di chilometri da fare prima di imbarcarci per l’isola. La strada è
un susseguirsi di sali e scendi e ci becchiamo anche un bel acquazone. Siamo
fortunati perché riusciamo a vedere molti canguri tra le colline. Ci sono dei
paesaggi fantastici peccato solo per il tempo. Dopo qualche ora arriviamo al
porto e decidiamo di imbarcarci senza auto.
La lasciamo in un parcheggio
gratuito. La nostra assicurazione non copre l’imbarco della nostra Hunday sulla
nave e quindi la lasciamo qui. Vedremo dopo come fare per gli spostamenti . Per
l’attraversamento ci affidiamo all’unica compagnia che si occupa della
tratta. La Sealink ha
anche il monopolio delle escursione
organizzate. Paghiamo 92$ a coppia ma se avessimo voluto portare con noi l’auto
la somma sarebbe stata altissima
364$. Per fortuna è
spuntato il sole anche se l’aria è fresca. Prendiamo il traghetto di mezzogiorno e ,dopo circa
quarantacinque minuti , siamo a Penneshaw. Il paesino è piccolo ma ci sono le
cose essenziali . Qualche casa , un paio di
hotel ,un agenzia di noleggio auto ,
un distributore di benzina ,un supermercato e qualche bar-ristorante.
Insomma è un
posto rilassante. Abbiamo letto
delle cose fantastiche su quest’ isola e speriamo di poter vedere tanti
animali. Prima cosa andiamo alla ricerca di un punto informazioni per prendere
cartine e quant’altro e ,per prenotare una stanza per la notte. Usciti dal
punto info ritorniamo verso il porto per andare all’ufficio della sealink.
Vogliamo capire come muoverci sull’isola senza spendere un capitale. Il
personale è molto gentile e ci
prenotano l’auto per due giorni alla modica cifra di 216 $ (si fa per dire).
La ritireremo alle 9 Am
direttamente all’ufficio della Budget per riconsegnarla il 18 marzo alle 18
poco prima della partenza del traghetto delle 19.30 per far ritorno sulla
terraferma.
Prenotiamo anche
il traghetto del ritorno ad un prezzo molto più basso di quello dell’andata
solo 43,48$ in due contro i 92$. Sarà stata l’ora tarda.
Tirando le
conclusione c’è convenuto noleggiare l’auto sull’isola. Usciti
dall’agenzia andiamo verso l’ostello ,per vedere se c’è posto per la
notte. La reception dell’YHA apre alle 18 e ,fino a quell’ora ,non avremo la
certezza della stanza. Nell’attesa facciamo un giro per il paese e scattiamo
già le prime foto ai wallaby che si nascondono sotto gli alberi. Facciamo
ritorno in ostello e fortunatamente troviamo posto. Un letto in camerata
femminile per Barbara e uno in quello maschile per me. Totale 59$. Le stanza
sono pulite e c’è anche una bella cucina fornita di tutto il necessario.
In stanza siamo
in quattro. La connessione ad internet è un po’ cara 4$ all’ora oppure
7,95$ per tutto il giorno. L’ostello è gestito da una signora molto gentile
che ci da molte info sull’isola e ci dice che siamo fortunati dato che proprio
da oggi è possibile vedere la famosa Pinguine Parade.
Facciamo spesa al
supermarket ..stasera bistecche di canguro cucinata alla piastra.
Prima di cenare
andiamo a vedere l’arrivo dei
pinguini. Noi scegliamo il turno delle 20,30 ma avessimo voluto c’era la
possibilità di fare quello delle 21,30. Ormai è buio pesto e ,dopo una breve
spiegazione sulle cose da non fare e un filmato informativo , siamo
pronti a partire . I pinguini che arrivano su questa isola sono
piccolissimi. La loro altezza si aggira attorno ai 25-30 cm con il manto color
blu.
Ci dirigiamo ,
con l’ausilio delle torce fornite dai rangers ,verso gli scogli e incominciamo
a sentire i loro richiami.
Fantastico e
emozionante sentirli ma ancor di più quando nel buio della notte riusciamo a
vederli. Sono simpaticissimi con i loro movimenti ondulatori con il petto bianco
e la schiena blu. Le torce emettono una luce rossa ,per non disturbare questi
animaletti. Cerchiamo di far più silenzio possibile ,anche se il gruppo e molto
numeroso, per non disturbarli. E’ un’esperienza incredibile che consiglio a
tutti ad un prezzo contenuto 13$ p/p.
Facciamo ritorno
verso l’ostello, soddisfatti dal nostro incontro con i pinguini ,dove ci
aspetta la famosa cena con la carne di canguro. Ci prepariamo una bella insalata
e poi siamo pronti a provare questa nuova esperianza. Devo dire che non è male
anche se ha un gusto abbastanza forte. Si può paragonare un po’ alla carne di
cavallo. Finita la cena ci colleghiamo un po’ ad internet e ,nel prato davanti
a noi ,ci viene a trovare un piccolo wallaby.
Che giornata
incredibile…..mi sa che domani
sarà ancora meglio.
17/03
Kangaroo Island (Sole)
Lasciamo la
stanza con la consapevolezza di aver trovato posto per la notte. Staremo in un
ostello nel cuore dell’isola per poter vedere meglio la natura. Questa Farm è
consigliata anche dalla manager dell’ostello di Penneshaw ed è nel Flinders
Chase National Park. Io vado a ritirare l’auto alla Budget mentre Barbara
prenota gli hotel per le notti successive. Arrivato in agenzia mi faccio
convincere ad abbassare la franchigia in caso di incidente con qualche animale.
Passiamo dai 2500$ ai 300$ al costo di 48$ al dì. Ci noleggiamo una Nissan
micra bianca con cambio automatico e con il pieno di benzina e dopo le varie
raccomandazioni sulle strade da non prendere sono pronto per andare a prendere
Barbara in ostello.
