Un viaggio di 6 mesi lungo la terra australiana
Racconto di viaggio 29 GENNAIO 2006 – 5 AGOSTO 2006
N. SOUTH WALES
QUEENSLAND N.
TERRITORY
WESTERN AUST.
Viaggiando in solitudine ho conversato con me
stesso,
e queste sono le mie parole………. ( Ballata australiana )
Itinerario
di viaggio
29
gennaio Roma
- Abu Dhabi
30
gennaio
Abu
Dhabi – Bangkok – Sydney
31
gennaio
Sydney
01 febbraio
Sydney
02
febbraio
Sydney – Watsons bay - Sydney
03 febbraio
Sydney
– Bronte – Bondi – Tamarara – Sydney
04
febbraio
Sydney
– Royal National Park
05 febbraio
Sydney
06
febbraio
Sydney – Manly – Sydney
07 febbraio Sydney
– Hervay Bay
08-11
febbraio
Fraser Island 12
febbraio
Sydney
19
febbraio Sydney – Manly
scenic walkway – Sydney
20-03 feb/marzo
Sydney
04
marzo Sydney
– Coogee – Clovelly - Sydney 05 marzo
Sydney
07-08
marzo
Blue Mountain 09
marzo Sydney
- Cronulla – Sydney
10-23
marzo Sydney
24
marzo Sydney
– Palm Beach – Sydney
25-29
marzo Sydney
30
marzo Sydney
- Ku-Ring-Gai National Park – Sydney
31-04
mar/apr
Sydney 05
aprile Sydney
– Royal National Park - Sydney
06-03
apr/mag. Sydney
04 maggio
Sydney – Marramarra National Park
– Sydney
05-18
maggio
Sydney arrivo di
Daniele e Paola
19-21 maggio Sydney
22
maggio
Sydney – Cooranbong
23
maggio Cooranbong
– Bulahdelah
24
maggio
Bulahdelah – Nambucca Heads 25
maggio Nambucca
Heads – Grafton
26
maggio
Grafton – Yamba
27
maggio Yamba
– Bairon Bay
28
maggio
Bairon Bay
29 maggio Bairon
Bay – Brisbane
30
maggio
Brisbane – Redcliff
31 maggio
Redcliff – Brisbane – Redcliff
01
giugno
Redcliff – Noosa
02 giugno
Noosa
03
giugno
Noosa – Children
04
giugno Children
– Calliope
05
giugno
Calliope – Carnarvon National Park 06 giugno
Carnarvon
National Park – Emerald
07
giugno
Emerald – St. Lawrence 08
giugno St.
Lawrence – Eton
09
giugno
Eton – Arlie Beach 10
giugno
Arlie Beach
11
giugno
Arlie Beach – Saunders Beach 12
giugno
Saunders Beach
13
giugno
Saunders Beach – Balgal Beach
14 giugno Balgal
Beach – Innisfall
15
giugno
Innisfall – Mt. Molloy
16 giugno Mt.
Molloy – Cape Tribolation
17
giugno
Cape Tribolation
18
giugno Cape
Tribolation – Kuranda
19
giugno
Kuranda – Cairns
20-22
giugno Cairns
23
giugno
Cairns – Normanton
24 giugno Normanton
– Mt. Isa
25
giugno
Mt. Isa – Tennant Creek
26 giugno Tennant
Creek – Darwin
27/11
giu/lugl Darwin – Litchfield E Kakadu
N.P. – Darwin
12
luglio
Darwin – Katerin gorge
13
luglio Western
Australia Kokunarra
14
luglio
Lake Argyle – Halls Creek
15-18
luglio Broome
19
luglio
Sandfire Motel Roadhouse
20
luglio Roebourne
21-25 luglio
Exmouth
26
luglio Carnarvon
27
luglio
On the road - Nerren
Nerren
28
luglio Geraldton
29 luglio
Pinnacles desert – Perth
30
luglio Perth
– Fremantle – Perth
01 agosto
Ritorno a Sydney con Virgin air lines
02-04
agosto Sydney – saluti
finali
05
agosto
Sydney - Abu Dhabi – Roma
Dopo la mia esperienza di 6
mesi in Centroamerica, la
mia voglia di esplorare e conoscere nuove culture si era enormemente
approfondita; ma la frontiera della lingua si riaffacciava ogni qualvolta
pensavo ad una nuova meta. Fu così che dopo aver preso confidenza con lo
spagnolo, decisi di immergermi in una nuova esperienza; questa volta con
l’intento di rientrare con una nuova lingua nel mio curriculum.
Quale meta migliore poteva
esserci per imparare l’inglese?
Nessuna. Così, durante il
Natale 2005, decisi di farmi un ennesimo grande regalo.
Un biglietto aperto un anno per
il continente australiano.
Scelta che si rivelerà ottima,
sia per la lingua che per la natura del viaggio in se per stesso.
Il giorno 30 gennaio 2006,
all’aeroporto internazionale di Sydney, il mio caro amico Shafik ci attende
con la sua macchina a nolo. Arriviamo io Stefano David e la mamma di Shafik che
per l’occasione decide di aggiungersi al gruppo per fare una visita al figlio.
Sydney
4 mesi alla ricerca di un motivo per viaggiare 1° episodio
Ad attenderci all’aeroporto di Sydney ci
aspetta un caro amico che in questo momento sta usufruendo si un visto
lavorativo per la Nuova Zelanda, e che visto il nostro arrivo, ha deciso di
procurarsi qualche giorno di vacanza in Australia. Il nostro primo alloggio sarà
un appartamento in George st. condiviso con 6 Coreani simpaticissimi.
I primi giorni di questa avventura, saranno
dedicati alla visita della città, che sarà la mia casa per almeno 4 mesi.
Aspettando di familiarizzare con questa
stupenda città, approfittiamo per visitare le spiagge della costa sud.
Ce ne andiamo un giorno a Bronte, un altro a
Bondi e poi Clovelly e Coogee beach.
Facciamo una bellissima escursione anche a
Manly beach, situata dalla parte opposta del Sydney Harbour e visitiamo il più
possibile prima di incominciare la nostra vita australiana.
In pochi giorni, conosciamo un sacco di
gente, proveniente da tutto il mondo e ci iscriviamo ad una scuola di inglese
gratuita che ci occuperà per almeno 2 mesi. Nel frattempo io mi occupo di
vendere gelato di fronte all’Art Gallery of NSW; giusto per pagare il mio
affitto e poter viaggiare in seguito.
I giorni in questa magnifica città passano
lenti, tra una passeggiata e l’altra. Ormai, prendere un caffè o bersi una
birra di fronte all’Opera House è diventato routine e lo spettacolo che ci
offre Circular Quay è inimitabile.
Nei mesi che vivrò a Sydney, approfitterò
di qualsiasi ritaglio di tempo per visitare tutti i siti di interesse nei
dintorni e all’interno della città. Mi stabilisco dopo circa 20 giorni nel
pittoresco quartiere di King Kross, condividendo l’appartamento con una
tedesca una spagnola e un brasiliano.
Non manco assolutamente ogni qualvolta ci sia
l’occasione, a una bellissima gita in barca tra lo splendido Sydney Harbour,
visitando Watsons Bay, Rose Bay, Double Bay, Shark Bay e tante altre piccole
baie nascoste tra la baia di Sydney.
Da non perdere senza dubbio:
Sydney Harbour Bridge
Sydney Opera House
The Rocks
Circular Quay
King Cross
Darling Harbour
Sydney fish Markets
Chinese Garden
Royal Botanic Garden
The Domain
Hyde Park
Bondi beach
Bronte beach
Tamarama beach
Coogee beach
Manly beach
Palm beach
Watsons bay ( per i tramonti )
City center ( per assaporare la vita
rilassata di una metropoli mondiale )
Royal National Park.
Double bay ( per un bagno rilassante )
Lady bay ( per i nudisti )
08-11
febbraio
Fraser Island
Il giorno 8 febbraio, dopo appena una
settimana trascorsa a Sydney, decido di accompagnare Carlo e sua madre in una
uscita di 3 giorni presso Fraser Island, una isola costituita completamente da
spiaggia bianca, lunga 120km e larga appena 15. Rifugio dei dingo, l’isola è
dal 1993 iscritta al World Heritage list.
Prendiamo un low coast da Sydney (60$) e
raggiungiamo l’aeroporto di Hervey Bay alle 5 del pomeriggio.
Da qui con un pick-up raggiungiamo il nostro
ostello (sheepsherer hostel 20$), che dal nome sembra di andare in una fattoria
di pecore. Lasciamo il nostro equipaggiamento ed andiamo a ritirare il nostro
4x4 che ci accompagnerà per l’isola.
La sera ce ne andiamo in uno dei tanti bar
lungo mare a bere una VB, osserviamo il passaggio dei pipistrelli giganti (Flyng-foxes)
che sembrano una nuvola assolutamente inquietante.
Ce ne andiamo a letto non molto tardi dopo un
paio di partite al pool e ci prepariamo per la magnifica visita dell’isola.
Al mattino seguente, raggiungiamo il molo da
dove partono le imbarcazioni, facciamo il pieno di benzina, compriamo
l’occorrente per i 3 giorni che trascorreremo nell’isola ( una tanica di
benzina, pasta,fagioli,tonno,pomodori e po’ di carne). Con circa un’ora di
traversata raggiungiamo l’isola nei pressi di Wanggoolba Creek e ci prepariamo
all’avventura.
Innanzitutto ci teniamo a mente bene tutte le
indicazioni che ci sono state date prima di ricevere il 4x4 con tutte le dovute
cautele per la salvaguardia dell’isola. L’isola è super protetta, ci sono
ranger che controllano i pochi visitatori dell’isola, per far in modo che
l’isola rimanga veramente un paradiso.
Abbiamo ricevuto anche una pala per scavare
buche in caso di bisogni fisiologici, i quali non possono essere fatti a meno di
200 metri da una sorgente d’acqua. A prima vista sembra di essere giunti in
paradiso terrestre nel vero senso della parola, tracciati in sabbia bianca
immersi nella foresta, ci accompagnano dalla costa occidentale a quella
orientale.
Ci fermiamo per un pranzo nei pressi del Lake
McKenzie, il quale, con le sue rive bianche e l’acqua cristalline sembra di
essere giunti in una spiaggia caraibica. Facciamo un bel bagno rinfrescante e
poi una bella passeggiata intorno alle rive del lago per poi rilassarsi sulla
soffice spiaggia bianca.
Nel pomeriggio, raggiungiamo Eurong e la
costa orientale dove le onde del pacifico si adagiano in una spiaggia bianca e
desolata. Che pace signori. Tiriamo fuori la canna da pesca e facciamo due lanci
sul mare.
Da qui proseguiremo lungo la spiaggia per
tutto il litorale est dell’isola e raggiungeremo il nord.
Decidiamo di fermarci per la notte lungo la
spiaggia in un luogo dove è possibile fermarsi e accampare.
