ANDALUSIA IN AUTO
Spagna
Racconti di
viaggio 28 LUGLIO – 16 AGOSTO 2005
L’ITINERARIO
28
LUGLIO
LUCCA
29
LUGLIO ON
THE ROAD
30
LUGLIO
ALICANTE
31
LUGLIO
ALICANTE
01
AGOSTO
SAN FERNANDO - SANTI PETRI
02
AGOSTO
SAN FERNANDO
03
AGOSTO
SAN FERNANDO
04
AGOSTO
SAN FERNANDO - CONIL DE
LA FRONTERA
05
AGOSTO
SAN FERNANDO - MEDINA SIDONIA
06
AGOSTO
SAN FERNANDO - SANTI PETRI
07
AGOSTO
SAN FERNANDO - CADICE
08
AGOSTO
SAN FERNANDO - SIVIGLIA
09
AGOSTO TARIFA
- RONDA
10
AGOSTO
GRANADA - BENALVA
11
AGOSTO
GRANADA - BENALVA
12
AGOSTO
RONDA - BENALVA
13
AGOSTO
CABO DE GATA
14
AGOSTO
CABO DE GATA - BENALVA
15
AGOSTO
BENALVA - ALICANTE
16
AGOSTO
VERSO CASA
..JUST
TO WISH
YOU A WONDERFULL
TRIP …….
..ALL
THE BEST !!!
..ENJOY
IT &
TAKE CARE
..WITH
LOVE
..ELISA
28 LUGLIO
LUCCA
Sono da pochi minuti
passate le ore 12 della notte e dopo aver salutato con un abbraccio Elisa,
finalmente sono di nuovo in viaggio.
A differenza di tutti gli
altri viaggi, questa volta, sarà la macchina il mio mezzo di trasporto, e alle
00.12 entriamo in autostrada.
Il mio compagno di viaggio
si chiama Ivan, eravamo stati insieme un paio di anni fa a Barcellona, ma questa
volta sarà tutto differente. Quest’anno ad attenderci ci saranno tutti i miei
amici conosciuti in Guatemala.
Considerando che il viaggio
sarà lungo, prendiamo tutto con molta calma, visto che abbiamo davanti a noi
circa 20 giorni. Il primo turno di guida è a carico mio, mentre il caro
pugliese si schiaccia un bel pisolino. All’altezza di Massarosa, tutto ad un
tratto, mi cade il mondo addosso. Sveglio immediatamente Ivan con due
semplicissime parole. ABBIAMO FUSO……
Ci fermiamo con la macchina
in una piazzola S.O.S. e ci guardiamo negli occhi a vicenda, mentre una grossa
risata allenta un po’ la tensione. Non posso crederci, abbiamo fatto solo 180
km e già siamo fermi. Con la nostra calma, cerchiamo di affrontare questo
inconveniente, chiamiamo un carro attrezzi, e attendiamo i soccorsi.
Porteremo la macchina a
Lucca, e dopo un’ora di sonno all’interno della macchina in cima al carro
attrezzi, il meccanico ci comunica che non potremo ripartire fino a giovedì
prossimo ( una settimana!!!!!!!!! ); se vogliamo proseguire con quella macchina.
In quel momento avrei preferito ricevere un bel pizzico nella guancia e rendermi
conto che stavo facendo un brutto incubo…. Però questa è la pura realtà.
29 LUGLIO ON
THE ROAD
Con una panda ultimo
modello a noleggio, ritorniamo verso casa per poter prendere la macchina di
Ivan. La stanchezza sta prendendo il sopravvento, ma non dobbiamo demordere, e
dopo un pranzo veloce dai miei genitori, ci rimettiamo subito in marcia ognuno
con una macchina. Alle 15.00 partiamo di nuovo da Sinalunga, e dopo aver
lasciato la panda all’autonoleggio, ripartiamo in direzione Spagna. L’unico
problema, a cui avevamo pensato prima di partire erano le code, e proprio per
questo eravamo partiti il giovedi notte. Adesso però è venerdì 30 e quindi le
code non possono mancare. Una miriade di marocchini per raggiungere la loro
terra e tanti altri italiani in cerca di mare o in Francia o in Spagna. Quindi
code e code interminabili.
Distrutti dal viaggio, dal
traffico e dal caldo di questo primo giorno spagnolo, raggiungiamo, dopo 22 ore
di strada, Alicante. Prima tappa a casa di Sandra, dove resteremo ospiti per un
paio di giorni, prima di ripartire per l’estremo sud.