Prima tappa Seal
Bay visitor Center nel sud
dell’isola ,non prima di esserci persi in una strada sterrata.
Un posto
incredibile dove per 30$ p/p abbiamo il nostro incontro ravvicinato con i Leoni
marini.
La guida del
parco ci ha accompagnati lungo una passerella che ci ha condotto fino alla
spiaggia. Ci sono tantissimi animali che entrano ed escono dall’acqua. Mamma
mia come sono possenti. Ci viene spiegato la differenza tra i maschi adulti e
quelli giovani e riusciamo anche a vedere dei cuccioli. Questo è un posto
ideale per i leoni marini dato che
è protetto da una specie di barriera corallina. Ci saranno almeno 30-40
mammiferi in tutta la spiaggia intenti a crogiolarsi al sole e a giocare tra
l’ora. Siamo a pochi metri di distanza e riusciamo a scattare delle bellissime
foto.
Finito il tour
percorriamo un’altra passerella ,questa volta senza accompagnatore, per vedere
un altro lato della spiaggia.
Qui non si può
scendere in spiaggia ma, dalla nostra posizione, riusciamo a vedere
un maschio enorme. Cavolo sarà almeno 500kg. Che figata siamo stati
fortunati.Riprendiamo la macchina e puntiamo diritti verso la nostra seconda
tappa. Koala arriviamo.
Il centro è
pieno di eucalipto è qui si possono vedere diversi animaletti. Tra i rami
riusciamo a vedere 5-6 koala.
Sono tenerissimi
con i loro musetti sembrano dei peluches. Nel parco ci sono anche molti
pappagalli , wallaby, canguri e
l’Echinodea una specie di porcospino che scava in continuazione la terra.
Sembra di stare
in uno zoo ma qui gli animali sono tutti nel loro habitat naturale. Il parco
c’è costato 5$.
Riprendiamo la
macchina e puntiamo verso il Flinders Chase visitor Center che si trova nella
parte più a ovest dell’isola. Dopo aver pagato 10$ p/p andiamo a vedere una
colonia di Otarie Neozelandesi all’Admiral Arch.
Il posto è
chiamato così per via della conformità della roccia fatta appunto ad arco che
,col passare degli anni, ha subito l’erosione del vento e dell’acqua. Qui
risiede questa colonia di otarie che da anni ritorna in questa zona. Ci sono
delle correnti bestiali e ,pensare che dall’altra parte c’è il polo sud ,fa
un certo effetto.
Lasciamo gli
animali per andare a vedere
un’altra attrazione: le Remarkable Rocks.
Una conformazione
rocciosa anche questa erosa dal vento e della furia del mare. Lasciamo il parco
per dirigerci verso l’ostello. Sono ormai le 18.30 e non vorremmo avere uno
scontro frontale con un big canguro. Il momento migliore per vedere questi
animali è proprio al calar del sole oppure al mattino presto. Non passa molto
che ne avvistiamo uno enorme che bruca nell’erba. Ci fermiamo per scattargli
qualche foto ma ,all’arrivo di una macchina di cinesi, il canguro compie un
balzo e si nasconde nel bush. Peccato.
Ripartiamo verso
l’ostello e, nel giro di pochi chilometri, arriviamo.
La struttura è
tutta in legno con un corpo centrale formato da quattro stanze. Due matrimoniali
,una zona comune con televisione e tavolo e un dormitorio con dieci letti. I
bagni e le docce sono esterni situati sotto una tettoia. Immancabile la zona
barbecue e i tavoloni sotto il porticato. Per
la notte optiamo per la soluzione più economica ovvero il dormitorio
che, per nostra fortuna è vuoto. Costo del letto in camerata 25$ p/p. Le altre
stanze sono occupate da due coppie di giovani. Sapevamo già della mancanza di
un supermercato nelle vicinanze quindi non siamo arrivati a mani vuote. Per la
cena siamo a posto.
La “figata”
del posto è che siamo immersi in un parco naturale e ancor più bello è stato
che al calar del sole siamo stati invasi
da canguri e wallaby quasi come fossero animali domestici. Chissà quando ci
capiterà un’altra cosa del genere.
Facciamo un
giro di perlustrazione con la torcia come se fossimo due esploratori ma ,
ad ogni rumore sospetto, saltiamo anche noi come canguri. Ritorniamo
all’ostello per pianificare i giorni seguente e per scrivere le cartoline.
Oggi è stata una
giornata incredibile ricca di emozioni.
18/03
Kangaroo Island (Sole)
Sveglia alle 7.30
per vedere ancora qualche canguro pascolare vicino alla casa. Oggi andiamo al
Parndana Wildlife Park(ingresso 25$). Percorriamo la strada asfaltata che taglia
in due l’isola e il bello è che ogni attraversamento secondario è fatto di
sterrato rosso. Il tipico colore delle terre australiane. E’ proprio un
paradiso quest’isola.
Prima di arrivare
al parco vediamo ancora un sacco di canguri che saltellano per le strade.
Il Parndana è un
parco pieno di animali. Ci sono canguri di tutti i colori a cui si può anche
dar da mangiare ,koala e molti altri animali australiani. Appena arrivati
puntiamo subito nella zona dei koala. Alla reception ci avevano detto che
avremmo potuto anche accarezzarli. Nel recinto c’è ne sono alcuni. Bellissimo
sembra di accarezzare un peluches morbidissimo. I custodi ci spiegano che
possiamo solo accarezzargli la schiena e che non possiamo prenderli in braccio.
Hanno le unghie
per arrampicarsi sugli alberi e non vorremmo mai farci graffiare. E’ stata
un’esperienza unica.
Facciamo anche
qui molte foto per portarci a casa un ricordo incredibile.