Non facciamo in tempo a preparare le tende
che una ranger si avvicina: Molto gentilmente ci chiede di mostrarle tutti i
permessi per stare sul’isola, e dopo aver accertato che tutto sia in regola
inizia con una sfilza di informazioni su come comportarsi. Poi mette un po’ di
paura alla madre di Carlo, quando inizia a parlare degli attacchi da parte dei
Dingo alle persone; ma non c’è troppo da preoccuparsi, basta non lasciare
avanzi di cibo in giro e stare ben rinchiusi nelle nostre tende, e non accendere
fuochi per favore. Aa dimenticavo, anche lei ci ricorda l’utilizzo della pala
e della buca per i fabbisogni fisiologici e ci invita ad allontanarci almeno di
300 metri dalla costa. ( speriamo che non mi svegli durante la notte per una
semplice urinata) .
Al risveglio, troviamo Leda e compagna
all’interno della 4x4, provate da una notte insonne. Il problema è stata la
paura dei dingo, che tra l’altro non si sono fatti assolutamente vedere
ancora.
A passo lento, risaliamo la costa sabbiosa, e
ci accorgiamo di essere veramente in un luogo fantastico, l’entrata
all’isola è controllata e incontriamo pochissima gente, la distesa di sabbia
è tutta per noi, se non ci fosse il problema degli squali e delle meduse. Noi
ci limitiamo a bagnarci i piedi ogni tanto sulla schiuma delle onde e ci
fermiamo a metà mattinata per un’altra breve pescata. Raggiungiamo Maheno
Beach prima, e poi ci fermiamo al relitto subito a nord della spiaggia, che fu
scaraventato sulla costa dell’isola da un ciclone nel 1935. A poco più di 5
km nord dal relitto ci fermiamo alle formazioni sabbiose di color rosso
denominate The Pinnacles. Salendo ancora più a nord, raggiungiamo Cathedral
Beach, compriamo un pacco di patatine con una salsa piccante al campeggio e poi
risaliamo lungo Corroboree beach, fino a raggiungere Indian Head. Lasciamo il
nostro mezzo al Waddy point Camping e passiamo un paio d’ore a girovagare tra
le pozze di acqua calda denominate Champagne Pools e la soffice spiaggia.
Avvistiamo intorno alle 17 un dingo che si riposa tra due dune a pochi metri da
noi e rimaniamo ad osservarlo per alcuni minuti. Che strano che animali così
simili ad un cane non abbiamo mai messo piede fuori dall’isola; sembra che i
dingo dell’isola siano gli unici dingo di tutta l’Australia a non essersi
incrociati con nessuna latro tipo di cane.
Aspettiamo il tramonto e poi ce ne andiamo a
fare cena. Dopo un’altra notte passata in tenda, ripartiamo verso sud, e
all’altezza dei The Pinnacles svoltiamo verso l’interno dell’isola.
Questa deviazione interna, tra la foresta
vergine, ci porterà verso il Lake Allom e poi, dopo un paio d’ore di
fuoristrada, rientriamo lungo costa all’altezza di Happy Valley. Scendiamo
ancora a sud, raggiungiamo il molo alle 17 del giorno 10 con un’ora di
anticipo rispetto all’imbarco e ci sediamo nella piccola banchina ad osservare
l’arrivo del nostro battello.
Rientriamo ad Harvey Bay giusto in tempo per
una splendida cena, e poi di nuovo al nostro hostel per passare la notte.
Il giorno seguente, alle 12.30 ci imbarchiamo
in direzione Sydney, e per colpa di uno dei tantissimi incendi che
caratterizzano la terra australiano, raggiungiamo la città con 3 ore di
ritardo.
07-08
Marzo
Blue Mountain
Dopo circa un mese passato nella splendida
Sydney e dopo aver racimolato ancora un po’ di soldini tramite qualche
lavoretto extra, decido di regalarmi 2 giorni di vacanza.
La mattina del 7 Marzo alle ore 07.15 salgo
sul treno (11$ solo andata) e raggiungo in circa due ore il villaggio di
Katoomba. Dalla stazione ferroviaria, mi incammino verso Katoomba St. e
raggiungo il Blue Mountain Backpackers
(dormitorio 17$) e lascio il mio equipaggio
nella stanza.
Dall’ hostel, raggiungo dopo un’oretta e
un frugale pasto, il Tourist Park, situato sopra le Katoomba falls. Visito le
cascate con una breve escursione a piedi e poi lungo il tracciato mi dirigo
verso est. Lo spettacolo sulla vallata è magnifica e man mano che mi avvicino a
Echo Point il panorama si fa sempre più interessante. Finalmente raggiungo il
lookout, mi fermo ad ammirare le famose three Sister, una formazione rocciosa
composta da tre picchi, e poi scendo a visitarle da più vicino. Alla fine del
pomeriggio avrò camminato per più di 6 ore ma la stanchezza è inferiore alla
soddisfazione che la vista mi offre. Risalgo presso il Visitor Center e mi siedo
in una delle tante panche situate vicino al lookout e attendo il tramonto. Al
rientrare in hostel conosco due sudafricani, con i quali ci prepariamo un piatto
di pasta ( non so perché ma tutte le volte che dico che sono italiano mi tocca
cucinare per tutti ) e poi usciamo per un paio di birre al Carrington bar.
Al mattino seguente, di buon ora, mi avvicino
al Railway & Sceniscender, e con un biglietto di solo discesa (5$), salgo
sul piccolissimo trenino che con una inclinazione di 45° ridiscende la valle e
raggiunge l’interno del parco. Da qui una serie di tracciati si snodano
all’interno del parco, da prima mi incammino verso il famoso Ruined Castle ( 8
ore andata e ritorno) ma poi decido di avventurarmi in qualcosa di più easy e
quindi attraverso il Federal Pass Track, raggiungo la base delle three Sister e
poi lungo il Dardenells Pass Track raggiungo le cascate formate dal fiume Leura.
Dopo poco più di 5 ore di BUSHWALKING, risalgo la valle nella zona di Leura
Malle e con l’aiuto di un bushman
e il suo trattore, rientro al villaggio di Katoomba in tempo per prendere il
treno delle 18.
Ad aspettarmi nell’appartamento di King
Cross un piatto di riso thai offertomi dalla mia coinquilina tedesca.
Sydney
4 mesi alla ricerca di un motivo per viaggiare 2° episodio
Rientrato dalla mia gita alle Blue mountain,
dedico i prossimi due mesi ad accumulare più soldi possibili per il prossimo
viaggio australiano. Innanzitutto, prolungo il mio visto di permanenza, che da
tre mesi passa a 3+9 e dopo un po’ di visite presso l’immigrazione, attacco
sul mio passaporto un visto valido fino al 16 gennaio 2007.
In questi due mesi oltre che
a lavorare mi dedico alla scoperta di alcune spiagge incantevoli, come
quella di Palm beach situata a nord della città, raggiungibile con un’ora di
bus da nord Sydney. Mi reco per la seconda volta al Royal National Park
utilizzando questa volta i mezzi pubblici. Prendo da Sydney una metro per
Cronulla, poi mi imbarco su un battello per raggiungere Bundeena, e poi mi
incammino nel bush, per raggiungere le fantastiche e isolate spiagge del parco.
Tutto all’interno di una giornata, che
anche se è fattibile rimane un po’ faticoso.
In altre due uscite, visito il Ku-Ring-Gai
Chase National Park, con il primo avvistamento di wallaby ( piccola specie di
canguro ) in cattività e il Marramarra National Park. Tutte e due I parchi sono
visitabili nell’arco di una giornata da Sydney anche se c’è possibilità di
tempo è ancora meglio fermarsi per una notte nei pressi del parco.
Nei primi giorni di maggio, ci raggiungono in
luna di miele due amici di Sinalunga e dedichiamo una settimana alla rivisita
della città facendo da guide ai nostri due giovani sposini. Ci lasciano il
giorno dopo la festa del mio 30° compleanno e ci lasciamo con la promessa di
rivedersi più a nord. Infatti, dopo 113 giorni passati nei dintorni di Sydney,
insieme a David, abbiamo noleggiato un minivan ( wikedcampers.com ) e ci
dirigeremo verso nord durante un mese di viaggio sulla costa orientale
dell’Australia.
E proprio durante una tappa di questo
fantastico trip rincontreremo la coppia di sposini.
Dopo la fantasmagorica festa di addio con 35
persone e una notte passata in bianco, raggiungiamo il garage di wikedcampers
con un bus e rientriamo a King Cross a recuperare i nostri zaini.
Ad aspettarci alla porta di casa i nostri
amici coreani che con le lacrime agli occhi ci salutano, augurandoci buon
viaggio, con la promessa di rivederci al più presto.
Da
ora in poi, tutto quello che scriverò, sarà tratto dal diario originale
scritto in loco durante il viaggio
22.05.06
Sydney
– Cooranbong
Ore 14.30, si parte da King Cross con il
nostro SUPERMEZZO noleggiato. Il nome del minivan è SPEED RACE ed è pitturato
con la mitica MAC 5. Partiamo dritti verso il nord senza fretta, e ci fermiamo a
visitare Terrigal, una graziosa spiaggia ad ovest di Gosford. Prime foto, primi
incontri con la fauna australiana e poi riprendiamo la strada in direzione di
Newcastle.
Arriviamo tardi, è già piuttosto buio e per
trovare il campeggio (The Pines Campground GRATIS) ci mettiamo un po’.
Immersi nel bush e nel buio, il mio caro
amico Benzo ( soprannome di David ) , lascia subito un segnale nel minivan. Non
aveva visto un albero. Cuciniamo un po’ di pasta e poi a dormire molto presto.
KM EFFETTUATI 208
23.05.06
Cooranbong
– Bulahdelah
Alzati prestissimo
dopo una nottata di freddo, prendiamo il nostro minivan per uscire dalla foresta
e avvistiamo il primo canguro in cattività. Ci dirigiamo in direzione di Nelson
Bay e ci fermiamo per una colazione a Lemon Tree Passage.
Il Benzo viene
sorpreso da un enorme pellicano che, visto ancora il sonno, gli pare finto. Da
qui, decidiamo di visitare la Hunter Valley, famosa per i vigneti, e dopo una
sosta per il pranzo, riprendiamo la strada principale in direzione Nord.
In questo
pomeriggio, abbiamo visto un sacco do canguri. Usciamo dalla highway a Karuan
per una cena accanto ad un bel fuoco caldo e riprendiamo la strada. Sono le
20.30 e ci fermiamo lungo la highway per una seconda notte al freddo.
KM EFFETTUATI 640
24.05.06
Bulahdelah – Nambucca
Heads
Anche questa notte, oserei dire un po’
freschino, oltretutto abbiamo dormito di meno, ma comunque nessun problema.
Ci mettiamo in marcia di prima mattina e
dirigendosi sempre verso nord, dopo 2 ore di guida raggiungiamo Bonny Hills,
piccolissimo insediamento a pochi km da Port Macquarie.
Qui consumiamo la nostra prima colazione, poi
, dopo una doccia gelata ai bagni pubblici, ci rilassiamo un po’ sulla
spiaggia. Ripartiamo per Port Macquarie dove, una serie di piccole spiagge ci
conduce fino al porto della città. Qui ce ne andiamo un po’ in giro lungo
mare, osserviamo qualcuno pescare e poi ce ne andiamo al molo, dove pescatori
appena rientrati dalla pesca, danno da mangiare resti dei pesci ad una dozzina
di pellicani.
