ARCIPELAGO  della MADDALENA, Sardegna

Italia

Diario di viaggio 2015

di Saby

   

TUTTE LE COSE CHE VOGLIO CHE TU SAPPIA...

 

I giorni cambiano ma il mese dell’anno e la location con costante puntualità,

sono sempre gli stessi.

LUGLIO E SARDEGNA.

Per noi un binomio perfetto !

La Sardegna è quel luogo in cui voglio sempre ritornare  e dal quale non vorrei mai ripartire,

dove in ogni tramonto  che precede la sera, cerco  il rosso del sole e

TU mi  porti  segni e sorprese dal mare ….…

…. mi fai ancora & sempre DONO DI  TE !

 

 

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GIORNO 1  – WELCOME HOME

 

Pochi km a Nord  Sardegna.

ARCIPELAGO DELLA MADDALENA.

autentico paradiso che tutto il mondo ci invidia .

atterriamo ad Olbia e  proseguiamo  per Palau  dove in  meno di 30 minuti di traversata attracchiamo all’isola maggiore.

Durante la navigazione fotografo il Forte di S. Stefano, dal quale nel 1793 Napoleone sferrò un attacco alla Maddalena.

 

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Messi i piedi a terra, proprio nel preciso momento  che scarichiamo  i bagagli,  con  Ivo decidiamo di affittare  un motorino al posto dell’auto , per meglio girare le isole on the road. 

Raggiungiamo in albergo i premurosi Rita  e Marco che ci consigliano di andare da Cuccu .  Noleggiato lo scooter  regaliamo  i pensieri  all’aria e col vento sulla faccia ,  infilzati occhiali e caschi, cavalchiamo  l’ampia sella nera e via…si parte.

Per la guida sono  concesse le infradito.

 

Dopo pranzo siamo attratti dalla parata di  marinai in divisa bianca,  rintanati alla  Marina. Molte pattuglie circolano  per un evento militare,  decine di  jeep attraversano la piazza , ahimè  ci sono molti rifiuti e sporcizia lungo le strade ben compensati dal mare celeste che cerco buttando l’occhio oltre la banchina.

 

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A fine pomeriggio  ci spostiamo  a  PUNTA TEGGE  sulla strada costiera.

Arriva in diretta la  musica rocckettara che pompa dalla radio di un gruppo di adolescenti intenti a giocare a calcio.

Ci accomodiamo sul divano naturale fatto di  scogli rosa in compagnia di una coppia inglese  che sta facendo il giro dell’Europa in bici.

Una chiacchiere tira l’altra e nell’ attesa del  tramonto che non delude mai, brindiamo con  4 birrette alla vita e ai viaggi.

 

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Non delude nemmeno la prima cena a base di ottimo pesce fresco nella  vivace  piazzetta  di una  Madda serale molto fascinosa.

Finalmente ci gustiamo il gelato e il ritmo semplice della vita di mare che si fa respirare percorrendo a piedi il lungomare. 

Per chi vive in città come noi , questi sono veri momenti di pace.

Passeggiamo al molo avvolti dalle luci soffuse giuste, ascoltando lo sciabordio delle onde che si infrangono sulle barche dei pescatori, sui gozzi e sulle imbarcazioni straniere dei diportisti, che mettono in bella vista le enormi bandiere nazionali, insieme a quella immancabile dei quattro mori.

 

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GIORNO 2 – PARCO NAZIONALE MADDALENA 1

Dopo colazione all’ imbarcadero ritroviamo  Alessio della Elena Tour , conosciuto anni fa, che ci consegna i  biglietti prenotati per l’escursione in barca dell’arcipelago.

La mattinata è chiara , poco vento fresco, il cielo e il mare insieme sono un accostamento che stupisce.

Il giro prevede molte soste nelle  isole che formano il PARCO NAZIONALE oggi sotto tutela. Partiamo da Cala Corsara a Spargi al Porto della Madonna (di nome e di fatto) poi Budelli  e le sue Piscine Rosa - Cala Di  S. Maria con bagno  - Cala Strega a Caprera -  Santo Stefano per rientrare  da Capo D’orso.  

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La bellezza di questi luoghi si mette da subito  in mostra e gli aggettivi si sprecano!

Inutile dire che siamo ripagati dal silenzio, dal profumo , dai colori , dalla bellezza del mare.

Qui la  natura esplode in  tutta generosità, le onde il vento, le nuvole che sovrastano le rocce , le pareti rosa a picco…. ed io che ho visto i mari più incredibili al mondo, considero ogni volta questo fazzoletto di terra un vero angolo di paradiso. 