Un’altra
particolarità del parco è quella di poter dar da mangiare ai canguri e
wallaby. Compriamo per 1$ un sacchetto di cibo e poi via verso i recinti. Appena
varcato il cancello ci siamo spaventati nel veder 5-6 canguri venirci contro.
Non essendo un
animale a noi familiare siamo usciti di corsa dal recinto. Sono quasi alti come
noi e non vorremmo mai prenderci un calcio. Dopo un consulto
tra di noi ci siamo fatti coraggio e siamo rientrati. Si è ripetuta la
stessa scena di prima ma stavolta siamo rimasti dentro. I canguri mangiamo il
cibo direttamente dalle nostre mani utilizzando le zampette anteriori per
aggrapparsi al braccio. Uno di loro ha provato a scalciarmi
,graffiandomi la gamba, ma ormai avevo preso confidenza e con uno
scossone l’ho subito allontanato. Col senno di poi posso dire che è stata una
bella esperienza ma lì per lì abbiamo avuto un po’ di paura.
Finito il giro
ripartiamo per Stokes Bay una spaiggia di sabbia bianchissima sulla costa a
nord. Per raggiungerla bisogna attraversare delle rocce ma devo dire che è ben
segnalata. Peccato solo l’aria fresca e l’acqua gelida altrimenti avremmo
potuto anche fare il bagno vista la bellezza del posto.
Passiamo un po’
di tempo al sole prima di ripartire per Emu Bay. La guida la descriveva come una
spiaggia molto bella ma a noi non ha entusiasmato più di tanto. La sabbia è
piena di alghe. Facciamo pranzo in una della tante aree attrezzate e poi
riprendiamo verso Kingscote. La città è piccola ed è quasi deserta ma la sua
particolarità è che ogni giorno alle diciassette viene dato da mangiare ai
pellicani. Noi non aspettiamo lo spettacolo ,essendo in anticipo, e ci limitiamo
a vederli appollaiati sul molo in attesa del cibo. Saranno una ventina.
Riprendiamo la
macchina direzione Penneshaw per lasciarla all’autonoleggio. Facciamo circa
venticinque chilometri in più rispetto ai quattrocento compresi nel noleggio.
Chissà se li pagheremo oppure no.
Alle 19.30
prendiamo il traghetto per Cape Jervis dove , avevamo prenotato l’hotel Cape
Jervis Station. Situato a pochi chilometri dal porto in direzione Adelaide sulla sinistra. Per 95$ a stanza
abbiamo un mini appartamento con un letto matrimoniale, un bagno, la cucina con
tanto di frigo e l’aria condizionata e tv. Insomma c’è proprio tutto.
Il ristorante è
già chiuso ma noi abbiamo la nostra scorta di cibo.
Adesso che siamo
stati a Kangaroo Island possiamo dire che merita veramente la pena. Costerà
qualcosetta di più ma abbiamo potuto vedere tantissime specie di animali nel
loro ambiente naturale. Insomma se uno viene in Australia non può certo
rinunciare a Kangaroo Island.
19/03
Adelaide (Sole)
Oggi puntiamo
direttamente verso nord e precisamente ad Adelaide. Percorriamo circa cento
chilometri i primi dei quali in un paesaggio stupendo pieno di animali al
pascolo e colline verdeggianti.
Decidiamo di non
soggiornare direttamente in città ma a Glenelg un piccolo sobborgo non lontano
dal centro.
Da qui ,con
l’ausilio di un tram, si raggiunge il centro di Adelaide
in venti minuti (5,8$ in due).
Come ogni paese
australiano che si rispetti ha un suo punto informazioni . Vi facciamo tappa per
prendere cartine e per sapere dov’è l’ostello. La struttura è situata in
un ex discoteca con il bar al pian terreno e le stanze nei restanti due piani.
Il letto in
camerata da sei ci costa 56$ a coppia con internet e fortunatamente c’è
parcheggio gratuito nelle vicinanze. Resteremo qui solo una notte già sapendo
che ad Adelaide passeremo solo mezza giornata.
Lasciati i
bagagli in camera siamo pronti per fare un giro del paese e per prendere il tram
per il centro.
Le corse sono
molte frequenti e ,come ho detto prima, nel giro di una ventina di minuti
arriviamo nella city. Adelaide è molto semplice da girare dato che le strade
sono tutte parallele. Prima tappa Central Market peccato che il lunedì non sia
del tutto aperto. Poi ,come suggerito dalla lonely, incominciamo una bella
passeggiata tra i quartieri e i monumenti più caratteristici tra un succeguirsi
di fast-food e ristorantini etnici.
Noi mangiamo in
una steck house all’interno di un centro commerciale. Il centro non è male
pieno di gente che passeggia nelle isole pedonali e tanto verde. Giriamo per un
po’ ma verso le 17.05 riprendiamo
il tram per ritornare a Glenelg. La città c’è piaciuta ma abbiamo fatto bene
a restare solo mezza giornata.
Il ritorno è
stato un po’ caotico ,essendo l’ora di punta, e
il tram era stracolmo di gente. Noi ,da buoni italiani, ci siamo
risparmiati il costo del biglietto. Facciamo cena con fish and chips seduti in
una piazza del centro e, dopo una breve passeggiata lungo mare ,siamo andati nanna.
20/03
Glenelg – Warrnanbool (Sole)
Oggi giornata di
trasferimento da Glenelg fino a Warrnanbool sulla costa sud. Una tappa di ben
621 km verso la Great Ocean Road .
Percorriamo le strade australiane attraversando paesini ricchi di fascino e
grandi praterie stracolme di mucche e pecore. Il traffico non è molto e capiamo
come mai gli Australiani preferiscano di gran lunga l’aereo. Con il limite dei
90-100 chilometri all’ora sembra di non andare avanti. Prima di arrivare a
destinazione facciamo tappa a Port Fairy che ,ha detta della guida, ha una bella
passeggiata da fare su un’isoletta.