Pranzo in riva al mare con al seguito siesta
e poi di nuovo in marcia.
Alle luci del tramonto, arriviamo a Nambucca.
Situata sulla foce dell’omonimo fiume, è una tranquillissima cittadina di
mare dove l’attività maggiore è la pesca. Cena con due uova fritte e
pomodori e poi due risate con il mio amico.
Il Benzo, ha preso una strada contro mano.
Per fortuna ce ne siamo accorti in pochi secondi, prima che arrivasse un’auto
dalla parte opposta. Sembra facile, e infatti lo è, ma ogni tanto ci si può
sbagliare con la guida a sinistra.
KM EFFETTUATI 952
25.05.06
Nambucca Heads - Grafton
Dopo una notte
passata in condizioni migliori rispetto alle prime due, ci svegliamo alle 6 per
una colazione sulla riva del fiume. Questa mattina, abbiamo preso la statale ,
che dalla Pacific Hwy, ci ha portato fino a Dorrigo. Il nome della statale,
Waterfall way ( via delle cascate ) deriva dalle piccole cascate che incontriamo
lungo il percorso che ci porta fino all’entrata del Dorrigo National Park.
Immerso nella foresta subtropicale, è uno dei più accessibili parchi
dell’Australia con vedute mozzafiato fino all’oceano Pacifico. Abbiamo
visitato varie cascate all’interno del parco e abbiamo fatto il nostro primo
incontro con il tacchino del bush. Poi dopo una bellissima strada bianca di
circa 20 km immersa nel parco, abbiamo raggiunto la costa fermandoci prima a
Coofs Harbour per sgranchire un po’ le gambe e poi abbiamo proseguito per
Sandy beach. Dal faro delle spiaggia ci godiamo la veduta sul maestoso Pacifico
e poi per alcuni minuti ci soffermiamo nel piccolo insediamento di Woolgoolga,
giusto per fumare una sigaretta; alle 17.30 arriviamo a Grafton, dormiremo su un
area di servizio gratuita lungo la Pacific Hwy.
KM EFFETTUATI 1191
26.05.06
Grafton – Yamba
Sveglia alle prime ore del giorno, come ormai
succede da un po’ di giorni e ancora un po’ infreddoliti, ci mettiamo in
cammino per riscaldarci. Destinazione mare.
Percorriamo circa 50 km per la Hwy e poi
svoltiamo per un villaggio di pescatori dal nome Yamba.
Oggi, giornata di relax, prima colazione su
una scogliera da dove è possibile ammirare le prime luci del giorno, e poi ci
spostiamo in basso, verso la spiaggia: oggi mangiamo quello che peschiamo.
Troviamo un porticciolo con un molo lungo
circa 1km, affollato di pescatori intenti a tirar fuori le loro prede.
Prima pescata della vacanza e subito il Benzo
ne tira fuori uno di piccola taglia. Sarà l’unico della giornata. Dopo una
doccia fredda ai bagni pubblici, pranziamo con un piatto di pasta, visto che di
pesci ne abbiamo visti veramente pochi.
Riposiamo sulla sdraio all’ombra di un
albero e poi a tentare ancora la fortuna. Ma niente da fare, i pesci non
vogliono abboccare, e dopo tutto un pomeriggio passato in tranquillità sul
mare, decidiamo di comprare una bella bistecca al supermercato ( 3$ l’etto ).
Dopo cena una bella passeggiata sotto le stelle fino raggiungere il faro, e al
rientro una bella sorpresa. Un giovane ragazzo tra la boscaglia inseguito dalla
polizia ci anima un po’ la serata: solo qualche accertamenti e poi tutti a
casa. Ma la sorpresa continua, dopo che la polizia se ne è andata escono dalla
boscaglia altri due giovani ragazzi con una borsa piena di birre !!!!!!
Che pazzi questi australiani.
KM EFFETTUATI 1285
27.05.06
Yamba – Bairon Bay
Ci svegliamo presto
e usciamo dal ostro minivan alle primi luci del giorno per fare un’ultima
pescata in questo minuscolo ma interessante villaggio di pescatori. Ci
immettiamo, dopo un’ora passata inutilmente sul molo, sulla Pacific, fino a
raggiungere Ballina. Da qui prendiamo una scenografica strada statale lungo
costa e ci fermiamo a Lennox Head,
meta conosciuta dagli intrepidi surfisti come uno dei migliori spot della costa.
Prendiamo il nostro quotidiano caffè e dopo aver ammirato le acrobazie dei
surfisti, ci rimettiamo in cammino. Dopo pochi km raggiungiamo Bairon Bay, dove,
ci stabiliamo in un campeggio vero e proprio ( Clarkes Beach Holiday Park 24$ la
piazzola ). Qui almeno potremo finalmente fare una doccia calda e magari
facciamo anche una lavatrice. Passeggiamo un po’ per la spiaggia ammirando i
surfisti e all’ora del tramonto, nel cosiddetto THE PASS, ci sediamo ad
ammirare le evoluzioni dei surfisti accompagnati da una diecina di delfini.
Bella storia…….. Cena in campeggio con un paio di salsicce, e poi usciamo
per bere due birre e ascoltare un po’ di musica dal vivo. Rientriamo comunque
prestino, e dopo aver fumato una sigaretta e aver fatto un paio di partitelle a
carte, ci distendiamo all’interno del nostro minivan. Rimarremo qua almeno 2
giorni, un po’ per rilassarsi e poi il posto ne vale davvero la pena.
KM EFFETTUATI 1428
28.05.06
Bairon Bay
Giornata di pieno
relax. In questo luogo con una forte e buona energia.
Svegliato alle 7,
vado a fare due passi nella spiaggia, e alle prime luci del giorno mi siedo ad
osservare qualche pazzo surfista che nonostante il fresco della mattina, non si
priverebbe del suo hobby preferito neppure se cadesse il mondo.
L’acqua è
veramente gelata ma loro non ci fanno assolutamente caso. Colazione con caffè e
poi a passeggiare lungo la spiaggia, sia per metterci un po’ in movimento, sia
perché oggi è una bellissima giornata per dedicarsi alla tintarella.
( attenzione il
sole australiano è fortissimo usare creme protezione 20 minimo anche se non
avete problemi di scottature, il buco dell’ozono si trova proprio da queste
parti ) Poi facciamo un bel pranzo in campeggio con tonno pomodori e insalata e
subito dopo come da buon lavoratori una bella siesta pomeridiana. Dopo il
pisolino facciamo un bel bagno in mare visto che salendo al nord sarà difficile
farlo a causa delle meduse e dei coccodrilli. Passiamo tutto il tardo pomeriggio
immersi in mare, poi ci dirigiamo verso THE PASS per assistere di nuovo allo
spettacolo di surfisti e delfini sotto le luci del tramonto. Domani lasceremo
Bairon Bay, magari entreremo in QUEENSLAND, magari no.. chi lo può sapere.
!!!!! Decido di andare a dormire
presto, domani mattina vorrei vedere l’alba, anche perché questo luogo mi è
piaciuto tantissimo e vorrei godermelo fino all’ultimo instante.
KM EFFETTUATI 1428
29.05.06
Bairon Bay –
Brisbane
Dopo un’ora
passata in spiaggia a gustarmi l’alba di questo magnifico posto che è Bairon
Bay, mi faccio l’ultima doccia calda, e ci mettiamo di nuovo in cammino.
Prendiamo la statale di nuovo, per poi lasciarla all’altezza di Tweed Hends,
l’ultima cittadina del NSW. Entriamo in Queensland nel bel mezzo della
giornata con un sole che spacca le pietre e ci fermiamo dopo pochi km, nella
capitale indiscussa della Gold Coast. Surfer Paradise, è una imitazione delle
più imponenti città americane come Daytona o Miami e assolutamente, non mi ha
trasmesso niente di positivo. Pranziamo su un giardino lungo la spiaggia e poi
ci rimettiamo in cammino verso la
capitale dello stato: Brisbane.
Arriviamo alle 17
ala periferia della città, e ci fermiamo in un sobborgo lungo mare dal nome
Manly, caratterizzato dal suo imponente porto industriale. A parte l’immenso
parcheggio di fronte al porto che ci farà da campeggio per una notte, questo
piccolo paese non ha molto da offrire, ma fermarsi in città con il minivan non
è un’ottima idea. Ceniamo in un giardino, poi usciamo a fare due passi,
mangiamo un gelato e rientriamo per la notte. Il Paese è veramente squallido.
KM EFFETTUATI 1654
30.05.06
Brisbane – Redcliff
Come sempre, ci
svegliamo molto presto, e dopo una bella colazione, prendiamo il nostro mezzo e
ci dirigiamo in città.
Non è che sia una
grandissima città, ma dobbiamo comunque stare attenti con il traffico. Optiamo
per una soluzione ottimale. Lasciamo il minivan a circa 20 km dal centro, nei
pressi di Bald Hills, poi saliamo sul bus n° 370 e raggiungiamo il centro. La
città è costruita sulle rive dell’omonimo fiume ( BRISBANE RIVER ) ed è
caratterizzata da costruzioni antiche risalenti alla fine dell’ ‘800. Dopo
una passeggiata sull’altra sponda del fiume, rientriamo in centro e ci
rilassiamo sul Botanic Garden, che pur essendo molto più piccolo di quello di
Sydney, è molto carino e rilassante, considerato che si trova nel centro di una
cittadina di 1,6 milioni di abitanti. Altra passeggiata per visitare i luoghi
d’interesse della città, Brisbane City Hall, Parliament House, Government
House e infine Myer Centre.
Poi un buon tè nei
pressi di chinatown e riprendiamo il bus che ci riporta al nostro minivan.
Stasera ceniamo a
base di svizzerina e melanzane cotte al Barbecue e dopo il caffè ad ammirare le
evoluzioni di qualche matto con la BMX o con lo Skate. In Australia ci sono
tantissimi parchi divertimento allestiti per gli skate o per le BMX e sia di
giorno che di sera sono sempre affollati di gente.
Domani incontreremo
Daniele e Paola. I bagni situati nell’area di sosta gratuita hanno l’acqua
caldo: non posso crederci.
Domani mattina
allora doccia!!!!!!
KM EFFETTUATI 1745
31.05.06
Redcliff
– Brisbane – Redcliff
Di buon ora ci
facciamo una doccia approfittando dell’acqua calda, prepariamo un bel caffè e
poi ci dirigiamo di nuovo verso la città. Questa mattina portiamo il minivan a
fare un controllo che è compreso nel servizio del noleggio.
Aspettiamo solo una
mezz’ora e il simpatico meccanico dopo aver controllato il nostro mezzo ci
restituisce le chiavi e ci regala, offerto dalla compagnia Wikedcampers, una
bottiglia di spumante. Ci mettiamo sulla strada e lasciamo il minivan nello
stesso punto di ieri e riprendiamo il bus. Al Botanic Garden, ci incontriamo con
Daniele e Paola che dopo un tour di 20 giorni, sono giunti a Brisbane, per
consumare gli ultimi 2 giorni della loro Luna di Miele. Facciamo pranzo insieme,
passeggiamo lungo il fiume parlando della nostra esperienza australiana, e alle
18 decidiamo di rientrare verso il nostro punto di pernottamento. Dormiremo per
un’altra notte nella stessa area di sosta della scorsa notte, qui ci sono dei
pulitissimi bagni e con docce calde, non possiamo farci scappare queste
facilitazioni.