Dopo la giornata intera trascorsa tra distese di azzurri turchesi e celesti,  a  Cala Francese il comandante annuncia il ritorno via Punta Nido d'Aquila.

Con nostro immenso rammarico sbarchiamo ritrovandoci sulla terra ferma con la fila di case colorate della piazzetta.  

 

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GIORNO 3 - CAPRERA

Di buon  mattino incontriamo “Agostino  il bello” della Cuccu  Enterprise (che è sprecato per questa attività ) che  dopo una lunga chiacchierata insiste nel mandarci a …..CAPRERA.

Detto fatto…..

Nel giro di 10 minuti  oltrepassiamo il ponte-diga e raggiungiamo l’isoletta minore ricoperta da pinete e flora incontaminate .

 

Le baie in programma per oggi  sono due : CALA SERENA e NAPOLETANA.

Ci fermiamo nella prima per godere nella calma mattutina un vero paradiso di sabbia candida  circondata dalla macchia mediterranea.  

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Poi lasciando il motorino , imbocchiamo   le biforcazioni  verso nord.

a piedi in un caldo equatoriale, riprendiamo il sentiero  che ci porta in mezzo

ai rovi e siamo a Cala Napoletana :  Stupefacente, da  10 e lode!

 

Il fondale di sabbia e la trasparenza dell’acqua conferiscono alla caletta  una suggestione particolare, tutto è tinto di rosa.  

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Nel tardo pomeriggio recuperiamo  la strada per  il compendio di GARIBALDI, visitato  volutamente  a fine giornata per  evitare  i  pullman zeppi  di turisti.

Questa è la fattoria dove l’eroe dei due mondi  allevò animali e coltivò agrumi  e ulivi, ma col senno di poi  non ci tornerei .

Ingresso €. 6 a persona, per i quali è prevista una visita guidata tra terreni abitazione e stalle che dura nemmeno 1 ora.   

la ns. “guida”  è una noiosa signora molto svogliata che ci fa percorrere le stanze, ribadendo  che é vietato fotografare, é vietato toccare suppellettili, é vietato sedersi sulle sedie!

Insomma tutto molto vietato ripetitivo e monotono,  un vero peccato !

Sarebbe bello scansare davvero tutti questi demotivati e dare posto alle tante  giovani guide o ai neo laureati volenterosi  ( come quelle fantastiche  incontrati nei  siti di Pula Barumini Antas Chia Nora )  che han brama ed entusiasmo di divulgare il sapere e la cultura con operosità!

LA STORIA È DA VALORIZZARE  MICA DA SEPPELLIRE!   AJÒ  

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Dopo una sosta al mulino cerchiamo riparo all’ombra su un roccione e  col  frinire dei grilli  ci godiamo un altro meritato tramonto. Serata al Mafalda friggitoria , chiassosa cena coi ragazzi conosciuti in barca.

 

GIORNO 4 - CAPRERA

 

Si ritorna a CAPRERA sempre alla scoperta di calette.

oltrepassiamo la tomba di Marsala  la cavalla di Garibaldi che riposa in pineta e giungiamo  a CALA DEI 2 MARI.

Sono solo le  9 di mattina ma c’è già un gran casino, quindi ci spostiamo su CALA ANDREANI e  poi CALA  DEL RELITTO attraverso una serie di  vecchi sentieri.

La spiaggia è  selvaggia,  regala un panorama caratteristico grazie ai resti semisepolti di una nave arenatasi su questo litorale carico di Posidonia.

 

Ma ecco che verso  mezzogiorno  è  di nuovo delirium!

La  spiaggia viene  invasa da urlatori carichi  di  frigo ombrelloni palle e lettini che devastano la quiete generale.

Anche questa è Sardegna, ma non la nostra !

 

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Cosi non ci rimane che cercare un altro eden , puntando verso CALA COTICCHIO, conosciuta come TAHITI, tutta roccia sabbia e un mare da sogno.

Camminando sul sentiero dopo circa 1 oretta si arriva all’assoluto ….

davanti ai nostri occhi compare la spiaggia incastonata nel  granito rosa sul quale si arrampicano i ginepri. 

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Siamo solo noi e  poche altre persone, una  pace  totale !

C’è una famigliola  francese che tenta di fotografare grandi  gazze , poi arrivano nell’ ordine gabbiani bianchi , falchetti scuri e qualche pellicano . 