Il posto non è
male e ,durante i tre chilometri di
passeggiata ,abbiamo visto una colonia di “berte coda corta” e qualche
wallaby. Riprendiamo il viaggio verso il nostro ostello di Warrnanbool
prenotato su internet. Al nostro arrivo siamo stati di nuovo fortunati.
Camerata da sei ma siamo solo noi due al prezzo di 56,8$. Posto pulitissimo
gestito da una famiglia che fa della pulizia e dell’ordine il proprio credo.
Siamo provati dal lungo viaggio e ,dopo aver fatto cena, andiamo subito a
dormire.
20/03
Warrnanbool - Princetown (Pioggia – sole- variabile ) Dodici apostoli
– Great Ocean Road
Puntiamo la
sveglia verso le 7.30 ma tutti i nostri paini della sera prima vanno in fumo.
Durante la notte ha piovuto da paura e decidiamo di lasciare questa città
direzione dodici apostoli.
Iniziamo la
famosa strada panoramica che costeggia tutta la costa sud dell’Australia e , a
detta del cartello segnaletico ,la più bella strada del mondo. Facciamo tappa
nei moltissimi look-out e devo ammettere di non aver mai visto dei paesaggi e
delle scogliere così belle….da togliere il fiato. Peccato che c’è un vento
fortissimo e la temperatura è abbastanza rigida. Siamo su dieci undici gradi.
Capiamo perché questa è una zona
di naufragi. Il mare è talmente mosso che gli schizzi d’acqua arrivano fin
sulle scogliere. Facciamo tappa a Port Campbell per un fish and chips e poi
puntiamo diritti verso Loch Ard Gorge e i dodici apostoli.
Due delle
attrazioni più belle dell’intera costa. I momento ideale per vedere i 12
apostoli è al calar del sole o all’alba.
Noi ci siamo stai
al tramonto ed è stato stupendo. Mi sa che tra qualche anno queste rocce
calcaree non ci saranno più anche perché già adesso se ne vedono solo più
nove. Molti altri turisti hanno avuto la nostra stessa idea e sembrava di stare
al mercato. Ci sono anche i soliti fotografi che, per rubare uno scatto ,si
spingono fin al limite della scogliera. Con il vento che tira sono proprio pazzi
completi. Facciamo due passi tra le
scogliere e percorriamo anche una scalinata che ci ha portati fin in riva al
mare e poi via verso Princetown dove passeremo la notte.
Il paese è
veramente piccolo. C’è un negozietto ,una pompa di benzina e un
hotel/ostello. Prendiamo una doppia con letti a castello per 50$.
Il posto non è male anche se verso sera si è riempito con una colonia
di crucchi in gita .Fine del relax e via di birre..
Programmiamo il
giro per i giorni seguenti e confidiamo nel bel tempo.
22/03
Princetown – Apollo bay(pioggia –sole – nuvole)
Partiamo
direzione Cape Otway un vecchio faro australiano. Dai racconti ,che avevamo
letto, molta gente sconsigliava questa deviazione ma noi seguendo la nostra
curiosità abbiamo deciso che poteva valer la pena.
Prendiamo la
strada verso il faro e dopo poco ci accorgiamo di essere entrati in una foresta
di eucalipto. Che figata ci sono tantissimi Koala sugli alberi. Saranno una
ventina tutti svegli ,strano, e intenti a mangiare. Mi sa che sentono la pioggia
ma l’importante è che riusciamo a vederli bene e in movimento.
L’eucalipto per loro è come una droga salgono ,scendono ,mangiano
insomma siamo fortunatissimi. Meno male che non dovevamo venire verso il faro.
Facciamo una
marea di foto e io mi arrampico anche su un albero per vederli meglio. Mi
sembrava di toccarlo e non so chi dei due è più incuriosito.
Nell’appollaiarmi sul ramo sono stato attaccato da una sanguisuga. Anche
Barbara ha avuto un contatto ravvicinato con questo brutto animaletto. Sarà
stato il mio che ho lanciato via con uno scossone????
.Chi lo sa.
Proseguiamo verso il faro ma decidiamo di non salirci ,visto il costo di
diciannove dollari ,e ritorniamo lungo la strada per scattare altre foto ai
koala. Scopriremo in seguito che ,il biglietto per il faro ,sarebbe costato tre
dollari in meno se acquistato all’info point di Apollo Bay.
Arrivati a Apollo
facciamo subito tappa al supermercato e dopo cerchiamo da dormire.
Fortunatamente al backpackers ci accettano anche se non sono ancora la 17.
Camerata da cinque per 50$ a coppia con internet free. Lasciamo i bagagli e ,dopo esserci informati al punto
informazioni sul da farsi ,ci addentriamo nell’Otway National Park.
Facciamo tappa al
lago Elizabeth dove la guida riportava la possibilità di vedere gli
Ornitorinchi. Un animale molto schivo e difficilissimo da vedere. Facciamo un
bel percorso sterrato ,gioia per le sospensioni della macchina ,e poi circa
un’oretta a piedi ma di ornitorinchi neanche l’ombra. Poco male ci siamo
divertiti lo stesso e il tempo ha tenuto.
Finita la gita
facciamo ritorno, sotto un’acquazone d’altri tempi ,all’ostello. Nel
frattempo tutti gli ospiti della struttura sono ritornati e noi facciamo
conoscenza dei nostri coinquilini. Un italiano e un Australiano di
settant’anni in giro per l’ australia. Facciamo due parole con l’italiano
e ci facciamo raccontare la sua storia. Beato lui è qui ormai da sei mesi e
,dopo un’esperienza lavorativa a Sydney, a deciso di fare un giro per
l’australia . In ostello c’è anche un altro italiano che ,per pagarsi le
spese, fa qualche lavoretto in un ristorante e a tempo perso rassetta le stanza
dell’ostello.