Sembriamo due
galline già pronte per il brodo..!!!! Andiamo a letto molto presto anche
stasera, sono appena le 21 e dopo un paio di pagine del mio libro ci
addormentiamo. Domani destinazione Sunshine Coast, ci fermeremo a Noosa, piccola
cittadina sull’Oceano.
KM EFFETTUATI 1834
01.06.06
Redcliff
– Noosa
Dopo due giorni di
città, decidiamo di dirigersi verso qualche località più tranquilla. Facciamo
colazione con il nostro stupendo caffè alla moka, un’altra fantastica doccia
calda, e ci mettiamo in marcia verso nord. Dopo un’ora di cammino, usciamo la
Hwy in direzione di Noosa Heads. Raggiungiamo il villaggio molto presto, saliamo
verso il lookout situato all’interno del Noosa National Park e diamo una prima
occhiata alla città sottostante adagiata sulla foce del Noosa River.
Qua conosciamo due
ragazze inglesi che sono in giro da circa un mese con il loro minivan e son
dirette anche loro a Cairns. Scendiamo in paese per una passeggiata
all’interno dal parco e avvistiamo il primo Koala in cattività adagiato su un
eucalipto intento a mangiare le foglie dello stesso albero. Raggiungiamo Fairy
Pools, delle piscine d’acqua calda situate all’estremità orientale del
parco, e poi rientriamo per un bellissimo bagno sulla Main beach. Pranziamo con
un gustoso avocado e un uovo sodo e dopo un bel caffè ci rimettiamo in cammino.
Raggiungiamo in un’oretta Alexandria beach e il lookout sopra la bahia e dopo
un po’ di relax sulla spiaggia rientriamo alle luci del tramonto.
Mangiamo in uno dei
tanti giardini di Noosa, un bel piatto di riso , e rientriamo verso il lookout
situato sopra la cittadina. Al rientro, troviamo le due inglesi che sembra
abbiano preparato una piccola festa. Beviamo con loro un paio di birre, e
finalmente stiamo a praticare un po’ di inglese per un paio d’ore. Le
signorine, si dedicano all’erba australiana che dice sia veramente buona.
Accendono 4 bei fistioni in tre ore e sa la ridono fino a che non andiamo a
dormire.
Per me sono
lesbiche !!!!!! Questa sera troppo tardi abbiamo fatto. Sono le 23.30 quando
entriamo nel minivan e per noi, abituati a dormire alle 21, è veramente tardi.
KM EFFETTUATI 1997
02.06.06
Noosa
– Noosa
Dopo le birre di
ieri sera, ci svegliamo con un po’ di mal di testa, ma basta il caffè per
riaggiustare tutto.
Salutiamo le due
inglesi che nel frattempo si sono già fatte un’altra canna, e ce ne andiamo a
visitare la spiaggia più a sud del villaggio. Lungo la David Low Way
raggiungiamo Sunshine beach e ci rilassiamo sulla spiaggia.
Rientriamo in
centro prima di pranzo, ci dirigiamo verso la foce del fiume nella zona di Noosa
Spit, nel frattempo ne approfitto per un altro tuffo prima di pranzare in
un’area di sosta. Dopo pranzo mi distendo sul prato mentre il mio amico Benzo
tenta invano di pescare qualcosa in mare. Al risveglio, ci spostiamo per trovare
un luogo migliore dove pescare, ma oggi non è giornata e non mangeremo pesce
neppure questa sera.
Mi faccio una bella
doccia fredda ai bagni pubblici del centro, e poi ceniamo a base di salsiccia e
patate. Che bella cena ci è toccato stasera.. Dopo lo stravizio della scorsa
notte, decidiamo di mangiare prima e andare a letto presto, domani mattina
saremo di nuovo on the road.
KM
EFFETTUATI 2035
03.06.06
Noosa – Children
Partenza da Noosa
di buon’ora. Ma la giornata inizia subito male. Multa per alta velocità di
250$. NO WORRIES.
Il viaggio deve
comunque continuare. Arriviamo ad Hervey Bay a metà mattinata e dopo una sosta
per mangiare qualcosa, il Benzo si mette a pescare sul molo. Ero già stato in
questa cittadina a febbraio con Carlo e quindi ci fermiamo poco anche se
tentiamo invani di farci una doccia all’interno di un campeggio.
Pranziamo lungo i
giardini che costeggiano la lunga spiaggia e poi nel pomeriggio ci rimettiamo in
cammino verso nord.
Cerchiamo un posto
tranquillo dove passare la notte e dopo un po’ di km lo troviamo come sempre
senza grossi problemi. Children, lungo la M1, è un tranquillo paese dove
passeremo la nostra prossima notte.
Nell’area di
sosta troviamo un altro Wikedcampers, sono due ragazzi francesi con una ragazza
giapponese che stanno scendendo verso Brisbane. Nel pomeriggio ho sentito anche
mia sorella Roberta e ho fatto due parole anche con quel mostrino di mio nipote
Giulio.
KM
EFFETTUATI 2337
04.06.06
Children – Calliope
Dalla nostra
postazione, prendiamo subito la statale verso nord e alla fine della giornata
percorreremo molti km.
Raggiungiamo dopo
un paio di ore il crocevia per 1770 Town, ci fermiamo per fare rifornimento e
poi proseguiamo.
Per la strada
incominciamo ad incontrare i primi stand che vendono frutta, ci fermiamo,
facciamo due parole con il contadino ormai attempato, scattiamo una foto ricordo
con il suo trattore e raggiungiamo 1770 Town.
Piccolissimo
villaggio sull’estremità di una penisola, ha un’aria molto rilassante.
Facciamo due passi sulla spiaggia e poi ci spostiamo ad Agnes Water. Qui
consumiamo il nostro pranzo e poi ci sdraiamo un paio d’ore sulla spiaggia,
facciamo un bel bagno in mare e una doccia freddissima. ( ormai siamo abituati
alle docce fredde, e con più saliamo a nord e più la temperatura aumenta
considerevolmente ). All’ora del tramonto raggiungiamo Gladston e dedichiamo
un’ora al supermarket per comperare provviste che ci serviranno nei prossimi
giorni.
Dopo una cena
esagerata a base di pasta e fagioli girovaghiamo in cerca di un posto tranquillo
per passare la notte.
Stasera telefonata in Italia per augurare un
buon 60° compleanno a mio padre. Per mia sorpresa incontro in casa tutti gli
zii intenti a festeggiare mio padre e faccio due parole un po’ con tutti.
Osservando meglio la nostra road guide ci accorgiamo che proprio a pochi km c’è
un free camping area. Immerso nel bush con il rumore del fiume alle spalle,
condividiamo la notte con altre 3/4 minivan.
KM EFFETTUATI 2828
05.06.06
Calliope –
Carnarvon
Ci svegliamo in
mezzo a tanti altri minivan che sicuramente sono arrivati durante la notte,
prendiamo un caffè in compagnia di una coppia di Melbourne, riponiamo la nostra
roba e ci spostiamo un po’. Oggi sarà ancora più lungo il tragitto da
percorrere. Prima tappa dopo 150 km: Bilolea, dove prendiamo un altro caffè,
mangiamo un mango e facciamo una
sosta per fabbisogni fisiologici. Poi proseguiamo verso ovest, lasciamo la
costa, le strade si fanno notevolmente più strette e iniziamo ad incontrare gli
inconfondibili rettilinei australiani; pian piano entriamo nel cosiddetto
Outback. Il paesaggio è affascinante, grandi praterie interrotte da mandrie di
mucche e tori. Intanto si fa sempre più caldo, il sole da queste parti è
veramente forte. Prendo il comando del minivan a circa metà del tragitto
quotidiano e ci fermiamo a Rolleston per un break. Ci troviamo a circa 400 km
dalla costa pacifica e la situazione è davvero differente. Facciamo pranzo,
prendiamo il solito caffè, facciamo di nuovo rifornimento e ci rimettiamo in
cammino. All’incrocio che porta verso il parco, la strada cambia notevolmente,
e gli ultimi 25 km sono anche di strada sterrata. Arriviamo al parco verso le 15
e facciamo subito un simpatico incontro con un gruppo di canguri. Addirittura,
anche se sembrano essere allo stato brado, si fanno accarezzare in cambio di
qualcosa da mangiare. Facciamo una visita al centro informazioni del parco, e
poi ci dirigiamo verso il campeggio dove alloggeremo per la notte. Stasera
doccia calda (18 $ per la piazzola). Consumiamo la nostra cena sotto le stelle
dell’ Outback e poi ci uniamo ad un gruppo di australiani che raccontano
storie al limite della realtà su viaggi. Ce ne stiamo tutti seduti su tronchi
d’albero intorno ad un gigantesco fuoco. E’ stato bellissimo condividere un
po’ di esperienze sotto le stelle, all’interno di questo parco. Dopo storie
e racconti ci salutiamo tutti con un grosso abbraccio ( sembra di conoscersi da
una vita ) lasciamo il gruppo e ce ne andiamo a dormire, domani ci aspetta una
giornata di camminata.
KM EFFETTUATI 3294
06.06.06
Carnarvon – Emerald
Di buon’ora, come
ormai capita da diversi giorni, ci alziamo e lasciamo il campeggio. Sono le 8.30
e siamo già in cammino per i sentieri del parco. In due ore esatte di cammino,
raggiungiamo The Big Bend, la fine del tracciato principale, situato a 9,7 km
dal visitor Center. Qui ci fermiamo immersi nella foresta, mangiamo alcuni
mandarini e visto il fresco del mattino, decidiamo di rimetterci di nuovo in
cammino. Visitiamo per primo il Boowinda Gorge, uno spettacolare canyon con
pareti ben modellate dall’acqua. Rientriamo nel tracciato principale, e a poco
più di 500km incontriamo il primo sito di affreschi aborigeni. Cathedral Cave
è il nome del sito, dove ammiro i primi dipinti aborigeni sulla rossa roccia
australiana. Da qui ritorniamo indietro e incontriamo l’Art Gallery, dove
altri affreschi su roccia spaziano per 100 metri di fronte a noi; qui
approfittiamo della presenza di una guida per comprendere qualcosa, anche se non
troppo, sugli aborigeni e i loro affreschi.
Scendiamo ancora
verso valle e dopo una breve camminata incontriamo il Ward’s Canyon, un altro
incantevole canyon caratterizzato da un’immensità di felci e palme che
s’innalzano tra le pareti degli altipiani del parco.
Sono passate circa
5 ore da quando siamo partiti, ma ancora non si sente la stanchezza, visitiamo
l’ultimo sto d’interesse, costituito da piccole cascate che con la loro
acqua bagnano tutte le felci delle pareti rocciose. Moss Garden è il nome con
il quale viene riconosciuto questo luogo da paradiso. Dopo 7 ore di escursione,
rientriamo alla base, facciamo pranzo circondati da canguri, una doccia e ci
rimettiamo in cammino con il minivan alla ricerca di un posto per dormire
gratuitamente. Raggiungiamo Emerald, piccola cittadina dell’ Outback, dove
posso finalmente chiamare Elisa in Italia, visto che è già una settimana che
non la sento. Finiamo la giornata veramente stanchi, abbiamo camminato per circa
25 km, ma ne è valsa veramente la pena. Abbiamo avvistato tanti canguri nel
cammino per arrivare ad Emerald e abbiamo anche rischiato di ammazzarne
qualcuno. Per fortuna David ha evitato con fermezza un gruppo di 5 canguri che
attraversavano la strada. Basta guidare dopo il tramonto.