Anche qui la pietra, il vento , l’acqua e il sole hanno creato nei secoli forme bizzarre  ed evocative .

Il nome rievoca i mari lontani e caldi della Polinesia ma il posto non a nulla a che invidiarle!

Al rientro non possiamo non immortalare i cartelli  piazzati ovunque : vietato dare da mangiare ai cinghiali..

 

GIORNO 5 - TESTA DEL POLPO 

Col motorino raggiungiamo il versante oltre il  campo sportivo per la spiaggia dell’enorme roccia,  la cala che tutti chiamano  TESTA DEL POLPO.

In strada incrociamo una signora di Verona che sta facendo il giro in moto della Sardegna con 4 energumeni , che per fortuna ci da indicazioni precise per raggiungere la goletta affatto segnatala. La strada è in pessime  condizioni , piena di ciottoli e grandi buche,  dicono sia di proprietà dei Moratti, giriamo a vuoto per un po’, ma quando la troviamo  ogni sforzo viene ripagato dalla bellezza inaspettata.  

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L’ansa è una piscina naturale  orlata di graniti rosa sulla quale domina appunto la tondeggiante testa del polpo, intorno un’ arena argentea chiarissima  e  acque trasparenti che trattengono il riflesso del sole.

 

Giornata interamente  trascorsa in un luogo che credo possa essere definito uno dei più suggestivi di tutto l’arcipelago maddalenino.

Ottimo lo snorkel, le immersioni sono facili per l’esigua profondità e dalla visibilità perfetta. Acque calde e sole perfetto.

Metto la testa sotto l’acqua e vedo l’arcobaleno.

 

 

GIORNO 6 – NORD  MADDA  

Mattinata trascorsa nella quiete della spiaggia  SPALMATORE, nella parte orientale lungo la panoramica , molto facile da raggiungere .

Questa caletta è protetta da un piccolo promontorio che la ripara dai venti ed è attrezzata con piccoli bar , dove si possono noleggiare i gommoni e pedalò. Sempre intorno a mezzogiorno diventa sovraffollata quindi trasferimento in direzione di PORTO MASSIMO, verso nord.

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Anche questa spiaggia è di incomparabile bellezza ed è collocata proprio nell ‘ insenatura di un complesso turistico, dove troviamo un solo  ristorante  , un’edicola e un minibar preso d’assalto dai turisti.

ma ci basta volgere  lo sguardo oltre il gruppo di persone  per ammirare i veri protagonisti del loco:  i colossi di granito  rosa davanti a noi , che sembrano  immobili e seri  fermi davanti  al mare, come guardiani di un titanico mondo primordiale. Le foto si sprecano .

 

 

GIORNO 7 – NORD  MADDA

La zona settentrionale della MADDA ci è piaciuta molto, cosi anche oggi premiamo il nord , andando oltre il crostone di CALA LUNGA.

Lungo la panoramica ci blocchiamo  al Marina Club, davanti al bellissimo albergo di roccia rossa incastonato nella baia selvaggia,  che sembra sospeso in un’ atmosfera da sogno tra il verde a chiazze  e il topazio delle acque mozzafiato.

ma andiamo oltre.  

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Le strade sterrate che  portano al Touring Club ci obbligano ogni tanto a scendere dal motorino cosi che ci divertiamo a indentificare oggetti e facce nella roccia, elefanti  farfalle .

Arriviamo prima alla BAIA DELL’ UOMO MORTO,   infine  allo STRANGOLATO, i nomi strani  di queste calette ci fanno un po’ ridere.

 

Oltre troviamo la bella BAIA TRINITÀ , tinta di blu acceso. La spiaggia  è fortemente battuta dai venti di Ponente e Maestrale è la più lunga dell'isola ed è famosa per le piccole dune bianche.

Bellissimo fare yoga all’ora del tramonto, siamo al mare eppure circondati da alti fusti di  gigli selvatici.

C’è un delicato  odore nell’aria, un mix  di sale di mare e dolciastro dei  fiori.

Difficile distinguere i colori del mare da quello del cielo,  delle montagne alle calette, tutto si perde in una parola  “STUPENDO”

La spiaggia si è svuotata e tutto si tinge di color seppia e oro.

 

 

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GIORNO 8 –  ISOLA DI SPARGI 

Lasciamo la Maddalena per fare un gran bel giro in gommone, noleggiato per l’intera giornata , la destinazione odierna è SPARGI.