Passiamo la
serata parlando finalmente un po’ di italiano e raccontandoci le nostre
esperienze. Ogni tanto ci va.
Di notte la
temperatura è scesa ai minimi storici per fortuna in stanza c’è la stufetta.
23/03
Apollo bay – Anglesea (notte diluvio –sole -pioggia –variabile)
Non sappiamo se
rimanere un’altra notte qui all’ostello visto il tempo e ,per adesso ,
aspettiamo che arrivi la ragazza che
gestisce l’ostello. Ci mettiamo d’accordo dato che dovevamo stare due notti
ma non ci sono problemi andiamo via.
Riprendiamo
l’Ocean road costeggiando un mare bellissimo e agitato. Facciamo molte tappe
lungo la strada a veder le onde e i surfisti che le cavalcano. Sono molto bravi
e coraggiosi nello sfidare queste onde alte almeno 3-4 metri.
Ci fermiamo al
Kennett river dove si possono vedere koala e dar da
mangiare ai pappagalli . Il tempo è in continua evoluzione tra un acquazzone e
un po’ di sole. Riusciamo a vedere qualche koala tra gli alberi ma la cosa più
bella è dar da mangiare ai pappagallini. Sono coloratissimi e beccano i semini
direttamente dalle nostre mani. Qualcuno di loro si posa anche selle nostre
teste concedendosi alle nostre foto. Riprendiamo la strada verso Lorne un
paesino un po’ più grande di Apollo Bay. Nel centro ci sono qualche negozio
di surf e alcuni ristorantini. Ci informiamo sulle cose da fare e da vedere al
solito punto info. Andiamo al molo dove riusciamo a vedere
una foca intenta a disturbare i pescatori ,alle cascate e al Teddy’s
lookout sulla collina. Le cascate Erskine si trovano a circa 10 chilometri di
distanza dal centro e ,se uno ha un po’ di tempo , vale la pena farci una
visita. Tornati verso il paese andiamo al lookout un posto fantastico da cui si
può vedere l’oceano è un tratto dell’ ocean road. Tornati in centro
facciamo un giro tra i negozi che praticano gli sconti ma hanno sempre dei
prezzi allucinanti. Perfino la birra non è così economica.
Partiamo in
direzione Anglesee la cui attrazione principale è il campo da golf. Infatti al
suo interno risiede una colonia di canguri. E’ stranissimo vedere questi
grossi animali brucare tra le buche incuranti
dei giocatori.
Passiamo la notte
nell’ostello non lontano dal campo. Il backpachers è pulitissimo ed è
composta da una camera con quattro letti e una stanza con letto matrimoniale
bagno in comune e cucina fornitissima.
Optiamo per la
camerata in cui c’è già un ragazzo olandese. Paghiamo 60$ per un posticino
molto tranquillo.
24/03
Apollo bay – Anglesea (notte diluvio –sole -pioggia –variabile)
Prima di lasciare
Anglesea facciamo ancora tappa al golf per rivedere i canguri ma ,al mattino
presto, non se ne vedono molti. Oggi andiamo a Bells Beach dove ,la prossima
settimana, ci saranno i campionati mondiali di surf della Rip Curl.
Al nostro arrivo
ci sono già i primi surfisti intenti ad allenarsi. Che spettacolo e che onde
saranno alte almeno sei metri. Peccato solo che manchi solo il sole e l’aria
è gelida. Rimaniamo un po’ ad ammirarli ma poi ripartiamo verso Torquay dove
facciamo sosta al supermercato .
Mangiamo qualcosa e poi puntiamo verso Queenscliff sulla Ballarine Penisula da
dove prenderemo il traghetto delle 15 per andare a Sorrento(62,10$ con la
macchina). La traversata è stata breve e nella baia siamo
riusciti a vedere anche i delfini. Dormiamo all’YHA sulla Mornington
Peninsula al costa di 60$ in camerata da cinque. Il paesino è talmente
piccolo che ,nel giro di mezz’ora, si percorre tutto il centro. Come al solito
alle diciassette a tutto chiuso e dobbiamo fare in fretta a comprare la cena.
Questa sera BBQ in ostello.
25/03
Sorrento – Phillip Island (nuvoloso)
Partiamo
direzione Phillip Island sede del famoso circuito di moto gp. Peccato per il
tempo nuvoloso con il sole sarebbe stato tutta
un’altra cosa. Decidiamo di percorrere strade secondarie così possiamo vedere
com’è questa zona dell’ australia. Andiamo prima verso Portsea per vedere
le scogliere e poi percorriamo la C777 che costeggia la costa sud.
Attraversiamo
zone isolate ma verdissime con paesaggi bellissimi. Essendo domenica facciamo
sosta anche alcuni in alcuni mercatini. Finita la C777 imbocchiamo la A420
direzione Phillip island. L’isola è collegata alla terra ferma da un ponte.
Appena attraversato troviamo il punto informazioni. Prenotiamo tutte le
escursioni da fare.
Per cento cinque
dollari prenotiamo la vista alla fabbrica di cioccolato ,l’entrata al circuito
di moto gp e la famosa pinguine parade. La fabbrica è vicinissima all’info
point ed è la nostra prima tappa. La visita non è un gran chè ma per 24$ in
due ci poteva stare. Ci spiegano come vie prodotto il cioccolato e ci danno
anche vari assaggi dei loro prodotti.
Tutto è fatto
per i bambini anche se alla fine ci siamo divertiti lo stesso. Usciti dalla
fabbrica e dall’annesso negozio siamo andati a cercare un posto per dormire. A
Cowes c’è l’Amaro Park che è un ex Yha dove ,per 40$, passeremo la notte.
La stanza ha il riscaldamento e il bagno e ci sembra di stare
in un vero albergo. Nell’attesa della Pinguine Parade decidiamo di
andare a vedere il punto più estremo di Phillip Island da dove è possibile
vedere i leoni marini.