KM EFFETTUATI 3596
07.06.06
Emerald – St.
Lawrence
Giornata di poco
interesse a parte tutti i km percorsi.
Dal Queensland
interno, rientriamo verso la costa, il tempo non è dei migliori, ogni tanto
piove e il sole ormai ci ha abbandonato. Da Emerald, raggiungiamo Rockhampton,
altra cittadina importante della regione, ma dopo un passaggio in periferia per
cercare un supermarket, riprendiamo la statale verso nord.
Ci fermiamo in un
minuscolo paesino per il pranzo, Marlborough, dove ci divertiamo con un gruppo
di pappagalli che ci assaltano affamati. Dopo aver terminato la sacca di
mandarini con i nostri nuovi amici, riprendiamo la strada e ci fermiamo a St.
Lawrence, in un’area di campeggio gratuita dove per 1$ è possibile fare una
doccia calda.
Siamo vicino a
Mackay e decidiamo di fermarsi qua per la notte.
Questa sera abbiamo
acceso anche la TV portatile ( c’è né una in dotazione con il minivan) ,
ormai siamo troppo abituati a non averla tra i piedi e ci addormentiamo dopo
pochi minuti.
KM EFFETTUATI 4091
08.06.06
St. Lawrence – Eton
Appena svegli,
facciamo due parole con il nostro vicino di minivan; dice che ormai da 15 anni,
con l’arrivo dell’inverno, si sposta da Melbourne verso il nord per cercare
un po’ di caldo. Sono tre mesi che è partito, e rientrerà tra altri tre,
giusto in tempo per far tornare il caldo anche in Victoria. Partiamo intorno
alle 9 e ci fermiamo quasi subito a Carmila beach, facciamo due foto e ci
rendiamo conto che già siamo in zona coccodrilli; uno dei campeggiatori ci
avverte che da qui in avanti è veramente pericoloso fare il bagno, sia per i
coccodrilli che per le famose JELLYFISH, meduse gigantesche che possono
ucciderti all’istante. Con poco più di un’ora di cammino, raggiungiamo
Sarina beach, dove ci fermiamo per il nostro pranzo e un po’ di relax. Quattro
passi nell’immensa spiaggia di fronte alla pic-nic area e poi raggiungiamo
Mackay. Qui scendiamo per una visita alla cittadina, anche se la nostra sosta è
dovuta soprattutto ad un collegamento internet. Copiamo le foto dei primi mesi
di viaggio su un Cd e lo spedisco in Italia.
Con altri 30 km,
raggiungiamo il nostro accampamento, siamo a circa 30 minuti dalla cittadina, in
una tranquilla località dal nome Eton. Domani visiteremo un altro parco
nazionale, nel quale sembra che sia probabile avvistare lo strano ORNITORINCO.
Immaginatevi se lo avvistiamo !!!!!!
KM EFFETTUATI 4339
09.06.06
Eton – Arlie Beach
Questa mattina sono stato svegliato da una
bellissima telefonata dall’Italia: Elisa mi ha fatto una sorpresa.
Salutiamo il nostro vicino di camping e ci
dirigiamo verso l’ Eungella National Park. Prima tappa, Finch Hutton, che
raggiungiamo dopo un breve percorso su strada accidentata. Addirittura dobbiamo
guadare tre fiumi e visto il nostro mezzo di trasporto, non è stato così
facile. Da qui, con una breve camminata di 2 ore, A/R , raggiungiamo due
splendide cascate e poi la foresta, che bagnata dal fine pioggia crea
un’atmosfera singolare.
Questa è la foresta pluviale del Queensland,
che oltre alla pioggia è caratterizzata da un’altissima umidità e tanto
caldo. Raggiungiamo Broken Hill, dove il Ranger di turno ci informa che è molto
facile avvistare ORNITORINCHI.
Ci mettiamo con il binocolo in riva al fiume
e attendiamo 2 ore, risultato; nessun avvistamento e molta pioggia.
Rientriamo al parcheggio dove ci attende il
nostro minivan e ci dirigiamo nuovamente verso la costa.
Dopo alcune strade alternative immerse nel
nulla, raggiungiamo la statale e l’insediamento di Prosperine, dove facciamo
rifornimento. Da qui, in pochi minuti entriamo nel villaggio marino di Arlie
Beach.
Scendiamo in spiaggia per una passeggiata
pomeridiana e poi con tutti gli stratagemmi del caso riusciamo a fare una doccia
calda. L’ostello di fronte al parcheggio dove dormiremo questa notte è
immenso, non ci sono controlli, è tutto all’aperto; ci fermiamo con lo zaino
pronti per la doccia a bere una birra al bancone del bar e poi indifferentemente
entriamo nei bagni comuni a rubare una doccia calda.
Dopo la fantastica doccia calda, facciamo
visita al centro informazioni turistiche, tanto per dare un’occhiata ai costi
delle escursioni alla barriera corallina. Non ce lo possiamo permettere, il
costo di 3 giorni in barca sulla barriera, equivale al costo del nostro viaggio
di un mese in minivan… Troppo caro. Ceniamo con due pomodori e tonno, poi
usciamo ad ascoltare un po’ di musica in live in uno dei numerosi bar del
centro; beviamo due birre e poi a letto.
KM EFFETTUATI 4640
10.06.06
Arlie Beach
Prima notte all’insegna del caldo, ho
dormito solo in mutande e senza sacco lenzuolo o sacco a pelo e mi sono
svegliato un paio di volte visto il caldo notturno del nord. Che brutto tempo
però. Sta piovendo e decidiamo dia andare ad un villaggio qua vicino a visitare
una mostra nautica, ma visto il costo dell’ingresso rientriamo presto alla
base.
Cerchiamo questa famosa laguna artificiale
creata in prossimità della spiaggia e dopo aver comperato qualcosa per il
pranzo, ci rilassiamo sui bordi della piscina ( Arlie Lagoon ) . Finalmente esce
il sole e ne approfittiamo per un bagno nell’acqua calda della laguna.
Ce ne stiamo tutto il pomeriggio alla laguna, tra un bagno e l’altro e
poi andiamo a ritirare la biancheria che nella mattinata avevamo lasciato in una
lavanderia.
Giornata molto tranquilla, scarichiamo la
posta elettronica e poi andiamo scroccare una seconda doccia calda al solito
ostello. Ceniamo in riva al mare con pasta e fagioli, poi facciamo una camminata
lungo mare, beviamo una birra e andiamo a letto.
KM EFFETTUATI 4660
11.06.06
Arlie Beach – Saunders
Beach
Mi sveglio come un cretino, con tutte le
coperte bagnate, visto che avevo lasciato il finestrino mezzo aperto ed ha
piovuto tutta la notte. Dopo aver discusso un po’ sul da farsi, decidiamo di
lasciare Arlie beach e ci dirigiamo verso nord.
Facciamo un po’ di km e ci fermiamo ad Home
Hill, in un’area di servizio lungo la strada principale. Facciamo pranzo con
un melone che avevamo comprato lungo strada da un siciliano immigrato e dopo il
caffè approfittiamo delle docce pubbliche dell’area. Rincontriamo il nostro
amico conosciuto ad Eton, si era fermato da queste parti visto la rottura del
servosterzo. Facciamo due parole con il signore, lo salutiamo dandoci
appuntamento on the road e proseguiamo verso Townsville, dove facciamo un giro
veloce della città. Il tempo continua ad essere piuttosto orribile visto la
pioggerellina e inoltre il clima è afoso. Dopo riesserci messi in cammino,
lasciamo la strada principale a 25 km nord di Townsville e raggiungiamo Saunders
beach; altra tappa in un free camping, situato giusto sulla spiaggia. Facciamo
conoscenza di una famiglia composta da marito e moglie e i loro simpatici due
bambini.
Insieme ai nostri vicini, facciamo una
passeggiata serale sulla spiaggia.
Questa sera abbiamo telefonato la terzo
compagno che si è trattenuto a Sydney; dice che sta bene ma che è freddino.
KM EFFETTUATI 5025
12.06.06
Saunders Beach
Ci svegliamo con un po’ di sole finalmente,
anche se la giornata cambierà in fretta.
Faccio una lunga passeggiata sulla spiaggia e
poi rientro per la colazione. Il Benzo oggi si dedica alla pesca, dicono che sia
un buon posto per pescare e il primo lancio promette bene; piccolo pesce che
viene rilasciato immediatamente.
Ce ne andiamo a comprare delle esche al
benzinaio sulla strada, e ce ne staremo tutto il giorno in spiaggia a pescare e
a leggere, in completo relax. Facciamo pranzo con la famiglia che viene dal sud
dell’Australia e che starà in giro per il nord tutto l’inverno. Subito dopo
il pranzo, il Benzo si rimette a pescare e riesce a tirar fuori un pesce di
grosse dimensioni, ma per sfortuna non è commestibile; è una specie di razza
con una lunga coda e un pungiglione pronto ad essere utilizzato. Lo rilascia
immediatamente. Passo la sera a giocare con i due bambini che sembra si siano
affezionati a questi due avventurieri italiani.. La giornata passa lentamente
sulla spiaggia e quando la marea sale di nuovo provo a pescare qualcosa anche
io; chissà la fortuna del principiante!!! Niente.
Anche stasera niente pesce e ci accontentiamo
dell’ennesima pasta e fagioli; credo che se vogliamo mangiare pesce dovremmo
comprarlo da qualche parte.
Oggi abbiamo bevuto anche latte di cocco
grazie alle innumerevoli palme situate sulla spiaggia.
KM EFFETTUATI 5043
13.06.06
Saunders Beach – Balgal
Beach
Finalmente sole !!!!!!
Questa notte è stato però molto più freddo
visto le piogge degli ultimi giorni.
Dopo la quotidiana colazione, ci spostiamo di
pochi km per raggiungere una spiaggia poco più a nord. Facciamo rifornimento e
ci fermiamo presso Balgal Beach. L’area campeggio non è quella in cui
passeremo la notte, ma ci fermiamo per passare un’altra giornata rilassante in
riva al mare.
Il Benzo ormai è tutto preso dalla pesca e
torna in campeggio con un pesce di un metro che ci dicono sia una specie di
squalo, anche se è inoffensivo. Io intanto mi faccio una passeggiata sulla
spiaggia, sotto un bellissimo sole e al rientro grande sorpresa. Il Benzo ha
preso un paio di pesci commestibili di media grandezza e finalmente facciamo
pranzo con pesce. Siesta pomeridiana dopo la mangiata di pesce, e ci spostiamo
prima che faccia buio nell’area di sosta per passare la prossima notte. Qui
ritroviamo la famiglia e passo la sera con Patrick, il figlio più piccolo, al
quale insegno alcuni giochi con le palline di sabbia che mi ero portato da
Sydney per passare il tempo.
