ARCIPELAGO della MADDALENA, Sardegna
Italia
di Saby
TUTTE LE COSE CHE VOGLIO CHE TU SAPPIA...
I giorni
cambiano ma il mese dell’anno e la location con costante puntualità,
sono sempre
gli stessi.
LUGLIO E
SARDEGNA.
Per noi un
binomio perfetto !
La Sardegna è
quel luogo in cui voglio sempre ritornare e
dal quale non vorrei mai ripartire,
dove in ogni tramonto che
precede la sera, cerco il rosso del
sole e
TU mi
porti segni e sorprese dal
mare ….…
…. mi fai
ancora & sempre DONO DI TE !
GIORNO 1 –
WELCOME HOME
Pochi km a
Nord
Sardegna.
ARCIPELAGO
DELLA MADDALENA.
autentico paradiso che tutto il
mondo ci invidia .
atterriamo ad
Olbia e proseguiamo
per Palau dove in meno di 30 minuti di traversata
attracchiamo all’isola maggiore.
Durante la navigazione fotografo il Forte di S. Stefano, dal quale nel 1793 Napoleone sferrò un
attacco alla Maddalena.
Messi i piedi
a terra, proprio nel preciso momento che
scarichiamo i bagagli,
con Ivo decidiamo di
affittare un motorino al posto
dell’auto , per meglio girare le isole on the road.
Raggiungiamo
in albergo i premurosi Rita e Marco
che ci consigliano di andare da Cuccu . Noleggiato
lo scooter regaliamo
i pensieri all’aria e col
vento sulla faccia , infilzati
occhiali e caschi, cavalchiamo l’ampia sella nera e via…si parte.
Per la guida
sono concesse le infradito.
Dopo pranzo
siamo attratti dalla parata di marinai
in divisa bianca, rintanati alla
Marina. Molte pattuglie circolano per
un evento militare, decine di
jeep attraversano la piazza , ahimè ci sono molti rifiuti e sporcizia lungo le strade ben
compensati dal mare celeste che cerco buttando l’occhio oltre la banchina.
A fine
pomeriggio ci spostiamo
a PUNTA TEGGE
sulla strada costiera.
Arriva in
diretta la musica rocckettara che
pompa dalla radio di un gruppo di adolescenti intenti a giocare a calcio.
Ci accomodiamo
sul divano naturale fatto di scogli
rosa in compagnia di una coppia inglese che sta facendo il giro dell’Europa in bici.
Una
chiacchiere tira l’altra e nell’ attesa del
tramonto che non delude mai, brindiamo con 4 birrette alla vita e ai viaggi.
Non delude
nemmeno la prima cena a base di ottimo pesce fresco nella
vivace piazzetta
di una Madda serale molto
fascinosa.
Finalmente ci gustiamo il gelato
e il ritmo semplice della vita di mare che si fa respirare percorrendo a piedi
il lungomare.
Per chi vive in città come noi
, questi sono veri momenti di pace.
Passeggiamo al molo avvolti
dalle luci soffuse giuste, ascoltando lo sciabordio delle onde che si infrangono
sulle barche dei pescatori, sui gozzi e sulle imbarcazioni straniere dei
diportisti, che mettono in bella vista le enormi bandiere nazionali, insieme a
quella immancabile dei quattro mori.
GIORNO 2 – PARCO NAZIONALE MADDALENA 1
Dopo
colazione all’ imbarcadero ritroviamo Alessio
della Elena Tour , conosciuto anni fa, che ci consegna i
biglietti prenotati per l’escursione in barca dell’arcipelago.
La
mattinata è chiara , poco vento fresco, il cielo e il mare insieme sono un
accostamento che stupisce.
Il giro prevede molte soste nelle isole che formano il PARCO NAZIONALE oggi sotto tutela.
Partiamo da Cala Corsara a Spargi al Porto
della Madonna (di nome e di fatto) poi Budelli e le sue Piscine Rosa - Cala Di
S. Maria con bagno - Cala
Strega a Caprera - Santo Stefano
per rientrare da Capo D’orso.
La bellezza
di questi luoghi si mette da subito in
mostra e gli aggettivi si sprecano!
Inutile
dire che siamo ripagati dal silenzio, dal profumo , dai colori , dalla bellezza
del mare.
Qui la
natura esplode in tutta
generosità, le onde il vento, le nuvole che sovrastano le rocce , le pareti
rosa a picco…. ed io che ho visto i mari più incredibili al mondo, considero
ogni volta questo fazzoletto di terra un vero angolo di paradiso.