30 LUGLIO
ALICANTE
Sono stremato dalla fatica,
e dopo un leggero pasto a casa di Sandra e una doccia ben fredda, ce ne andiamo
a letto per recuperare. Ci svegliamo per l’ora di cena, un po’ confusi e
ancora un po’ stanchi. Con la mia cara amica Sandra e il suo fidanzato Carlos,
usciamo per visitare il piccolo paese dove abitano; El Campello, situato a circa
10 km da Alicante. Approfittiamo del fresco serale per una passeggiata lungo
mare, ci fermiamo per un paio di birre, e dopo una lunga chiacchierata per
ricordare i tempi passati insieme in Guatemala, rientriamo in casa per dormire.
Ma prima di dormire, tisana
in terrazza, e con Sandra rimaniamo a parlare fino a notte inoltrata con un solo
tema: Casa Guatemala.
Andiamo a letto alle 3 del
mattino sperando di svegliarci con un po’ meno caldo dello scorso giorno. Ieri
per strada, abbiamo veramente sofferto molto caldo.
31 LUGLIO
ALICANTE
Che dormita cavolo,
finalmente!!!!!
Mi sveglio, molto tardi
questa mattina, sono quasi le 13 e penso a questo punto di aver recuperato le
ore perse la scorsa notte.
Una cosa però non è
cambiato, fa un caldo impressionante. Per sfuggire alla calura di questa
giornata, con il mio compagno Ivan, decidiamo di uscire per andare a bagnarsi un
po’ nel mare che si trova a pochi metri dall’appartamento.
Ce ne stiamo un’oretta a
sguazzare nel mare e poi rientriamo in casa, dove ci aspetta una profumata e
colorala Paella fatta da Carlos. Bel pranzetto, oserei dire.
Alle 17, scendiamo tutti
insieme alla spiaggia, dove il mare si è leggermente agitato.
Da queste parti il mare non
è certamente dei migliori, anche se di buono c’è il fatto che non c’è
nessuno a disturbarci. Come dei bambini piccoli, ci divertiamo sulle onde di
Alicante, e dopo una bella giornata di bare, non possiamo mancare
all’appuntamento con la cerveza. Dopo una doccia rilassante, stanchi un po’
della giornata, decidiamo di uscire per la cena, e scegliamo un malconcio
ristorante cinese. L’abito non fa il monaco. E come spesso accade dal cinese,
piatti tanti e spesa poca. 28€ in 4 con birra e dolce. Certo, come sempre la
qualità è quella che è, ma il cinese è sempre un’ottima alternativa.
Ritorniamo a casa intorno alle 22 e, preparate le nostre cose, ringraziamo
Sandra e Carlo della loro ospitalità, poi alle 00.30 saliamo in macchina e
partiamo per l’estremo sud.
01 AGOSTO
SAN FERNANDO - SANTI
PETRI
Ok…. Ci siamo.
Dopo un tranquillo viaggio
notturno da Alicante, arriviamo la Barrosa, dove ci attende Maria del Mar. La
Barrosa è una splendida spiaggia di San Fernando, a pochi km sud di Cadice, e
per un po’ di giorni saremo ospiti dalla mia cara amica Maria. Sono le 9 del
mattino quando raggiungiamo la nostra meta, Maria, ci viene
a prendere lungo la strada principale. La sua casa, è situata
all’interno di una pineta, e dopo aver ricevuto un’ottima colazione, ce ne
andiamo in spiaggia a goderci il sole e il mare. Questa splendida spiaggia,
bagnata dall’oceano Atlantico, mi ricorda vagamente le immense spiagge di
Salvador de Bahia e una cosa in comune, ce l’hanno veramente. L’acqua del
mare non è assolutamente calda.
Dopo la mattinata in
spiaggia, veniamo presi da un forte attacco di sonno, visto la scorsa notte, e
decidiamo di rientrare per riposare durante le ore più calde.
Maria del Mar, ci sveglia
con un buon caffè, e ci mettiamo subito in moto, andando a visitare un piccolo
e abbandonato villaggio di pescatori, situato a 15 minuti da casa.
Il nome del villaggio è
Sancti Petri ed è molto suggestivo, sembra di essere in un villaggio del far
west, anche se gli edifici abbandonati hanno il caratteristico color bianco
andaluso. Ci fermiamo ad ammirare il tramonto sulla spiaggia, bevendo una birra,
proprio di fronte al castello situato in mezzo al mare. Poi, dopo una
leggerissima cena, ce ne andiamo a dormire, stanchi del viaggio della scorsa
notte.
Prima di dormire però, mi
fermo a parlare con Maria e Angeles, dei bei tempi passati insiemi,
all’interno di Casa Guatemala, giusto un anno fa.