Facciamo una doccia fredda in riva al mare,
visto che oggi è stato caldo e incominciamo a preparare la cena.
Stasera, tanta frutta e un po’ di insalata.
Passeggiata notturna con i bimbi sulla spiaggia e dopo un paio di partite a
carte ce ne andiamo a dormire.
KM EFFETTUATI 5100
14.06.06
Balgal Beach – Innisfall
Mi sveglio molto presto, ancora non è sorto
neppure il sole e ne approfitto per la bellissima luce dell’alba per sedermi
sulla spiaggia ad aspettare il sole. Rientro in camping richiamato dagli
schiamazzi dei bimbi. Prendo un caffè in compagnia di David Patrick e Maya e mi
chiedono subito di poter giocare con le palline. Dobbiamo partire, salutiamo i
nostri nuovi amici e ci mettiamo in marcia. Raggiungiamo sotto un bel sole la
cittadina di Cardwell dove ci fermiamo per una sosta ristoratrice. Oggi abbiamo
molte cose a disposizione per mangiare, ci siamo fermati infatti, ad Ingham a
fare scorte, ed abbiamo l’imbarazzo della scelta. Decidiamo per una bella
insalata di avocado pomodori e tonno e anche oggi frutta fresca. Siesta
pomeridiana come da programma e alle 14 ripartiamo per l’estremo nord.
A pochi km di distanza troviamo un temporale,
il clima peggiora e inoltre da poco tempo questa zona è stata caratterizzata
dal passaggio di un uragano e il paesaggio non è dei migliori.
Sembra di essere tornati indietro nel
tempo… Cardwell è veramente un posto di altri tempi, forse sarà stato
l’uragano o chissà cosa, ma la situazione è veramente deprimente.
Accanto al nostro minivan facciamo conoscenza
con un tipo molto strano. E’ un anziano , zoppo, insegnante all’università
di Parigi adesso in pensione. Ha scritto durante la sua vita una dozzina di
guide sui percorsi alternativi in Australia, deserti, Cape York, Arnhem Land e
altre ancora. Come possiamo dire…. PROPRIO UN UOMO DI MONDO.
KM EFFETTUATI 5349
15.06.06
Innisfall – Mt. Molloy
Pioggia e ancora pioggia, che sfortuna
ragazzi !!!!!!!! per fortuna è caldo.
Facciamo colazione con il nostro simpatico
signore conosciuto la sera prima e che era già in piedi da un paio di ore.
Salutiamo il simpatico signore e ci mettiamo
in cammino verso ovest, saliremo verso Atherton,
passando a visitare le varie cascate che si trovano lungo il percorso.
Raggiungeremo i 1000 metri di altitudine.
Visitiamo tre differenti cascate e ci
soffermiamo un po’ a Millaa Millaa, poi raggiungiamo il villaggio di Atherton.
Qui facciamo visita al centro informazioni
dove ci danno qualche dritta sulle aziende agricole dei dintorni.
Ci fermiamo in varie Farms, per chiedere
lavoro, ma tutti ci danno la stessa risposta.
Il ciclone della scorsa estate ha rovinato le
piantagioni, quindi niente lavoro.
Visitiamo nel frattempo il Tinaroo Lake, dove
facciamo una pausa e una doccia fredda. Arriviamo a Mareeba subito dopo il
pranzo, e anche qui la situazione lavorativa sembra essere la stessa. Decidiamo
di proseguire verso nord e pensare al lavoro una volta arrivati a Cairns. A
pochi km da Mareeba incontriamo un camping free dove passare la notte.
Ci troviamo a Mt. Molloy e domani ci
dirigeremo verso Cape Tribulation, magari avvisteremo qualche coccodrillo.
KM EFFETTUATI 5631
16.06.06
Mt. Molloy – Cape
Tribulation
Camminata mattutina vicino all’accampamento
per dare un’occhiata in giro e per mantenere allenato il fisico.
Questa mattina doccia fredda ai bagni
pubblici e poi un bel caffè caldo per svegliarsi ben bene. Verso le 8.30 ci
mettiamo alla guida, e raggiungiamo la meta più settentrionale del nostro
viaggio. Dopo aver passato Mossman, raggiungiamo in pochi minuti il Daintree
River, che attraversiamo grazie ad un Ferry per trasporto veicoli (8$ solo
andata). Dal fiume in poi, entriamo nel Daintree National Park all’interno
della Cape Tribulation Section. Non mi sembra vero, ma proprio al di là del
fiume, il paesaggio cambia notevolmente, lunghe spiagge deserte circondate da
una fitta vegetazione tropicale. Con una telefonata dal centro informazioni del
parco prenotiamo il nostro campeggio che si trova a pochi km da Cape Tribulation.
Riceviamo tutte le informazioni inerenti al parco e al campeggio, un po’ come
era successo a Fraser Island e ci immergiamo in una fitta vegetazione.
Parcheggiamo il nostro minivan e collochiamo al finestrino il certificato
ufficiale del Queensland Government ( n° 460392 ) e facciamo pranzo tra il
canto degli uccelli che vivono la foresta. Poi a piedi lasciamo il Noah Camping
e raggiungiamo il Marrdja Botanic Walk dove facciamo un breve trekking
all’interno delle mangrovie. Poi, ormai stanchi, ci facciamo dare un passaggio
da un pick-up e rientriamo a Noah beach. Ci rilassiamo sulla spiaggia,
accessibile dal camping, ci sediamo sulla deserta spiaggia e aspettiamo l’ora
del tramonto. Che spettacolo …. Che spettacolo veramente.
KM EFFETTUATI 5748
17.06.06
Cape Tribulation
Anche questa notte ha piovuto abbastanza e mi
sono svegliato almeno 3 volte nel mezzo della notte. Come ormai avviene da un
po’ di giorni, mi faccio una bellissima passeggiata sulla spiaggia di primo
mattino. Facciamo colazione, e ci dirigiamo con il minivan verso il Capo. Dal
centro informazioni ci facciamo un paio di sentieri nel bel mezzo della foresta
tropicale, fino a raggiungere un magnifico punto panoramico sulla spiaggia oltre
il promontorio. Scendiamo in spiaggia e continuiamo il cammino in riva al mare
verso nord, al lat della spiaggia, una stretta strada solo per 4x4 porta fino a
Cooktown. Al rientro, ci fermiamo sulla pic-nic area per giocare un po’ con un
gruppo di iguane e facciamo un pranzo sui tavoli in legno con avocado e uova.
Rientriamo a Noah beach e tra una camminata e
l’altra passo il pomeriggio lungo la bellissima spiaggia.
Passiamo anche un’oretta a tentare di
pescare qualcosa ma oggi non siamo fortunati; il Benzo se ne è andato fino alla
foce del Noah River, dicono che si potrebbero avvistare anche coccodrilli, ma
speriamo di no, dicono che siano anche veloci; immaginate se ci troviamo un
coccodrillo di fronte in questa magnifica spiaggia.
Stasera di nuovo pasta e fagioli, e poi sotto
le stelle a passeggiare con il rumore del mare che ci accompagna.
Siamo in paradiso per davvero !!!!!!!!
KM EFFETTUATI 5764
18.06.06
Cape Tribulation –
Kuranda
Questa notte ha piovuto veramente tanto, ci
siamo svegliati nel mezzo della notte svariate volte dal rumore del temporale.
Per fortuna, al risveglio mattutino, la
pioggia ha lasciato il posto ad un tiepido sole che fa capolino tra le nuvole;
mi dedico ad una splendida passeggiata lungo la spiaggia, e dopo un’ora circa
rientro in campeggio per preparare il caffè.
Intorno alle 8.30, lasciamo il camping e
salutiamo questo selvaggio luogo che rimarrà impresso nella mia mente per molto
tempo. Attraversiamo in senso contrario il Daintree River e svoltiamo per
l’insediamento di Daintree Village, dove sembra ci siano molte opportunità di
avvistare coccodrilli. E così lo è; Avvistiamo un piccolo coccodrillo guadando
un piccolo fiume e poi, ci fermiamo al villaggio, proprio nel punto in cui
partono le escursione nel fiume. Mentre prepariamo un caffè ne avvistiamo un
secondo proprio nella sponda opposta del fiume, tra le foglie di una pianta
acquatica…
Rimaniamo al villaggio un paio di ore e poi
rientriamo verso la costa avvistando un altro piccolo coccodrillo sulla sponda
di un fiumiciattolo, disteso al sole. A questo punto, scendiamo lungo la costa
in direzione sud, visitiamo Ellis Beach e poi ci fermiamo per il pranzo a Palm
Cove. Per fortuna il tempo è migliorato veramente; adesso c’è solo un po’
di vento che da fastidio, ma per fortuna la pioggia si è allontanata. Scendiamo
ancora un po’ a sud, e dopo pochi km ci fermiamo a Smithfield per goderci lo
spettacolo di circa 100 canguri che se ne stanno beati su un campo a consumare
il suo pasto. Che spettacolo, proprio a pochi metri dalla strada così tanti
canguri… A questo punto lasciamo la statale e iniziamo a risalire in direzione
di Kuranda, piccolo villaggio di montagna, famoso per i suoi mercati e per una
bellissima cascata. Visitiamo la cascata, anche se non è la stagione giusta;
c’è poca acqua in questa stagione e a vedere le foto esposte al centro
informazioni sembra veramente un’altra cascata. C’è da dire però che nella
stagione delle piogge sarebbe stato impossibile visitare con il minivan questi
luoghi. Ceniamo a base di avocado, tonno e pomodori e poi troviamo un parcheggio
dove passare la notte.
KM EFFETTUATI 5970
19.06.06
Kuranda – Cairns
Anche questa mattina ci svegliamo sotto la
pioggia, facciamo una colazione sotto i portici di un supermarket e attendiamo
l’apertura del MARKET. Visitiamo il mercatino dell’artigianato con varie
specie di prodotti provenienti dalle terre aborigene; compriamo un paio di
oggettini simpatici e scendiamo di nuovo verso la costa.
Alla prima spiaggia che incontriamo, ci
fermiamo per una doccia rinfrescante, ci rilassiamo un po’ in spiaggia (
Trinity beach ) e ci avviciniamo alla città di Cairns. Facciamo un primo giro
con il minivan giusto per darci un’idea della tranquilla cittadina del nord e
poi ci fermiamo lungo mare per un pranzo.
Parcheggiamo il nostro minivan e ce ne
andiamo un po’ in giro, la città non è molto grande, è molto tranquilla è
il clima è ottimo. Appena un paio di domande in giro e il caro Benzo ha trovato
un lavoretto presso un ristorantino situato sull’Esplanade, la via che
costeggia il lungomare. Addirittura gli dicono di presentarsi la stessa sera,
giusto per fare una prova, e anche se la paga non è delle migliori, può
assolutamente andare… Era ciò che cercava.