L’isola è
molto piccola ,solo venticinque chilometri, quindi nel giro di poco arriviamo al
centro visite.
La struttura non
è molto grande ma la zona è piena di passerelle che ti permettono di
avvicinarti il più possibile agli scogli. Noi cerchiamo di guardare in
lontananza ,anche con l’ausilio dei binocoli ,ma di otarie neanche l’ombra.
Ci dicono che
stazionano sull’isolotto proprio davanti a noi ma è impossibile vederle. Se
uno vuole ,pagando, può scattare delle foto tramite una webcam posta vicino
all’isola. Noi le avevamo già viste a Kangaroo Island quindi facciamo a meno
di pagare per delle foto mezze sfuocate. Un po’ delusi facciamo il giro sulle
passerelle ma ,ad un certo punto ,la nostra attenzione viene richiamata da un
cinese che ,sotto le strutture in legno,riesce a vedere alcuni pinguini.
E’ stato bello
vederli anche di giorno così ,altre al milione di foto, abbiamo fatto anche il
video. Siamo rimasti un bel po’ ad osservarli per vedere se uscivano dal loro
nascondiglio ma niente da fare. Li si sentivano più al sicuro.
Facciamo ritorno
in albergo e, in mezzo al bush , incrociamo anche alcuni wallaby.
Il paesino di
Cowes è molto piccolo ma c’è una bella colonia di ristorantini e pizzerie
italiane. Di interessante c’è anche il negozio di souvenirs nel quale si
possono comprare gadget della moto gp e dei piloti di F1 d'altronde siamo a
Phillip.
Ceniamo e poi
,verso le 19.30, siamo pronti per andare a vedere la pinguine parade.
Siamo tutti
seduti in una specie di anfiteatro con alcune luci arancione che illuminano la
spiaggia.
I rangers vietano
qualunque tipo di ripresa e non si possono fare neanche le foto per non
disturbare i pinguini.
Paghiamo 43.30$
ma devo dire che sono stati soldi spesi bene. Siamo tutti in attesa quando
eccoli arrivare. Prima uno poi a centinaia. Si avvicinano agli spalti incuranti
della gente a gruppetti di 20-30 unità e ,appena raggiungono le dune,
incominciano a correre verso le loro tane. Bellissimo. L’uscita dall’acqua
è durata circa un’oretta ed è stato bellissimo vederli sfilare a pochi
centimetri da noi. Ci spiegano che in tutta l’isola arrivano migliaia e
migliaia di pinguini. Continuerà così finche ci saranno persone che
cercheranno di proteggerli.
E’
un’esperienza magnifica che consiglio vivamente a tutti.
Finito la parata
facciamo ritorno in hotel facendo attenzione agli autovelox e ai wallaby. Ormai
è buio “pesto” e non vorremmo rimangiare carne di canguro!!!!
26/03
Phillip Island (nuvoloso)
Oggi ci aspettano
per le 10.30 al circuito di moto gp
per effettuare la visita guidata.(38$ a coppia).
Arriviamo giusto
in tempo per visitare il museo e poi via verso la pista. Un gentile signorina ci
accompagna dapprima nei box e nella postazione dei giudici di pista e poi nella
stanza dei commentatori tv. Il giro dura circa quarantacinque minuti e
terminiamo giusto prima che scoppi il temporale. Non è stata male come visita
anche se è pur sempre una striscia d’asfalto con delle costruzioni
intorno. Ma a noi è piaciuto lo stesso soprattutto fantasticare sulle varie
staccate e le velocità che fanno questi piloti.
Usciti decidiamo
di andare al Phillip Island Park. Qui ,per 32$ a coppia, possiamo di nuovo dar
da mangiare ai canguri e ai wallaby. Il parco è abbastanza grande e al suo
interno ci sono molti animali che non avevamo ancora visto tra cui il diavolo
della tasmania e i woombati una specie di talpa enorme.
Siamo stati
fortunatissimi nel vedere anche due wallaby con il cucciolo nel marsupio. Il
piccolo esce e rientra nel marsupio compiendo un vero e proprio salto di testa
nella sacca. Siamo stati un po’ a
guardarli e siamo riusciti a fare anche delle belle foto.
La visita c’è piaciuta molto soprattutto per l’avvistamento dei
cuccioli.
Usciti siamo di
nuovo pronti per partire. Prossima meta la Bass Cost. Il brutto tempo ci da la
possibilità di visitare aree che non avevamo programmato. Percorriamo i
centocinque chilometri fino a Foster per andare a visitare un parco che ci hanno
consigliato. Li dovremmo trovare delle spiagge immacolate e ci sarà la
possibilità di fare delle belle
passeggiate immersi nella natura. Speriamo solo nel tempo.
Prendiamo la B460
direzione Wonthaggi. Qui facciamo tappa all’info point per farci prenotare
l’ostello di Foster e per prendere i soliti volantini. Ci consigliano di fare
la C435 una bella strada panoramica soprannominata la piccola Great Ocean Road.
In effetti è proprio bella con delle spiagge deserte l’unica cosa che manca
il sole.
Arriviamo verso
le 18 a Foster e prendiamo posto nella nostra stanza. Per 60$ ci danno una
matrimoniale con bagno in comune e
c’è anche la connessione internet
gratis. Se uno volesse c’è la possibilità di lavare la roba. Facciamo il
giro del paesino ,giusto per far la spesa per la cena ,e poi
ritorniamo all’ostello. La struttura è gestita da un personaggio molto
simpatico di Melbourne. A noi sembra un po’ pazzerello ma è simpatico ed è
disponibile a ogni nostra domanda.