Anche qui, come lungo le
rive del rio Dulce, le zanzare mi stanno mangiando vivo.
02 AGOSTO
SAN FERNANDO
Ci svegliamo alle 9.30,
perché il mio carissimo amico Ivan, ha lasciato il cellulare acceso, e lo hanno
chiamato dall’Italia. Diciamo però, che può andar bene, abbiamo dormito
abbastanza, in confronto alle scorse notti.
Facciamo colazione con un
buon caffè, pane e burro e poi tutti in spiaggia.
E’ veramente bella questa
lunghissima spiaggia.
Anche oggi, il caldo è
asfissiante, però per fortuna, il mare è molto più calmo di ieri e meno
freddo del solito; io ne approfitto per passare un paio d’ore immerso nelle
acque dell’Atlantico.. Come da buoni spagnoli, pranziamo alle 15.30, con pollo
e fagioli; e due bei bicchieri di sangria. Nel pomeriggio, andiamo alla stazione
di San Fernando a recuperare un’amica di Maria del Mar. Situato a circa 30
minuti dalla spiaggia della Barrosa, San Fernando, chiamato anche la Isla, è
una cittadina di circa 90.000 abitanti, ed è il luogo dove abita Maria del Mar.
Dopo aver recuperato la francese Pasqualin, andiamo a visitare un po’ la città
e ci fermiamo in centro per un paio di birre. Con le sue piccole stradine
strette, mi ricorda vagamente le cittadine coloniali del centro America e del
Messico . Case basse, colorate, e con le inferriate alle finestre del piano
terra, situate su un reticolo di strade a quadre, sono le caratteristiche di
queste cittadine andaluse. Dopo essere rientrati alla Barrosa per una doccia, le
ragazze ci accompagnano ad un ristorante di un loro amico spagnolo che cucina
pizza italiana. Ristorante O Mamma Mia . Ho sempre detto che la pizza va
mangiata in Italia e anche questa volta le mie aspettative non mi deludono;
buona, ma niente a che vedere con le nostre pizze.
Andiamo in un locale lungo
la spiaggia, ma questa sera ho un grande mal di schiena e non posso esibire il
mio reportage di balli latinoamericani..
Tra un cuba libre e
l’altro comunque la serata va avanti e rientriamo a letto alle 3.00 del
mattino.
03 AGOSTO
SAN FERNANDO
Ci svegliamo con un forte
vento.
Il Levante, e anche se
molesta un po’,è decisamente un ottimo rimedio per le zanzare.
Oggi siamo invitati a casa
dei genitori di Angeles per un pranzo da capogiro.
I genitori di Angeles,
vivono a circa 10 minuti dalla Barrosa, e con la macchina, raggiungiamo la loro
casa intorno alle 14.30.
Dopo le presentazioni, ci
prendiamo un aperitivo in salotto; patatine fritte, olive ripiene, qualche tapas
e sangria: Cominciamo bene.
Il padre è fuori di testa,
inizia a parlare del periodo in cui lavorava in Germania con italiani, e finirà
il suo monologo solo dopo la fine del pranzo.
Ci sediamo, intorno ad una
tavola imbandita per un’occasione al quanto speciale, l’apparecchiatura poi,
mai viste cose del genere; 2 forchette, 1 cucchiaio, 2 coltelli, 2 bicchieri e
una miriade di bevande da scegliere a seconda della portata. Io mi sento un
po’ in imbarazzo, come del resto anche le stesse ragazze spagnole, ma dicono
che deve essere così. La prima portata è un ottimo baccalà con cipolle e
capperi, accompagnato da una immensa tortilla spagnola con patate. Poi un bel
piatto di lenticchie cucinate con scarti di salsiccia e aglio; ottimo ma siamo
già pieni.
Tanto per gradire, la madre
di Angeles si presenta alle 16.30 con un vassoio pieno di polpette di carne con
salsa alle mandorle. E come rifiutare una delizia del genere.
Per finire un dolce per
festeggiare l’onomastico di Angeles.
Dopo tutto questo ben di
Dio, non riusciamo neppure a raggiungere la macchina e decidiamo tutti quanti di
schiacciare un pisolino tra i vari divani della casa.
Ci svegliamo che è già
ora di cena, machi può avere il coraggio di sedersi un’altra volta.
Ringraziamo i genitori di Angeles ed usciamo in direzione di Conil de la
Frontera. Facciamo un giro per lo splendido paesino lungo il mare e ci fermiamo
per un caffè in uno dei tanti bar della piazza centrale. Ci dicono che questo
è un ottimo posto per le uscite notturne, e molta gente dalle città se ne
viene da queste parti per passare le notti andaluse.