Io faccio conoscenza della città, chiedo
anche io in giro per un lavoretto, ma non sono veramente convinto di quello che
voglio. Mi informo per un’escursione di una settimana di immersioni sulla
barriera corallina, controllo i voli per il centro dell’Australia. Insomma non
so assolutamente quello che andrò a fare nei prossimi giorni, la fine di questo
viaggio sulla East coast sta giungendo e non ho nessun programma. In serata mi
incontro con Lidia, una conoscente di Roberto, altro amico che in questo momento
si trova a Perth; ci facciamo due birre e poi me ne vado a letto alle 12; Il
Benzo è già tornato dal lavoro e non si è accorto del mio arrivo
all’interno del minivan.
KM EFFETTUATI 6022
20.06.06
Cairns
Eccoci arrivati all’ultimo giorno del
nostro bellissimo viaggio con il mitico minivan. Adesso non sto a descrivere
tutte le mie emozioni che ho provato durante questi 6000 e più km, solo posso
dire che l’esperienza è stata veramente particolare e ben diversa da tutti
gli altri viaggi. L’Australia si presta moltissimo a viaggi di questo tipo,
sono ben organizzati nel campo di campeggi gratuiti, aree di sosta con bagni
pubblici puliti e tantissime aree pic-nic sulla strada. Non fatevi scappare
un’esperienza del genere; noleggiate un minivan e perdetevi sulle strade
australiane.
Oggi intanto, dopo aver lasciato il minivan
presso il garage della Wikedcampers rientriamo in città e facciamo un giro in
cerca di un lavoretto che mi possa aiutare nei prossimi giorni.
Ma sembra che sia sfortunato in questi
giorni, o forse non devo lavorare!!!! No problem, me ne sto sdraiato sulla
laguna della città per ben 4 ore e faccio un bel bagno rinfrescante. Passo
molto tempo a pensare sul da farsi, ma non riesco ad arrivare a nessuna
conclusione. Me ne vado in giro a leggere gli annunci lasciati appesi alle
bacheche degli ostelli, ma non incontro niente di interessante. Mi lascio
trasportare dall’atmosfera del nord e qualcosa succederà. Per lo meno siamo
al caldo, a Sydney adesso è freddo e non potrei sopportarlo
Ci siamo installati presso un ostello lungo
l’Esplanade con piscina interna e vediamo cosa ci aspetta.
KM EFFETTUATI 6044
23.06.06
Cairns – Normanton
Come previsto, non posso stare fermo, dopo 3
giorni a Cairns a capire ciò che volevo o incontrato in una delle tante
bacheche della città un passaggio per Darwin!!! Dopo aver visto l’Italia
passare il primo turno ai mondiali, siamo partiti da Cairns. I miei nuovi
compagni di viaggio sono Yan e Suze, rispettivamente dalla Germania e
dall’Olanda.
Partiamo alle 10 del mattino, dopo aver fatto
un po’ di compere al supermarket, giusto per passare i prossimi 5 giorni on
the road. Diciamo che soprattutto sarà un viaggio all’insegna del guidare..
2500 km in 5 giorni non sono pochi, ma lungo la strada c’è poco da fare e a
Darwin ci saranno molte cose interessanti.
Da Cairns entriamo nella regione chiamata
Gulf Savannah, caratterizzata da lunghi rettilinei e pianure desertiche.
Il primo stop è previsto proprio sul golfo
di Carpenteria, le strade sono totalmente differenti da quelle percorse fino ad
ora e dobbiamo stare molto più attenti. Dopo i primi 200km, dobbiamo scendere
per spingere il minivan. COMINCIAMO BENE !!! Era finita la benzina e ancora
anche il proprietario del mezzo non conosce bene i consumi; da queste parti
comunque dobbiamo stare attenti, ci sono aree di servizio situate a più di
200km una dall’altra e per fortuna abbiamo con noi una tanica di gasoli da 10
litri nel tetto. Ci fermiamo per ammirare uno splendido tramonto lungo la strada
che sembrava non terminare mai. Facciamo cena in campeggio con tortillas
messicane, pomodori fagioli e avocado.
Io dormirò nel minivan con Yan, il tedesco,
mentre la bionda olandese dormirà nella sua tenda situata a lato del minivan.
Oggi abbiamo percorso più di 600 km, siamo
molto stanchi e domani ci aspetta un’altra giornata di guida.
24.06.06
Normanton – Mt Isa
Facciamo una bella colazione di primo mattino
e ci mettiamo in cammino alle prime luci del sole.
Da qui prendiamo una strada ad unica corsia,
quindi, quando incontriamo macchine in senso contrario, dobbiamo utilizzare la
corsia di emergenza, che a differenza di quelle italiane, qui sono costituite da
una striscia di terra rossa larga un metro circa. Il problema è quando
incrociamo i cosiddetti ROADTRAIN, grossi autotreni composti da una motrice e
tre lunghe parti posteriori ( possono raggiungere i 40 metri di lunghezza ), i
quali non si fermano per nessuna regione al mondo. Dobbiamo fermarci da una
parte, aspettare il loro passaggio, accompagnato da un lunghissimo sonoro
saluto.
Il paesaggio da queste parti è surreale, mi
sembra di stare nella savana africana, con una miriade di uccelli che si alzano
in volo al nostro passaggio. Oggi ho guidato abbastanza, ho effettuato il primo
turno e dopo circa 300 km ho lasciato il posto di guida a Yan. Durante il turno
di Suze, abbiamo terminato ancora una volta il gasolio, per fortuna abbiamo
anche oggi la tanica di scorta.
Arriviamo a Mt. Isa nel pomeriggio dopo 7 ore
di guida e ci dirigiamo verso il centro informazioni del piccolo villaggio
dell’Outback. Ci indicano di visitare un lago nelle vicinanze del villaggio, e
dopo un paio di ore di relax, lasciamo la città in direzione nord. Dopo 60 km
troviamo la nostra area di stop per la notte. Prepariamo un buon tè ammirando
gli inconfondibili tramonti del Outback e poi ce ne andiamo a fare due parole
con altri ragazzi che sono accampati a pochi metri da noi. Uno è anche
Italiano, sta andando in direzione opposta, anche lui usufruendo di un passaggio
di due francesi conosciuti a Darwin. Stasera cena di lusso: riso con pollo e
peperoni. Good dinner !!!
Prendiamo un altro tè sotto il cielo
stellato australiano e poi andiamo tutti a dormire. Anche oggi i km sono stati
più o meno 600.. Bel ritmo stiamo tenendo.
25.06.06
Mt Isa – Tennant Creek
Ci svegliamo che ancora non è sorto il sole,
e dopo una buona colazione prendiamo il cammino.
Da ora in poi non c’è molto da segnalare,
a parte qualche sosta per fotografare il paesaggio del Barkly Tableland e via
ancora on the road. Raggiungiamo dopo un paio di ore di guida l’insediamento
di Comooweal dove facciamo una breve pausa e rifornimento di gasolio, riempiamo
anche la tanica di scorta onde evitare spiacevoli inconvenienti.
Riprendiamo la statale e dopo 13 km ci
fermiamo sulla linea di confine: Stiamo entrando in North Territory !!!1
Cosa dire, da qui in poi, solo lunghi
rettilinei e distese di steppe e pochissimi alberi a muovere il paesaggio.
Stanco della guida mattutina, mi sdraio sul
materasso posteriore, e mentre Yan è alla guida mi faccio un pisolino di un
paio d’ore. Riprendo la guida nel primo pomeriggio e finalmente dopo ore di
NIENTE, incontriamo un incrocio. Entriamo nella Stuart Hwy, la strada che
collega Adelaide con Darwin. Svoltiamo verso sud per circa 25 km e raggiungiamo
il villaggio di Tennant Creek dove facciamo i primi incontri con la popolazione
aborigena.
Ci fermiamo al Tennant Creek Youth Hostel (
8$ ) e ci dirigiamo verso un lago artificiale per passare il resto della
giornata. Stasera tocca a me cucinare, come da buon italiano, preparo una pasta
alla carbonara, e dopo una interessantissima partita a scacchi con Yan ce ne
andiamo a dormire.
La media dei km non cambia, anche oggi circa
600 km percorsi e un po’ di mal di schiena.
26.06.06
Tennant Creek – Darwin
Cosa dire della giornata di oggi… Km e Km e
tanti altri km percorsi.
Siamo partiti molto presto, il paesaggio è
sempre lo stesso anche se la strada è meglio di quella percorsa fino ad ora.
Abbiamo percorso alla fine della giornata più
di 900km con varie soste nel mezzo del deserto Tanamy e della terra Arnhem. La
prima vera cittadina di una certa importanza è stata Katherine, situata a 300
km circa da Darwin.
Abbiamo fatto rifornimento e abbiamo ripreso
il cammino. Dopo aver guidato un paio di ore al buio ( da sconsigliare visto le
specie animali che si trovano da queste parti ) raggiungiamo la capitale del
Territorio del Nord alle 20 e 15.
Ci fermiamo in campeggio a 5 km dal centro,
uno di quelli super affollati, e abbiamo fatto conoscenza con una coppia
olandese che ci ha dato un passaggio in centro per assistere alla partita di
calcio tra Italia e Australia. Che coincidenza.
Entriamo in un bar pieno di australiani e
bandiere verde-giallo e mi sento di giocare un po’ troppo fuori casa.
Alla fine, immeritatamente, l’Italia passa
il turno con un rigore inesistente trasformato da Totti al 93°.
La cosa bella è stata che dopo abbiamo
bevuto tutti insieme. Questi australiani sono veramente EASYGOING….
Rientriamo in campeggio alle 3 del mattino e
dopo mesi di vita sana stasera ho bevuto un po’ più del solito.
Darwin
due settimane di relax,
parchi nazionali e mondiali
Dopo tanti km percorsi, per le strade
australiane, decido di fermarmi in città per un breve periodo, magari cercando
qualche lavoretto. Il Melaleuca Hostel sarà il mio alloggio durante questi
giorni caldi in North Territory, pensando come al solito sul da farsi. Intanto
dedico metà delle giornate al dolce far niente nel bordo della piscina, poi
esco un po’ a girovagare per la città e visito il mercato notturno a pochi km
dalla città.
Mi metto alla ricerca di qualcosa di
interessante, e tra le varie opzioni decido di comprarmi un tour per il Kakadu
National Park. ( 250$ 2 notti all’interno del parco con Litchfield National
Park gratuito ) Approfittando del periodo di pausa, mi guardo anche qualche
partita di calcio, anche se gli orari sono un po’ improponibili. Prima di
partire per il tour, vedo Italia-Ucraina e proprio la mattina mentre aspetto di
salire sul mezzo che ci porterà al Kakadu esulto per la doppietta di Del Piero
che ci salva da una esclusione ai mondiali quasi certa.
Darwin
– Litchfield N.P. – Darwin
Dopo una settimana di completo rilassamento
in giro per Darwin, oggi sfrutto il tour gratuito offertomi dall’agenzia, per
visitare il Parco Nazionale di Litchfield. Partiamo alle 7 el mattino in
direzione sud. Come prima cosa, ci fermiamo lungo la strada per una visita al
fiume, dove è possibile avvistare coccodrilli. C’è la possibilità di
noleggiare un’imbarcazione per un’ora e avvistare questi maestosi rettili,
ma il prezzo è troppo alto, ed io insieme ad altri giovani Backpackers
decidiamo di aspettare al centro informazioni i 7 americani che invece decidono
per una gita in mezzo al fiume.