Dopo la
giornata intera trascorsa tra distese di azzurri turchesi e celesti,
a Cala
Francese il comandante annuncia il ritorno via Punta
Nido d'Aquila.
Con nostro immenso rammarico sbarchiamo ritrovandoci sulla
terra ferma con la fila di case colorate della piazzetta.
GIORNO 3 - CAPRERA
Di buon
mattino incontriamo “Agostino il
bello” della Cuccu Enterprise
(che è sprecato per questa attività ) che
dopo una lunga chiacchierata insiste nel mandarci a …..CAPRERA.
Detto
fatto…..
Nel giro di
10 minuti oltrepassiamo il
ponte-diga e raggiungiamo l’isoletta minore ricoperta da pinete e flora
incontaminate .
Le baie in
programma per oggi sono due : CALA
SERENA e NAPOLETANA.
Ci fermiamo
nella prima per godere nella calma mattutina un vero paradiso di sabbia candida
circondata dalla macchia mediterranea.
Poi
lasciando il motorino , imbocchiamo le
biforcazioni verso nord.
a piedi in
un caldo equatoriale, riprendiamo il sentiero
che ci porta in mezzo
ai rovi e
siamo a Cala Napoletana : Stupefacente,
da 10 e lode!
Il fondale
di sabbia e la trasparenza dell’acqua conferiscono alla caletta
una suggestione particolare, tutto è tinto di rosa.
Nel tardo
pomeriggio recuperiamo la strada
per il compendio di GARIBALDI,
visitato volutamente
a fine giornata per evitare
i
pullman zeppi di turisti.
Questa è la fattoria dove l’eroe
dei due mondi allevò animali e
coltivò agrumi e ulivi, ma col senno di poi non ci
tornerei .
Ingresso €. 6 a persona, per i quali
è prevista una visita guidata tra terreni abitazione e stalle che dura nemmeno
1 ora.
la ns. “guida”
è una noiosa signora molto svogliata che ci fa percorrere le stanze,
ribadendo che é vietato
fotografare, é vietato toccare suppellettili, é vietato sedersi sulle sedie!
Insomma tutto molto vietato ripetitivo e
monotono, un vero peccato !
Sarebbe bello scansare davvero tutti questi
demotivati e dare posto alle tante giovani
guide o ai neo laureati volenterosi ( come quelle fantastiche
incontrati nei siti di Pula
Barumini Antas Chia Nora ) che han
brama ed entusiasmo di divulgare il sapere e la cultura con operosità!
LA STORIA È DA VALORIZZARE
MICA DA SEPPELLIRE! AJÒ
Dopo una sosta al mulino cerchiamo riparo
all’ombra su un roccione e col
frinire dei grilli
ci godiamo un altro meritato tramonto. Serata al Mafalda friggitoria , chiassosa cena coi
ragazzi conosciuti in barca.
GIORNO 4 - CAPRERA
Si ritorna a CAPRERA sempre alla
scoperta di calette.
oltrepassiamo
la tomba di Marsala la cavalla di
Garibaldi che riposa in pineta e giungiamo
a CALA DEI 2 MARI.
Sono solo
le 9 di mattina ma c’è già un
gran casino, quindi ci spostiamo su CALA ANDREANI e
poi CALA DEL RELITTO
attraverso una serie di vecchi
sentieri.
La spiaggia
è selvaggia,
regala un panorama caratteristico grazie ai resti semisepolti di una nave
arenatasi su questo litorale carico di Posidonia.
Ma ecco che
verso mezzogiorno
è di nuovo delirium!
La spiaggia viene
invasa da urlatori carichi di
frigo ombrelloni palle e lettini che devastano la quiete generale.
Anche questa è Sardegna, ma non la
nostra !
Cosi non ci rimane che cercare un
altro eden , puntando verso CALA COTICCHIO, conosciuta come TAHITI, tutta roccia
sabbia e un mare da sogno.
Camminando sul sentiero dopo circa 1
oretta si arriva all’assoluto ….
davanti ai nostri occhi compare la
spiaggia incastonata nel granito
rosa sul quale si arrampicano i ginepri.
Siamo solo
noi e poche altre persone, una
pace totale !
C’è una
famigliola francese che tenta di
fotografare grandi gazze , poi
arrivano nell’ ordine gabbiani bianchi , falchetti scuri e qualche pellicano .