Senza cenare, decidiamo di
rientrare alla Barrosa, farsi una doccia e poi dirigersi verso la Grutas.
Modesto bar di copas, dove passiamo un paio d’ore tra una bevuta e l’altra.
04 AGOSTO
SAN FERNANDO - CONIL DE
LA FRONTERA
Bellissima giornata
dedicata al dolce far niente.
Con il mio compagno di
viaggio, ci prepariamo una ghiotta colazione, visto che ieri sera avevamo
saltato la cena, e poi ci dirigiamo verso la spiaggia.
Anche oggi, il problema n°
1 è il Levante, anche se non rinunciamo prima ad una lunga passeggiata e poi ad
un rinfrescante bagno.
Rientriamo in casa intorno
alle 14, e Maria del Mar, ha già preparato il pranzo; oggi, carne di vitella
con patate arrosto. Questa Spagna, non ci fa assolutamente desiderare la nostra
cucina abbondante. Tra una bevuta e l’altra e una chiacchiera di troppo, ci
alziamo da tavola alle 16 e decidiamo di sdraiarsi per una bella siesta
spagnola.
Alle 19, quando ci alziamo
dal letto, riponiamo le stoviglie, e visto che da queste parti il sole tramonta
molto più tardi che in Italia, decidiamo di scendere in spiaggia, bere un caffè
e attendere le 21.30, ammirando il tramonto.
Alle 22 rientriamo in casa,
mangiamo gli avanzi del pranzo, e poi tutti fuori.
Sono ormai le 01.30 quando
prendiamo un taxi per Conil. Prima tappa ad un bar di un amico di Angeles, ci
beviamo 2 bicchieri di sangria, e poi al giro tra le piccole e colorate vie del
paese. Questa sera siamo fortunati, c’è una rivisitazione del carnevale di
Cadice, lungo le strade, con canti e balli in maschera. Ma la notte on finisce
qui, dopo aver ammirato lo spettacolo delle maschere, decidiamo di andare presso
un locale frequentato dalle nostre amiche durante l’estate. Icaro.
Usciamo in ginocchio dal
locale alle 05.30 del mattino e grazie ad un paio di taxi rientriamo a casa alle
06.45. Che notte brava.. e che sbornia.
05 AGOSTO
SAN FERNANDO - MEDINA SIDONIA
Visto l’ora che abbiamo
fatto la scorsa notte, non potevamo alzarsi che nel pomeriggio. Sono le 15.00
quando scendo le scale di casa, ma questa mattina non sono il primo. Maria del
Mar è già sveglia e sta facendo colazione con latte e biscotti. Come al
solito, passiamo un paio d’ore in spiaggia, poi, alle 16.30 rientriamo per il
pranzo. Oggi lenticchie, carote cipolle e salsiccia. I tempi sono veramente
differenti rispetto all’Italia. Finiamo di mangiare alle 17.30 e dopo una
fresca doccia, decidiamo di uscire per visitare un altro caratteristico
villaggio andaluso. Il paese, si chiama Medina Sidonia, e dista circa 30 minuti
di macchina dalla Barrosa. Questo piccolo villaggio, situato sempre
all’interno della provincia di Cadice, è caratterizzato dalle sue casette
bianche, e da una cattedrale appollaiata su una collina.
Visitiamo la cattedrale di
stile barocco e saliamo anche sul campanile, da dove è possibile avvistare la
bahia di Cadice. Sotto di noi un’innumerevole quantità di terrazzi e tetti di
color rossi, mentre all’orizzonte, un sole ormai privo della sua forza, sta già
tramontando. Sulla strada del ritorno, ci fermiamo a Chiclana della Frontera,
entriamo in un tipico ristorante andaluso e iniziamo a TAPEAR . ( Pizzicare,
Stuzzicare ). Poniamo sul tavolo 6 piatti con alimenti differenti, e iniziamo a
mangiare pizzicando le varie pietanze con le mani ( Come gli Arabi ?? ).
Mangiamo gamberetti,
polipo, gamberi cozze e vongole, nonché l’immancabile tortilla spagnola con
patate. Un litro di birra cada uno e paghiamo. Impressionante, 10 euro a testa
come se avessimo mangiato un panino e una birra in Italia e poi, tutti a
continuare la serata all’interno di una tipica Bodega Andalusa. Questa
Cantina, è circondata da una miriade di Botti appese alle pareti e al centro
tavoli e seggiole per assaporare i vini del sud. Noi assaggiamo il Moscatel,
vino dolce della zona, mentre Maria del Mar decide per qualcosa di più secco.