Mentre aspettavamo, abbiamo visitato un
centro-museo, situato su un’altura, dal quale è stato possibile ammirare le
distese paludosi che caratterizzano questa regione dell’Australia. Senza più
meravigliarsi, abbiamo avvistato un coccodrillo giusto ai bordi della strada e
poi ci siamo diretti verso il parco.
Qua abbiamo visitato varie cascate, tra cui
Wangi Falls, la principale attrazione del parco, e poi ci siamo diretti verso
Florence Falls dove abbiamo fatto un bagno rinfrescante. Rientrando, lungo la
strada ci siamo soffermati in una distesa piena di Termitai. Queste strutture
create dalle stesse termiti possono raggiungere anche un’altezza di 3 metri e
non avendole mai visto precedentemente posso assicurarvi che è un bel vedere.
Rientriamo in città verso le 18 e mi preparo
per la partenza di domani mattina in direzione Kakadu.
Darwin
– Kakadu N.P. – Darwin
I tour organizzati non mi sono mai piaciuti,
ma alla fine di questi 3 giorni in giro per il Kakadu, posso dire che tutto
sembra tranne che un tour organizzato, anzi è piuttosto interessante e al
quanto avventuriero, anche se in compagnia di altre 10 persone. Alle 6 del
mattino partiamo da Darwin con un paio di 4x4 equipaggiati per i 3 giorni nel
bush.
Raggiungiamo in un paio di ore il Mary River
. Qui, saliamo su una lancia di ferro e abbiamo risalito il corso del fiume
avvistando un centinaio di coccodrilli ( era la prima volta che li vedevo e la
quantità era sbalorditiva. ), una diversità di uccelli e qualche caimano.
Immersi totalmente nella natura, abbiamo visitato uno dei posti più remoti del
nord Australia.
Abbiamo fatto pranzo seduti su un paio di
rocce, con hot dog preparati al momento e un po’ di tonno in scatoletta.
Abbiamo ripreso il cammino lasciando le rive
del Mary River, e viste le distanze australiane, passiamo quasi tutto il
pomeriggio in jeep. Raggiungiamo il lato est del parco, ai margini dell’Arnhem
Land , terre di aborigeni, e dopo aver avvistato alcuni dipinti rupestri,
raggiungiamo Nadablookout, da dove è possibili ammirare un bellissimo tramonto
con un belvedere che offre una vista a 360° sulle terre aborigene. Dopo
un’altra ora di strada, raggiungiamo il nostro accampamento, senza però aver
fatto prima rifornimento di legna per il fuoco.!!!!
Raggiungiamo lungo una strada accidentata (
da soli è un po’ improponibile effettuare un viaggio da queste parti ) il Jim
Jim Campground. Cena sotto le stelle a base di buona carne di canguro e vitella,
un po’ di insalata e poi tutti intorno al fuoco a raccontare un po’ della
nostra vita. Stasera, si dorme nel sacco a pelo sotto il cielo stellato
australiano.
Esperienza indimenticabile!!!!!!!!!
Il mattino seguente ci svegliamo alle 6:00,
breve doccia gelata, e incominciamo la giornata con una ricca colazione.
Saliamo sulle nostre jeep e raggiungiamo
attraverso una strada disastrata e con passaggi su fiumi, le spettacolari Jim
Jim Falls, immerse in uno splendido paesaggio, sono la maggiore attrazione del
parco. Queste cascate, hanno un dislivello di 215 metri e dopo e dopo la
stagione delle piogge, sono ancora più spettacolari, anche se impossibili da
raggiungere, visto l’allagamento di queste terre. Breve sosta per godersi lo
spettacolo e poi ci spostiamo verso Barramundi Gorge, che ,situato su
un’altura, è un ottimo luogo per fare un bagno rinfrescante. Sostiamo da
queste parti per un paio di ore, facciamo un bagno sulle acque gelate delle
varie pozze create dal fiume e ci godiamo un po’ di relax.
Al rientro, sulla strada, abbiamo dovuto
tirar fuori da un corso d’acqua una jeep che si era impantanata. Per venire da
queste parti ci vuole veramente dei mezzi particolari e non una semplice jeep,
tiriamo fuori il signore di Perth e dopo averlo convinto a ritornare indietro,
raggiungiamo il nostro secondo accampamento. Arriviamo a Gunlon, dove lasciamo
il nostro equipaggiamento e approfittiamo per l’ultima ora di giorno per fare
un bagno sotto un’altra splendida cascata.
Dopo la cena svoltasi intorno al fuoco,
partecipiamo ( non era obbligatorio ) ad una proiezione sugli aborigeni e sui
territori a loro destinati. Il ranger del parco, ci spiega un po’ la
situazione, anche lei è un’aborigena e la proiezione risulta molto
interessante. Un paio di birre comprate a Darwin e poi di nuovo sul sacco a pelo
a goderci lo spettacolo delle stelle australiane.
Terzo giorno nel Kakadu National Park:
Prendiamo il sentiero che aggira la cascata, e in circa un’ora , raggiungiamo
le piscine situate nell’altopiano sopra il getto d’acqua. Da qua sopra, la
vista è di nuovo un emozionante esperienza australiana. Ci bagniamo sulle pozze
d’acqua create dalle piccole cataratte, e alle 10:00 siamo di nuovo
all’accampamento per risistemare il nostro equipaggiamento e iniziare la via
del ritorno. La giornata, sarà lunga e stancante, anche se durante il
pomeriggio facciamo una sosta ad un’altra piccola cascata dove ci facciamo un
ulteriore bagno. Rientriamo a Darwin alle 19.30, doccia presso l’ostello e poi
tutti insieme a cena per un’ultima divertente serata insieme..
Preparativi
per lasciare Darwin
Attendo la fine dei mondiali in città, anche
se avevo trovato un passaggio per il cuore dell’Australia.
Mi dedico a vedere le partite del mondiale
fino alla finale vinta MERITATAMENTE dall’Italia e poi cerco in giro la mia
prossima opportunità di viaggio.
Mi incontro in un bar con Annie e Katerin.
Beviamo un paio di caffè e ci organizziamo per i prossimi giorni. Katerin, ha
un’autovettura comprata ad Perth circa 8 mesi fa, e sta andando di nuovo a
Perth, dove concluderà il suo girovagare per le strade australiane. Io ed Annie,
siamo due sconosciuti che cercano un modo economico per viaggiare e ci
aggreghiamo alla simpatica tedesca. Appuntamento per mercoledì 12 luglio, di
fronte ai rispettivi ostelli e pronti per una nuova avventura. Katerin, tra
l’altro ha anche a disposizione 3 tende, anche se alla fine dormiremo solo un
paio di notti in campeggio. Facciamo un piccolo piano sull’itinerario da
seguire e i siti d’interesse da visitare e ci troviamo subito in accordo. La
festa sta cominciando di nuovo e dopo 2 settimane a Darwin, finalmente sono di
nuovo ON THE ROAD
Darwin
– Perth.
Partiti da Darwin il giorno 12 luglio,
raggiungeremo Perth il giorno 29 durante un pomeriggio freddo e piovoso.
Durante questi 17 giorni, non ho più scritto
nessun diario, stanco di scrivere ma soprattutto affascinato da una terra remota
come quella del Western Australia. Sono stati percorsi più di 5.000 km in
strade deserte, fiancheggiate qua e là da grandi Baobab. E’ stata
l’ennesima eccitante avventura australiana, così bella e così differente sia
dalla costa est che dal nord australia. Abbiamo visitato il bellissimo Katerin
George, dove abbiamo fatto un bellissimo bagno rinfrescante prima di metterci in
cammino. E una volta entrati in Western Australia, siamo entrati in contato per
la prima volta con gli aborigeni di Kokunarra. Da qui, un paio di giorni
stancanti lunghe le interminabili strade desertiche, abbiamo raggiunto la costa
ovest e abbiamo approfittato di un paio di giorni bellissimi sul mare di Broome.
Dopo dei bellissimi giorni passati nella
lunghissima spiaggia di Broome, abbiamo ripreso il cammino verso sud, abbiamo
trascorso di nuovo un paio di notti on the road, accendendo fuochi lungo la
strada e conoscendoci sempre di più con le mie compagne tedesche. Una volta
raggiunto Exmouth, abbiamo deciso di fermarci per qualche giorno, abbiamo
passeggiato sulle lunghe spiagge dell’oceano indiano e abbiamo dedicato un
po’ di tempo a noi stessi. Giornate rilassanti sdraiati sulle amache
dell’ostello e di tanto in tanto qualche bagno rinfrescante.
Una volta lasciato la cittadina di Exmouth,
sempre scivolando verso sud con la nostra autovettura, abbiamo passato una notte
a Carnarvon, e sotto una pioggia battente abbiamo raggiunto in un paio di giorni
la cittadina di Geraldton.
Anche se nel tragitto non ci sono stati
interessanti luoghi, viaggiare su queste strade rimane un’ottima esperienza
per conoscere le terre australiane. In un paio di giorni, raggiungiamo Perth,
prima però facciamo tappa in uno dei siti più interessanti del Western
Australia, Il Pinnacles desert . Paesaggio lunare costituito da rocce calcaree
che fuoriescono dal terreno come piccolissime montagne. Passiamo una mattinata
all’interno del deserto e ormai nel fresco inverno australiano raggiungiamo la
capitale dello stato.
Mi fermo a Perth un paio di giorni, giusto il
tempo di cambiare il mio biglietto aereo e visitare la cittadina di Fremantle,
dove mi incontro con un carissimo amico italiano che sta lavorando da queste
parti.
Il giorno 01 Agosto salgo su un volo della
Virgin per raggiungere di nuovo Sydney, la città che mi ha ospitato per i primi
4 mesi di questo lungo e bellissimo viaggio. Ritrovo tutti i miei amici di
scuola, compagni di lavoro e Stefano, il mio compagno partito con me nel gennaio
scorso. Saluto tutti dopo aver pernottato per 3 notti a casa di una coppia gay
conosciuta precedentemente.
All’aeroporto di Sydney mi accompagna
l’amico coreano Snoopy e salgo sul volo della Emirates che con uno scalo a
Dubai mi porta a Roma.
Ad Attendermi Elisa che dopo un periodo così
lungo di separazione è ancora più bella.
THERE ARE MANY COMMON STEREOTYPES
OF ABORIGINAL PEOPLES. ONE IS THAT WE ARE ALL THE SAME AND CONFORM TO THE
IDEALISED IMAGE OF THE NAKED ABORIGINE STANDING WITH SPEAR IN HAND WATCHING THE
SUN SET. THIS IS A PICTURE WHICH QUICKLY DISSOLVED INTO THE REALITY OF THE 21ST
CENTURY. WE ARE AS DIFFERENT AS THE LANDSCAPES OF COAST, DESERT,RAINFOREST AND
SNOWY MOUNTAINS. THE LAND IS DIFFERENT AND SO ARE WE, THE FIRST PEOPLES OF THE
LAND…….
Dr Irene Watson
Questo bellissimo viaggio lo dedico a Elisa,
la mia compagna, che ha saputo aspettare!!!!!!!!
Grazie Elisa
http://www.blogger.com/profile/13689205720154536438
Roberto