27/03
Phillip Island – Fosters (sole – nuvoloso- pioggerellina - sole)
Stamattina
partenza verso il Wilsons Promontory. Sulla nostra macchina non siamo soli come
al solito. Questa volta abbiamo un’ospite. Un altro backpackers che ci terrà
compagnia fino a destinazione. Lui trascorrerà
qualche giorno nella penisola per fare trecking armato di tenda e viveri.
Percorriamo circa
un’oretta di strada per arrivare alla stazione dei guardiaparco con in cielo
un bel sole. Speriamo duri.
Ci facciamo
consegnare tutte le mappe della zona per evitare di perderci e per decidere i
sentieri da fare.
Faremo un po’
di bushwalking un’attività molto praticata da queste parti. Primo itinerario
direzione Squeaky beach sono circa due chilometri e mezzo. Peccato che il tempo
si è guastato. La camminata è semplice. Costeggiamo il fiume fino ad
un’altura sul mare da dove c’è un paesaggio bellissimo. Da una parte la
spiaggia immacolata e dall’altra la vegetazione rigogliosa. Dobbiamo stare
attenti all’alta marea che in queste zone non scherza. Nel giro di pochi
minuti si rischia di essere travolti dalle onde. La seconda camminata è
chiamata Lilly Pilly natural walk. Un percorso facilissimo tra foresta e bush
dove abbiamo incontrato solo uccellini.
Terzo sentiero
scelto è il Woodland. Per accedervi dobbiamo prendere l’auto e spostarci di
una ventina di chilometri direzione Fosters verso l’uscita del parco. In
questa zona si possono vedere molti
animali tra cui gli immancabili canguri e wallaby ,i woombats e gli Emu.
Non è stato
facile trovare l’inizio del sentiero anche se avevamo la mappa ma siamo stati
molto soddisfatti di quello che abbiamo visto. Anzi è stata un ‘esperienza
incredibile. Iniziamo la camminata anche se cadono già due gocce di pioggia per
fortuna noi abbiamo sia gli ombrelli e i Kway. Dopo poco si vedono già i primi
animali. Fantastico sembra di stare all’interno di uno zoo ma qui non ci sono
recinzioni. Incrociamo decine di grossi canguri sdraiati nell’erba che
sonnecchiano e ci guardano con occhi incuriositi. La passeggiata è un po’ più
lunga delle altre. Saranno circa sei chilometri ma è stato bellissimo. Nel
tragitto incontriamo alcuni Emu che sono simili agli struzzi e riusciamo a
vedere anche due Woombats.Cerchiamo di fotografarli ma sono talmente veloci che
scompaiono veloci all’interno del bush. Il sentiero è segnalato da alcuni
strisce di nastro color fucsia posizionati sui rami degli alberi anche se ,in
alcuni momenti, c’è sembrato di girare in tondo. Alla fine riusciamo a ritornare alla nostra macchina sani e
salvi.
Questo
promontorio è stato proprio una bellissima sorpresa anche se un po’ al di
fuori dai circuito convenzionali. Vale sicuramente la pena venirci inserendolo
,ai primi posti , della nostra classifica delle cose più belle viste in
Australia. Siamo stati fortunati e a parlare con le persone giuste che c’è
l’hanno consigliato.
La notte la
passiamo di nuovo all’ostello di Foster nella solita camera matrimoniale.
Prima di coricarci prenotiamo anche la notte seguente. Domani andremo a Lake
Entrance un paese di pescatori a tre ore di macchina da qui direzione est.
28/03
Fosters – Lake Entrance (nuvoloso - sole)
Percorriamo la A1
fino a Lake Entrance un piccolo paese in una zona piena di laghi. La guida
raccomanda di mangiar pesce quindi stasera cercheremo un posto dove mangiarlo.
Ci sistemiamo all’Yha che è situato lungo l’Esplanade
che è la strada che costeggia il mare. L’ostello ha una grande cucina
con le camerate collocate in un’altra depandance. Siamo in un dormitorio da
cinque al costo di 45$ a coppia. Ci sistemiamo e poi via verso il porto. Ci sono
moltissime barche attraccate e alcuni pellicani sono in attesa di qualche pesce.
Prenotiamo per le quattordici un’escursione di 70km lungo i fiumi per vedere
le insenature delle baie e forse anche i delfini. Il giro ci costa 82$ a coppia.
Per fortuna esce il sole e noi cerchiamo di abbronzarci un po’. Entriamo con
la barca all’interno di baie piene di yatch con case da far invidia ma di
delfini neanche l’ombra. In ogni caso passiamo due ore e mezza all’insegna
del relax e del sole.
Ritornati in
porto facciamo ancora due passi e ,attraversato un ponte, ci troviamo davanti
una lingua di sabbia di almeno 5-6 chilometri. Questo paesino è anche famoso
per il surf. Immancabile la torretta dei guardaspiagge posizionata in mezzo alla
spiaggia. Facciamo ritorno in ostello per cambiarci e per assaggiare il pesce
locale.
Oggi giornata
relativamente tranquilla ma domani ci aspetta un lungo viaggio verso Melbourne.
29/03
Lake Entrance – Melbourne 318km (sole)
Partiamo presto
per coprire le quattro ore di macchina che ci separano dalla città di
Melbourne. Cercheremo di evitare le autostrade a pagamento che circondano il
centro studiandoci un percorso alternativo. Alla fine ci siamo riusciti
riconsegnando l’auto in perfetto orario. Per arrivare in centro città
prendiamo lo skybus che per 56$ andata e ritorno a coppia ci porta a
destinazione.
L’ostello Yha
,che avevamo prenotato da Foster, è a pochi isolati a piedi dalla stazione dei
pulman. La struttura è molto bella e pulitissima. E’ il miglior ostello che
abbia mai visto con un’organizzazione impeccabile. Ha una terrazza al quinto
piano da cui si vede uno scorcio della città e dove si può anche prendere il
sole.