Alla fine ce la caveremo con 5 € in 5.
Un bicchiere di vino tipico
andaluso all’interno di uno stupendo locale solo 1 € ?
Provate a bere un dito di
Chianti o di Nobile in una qualsiasi cantina toscana.
06 AGOSTO
SAN FERNANDO - SANTI PETRI
Nonostante fossi andato a
letto molto presto, apro gli occhi che sono appena passate le 12.00, tutti hanno
già fatto colazione e io li raggiungo al piano di sotto.
Oggi è veramente una bella
giornata e finalmente se né andato anche il Levante.
Con la dovuta calma tipica
dell’Andalusia, ce ne andiamo a riprendere Pasqualin che nel frattempo era
scesa in spiaggia di prima mattina. Ce ne andiamo a Sancti Petri, il paesino che
avevamo visitato al nostro arrivo.
Oggi però, invece di
visitare il paesino abbandonato, decidiamo di noleggiare una canoa, per farci
una visitina al castello, che si trova a
circa 30 minuti dalla riva.
Dopo aver contrattato il
prezzo, prendiamo una canoa per due, dove saliamo io e Angeles, e Ivan se ne và
da solo. Al principio costa un po’ prendere il ritmo con la mia compagna, ma
pian piano il ritmo si fa costante, ma vista la forte corrente contraria
impiegheremo circa un’ora per approdare al castello.
Ci soffermiamo sulle rovine
del castello per un’oretta circa, anche per riprendere le forze e prepararsi
al rientro. Di fronte a noi il mondo sconfinato dell’ oceano Atlantico. Il
rientro, è pressoché una passeggiata, con la corrente a favore, raggiungiamo
la riva in meno di 30 minuti, e ad aspettarci in riva al mare, Maria del Mar e
Pasqualin ci incitano per raggiungere al più presto terra.
A questo punto ci
dedichiamo ad un bel bagno rinfrescante, facciamo una bella passeggiata lungo la
spiaggia, e poi rientriamo in casa. Sono le 21.00 e sono con una tazza di latte
e biscotti delle 12.30; la fame si fa sentire e tiro fuori dal frigorifero un
piatto di lenticchie avanzate del giorno prima.
Nonostante la stanchezza
procurata dall’uscita in canoa, decidiamo per una bella uscita notturna, visto
che oggi è sabato, e ci dirigiamo verso Conil de la Frontera.
Le strade del paese sono
affollate di gente che sono pronti per la notte brava.
Tutti i locali sono
stracolmi di persone entente a sorseggiare la loro birra o il loro drink, noi
dopo un paio di sangria decidiamo di spostarsi un po’ fuori Conil, per
sfuggire alla calca. Lungo la strada incontriamo un locale dal nome Eden, e le
ragazze ormai inebriate dai fumi dell’alcool, decidono di entrare nonostante
siano le 4 del mattino. Arriveremo a casa alle 8.30.. Erano 5 anni che non
facevo così tardi e un po’ mi sembra di esser tornato adolescente.
07 AGOSTO
SAN FERNANDO - CADICE
Giornata persa nel letto.
Ci svegliamo ormai a
pomeriggio inoltrato, e dopo uno yogurt mi metto sul divano a vedere un film (
Ciudad de Dios ) .
Alle 20.30, dopo un panino
con chorizo, usciamo per un buon caffè presso un tipico chiringuito lungo
spiaggia. Le zanzare, ci infastidiscono durante la nostra conversazione che si
era dilagata sui racconti guatemaltechi e decidiamo di abbandonare la spiaggia
per non farci mangiare da questi noiosi insetti.
Al rientro in casa,
decidiamo tutti insieme di farsi un bagno sotto le stelle.
Rientriamo per una doccia,
e poi ci dirigiamo verso Cadice. Di notte, non è sicuramente il momento
migliore per ammirare la bahia, però è sempre un bel vedere.
Ci addentriamo nelle
piccole viuzze della città, che mi ricordano un po’ quelle della fantastica
capitale cubana: Havana ..
Le strade sono costituite da piccole pietre quadrate, tipo san pietrini a Roma, e le casette, sono caratterizzate dal tipico patio andaluso, situato all’entrata di ogni singola casa. Visitiamo piazza della Libertà, piazza di Spagna e piazza Candelaria. Da piazza San Antonio, Raggiungiamo il lungo mare, dove il suggestivo Alameda, ricorda il più affascinante Malecòn di Havana. Stanchi e stremati dalla notte scorsa, passiamo per la magnifica cattedrale, e poi rientriamo verso casa.