Anche qui
la pietra, il vento , l’acqua e il sole hanno creato nei secoli forme bizzarre
ed evocative .
Il nome
rievoca i mari lontani e caldi della Polinesia ma il posto non a nulla a che
invidiarle!
Al rientro
non possiamo non immortalare i cartelli piazzati
ovunque : vietato dare da mangiare ai cinghiali..
GIORNO 5 - TESTA DEL POLPO
Col
motorino raggiungiamo il versante oltre il
campo sportivo per la spiaggia dell’enorme roccia,
la cala che tutti chiamano TESTA
DEL POLPO.
In strada
incrociamo una signora di Verona che sta facendo il giro in moto della Sardegna
con 4 energumeni , che per fortuna ci da indicazioni precise per raggiungere la
goletta affatto segnatala. La strada è in pessime condizioni , piena di ciottoli e grandi buche,
dicono sia di proprietà dei Moratti, giriamo a vuoto per un po’, ma
quando la troviamo ogni sforzo
viene ripagato dalla bellezza inaspettata.
L’ansa è
una piscina naturale orlata di
graniti rosa sulla quale domina appunto la tondeggiante testa del polpo, intorno
un’ arena argentea chiarissima e
acque trasparenti che trattengono il riflesso del sole.
Giornata
interamente trascorsa in un luogo
che credo possa essere definito uno dei più suggestivi di tutto l’arcipelago
maddalenino.
Ottimo lo
snorkel, le immersioni sono facili per l’esigua profondità e dalla visibilità
perfetta. Acque calde e sole perfetto.
Metto la
testa sotto l’acqua e vedo l’arcobaleno.
GIORNO 6 – NORD
MADDA
Mattinata
trascorsa nella quiete della spiaggia SPALMATORE,
nella parte orientale lungo la panoramica , molto facile da raggiungere .
Questa
caletta è protetta da un piccolo promontorio che la ripara dai venti ed è
attrezzata con piccoli bar , dove si possono noleggiare i gommoni e pedalò.
Sempre intorno a mezzogiorno diventa sovraffollata quindi trasferimento in
direzione di PORTO MASSIMO, verso nord.
Anche
questa spiaggia è di incomparabile bellezza ed è collocata proprio nell ‘
insenatura di un complesso turistico, dove troviamo un solo
ristorante , un’edicola e
un minibar preso d’assalto dai turisti.
ma
ci basta volgere lo sguardo oltre
il gruppo di persone per ammirare i
veri protagonisti del loco: i
colossi di granito rosa davanti a
noi , che sembrano immobili e seri
fermi davanti al mare, come guardiani di un titanico mondo primordiale. Le
foto si sprecano .
GIORNO 7 – NORD
MADDA
La zona
settentrionale della MADDA ci è piaciuta molto, cosi anche oggi premiamo il
nord , andando oltre il crostone di CALA LUNGA.
Lungo la
panoramica ci blocchiamo al Marina
Club, davanti al bellissimo albergo di roccia rossa incastonato nella baia
selvaggia, che sembra sospeso in
un’ atmosfera da sogno tra il verde a chiazze
e il topazio delle acque mozzafiato.
ma andiamo
oltre.
Le strade
sterrate che portano al Touring
Club ci obbligano ogni tanto a scendere dal motorino cosi che ci divertiamo a
indentificare oggetti e facce nella roccia, elefanti farfalle .
Arriviamo
prima alla BAIA DELL’ UOMO MORTO, infine
allo STRANGOLATO, i nomi strani di
queste calette ci fanno un po’ ridere.
Oltre
troviamo la bella BAIA TRINITÀ , tinta di blu acceso. La
spiaggia è fortemente battuta dai
venti di Ponente e Maestrale è la più lunga dell'isola ed è famosa per le
piccole dune bianche.
Bellissimo
fare yoga all’ora del tramonto, siamo al mare eppure circondati da alti fusti
di gigli selvatici.
C’è
un delicato odore nell’aria, un
mix di sale di mare e dolciastro
dei fiori.
Difficile
distinguere i colori del mare da quello del cielo, delle montagne alle calette, tutto si perde in una parola
“STUPENDO”
La
spiaggia si è svuotata e tutto si tinge di color seppia e oro.
GIORNO 8 – ISOLA
DI SPARGI
Lasciamo la Maddalena per fare un gran bel giro in gommone,
noleggiato per l’intera giornata , la destinazione odierna è SPARGI.