Meravigliosi scenari incontaminati sono il biglietto da visita dell’isola.

Lo skipper spiega che durante l’anno  l’isola rimane disabitata, è una vera oasi   protetta dalla bellezza  incomparabile.

Una delle mie preferite !

Anch’essa fa parte del  Parco Nazionale dell’ ARCIPELAGO della MADDALENA che in estate ne regola gli accessi e stabilisce gli itinerari consentiti.

CALA CORSARA nota anche come CALA DELLA STREGA è una delle più strabilianti  e fotografate:  sabbia bianca finissima, mare blu cobalto, acque limpidissime e bassi fondali, il tutto circondato da uno scenario naturale contraddistinto da formazioni di   granito dai riflessi rosati e macchia mediterranea. 

Il profilo della strega ricorda quello della suocera, per questo è stata cosi ribattezzata. Una strega a mare.

Ironia a parte, ogni sosta in questi anfratti  è un vero miracolo della natura.  

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Altre baie  incontaminate  le troviamo  lungo la costa  orientale, nell’ordine Cala Soraia, Cala Granara, Cala Conneri , insieme  a tante scogliere e ammassi granitici  erosi nelle più strane fogge .

 

infine ammiriamo Spargiotto e   Spargiottello, semplici scogli  alti che si elevano dal mare.

Sul nostro diario di bordo e di viaggio, anche oggi da segnare  questo ormeggio indimenticabile.

 

GIORNO 9 – PARCO NAZIONALE MADDALENA 2

Ultima escursione con Alessio e Elena  per il secondo itinerario via mare, che include  nuovamente Budelli, la meraviglia naturale celebre in tutto il mondo.

La Spiaggia Rosa di Budelli deve  il suo nome alla presenza di un’ alta percentuale di Posidonia oceanica che dopo il disfacimento va a depositarsi sul litorale grazie alle correnti di fondo. 

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Per evitare il saccheggio delle preziose sabbie rosa da parte dei frequentatori, nel 1998 l’isola è stata completamente chiusa sia al transito che alla balneazione,  tranne che al custode eremita.

Possiamo solo ammirarla da lontano, non oltrepassando le vistose boe e in gruppo chiamiamo a gran voce Mauro  il fortunato guardiano dell’isola , che riscontra i saluti .

 

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Girare in barca nell' arcipelago rende la giornata armoniosa e concilia l’anima alla natura, per la vista dell’insieme mare-cielo-sole-acque  che godiamo  in assoluta serenità e silenzio !

Solo chi ama davvero il MARE capisce ciò che sto scrivendo!

 

Da Budelli procediamo verso Santa Maria che insieme a Caprera, è l’unica ad essere stabilmente abitata. Dalla barca distinguiamo  piccoli villini  immersi nel verde smeraldo , credo siano  residenze estive vip , dove  solo alcuni fortunatissimi possono concedersi una vacanza da sogno .

Santa Maria è divisa dall’Isola di Razzoli da uno stretto canale marino, il Passo degli Asinelli, una vera piscina naturale .

 

GIORNO 9 – NORD  MADDA

Ultimo giorno in  paradiso .

Anche questa vacanza sta terminando così pensiamo di goderci la “ormai-nostra” spiaggia del polpo, ovvero Capocchja du Purpu. 

 

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Nel pomeriggio Rita proprietaria dell’albergo dove alloggiamo (che ci tengo a ringraziare perché è stata deliziosa dal primo all’ ultimo giorno )  ci permette  l’uso della camera per poi  accompagnarci personalmente  all’ imbarcadero, da dove  con le sue bimbe ci saluta.

È davvero tempo di rientrare !

 

Ivo consegna il motorino mentre  io controvoglia, mi avvio alla Delcomar per acquistare i biglietti di ritorno .

Dal mare alla terraferma.

da Maddalena Palau Olbia a Milano.

Dalla suggestione alla realtà.

Sulla barca che punta  veloce alla vicina Sardegna l’impressione è precisa.

Non ho per niente voglia di lasciare il nostro DOVE !

Quel DOVE esclusivo , selvaggio , romantico,  con quel mare  luminoso sempre  addosso.

Quel DOVE che considero un “vero affresco naturale” , in cui  abbiamo  ritrovato   le nudità di una natura primordiale,  bellissima che OGNI UOMO HA IL DIRITTO - DOVERE DI PRESERVARE.

Con estrema cautela!

 

Ajò  SABY  &   IVO

 

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sabivo2002@libero.it

 

 

 

 

 

 

 

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