08 AGOSTO
SAN FERNANDO - SIVIGLIA
Questa mattina ci svegliamo
molto presto, sono le 8.00 e tutti già stiamo facendo colazione. Decidiamo di
farci una bella doccia rinfrescante, prima di affrontare il calore andaluso.
Saliti in macchini, percorriamo la Autopista A-4, che in meno di un’ora ci
porta a Sevilla, capoluogo del sud nonché una delle più affascinanti città
dell’intera Spagna. Parcheggiamo lungo le rive del fiume Guadalquivir, e ci
dirigiamo verso il centro. Come prima cosa, visitiamo l’immensa cattedrale,
che, se non ho capito male, la 3^per dimensioni dopo San Pietro in Roma, e San
Paolo in Londra.
Dalla cattedrale, dove è
situata la tomba di Cristoforo Colombo, raggiungiamo la vetta della Giralda, la
torre della cattedrale. Alta più di 90 metri è un esempio perfetto
dell’architettura islamica in Spagna. Dall’alto della torre, si può
ammirare tutta la città, e noi ci sediamo giusto alla fine della scala. Dalla
cattedrale, ci dirigiamo verso sud attraverso Avenida della Constitucion, e ci
fermiamo ad ammirare la vita sonnolenta del giardino di Alcazar. Visitiamo il
bellissimo palazzo ( 5 € ), e poi ce ne andiamo nella caratteristica piazza di
Spagna con delle bellissime raffigurazioni in stile Andaluso di tutte le
province spagnole.
Dopo essersi seduti su una panchina che rappresenta la regione della catalogna, raggiungiamo il centro della città per approfittare dei tanti ristorantini e ci sediamo per un pranzo a base di pollo alla piastra e tortilla. Ne rientrare verso la macchina, ci soffermiamo ad ammirare la torre di avvistamento del XIII sec. In stile arabo. La torre del Oro, è situata lungo l’argine del fiume e il suo nome sembra derivi dal fatto che un tempo, tutta la torre era rivestita di mattonelle in oro. Al rientro alla Barrosa, mi faccio lasciare in spiaggia, dove ammiro per l’ultima volta il magnifico tramonto sull’oceano Atlantico. Domani si parte per nuove destinazioni.
09 AGOSTO
TARIFA - RONDA
Sono le 7.00 quando suona
la sveglia. Decidiamo per una pulita a fondo della casa che ci ha ospitato per
questa ultima settimana, e poi dopo una colazione lungo mare, partiamo per
l’estremo sud. Il paesaggio è molto spoglio, con colline basse alternate da
immense pianure, tutto però caratterizzato da tori e vacche che pascolano
immersi nella natura. Ad un certo punto, la natura, viene interrotta da un
numero esorbitante di pale bianche, per l’energia eolica. E anche se non sono
il massimo da vedere, sono un’ottima soluzione per il risparmio energetico.
Raggiunta Tarifa lungo la
statale N-340, ci fermiamo sul mirador che permette di avvistare terra africana.
Oggi non è ben visibile il continente africano, visto la foschia che divide i
due continenti, ma la voglia di raggiungere terre esotiche al di là del
mediterraneo inebriano la mia mente. Subito dopo aver superato Algeciras,
lasciamo la autopista del mediterraneo e imbocchiamo una stretta ma bellissima
strada di montagna che ci porta fino al paese di Ronda. Questi 45 Km che
separano la costa da Ronda, è caratterizzata da innumerevoli curve, e
l’andatura è ben ridotta rispetto al solito. Inoltre il caro Ivan, ha avuto
la sensazione che la macchina abbia dei problemi.. chissà.. !!!!! La sensazione
di Ivan, si trasformerà ben presto in una dura realtà. Dopo aver pranzato,
siamo andati presso un meccanico della zona industriale, e finalmente abbiamo
avuto la conferma dal meccanico che i nostri dubbi erano certezze. Bene!!!! E
due.
Si è rotta la pompa
dell’acqua della Toyota di Ivan.
Non sapevo se piangere o
ridere, comunque, meglio restare calmi e non rovinarsi la vacanza. La spesa, si
aggira intorno a 250€, ma il problema fondamentale, è che la macchina sarà
pronta non prima di Venerdì..( 3 giorni senza macchina ).
Il signor Rafael Caballero
della Cumaca Motor, ci fa un bel sorriso e ci invita a noleggiare una macchina,
ma noi decidiamo di affrontare questi giorni di viaggio con i mezzi pubblici.
Nel centro di Ronda, troviamo un piccolo Hostel a conduzione familiare ( Aguilar
Hostel 10€ cad), con camere carine e pulite, e con il bagno in comune. Ci
facciamo una doccia, e usciamo a visitare questo piccolo paese di montagna.