Il letto in
dormitorio da quattro c’è costato 128$ per due notti. L’unico inconveniente
che ci sistemano in camere separate. Io sono nella 404 e Barbara nella 101. Ad
ogni piano c’è una fornitissima cucina e
per entrare sia in camera che nei vari piane serve una chaive
elettronica. Ci sistemiamo e incominciamo il giro a piedi della città
consigliato dalla Lonely planet. Non male . A primo achito ci sembra molto più
viva di Sydney e ,cosa più importante ,fa caldo
c’è il sole. Facciamo cena al ristorante Thailandese e poi riprendiamo
il giro dei monumenti illuminati dalle luci della notte.
In effetti qui la
gente fa molta più festa che in altre parti dell’Australia. Una residente ci
dice che a Melbourne ogni giorno dell’anno è buono per una festa o per
visitare una mostra. In effetti è proprio così.
Stanchi del
viaggio ritorniamo in ostello.
30/03
Melbourne (sole)
Oggi continuiamo
con il giro di Melbourne. Prima tappa il solito Central Market punto focale per
gli acquisti.
Ci passeremo
alcune ore per vedere un’infinità di bancherelle. E’ molto simile a quello
di Sydney anche se di dimensioni inferiori. Facciamo pranzo tra i colori e i
profumi del mercato. Riprendiamo il tour utilizzando i mezzi pubblici gratuiti. C’è una linea di
autobus e una di tram che ti fanno fare il giro della città. Vediamo molti
monumenti e parchi ma soprattutto l’enorme stadio di rugby che qui è
considerato quasi sacro. Sembra che ci sia una partita ogni sera e la gente lo
considera lo sport nazionale. Nella piazza principale (Federation Square) c’è
addirittura un maxi schermo per seguire le squadre quando sono in trasferta.
Terminiamo la serata al porto prendendo l’ultimo sole Australiano e ripensando
alla vacanza che sta volgendo al termine. Facciamo ritorno in ostello e già ci
prende la malinconia. Facciamo le valigie ed è proprio l’ultimo ostacolo che
mancava.
31/03
Melbourne - Milano (sole) parte I
Abbandoniamo
l’ostello ,dopo aver fatto colazione, e ci avviamo verso la fermata dello
skybus. I biglietti li avevamo già acquistati due giorni prima. Nel giro di
mezz’ora siamo al Tullamarine international airport in attesa di imbarcarci
con il volo delle 13 per Sydney. Fortunatamente i bagagli c’è li spediscono
direttamente a Milano.
Da qui in poi è
solo più una questione di tempo prima di ritornare nel nostro paese.
Bye
Bye Australia see you soon.
31/03
Melbourne - Milano (sole) parte II
Come avevo detto
aspettiamo come tutti il nostro aereo per Sydney ma, prima di imbarcarci, ci
fanno sapere che l’aereo è stato spostato alle 15.40 per un problema
tecnico.No no disastro..e la nostra coincidenza per Abu Dhabi? Ci affrettiamo a
chiedere spiegazioni perché non
siamo gli unici ad avere dei problemi con le coincidenze internazionali.
Dopo un’oretta
d’attesa ci danno dei ticket per far pranzo. Otto dollari (mi sembra di stare
al lavoro) peccato che un panino costi 7,5$ e l’acqua con cosa la paghiamo?
In ogni caso
,dopo varie contrattazioni , non riusciamo a salire su un altro volo. Siamo
vicini a Pasqua e tutti gli aerei sono pieni. Passiamo ancora un po’ di tempo
in aeroporto e, dato che non si trova una soluzione, ci alloggiano per una notte
al Park Royal Hotel che è dall’altra parte della strada.
Ci danno di nuovo
due ticket ma ,questa volta, sono da 50$ per mangiar cena. L’albergo è
bellissimo ma noi vogliamo ritornare il più presto possibile in Italia. Siamo
un po’ agitati dato che il due aprile avremmo dovuto lavorare e tra contattare
le aziende e mandare e-mail a casa passiamo l’intero pomeriggio su internet.
Per fortuna che è gratis. Facciamo cena con i nostri buoni ma l’umore non è
dei migliori e Barbara non ha tutto questo appetito. Su internet non troviamo
voli disponibili prima del quattro aprile e quindi decidiamo di andare diretti
in aeroporto per avere informazioni.
Fortunatamente
verso le otto ci arriva un sms direttamente sul televisore dell’Hotel che ci
da news sui voli.
Domani mattina
check-in alle 9,30 con imbarco per Sydney delle 11. Meno male. Arriveremo così
a Milano solo con un giorno di ritardo. Ci corichiamo più sollevati e ci
godiamo un po’ le comodità della stanza.
01/04
Melbourne - Milano (sole) basta pesci d’aprile
Ci svegliamo
presto per poter far colazione e per andare subito in aeroporto. Questa volta ci
siamo e, puntuali come un orologio
, partiamo alla volta di Sydney per poi prendere la coincidenza per il volo
internazionale.
Adesso
si che possiamo dire Bye Bye Australia.
Conclusioni
Finali
E’ stato un
viaggio fantastico nel quale siamo stati a diretto contatto con una natura per
certi versi incontaminata.
Abbiamo visto
moltissimi animali liberi e indisturbati nel loro habitat naturale.
Il viaggio è
stato relativamente semplice ,nella sua programmazione, ma un po’ costoso.
Secondo me non bisogna prendere troppi voli interni per vedere il più possibile
ma bisogna prendersela con calma dedicandosi ad una zona ben specifica da
vedere. L’Australia è un paese enorme. Speriamo di ritornarci per poter
vedere anche la Gold Cost e il nord.
Per qualsiasi
informazione e consiglio noi siamo a disposizione su skype (Davide12100),
facebook (DavideBarbara) o via mail (Cato_75@yahoo.com).
Barbara
& Davide