Meravigliosi
scenari incontaminati sono il biglietto da visita dell’isola.
Lo skipper
spiega che durante l’anno l’isola
rimane disabitata, è una vera oasi protetta
dalla bellezza incomparabile.
Una delle mie
preferite !
Anch’essa fa
parte del Parco Nazionale dell’
ARCIPELAGO della MADDALENA che in estate ne regola gli accessi e stabilisce gli
itinerari consentiti.
CALA CORSARA
nota anche come CALA DELLA STREGA è una delle più strabilianti
e fotografate: sabbia bianca finissima, mare blu cobalto, acque limpidissime
e bassi fondali, il tutto circondato da uno scenario naturale contraddistinto da
formazioni di granito dai
riflessi rosati e macchia mediterranea.
Il profilo
della strega ricorda quello della suocera, per questo è stata cosi
ribattezzata. Una strega a mare.
Ironia a
parte, ogni sosta in questi anfratti è
un vero miracolo della natura.
Altre baie
incontaminate le troviamo
lungo la costa orientale, nell’ordine Cala Soraia, Cala Granara, Cala
Conneri , insieme a tante scogliere
e ammassi granitici erosi nelle più
strane fogge .
infine ammiriamo Spargiotto e
Spargiottello, semplici scogli alti
che si elevano dal mare.
Sul nostro
diario di bordo e di viaggio, anche oggi da segnare questo ormeggio indimenticabile.
GIORNO 9 – PARCO NAZIONALE MADDALENA 2
Ultima escursione con Alessio e Elena per il secondo itinerario via mare, che include
nuovamente Budelli, la meraviglia naturale celebre in tutto il mondo.
La Spiaggia Rosa di Budelli deve il suo nome alla presenza di un’ alta percentuale di
Posidonia oceanica che dopo il disfacimento va a depositarsi sul litorale grazie
alle correnti di fondo.
Per evitare il saccheggio delle preziose sabbie rosa da parte dei
frequentatori, nel 1998 l’isola è stata completamente chiusa sia al transito
che alla balneazione, tranne che al
custode eremita.
Possiamo solo ammirarla da lontano, non oltrepassando le vistose
boe e in gruppo chiamiamo a gran voce Mauro
il fortunato guardiano dell’isola , che riscontra i saluti .
Girare in barca nell' arcipelago rende la giornata armoniosa e
concilia l’anima alla natura, per la vista dell’insieme
mare-cielo-sole-acque che godiamo
in assoluta serenità e silenzio !
Solo chi ama davvero il MARE capisce ciò che sto scrivendo!
Da Budelli procediamo verso Santa Maria che insieme a Caprera, è l’unica ad essere
stabilmente abitata. Dalla barca distinguiamo
piccoli villini immersi nel
verde smeraldo , credo siano residenze
estive vip , dove solo alcuni
fortunatissimi possono concedersi una vacanza da sogno .
Santa Maria è
divisa dall’Isola di Razzoli da uno stretto canale marino, il Passo degli
Asinelli, una vera piscina naturale .
GIORNO 9 – NORD
MADDA
Ultimo giorno
in paradiso .
Anche questa
vacanza sta terminando così pensiamo di goderci la “ormai-nostra” spiaggia
del polpo, ovvero Capocchja du Purpu.
Nel pomeriggio Rita proprietaria
dell’albergo dove alloggiamo (che ci tengo a ringraziare perché è stata
deliziosa dal primo all’ ultimo giorno )
ci permette l’uso della
camera per poi accompagnarci
personalmente all’ imbarcadero, da dove con
le sue bimbe ci saluta.
È davvero tempo di rientrare !
Ivo consegna il motorino mentre
io controvoglia, mi avvio alla Delcomar per acquistare i biglietti di
ritorno .
Dal mare alla terraferma.
da Maddalena Palau Olbia a Milano.
Dalla suggestione alla realtà.
Sulla barca che punta
veloce alla vicina Sardegna l’impressione è precisa.
Non ho per
niente voglia di lasciare il nostro DOVE !
Quel DOVE
esclusivo , selvaggio , romantico, con
quel mare luminoso sempre
addosso.
Quel DOVE che
considero un “vero affresco naturale” , in cui
abbiamo ritrovato
le nudità di una natura primordiale,
bellissima che OGNI UOMO HA IL DIRITTO - DOVERE DI PRESERVARE.
Con estrema
cautela!
Ajò
SABY &
IVO