Prima che se ne vada il sole, approfittiamo per una visita nelle caratteristiche
viuzze di Ronda, la quale è divisa in due parti dal El Tajo Gorge.
Il ponte nuovo unisce le
due parti del paese conosciute con il nome di Ciudad e Mercadillo. Facciamo due
passi all’interno della Ciudad visitando prima la chiesa di Santa Maria, la
piazza Maria Auxiliadoria, il palazzo de Mondragon, e infine, passando
attraverso la Puerta de la Exijara, raggiungiamo i bagni arabi.
Passando poi sul ponte
vecchio, rientriamo in piazza di spagna e visitiamo la plaza de Toros nella parte nuova della
cittadina. Ci fermiamo per una cena nei pressi di Plaza del Socorro, e poi ce ne
andiamo nel nostro hostel.
10 AGOSTO
GRANADA - BENALVA
Ci svegliamo molto presto e
ci dirigiamo verso la stazione ferroviaria.
Alle 8.40, il nostro treno
lascia la cittadina di Ronda per raggiungere in poco meno di 3 ore la bellissima
Granada. Come prima cosa lasciamo i nostri zaini in un deposito, visto che
passeremo tutto il giorno in giro per la città, e poi ci mettiamo in marcia.
Questa città, mi affascina
fin dalla prima vista, e la sua architettura che ricorda il dominio arabo è tra
le migliori di tutta l’Andalusia. Raggiungiamo il centro città dopo una
fugace visita ai giardini del Triunfo, e giusto nei pressi della bellissima
cattedrale, ci fermiamo a tapear ( mangiare con tapas … 3 birre con 3 panini
4.80€).
Che bella invenzione le
tapas, soprattutto qua a Granada, la capitale di questo tipo di alimentazione;
prendi una birra per 1.60€ e ti danno un panino al seguito.
Dal centro, raggiungiamo la
zona araba, ci sediamo su una tetteria a gustare un the marocchino, mentre Ivan
e Angeles si godono un bel bagno turco.
Noi continuiamo la nostra
visita della città e ce ne andiamo in un mirador, dal quale vi è una vista
sorprendente sull’ Alhambra. Domani, entreremo a visitarla.
Da Sacromonte, scendiamo di
nuovo lungo le stradine dell’Albayzin, e ci fermiamo a sorseggiare un caffè
in plaza Nuova. Prima che il sole se ne vada, prendiamo un treno alla stazione,
e ci dirigiamo verso Benalva, dove è situata la casa degli zii di Angeles
Arrivati a tarda sera,
sembra di essere giunti nei paraggi di un piccolo paesino del sud Italia;
mangiamo ai bordi della strada in un diroccato ristorantino. Ci sistemiamo in
casa con i nostri zaini e prepariamo le nostre camere, e alle 00.45 andiamo a
dormire.
11 AGOSTO
GRANADA - BENALVA
Da queste parti, le vie di
comunicazioni non sono delle migliori e per nostra sfortuna la macchina ancora
si trova a Ronda. Intanto Ivan si sveglia un po’ ammalato, e decide di
rimanere in casa senza essere disturbato. Per fortuna, dopo aver salutato Ivan,
un camionista che è diretto a Granada, ci offre un passaggio.
Il simpatico camionista di
Almeria, ci lascia a 10 km dalla città, e da lì un bus ci accompagna al
centro. Ma nonostante i soli 10 km che ci dividono dal centro, il prossimo bus
passerà solo dopo 3 ore; di nuovo autostop. La signora che ci offre il
passaggio è una simpatica infermiera di Baza, che lavora presso l’ospedale
della città, e per fortuna ci lascia vicino al centro, nei pressi di plaza de
Toros.
Appena raggiunto il centro,
ci incontriamo con una amica di Maria, con la quale condividiamo una bella pizza
al Mamma Rosa, ristorante a gestito da una famiglia calabrese. A fine pranzo,
salutiamo Pila, la ragazza amica di Maria e ce ne andiamo a visitare l’Alhambra,
monumento principale di Granada.
L’Alhambra, fu palazzo,
cittadella e residenza dei sultani Nazaries, più o meno dal sec XIII al sec XV.
Questo maestoso monumento, si divide in 4 parti ben distinte: I palazzi, L’alcazaba,
la Medina e infine il Generalife. All’interno, troviamo anche edifici di altre
epoche, come la struttura rinascimentale denominato Palazzo di Carlo V. Sempre
all’interno, il museo delle belle Arti, circondato da bellissimi giardini e
boschi. Per 5 € visitiamo il Generalife, l’Alcazaba e infine i giardini del
Portal.
Usciamo dal sito alle 20.30
e con un bus rientriamo fortunatamente l’insediamento di Benalva.
RONDA –
BENALVA
Oggi, dedichiamo la
giornata al recupero della macchina.
Da Benalva, raggiungiamo
Granada con un bus, poi dalla stazione della città prendiamo un treno alle
13.45 e raggiungiamo Ronda alle 16.35.
Con un taxi, ci facciamo
portare alla zona industriale, dove il gentilissimo Rafael ci attende per
restituirci la macchina. Sconto di 40 € e finalmente siamo di nuovo con un
mezzo con cui spostarsi. Rientriamo a Benalva giusto per l’ora di cena e le
ragazze stasera ci hanno preparato un buon piatto a base di uova e cipolle con
del pollo alla piastra. Stanchi della giornata, andiamo a letto che non sono
neppure le 23.00
13 AGOSTO
CABO DE GATA
Dopo un’ottima dormita,
decidiamo di passare gli ultimi giorni della nostra vacanza al mare. Prendiamo
la nostra macchina, e alle 9 del mattino partiamo in direzione di Nijar, il
paese più vicino per raggiungere Capo de Gata.
Cosa dire…. Bellissimo
tratto di costa sul Mar Mediterraneo.
Raggiungiamo Nijar alle 12
e compriamo le provviste per i prossimi 2 giorni.
Poi, ce ne andiamo verso le
spiagge del Capo. Scegliamo la Playa de los Muertos, che
adir la verità non promette molto bene. Ma le ragazze ci assicurano che
è la migliore.
Non so come sono le altre,
ma questa vale davvero la pena.
Pochissima gente, e un
immensa spiaggia tutta per noi. Oggi è sabato, e Angeles ci ha detto che
stasera arriveranno famiglie e non a cenare, e a preparare le tende per dormire
sotto le stelle. Ed è così veramente, dopo un pomeriggio passato a giocare con
le onde, alle 19 incominciano a scendere dalle colline dietro di noi uomini e
donne, con figli e no con le loro borse, pronti per accampare.
Passiamo una serata
indimenticabile, intorno ad un fuoco con altre 20 persone, che non conoscevamo
prima,e dopo aver scolato almeno 5 bottiglie di rhum crolliamo sulla sabbia.
14 AGOSTO
CABO DE GATA – BENALVA
Cosa ribadire…… Questo
litorale è veramente affascinante.
Ci svegliamo sotto gli
schiamazzi dei bambini che già giocano con la sabbia e dopo un bagno
rinfrescante in mare, facciamo una colazione spartana.
Stiamo tutto il giorno a
vagabondare nella spiaggia, e a rinfrescarsi nel mare.
Niente di particolare da
segnalare, se non che questa parte della Spagna mi rimarrà senza dubbio
impressa nella mente per molti anni.
Dopo una giornata passata
al sole andaluso, risaliamo la collina e dopo aver raggiunto la nostra macchina,
rientriamo a Benalva per passare la notte. Siamo giunti alla fine del nostro
viaggio andaluso.
Domani partiamo.
15 AGOSTO
BENALVA - ALICANTE
Giornata dedicata alle
pulizie di casa, nonché ad un pranzo di prima qualità a casa di amici di
Angeles. Rimaniamo a casa di Josè fino alle 17 del pomeriggio, tra una
chiacchiera e l’altra e poi, rientriamo a casa per recuperare i nostri zaini.
Salutiamo con un grosso
abbraccio le nostre amiche andaluse, che oltre a invitarci nelle loro
abitazioni, ci hanno mostrato una faccia ben diversa di questa regione, rispetto
ad un viaggio da soli. Tristemente, lasciamo Benalva e le Ninas alle 19.00.
Lungo la strada, ci
fermiamo a dormire da Sandra, la mia amica di Alicante, che da buona spagnola,
ci aspetta fino alle 23 per cenare.
Approfittiamo di questa
ultima tappa per farsi un bel riposino prima di mettersi in cammino verso
l’Italia.
16 AGOSTO
VERSO CASA
Al mattino dell’ultimo
giorno spagnolo, usciamo per fare alcuni acquisti con Sandra, e dopo averla
ringraziata per la sua ospitalità, le lasciamo un libro in italiano che prima o
poi dovrà imparare, e partiamo per l’Italia.
Sono le 14.00 quando
prendiamo l’autopista N340 e dopo 17 ore di viaggio, interrotto solo un paio
di volte per un caffè o un panino, raggiungiamo casa la mattina del giorno 17
agosto
Hasta la vista andalucia
Roberto